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Una storia sbagliata

Antiwar Songs Blog
Una storia sbagliata
Ma quella notte volevo parlare la pioggia il fango e l’auto per scappare solo a morire lì vicino al mare ma quella notte io volevo parlare e non può, non può, può più parlare non può, non può, può più parlare. Giovanna Marini, Lamento per la morte di Pasolini Nella notte tra il 1º novembre […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-01 21:32:00

Born in The Usa. L’inno di chi non vuole omologarsi

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Born in The Usa. L’inno di chi non vuole omologarsi
Articolo di Alberto Crespi da L’Unita’ del 29/5/2004 Sono passati vent´anni e il “new world order”, il nuovo ordine mondiale, sembra cosa fatta. La citazione è rigorosamente di Bruce Springsteen, ma non è tratta da “Born in the U.S.A.“, il disco di cui ricordiamo il ventennale: viene da “The Ghost of Tom Joad”, un disco […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-01 11:53:00

Lou Reed 1942-2013

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Lou Reed 1942-2013
Lou Reed se n’è andato una domenica mattina d’ottobre. Gli abbiamo reso un piccolo omaggio con un extra speciale, Sunday Morning, la canzone che apriva “The Velvet Underground & Nico”, un album che – come disse Brian Eno – avrà venduto originariamente 30.000 copie ma tutti quelli che ne hanno comprato una copia hanno poi […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-28 11:59:00

Il latte nero dell’alba

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Il latte nero dell’alba
Paul Celan è uno dei massimi poeti di cultura ebraica del secolo scorso. Nato in Romania, morto a Parigi, scriveva in tedesco. Come tanti artisti ha cambiato tante patrie, senza mai trovarne una. I suoi genitori morirono in campo di concentramento, mentre lui si salvò dalla cattura. Paul Celan visse tutta la sua esistenza con […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-25 18:36:00

Varsavia, o il tradimento dei clerici

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Varsavia, o il tradimento dei clerici
Un commento del nostro Marco Valdo M.I. a Varsavia di Pierangelo Bertoli Mentre è notte a Varsavia piove forte lampi e tuoni che spaccano il cielo che è più nero del velo che copre la morte a Varsavia hanno chiuso le porte dentro casa qualcuno sta piangendo qualcun altro vorrebbe far l’amore come posso tesoro […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-24 15:04:00

Dos geto fun Oze – Il ghetto di Gaza

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Dos geto fun Oze – Il ghetto di Gaza
Con questo testo, che non sappiamo se chiamare una canzone, un’orazione o qualcosa che va oltre, “Canzoni Contro la Guerra / Antiwar Songs” raggiunge quota ventimila. Lo fa con una cosa del tutto nuova, che mai si era verificata prima: un testo originale. Lo abbiamo ricevuto da una persona che desidera restare anonima e che […]
Antiwar Songs Staff 2013-10-18 10:48:00

Coffee To The People

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Coffee To The People
Intervallo, aspettando la CCG numero 20000 sorseggiando un caffè equo e solidale, direttamente da Coffee To The People, Upper Haight, San Francisco, CA.
Antiwar Songs Staff 2013-10-11 21:04:00
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Colore di pioggia e di ferro

Colore di pioggia e di ferro
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” pubblicata nel 1949.‎
Musica dei Weltschmerz di Anthony Duman, progetto ‎italiano di musica dark-wave (forse…)‎
Dal disco intitolato “Capitale de la douleur” del 2001.‎

Dicevi: morte, silenzio, solitudine;
(continuer)
envoyé par Bernart 11/10/2013 - 14:37
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Ora che sale il giorno

Ora che sale il giorno
Versi del grande poeta, dalla raccolta “Ed è subito sera. Poesie” del 1942.‎
Musica di Domenico Modugno, da un singolo del 1962.‎




Canzone dedicata alla terra natale di Sicilia che il poeta – come tanti altri suoi conterranei - dovette ‎presto lasciare per cercar miglior fortuna… ‎
Finita è la notte e la luna
(continuer)
envoyé par Bernart 11/10/2013 - 14:13

Ai quindici di Piazzale Loreto

Ai quindici di Piazzale Loreto
‎[1944]‎
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” (1949), nella sezione intitolata “Quando ‎caddero gli alberi e le mura”.‎


Interpretati da Laura Betti nel disco di poesie e canti intitolato “Storia del Partito ‎Comunista Italiano”, 1973 (dove la poesia reca il titolo “La nostra non è guardia di tristezza”).‎

Troppo spesso ci si dimentica del perché i corpi di Mussolini, della Petacci e di altri gerarchi fascisti ‎furono ferocemente esposti nello stesso luogo meno di un anno dopo…‎

Esposito, Fiorani, Fogagnolo,
(continuer)
envoyé par Bernart 11/10/2013 - 13:20
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Crawling

Crawling
2000
Hybrid Theory

Crawling, il cui testo è incentrato sull'abuso sessuale subito da Bennington – la violenza fisica, la difficoltà di dirlo a qualcuno, e la conseguente perdita di autostima. Tutto ciò è confermato nel video musicale, in cui una ragazza (interpretata dalla modella Katelyn Rosaasen) viene violentata dal padre e la si può vedere all'inizio del video con molti lividi.
Crawling in my skin
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 11/10/2013 - 10:46

Refusez !

Refusez !
Refusez !

Chanson française – Refusez ! – Marco Valdo M.I. – 2013

Mon cher ami Lucien l'âne, j'apprends que maintenant en Italie, il y a des jeunes qui désertent les cours de religion catholique...

Il était temps, dit Lucien l'âne en riant de toutes ses dents. On est quand même au vingt et unième siècle. Depuis le temps que ça dure cette comédie religieuse, je te jure vraiment qu'il est temps que ça cesse... Si l'humanité veut advenir et ensuite, survivre, il faut que les gens deviennent un peu moins crédules et un peu plus sensés et ne se laissent plus embobiner par des racontars fols.

Donc, je te disais qu'en Italie, je veux dire, même en Italie, un des pays les plus crédules du monde et des plus infestés par la religion – dans son cas, catholique, les jeunes commencent à se rebeller et à refuser en masse de se soumettre à ses diktats. J'apprends cela au travers d'un article de la revue... (continuer)
Monsieur le Directeur
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/10/2013 - 19:34
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Me llamarán

Me llamarán
‎[1955]‎
Dalla poesia di Blas de Otero (1916-1979) intitolata ‎‎“Me llamarán, nos llamarán a todos”, contenuta nella raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra” del 1955, che in ‎Spagna fu pubblicata per la prima volta nel 1975, mentre Francisco Franco ed il suo tristo regime ‎stavano finalmente morendo...‎

Nella sua versione (incisa nel disco “La poesia española de ahora y de siempre” del 1968) Paco ‎Ibañez omette la citazione iniziale e i versi finali, riferiti entrambi al ‎‎Don Chisciotte di Cervantes.‎



‎“Sancho Pueblo” è uno degli affettuosi appellativi dati al personaggio di Sancho Panza dal poeta ‎‎Gabriel Celaya ‎‎in una sua famosa poesia.‎
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 15:32
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Police Beat

Police Beat
‎[1982]‎
Un brano originariamente scritto dalla band SSD (Society System Decontrol) e incluso nel loro ‎disco intitolato “The Kids Will Have Their Say”‎
Ripreso più tardi dai più famosi concittadini, i bostoniani Mighty Mighty Bosstones nel loro disco ‎intitolato “Don't Know How to Party” del 1993.‎

Police pick me out of the crowd,
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 14:51
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Women’s Prison

Women’s Prison
‎[2004]‎
Parole e musica di Loretta Lynn, dal suo ultimo album intitolato “Van Lear Rose”, prodotto da Jack ‎White dei White Stripes

I'm in a women’s prison
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 13:35
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Judge Dread

Judge Dread
‎[1967]‎
Parole e musica di Prince Buster, nome d’arte del musicista giamaicano Cecil Bustamente ‎Campbell.‎
Nell’album intitolato “Judge Dread Rock Steady”‎.
Testo trovato su Passagen



Parodia del tipo di giustizia riservata ai “ragazzi di strada”, ai “rude boys”, la controcultura ‎giovanile sviluppatisi in Giamaica all’inizio degli anni 60 che, con i suoi generi ska, rocksteady e ‎reggae, ha tanto influenzato e modificato il panorama musicale inglese e mondiale, fino ai giorni ‎nostri.‎
‎(You're rough, you're tough, you're rough, you're tough)
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 13:14
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Sing Sing Prison Blues

Sing Sing Prison Blues
‎[1924]‎
Scritta da Porter Grainger & Freddie Johnson.‎
Incisa da Bessie Smith nel 1924, in seguito nella raccolta intitolata “The Empress” pubblicata nel ‎‎1971.‎



Canzone “femminista” in cui, per una volta, è la donna che ammazza il proprio maschio, stanca dei ‎tradimenti e delle violenze subite: ‎
- “Perché Bessie hai ammazzato il tuo uomo?”‎
‎- “Giudice, tu non puoi capire perché non sei una donna. Puoi mandarmi dove vuoi, anche nel ‎braccio della morte a Sing Sing: ho ucciso il mio uomo e non sono affatto pentita, non chiedo ‎perdono!”
Gonna journey up the Hudson‎
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 11:48
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Black Betty

Black Betty
‎[Anni 20 del 900?]‎
Raccolta nei primi anni 30 da John ed Alan Lomax, suo figlio, da James “Iron Head” Baker, con R. ‎D. Allen e Will Crosby, tutti afro-americani detenuti nella Darrington State Prison Farm, Texas. ‎
Inclusa nella raccolta intitolata “Jail House Bound”.‎
Testo trovato su Early American Crime, ‎dove il brano può essere ascoltato (e scaricato) nella versione di Leadbelly.‎



Lo stesso Alan Lomax la interpretò nel suo disco “Texas Folk Songs” del 1958.‎



Ma la canzone è indissolubilmente legata alla voce di Huddie William Ledbetter – il quale pure fu ‎detenuto più volte in diverse fattorie-prigione in Texas e Louisiana – che a incise per la prima volta ‎nel 1939 nel disco intitolato “Negro Sinful Songs.‎


Famosa – tra le tantissime - la cover offerta nel 1977 dalla band dei Ram Jam.‎



Come ebbe a spiegare lo stesso Alan Lomax, “Black Betty” è la personificazione... (continuer)
Oh, Lawd, Black Betty,
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 10:35
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Chastity Belt

anonyme
Chastity Belt
‎[Primi anni 60?]‎
Canzone goliardica che probabilmente ebbe origine nelle accolite o nelle società rugbystiche ‎universitarie di Cambridge o di Oxford. Si troverebbe pubblicata per la prima volta su di un numero ‎del 1962 della rivista musicale inglese “Sing!”.‎
Io l’ho trovata inclusa in un EP datato 1963 dei Four For Fun, gruppetto di giovani musicisti ‎costituito dai fratelli scozzesi Rory ed Alex McEwen, da Richard Dick Fariña e dalla sua ‎compagna di allora, Carolyn Hester.‎



Testo trovato sul sempre ottimo Mudcat Café‎

Un’allegra canzoncina sul – potrebbe dirsi – meglio fare l’amore che fare la guerra, ma anche sul ‎‎“quando il gatto non c’è [in questo caso il nobile Sir Oswald partito per la guerra] i topi [in questo ‎caso lo straniero di passaggio ed infine il servo furbo] ballano”… non fosse per quella stupida ‎cintura di castità imposta dal “cunning old Celt” alla sua bella... (continuer)
Oh, say, gentle maiden, may I be your lover?
(continuer)
envoyé par Bernart 8/10/2013 - 09:38
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España, aparta de mí este cáliz

España, aparta de mí este cáliz
‎[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) ‎che danno il titolo alla sua ultima raccolta pubblicata prima della ‎prematura scomparsa a Parigi.‎ ‎Poco tempo dopo sarebbe scomparsa anche la Spagna repubblicana, ingoiata dalle tenebre del ‎fascismo...‎


Musica di Noel Nicola, dal disco intitolato “Noel Nicola canta a César Vallejo” del 1986.

“Se la madre Spagna cadesse – dico per dire – bimbi del mondo, uscite, andate a ‎cercarla!”
Niños del mundo,
(continuer)
envoyé par Bernart 7/10/2013 - 16:29
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Cindecinquande

Cindecinquande
(O. Mannarini)

2010
Girano le pale
Vene la scimmie e se fasce padrone de la vigne
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 7/10/2013 - 14:29
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Trece Rosas

Trece Rosas
‎[2005]‎
Scritta da Fernando Bastos
Nel disco intitolato "Gente que no sabe nada de la vida"‎

Si vedano anche Hasta siempre, Tensi, Pétalos e Canción de la cárcel de Ventas.‎
Eran casi adolescentes
(continuer)
envoyé par Bernart 7/10/2013 - 12:01
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Canción de la cárcel de Ventas

anonyme
Canción de la cárcel de Ventas
‎[1940]‎
Canzone scritta dalle donne combattenti repubblicane imprigionate nel carcere di Ventas, Madrid, ‎all’indomani della vittoria del bando fascista.
Testo trovato sul Foro por ‎la Memoria‎

Il paradosso è che la prigione di Ventas fu costruita durante la Seconda Repubblica come carcere ‎femminile modello destinato ad ospitare non più di 450 detenute… I fascisti vi imprigionarono fino ‎a 4.000 donne repubblicane, o ritenute tali, in condizioni che definire pessime sarebbe un ‎eufemismo…‎

Ho appena iniziato a leggere il romanzo storico “La voz dormida” (da noi pubblicato ‎con il titolo “Le ragazze di Ventas”) che Dulce Chacón (1954-2003), scrittrice e ‎poetessa spagnola prematuramente scomparsa a causa di un fulminante cancro al pancreas, scrisse ‎dopo aver trascorso molto tempo a raccogliere testimonianze dirette di tante donne, ormai anziane, ‎miliziane repubblicane passate per... (continuer)
Cárcel de Ventas
(continuer)
envoyé par Bernart 7/10/2013 - 11:20
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Testament ‘95

Testament ‘95
[1995]
Testo e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Pochwała łotrostwa"
Testo scavato qui
W trzydziestym ósmym roku życia
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 6/10/2013 - 22:05
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Imidiwan ma tenman

Imidiwan ma tenman
2011
Tassili

Circa la storia più antica dei tuareg si sa poco di preciso. Ogni confederazione conserva tradizioni relative all'arrivo nelle sedi storiche. Spesso il progenitore ancestrale è una donna (per esempio Tin Hinan presso i tuareg del Nord), e quasi sempre si ricorda la presenza anteriore di altre popolazioni (gli Isebeten, dalla lingua un po' diversa e dai modi più primitivi).

Comunque sia, per secoli i Tuareg sono vissuti come dominatori del deserto, esercitando l'allevamento, il commercio transahariano e la razzia, il che portava a frequenti scontri tra tribù. Oggi allevano dromedari e vivono in villaggi provvisori formati da tende.

Sottomessi (almeno nominalmente) dai Francesi intorno agli inizi del Novecento, i Tuareg poterono mantenere a lungo i propri capi e le proprie tradizioni. Ma con la decolonizzazione videro il loro paese frammentato in una serie di Stati, con la... (continuer)
Imidiwan ma tennam dagh awa dagh enha semmen
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 6/10/2013 - 15:54
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L'Altro Soldato

L'Altro Soldato
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Ah che caldo che faceva
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/10/2013 - 22:54
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Barabba Superstar

Barabba Superstar
[2010]

Dall'album "Combat Disco Casbah"

Testo: Massimo "Zorro" Marini
Musica: Figli di Madre Ignota
Senti me sentimento
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/10/2013 - 22:44

Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 18:41
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Ho continuato la mia strada

Ho continuato la mia strada
Al Grottammare1 - AGESCI la si canta in ogni momento importante: una Partenza di un ragazzo dal Clan, un fraterno saluto scout a chi ci lascia per il ritorno al Padre o un momento forte di condivisione in Comunità Capi.
GRAZIE
STEFANO 4/10/2013 - 16:43
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Na coeòmba bianca

Na coeòmba bianca
Una colomba bianca
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 16:03

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:49
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Rose di Romania

Rose di Romania
1992
Rock in Italia

Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/10/2013 - 15:27
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In Sud Africa

In Sud Africa
1988
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/10/2013 - 14:20
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Il tragico naufragio del vapore Sirio

anonyme
Il tragico naufragio del vapore Sirio
Salve,

si dice che il comandante Piccone si comporto' secondo i suoi doveri.
Tuttavia mi preme indicare che su Wikipedia inglese (al contrario di quella italiana) la versione e' completamente diversa.
Si indica che il capitano fu tra i primi ad abbandonare la nave e che inoltre era coinvolto nel traffico di emigranti, probabile causa della rotta radente e del naufragio.
In realta' questa versione e' basata su trafiletti dei giornali dell'epoca che potrebbero essere stati influenzati dal possibile clima anti-emigranti.

Se vi sono testimonianze, prove che non sia cosi', consiglerei di modificare la relativa pagina wikipedia aggiungendole.
Antonio 4/10/2013 - 07:22
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Η Κυρά των Αμπελιών

Η Κυρά των Αμπελιών
Ancora una piccola nota alla traduzione e un'altra al testo. E' probabile che il registro della traduzione risulti un poco più alto del dovuto, perché quello di Ritsos è innegabilmente piuttosto sostenuto; ma la scelta ortografica - che tra le varianti offerte dagli usi greci predilige quella meno letteraria - riesce a svuotarlo da ogni rischio retorico. In italiano un aggiustamento di questo genere non mi è sembrato possibile.
Quanto al testo, che ho ricavato da quello che si legge in stixoi - l'ho riportato il più possibile vicino alla lezione originaria, con la quale l'ho confrontato, pur senza ripristinare la politonia. Dove i discostamenti non potevano essere eliminati, li ho messi in evidenza con le parentesi quadre. In un caso ho aggiunto un verso, che non si sente nell'esecuzione, per dare un senso più chiaro alla frase.
Gian Piero Testa 4/10/2013 - 00:14
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Come un fiume

Come un fiume
Chanson italienne - Come un fiume – Nomadi - 2002

(G.Carletti - A.Mei - L.Cerquetti - C.Falzone)
Album: "Amore che prendi amore che dai"

De qui parle-t-elle cette chanson ? De l'esprit de révolte, d'une figure mythique, du Che Guevara, du révolutionnaire anonyme, d'un poète méconnu, d'un paysan inconnu, d'un guérillero incognito... On ne sait, car elle ne le dit pas.

Sans doute, de tous ceux-là à la fois... et de bien d'autres encore, dit Lucien l'âne en hochant la tête, balançant ainsi ses oreilles.

Exactement. Elle parle de ce fleuve, de cet être multiple et multiforme fait de sang, de larmes, de sueur, de terreur, de courages quotidiens de femmes et d'hommes par milliers, milliers, millions, millions. Un fleuve qui s'écoule au travers des temps et des temps, charriant ses gloires et sa misère et qui toujours s'en va portant partout sa résistance.

Pour lui aussi, c'est Ora e sempre : resistenza !

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
COMME UN FLEUVE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/10/2013 - 22:39

Χρυσό Αυγό

Χρυσό Αυγό

L'ARRESTATION DES ASSASSINS
Gian-Piero Testa
Version française - L'ARRESTATION DES ASSASSINS – Marco Valdo M.I. – 2013
de "L'arresto degli assassini" di Gian Piero Testa

L'assassinat froidement prémédité du rappeur antifasciste Pavlos Fyssas (34 ans), que, dans les premiers moments, la presse et les commentateurs politiques grecs avaient cherché à banaliser, en le présentant comme la conclusion d'une algarade entre des supporters d'équipes de football rivales, s'est révélé pour ce qu'il était, c'est-à-dire un guet-apens organisé avec des forces et un minutage qui ne laissaient aucune chance à la « cible ». De l’œuf d'or dont parle le texte de Riccardo ne pouvaient naître que des serpents venimeux ; le problème est cependant de savoir qui l'avait couvé, cet œuf. Qu'il soit pondu par le système capitaliste, la chose va de soi. Mais le système est un Briarée ( dans la mythologie, Briarée... (continuer)
Marco Valdo M.I. 3/10/2013 - 21:22
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Il campo

Il campo
Parbuckling
di Riccardo Venturi

Ho come la vaga impressione che, a Lampedusa, non ci sarà nessuna operazione di parbuckling. E che non se ne continuerà a parlare a distanza di anni. La legge per vietare gli “inchini” l'hanno fatta subito dopo la grande impresa del comandante Schettino, mentre un po' più in giù si continua ad applicare la Bossi-Fini. Si arrestano gli “scafisti”, ma non ci si interroga nemmeno un po' perché gli scafisti esistono. Eppure dovrebbe essere chiaro: esistono perché niente consente alle persone di immigrare legalmente. Esistono perché la clandestinità è un business. Esistono per il profitto. Pare che, negli ultimi anni, nel Mediterraneo siano morti circa 6000 immigrati, seimila; e viene il sospetto che quelli di oggi facciano notizia solo perché la cosa è avvenuta a cinquecento metri dalla riva e non al largo. Perché i cadaveri sono stati allineati coi teli sopra... (continuer)
3/10/2013 - 19:33
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I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier

I Did Not Raise My Boy To Be A Soldier
nel libro "Bollettino di guerra" di Edlef Köppen,a pagina 41 (edizione Oscar Mondadori, 2009, nella traduzione di Luca Vitali) viene citata questa canzone in questo modo:

"A New York, in tutti i varietà, nei music-hall, per le strade e nei saloon viene cantata una canzone di protesta contro la guerra, che tradotta nella nostra lingua fa all'incirca cos':

Non ho allevato mio figlio per farne un soldato,
l'ho cresciuto perché sia vanto e gioia della mia vecchiaia,
chi ha il coraggio di mettergli in mano un'arma,
perché uccida i figli cari a un'altra madre?

E' giunto il momento di gettare le armi,
non potrebbe mai più esserci alcuna guerra
se lo gridassero tutte le mamme del mondo:
non ho cresciuto mio figlio per farne un soldato!
"
giuseppina dilillo 3/10/2013 - 18:37
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Dende que Franco e Falanxe

Dende que Franco e Falanxe
Vorre fare presente che, alla luce di quanto contribuito, il canto non può più considerarsi anonimo, perchè l'autore è Celso Emilio Ferreiro...
Bernart 3/10/2013 - 15:54
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El monte y el río

El monte y el río
‎[1952]‎
Versi di Pablo Neruda, dalla ‎raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.‎
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
En mi patria hay un monte.
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:55

Porque no estamos conformes

Porque no estamos conformes
‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Porque no estamos conformes
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:54
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Cómo canta la paloma

Cómo canta la paloma
‎[1976]‎
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
‎¡Cómo canta la paloma!.
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:53
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‎¡Ay Carmela!‎

‎¡Ay Carmela!‎
‎‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz insieme a ‎‎Luis Eduardo Aute
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎

‎¿Quén se acordaba de tí
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:52
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Campo de amor

Campo de amor
‎[1964]‎
Versi del poeta Blas De Otero, dalla ‎raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..‎
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Si me muero, que sepan que he vivido
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:48




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