Ehi Lorenzo, ma un pezzettino del Nobel ad Higgs ed Englert non spetta anche a te?
Bernart 8/10/2013 - 15:55
Moralmente si... Anche al CERN... Ma credo che sia giusto darlo ai teorici, anche se il lavoro sporco lo hanno fatto gli esperimenti. Saluti da una conferenza a San Francisco. Bellissima città.
La traduzione greca di Riccardo Venturi
Greek translation by Riccardo Venturi
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
Bisognava farla anche in greco, “Fischia il vento”. Per forza, e non soltanto perché c'è l' Inno dell'EAM sulla stessa aria, che di “Fischia il vento” ha avuto la stessa, precisa funzione di canto partigiano. Nei “tempi eroici” del sito, quando non era così semplice trovare ogni sorta di traduzione in rete, ci arrangiavamo sempre da soli; ora si ricorre alla traduzione autonoma in casi sempre più rari, e quando veramente in Rete non si trova nulla. “Fischia il vento” in greco non si trovava e abbiamo provveduto noialtri, con qualche aggiustamento per non ammazzare troppo il ritmo (ad esempio, eliminando il “forte braccio” e lasciando solo il cuore, ché ce la può far da solo...) e nell'attesa che Gian Piero Testa, magari, ci dia una delle sue versioni... (continuer)
ΣΦΥΡΙΖΕΙ Ο ΑΝΕΜΟΣ (continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 8/10/2013 - 15:25
UNGHERESE / HUNGARIAN
È gradito destino che, ogni tanto, il nostro sito e le ”Poesie del fiume Wang”, il sito dell'amico ungherese Tamás Sajó si incontrino; così per la sorprendente traduzione in lingua azera di Katiuscia (sembra dovuta al suo bisnonno!), e così pure per questa bella versione magiara di “Fischia il vento”, dovuta senz'altro a Tamás stesso. Non resta altro che riprodurla qui, nella sua estrema esattezza.
It is our welcome lot in this life that our website and the ”Poems of Wang River”, our Hungarian friend Tamás Sajó's website, meet sometimes; so with the astonishing Azeri translation of Katyusha (apparently due to his grand-grandfather!), and so with this beautiful Hungarian translation of “Fischia il vento”, clearly due to Tamás himself. We cannot but reproduce it in its fullness and utterly precision. [RV]
GIAPPONESE / JAPANESE [2] - Kachūsha no Uta - La "Katiuscia giapponese" (1914
Kachūsha no Uta - The "Japanese Katyusha" (1914)
La cosiddetta “Katyusha giapponese” non ha in realtà nulla a che vedere con la famosa canzone russa; ne facciamo menzione in questa pagina per completezza. カチューシャの唄 (Kachūsha no Uta, “La canzone di Katyusha”) è assai precedente alla Katyusha russa: fu composta nel 1914 da Shinpei Nakayama, un popolarissimo autore di canzoni, e interpretata dalla cantante e attrice Matsui Sumako in una resa teatrale di Resurrezione di Lev Tolstoj (da qui l'ambientazione russa). La canzone ottenne un successo enorme, ed è considerata a ragione come il primo esempio di canzone moderna giapponese.
The Katyusha's song (カチューシャの唄 Kachūsha no Uta) is a Japanese song, which was highly popular in early 20th century Japan. It was composed in the major pentatonic scale by Shinpei Nakayama.... (continuer)
カチューシャの唄 (continuer)
envoyé par RV 7/10/2013 - 01:30
La pagina è terminata ed è stato conseguentemente rimosso l'avviso di "Lavori in corso". Avevo detto che la sua elaborazione sarebbe stata lunga e laboriosa: dal 17 settembre 2013, data dell'inserimento della canzone da parte di DQ82, siamo infatti arrivati al 7 ottobre, per un totale di venti giorni esatti. Si tratta di una pagina che diventa fin da subito una delle principali del sito, con traduzioni e versioni (finora) in 35 lingue; ma, come ogni pagina di questo sito, in realtà non è mai "terminata". Assume la sua forma-base, ma comincia adesso il suo vero cammino.
La versione in lingua azera ricavata dal blog ungherese A Wang folyó versei ("Le poesie del fiume Wang"), tenuto da una nostra vecchia e gradita conoscenza: Tamás Sajó. Nel lungo articolo su Katiuscia, interamente in ungherese, presenta anche questa versione in azero dicendo di averla sentita, quand'era da bambino, da suo padre. Ciò colma una lacuna, in quanto una pagina su "Katiuscia" è presente su az.wikipedia, ma non contenente alcuna traduzione. L'azero è lingua assai vicina al turco di Turchia.
A translation into the Azeri language. We reproduce it from the Hungarian blog A Wang folyó versei ("The Poems of Wang River"), held by an old (and dear) knowledge of this site: Tamás Sajó. In his Hungarian-written, long article on Katyusha, he gives also this Azeri translation and says he heard it from his father when he was a child. This fills a gap: a page on "Katyusha" is to... (continuer)
Questa canzone venne raccolta dal Nigra, in altre versioni, e classificata al numero 119 con il nome di "Pigra". È una canzone diffusa sia in Piemonte che in Lombardia, direi che addirittura Nanni Svampa e Giorgio Gaber ne cantassero una versione. Se non sbaglio, un'esecuzione "ortodossa" vorrebbe che si cantassero d'un fiato tutti i mestieri che 'sta povera ragazza dice di dover fare!
Poème publié sous le pseudonyme de Theobald Tiger dans l'hebdomadaire illustré antifasciste AIZ, arbeiter-Illustrierte-Zeitung.
Je ne sais si quelqu'un a jamais pensé à mettre en musique cette poésie de Tucholsky, mais je la propose comme chanson parce car elle constitue une réponse directe à un des plus terrifiants hymnes nazis, le « Deutschland erwache ! » (« Allemagne, éveille-toi ! »), comme le « Heil Hitler dir ! » (Salut à toi, Hitler ! - une sorte d'Ave Caesar!) écrit dans les années 20 par Dietrich Eckart, un nazi de la première heure, grand ami de Hitler et son compère de raids, comme le tristement célèbre Putsch de la Brasserie de Munich en 1923.
Un infarctus l'emporta à l'enfer cette année-là et l'ami avec les moustaches lui dédia le second volume de son Mein Kampf…
ciao a tutti! Anche io c'ero e ricordo ed ancora mi commuovo ascoltandola. a voi che c'eravate chiedo conferma/smentita: il gruppo Napoli Centrale fu contestato (o meglio, più che il gruppo la decisione di far esibire "personaggi", mi pare!) e non finì la sua esibizione, ma Pino Daniele non era nel gruppo, sbaglio?...invece (e qui la memoria cala e col crescere dell'età!) non ricordo Branduardi...
Buona Strada! Michele (allora dell'Alzano 1°, ma aggregato al Saronno-Garbagnate)
Salve, il pezzo in wolof non è esattamente giusto e la mia traduzione è la seguente (sono senegalese):
Non guardarmi da lontano
Non vedere che sto sorridendo
E pensi che non sappia
Quello che c'è sotto e dietro di me
Non voglio qualcuno che mi guardi
O che mi dice
Che quello che c'è in te è lo stesso che è in me
E quello che c'è in me è di aiutarvi