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Dumb All Over

Antiwar Songs Blog
Dumb All Over
Non puoi guidare un paese con un libro di religione non con un mucchio o un grumo o un pizzico di stupide regole di antica data progettate per farvi sentire tutti benissimo mentre piegate, affusolate e mutilate quei miscredenti da uno stato vicino ALLE ARMI! ALLE ARMI! Urrà! E’ grande! Due gambe non sono male […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-04 11:46:00
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Peace and Freedom

Peace and Freedom
2013
I taliani
Peace and freedom
(continua)
inviata da DoNQuijote82 3/12/2013 - 10:39
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Se spera che presto finissa la guera

anonimo
[1915-18?]
Testo in veneto, risalente con tutta probabilità alla Grande Guerra, trovato sulla pagina dedicata ai canti e inni degli alpini e di montagna de Il Disco Logoro, sito sulla fonografia nazionale italiana.
Armonizzazioni dei maestri Dino Stella e Manolo Da Rold.
Ho trovato la canzone nel repertorio del Coro Femminile Harmònia di Marghera, Venezia.
Se spera che presto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/12/2013 - 09:53
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Daniel

Daniel
(1973)

Album: "Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player"

Bernie Taupin wrote "Daniel" while inspired by the events of the
Vietnam War. The lyrics (including a verse in the original draft that was cut from the final version) describe a fictional veteran who was blinded as a result of the war ("your eyes have died"/"but you see more than I") and travels to Spain to escape those around him back home ("do you still feel the pain"/"of the scars that won't heal?"), including his brother, from whose point of view the story is told.

"'Daniel' had been the most misinterpreted song that we'd ever written," explained Taupin, in the Two Rooms tribute project. "The story was about a guy that went back to a small town in Texas, returning from the Vietnam War. They'd lauded him when he came home and treated him like a hero. But, he just wanted to go home, go back to the farm, and try to get back to... (continua)
Daniel is traveling tonight on a plane
(continua)
inviata da Jon Doe 3/12/2013 - 04:27
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U pane ch'i tessere

anonimo
U pane ch'i tessere
[1917]
Nel 1978 il ricercatore Giuseppe Di Benedetto raccolse a Lucera queste strofe che si riferiscono alla rivolta popolare del 23 aprile 1917.
Testo e introduzione trovati sul sito dell’Archivio Sonoro della Puglia

Una canzone che conferma quanto combattive fossero le donne pugliesi, quelle del foggiano in particolare, che molti anni dopo i fatti qui descritti furono protagoniste, nel 1950, di un’analoga rivolta raccontata in Il 23 di marzo che giorno di coraggio.

A Lucera il 23 aprile 1917 una sommossa di popolane portò alla caduta del governo cittadino. Le donne, a centinaia, invasero palazzo Mozzagrugno per protestare conto l’introduzione di una tessera che restringeva a poche centinaia di grammi la razione di pane e di farina. Contro questa imposizione, dettata dalle ristrettezze determinate dalla Prima guerra mondiale, le donne allestirono il moto di protesta spontanea. Un centinaio... (continua)
U pane ch'i tessere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2013 - 22:54
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El bûs dal cûl dal mont

El bûs dal cûl dal mont
2002
Jakume
O soi nassût al cjant dal gjal
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/12/2013 - 14:48
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Nenie

Nenie
1995
Fra il dì e il fà
Duar ben ben gno ninin
(continua)
inviata da DoNQuijote82 2/12/2013 - 14:43
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Schiavo secolar, paria del servaggio (Sorgiamo)

anonimo
Schiavo secolar, paria del servaggio (Sorgiamo)
[Inizio 900]
Canto della tradizione anarchica raccolto nei primi anni 60 nel vercellese, così come riferito nel volume intitolato “Senti le rane che cantano: canzoni e vissuti popolari della risaia”, di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto. Ma lo troviamo anche in Puglia, registrato nel 1978 a San Severo dalla voce di Mollica Soccorsa Foschini (classe 1899), bracciante e militante comunista.

Il testo di questo canto appare in molti canzonieri di inizio del XX secolo e viene pubblicato per la prima volta nel 1903 ne “Il canzoniere dei ribelli”, tipografia della "Cronaca Sovversiva", Barre, Vermont (USA).
Schiavo secolar, paria del servaggio,
(continua)
inviata da Bernart 2/12/2013 - 12:01
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Noi vogliamo l'eguaglianza

anonimo
Noi vogliamo l'eguaglianza
[Anni 60 e 70]
Strofe raccolte nel vercellese da Cesare Bermani e Franco Coggiola che poi le montarono nel 1979.
Nel repertorio di cori della mondine, come quello di Trino e della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli.
Nei dischi “Sentite buona gente" delle mondine di Trino Vercellese e “Folk Festival 1”, registrazione del 1° Folk Festival di Torino (settembre 1965), organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero, poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
Testo trovato sul sito dell’Union des Amis Chanteurs
Noi vogliamo l'eguaglianza
(continua)
inviata da Bernart 2/12/2013 - 09:31
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Tutti ci hanno quarche cosa

Tutti ci hanno quarche cosa
[1973]
Testo e musica di Carlo Siliotto, Alessandro Portelli e Giovanna Salviucci Marini.
Cantano Piero Brega e Francesco Giannattasio.
Nell’album intitolato “Quando nascesti tune” del 1973
Tutti ci hanno quarche cosa
(continua)
inviata da Bernart 2/12/2013 - 08:21
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Dorosłość jak początek umierania

Dorosłość jak początek umierania
[1995]
Testo: Katarzyna Nosowska
Musica: Piotr Banach
Dall'album "?"
Testo dal sito ufficiale
Obciąża moją krew
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/12/2013 - 00:44
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Finlandia

Finlandia
[2005]
Testo di Marcin Świetlicki
Musica di Świetliki
Dall-album "Las putas melancólicas"
La canzone nel video viene cantata dall'attore Bogusław Linda
Il testo da http://www.tekstowo.pl/
Nigdy nie będzie takiego lata
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 2/12/2013 - 00:19
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Evviva nüm

anonimo
Evviva nüm
[1889/1971]
Franco Coggiola (1939-1996), astigiano, etnomusicologo e archivista, e Gianni Bosio (1923-1971), mantovano, storico e socialista misero insieme queste strofe consultando articoli pubblicati su giornali dell’epoca a proposito delle importanti agitazioni contadine avvenute nell’alta Lombardia nel 1889.

Eseguita da Ezio Cuppone con il coro del Nuovo Canzoniere Milanese.
Nello spettacolo “Il bosco degli alberi”, scritto da Bosio e Coggiola e interpretato dal Nuovo Canzoniere Milanese nel 1971.
Poi in “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile –”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998
Testo trovato su Il Deposito

Prima ancora della Grande Depressione economica del 1929 vi fu un altro lungo periodo di crisi planetaria iniziato con il “venerdì nero” del 1873, quando il 9 maggio crollò la borsa di Vienna. La crisi agraria ed industriale da sovrapproduzione,... (continua)
Evviva nüm
(continua)
inviata da Bernart 1/12/2013 - 23:30

Else du Mont des Oliviers

Else du Mont des Oliviers
Canzone française – Else du Mont des Oliviers – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 99
An de Grass 01

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Cette Histoire d'Allemagne n'est pas à sa place chronologique ; d'ailleurs, elle n'est pas la seule. Et ceci tient au fait que mon inexpérience et mon ignorance des débuts se sont progressivement estompées au fur et à mesure que j'actionnais le kaléidoscope de Günter Grass et que je découvrais les Histoires d'Allemagne. J'en ai appris des choses et j'en ai croisé des narrateurs et des narratrices. En voici une encore... Et comme je te l'ai dit, j'aurais dû la faire paraître bien plus tôt... Mais avec elle – je veux dire Else Lasker-Schüler,... (continua)
Un, deux, trois
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 1/12/2013 - 22:24

The Woman Who Didn’t Stand Up

Antiwar Songs Blog
The Woman Who Didn’t Stand Up
Il primo dicembre del 1955 su un bus di Montgomery la signora Rosa Parks, di professione sarta, sta tornando a casa in autobus. A quel tempo, nei trasporti pubblici di tutti gli stati del sud degli Stati Uniti e, quindi anche a Montgomery Alabama, vigeva una rigida segregazione razziale: i neri sedevano in fondo, i […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-01 21:44:00
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Diaspora

Diaspora
[2009]
Testo e musica: The Ukrainians
Dall'album "Diaspora"
Testo dal sito ufficiale
We will show you, we are Cossack brothers
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/12/2013 - 21:17
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Hej sokoły

Hej sokoły
Prima metà dell'ottocento
Testo di Tomasz Padurra
Musica tradizionale

Veramente già da qualche tempo avevo l'intenzione di proporre questa storica canzone. Esitavo a lungo, perché è una delle canzoni forse tra le più sputtanate in Polonia, cantata di solito in coro sul finire del ennesimo bagordo. Peggio della "Felicità" di Al Bano, una specie di "O' sole mio" polacco. Riflettedoci su però, da un canto, è una canzone che parla di un addio ad un soldato che parte per la guerra e non tornerà più, d'altro canto, le parole di essa sono memorizzate da ogni polacco in maniera paragonabile soltanto alla conoscenza dei testi dell'inno nazionale o "Sto lat", corrispondente al "Tanti auguri a te". Secondo la tradizione, l'autore del testo della canzone, Tomasz Padurra, diceva di sé: "Mickiewicz wielki poeta, ale kto go zna, a mnie śpiewa cała Polska i Ukraina", che vuol dire: "Mickiewicz è un grande... (continua)
Hej, tam gdzieś z nad czarnej wody
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/12/2013 - 20:24
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BA77

BA77
2013
Anaesthesiology
These sterile walls, this black ring binder
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2013 - 17:24
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Frankland Prison Blues

2013
Anaesthesiology
When I see a prison, I see a vested interest in recidivism; the righteous and pure on a moral mission, an awful draconian place
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2013 - 17:21
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Same old story

Same old story
2013
Overcome
Il est si facile de faire applaudir les imbéciles
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:54
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Drop Your Weapon

Drop Your Weapon
2013
Overcome
If you go to war against me
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:53
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El Salvador

El Salvador
Guts for Love (1982)
Lay me down
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:10
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Don't Call Me Buckwheat

Don't Call Me Buckwheat (1992)
This is a song about words
(continua)
inviata da DoNQuijote82 1/12/2013 - 16:06
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The Last Living Rose

The Last Living Rose
La rêverie poignante sur le retour au pays d'un soldat anglais durant la grande guerre .

[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Let-England-Shake

“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)

Leggi anche

Il conflitto globale permanente
articolo di Rachele Cinarelli

Recensione di Stefano Solventi


Goddamn Europeans!
(continua)
inviata da Chien Andalou 1/12/2013 - 08:30
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Supper's Ready

Supper's Ready
C'è solo un altro gruppo di cui sopporterei un pezzo di 30 minuti, si chiamano Grateful Dead. Lì però le traduzioni risulterebbero ancora più difficili...
Pierluigi 1/12/2013 - 00:06
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War Nurse

War Nurse
WAR NURSE is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of WAR NURSE.

There is no indication to when WAR NURSE was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of WAR NURSE.
Unofficial Releases

The studio version of WAR NURSE was released on the briefly-legal albums The Early Years (Early Records), Unearthed (Masquerade Music, both issues), and Before The Fame (Pony Express... (continua)
She was just another war nurse, she could strike a noble pose
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:34
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Shut Out the Light

Shut Out the Light
B-side del singolo di Born In The U.S.A. (1985)
released on Tracks in 1998.

Le parti tra parentesi sono inedite

Un altro brano che rende il legame di Springsteen col cinema. Appena atterrato dal Vietnam, torna nel suo quartiere ma non ha il coraggio di andare subito a casa; si ferma in un bar, a bere nell'angolo più buio. La sua donna intanto ha mandato i figli dalla nonna e si fa bella nell'attesa. Scena successiva: lui la sente sdraiarsi accanto sul letto, non muove un dito e alle 4 del mattino è ancora sveglio con lo sguardo fisso sul soffitto. In fondo, sono Bob De Niro e Meryl Streep nella scena del Cacciatore di Michael Cimino.
Salvatore Mannironi
The runway rushed up at him
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:28
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Vietnam

Vietnam
Born In The USA / Nebraska outtake, this song contains lyrics that will later appear in Born In The U.S.A. and Shut Out the Light.
The runway rushed up at me, I felt the wheels touch down
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2013 - 13:25
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America Under Fire

America Under Fire
Steel Mill 1970 song about political and military matters in the USA in that period. Check also the 13 Jan 1970 version.

A vicious, cynical attack on the Vietnam war that ironically ends with a snippet of the Star Spangled Banner, later to appear as the intro to BORN IN THE USA on the Human Touch tour of 1992. In this track, Bruce contemplates the uselessness of war, a theme he would revisit late in the Born In The USA tour, with a great cover version of Edwin Starr's War.
Conquered freak soldiers return from the war
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2013 - 13:17
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The War Is Over

The War Is Over
Inedita
Interpretata dal vivo

Gli Steel Mill sono il primo gruppo di Bruce Springsteen
The king and the queen have drowned in their laughter
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:14

The War Song

The War Song
THE WAR SONG is a song written by Bruce Springsteen on or before 26 Apr 1968.

springsteenlyrics.com
Barren land into me
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/11/2013 - 12:46
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He Lies in the American Land

He Lies in the American Land
1956
American Industrial Ballads

HE LIES IN THE AMERICAN LAND is a poem written by immigrant steelworker Andrew Kovaly, and later set to music by Pete Seeger who originally released it on his 1956 album American Industrial Ballads. The album was reissued on CD in 1992. Rielaborata da Bruce Springsteen in American Land.
Ah, my God! What is this land of America?
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2013 - 12:30
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Factory

Factory
1977 Outtake Version

This Aug 1977 outtake version was recorded either in Atlantic Studios or The Record Plan, NY, and appeared on The Lost Masters Vol. 3 (Labour Of Love) bootleg.
Factory
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2013 - 12:17
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Across The Borderline

Across The Borderline
Springsteen played this song sometimes during the Tunnel Of Love tour, at the Shrine Auditorium acoustic shows in 1990, and four times during the second part of the Human Touch tour, in Europe.

In Spanish speaking countries, Bruce often sings this part in Spanish:

springsteenlyrics.com
Hay un lugar donde me han dicho,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/11/2013 - 11:55
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1945

1945
1997
Coming home

1945 is a song co-written by Joe Grushecky and Bruce Springsteen in July 1995, with Springsteen providing most of the music and Grushecky most of the lyrics. The song was released on Joe Grushecky and The Houserockers' 1997 album Coming Home. The album also includes three other songs that Grushecky co-wrote with Springsteen: CHEAP MOTEL, I'M NOT SLEEPING, and IDIOT'S DELIGHT.
John's father was a preacher
(continua)
inviata da DonQuijote82 30/11/2013 - 11:50
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Campagna

Campagna
Ascoltando più volte sia la versione originale che alcuni live, sono certo che ci sia un errore nella trascrizione del verso "d'acqua strutt' e culo rutto"
Ritengo con ragionevole certezza che dica "stracquo strutto e culo rutto", dove "stracquo" è il normale corrispettivo napoletano per "stanco", anche nell'espressione "stracquo e strutto" (ovvero stanco e strutto (da struggere) = molto stanco).

In alcune versioni live passate in tv, piuttosto, il "culo rutto" diventa per ovvi motivi "tutto rutto".
polytropos 30/11/2013 - 10:57
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Człowiek

Człowiek
Cambierei solamente i primi due versi:

L'uomo è amore
L'amore è odio

e solo un suggerimento
krzyś 30/11/2013 - 05:53
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Radio wojna

Radio wojna
nel fra tempo > la Siria viene anientata... buone feste
krzyś 30/11/2013 - 04:17
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Comportamento geral

Comportamento geral
Un gran beia cansonu in portogesu...ammiratu ringrasiau
krzyś 30/11/2013 - 03:04
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Roll the Union On

Roll the Union On
[Fine anni 30?]
Come There Is Mean Things Happening in This Land e Raggedy, un’altra canzone scritta da John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
La melodia è basata sul gospel “Roll the Chariot On”

Interpretata da Pete Seeger con The Song Swappers nel disco intitolato “Talking Union and Other Union Songs”, con gli Almanac Singers pubblicato dalla Folkways Records nel 1955.

Negli anni 80 John Handcox ha registrato lui stesso alcune delle sue vecchie canzoni, insieme ad altre più recenti, nell’album intitolato “John L. Handcox: Songs, Poems and Stories of the Southern Tenant Farmers”.
We're gonna roll, we're gonna roll, we're gonna roll the Union on
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 22:44
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Raggedy

Raggedy
[anni 20/30]
Dopo There Is Mean Things Happening in This Land, un’altra canzone scritta da John Handcox, cantautore e bracciante afroamericano, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.

Interpretata da Pete Seeger nel disco collettivo intitolato “American History in Ballad and Song, Vol.1”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1960.

Negli anni 80 John Handcox ha registrato lui stesso alcune delle sue vecchie canzoni, insieme ad altre più recenti, nell’album intitolato “John L. Handcox: Songs, Poems and Stories of the Southern Tenant Farmers”.
Raggedy, raggedy are we.
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 22:24
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There Is Mean Things Happening in This Land

There Is Mean Things Happening in This Land
[1937]
Scritta da John Handcox.
Nel disco “Gazette with Pete Seeger, Vol. 1” pubblicato nel 1958.

Nelle note del disco di Seeger è raccolta la testimonianza dell’autore di questo brano, un bracciante nero dell’Arkansas che durante la Grande Depressione fu pure attivista della Southern Tenant Farmers’ Union. John Handcox - che fu anche un songwriter - racconta di come in quei durissimi anni i lavoratori che si iscrivevano al sindacato venivano immediatamente cacciati, anche in pieno inverno. Riunioni e meeting erano sempre minacciati dalle incursioni delle guardie private e della polizia e non era raro che qualche militante fosse ammazzato.
All’epoca la paga di un bracciante agricolo era di 70 cent al giorno, dall’alba al tramonto. Fu così che nella primavera del 1937 i lavoratori scesero in sciopero reclamando una giornata di lavoro di 10 ore pagata 1 dollaro e 50. I proprietari ancora... (continua)
There is mean things happening in this land.
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 22:01
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Battle Of Maxton Field

Battle Of Maxton Field
A metà degli anni 50, quando le istanze del movimento per i diritti civili cominciavano ad essere accolte anche a livello istituzionale (la sentenza della Corte Suprema che avviò il processo di desegregazione razziale è del 1954, si veda State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts)), le organizzazioni suprematiste, in testa il Ku Klux Klan, cominciarono a innervosirsi e misero in piedi una vera e propria campagna di terrore. Nel South Carolina il predicatore evangelico James W. "Catfish" Cole, “grande dragone” del Klan, scatenò i suoi incappucciati contro le minoranze razziali della regione ed in particolare contro i Lumbee, una tribù di nativi stanziata nella zona di confine con il North Carolina. Per mesi i Klaners terrorizzarono i pellerossa, accusati di promuovere l’imbastardimento della razza bianca attraverso i matrimoni misti.

La sera del 18 gennaio 1958 un centinaio di attivisti... (continua)
BATTLE OF MAXTON FIELD
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 20:00
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Ultimo mohicano

Ultimo mohicano
Version française – DERNIER DES MOHICANS – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne - Ultimo mohicano - Gianfranco Manfredi – 1977
Paroles et musique de Gianfranco Manfredi
Du disque intitulé “Zombie di tutto il mondo unitevi” (Zombies de tous les pays, unissez-vous!)
DERNIER DES MOHICANS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/11/2013 - 18:13
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
11a. Bella ciao (Versione franco-bretone dei Les Ramoneurs de Menhirs)
11a. Bella ciao (Breton and French version by Les Ramoneurs de Menhirs)




Hi !
 Thank you for the message and the Bella Ciao connexion! :) We'll be an honor to contribute to your website with our song, we'll be glad to send you our version of Bella Ciao! You can download it on this link: BellARB.zip
And I also put you enclosed the texts of our version (in French + in Breton + both together), if you want to put lyrics as well! Thank you!
All the best, Julie 

La versione dei Ramoneurs de Menhirs unisce le parole di Bella ciao con la musica di Kan Bale an ARB, l'inno indipendentista bretone scritto da Glenmor.

Ramoneurs de Menhir's versiom combines the lyrics of Bella Ciao in Breton with the music of Kan Bale an ARB, the Breton independentist anthem written by Glenmor.
BELLARB
(continua)
inviata da donquijote82 29/11/2013 - 16:21
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I Wanna Go Back to Dixie

I Wanna Go Back to Dixie
[1953]
Parole e musica di Tom Lehrer
Nel disco intitolato “Songs by Tom Lehrer”

Canzone dedicata alla “Dixie’s Land”, al grande Sud degli States, col suo generale Robert. E Lee, gli schiavi, i campi di cotone, la linea Mason-Dixon (un confine settecentesco anteriore all’Indipendenza che divenne poi la linea di demarcazione ideale tra Sud e Nord), i linciaggi e le fustigazioni sistematiche… Ah, there's no place like home!
I wanna go back to Dixie
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 15:16
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The Hunting Song

The Hunting Song
[1953]
Parole e musica di Tom Lehrer
Nel disco intitolato “Songs by Tom Lehrer”

Dedicato a tutti i fucilatori di animali che, come ogni anno, stanno imperversando in tutta la penisola, anche sui monti dove abito.
E che dire dei dieci bracconieri cuzzati proprio nei giorni scorsi dal CFS tra Firenze, Arezzo, Siena e Grosseto? Nessuna licenza, fucili e munizioni vietati, appostamenti anche notturni, uccisione di femmine… Nelle case e nei garage nascondevano 200 chili di cacciagione surgelata e 100 trofei tassidermizzati di cui 8 appartenenti a specie in via d’estinzione… Ma fatti analoghi stanno accadendo su e giù per l’Italia, da Brescia a Lecce, da Torino a Cagliari, da Gorizia a Roma (dove si spara pure sugli aironi!)…
I always will remember, 'twas a year ago November
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 14:44
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The Wild West Is Where I Want to Be

The Wild West Is Where I Want to Be
[1953]
Parole e musica di Tom Lehrer
Nel disco intitolato “Songs by Tom Lehrer”

Ah, il “selvaggio West”, spazi aperti e natura incontaminata!... Almeno fino a quando l’Atomic Energy Commission non cominciò a fare i suoi esperimenti nel deserto del Nevada: 928 deflagrazioni dal 1951 ad oggi!
Along the trail you'll find me lopin'
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 14:19
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Banks of Marble

Banks of Marble
[1948]
Parole e musica di tal Les Rice, un contadino di Newburgh, Stato di New York.
Nel disco “Gazette With Pete Seeger, Vol. 1”, Folkways Records, 1958.

Una canzone sulla grave crisi che gli USA attraversarono nel secondo dopoguerra, con centinaia di migliaia disoccupati. La guerra aveva tirato l’economia, gli industriali e le banche avevano fatto soldi a palate e poi avevano mandato un sacco di lavoratori a spasso. A questi si aggiungevano i reduci dai fronti di guerra, spesso pure mutilati o traumatizzati, destinati anche loro ad una vita di stenti… Ma “le banche sono fatte di marmo e protette da guardie armate ad ogni porta, e i soffitti sono rivestiti dell’argento che i lavoratori hanno sudato…”
I've traveled round this country
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 13:49
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State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts)

State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts)
[1957]
Parole di Dave Arkin, cantautore di Los Angeles.
La musica è quella di “State of Arkansas”, una canzone tradizionale ripresa dagli Almanac Singers
In “Gazette With Pete Seeger, Vol. 1”, Folkways Records, 1958.

Nel 1954 la Corte Suprema degli USA decretò la fine del sistema di segregazione razziale, a cominciare dalle scuole. Nel 1957 la Central High School di Little Rock, Arkansas, si apprestava ad aprire le sue porte ai primi 9 studenti afroamericani (tra di loro il giovane Terrence “Terry” Roberts) quando il governatore dello Stato, Orval Faubus (del Partito Democratico!), con la scusa di dover mantenere l’ordine a fronte delle proteste organizzate da gruppi di cittadini razzisti, fece intervenire la guardia nazionale che, invece di contenere l’aggressione dei segregazionisti, impedì ai “Little Rock Nine” di accedere all’edificio scolastico. Il sindaco di Little Rock, Woodrow... (continua)
My name is Terry Roberts,
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 13:18

I dialetti soffocati nel regno del rumore

Antiwar Songs Blog
I dialetti soffocati nel regno del rumore
La sirena chiama otto ore così è da una vita timbri un altro giorno tiri avanti senza via d’uscita i dialetti soffocati nel regno del rumore al reparto verniciatura non passano le ore. E la nebbia che ci assale ci confonde giorno e sera sembra tutta una stagione inverno e primavera. E la nebbia quando […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-29 11:19:00
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Repressão policial

Repressão policial
[2013?]
Scritta da Mao, al secolo José Rodrigues Júnior, ex cantante dei Garotos Podres.
Prodotto del nuovo progetto musicale di Mao, ovvero “O Satânico Dr. Mao e os Espiões Secretos”
Repressão Policial
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 11:15
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Kanjon Drine

Kanjon Drine
Ottimo appunto, Pippo, e correggo immediatamente la traduzione mettendoci anche un bel link al tuo commento. Eppure dovevo saperlo che la "Romania" (la nazione, dico), in serbocroato si dice "Rumunija", non "Romanija"; ma come a ogni poeta gli manca un verso, a ogni traduttore gli scappa una cavolata. Grazie per l'intervento!
Riccardo Venturi 29/11/2013 - 01:07

Χρυσό Αυγό

Χρυσό Αυγό
E Casaclown (o Cagapound) viene coccolata, blandita, "sdoganata a sinistra" e, soprattutto, finanziata. Un mare di quattrini, soprattutto nella Roma di Alemanno. Mijoni de mijoni. E di che cosa sia capace Casapound lo ha disvelato tale camerata Casseri Gianluca in piazza Dalmazia, a Firenze, giusto due anni fa. Senza disdegnare l'aggressione a tre ragazzi del PCL pochi giorni fa, sempre a Firenze, e così via. Ma, non per niente, a Firenze hanno trovato sede esattamente a 20 metri dalla Questura. Sarà un caso?
Riccardo Venturi 29/11/2013 - 01:05
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Ma chi ha detto che non c'è

Ma chi ha detto che non c'è
Chanson italienne – Ma chi ha detto che non c'è – Gianfranco Manfredi – 1976

Texte et musique de Gianfranco Manfredi
Album :Ma non è una malattia (Ce n'est pas une maladie)

Cette fois, mais c'est souvent le cas, je t'apporte une chanson à haute teneur poétique, une chanson de haute intensité mentale, une chanson qui parle au cœur et à l'esprit.

Je me réjouis déjà de te l'entendre dire, Marco Valdo M.I. mon ami, dit l'âne Lucien en souriant. C'est toujours un plaisir de découvrir une nouvelle chanson et ce plaisir se multiplie dans son attente de ce que tu m'annonces là. Mais, dis-moi vite ce qu'elle raconte cette chanson, de quoi elle parle, qui l'a écrite... Enfin, tout ce qu'il te plaira de raconter...

Ah, Lucien l'âne mon ami, j'aime beaucoup que tu aimes ce que je te mitonne et aussi que tu réagisses avec tant enthousiasme à mes annonces. Et puis, tu fais bien de poser toutes ces... (continua)
MAIS QUI A DIT QU’ELLE N'EXISTE PAS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/11/2013 - 18:44




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