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Mury

Mury
[1978]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Jacek Kaczmarski
Musica / Music / Musique / Sävel: Lluís Llach, L'estaca [1968]
Album / Albumi: Przemisław Gintrowski, Jacek Kaczmarski, Zbigniew Łapiński, Mury [1981]


La canzone è in stretta connessione con L'estaca. Si prega di fare riferimento alla relativa pagina.
The song is closely connected with L'estaca. Please make reference to the relevant page.



Nel 1978, il cantautore e musicista polacco Jacek Kaczmarski scrive una canzone di protesta destinata a diventare tra le più famose e influenti nel suo paese, oltre che la sua più famosa: è Mury (che in polacco significa “I muri”: per una volta, il polacco risulta facile). In quel particolare periodo, e data anche la sua natura, la canzone diviene in breve tempo popolarissima tra i membri e i simpatizzanti del libero sindacato Solidarność e, in pratica, il suo vero e proprio inno: un simbolo... (continuer)
On natchniony i młody był,
(continuer)
30/11/2013 - 15:20
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War Nurse

War Nurse
WAR NURSE is a song written by Bruce Springsteen who recorded it in mid-1972. The song has not yet been officially released. The above lyrics are transcribed from the only known studio version of WAR NURSE.

There is no indication to when WAR NURSE was written. One studio version of the song is in circulation among collectors. It's a studio take likely recorded around May-Jun 1972 at Jim Cretecos' apartment in New York City, NY. It features Springsteen solo on vocals and acoustic guitar. The May-Jun 1972 sessions at Jim Cretecos' apartment were produced by Cretecos who also took the role of recording engineer. The above lyrics transcribed from that circulating studio version of WAR NURSE.
Unofficial Releases

The studio version of WAR NURSE was released on the briefly-legal albums The Early Years (Early Records), Unearthed (Masquerade Music, both issues), and Before The Fame (Pony Express... (continuer)
She was just another war nurse, she could strike a noble pose
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:34
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Shut Out the Light

Shut Out the Light
B-side del singolo di Born In The U.S.A. (1985)
released on Tracks in 1998.

Le parti tra parentesi sono inedite

Un altro brano che rende il legame di Springsteen col cinema. Appena atterrato dal Vietnam, torna nel suo quartiere ma non ha il coraggio di andare subito a casa; si ferma in un bar, a bere nell'angolo più buio. La sua donna intanto ha mandato i figli dalla nonna e si fa bella nell'attesa. Scena successiva: lui la sente sdraiarsi accanto sul letto, non muove un dito e alle 4 del mattino è ancora sveglio con lo sguardo fisso sul soffitto. In fondo, sono Bob De Niro e Meryl Streep nella scena del Cacciatore di Michael Cimino.
Salvatore Mannironi
The runway rushed up at him
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:28
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Vietnam

Vietnam
Born In The USA / Nebraska outtake, this song contains lyrics that will later appear in Born In The U.S.A. and Shut Out the Light.
The runway rushed up at me, I felt the wheels touch down
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2013 - 13:25
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America Under Fire

America Under Fire
Steel Mill 1970 song about political and military matters in the USA in that period. Check also the 13 Jan 1970 version.

A vicious, cynical attack on the Vietnam war that ironically ends with a snippet of the Star Spangled Banner, later to appear as the intro to BORN IN THE USA on the Human Touch tour of 1992. In this track, Bruce contemplates the uselessness of war, a theme he would revisit late in the Born In The USA tour, with a great cover version of Edwin Starr's War.
Conquered freak soldiers return from the war
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2013 - 13:17
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The War Is Over

The War Is Over
Inedita
Interpretata dal vivo

Gli Steel Mill sono il primo gruppo di Bruce Springsteen
The king and the queen have drowned in their laughter
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 13:14

The War Song

The War Song
THE WAR SONG is a song written by Bruce Springsteen on or before 26 Apr 1968.

springsteenlyrics.com
Barren land into me
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/11/2013 - 12:46
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He Lies in the American Land

He Lies in the American Land
1956
American Industrial Ballads

HE LIES IN THE AMERICAN LAND is a poem written by immigrant steelworker Andrew Kovaly, and later set to music by Pete Seeger who originally released it on his 1956 album American Industrial Ballads. The album was reissued on CD in 1992. Rielaborata da Bruce Springsteen in American Land.
Ah, my God! What is this land of America?
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2013 - 12:30
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1945

1945
1997
Coming home

1945 is a song co-written by Joe Grushecky and Bruce Springsteen in July 1995, with Springsteen providing most of the music and Grushecky most of the lyrics. The song was released on Joe Grushecky and The Houserockers' 1997 album Coming Home. The album also includes three other songs that Grushecky co-wrote with Springsteen: CHEAP MOTEL, I'M NOT SLEEPING, and IDIOT'S DELIGHT.
John's father was a preacher
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2013 - 11:50
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Roll the Union On

Roll the Union On
[Fine anni 30?]
Come There Is Mean Things Happening in This Land e Raggedy, un’altra canzone scritta da John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
La melodia è basata sul gospel “Roll the Chariot On”

Interpretata da Pete Seeger con The Song Swappers nel disco intitolato “Talking Union and Other Union Songs”, con gli Almanac Singers pubblicato dalla Folkways Records nel 1955.

Negli anni 80 John Handcox ha registrato lui stesso alcune delle sue vecchie canzoni, insieme ad altre più recenti, nell’album intitolato “John L. Handcox: Songs, Poems and Stories of the Southern Tenant Farmers”.
We're gonna roll, we're gonna roll, we're gonna roll the Union on
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 22:44
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Raggedy

Raggedy
[anni 20/30]
Dopo There Is Mean Things Happening in This Land, un’altra canzone scritta da John Handcox, cantautore e bracciante afroamericano, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.

Interpretata da Pete Seeger nel disco collettivo intitolato “American History in Ballad and Song, Vol.1”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1960.

Negli anni 80 John Handcox ha registrato lui stesso alcune delle sue vecchie canzoni, insieme ad altre più recenti, nell’album intitolato “John L. Handcox: Songs, Poems and Stories of the Southern Tenant Farmers”.
Raggedy, raggedy are we.
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 22:24
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There Is Mean Things Happening in This Land

There Is Mean Things Happening in This Land
[1937]
Scritta da John Handcox.
Nel disco “Gazette with Pete Seeger, Vol. 1” pubblicato nel 1958.

Nelle note del disco di Seeger è raccolta la testimonianza dell’autore di questo brano, un bracciante nero dell’Arkansas che durante la Grande Depressione fu pure attivista della Southern Tenant Farmers’ Union. John Handcox - che fu anche un songwriter - racconta di come in quei durissimi anni i lavoratori che si iscrivevano al sindacato venivano immediatamente cacciati, anche in pieno inverno. Riunioni e meeting erano sempre minacciati dalle incursioni delle guardie private e della polizia e non era raro che qualche militante fosse ammazzato.
All’epoca la paga di un bracciante agricolo era di 70 cent al giorno, dall’alba al tramonto. Fu così che nella primavera del 1937 i lavoratori scesero in sciopero reclamando una giornata di lavoro di 10 ore pagata 1 dollaro e 50. I proprietari ancora... (continuer)
There is mean things happening in this land.
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 22:01
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I Wanna Go Back to Dixie

I Wanna Go Back to Dixie
[1953]
Parole e musica di Tom Lehrer
Nel disco intitolato “Songs by Tom Lehrer”

Canzone dedicata alla “Dixie’s Land”, al grande Sud degli States, col suo generale Robert. E Lee, gli schiavi, i campi di cotone, la linea Mason-Dixon (un confine settecentesco anteriore all’Indipendenza che divenne poi la linea di demarcazione ideale tra Sud e Nord), i linciaggi e le fustigazioni sistematiche… Ah, there's no place like home!
I wanna go back to Dixie
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 15:16
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The Hunting Song

The Hunting Song
[1953]
Parole e musica di Tom Lehrer
Nel disco intitolato “Songs by Tom Lehrer”

Dedicato a tutti i fucilatori di animali che, come ogni anno, stanno imperversando in tutta la penisola, anche sui monti dove abito.
E che dire dei dieci bracconieri cuzzati proprio nei giorni scorsi dal CFS tra Firenze, Arezzo, Siena e Grosseto? Nessuna licenza, fucili e munizioni vietati, appostamenti anche notturni, uccisione di femmine… Nelle case e nei garage nascondevano 200 chili di cacciagione surgelata e 100 trofei tassidermizzati di cui 8 appartenenti a specie in via d’estinzione… Ma fatti analoghi stanno accadendo su e giù per l’Italia, da Brescia a Lecce, da Torino a Cagliari, da Gorizia a Roma (dove si spara pure sugli aironi!)…
I always will remember, 'twas a year ago November
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 14:44
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The Wild West Is Where I Want to Be

The Wild West Is Where I Want to Be
[1953]
Parole e musica di Tom Lehrer
Nel disco intitolato “Songs by Tom Lehrer”

Ah, il “selvaggio West”, spazi aperti e natura incontaminata!... Almeno fino a quando l’Atomic Energy Commission non cominciò a fare i suoi esperimenti nel deserto del Nevada: 928 deflagrazioni dal 1951 ad oggi!
Along the trail you'll find me lopin'
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 14:19
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Banks of Marble

Banks of Marble
[1948]
Parole e musica di tal Les Rice, un contadino di Newburgh, Stato di New York.
Nel disco “Gazette With Pete Seeger, Vol. 1”, Folkways Records, 1958.

Una canzone sulla grave crisi che gli USA attraversarono nel secondo dopoguerra, con centinaia di migliaia disoccupati. La guerra aveva tirato l’economia, gli industriali e le banche avevano fatto soldi a palate e poi avevano mandato un sacco di lavoratori a spasso. A questi si aggiungevano i reduci dai fronti di guerra, spesso pure mutilati o traumatizzati, destinati anche loro ad una vita di stenti… Ma “le banche sono fatte di marmo e protette da guardie armate ad ogni porta, e i soffitti sono rivestiti dell’argento che i lavoratori hanno sudato…”
I've traveled round this country
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 13:49
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State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts)

State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts)
[1957]
Parole di Dave Arkin, cantautore di Los Angeles.
La musica è quella di “State of Arkansas”, una canzone tradizionale ripresa dagli Almanac Singers
In “Gazette With Pete Seeger, Vol. 1”, Folkways Records, 1958.

Nel 1954 la Corte Suprema degli USA decretò la fine del sistema di segregazione razziale, a cominciare dalle scuole. Nel 1957 la Central High School di Little Rock, Arkansas, si apprestava ad aprire le sue porte ai primi 9 studenti afroamericani (tra di loro il giovane Terrence “Terry” Roberts) quando il governatore dello Stato, Orval Faubus (del Partito Democratico!), con la scusa di dover mantenere l’ordine a fronte delle proteste organizzate da gruppi di cittadini razzisti, fece intervenire la guardia nazionale che, invece di contenere l’aggressione dei segregazionisti, impedì ai “Little Rock Nine” di accedere all’edificio scolastico. Il sindaco di Little Rock, Woodrow... (continuer)
My name is Terry Roberts,
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 13:18
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Repressão policial

Repressão policial
[2013?]
Scritta da Mao, al secolo José Rodrigues Júnior, ex cantante dei Garotos Podres.
Prodotto del nuovo progetto musicale di Mao, ovvero “O Satânico Dr. Mao e os Espiões Secretos”
Repressão Policial
(continuer)
envoyé par Bernart 29/11/2013 - 11:15
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Gerbe hexagonale

Gerbe hexagonale
Testo reperito in questa pagina
Il gratte à la Française des boeufs
(continuer)
envoyé par adriana 28/11/2013 - 17:26
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7 de setembro

7 de setembro
[2002]
Album “Blind Pigs”

Il 7 di settembre in Brasile è il “Dia da Independência” o “Dia da Pátria”…
Quando eu era uma criança
(continuer)
envoyé par Bernart 28/11/2013 - 16:20
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Serviço militar

Serviço militar
[2003]
Nell’album intitolato “Garotozil de Podrezepam”

Pensavo che si trattasse di una canzone vecchia e invece risale solo a dieci anni fa.
Infatti in Brasile il servizio militare è obbligatorio e – cosa ancora più incredibile – è regolato dalla legge n. 4375 del 1964, probabilmente uno dei primi atti del regime militare (1964-1985)…
Você perde um ano de sua vida
(continuer)
envoyé par Bernart 28/11/2013 - 15:48
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Zé ninguém

Zé ninguém
[1997]
Scritta da Mauro, Mao e Ciro
Nell’album intitolato “Com a corda toda”

Napoli, 31 ottobre 2013, stazione Metro di piazza Cavour.
Si è staccato dalla folla di viaggiatori in attesa del treno e poi si è lasciato cadere sui binari
La Polfer, che ha visionato i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti in stazione non ha dubbi: si è trattato di un suicidio. L’uomo, identificato grazie all’esame papillare, era un 54enne senza fissa dimora, di nazionalità ucraina, già noto alle forze dell’ordine come alcolista. Non aveva precedenti penali. (Il Mattino)
Nasceu da miséia
(continuer)
envoyé par Bernart 28/11/2013 - 15:27

Vida e morte do herói japonês chamado Ku

Vida e morte do herói japonês chamado Ku
[1982?]
Si tratta di uno dei primi pezzi della band punk rock brasiliana.

Allegra canzoncina antimilitarista al modo dei Garotos Podres, insomma, una canzone un po’ “del Ku”…
Numa tarde sombria,
(continuer)
envoyé par Bernart 28/11/2013 - 14:58
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Garoto podre

Garoto podre
[1988]
Scritta da Mao e Ciro
Nell’album intitolato “Pior que antes”

“Garoto podre”, letteramente “ragazzo marcio” o “ragazzo cattivo”, potrebbe tradursi forse meglio come “truzzo” o “tamarro”…
Os que moram
(continuer)
envoyé par Bernart 28/11/2013 - 14:19
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Aos fuzilados da C.S.N.

Aos fuzilados da C.S.N.
[1993]
Scritta da Mao, Ciro e Darwin.
Nell’album intitolato “Canções para ninar”

Canzone dedicata agli operai siderurgici brasiliani ammazzati dalla polizia a Volta Redonda, durante un grande sciopero del 1988. Gli operai della Companhia Siderúrgica Nacional (CSN) occuparono lo stabilimento ed il governo di José Sarney autorizzò i poliziotti del DEOPS a sgomberare gli occupanti: furono uccisi Augusto Barroso, 19 anni, Walmir Freitas Monteiro (27) e William Fernandes Leite (22).

Il tristemente noto DEOPS (o DOPS, o DELOPS, a seconda degli Stati della federazione), il Departamento de Ordem Política e Social, fu istituito dal governo nel 1924 ed ebbe – ovviamente - il suo periodo di massimo “fulgore” durante la dittatura (1964-1985), sotto la direzione di personaggi feroci e corrotti, come Sérgio Fleury, dirigente del DOPS di San Paolo, principale organizzatore degli squadroni della morte... (continuer)
Aos que habitam, cortiços e favelas
(continuer)
envoyé par Bernart 28/11/2013 - 11:43
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Alerta antifascista

Alerta antifascista
[2012]
Album :Punk a chat
Certains se disent apolitiques ou se proclament identitaires Mais ce sont tous des fanatiques, des p’tits supôts d’Adolphe Hitler Ils veulent une France sans immigré, vont dénoncer les sans-papier Ils se branlent devant la télé tout en rêvant de croix gammées
(continuer)
envoyé par adriana 28/11/2013 - 08:24
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Christmas Sucks

Christmas Sucks
Un cover eseguito da Tom Waits e Peter Murphy
Oh, give me a noose I can hang from the tree
(continuer)
envoyé par krzyś 27/11/2013 - 23:53
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Rozstrzelanie

Rozstrzelanie
[1980]
Słowa i muzyka: Jacek Kaczmarski
Wg. obrazu Andrzeja Wróblewskiego „Rozstrzelanie 8” [1949]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Dal quadro di Andrzej Wróblewski "Rozstrzelanie 8" ("Fucilazione 8") [1949]
Raz! Dwa!
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/11/2013 - 22:24
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Chanson de Noël 2

Chanson de Noël 2
Je suis le vieux Noël bienfaiteur de l'humanité
(continuer)
envoyé par adriana 27/11/2013 - 16:52
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Le pere noel est un bordure

Le pere noel est un bordure
Le Père Noël est mort à Sarajevo, dans le ghetto de Varsovie, à Soweto, à Tripoli, à Bagdad, à Verdun, à Kigali, dans le sud du Ruanda, dans le nord de l'Irak, en fuyant Berlin-Est, à Stalingrad, à Dresde, à Gernika, au Tibet, à Cronstadt.

Les Noël de René Binamé
Mais ne pleurez pas, ne vous inquiétez pas,
(continuer)
envoyé par adriana 27/11/2013 - 16:44
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Papai Noel filho da puta

Papai Noel filho da puta
[1985]
Scritta da Mauro, Mao e Sukata.
Nell’album d’esordio del gruppo punk-rock brasiliano intitolato “Mais podres do que nunca”.

Ehi, la prima allegra canzoncina dedicata al Santo Natale 2013!
Papai Noel filho da puta
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 14:34
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Caminhando para o nada

Caminhando para o nada
[1988]
Scritta da Mao, Ciro e Sukata.
Nell’album intitolato “Pior que antes”

Per il percorso Mort au Travail / Morte al Lavoro
Caminhando apressado
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 14:17
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Games People Play

Games People Play
[1968]
Parole di Joseph Alfred Souter, in arte Joe South.

Il titolo fa riferimento al celebre saggio sull’analisi transazionale scritto nel 1964 dallo psichiatra canadese Eric Berne.
Musica ispirata al tradizionale Cajun “Tit Galop Pour Mamou”.
Singolo poi incluso nell’album d’esordio di Joe South intitolato “Introspect” (1969).




Una canzone contro le diverse forme di odio, di ipocrisia e di intolleranza che affliggono fisiologicamente gran parte dell’umanità…
Oh the games people play now
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 13:54
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Selvagem

Selvagem
[1986]
Scritta da Herbert Vianna.
Musica de Os Paralamos do Sucesso.
Nell’album intitolato “Selvagem?”

Chi sono i "selvaggi" se non il capitalismo ed i suoi sgherri?
A polícia apresenta suas armas
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 11:25
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Alagados

Alagados
[1986]
Scritta da Herbert Vianna.
Musica de Os Paralamos do Sucesso.
Nell’album intitolato “Selvagem?”

La descrizione della vita degli esclusi, dei reietti, dei costretti ai margini del benessere nelle favelas brasiliane e di ogni angolo della Terra… Chi è “selvaggio” se non il capitalismo?
Todo dia o sol da manhã
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 11:16
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Comportamento geral

Comportamento geral
[1973]
Parole e musica di Gonzaguinha
Nell’album intitolato “Luiz Gonzaga Junior”

“… Devi imparare ad abbassare la testa, a dire sempre grazie, la sola parola che ancora ti lasciano dire. Devi mostrare di essere disciplinato, di fare il bene della nazione, tutto ciò che ti viene ordinato, se all’esame finale vuoi guadagnarti un premio e l’attestato di buona condotta…”

Il primo successo di Gonzaguinha che fu – inutile dirlo - stracensurato dal regime militare.
Você deve notar que não tem mais tutu
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 10:41
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É

É
[1988]
Parole e musica di Gonzaguinha.
Nell’album intitolato “Corações marginais”.

Una bella canzone di un grande artista brasiliano prematuramente scomparso in un incidente stradale nel 1991…

Se Long Live British Democracy Which Flourishes and Is Constantly Perfected Under the Immaculate ‎Guidance of the Great, Honourable, Generous and Correct, Margaret Hilda Thatcher. She Is the ‎Blue Sky in the Hearts of All Nations. Our People Pay Homage and Bow in Deep Respect and ‎Gratitude to Her, the Milk of Human Kindness.‎ dei Test Dept. È forse la canzone con il titolo più lungo presente sulle CCG/AWS, questa di Gonzaguinha è forse quella con il titolo più breve…
É
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 09:54
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Gianfranco Manfredi: Avanguardo

Gianfranco Manfredi: Avanguardo
[1974]
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Dal disco intitolato “La crisi”

Ho sempre instintivamente detestato le “avanguardie”, in politica s’intende, specie quelle che si fanno largo a colpi di chiave inglese o, peggio, d’altro… Recentemente ho capito perché: Pier Luigi Bersani (propi lü) da giovane fu tra i fondatori della sezione bolognese di Avanguardia Operaia!
Avanguardo, avanguardo
(continuer)
envoyé par Bernart 27/11/2013 - 08:32
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High Hopes

High Hopes
1987
The High Lonesome Sound

HIGH HOPES is a song written by Tim Scott McConnell who originally released it on his 1987 solo album The High
Lonesome Sound (Geffen Records). During his career he has used his full name, "Tim Scott McConnell", as well as just "Tim Scott". The High Lonesome Sound album is credited to "Tim Scott". The above lyrics are transcribed from the original Tim Scott McConnell version, as sung on The High Lonesome Sound album.

HIGH HOPES was also recorded and released by Tim Scott's band The Havalinas in 1990. See The Havalinas' version for more details. It was also recorded by Bruce Springsteen in 1995. See Springsteen's album version for more details.

springsteenlyrics.com
(Got high hopes)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/11/2013 - 06:54

La Guerre des Haches

La Guerre des Haches
La Guerre des Haches
ou Les horreurs des hostilités.

Chanson française – Marco Valdo M.I. – 2013



Voilà, je viens de terminer « La Guerre des Haches », une canzone qui m'était venue comme la courante ; d'un coup, au moment où on s'y attend le moins...

Ben voyons, ce sont des choses qui arrivent... Pour la courante, en tous cas, j'en sais quelque chose. Je ne te dis pas...

Ce n'est pas nécessaire. Cependant, pour la canzone, c'est quand même différent. Certaines d'entre elles arrivent comme des illuminations sur un chemin de Damas. On ne sait trop d'où vient cette lueur, cette subite clarté. Mais enfin, l'idée est là, intangible et il faut la prospecter, la nourrir, la mûrir et la fleurir. Tout ça pour te dire comment m'est venue la dernière canzone en date. Elle est née d'une lente rumination à propos des haches et des difficultés de prononciation qu'ils ou elles entraînent pour le... (continuer)
La guerre des haches ne date pas d'hier
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/11/2013 - 22:40
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Maya colpisce ancora

Maya colpisce ancora
[2013]
Scritta da Francesco Bianconi e Diego Palazzo.
Nell’album intitolato “Fantasma”.

“Māyā” è un termine sanscrito ampiamente utilizzato in diverse accezioni nelle dottrine filosofiche e religiose indiane. Letteralmente vuol dire “creazione” ma, specie nel pensiero occidentale, ha assunto il significato di “illusione” grazie soprattutto a Schopenhauer ed al suo concetto del “velo di Maya” (in “Die Welt als Wille und Vorstellung”, “Il mondo come volontà e rappresentazione”, del 1819), quello che impedirebbe all’uomo di vedere la realtà e di liberare il proprio spirito…
“Maya colpisce ancora” fa inoltre inevitabilmente riferimento alla presunta profezia apocalittica contenuta in una qualche iscrizione su di un qualche tempio dell’antica civiltà mesoamericana: saremmo dovuti scomparire tutti il 21 dicembre 2012 o giù di lì (e forse sarebbe stato un bene…) ma, per fortuna, la fine del mondo ancora una volta non è arrivata…
Il nostro mondo più funesto apparirà
(continuer)
envoyé par Bernart 26/11/2013 - 17:05
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Mná na hÉireann

Mná na hÉireann
[metà del 700 / 1969]
Versi del poeta nordirlandese Peadar Ó Doirnín (1704–1796).
Musica del compositore Seán Ó Riada, nativo di Cork, sud Irlanda.
Interpretata da moltissimi artisti. Le versioni più famose sono quella strumentale dei Chieftains del 1973, utilizzata da Stanley Kubrick nella colonna sonora di uno dei suoi capolavori. “Barry Lyndon” del 1975; quella di Alan Stivell del 1995; quella di Kate Bush, nella compilation intitolata “Common Ground – Voices of Modern Irish Music” del 1996.

Un’ irish rebel song nella quale il poeta immagina l’Irlanda, e l’Ulster in particolare, come una donna bella e generosa, angariata, depredata e violentata dal dominatore inglese (“fear gan Bhéarla, dubhghránna cróin”, “un uomo malvagio che non parla nemmeno l’inglese”, con riferimento ai re d’Inghilterra Giorgio I o II che erano sassoni di Hannover e con l’inglese pare se la cavassero molto male)... (continuer)
Tá bean in Éirinn a phronnfadh séad domh is mo sháith le n-ól
(continuer)
envoyé par Bernart 26/11/2013 - 09:42
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Warnings Moving Clockwise

Warnings Moving Clockwise
Album: Domestic Harmony (1985)
That dog is vicious with a smile on his face
(continuer)
26/11/2013 - 00:01
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Don't Bomb When You're the Bomb

Don't Bomb When You're the Bomb
(2002)

La traccia è ispirata al conflitto iracheno ecco il perché del testo in arabo sul 45 giri. Ne sono state stampate 1000 copie ma la maggior parte sono state distrutte come protesta contro la guerra in Iraq.
Don't bomb when you're the bomb, don't bomb
(continuer)
25/11/2013 - 23:11
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Ultimo mohicano

Ultimo mohicano
[1977]
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Dal disco intitolato “Zombie di tutto il mondo unitevi
Ultimo mohicano
(continuer)
envoyé par Bernart 25/11/2013 - 14:10
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Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)

Non consumiamo Marx (Musica-manifesto n.1)
[1969]
Testi tratti dai muri di Parigi durante il Maggio 68.

Musica di Luigi Nono costituita, “in larghissima misura, da materiali di strada, ossia registrazioni dal vivo delle lotte contestative, di suoni, canti, urla, vocii, equivalenti sonori di ‘gesti’ rivoluzionari, elaborati in sede di studio fonologico e frammisti, nel montaggio magmatico dei gruppi, a campioni di ‘musica’ nell’accezione convenzionale del termine.” (Fondazione Archivio Luigi Nono)
1 Ouvrez les fenêtres de votre coeur
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envoyé par Bernart 25/11/2013 - 13:52

Ballata dell'ostruzionismo

Ballata dell'ostruzionismo
[1920/1970]
Un testo scritto da Pino Masi ma ricavato da documenti risalenti al 1919-20.
Nello spettacolo del Collettivo teatrale di Parma intitolato “La grande paura” (1970)

Il periodo compreso fra il 1919 e il 1920 fu in Italia e in Europa quello del cosiddetto “biennio rosso”, per via delle agitazioni sociali e delle lotte operaie e contadine culminate da noi nell’occupazione delle fabbriche del settembre 1920.
Il “biennio rosso” fu per le classi dirigenti il biennio della “grande paura”, quella del dilagare della rivoluzione comunista, ma lo spavento passò dopo poco: in Germania, l’insurrezione berlinese e la Repubblica dei consigli bavarese furono schiacciate nel sangue; in Italia i padroni, coadiuvati dal “pompieraggio” di Partito socialista e sindacati, fomentarono l’ascesa del movimento fascista e delle sue squadracce.

«Ho voluto che gli operai facessero da sé la loro esperienza,... (continuer)
Forza compagni, per battere il padrone
(continuer)
envoyé par Bernart 25/11/2013 - 12:57

Li braghini rifüdati

Li braghini rifüdati
[Fine anni 60]
Una canzone d’orgoglio proletario.
Il testo, pubblicato in italiano nel libro “Nonno Agostino” del 1971, fa parte di una serie di colloqui con Agostino Dellabassa registrati da Mario Lodi dal 1966 in avanti.
Agostino Dellabassa faceva il falegname ed era un anziano socialista.
Il testo è stato musicato da Sergio Lodi e cantato dal Gruppo Padano di Piadena.
La mè famiglia
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envoyé par Bernart 25/11/2013 - 11:04
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Penso che non me ne andrò

Penso che non me ne andrò
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Tutti quanti prima o poi abbiamo fatto la pensata di mollare tutto e andarcene a svernare in un paese tropicale
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 25/11/2013 - 10:59
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Morire tutti i giorni

Morire tutti i giorni
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)

Liberamente ispirata da "La Ballata dell'ergastolano", scritta dall'ergastolano ostativo Carmelo Musumeci.
feat. Daniele Sepe e Valerio Jovine
Passi lunghi ben distesi
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/11/2013 - 10:56
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Stèteve attente (E lu menestre Colombe)

Stèteve attente (E lu menestre Colombe)
[1963]
Canzone scritta da Giuseppe Miriello, cantoniere, cantastorie e militante del PCI.
Nel disco “Canti del lavoro, vol. 4”, nella versione originale registrata a Matera nel 1963 dalla voce di tal Eustachio Fiore.
Poi anche nello spettacolo di Govanna e Francesco Marini intitolato “L'aria concessa è poca”, 1970.
Testo trovato sul sito del gruppo di canto popolare Voci di mezzo

Invettiva contro il ministro democristiano Emilio Colombo (1920-2013), eletto in Basilicata e quindi, nell’immaginario popolare, responsabile di ogni decisione funesta, come quella di costringere i disoccupati a emigrare per trovare lavoro…

Il testo originale in realtà era più lungo.
La traduzione delle strofe mancanti dal sito delle Voci di Mezzo: “Le mogli si sono unite, sono andate su al Partito perché a Matera vogliono il marito. Il Partito Comunista gli ha dichiarato: ‘Statevi attente quando andate a... (continuer)
E lu menestre Colombe ha fètte lu progette,
(continuer)
envoyé par Bernart 25/11/2013 - 10:27

Lavura cuntaden a la sbaraia

anonyme
Lavura cuntaden a la sbaraia
[fine 800]
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Lavura cuntaden a la sbaraia
(continuer)
envoyé par Bernart 25/11/2013 - 09:13
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Obława

Obława
(1974)

Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij

Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Skulony w jakiejś ciemnej jamie smaczniem sobie spał
(continuer)
envoyé par Krzysiek 24/11/2013 - 16:43
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Blood for Poppies

Blood for Poppies
Album: "Not Your Kind of People" (2012)

L'ispirazione per questa canzone mi è venuta da un articolo che ho letto sul Los Angeles Time sul commercio dell'oppio e dal documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan. È una canzone sul disorientamento, la delusione e sulla lotta per cercare di rimanere sani di mente di fronte alla pazzia.
(Shirley Manson)
So long the sun,
(continuer)
24/11/2013 - 16:22
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Niezalogowany

Niezalogowany
Adesso
Enter, Delete, Error, Escape
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:35
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Persona non grata

Adesso
W stumilowym lesie Reformatorski duch
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:25
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J'eu les poids

Adesso

Agli amici di Sardegna
Niby taki super, taki nowoczesny
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 24/11/2013 - 04:01
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The Parasite (for Buffy)

The Parasite (for Buffy)
Album: "Headless Heroes of the Apocalypse" (1971)

For Buffy Sainte Marie
They landed at Plymouth
(continuer)
24/11/2013 - 00:53
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Headless Heroes

Headless Heroes
Album: "Headless Heroes of the Apocalypse" (1971)
Jews and the Arabs,
(continuer)
24/11/2013 - 00:48
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Aristide Bruant: Kyrie des moines

Aristide Bruant: Kyrie des moines
[Fine 800]

Esistono parecchie versioni di questa “chanson paillarde” ma ho scelto quella di Aristide Bruant perchè autore molto rappresentativo già presente su questo sito con una decina di importanti canzoni. E poi perchè è la versione che cantavo tanti, tanti anni fa quando, giovinetto, andai più volte in Francia a (cercare di) imparare la lingua in un modo piuttosto singolare, volontario nei campi di “éducation populaire” gestiti dall’associazione “Club du Vieux Manoir”... Se passate nel briançonese, sappiate che le pietre di diversi forti e chiese da quelle parti hanno visto il sudore di Bernart! Non imparai gran che della lingua ma parecchio dell’“argot” giovanile di ragazzi delle banlieu di Parigi, Marsiglia, Lione, ecc., alcuni ben più truzzi dei tamarri di Mirafiori Sud... Imparai molte parolacce e canzonacce e mi divertii parecchio.

Mi è venuto in mente di proporre questa canzone... (continuer)
Kyrie, Kyrie
(continuer)
envoyé par Bernart 23/11/2013 - 21:48
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Echelon

Echelon
da "Alla Rovescia" (2001)
C'è un terribile mostro, con mille occhi
(continuer)
23/11/2013 - 17:50
Video!

MLK

MLK
 Dormi, dormi stanotte,
(continuer)
envoyé par donquijote82 22/11/2013 - 21:50
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Il canto degli affamati

Il canto degli affamati
Chanson italienne (Laziale Romanesco) - Il canto degli affamati – Il muro del canto – 2013
Paroles : Daniele Coccia
Musique : Il Muro del Canto

Nous avons déjà un Canto degli affamati (CHANT DES AFFAMÉS) du dix-neuvième... celui-ci est « LE NOUVEAU CHANT DES AFFAMÉS » contemporain... J'espère l'avoir transcrit assez bien à l'audition (même si je suis de Turin). Bienvenue aux corrections.
LE CHANT DES AFFAMÉS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/11/2013 - 16:00
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La liberté

La liberté
[1822]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”

Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
D’un petit bout de chaîne
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 15:45




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