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Non abbiamo visto Mandela

Antiwar Songs Blog
Non abbiamo visto Mandela
Non lo abbiamo visto Non abbiamo visto Mandela Nel posto in cui è Nel posto in cui viene tenuto Oh, il mare è freddo e il cielo è grigio Guarda attraverso l’isola la Baia Siamo tutti isole finché non verrà il giorno In cui attraverseremo l’acqua bruciante Un gabbiano vola sul mare L’infrangersi del silenzio […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-07 19:01:00
Nelson Rolihlahla Mandela
18 luglio 1918 - 5 dicembre 2013
Riccardo Venturi 6/12/2013 - 02:26
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Paper Planes

Paper Planes
"Paper Planes" is from M.I.A's 2007 album, Kala. This protest song denounces violence & the stereotypical view of immigrants. The song also was born from M.I.A.'s frustrations of trying to secure a US work Visa (according to M.I.A. the paper planes in the song refers to the Visa). As a British artist with Sri Lankan Tamil descent, she viewed herself as a victim of racial profiling. In connection with her Visa problems, back in 2006, she was placed on the Department of Homeland Security risk list because of the political content of her lyrics.

The song samples The Clash's "Straight To Hell". That sample alone could be viewed as a statement of intent. M.I.A. is the very embodiment of the rebellious punk spirit of The Clash. Even though there may be genre & cultural differences, the objective of the music really wasn't that different. The sound of the gun shot and cash register adds... (continua)
fly like paper, get high like planes
(continua)
5/12/2013 - 23:43
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The La La Peace Song

The La La Peace Song
(1974)

"La La Peace Song" is a song written by Johnny Bristol and Elizabeth Martin that was a hit for both Al Wilson and O. C. Smith in 1974. Both singers released albums with that name in 1974.

The song is an anti-war and peace song. The lyrics speak of a profound sound that passes over the heads of children, sounds of thunder but no rain and the kind of thunder that blows down doors, walls and things. The song tells of steel birds falling to the ground. It also mentions injustice, racial injustice dividing men and allowing their hate to grow.

It came out at a period of time when the pop charts saw a decrease in the display of anti-war feeling. The R&B charts were a bit different and there was still the indication of anti-war feeling in the songs. "There Will Never Be Any Peace Until God Is Seated At The Conference Table" by The Chi-Lites and "La La Peace Song" showed the increasingly strong vocal feeling.

La La Peace Song - Wikipedia
Mmm hmm, la la, oh, yeah
(continua)
5/12/2013 - 23:22
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Here Comes the Judge

Here Comes the Judge
(1968)
Hear ye, hear ye
(continua)
5/12/2013 - 23:16

Inno a Di Vittorio (Musica e versi veritieri di Giuseppe Angione su Giuseppe Di Vittorio undicenne)

Inno a Di Vittorio (Musica e versi veritieri di Giuseppe Angione su Giuseppe Di Vittorio undicenne)
Testo e musica di Giuseppe Angione, classe 1895, bracciante e militante comunista di Cerignola, Puglia.
Trovata sull’Archivio Sonoro di Puglia
Fu lo stesso autore a trascrivere il testo di questa canzone nel 1973. L’anno seguente fu raccolta a Cerignola dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Alberto Vasciaveo e poi inclusa nel volume di Rinaldi e Paola Sobrero intitolato «La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia», Foggia, 1981
La registrazione originale è presente nel disco intitolato “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.

Canzone dedicata al grande autodidatta, politico, sindacalista e antifascista cerignolano Giuseppe Di Vittorio (1892-1957), combattente nella guerra di Spagna, confinato a Ventotene, partigiano, segretario della CGIL (quella di una volta...), padre costituente, comunista... (continua)
Di Peppino Di Vittorio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/12/2013 - 23:00
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Born Free

Born Free
(2010)

Album: MAYA

Questa canzone è conosciuta soprattutto per il bel video (ma si potrebbe parlare di cortometraggio vista la durata, 9 minuti) girato da Romain Gavras (figlio di Costa Gavras). Il video ha sollevato diverse polemica per le scene violente.

Il cortometraggio mostra un commando di soldati (statunitensi) che fanno irruzione in un edificio. L'obiettivo sono due ragazzi dai capelli rossi, che vengono caricati su un furgone, dove si scopre che tutti i deportati hanno capelli rossi. Si tratta quindi di un vero e proprio genocidio contro una minoranza connotata da una caratteristica fisica. Utilizzando come oggetto della purga una comunità in realtà mai toccata da persecuzioni specifiche, il clip riesce con una certa eloquenza a mostrare l'arbitrario e l'assurdo di ogni sistema segregazionista.

Ma nel film non c'è empatia con le vittime. La telecamera è dalla parte del potere,... (continua)
Yeah, man made powers
(continua)
5/12/2013 - 22:46

Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli

Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli
Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli

Canzone française – Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 100
An de Grass 03

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Comme celle de 1901, celle d'Else du Mont des Oliviers, cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique. Et comme je l'ai déjà expliqué, si elle vient si tard, c'est qu'il y a presque trois ans maintenant, je ne savais pas trop comment l'assaisonner, comment faire une chanson avec une histoire comme celle-là. Mais avec le temps, finalement, je comprends mieux les choses ; surtout, celles qui ne sont pas explicitement dites.

Aide-moi un peu..., dit Lucien l'âne un peu éberlué.... (continua)
Après notre sept à deux, on a dit
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 5/12/2013 - 21:38
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Belfast '71

Belfast '71
[1971]
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.

Sicuramente una canzone contro la guerra, e precisamente contro il conflitto nord-irlandese…
Però non c’è traccia in essa di alcuna analisi storico-politica… La guerra civile nell’Ulster è descritta come una guerra di religione e nessun cenno viene fatto all’occupazione inglese… Comunque si tratta di una canzone pacifista, anche se piuttosto “naïf”, composta da un’autore inglese mentre i soldati di sua maestà già da un paio d’anni rastrellavano i quartieri cattolici a Derry e Belfast… Il 6 febbraio del 1971 l’IRA uccise il primo soldato inglese, il fuciliere Robert Curtis…
I have listened to the prophets and I've listened to their news
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/12/2013 - 11:46
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The Morning Lies Heavy

The Morning Lies Heavy
[1971]
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.
Testo trovato su Mudcat Café

“I wrote ‘The Morning lies Heavy’ when my brother in law was due to be drafted. This was during the Vietnam war, although, as the Vietnam war is not mentioned in the song, whichever war it is is immaterial - the point is that any young man may experience such feelings before joining his unit, in any war situation…” (Allan Taylor)
The morning lies heavy on me, father
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/12/2013 - 11:06

Napoleon

Napoleon
Angelo Agazzani ha ritrovato e riproposto con un’armonizzazione dal timbro e dal ritmo militaresco questo canto dell’epoca napoleonica, dove la tradizione popolare ha fissato la propria interpretazione dei fatti storici del grande còrso. Non un’epopea eroica che ha cambiato la storia dell’Europa ma semplicemente una sventura per i poveri contadini, costretti dalla coscrizione obbligatoria, ad allontanarsi dalle proprie terre e ad andare a morire per una causa incomprensibile. Così che la storia di Napoleone viene ironicamente condensata in poche battute e la sua caduta viene festeggiata buttando i fucili nel fuoco e gettando i cappelli in aria, nella speranza che la guerra se ne sia andata per sempre.
dal sito del Coro Edelweiss

La "Napoleon" contribuita da Silva qualche settimana fa avrebbe dignità di canzone autonoma su questo sito.

Fa parte anche del repertorio del Coro Edelweiss del... (continua)
La caserma degli Inglesi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby & Silva 4/12/2013 - 22:27
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Sciopero!

Sciopero!
[1962]
Nell’EP del Gruppo Padano di Piadena intitolato “La legge del padrone”, ovvero “Sciopero!”, pubblicato nel 1964.
Testo trovato sul sito dei Canti di lotta della Sinistra italiana
[Scioperanti]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/12/2013 - 14:43
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Il padrone socialista

Il padrone socialista
[1964]
Nell’EP del Gruppo Padano di Piadena intitolato “La legge del padrone”, ovvero “Sciopero!”
Testo trovato su Il Deposito

Canzone scritta 50 anni fa, all’epoca del “Moro I” quando, alla fine del 1963, nacque quel (maledetto) centro-sinistra che ancora adesso ci suchiamo… Oggi ci abbiamo fatto il callo, ma allora molti militanti socialisti rimasero attoniti ed increduli: “Cui padron se pos mia cullaborà…”
E invece…
El me partit el va al mercat
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/12/2013 - 14:17
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Les oiseaux de passage

Les oiseaux de passage
Alessandro Valli canta durante un suo spettacolo Uccelli di passo, la versione italiana di Riccardo Venturi

4/12/2013 - 13:40

Dumb All Over

Antiwar Songs Blog
Dumb All Over
Non puoi guidare un paese con un libro di religione non con un mucchio o un grumo o un pizzico di stupide regole di antica data progettate per farvi sentire tutti benissimo mentre piegate, affusolate e mutilate quei miscredenti da uno stato vicino ALLE ARMI! ALLE ARMI! Urrà! E’ grande! Due gambe non sono male […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-04 11:46:00
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Ti rubarono a noi come una spiga

Ti rubarono a noi come una spiga
[anni 40?]
Versi di Rocco Scotellaro, dalla raccolta di poesie “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata subito dopo la sua prematura scomparsa.
Musica di Ambrogio Sparagna, dallo spettacolo intitolato “Passaggio alla città. Musiche e canti per Rocco Scotellaro”

Poesia scritta dal grande poeta lucano in morte di un amico ucciso durante moti contadini per l’occupazione di terre. Purtroppo non ho trovato riscontri storici più precisi.

Per un giovane amico assassinato
Vide la morte con gli occhi e disse:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/12/2013 - 15:44
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Spunta l'alba al quindici giugno

anonimo
Spunta l'alba al quindici giugno
Vorrei far notare che questa “Spunta l'alba al quindici giugno”, Montenero e Monte Nero 'n dove sei sono in realtà versioni dello stesso canto.
Ne ho trovata pure un’altra, in tutto simile alla versione “primitiva” ma con due significative strofe aggiuntive:

Ma se quest'anno non vien la pace
ma tutto il mondo l'è rovinato
e si potrà chiamar beato
chi la vita potrà salvar

Ma la pensione l'è del governo
l'è una lira e cinquantotto
bisogna fare il galeotto
per potersi a disfamar.


Si tratta di quella offerta da Ezio Cuppone con il Nuovo Canzoniere Milanese nello spettacolo del 1971 intitolato “Il bosco degli alberi. Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, scritto da Franco Coggiola (1939-1996), astigiano, etnomusicologo e archivista, e Gianni Bosio (1923-1971), mantovano, storico e socialista.
Bernart Bartleby 3/12/2013 - 14:39

Compagni su sorgiamo

anonimo
Compagni su sorgiamo
Canto del 1° Maggio di tradizione anarco-sindacalista, con inserti in dialetto foggiano sanseverese.
Raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, classe 1899, bracciante e militante comunista.
Testo trovato sul sito dell’Archivio Sonoro di Puglia.
Compagni su sorgiamo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/12/2013 - 13:45
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Se spera che presto finissa la guera

anonimo
[1915-18?]
Testo in veneto, risalente con tutta probabilità alla Grande Guerra, trovato sulla pagina dedicata ai canti e inni degli alpini e di montagna de Il Disco Logoro, sito sulla fonografia nazionale italiana.
Armonizzazioni dei maestri Dino Stella e Manolo Da Rold.
Ho trovato la canzone nel repertorio del Coro Femminile Harmònia di Marghera, Venezia.
Se spera che presto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/12/2013 - 09:53
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Ero povero ma disertore

anonimo
Ero povero ma disertore
Segnalo questa pagina dal forum di Cime e Trincee dove ci sono molti riferimenti bibliografici su “Ero povero ma disertore” (titolo che in origine era più probabilmente “Sono un povero disertore”) e molte versioni del canto.
Credo che quanto riportato sia almeno in gran parte tratto dal libro “Canti della grande guerra – Vol. 2”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele L. Straniero, Garzanti Editore, 1981.
Bernart Bartleby 3/12/2013 - 09:26
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Daniel

Daniel
(1973)

Album: "Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player"

Bernie Taupin wrote "Daniel" while inspired by the events of the
Vietnam War. The lyrics (including a verse in the original draft that was cut from the final version) describe a fictional veteran who was blinded as a result of the war ("your eyes have died"/"but you see more than I") and travels to Spain to escape those around him back home ("do you still feel the pain"/"of the scars that won't heal?"), including his brother, from whose point of view the story is told.

"'Daniel' had been the most misinterpreted song that we'd ever written," explained Taupin, in the Two Rooms tribute project. "The story was about a guy that went back to a small town in Texas, returning from the Vietnam War. They'd lauded him when he came home and treated him like a hero. But, he just wanted to go home, go back to the farm, and try to get back to... (continua)
Daniel is traveling tonight on a plane
(continua)
inviata da Jon Doe 3/12/2013 - 04:27
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U pane ch'i tessere

anonimo
U pane ch'i tessere
[1917]
Nel 1978 il ricercatore Giuseppe Di Benedetto raccolse a Lucera queste strofe che si riferiscono alla rivolta popolare del 23 aprile 1917.
Testo e introduzione trovati sul sito dell’Archivio Sonoro della Puglia

Una canzone che conferma quanto combattive fossero le donne pugliesi, quelle del foggiano in particolare, che molti anni dopo i fatti qui descritti furono protagoniste, nel 1950, di un’analoga rivolta raccontata in Il 23 di marzo che giorno di coraggio.

A Lucera il 23 aprile 1917 una sommossa di popolane portò alla caduta del governo cittadino. Le donne, a centinaia, invasero palazzo Mozzagrugno per protestare conto l’introduzione di una tessera che restringeva a poche centinaia di grammi la razione di pane e di farina. Contro questa imposizione, dettata dalle ristrettezze determinate dalla Prima guerra mondiale, le donne allestirono il moto di protesta spontanea. Un centinaio... (continua)
U pane ch'i tessere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2013 - 22:54
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Oh moj sin

Oh moj sin
Sarebbe "Och mój synu" in polacco...
krzyś 2/12/2013 - 21:39
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Nenie

Nenie
1995
Fra il dì e il fà
Duar ben ben gno ninin
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/12/2013 - 14:43
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Schiavo secolar, paria del servaggio (Sorgiamo)

anonimo
Schiavo secolar, paria del servaggio (Sorgiamo)
[Inizio 900]
Canto della tradizione anarchica raccolto nei primi anni 60 nel vercellese, così come riferito nel volume intitolato “Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia”, di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto. Ma lo troviamo anche in Puglia, registrato nel 1978 a San Severo dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini (classe 1899), bracciante e militante comunista.

Il testo di questo canto appare in molti canzonieri di inizio del XX secolo e viene pubblicato per la prima volta nel 1903 ne “Il canzoniere dei ribelli”, tipografia della "Cronaca Sovversiva", Barre, Vermont (USA).
Schiavo secolar, paria del servaggio,
(continua)
inviata da Bernart 2/12/2013 - 12:01
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Noi vogliamo l'eguaglianza

anonimo
Noi vogliamo l'eguaglianza
[Anni 60 e 70]
Strofe raccolte nel vercellese da Cesare Bermani e Franco Coggiola che poi le montarono nel 1979.
Nel repertorio di cori della mondine, come quello di Trino e della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli.
Nei dischi “Sentite buona gente" delle mondine di Trino Vercellese e “Folk Festival 1”, registrazione del 1° Folk Festival di Torino (settembre 1965), organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero, poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
Testo trovato sul sito dell’Union des Amis Chanteurs
Noi vogliamo l'eguaglianza
(continua)
inviata da Bernart 2/12/2013 - 09:31
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Tutti ci hanno quarche cosa

Tutti ci hanno quarche cosa
[1973]
Testo e musica di Carlo Siliotto, Alessandro Portelli e Giovanna Salviucci Marini.
Cantano Piero Brega e Francesco Giannattasio.
Nell’album intitolato “Quando nascesti tune” del 1973
Tutti ci hanno quarche cosa
(continua)
inviata da Bernart 2/12/2013 - 08:21
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Dorosłość jak początek umierania

Dorosłość jak początek umierania
[1995]
Testo: Katarzyna Nosowska
Musica: Piotr Banach
Dall'album "?"
Testo dal sito ufficiale
Obciąża moją krew
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/12/2013 - 00:44
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Finlandia

Finlandia
[2005]
Testo di Marcin Świetlicki
Musica di Świetliki
Dall-album "Las putas melancólicas"
La canzone nel video viene cantata dall'attore Bogusław Linda
Il testo da http://www.tekstowo.pl/
Nigdy nie będzie takiego lata
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 2/12/2013 - 00:19
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É

É
Poco, ma sicuro che, in ogni alfabeto la "é" procede l'"o", però...

krzyś 2/12/2013 - 00:05

Else du Mont des Oliviers

Else du Mont des Oliviers
Canzone française – Else du Mont des Oliviers – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 99
An de Grass 01

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique ; d'ailleurs, elle n'est pas la seule. Et ceci tient au fait que mon inexpérience et mon ignorance des débuts se sont progressivement estompées au fur et à mesure que j'actionnais le kaléidoscope de Günter Grass et que je découvrais les Histoires d'Allemagne. J'en ai appris des choses et j'en ai croisé des narrateurs et des narratrices. En voici une encore... Et comme je te l'ai dit, j'aurais dû la faire paraître bien plus tôt... Mais avec elle – je veux dire Else Lasker-Schüler,... (continua)
Un, deux, trois
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/12/2013 - 22:24
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Rin del angelito

Rin del angelito
Ho visto ieri il film molto bello "Violeta se fue a los cielos" (Violeta Parra went to heaven) e mi sono reso conto che questa canzone è legata a un episodio molto doloroso della vita di Violeta Parra, infatti la figlia Rosita Clara è morta nel 1954 a soli due anni mentre la cantante si trovava in Polonia.

A proposito del film, è incredibile la bravura, anche come cantante, dell'attrice Francisca Gavilán che per ha reinterpretato lei stessa tutte le canzoni più belle della carriera della Parra.
Lorenzo 1/12/2013 - 21:46

The Woman Who Didn’t Stand Up

Antiwar Songs Blog
The Woman Who Didn’t Stand Up
Il primo dicembre del 1955 su un bus di Montgomery la signora Rosa Parks, di professione sarta, sta tornando a casa in autobus. A quel tempo, nei trasporti pubblici di tutti gli stati del sud degli Stati Uniti e, quindi anche a Montgomery Alabama, vigeva una rigida segregazione razziale: i neri sedevano in fondo, i […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-01 21:44:00
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Diaspora

Diaspora
[2009]
Testo e musica: The Ukrainians
Dall'album "Diaspora"
Testo dal sito ufficiale
We will show you, we are Cossack brothers
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/12/2013 - 21:17
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Memento Mori

Memento Mori
Ohw sì, hai ragione!
Sono contenta che sia stato corretto un simile errore, poiché, nonostante sia stato sicuramente causato da una mia stupida distrazione, poteva essere fonte di incomprensioni.

Per me è stato un onore contribuire!
1/12/2013 - 17:41




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