A Song of Peace
Bill Staines sings a different song of peace, also known as Finlandia
wry 22/11/2013 - 22:37
I canti degli uomini
Antiwar Songs Blog
I canti degli uomini sono più belli degli uomini stessi Più carichi di speranza, Più tristi Più durevoli Più degli uomini ho amato i loro canti. Ho potuto vivere senza gli uomini ma mai senza i loro canti Mi è capitato persino di essere infedele alla mia amata mai al canto che ho intonato per […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-22 19:57:00
Il canto degli affamati
Chanson italienne (Laziale Romanesco) - Il canto degli affamati – Il muro del canto – 2013
Paroles : Daniele Coccia
Musique : Il Muro del Canto
Nous avons déjà un Canto degli affamati (CHANT DES AFFAMÉS) du dix-neuvième... celui-ci est « LE NOUVEAU CHANT DES AFFAMÉS » contemporain... J'espère l'avoir transcrit assez bien à l'audition (même si je suis de Turin). Bienvenue aux corrections.
Paroles : Daniele Coccia
Musique : Il Muro del Canto
Nous avons déjà un Canto degli affamati (CHANT DES AFFAMÉS) du dix-neuvième... celui-ci est « LE NOUVEAU CHANT DES AFFAMÉS » contemporain... J'espère l'avoir transcrit assez bien à l'audition (même si je suis de Turin). Bienvenue aux corrections.
LE CHANT DES AFFAMÉS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/11/2013 - 16:00
La liberté
[1822]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria del “Chantons Lætamini” (parodia di qualche canto sacro’)
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Nel 1820 Béranger era già una leggenda in Francia, che sotto i suoi strali poetici erano caduti già tutti, re, giudici, deputati e uomini di chiesa. Nel 1821 diede alle stampe la raccolta in due volumi delle sue canzoni: in otto giorni ne vennero vendute 10.000 copie… La reazione del Potere non si fece attendere: Béranger venne arrestato, processato e condannato dall’alto magistrato Marchangy a tre mesi di carcere e 500 franchi di ammenda. Nel gennaio lo chansonnier venne rinchiuso nella prigione di Santa Pelagia a Parigi dove il primo giorno di detenzione scrisse questa canzone, “La liberté”…
D’un petit bout de chaîne
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 15:45
Parcours:
Des prisons du monde
Lili Marleen (alla triestina)
anonyme
Il kikiriki probabilmente è allusione a un momento della degradazione del prof. Unrat nell'"Angelo azzurro" (interpretato da E. Jannings) - va da sè che è trascinato dalla rima. Ma forse il mercoledì di qualche anno in Tv si passavano i film classici...
22/11/2013 - 14:54
Ma République
[1814]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Vaudeville de la petite Gouvernante”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Jean Louis Murat nel suo album intitolato “1829”
Scritta dal coraggioso, irriducibile e sarcastico Pierre-Jean de Béranger all’inizio della Restaurazione: questa ed tante altre sue canzoni gli valsero un prolungata persecuzione da parte del regime imperiale… Béranger morì in totale povertà nel 1857 ed è ancor’oggi venerato non solo come uno dei più grandi chansonnier di ogni tempo ma anche come una sorta di santo laico…
J’ai pris goût à la république
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 14:44
Le bon Dieu
[1821]
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.
Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Versi di Pierre-Jean de Béranger, sull’aria di una canzone popolare intitolata“Tout le long de la rivière”
Nel volume “Œuvres complètes de Béranger”, a cura di H. Fournier, 1839.
Interpretata, tra gli altri, da Germaine Montéro nel disco “Germaine Montero, 10 chansons de Beranger” pubblicato nel 1955.
Il buon Dio guardando la Terra: “Perché, razza di pigmei, minuscoli esseri stupidi ed insignificanti, vi fate a pezzi a colpi di cannone, e per giunta in nome mio? Se non riuscite a vivere in pace, che cosa ve li ho dati a fare io il vino e le donne? Fate l’amore, vivete nella gioia! Smettete di scannarvi, che il Diavolo mi porti!”
Un jour, le bon Dieu s’éveillant,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 13:57
Plaidoyer pour un futur crétin
[1973]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1973, conosciuto come “Tahiti”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
C’è una ragione perché, mio caro, quella che avrebbe potuto essere tua madre ha scelto invece di prendere la pillola…
Dans des écoles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 11:59
Chanson trop courte
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
“Vi siete battuti e fatti a pezzi a colpi di fucile, a colpi di bastone, a colpi di prigione… Io mi sono battuto e continuerò a battermi solo a colpi di chitarra… Mi è stata donata una pelle sola e, siccome non sono un eroe, ho tutta l’intenzione di tenermela con cura…”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
À coups de fusils
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 11:29
Mentalité française
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1966, conosciuto come “Comme dirait Zazie”
Jehan Jonas, un genio inconforme e libertario morto troppo presto ma non dimenticato…
Depuis que j'ai fait ma communion
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 11:14
Flic de Paris
[1967]
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”
Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
Parole e musica di Jehan Jonas
Nell’album senza titolo del 1967, conosciuto come “A la vie”
Canzone dedicata ai poliziotti parigini, ai CRS - la loro “Celere” ,premiata impresa di pu/olizia – che solo qualche mese più tardi, nel Mai 68, avrebbero dato il loro meglio nella strade della capitale e della Francia intera…
T'es qu'un flic de Paris, t'es qu'un flic de Paris
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 22/11/2013 - 09:34
Untitled #1 (a.k.a Vaka)
Dall'album ( ) del 2002.
Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".
La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (continuer)
Non possiamo inserire il testo di questa canzone perché è in Vonlenska, una lingua o piuttosto un insieme di suoni inventanto dal cantante dei Sigur Rós. Il nome della lingua deriva da "Von" (speranza), la canzone dell'omonimo album che è stata la prima ad essere cantata in vonlenska. In inglese la lingua è stata tradotta in hopelandic, in italiano potremmo dire "speranzese".
La canzone si può considerare contro la guerra per il video diretto da Floria Sigismondi. Il video mostra un mondo post apocalittico nel quale dei bambini si preparano ad uscire dalla scuola per giocare. I bambini vengono sottoposti a un controllo delle orecchie e della bocca, poi si mettono diversi strati di vestiti ed delle inquietanti maschere anti gas, quindi escono dalla scuola per ritrovarsi in un cortile tutto coperto di cenere nera, che cade dal cielo come neve. I bambini giocano nella... (continuer)
...
21/11/2013 - 21:10
La chanson des fortifs’
[1938]
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.
Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (continuer)
Versi di Michel Vaucaire (1904-1980), paroliere famoso per “Non, je ne regrette rien”, resa popolare da Édith Piaf, e marito della cantante Geneviève Collin, meglio conosciuta come Cora Vaucaire.
Musica di Georges Van Parys (1902-1971), compositore di colonne sonore e musiche per cabaret ed operetta. Tra i primi anni 30 e la morte, ha composto musiche per i più grandi artisti francesi, da René Clair a Georges Brassens.
Nel 1840 il ministro Adolphe Thiers – che poi sarebbe diventato il boia della Comune del 1871 - convinse il vecchio re Luigi Filippo che per essere ben difesa Parigi aveva bisogno di una nuova cinta muraria. Nonostante la forte opposizione di molte personalità, compreso il presidente del Consiglio dei ministri, il generale Jean-de-Dieu Soult, l’“Enceinte de Thiers” fu costruita tra il 1841 ed il 1844, costando alla collettività ben 140 milioni di franchi. Le nuove... (continuer)
Le poète en guenille
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 21/11/2013 - 10:42
Almirante Negro (O mestre-sala dos mares)
AMMIRAGLIO NERO
(continuer)
(continuer)
envoyé par rossella faa 21/11/2013 - 01:44
Aida
Chanson italienne – Aida - Rino Gaetano – 1978
Tiens, Lucien l'âne mon ami, encore une chanson qui raconte l'Italie.
Ça me rappelle cette vieille chanson française de Mireille et Jean Nohain qui disait à peu près ceci et j'en profite pour paraphraser directement: « Quand un chanteur d'Italie rencontre un autre chanteur d'Italie, qu'est-ce qu'ils se racontent des histoires d'Italie... »...
Mais, Lucien l'âne mon ami, soudain, j'y pense, elle n'est pas si anodine ta réminiscence et cette chanson d'une autre époque ; elle date de 1935 et elle pourrait bien s'appliquer à ce qui se passe aujourd'hui...
Bon, Marco Valdo M.I. mon ami, je t'arrête tout de suite, on n'est pas ici pour parler de Mireille, Jean Nohain, du Vicomte et de Tonton Georges... Tu le feras une autre fois. Et puis si j'ai fait allusion à cette chanson, c'est pour dire que ce n'est pas la première chanson italienne sur l'Italie... (continuer)
Tiens, Lucien l'âne mon ami, encore une chanson qui raconte l'Italie.
Ça me rappelle cette vieille chanson française de Mireille et Jean Nohain qui disait à peu près ceci et j'en profite pour paraphraser directement: « Quand un chanteur d'Italie rencontre un autre chanteur d'Italie, qu'est-ce qu'ils se racontent des histoires d'Italie... »...
Mais, Lucien l'âne mon ami, soudain, j'y pense, elle n'est pas si anodine ta réminiscence et cette chanson d'une autre époque ; elle date de 1935 et elle pourrait bien s'appliquer à ce qui se passe aujourd'hui...
Bon, Marco Valdo M.I. mon ami, je t'arrête tout de suite, on n'est pas ici pour parler de Mireille, Jean Nohain, du Vicomte et de Tonton Georges... Tu le feras une autre fois. Et puis si j'ai fait allusion à cette chanson, c'est pour dire que ce n'est pas la première chanson italienne sur l'Italie... (continuer)
AIDA
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/11/2013 - 20:57
Pátria
Pátria ("Patria" in lingua portoghese) è l'inno nazionale della Repubblica democratica di Timor Est. Era la prima volta il 28 novembre 1975, quando Timor Est ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza dal Portogallo, poco prima dell'invasione indonesiana il 7 dicembre.
Pátria, Pátria, Timor-Leste, nossa Nação.
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 20/11/2013 - 15:53
Parcours:
Hymnes et contre-hymnes
Inno Nazionale
2013
Musica commerciale
Musica commerciale
Voto di scambio
(continuer)
(continuer)
envoyé par donquijote82 20/11/2013 - 10:49
Parcours:
Hymnes et contre-hymnes
Sur la grand'route
Versi di Gaston Couté (1880-1911)
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Interpretata nel 1997 dal gruppo Le P'tit Crème nel disco intitolato “A l'auberge de la route”, musica di Jean Foulon, e nel 2002 da Gérard Pierron e Marc Robine (1950-2003, giornalista, cantante e musicista francese) nella raccolta “Poètes & Chansons Volume 1 – Gaston Couté”.
Nous sommes les crève-de-faim
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/11/2013 - 09:04
Dure-mère
[1989]
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Parole e musica di François Béranger
La canzone che dà il titolo all’album pubblicato nel 1989.
Je vois une bouche qui s'ouvre,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 20/11/2013 - 08:23
Brooklyńska rada żydów
Na granicy między bożnicami zebrała się rada rozumnych
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 20/11/2013 - 04:27
Zegarmistrz światła
Non lo so perché, ma la canzone proposta da GPT (cioè Άνθρωπε αγάπα) mi ha fatto subito venir in mente un'altra del 1972, una canzone di Tadeusz Woźniak, della quale proprio in quel'istante scopro l'autore del testo.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
E' di Bogdan Chorążuk e compare nell'album dell'esordio di Tadeusz Woźniak, registrato assieme con il gruppo Alibabki nel 1972.
A kiedy przyjdzie także po mnie
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 20/11/2013 - 01:11
Il canto degli affamati
Confermo, però dovrò arrivedde quarche righa pure io nerra versione mia, pe' 'sto fatto de idiomo:
L'espressione per esteso è: "arimané (o restà) come ddon Farcuccio: co 'na mano davanti e n'antra de dietro", e fa riferimento ad un ipotetico prete di nome Falcuccio il quale, privato degli abiti, rimase per l'appunto ignudo, e dunque costretto a coprirsi le pudenda "con una mano davanti e un'altra dietro"
Er fonte:http://roma.andreapollett.com/S8/espid...
L'espressione per esteso è: "arimané (o restà) come ddon Farcuccio: co 'na mano davanti e n'antra de dietro", e fa riferimento ad un ipotetico prete di nome Falcuccio il quale, privato degli abiti, rimase per l'appunto ignudo, e dunque costretto a coprirsi le pudenda "con una mano davanti e un'altra dietro"
Er fonte:http://roma.andreapollett.com/S8/espid...
krzyś 20/11/2013 - 00:38
El Señor Durito y yo
Purtroppo, a volte krzyś è talmente ermetico che manco Krzysiek lo riesce a capì :)
20/11/2013 - 00:12
Inni e controinni
Antiwar Songs Blog
In un sito di “canzoni contro la guerra” forse l’ultimo percorso che ci si aspetta di trovare è una raccolta di inni nazionali. Per loro stessa natura gli inni sono ovviamente nella maggior parte dei casi componimenti nazionalistici e militaristi. Nel percorso Inni e Controinni abbiamo infatti raccolto prima di tutto i rifacimenti in chiave […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-19 21:27:00
Riturnella
anonyme
Un caro saluto, a distanza di circa un anno. Il signor Francesco faceva notare che alcuni 'false friends' non sono stati colti e interpretati a dovere. L'esempio citato è solo un 'parziale' faux ami: cògghjre e cogghjìre significano sia raccogliere sia piegare, la presenza del modale 'alla napoletana' imprime il significato esatto, cioè piegare. Ad ogni modo la traduzione fatta da un non parlante calabrese è a mio modesto avviso più che decorosa, anzi!
Cataldo Antonio Amoruso.
Cataldo Antonio Amoruso.
cataldo antonio amoruso 19/11/2013 - 20:53
Ἐπιτάφιος
E' noto che, dopo la prima edizione di Epitafios, affidata da Manos Hatzidakis alla voce di Nana Moùskouri, Theodorakis provvide quasi immediatamente a fare la propria edizione, ricorrendo alla voce di Grigoris Bithikotsis, il cantante popolare che aveva conosciuto durante l'internamento di entrambi nel famigerato campo di Makronissos.
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (continuer)
Meno noto - e pure io l'ho ignorato fino a pochi giorni fa - è il fatto che il cantante, dopo essere diventato l'interprete prediletto di Theodorakis (Epifania, To tragoudi tou nekroù adelfoù, Axion Esti, Romiossini...), all'avvento dei Colonnelli nell'aprile del 1967 non trovò la forza e il coraggio di opporsi alla nuova situazione e di compromettere una carriere ormai bene avviata, e già nel successivo mese di luglio si poté sentirlo eseguire, nel locale "Dilinà" di Glifada, lo schifoso "Inno della Rivoluzione", esaltante la presa del potere dei colonnelli,... (continuer)
Gian Piero Testa 19/11/2013 - 17:31
A Sainte-Savine
[1966]
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)
Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Versi di Pierre Mac Orlan (1882-1970), scrittore francese che nell’ultima parte della sua vita scrisse anche canzoni.
Musica di Henri-Jacques Dupuy
Nella raccolta intitolata “Mémoires en chansons”
Nel repertorio della cantante Simone Bartel (1932-)
Una canzone sull’ecatombe della Grande Guerra che Pierre Mac Orlan visse drammaticamente in prima persona: richiamato già nell’estate del 1914 ed assegnato ad un reggimento di fanteria, fu ferito nel settembre 1916 durante una delle fasi della sanguinosissima battaglia della Somme…
Sainte Savine e Saint-André sono due località nel nord della Francia, rispettivamente in Champagne-Ardenne e in Alsazia, che furono assai martoriate nel corso della guerra, così come Aix-Noulette, nel Nord-Passo di Calais, e Fleury-devant-Douaumont, nella Lorena, vicino alla città di Verdun che fu teatro della famigerata, terribile battaglia del 1916 costata la vita a quasi 300.000 soldati francesi e tedeschi…
Le rat et le corbeau se guettent,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart 19/11/2013 - 16:47
Paris Maquis
[1977]
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.
Scritta da Clode Panik (Claude Perrone), Éric Débris (Éric Daugu), Hermann Schwartz (Jean-Louis Boulanger) e Pat Lüger (Patrick Boulanger).
Singolo del 1977 poi inserito nell’album d’esordio del gruppo, “Les hommes morts sont dangereux” del 1981.
Inventer la liberté
(continuer)
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envoyé par Bernart 19/11/2013 - 12:59
The Velvet Underground: Sunday Morning
IL RICORDO DI PATTI SMITH
da Loureed.it
Mi sono alzata presto, domenica mattina. La sera prima avevo deciso di andare al mare, perciò ho messo in borsa un libro e una bottiglia d’acqua e mi sono diretta a Rockaway Beach. La data mi sembrava importante, ma non comprendevo il motivo. Ho trovato la spiaggia deserta e con l’anniversario dell’uragano Sandy incombente, il mare piatto sembrava incarnare il carattere contraddittorio della natura. Sono rimasta lì per un po’ a seguire la traiettoria di un aeroplano che volava basso quando ho ricevuto un messaggio da mia figlia Jesse.
Lou Reed era morto.
Ho fatto un respiro profondo. L’avevo visto di recente con la moglie Laurie e avevo capito che era malato. Una certa inquietudine velava la solita vivacità di lei. Quando Lou mi ha salutata, mi è parso che i suoi occhi scuri contenessero una tristezza infinita e benevola.
Ho incontrato Lou al... (continuer)
19/11/2013 - 11:32
Ύμνος των φοιτητών [Με το βούκινο του Ρήγα]
Quando Mikis musicò l' «inno degli studenti»
da Real.gr - trad. gpt
Se un grande pezzo della lotta contro la dittatura fu scritto nei paesi dell'Europa, i paragrafi più numerosi furono scritti - con l'eccezione della Francia e dell'Italia - in Svezia. Il fatto aveva la sua spiegazione. Qui funzionava una attiva e massiccia Gioventù Lambrakis con 400 persone, delle quali 250 erano svedesi. Alla notizia dell'avvento della giunta, i Greci si riversarono nelle strade dii Stoccolma e non solo (qui si trovavano 2.000 compatrioti, mentre in tutta la Svezia circa 30.000), condizionando la generale atmosfera.
Da notare che lo stesso Olof Palme uscì nelle strade insieme ai Greci manifestanti e raccoglieva denaro per un movimento di resistenza.
Inoltre, qui si riunì un Comitato per la Democrazia in Grecia con la partecipazione paritetica di tutti i paesi civili, mentre la Svezia fu il solo paese... (continuer)
19/11/2013 - 09:56
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