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Avant le 2013-12-6

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Bring Back Nelson Mandela (Bring Him Home)

Bring Back Nelson Mandela (Bring Him Home)
1987
Bring back Nelson Mandela, 
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/12/2013 - 13:26
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46664

46664
Mandela was imprisoned on Robben Island in 1964, and was the 466th prisoner to arrive that year. The prison administration's scheme of numbering prisoners was to follow the sequence number of the prisoner (466 in his case), with the last two digits of the year (64). The number was imposed on him by the prison for over 25 years, until his release in 1990. "Prisoner 46664" continues to be used as a reverential title for him. Shortly before Joe Strummer's death, he and U2's Bono co-wrote the song 46664 for Mandela as part of the campaign against AIDS in Africa.

Scritto poco prima della morte di Joe è un (bellissimo) brano reggae firmato Joe Strummer, Bono, Dave Stewart, ma eseguito da Bono, The Edge, David A. Stewart, Abdel Wright e Youssou N'Dour. Purtroppo Joe non ce la fece a partecipare....
It's a long walk, long walk to freedom
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/12/2013 - 13:09
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Dal nido

Dal nido
Da Flel 2010

Dedicata a Fabrizio De Andrè
Quando si aprirà di nuovo quella porta
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/12/2013 - 12:02
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Je te passe le poing

Je te passe le poing
[2009]
Parole di Rémo Gary
Musique di François Forestier
Nell’album intitolato “Je déménage”

“Dai, ti passo la mano, è quella che sente e che dona, è la mano sinistra, è quella buona… ti passo il pugno chiuso…”

Testamento artistico e politico della Solleville, classe 1932… Eppure deve essersi ancora sentita piena di energie perché solo l’anno scorso è uscita con un nuovo album, “La Promesse à Nonna”…
Allez, je te passe la main
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 11:29
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Mimma e Balella (per Irma Bandiera e Gabriella Degli Esposti)

Mimma e Balella (per Irma Bandiera e Gabriella Degli Esposti)
[2013]
Dal disco intitolato “Rivoluzione permanente”
Testo trovato su Magazzini Sonori – la musica della Regione Emilia Romagna

Canzone dedicata a due partigiane trucidate dai nazifascisti durante la guerra di Liberazione.
Di Irma Bandiera, nome di battaglia “Mimma” (uccisa a Bologna il 14 agosto 1944 dopo feroci torture), abbiamo già parlato a commento della canzone Compagna Teresa de Il Teatro degli Orrori.

Gabriella Degli Esposti, nome di battaglia “Balella”, era anche lei del bolognese, nativa di Crespellano dove, con il marito Bruno Reverberi, organizzò in casa propria una base della Quarta Zona della Resistenza e uno dei Gruppi di Difesa della Donna protagonisti, nel luglio del 1944, delle proteste di piazza per il pane e contro la guerra. Gabriella era anche madre di due bambini ed incinta di un terzo quando, nel dicembre del 44, fu catturata dalle SS: picchiata e torturata, perché... (continuer)
Poco era il tempo per le carezze
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2013 - 10:24
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Mandela

Mandela
[2012]
Musica di Giovanni Allevi
Music by Giovanni Allevi
Album: Sunrise



Nelson Rolihlahla Mandela


18.7.1918 - 5.12.2013

envoyé par CCG/AWS Staff 6/12/2013 - 02:16
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Hang solo

Hang solo
instrumental
la storia
https://www.youtube.com/watch?v=IRGqSHZLqlw
(Krzysiek Wrona)
Il progresso è possibile...
envoyé par Krzysiek Wrona 6/12/2013 - 00:47
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Gay, Gypsy and Jew

Gay, Gypsy and Jew
[2011]
Testi e musica di Rotfront
Dall'album "Visafree"
Testo da http://lyricset.com/en
Gay, gypsy and jew —
(continuer)
envoyé par krzyś 6/12/2013 - 00:17
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Hobo Low

Hobo Low
Testo e musica di Steve Seasick
trovato qui http://www.tekstowo.pl/

Qualcosa in tema di carceri.
I woke up in the mornin', Memphis city time
(continuer)
envoyé par krzyś 5/12/2013 - 23:50
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Paper Planes

Paper Planes
"Paper Planes" is from M.I.A's 2007 album, Kala. This protest song denounces violence & the stereotypical view of immigrants. The song also was born from M.I.A.'s frustrations of trying to secure a US work Visa (according to M.I.A. the paper planes in the song refers to the Visa). As a British artist with Sri Lankan Tamil descent, she viewed herself as a victim of racial profiling. In connection with her Visa problems, back in 2006, she was placed on the Department of Homeland Security risk list because of the political content of her lyrics.

The song samples The Clash's "Straight To Hell". That sample alone could be viewed as a statement of intent. M.I.A. is the very embodiment of the rebellious punk spirit of The Clash. Even though there may be genre & cultural differences, the objective of the music really wasn't that different. The sound of the gun shot and cash register adds... (continuer)
fly like paper, get high like planes
(continuer)
5/12/2013 - 23:43
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The La La Peace Song

The La La Peace Song
(1974)

"La La Peace Song" is a song written by Johnny Bristol and Elizabeth Martin that was a hit for both Al Wilson and O. C. Smith in 1974. Both singers released albums with that name in 1974.

The song is an anti-war and peace song. The lyrics speak of a profound sound that passes over the heads of children, sounds of thunder but no rain and the kind of thunder that blows down doors, walls and things. The song tells of steel birds falling to the ground. It also mentions injustice, racial injustice dividing men and allowing their hate to grow.

It came out at a period of time when the pop charts saw a decrease in the display of anti-war feeling. The R&B charts were a bit different and there was still the indication of anti-war feeling in the songs. "There Will Never Be Any Peace Until God Is Seated At The Conference Table" by The Chi-Lites and "La La Peace Song" showed the increasingly strong vocal feeling.

La La Peace Song - Wikipedia
Mmm hmm, la la, oh, yeah
(continuer)
5/12/2013 - 23:22
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Here Comes the Judge

Here Comes the Judge
(1968)
Hear ye, hear ye
(continuer)
5/12/2013 - 23:16

Inno a Di Vittorio (Musica e versi veritieri di Giuseppe Angione su Giuseppe Di Vittorio undicenne)

Inno a Di Vittorio (Musica e versi veritieri di Giuseppe Angione su Giuseppe Di Vittorio undicenne)
Testo e musica di Giuseppe Angione, classe 1895, bracciante e militante comunista di Cerignola, Puglia.
Trovata sull’Archivio Sonoro di Puglia
Fu lo stesso autore a trascrivere il testo di questa canzone nel 1973. L’anno seguente fu raccolta a Cerignola dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Alberto Vasciaveo e poi inclusa nel volume di Rinaldi e Paola Sobrero intitolato «La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia», Foggia, 1981
La registrazione originale è presente nel disco intitolato “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio” pubblicato da I Dischi del Sole nel 1978.

Canzone dedicata al grande autodidatta, politico, sindacalista e antifascista cerignolano Giuseppe Di Vittorio (1892-1957), combattente nella guerra di Spagna, confinato a Ventotene, partigiano, segretario della CGIL (quella di una volta...), padre costituente, comunista... (continuer)
Di Peppino Di Vittorio
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2013 - 23:00
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Born Free

Born Free
(2010)

Album: MAYA

Questa canzone è conosciuta soprattutto per il bel video (ma si potrebbe parlare di cortometraggio vista la durata, 9 minuti) girato da Romain Gavras (figlio di Costa Gavras). Il video ha sollevato diverse polemica per le scene violente.

Il cortometraggio mostra un commando di soldati (statunitensi) che fanno irruzione in un edificio. L'obiettivo sono due ragazzi dai capelli rossi, che vengono caricati su un furgone, dove si scopre che tutti i deportati hanno capelli rossi. Si tratta quindi di un vero e proprio genocidio contro una minoranza connotata da una caratteristica fisica. Utilizzando come oggetto della purga una comunità in realtà mai toccata da persecuzioni specifiche, il clip riesce con una certa eloquenza a mostrare l'arbitrario e l'assurdo di ogni sistema segregazionista.

Ma nel film non c'è empatia con le vittime. La telecamera è dalla parte del potere,... (continuer)
Yeah, man made powers
(continuer)
5/12/2013 - 22:46

Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli

Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli
Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli

Canzone française – Les Pragois étaient allés à Sankt Pauli – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 100
An de Grass 03

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Comme celle de 1901, celle d'Else du Mont des Oliviers, cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique. Et comme je l'ai déjà expliqué, si elle vient si tard, c'est qu'il y a presque trois ans maintenant, je ne savais pas trop comment l'assaisonner, comment faire une chanson avec une histoire comme celle-là. Mais avec le temps, finalement, je comprends mieux les choses ; surtout, celles qui ne sont pas explicitement dites.

Aide-moi un peu..., dit Lucien l'âne un peu éberlué.... (continuer)
Après notre sept à deux, on a dit
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/12/2013 - 21:38
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Belfast '71

Belfast '71
[1971]
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.

Sicuramente una canzone contro la guerra, e precisamente contro il conflitto nord-irlandese…
Però non c’è traccia in essa di alcuna analisi storico-politica… La guerra civile nell’Ulster è descritta come una guerra di religione e nessun cenno viene fatto all’occupazione inglese… Comunque si tratta di una canzone pacifista, anche se piuttosto “naïf”, composta da un’autore inglese mentre i soldati di sua maestà già da un paio d’anni rastrellavano i quartieri cattolici a Derry e Belfast… Il 6 febbraio del 1971 l’IRA uccise il primo soldato inglese, il fuciliere Robert Curtis…
I have listened to the prophets and I've listened to their news
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2013 - 11:46
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The Morning Lies Heavy

The Morning Lies Heavy
[1971]
Parole e musica di Allan Taylor.
Nell’album intitolato “The Lady”.
Testo trovato su Mudcat Café

“I wrote ‘The Morning lies Heavy’ when my brother in law was due to be drafted. This was during the Vietnam war, although, as the Vietnam war is not mentioned in the song, whichever war it is is immaterial - the point is that any young man may experience such feelings before joining his unit, in any war situation…” (Allan Taylor)
The morning lies heavy on me, father
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2013 - 11:06

Napoleon

Napoleon
Angelo Agazzani ha ritrovato e riproposto con un’armonizzazione dal timbro e dal ritmo militaresco questo canto dell’epoca napoleonica, dove la tradizione popolare ha fissato la propria interpretazione dei fatti storici del grande còrso. Non un’epopea eroica che ha cambiato la storia dell’Europa ma semplicemente una sventura per i poveri contadini, costretti dalla coscrizione obbligatoria, ad allontanarsi dalle proprie terre e ad andare a morire per una causa incomprensibile. Così che la storia di Napoleone viene ironicamente condensata in poche battute e la sua caduta viene festeggiata buttando i fucili nel fuoco e gettando i cappelli in aria, nella speranza che la guerra se ne sia andata per sempre.
dal sito del Coro Edelweiss

La "Napoleon" contribuita da Silva qualche settimana fa avrebbe dignità di canzone autonoma su questo sito.

Fa parte anche del repertorio del Coro Edelweiss del... (continuer)
La caserma degli Inglesi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby & Silva 4/12/2013 - 22:27
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Sciopero!

Sciopero!
[1962]
Nell’EP del Gruppo Padano di Piadena intitolato “La legge del padrone”, ovvero “Sciopero!”, pubblicato nel 1964.
Testo trovato sul sito dei Canti di lotta della Sinistra italiana
[Scioperanti]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2013 - 14:43
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Il padrone socialista

Il padrone socialista
[1964]
Nell’EP del Gruppo Padano di Piadena intitolato “La legge del padrone”, ovvero “Sciopero!”
Testo trovato su Il Deposito

Canzone scritta 50 anni fa, all’epoca del “Moro I” quando, alla fine del 1963, nacque quel (maledetto) centro-sinistra che ancora adesso ci suchiamo… Oggi ci abbiamo fatto il callo, ma allora molti militanti socialisti rimasero attoniti ed increduli: “Cui padron se pos mia cullaborà…”
E invece…
El me partit el va al mercat
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2013 - 14:17

Fa la nana

Fa la nana
[2000]
Testo di Nicola Ambrosacchio, corista.
Musica del maestro Raf Cristiano, romano, torinese di adozione, pianista e compositore, per trent’anni docente di pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Testo trovato sul sito del Coro Edelweiss

Molto bella la citazione che compare sulla homepage del Coro Edelweiss del Club Alpino Italiano, sezione di Torino:

“Là dove senti cantare, fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni…”


E’ di Léopold Sédar Senghor (1906-2001), poeta senegalese, presidente del Senegal tra il 1960 ed il 1980.
Fa la nana, fa la nana,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2013 - 11:49

Da piccola vedevo

Da piccola vedevo
[Anni 70]
Il testo è tratto da una testimonianza di Fiorella Ferrazza. Musicata da Sergio Lodi. Cantato per la prima volta dal Gruppo Padano di Piadena a Canneto sull'Oglio, Mantova, il 10 marzo 1978 durante una manifestazione dell’Unione Donne Italiane.
Incisa dal Gruppo Padano di Piadena soltanto in una audiocassetta autoprodotta
Testo trovato sul sito del Gruppo
Da piccola vedevo in paese
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2013 - 11:12
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Li muerti te la zappa

anonyme
Li muerti te la zappa
Canto raccolto dal Collettivo di Ricerca Popolare di Salice Salentino, coordinato da Mimmo Perrone, nel 1977 a Salice Salentino dalla voce di Agostino Fina.
Nella raccolta “Canti di terra. Raccolta di canti della tradizione orale tra le province di Lecce e Brindisi”, a cura di Alessandro De Blasi e Luigi Spagnolo, Ass. culturale Terre Neure, Veglie, Lecce.
Li muerti te la zappa
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2013 - 10:02
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La tabbaccara

La tabbaccara
Canto di lavoro e di protesta salentino, reso celebre nell’interpretazione dello storico gruppo de Li Ucci.
Nel disco del 1999 intitolato “Buonasera a quista casa. Pizziche, stornelli e canti salentini”
Ripreso dagli Aramiré nel disco “Mazzate Pesanti” del 2004.
Testo trovato su “Tabacco e tabacchine nella memoria storica. Una ricerca di storia orale a Tricase e nel Salento”, a cura di Vincenzo Santoro e SergioTorsello, Manni editore, 2003.

In questo canto delle “tabacchine” del Salento la protesta si lega alla rassegnazione della propria condizione sociale perché il lavoro, mal pagato quanto sia, è pur sempre l'unico mezzo per poter sfamare i figli, e questa consapevolezza è sempre presente nelle lavoratrici salentine. Ma non manca il disprezzo verso chi ha scelto di farsi serva del padrone per guadagnare qualcosina di più di niente, la “maestra”, cioè colei che controlla il lavoro e... (continuer)
Sta sonanu le sette
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2013 - 09:23
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Carceri ca me teniti carceratu

anonyme
[Anni 30?]
Canto raccolto dal ricercatore Brizio Montinaro e da Roberto Licci (Canzoniere Grecanico Salentino) nel 1978 a San Foca di Melendugno, Lecce, dalla voce di Niceta Petrachi, detta Teta, conosciuta anche come “la Simpatichina”
Testo e traduzione italiana trovati su La Putea. Cultura e artigianato del Salento
Interpretata dagli Aramiré, compagnia di musica salentina, nel loro disco intitolato “Mazzate Pesanti”.
L’ultima strofa tra parentesi è presente nella versione dei Gèkos, gruppo di giovani salentini che cerca di “rifondare” il folk di quella terra con la musica reggae, jazz, ska e blues.
Il testo potrebbe aver ispirato (o essere stata ispirata da) una canzone napoletana risalente al 1933 intitolata “Carcere”, scritta da Libero Bovio con musica di Ferdinando Albano: anche questa inizia infatti con il verso “Carcere ca mme tiene carcerato” e l’intera prima strofa è molto simile alle prime due del canto salentino…
Carceri ca me teniti carceratu
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/12/2013 - 18:00
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Ti rubarono a noi come una spiga

Ti rubarono a noi come una spiga
[anni 40?]
Versi di Rocco Scotellaro, dalla raccolta di poesie “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata subito dopo la sua prematura scomparsa.
Musica di Ambrogio Sparagna, dallo spettacolo intitolato “Passaggio alla città. Musiche e canti per Rocco Scotellaro”

Poesia scritta dal grande poeta lucano in morte di un amico ucciso durante moti contadini per l’occupazione di terre. Purtroppo non ho trovato riscontri storici più precisi.

Per un giovane amico assassinato
Vide la morte con gli occhi e disse:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/12/2013 - 15:44

Compagni su sorgiamo

anonyme
Compagni su sorgiamo
Canto del 1° Maggio di tradizione anarco-sindacalista, con inserti in dialetto foggiano sanseverese.
Raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a San Severo dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini, classe 1899, bracciante e militante comunista.
Testo trovato sul sito dell’Archivio Sonoro di Puglia.
Compagni su sorgiamo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/12/2013 - 13:45

E cume vogghie fè?

E cume vogghie fè?
Questo canto – il cui testo ho reperito sul sito dell’Archivio Sonoro di Puglia – è stato raccolto dai ricercatori Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero nel 1978 a Cerignola, Foggia, dalla voce di Savino Totaro, classe 1906, geniale macchiettista e cantastorie e autore di molte canzoni come questa. Rinaldi e Sobrero inclusero E cume vogghie fè? nel loro “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, pubblicato a Foggia nel 1981. La registrazione è inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio”, a cura di a cura di M. L. Betri e F. Coggiola, pubblicato nel 1978 da I Dischi del Sole.

Canto di mietitura in cui una voce maschile ed una femminile, in poche strofe, parlano davvero di tutto: del lavoro, dello sfruttamento, del carcere, della guerra, dell’amore, della vita, dei sogni, della triste e dura realtà, il tutto intercalato dal... (continuer)
E cume vogghie fè
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/12/2013 - 13:28
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Φυσάει

Φυσάει
Fysáei
Στίχοι: Τάσος Λειβαδίτης
Μουσική: Γιώργος Τσαγκάρης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Αφηγείται ο Γιώργος Μιχαλακόπουλος
Δίσκο: «Φυσάει», 1993

Testi di Tassos Livaditis
Musica di Yorgos Tsangaris
Prima esecuzione di @Vassilis Papakonstadinou
Voce recitante: Yorgos Mihalakopoulos
Disco: «Fysáei/Tira vento» - 1993



Io penso che questo disco sia una cosa egregia. Belli i testi, concepiti negli anni Sessanta, da Tassos Livaditis, anima grande e poetica, tesa come corda di violino tra lo struggimento esistenziale e la tensione alla salvezza dell'umanità, condizione impossibile della salvezza propria. Livaditis, anima grande e poetica, divaricata tra l'implacabile coscienza del destino comune degli uomini e il senso dolente di personale estraneità al proprio tempo, come di chi viva in un futuro non concesso, aveva scritto questi versi in una fase di passaggio dall'azione... (continuer)
1 - Χρωματίζω πουλιά
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 3/12/2013 - 13:03
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Peace and Freedom

Peace and Freedom
2013
I taliani
Peace and freedom
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 3/12/2013 - 10:39
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Se spera che presto finissa la guera

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[1915-18?]
Testo in veneto, risalente con tutta probabilità alla Grande Guerra, trovato sulla pagina dedicata ai canti e inni degli alpini e di montagna de Il Disco Logoro, sito sulla fonografia nazionale italiana.
Armonizzazioni dei maestri Dino Stella e Manolo Da Rold.
Ho trovato la canzone nel repertorio del Coro Femminile Harmònia di Marghera, Venezia.
Se spera che presto
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/12/2013 - 09:53
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Daniel

Daniel
(1973)

Album: "Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player"

Bernie Taupin wrote "Daniel" while inspired by the events of the
Vietnam War. The lyrics (including a verse in the original draft that was cut from the final version) describe a fictional veteran who was blinded as a result of the war ("your eyes have died"/"but you see more than I") and travels to Spain to escape those around him back home ("do you still feel the pain"/"of the scars that won't heal?"), including his brother, from whose point of view the story is told.

"'Daniel' had been the most misinterpreted song that we'd ever written," explained Taupin, in the Two Rooms tribute project. "The story was about a guy that went back to a small town in Texas, returning from the Vietnam War. They'd lauded him when he came home and treated him like a hero. But, he just wanted to go home, go back to the farm, and try to get back to... (continuer)
Daniel is traveling tonight on a plane
(continuer)
envoyé par Jon Doe 3/12/2013 - 04:27
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U pane ch'i tessere

anonyme
U pane ch'i tessere
[1917]
Nel 1978 il ricercatore Giuseppe Di Benedetto raccolse a Lucera queste strofe che si riferiscono alla rivolta popolare del 23 aprile 1917.
Testo e introduzione trovati sul sito dell’Archivio Sonoro della Puglia

Una canzone che conferma quanto combattive fossero le donne pugliesi, quelle del foggiano in particolare, che molti anni dopo i fatti qui descritti furono protagoniste, nel 1950, di un’analoga rivolta raccontata in Il 23 di marzo che giorno di coraggio.

A Lucera il 23 aprile 1917 una sommossa di popolane portò alla caduta del governo cittadino. Le donne, a centinaia, invasero palazzo Mozzagrugno per protestare conto l’introduzione di una tessera che restringeva a poche centinaia di grammi la razione di pane e di farina. Contro questa imposizione, dettata dalle ristrettezze determinate dalla Prima guerra mondiale, le donne allestirono il moto di protesta spontanea. Un centinaio... (continuer)
U pane ch'i tessere
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/12/2013 - 22:54
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El bûs dal cûl dal mont

El bûs dal cûl dal mont
2002
Jakume
O soi nassût al cjant dal gjal
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/12/2013 - 14:48
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Nenie

Nenie
1995
Fra il dì e il fà
Duar ben ben gno ninin
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/12/2013 - 14:43
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Schiavo secolar, paria del servaggio (Sorgiamo)

anonyme
Schiavo secolar, paria del servaggio (Sorgiamo)
[Inizio 900]
Canto della tradizione anarchica raccolto nei primi anni 60 nel vercellese, così come riferito nel volume intitolato “Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia”, di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto. Ma lo troviamo anche in Puglia, registrato nel 1978 a San Severo dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini (classe 1899), bracciante e militante comunista.

Il testo di questo canto appare in molti canzonieri di inizio del XX secolo e viene pubblicato per la prima volta nel 1903 ne “Il canzoniere dei ribelli”, tipografia della "Cronaca Sovversiva", Barre, Vermont (USA).
Schiavo secolar, paria del servaggio,
(continuer)
envoyé par Bernart 2/12/2013 - 12:01
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Noi vogliamo l'eguaglianza

anonyme
Noi vogliamo l'eguaglianza
[Anni 60 e 70]
Strofe raccolte nel vercellese da Cesare Bermani e Franco Coggiola che poi le montarono nel 1979.
Nel repertorio di cori della mondine, come quello di Trino e della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli.
Nei dischi “Sentite buona gente" delle mondine di Trino Vercellese e “Folk Festival 1”, registrazione del 1° Folk Festival di Torino (settembre 1965), organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero, poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
Testo trovato sul sito dell’Union des Amis Chanteurs
Noi vogliamo l'eguaglianza
(continuer)
envoyé par Bernart 2/12/2013 - 09:31
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Tutti ci hanno quarche cosa

Tutti ci hanno quarche cosa
[1973]
Testo e musica di Carlo Siliotto, Alessandro Portelli e Giovanna Salviucci Marini.
Cantano Piero Brega e Francesco Giannattasio.
Nell’album intitolato “Quando nascesti tune” del 1973
Tutti ci hanno quarche cosa
(continuer)
envoyé par Bernart 2/12/2013 - 08:21
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Dorosłość jak początek umierania

Dorosłość jak początek umierania
[1995]
Testo: Katarzyna Nosowska
Musica: Piotr Banach
Dall'album "?"
Testo dal sito ufficiale
Obciąża moją krew
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 2/12/2013 - 00:44
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Finlandia

Finlandia
[2005]
Testo di Marcin Świetlicki
Musica di Świetliki
Dall-album "Las putas melancólicas"
La canzone nel video viene cantata dall'attore Bogusław Linda
Il testo da http://www.tekstowo.pl/
Nigdy nie będzie takiego lata
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 2/12/2013 - 00:19
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Evviva nüm

anonyme
Evviva nüm
[1889/1971]
Franco Coggiola (1939-1996), astigiano, etnomusicologo e archivista, e Gianni Bosio (1923-1971), mantovano, storico e socialista misero insieme queste strofe consultando articoli pubblicati su giornali dell’epoca a proposito delle importanti agitazioni contadine avvenute nell’alta Lombardia nel 1889.

Eseguita da Ezio Cuppone con il coro del Nuovo Canzoniere Milanese.
Nello spettacolo “Il bosco degli alberi”, scritto da Bosio e Coggiola e interpretato dal Nuovo Canzoniere Milanese nel 1971.
Poi in “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile –”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998
Testo trovato su Il Deposito

Prima ancora della Grande Depressione economica del 1929 vi fu un altro lungo periodo di crisi planetaria iniziato con il “venerdì nero” del 1873, quando il 9 maggio crollò la borsa di Vienna. La crisi agraria ed industriale da sovrapproduzione,... (continuer)
Evviva nüm
(continuer)
envoyé par Bernart 1/12/2013 - 23:30

Else du Mont des Oliviers

Else du Mont des Oliviers
Canzone française – Else du Mont des Oliviers – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 99
An de Grass 01

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique ; d'ailleurs, elle n'est pas la seule. Et ceci tient au fait que mon inexpérience et mon ignorance des débuts se sont progressivement estompées au fur et à mesure que j'actionnais le kaléidoscope de Günter Grass et que je découvrais les Histoires d'Allemagne. J'en ai appris des choses et j'en ai croisé des narrateurs et des narratrices. En voici une encore... Et comme je te l'ai dit, j'aurais dû la faire paraître bien plus tôt... Mais avec elle – je veux dire Else Lasker-Schüler,... (continuer)
Un, deux, trois
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envoyé par Marco Valdo M.I. 1/12/2013 - 22:24
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Rin del angelito

Rin del angelito
Ho visto ieri il film molto bello "Violeta se fue a los cielos" (Violeta Parra went to heaven) e mi sono reso conto che questa canzone è legata a un episodio molto doloroso della vita di Violeta Parra, infatti la figlia Rosita Clara è morta nel 1954 a soli due anni mentre la cantante si trovava in Polonia.

A proposito del film, è incredibile la bravura, anche come cantante, dell'attrice Francisca Gavilán che per ha reinterpretato lei stessa tutte le canzoni più belle della carriera della Parra.
Lorenzo 1/12/2013 - 21:46
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Diaspora

Diaspora
[2009]
Testo e musica: The Ukrainians
Dall'album "Diaspora"
Testo dal sito ufficiale
We will show you, we are Cossack brothers
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envoyé par Krzysiek Wrona 1/12/2013 - 21:17
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BA77

BA77
2013
Anaesthesiology
These sterile walls, this black ring binder
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envoyé par DoNQuijote82 1/12/2013 - 17:24
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Frankland Prison Blues

2013
Anaesthesiology
When I see a prison, I see a vested interest in recidivism; the righteous and pure on a moral mission, an awful draconian place
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 1/12/2013 - 17:21
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Same old story

Same old story
2013
Overcome
Il est si facile de faire applaudir les imbéciles
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:54
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Drop Your Weapon

Drop Your Weapon
2013
Overcome
If you go to war against me
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:53
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El Salvador

El Salvador
Guts for Love (1982)
Lay me down
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:10
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Don't Call Me Buckwheat

Don't Call Me Buckwheat (1992)
This is a song about words
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envoyé par DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:06
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The Last Living Rose

The Last Living Rose
La rêverie poignante sur le retour au pays d'un soldat anglais durant la grande guerre .

[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Let-England-Shake

“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)

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Il conflitto globale permanente
articolo di Rachele Cinarelli

Recensione di Stefano Solventi


Goddamn Europeans!
(continuer)
envoyé par Chien Andalou 1/12/2013 - 08:30
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Supper's Ready

Supper's Ready
C'è solo un altro gruppo di cui sopporterei un pezzo di 30 minuti, si chiamano Grateful Dead. Lì però le traduzioni risulterebbero ancora più difficili...
Pierluigi 1/12/2013 - 00:06
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Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni
Veneto
DonQuijote82

Strano che mi sia imbarcato in questa avventura... Uno come me, praticamente senza radici, romano di nascita e d'educazione, ma veneto di madre, piemontese di padre, e pugliese di famiglia... e strano ancora di più che ho iniziato a tradurla in romano, per poi rendermi conto che era il veneto la lingua più adatta... forse perché Roma non ha un tessuto industriale né praticamente potrebbe capire la nebbia... Ma il mio veneto è fatto solo di orecchio, non lo parlo, lo capisco. Se qualcun altro volesse metterci mano è il benvenuto
PORTO MARGHERA
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envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 17:28
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War Nurse

War Nurse
WAR NURSE is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of WAR NURSE.

There is no indication to when WAR NURSE was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of WAR NURSE.
Unofficial Releases

The studio version of WAR NURSE was released on the briefly-legal albums The Early Years (Early Records), Unearthed (Masquerade Music, both issues), and Before The Fame (Pony Express... (continuer)
She was just another war nurse, she could strike a noble pose
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:34
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Shut Out the Light

Shut Out the Light
B-side del singolo di Born In The U.S.A. (1985)
released on Tracks in 1998.

Le parti tra parentesi sono inedite

Un altro brano che rende il legame di Springsteen col cinema. Appena atterrato dal Vietnam, torna nel suo quartiere ma non ha il coraggio di andare subito a casa; si ferma in un bar, a bere nell'angolo più buio. La sua donna intanto ha mandato i figli dalla nonna e si fa bella nell'attesa. Scena successiva: lui la sente sdraiarsi accanto sul letto, non muove un dito e alle 4 del mattino è ancora sveglio con lo sguardo fisso sul soffitto. In fondo, sono Bob De Niro e Meryl Streep nella scena del Cacciatore di Michael Cimino.
Salvatore Mannironi
The runway rushed up at him
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:28
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Vietnam

Vietnam
Born In The USA / Nebraska outtake, this song contains lyrics that will later appear in Born In The U.S.A. and Shut Out the Light.
The runway rushed up at me, I felt the wheels touch down
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2013 - 13:25
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America Under Fire

America Under Fire
Steel Mill 1970 song about political and military matters in the USA in that period. Check also the 13 Jan 1970 version.

A vicious, cynical attack on the Vietnam war that ironically ends with a snippet of the Star Spangled Banner, later to appear as the intro to BORN IN THE USA on the Human Touch tour of 1992. In this track, Bruce contemplates the uselessness of war, a theme he would revisit late in the Born In The USA tour, with a great cover version of Edwin Starr's War.
Conquered freak soldiers return from the war
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2013 - 13:17
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The War Is Over

The War Is Over
Inedita
Interpretata dal vivo

Gli Steel Mill sono il primo gruppo di Bruce Springsteen
The king and the queen have drowned in their laughter
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:14

The War Song

The War Song
THE WAR SONG is a song written by Bruce Springsteen on or before 26 Apr 1968.

springsteenlyrics.com
Barren land into me
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 12:46




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