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The Woman Who Didn’t Stand Up

Antiwar Songs Blog
The Woman Who Didn’t Stand Up
Il primo dicembre del 1955 su un bus di Montgomery la signora Rosa Parks, di professione sarta, sta tornando a casa in autobus. A quel tempo, nei trasporti pubblici di tutti gli stati del sud degli Stati Uniti e, quindi anche a Montgomery Alabama, vigeva una rigida segregazione razziale: i neri sedevano in fondo, i […]
Antiwar Songs Staff 2013-12-01 21:44:00

I dialetti soffocati nel regno del rumore

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I dialetti soffocati nel regno del rumore
La sirena chiama otto ore così è da una vita timbri un altro giorno tiri avanti senza via d’uscita i dialetti soffocati nel regno del rumore al reparto verniciatura non passano le ore. E la nebbia che ci assale ci confonde giorno e sera sembra tutta una stagione inverno e primavera. E la nebbia quando […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-29 11:19:00

Non c’è posto per le scuse o per il perdono

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Non c’è posto per le scuse o per il perdono
Avrebbe potuto forse diventare una star del rock’n’ roll il giovane Walter Cichon. Quel ragazzo che amava i Beatles e i Rolling Stones, ma anche i Kinks e gli Animals aveva formato una band. Si chiamavano i Motifs e nel New Jersey del 1966-67 erano gli eroi indiscussi della scena rock locale. “Eravate i meglio […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-27 22:29:00

Fatigué

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Fatigué
Stanco di vivere sul pianeta Terra su quel granello di polvere, su quel misero sassolino su quella finta stella persa nell’universo culla della stupidaggine e regno del male ove la più evoluta tra le creature ha inventato l’odio, il razzismo e la guerra ed il potere maledetto che corrompe anche i più puri e porta […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-24 20:37:00

I canti degli uomini

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I canti degli uomini
I canti degli uomini sono più belli degli uomini stessi Più carichi di speranza, Più tristi Più durevoli Più degli uomini ho amato i loro canti. Ho potuto vivere senza gli uomini ma mai senza i loro canti Mi è capitato persino di essere infedele alla mia amata mai al canto che ho intonato per […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-22 19:57:00

Inni e controinni

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Inni e controinni
In un sito di “canzoni contro la guerra” forse l’ultimo percorso che ci si aspetta di trovare è una raccolta di inni nazionali. Per loro stessa natura gli inni sono ovviamente nella maggior parte dei casi componimenti nazionalistici e militaristi. Nel percorso Inni e Controinni abbiamo infatti raccolto prima di tutto i rifacimenti in chiave […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-19 21:27:00

Corsica: colonialismo, repressione e lotta

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Corsica: colonialismo, repressione e lotta
Controverso. Duro. Difficile. Contraddittorio. Sono alcuni aggettivi che ben si attagliano al nuovo percorso Corsica: colonialismo, repressione e lotta. Lo abbiamo inaugurato con una canzone dedicata a Yvan Colonna e alla torbida vicenda dell’assassinio del prefetto Érignac, ma il percorso si spinge fino alle vicende più lontane e vicine della complicata storia corsa, narrate e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-18 10:29:00

Qui (ancora) Politecnico

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Qui (ancora) Politecnico
di Gian Piero Testa Sono già passati quarant’anni da quel 1973 che vide il grande risveglio della Grecia che si scuoteva di dosso le catene della dittatura militare.  Ho ricordi abbastanza netti di quell’anno cruciale. Insegnavo al Liceo Scientifico di Como e nello stesso tempo avevo preso a dirigere la CGIL Scuola della mia provincia […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-17 10:39:00

Spanish Bombs in Andalucia…

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Spanish Bombs in Andalucia…
C’è gente che viaggia e vede solo quello che gli passa davanti agli occhi. Quelli che andando in vacanza in Costa Brava alla fine degli anni ’70 vedevano le discoteche, il mare, le ragazze. Ci sono altri che non si limitano al presente, ma vedono anche quello che in quegli stessi luoghi è accaduto anni […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-15 22:43:00

La cattedrale di Coventry

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La cattedrale di Coventry
Il 14 novembre del 1940 la città inglese di Coventry fu attaccata dalla Luftwaffe nazista. In una notte di plenilunio (con una tipica Bomber’s Moon) le incursioni aeree tedesche seminarono morte (1236 vittime civili) e distruzione. La cattedrale del XIV secolo simbolo della città fu colpita da 12 bombe incendarie. Restarono in piedi solo alcune […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-14 22:36:00

Avanti il prossimo

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Avanti il prossimo
Non sappiamo se esista una frase o un verso che possa riassumere l’antimilitarismo, tutto, in blocco. Forse, però, esiste in questa che è tra le vette di Jacques Brel: Cette voix qui sentait l’ail et le mauvais alcool c’est la voix des nations et c’est la voix du sang “Questa voce che puzzava d’aglio e […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-13 23:02:00

Esorcismi

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Esorcismi
Sembrava come se la guerra potesse diventare permanente, per cui c’erano grandi ‎dimostrazioni ‎previste per ottobre del 1967 con l’obiettivo di circondare il centro nevralgico della ‎guerra, il Pentagono a Washington, D. C. ‎A qualcuno venne l’idea di lanciare un esorcismo contro ‎questa mistica cittadella pentagonale ‎dedita al napalm e all’incenerimento. ‎ Fui d’accordo a […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-11 21:44:00

L’Alba di Piero

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L’Alba di Piero
Quante volte Piero hai sognato di resistere a questa sporca guerra che nessuno vuole vincere e scende nera l’ombra del nemico su di te Sparagli Piero, sparagli ora e se si rialza sparagli ancora! È una canzone importante, questa Alba di Piero dei Destir. Una canzone che, sin dal titolo, si rifà ad una delle […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-10 20:39:00

La Grecia è in svendita

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La Grecia è in svendita
Riceviamo dall’amico Gian Piero Testa di ritorno da Atene: Non che proprio me lo meritassi in forma tanto ampia: ma i miei antichi sodali greci, Babis, Litsa e Thanassis, con grandi fatiche e spese hanno voluto dedicarmi una giornata di festeggiamenti, cui hanno preso parte più di cinquanta dei loro amici, solo perché da parecchi […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-08 22:44:00

Hip-Hop generation

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Hip-Hop generation
La generazione degli anni 80, che negli USA è chiamata “Hip-Hop generation” è quella che più di ‎ogni altra ha pagato il tributo di sangue nelle guerre in Afghanistan e in Iraq. Certo, si può dire che ‎fossero (e siano ancora oggi) tutti volontari i soldati statunitensi che decidono di andare a ‎combattere laggiù, ma […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-08 22:33:00

Consigli alle ragazze

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Consigli alle ragazze
E Parrez Langonned era una canzone tradizionale, nella quale si diceva che bisognava fare il servizio militare prima di pensare alle ragazze…io ho cambiato la canzone dicendo che le ragazze di Langonnet dovevano essere congratulate se cornificavano i ragazzi che partivano per il militare. Alan Stivell I viaggi hanno avuto fine, il mio tempo era […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-07 22:23:00
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Un pajarillo

Un pajarillo
UN UCCELLINO
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 14:44
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De tanto

De tanto
DI TANTO
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 14:27
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Pájaros de alas cortadas

Pájaros de alas cortadas
UCCELLI CON ALI TAGLIATE
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 14:14
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Yo pertenezco

Yo pertenezco
IO APPARTENGO
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 13:58

Muerte en la catedral

Muerte en la catedral
Canzone popolare spagnola risalente al tempo della guerra civile
Nel disco intitolato “Canciones de la guerra civil española”, in un’edizione successiva (e ampliata, 2 ‎volumi) a quella originale pubblicata nel 1968, dove questa canzone non compariva. A dire il vero ‎anche il titolo dell’album cambia: “Canciones de la resistencia y de la guerra civil española”‎.
Testo trovato su Cantemos como quien respira, il bel blog di ‎Fernando Gonzalez Lucini.‎

Quello che molti spagnoli si auguravano all’epoca, che il Caudillo morisse durante una messa ‎solenne stramazzando al suolo al momento della Comunione, grazie ad un’ostia avvelenta: “Ostia, ‎che felicità!”‎
El caballero cristiano
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 11:38
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Immigrant Eyes

Immigrant Eyes
Guy Clark, Roger Murrah

1988
Old friends

Nel disco la canzone si avvale anche della splendida voce di Emmylou Harris
Oh Ellis Island was swarming
(continuer)
envoyé par donquijote82 7/11/2013 - 11:25
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Nubes y esperanza

Nubes y esperanza
Canzone popolare spagnola risalente al tempo della guerra civile
Nel disco intitolato “Canciones de la guerra civil española” pubblicato nel 1968.‎



Sul retro della copertina si può leggere quanto segue:‎

“La Guerra Civil Española no sólo fue un episodio cruel y despiadado, no sólo fue un ensayo ‎macabro de la Segunda Guerra Mundial; fue la más grande masacre para un pueblo que soñaba ser ‎libre y que fue vilmente traicionado… En las trincheras, en los frentes de batalla, en la ‎clandestinidad, florecieron estas canciones al calor de la esperanza de un mundo mejor… Canciones ‎que recorrieron mares y cielos, montañas y desiertos, de un extremo a otro, quedando como el más ‎grande testimonio de indignación ante una humanidad que olvidó que la libertad no se compra con ‎el precio de la sangre.”‎
Y el cielo se encuentra nublado
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 11:15
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Rebel Woman

Rebel Woman
‎[2008]‎
Parole e musica di Chiwoniso Maraire
Nell’album intitolato “Rebel Woman”‎



Una canzone che trae ispirazione da una poesia sul ruolo delle donne durante la guerra ‎d’indipendenza della Zimbabwe, ex Rhodesia, un conflitto feroce e sanguinoso che per 15 anni, dal ‎‎1965 al 1979, vide contrapporsi il regime razzista bianco di Ian Smith alle organizzazioni armate ‎guidate da Joshua Nkomo e Robert Mugabe, poi trasformatosi nel padre padrone del paese…‎
Le condizioni in cui vivevano i combattenti in quegli anni erano davvero difficili, e tanto più per le ‎donne che avevano fatto quella scelta, perché dovevano combattere non solo contro il nemico ‎bianco ma anche contro le restrizioni mentali e culturali della loro stessa società, essendo costrette ‎spesso a perdere tutto, casa, famiglia e affetti… ‎

Chiwoniso Maraire (1976-2013) è stata un’importante cantautrice della sua terra e... (continuer)
Tired and dusty
(continuer)
envoyé par Bernart 7/11/2013 - 10:20
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Io sono là

Io sono là
Chanson italienne – Io sono là – Massimo PRIVIERA – 2013
JE SUIS LÀ
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/11/2013 - 21:27

Ireland Her Own

Ireland Her Own
Inedita
eseguita più volte dal vivo

Words : Dick Gaughan / Music : Trad.

(To the tune of a song my grandmother Bridget Madden used to sing, "The Glens of Aherlow", which is also the tune known as "Skibbereen".)

Dedicated to the memory of Tom Jackson who wrote the splendid "Ireland Her Own", a Marxist history of Ireland following on from Connolly's "Labour in Irish History". The song is based around Fintan Lalor's statement of the aim of the Fenians - "Ireland her own and all therein 'twixt sod and sky"

The reference to "'98" is to the United Irishmen's attempted revolution of 1798 in which Catholic and Presbyterian fought together.

See also Florence Wilson's wonderful poem in Ulster Scots about the '98 revolution, The Man From God-Knows Where
It wounds me in the heart although
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/11/2013 - 21:10
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Revolution

Revolution
Different Kind of Love Song (1983)

Dick Gaughan : Vocal, Guitars
Judy Sweeney : Vocal
Bob Lenox : Keyboards
Dave Pegg : Bass
Allan Tall : Saxophone
Willie Lindfors : Drums, Percussion
Dave Tulloch : Drums on "Revolution"

The text is a poem by Joseph Bovshover and is from 'American Labour Songs of the 19th Century'. I wrote the music for it in (East) Berlin during the 1982 Festival of Political Song.
I come like a comet new born
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/11/2013 - 21:07
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A Different Kind of Love Song

A Different Kind of Love Song
Different Kind of Love Song (1983)

Dick Gaughan : Vocal, Guitars
Judy Sweeney : Vocal
Bob Lenox : Keyboards
Dave Pegg : Bass
Allan Tall : Saxophone
Willie Lindfors : Drums, Percussion
Words & Music : Dick Gaughan

One night in 1982, I had just finished playing in a folk club somewhere in the southeast of England when a woman came up to me and proceeded to ask me all the questions in the first verse of this. When I replied, she looked at me sadly and said, "Oh, you're still at the political stage, then", and walked off.

When I had stopped laughing I wrote this.
You ask me why I sing no love songs
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/11/2013 - 21:04
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A World Left in Peace

A World Left in Peace
1983
B side of the EP She can dance
Life is just illusions
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/11/2013 - 20:59
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Eyes of the Immigrant

Eyes of the Immigrant
2000
You Can't Relive The Past
They came by day, and they came by night.
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/11/2013 - 20:54
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
PUGLIESE ALTAMURANO / APULIAN (ALTAMURA)

Versione in pugliese di Altamura di CARL
A version into Apulian (Altamura dialect) by CARL
Traduction en Apulien (dialecte d'Altamura) de CARL

LA WERRE DE PITRE
(continuer)
envoyé par CARL 6/11/2013 - 20:39
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Un giudice

Un giudice
Favolosa, Carl. Te lo dice lo staff delle CCG in coro, davvero. [CCG/AWS Staff]
NU'GIUDECE
(continuer)
envoyé par CARL 6/11/2013 - 18:41
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Jerusalén, año cero

Jerusalén, año cero
‎[1969]‎
Parole e musica di Silvio Rodríguez.‎
Un brano che compare per la prima volta in un disco dal vivo, insieme a Noel Nicola, ‎intitolato “Cuba canta a la República Dominicana”.‎

Una canzone che ci restituisce un’immagine del Cristo così come lo intendevano i “teologi della ‎Liberazione” e i “Sacerdotes por el Tercer Mundo”… Molti di loro, proprio come il Cristo, non ‎fecero una bella fine…‎
De mano en mano se pasa la verdad,
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 15:46
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‎¡Ay Democracia!‎

‎¡Ay Democracia!‎
‎[2010]‎
Parole e musica di Javier Krahe
Nell’album intitolato “Toser y cantar”‎



Non so se Francisco Franco amasse mangiare – come racconta Krahe nella terza strofa di questa sua ‎canzone - il cervello impanato di delfino e perché, forse nell’intento di acquisire l’intelligenza che a ‎lui mancava… Franco – è risaputo – era ‎un credulone ed un superstizioso e, quanto ai poveri delfini, è storicamente documentato che ‎nell’immediato secondo dopoguerra, quando la Spagna franchista restò isolata dall’embargo ‎europeo e immiserita dal “fascismo agrario” e dall’autarchia, il dittatore incoraggiò un progetto che ‎il governatore di Malaga aveva studiato per far fronte alla grave crisi alimentare: nutrire il popolo ‎con il pane di farina di pesce e con la carne di delfino… Per fortuna arrivarono prima gli aiuti della ‎Croce Rossa, ma questo non impedì allo stolto caudillo di chiamare a sé come... (continuer)
Me gustas, Democracia, porque estás como ausente
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 14:38
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Canción de la esperanza unida

Canción de la esperanza unida
‎[1976]‎
Parole di Eduardo Paz, Javier Maestre e Maria Pilar Navarrete.‎
Musica di Javier Maestre ‎
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.‎

Una canzone che fa il paio con Venimos simplemente a trabajar, manifesto artistico e politico de La Bullonera…‎
Oigo que se levantan voluntades hermanas
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 11:32
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Ya se ha pasado el invierno

Ya se ha pasado el invierno
‎[1976]‎
Parole di Eduardo Paz e Javier Maestre su di una melodia popolare.‎
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎

Aún no se ha pasado el invierno…‎
Ya se ha pasado el invierno
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 11:02

‎(Una vez más aquí) Estamos hablando de la libertad

‎(Una vez más aquí) Estamos hablando de la libertad
‎[1976]‎
Parole di Mariano Anós (1945-), attore e regista teatrale, pittore e poeta spagnolo.‎
Musica di Javier Mestre.‎
Dal disco d’esordio del gruppo aragonese.‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎
Una vez más aquí,
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 10:28
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Venimos simplemente a trabajar

Venimos simplemente a trabajar
‎[1976]‎
Parole e musica di Javier Mestre.‎
Il manifesto artistico e politico de la Bullonera, in apertura del disco d’esordio del gruppo aragonese.‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎
No hemos venido aquí para deciros
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 10:21
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Morire sì, ma non così

Morire sì, ma non così
Condannato: Sì morire sì,      
(continuer)
envoyé par donquijote82 6/11/2013 - 10:16
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Aquí nunca pasa nada

Aquí nunca pasa nada
‎[1977]‎
Scritta da Javier Mestre de La Bullonera
Arrangiamento musicale di Alberto Gambino.‎
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández.‎
Somos madera de un árbol
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 10:12
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La bolsa o la vida

La bolsa o la vida
‎[1977]‎
Scritta da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.‎
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández

Gli anni della cosiddetta “transizione democratica” nella Spagna del dopo dittatura… La speranza ‎del cambiamento radicale soffocata dai “cani di sempre, solo con un collare diverso”, padroni e catto-fascisti ‎subito riciclatisi nelle nuove istituzioni “democratiche”…‎
Y al que roba en una casa
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 10:05
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Jota carcelera

Jota carcelera
‎[1977]‎
Versi di una canzone popolare aragonese (e non andalusa, come ci segnala Gustavo) adattati da Eduardo Paz e Javier Mestre de La Bullonera.‎
Nel disco intitolato “La Bullonera 2”‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo ‎Sierra Fernández, dal suo blog‎

In Spagna erano gli anni della “transizione democratica” dopo il franchismo e molto aspro era il ‎confronto sull’amnistia per i prigionieri politici… Ma questa canzone ha comunque una valenza ‎universale, anche qui da noi dove detenuti di serie A vengono liberati per intercessione di ministri…‎

‎… e detenuti di serie B crepano in galera di suicidio, di malattia o massacrati dai secondini…‎
Y han escrito con carbón
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 09:47
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We Don't Need the Army

We Don't Need the Army
4 novembre 2013, giorno della festa delle forze armate.
Il nuovo sindaco di Messina, Renato Accorinti, celebra a modo suo, anzi, a modo nostro...
Bernart 6/11/2013 - 09:14
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Canción de la esperanza

Canción de la esperanza
‎[1978]‎
Parole e musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album intitolato “Soy un corazón tendido al sol”‎



Español
Italiano

Tras las primeras elecciones y al año siguiente con la aprobación de la Constitución, pareciera que ‎las aguas se iban calmando. Sin embargo, la situación era bien distinta: a los problemas ‎tradicionales que dejaba la dictadura se sumaba una crisis económica mundial que dejaba a millones ‎de obreros en el paro. Comenzaba también los debates interminables acerca de temas tan ‎escabrosos, sobre todo en un país católico (en el cual, no obstante, sus detractores estaban a favor de ‎la pena de muerte), como el aborto. También escabrosas eran las amnistías: desde 1976 en adelante, ‎las sucesivas amnistías permitían que algunos exiliados volvieran y algunos presos fueran liberados; ‎pero no todos: lo más complicado era liberar a los presos pertenecientes a bandas armadas.
Pero... (continuer)
Tanto imaginarnos
(continuer)
envoyé par Bernart 6/11/2013 - 09:04
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People Get Ready

People Get Ready
da Sing for Freedom - The Story of the Civil Rights Movement through its songs. Edited and compiled by Guy and Candie Carawan.

In addition to Jimmy Collier's songs, the 'End the Slums' movement has adapted many rhythm and blues songs. To the urban Negro of today, many of these songs provide an emotional release from the omnipresent suffering, while stimulating the will to struggle, serving them in much the same manner as the spirituals served their enslaved forefathers.

David Llorens, "New Birth in the Ghetto", Sing Out! July 1966
PEOPLE GET READY
(continuer)
5/11/2013 - 22:43
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Alas

Alas
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continuer)
Hay que despreciar el tiempo
(continuer)
envoyé par Bernart 5/11/2013 - 14:41
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Eso no lo manda nadie

Eso no lo manda nadie
‎[1976]‎
Testo di una canzone popolare ripresa da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen ‎‎(1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche... (continuer)
A mí me podrán mandar, a mí me podrán mandar
(continuer)
envoyé par Bernart 5/11/2013 - 14:32
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‎¡Que no!‎

‎¡Que no!‎
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continuer)
Todo niño es un lucero
(continuer)
envoyé par Bernart 5/11/2013 - 14:10
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El oso poderoso

El oso poderoso
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continuer)
Había una vez un oso poderoso
(continuer)
envoyé par Bernart 5/11/2013 - 14:01
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Un mal entendido amor (Respeto y obediencia)‎

Un mal entendido amor (Respeto y obediencia)‎
‎[1976]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale del collettivo Limón Express.‎
Nel terzo album del duo spagnolo, intitolato “Contracorriente” pubblicato nel 1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎



Era il 1976. Francisco Franco – quel ‎‎gattaccio – era schiattato da non ‎molti mesi e già in Spagna si ricominciava a respirare un poco (anche se i fascisti – come in Italia, ‎come in Grecia – non hanno mai gettato le armi). Le Vainica Doble potevano permettersi di uscire ‎dal “mimetismo” che aveva in qualche modo caratterizzato i loro precedenti... (continuer)
‎“Respeto y obediencia
(continuer)
envoyé par Bernart 5/11/2013 - 13:52
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La femme grillagée

La femme grillagée
Paroles et musique Pierre Perret - 2010
Écoutez ma chanson bien douce
(continuer)
5/11/2013 - 13:47
Video!

Mariluz

Mariluz
‎[1971]‎
Scritta da Carmen Santonja (1934-2000) e Gloria Van Aerssen (1932-)‎
Arrangiamento musicale di Pepe Nieto.‎
Nell’album d’esordio del duo spagnolo, intitolato semplicemente “Vainica Doble” pubblicato nel ‎‎1972.‎

Le Vainica Doble sono state un duo femminile spagnolo di musica pop che esordì negli ultimi anni ‎del franchismo. In alcune loro canzoni, apparentemente “innocenti”, si celava l’avversione e la ‎condanna verso la dittatura; in altre era contenuta una critica piuttosto esplicita all’educazione dei ‎bambini come concepita allora. ‎

Una canzone dedicata alla situazione delle donne nella Spagna franchista, machista e paternalista…‎
Y tenía que bordar Mari Luz
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envoyé par Bernart 5/11/2013 - 13:20




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