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ص ق ل ية أت ذك ر (Dhakartu Siqilliyata)

ص ق ل ية أت ذك ر (Dhakartu Siqilliyata)
2013
Sicilia Araba

Lyrics: Jabbār ibn Muhammad ibn Hamdīs (Siracusa o Noto, 1056 circa – Maiorca, ramadan 1133)
Music: Bob Salmieri

Per l'introduzione al disco si veda il primo brano السلام عليك (Assalamu Alaikum)
ذكرت صقليّة و الأسى يهيّج للنفس تذكارها
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/10/2013 - 10:15
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América nuestra

América nuestra
‎‎[1969]‎
Parole e musica di Rolando Alarcón
Nel disco intitolato “El mundo Folklórico de Rolando Alarcón”, con il gruppo de Los Emigrantes
Testo trovato su Cancioneros.com
Despierta ya, la noche ha terminado,
(continuer)
envoyé par Bernart 21/10/2013 - 10:13

A la sombra del viento

A la sombra del viento
‎‎[1971?]‎
Canzone inedita del grande folklorista e compositore cileno, incisa dal gruppo Dimensión Latina nel ‎‎1971 (ma non credo si tratti dell’omonima orchestra venezuelana di musica salsa, che venne fondata ‎nel 1972).‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Nació a la sombra del viento,
(continuer)
envoyé par Bernart 21/10/2013 - 10:04
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La mayoría silenciosa

La mayoría silenciosa
‎[1974?]‎
Parole e musica di Elisa Serna, dal disco “Este tiempo ha de acabar” (che è poi una seconda ‎versione dell’album d’esordio intitolato “Quejido”).‎



A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne ‎notata da Paco Ibáñez che decise di produrre il primo disco della cantautrice madrilena, ‎‎“Quejido”. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. ‎Rilasciata, le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu ‎vietato e venne ripubblicato solo nel 1974 con un altro titolo (“Este tiempo ha de acabar”) e un paio ‎di brani nuovi che sostituivano ‎‎“¿Esta gente qué ‎querrá?” e “Los reyes de la baraja”, vietati dalla censura del regime…‎
El día
(continuer)
envoyé par Bernart 21/10/2013 - 08:48
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السلام عليك (Assalamu Alaikum)

السلام عليك (Assalamu Alaikum)
2013
Sicilia Araba

introduzione: Bob Salmieri
Lyrics: Jabbār ibn Muhammad ibn Hamdīs (Siracusa o Noto, 1056 circa – Maiorca, ramadan 1133)
Music: Bob Salmieri
بعد 1000 عام إذا أراد اللّه ستصدح أبيات شعراء صقلّية العرب مرّة أخرى.ابن حمديس ، أبو القاسم عبد الرّحمان ، ابن القطّة ، أشعاركم تحكي مأساة الحب الضائع و همّ أرضهم المسلوبة من الرّوم.
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 20/10/2013 - 23:47
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Kun pommi on pudotettu

Kun pommi on pudotettu
[1982]
Testo e musica: Marjamäki/Hyvärinen
Lyrics and music: Marjamäki/Hyvärinen
Sanat ja musiikki: Marjamäki/Hyvärinen
Album: WC-Räjähtää ("Esplosione nucleare del WC" / "WC Nuclear Blast")


L'album WC-Räjähtää (“Esplosione nucleare del WC”), dalla copertina rimasta famosa in Finlandia e del tutto conseguente al titolo, è un'icona dell'antimilitarismo punk finlandese. Sicuramente le canzoni dei Rattus sono del tutto irriverenti e ferocemente critiche nei confronti della società finlandese e del suo militarismo (assai diffuso, e si ricordi che, in Europa, la Finlandia è al primo posto per possesso personale di armi, nonché l'unico paese europeo dove si sono avute stragi scolastiche stile Columbine...), ma questa è una canzone dal testo solenne e tragico, che si spiega da sola. [RV]
Kun pommi on pudotettu
(continuer)
envoyé par Rikki Pentturi (RV:n suomalainen kaksosveli) 20/10/2013 - 21:12
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Il latte nero dell'alba

Il latte nero dell'alba
2011
L'imperdonabile

L’espressione “Il latte nero dell’alba” è misteriosa, ma molto evocativa.
È tratta da una poesia di Paul Celan (1920-1970), uno dei massimi poeti di cultura ebraica del secolo scorso.
Nato in Romania, morto a Parigi, scriveva in tedesco. Come tanti artisti ha cambiato tante patrie, senza mai trovarne una.
I suoi genitori morirono in campo di concentramento, mentre lui si salvò dalla cattura. Paul Celan visse tutta la sua esistenza con l’ossessione di non avere fatto abbastanza per salvare i suoi e, in fondo, con il senso di colpa per essere sopravvissuto, per non essere morto con loro: la memoria dello sterminio dei suoi genitori e del popolo ebraico, la memoria delle violenze della guerra, lo ossessionò al punto tale che, infine, si suicidò, buttandosi nella Senna dal Pont Mirabeau.
Il latte nero dell’alba è quello che bevevano ogni mattino gli ebrei che sapevano... (continuer)
La notte beviamo il latte nero dell’alba
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 20/10/2013 - 18:43
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The Generals Are Born Again

The Generals Are Born Again
1988
Wide Blue Yonder
he generals are born again, born again, born again
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 20/10/2013 - 15:43
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April 2031

April 2031
1992
Dog Eat Dog
They say the sky used to be blue I don't quite believe it
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 20/10/2013 - 15:11
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Aftershock

Aftershock
1985
Spreading the Disease

Seemingly every thrash band in the 80s wrote at least one song about nuclear warfare. Anthrax were no different. "Aftershock," off of their 1985 Spreading the Disease album, contains the following armageddon-themed lyrics
The day will come, you cannot run
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 20/10/2013 - 15:01
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So Afraid of the Russians

So Afraid of the Russians
(Tom Lyon)
1983
So Afraid Of The Russians / Unknown Soldier
Produced by John Cale
I'd Like to feed the children
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 20/10/2013 - 14:56
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Miesten koulu

Miesten koulu
[1982]
Testo e musica: Marjamäki/Hyvärinen
Lyrics and music: Marjamäki/Hyvärinen
Sanat ja musiikki: Marjamäki/Hyvärinen
Album: WC-Räjähtää ("Esplosione nucleare del WC" / "WC Nuclear Blast")


L'album WC-Räjähtää (“Esplosione nucleare del WC”), dalla copertina rimasta famosa in Finlandia e del tutto conseguente al titolo, è un'icona dell'antimilitarismo punk finlandese. In questo pezzo, la coppia Marjamäki/Hyvärinen (Jake e Vellu) danno una simpatica immaginetta dell'esercito finlandese e delle sue...tute mimetiche. La mimetica finlandese è detta popolarmente “sadeviitta”, che alla lettera significa “mantellina contro la pioggia” o “poncho”; certamente, la Finlandia non dev'essere un paese dove splende un sole implacabile. Per il resto, a parte questa caratteristica “locale”, la descrizione della “scuola degli uomini” può avere valore generale: l' “asilo infantile del paese” dove “da... (continuer)
Armeija on muka miesten koulu
(continuer)
envoyé par Rikki Pentturi (RV:s suomalainen kaksosveli) 19/10/2013 - 23:51
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The Maker

The Maker
The last day rushes by
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 19/10/2013 - 23:38
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The Day After

The Day After
1989
There's a rumble in the mountains
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 19/10/2013 - 23:20
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Bastard Landlord

Bastard Landlord
(Jem Finer)
1990
7" Summer In Siam/ The Bastard Landlord

Poi in Hell's Ditch remastered 2004
Oh Lord won't you tell me I'm sure I don't know,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 19/10/2013 - 23:14
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Jos ei olis armeijoita

Jos ei olis armeijoita
[1982]
Testo e musica: Marjamäki/Hyvärinen
Lyrics and music: Marjamäki/Hyvärinen
Sanat ja musiikki: Marjamäki/Hyvärinen
Album: WC-Räjähtää ("Esplosione nucleare del WC" / "WC Nuclear Blast")


L'album WC-Räjähtää (“Esplosione nucleare del WC”), dalla copertina rimasta famosa in Finlandia e del tutto conseguente al titolo, è un'icona dell'antimilitarismo punk finlandese. Ci si ritrovano, nel 1982, tutti i “protagonisti” di allora, come Ronald Reagan; naturalmente, nella canzone è nominato assieme a Hitler. “Jake” Marjamäki e “Vellu” Hyvärinen non ci sono mai andati tanto per il sottile, specialmente all'inizio; e formulano domande parecchio semplici e dirette, come quelle di questa canzone. Semplici e dirette, chiaramente, una volta sciolto il per nulla semplice enigma della lingua finlandese, che -per giunta- in questa canzone si presenta nella sua forma “colloquiale” (per cui, ad esempio, le forme letterarie come olisi, että, mutta, sotisi appaiono come olis, et, mut, sotis. [RV]
Joku väittää et armeijoilla
(continuer)
envoyé par Rikki Pentturi (RV:n suomalainen kaksosveli) 19/10/2013 - 22:04
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W moim ogrodzie

W moim ogrodzie
[1983]
Dall'album "To co najlepsze z dziesięciu lat (1983-93)"
Testo dal http://www.tekstowo.pl/piosenka,daab,w...
W moim ogrodzie, gdzie czas leniwy
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 19/10/2013 - 04:32
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Korowód

Korowód
[1970]
Testo: Leszek Aleksander Moczulski
Musica: Jan Kanty Pawluśkiewicz
L'album "Marek Grechuta & Anawa"
Eseguito da Marek Grechuta e gruppo Anawa
Testo pescato qua http://www.tekstowo.pl/piosenka,marek_...
Kto pierwszy szedł przed siebie?
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 19/10/2013 - 01:20
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The Body of an American

The Body of an American
1986
EP: Poguetry in Motion

Compare anche nella versione rimasterizzata del 2004 dell'album Rum, Sodomy, and the Lash (1985)
(MacGowan)

The instrumental part is borrowed from Guns of Navarone, a melody originally written by Dimitri Tiomkin for a 1961 film of the same name (adaptation of Alistair MacLean’s novel about a dangerous mission of Allied soldiers in World War II) and popularized by various bands, most famously The Skatalites and The Specials.

La storia migliore di MacGowan, capace di scatenare l’inferno con fisarmoniche, cornamuse e tin whistle, è contenuta nel grande classico del folk-punk celtico ribelle firmato dai Pogues: Rum, Sodomy, and the Lash. The Body of an American è stata in un certo senso penalizzata dall’utilizzo in tutte quelle scene di The Wire con i tizi irlandesi che ballano, ma questa è una delle canzoni più vere mai scritte sull’immigrazione. È anche uno... (continuer)
The Cadillac stood by the house
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 19/10/2013 - 00:15
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Paddy Public Enemy No 1

Paddy Public Enemy No 1
1997 - The Crock of Gold

Borrows the melody from Pat From Mullingar (Man From Mullingar), an Irish folk song about a heroic Irish rebel. As Shane’s lyrics tell a story of a much more unfortunate Irish Republican, they can be perceived as a bitter counterpart to the original song. The instrumental sections of Paddy Public Enemy No. 1 are taken from Kesh Jig (see Sea Shanty).
The chasing girls was easy and drinking been was fun
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 19/10/2013 - 00:06
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Na bi strena men

Na bi strena men
Questa canzone è stata scritta da Dušan Jović, il padre del musicista rom Jovica Jović. Dušan è sopravvissuto ad Auschwitz ed è stato partigiano in Jugoslavia.

Il cuore di Dušan, ad Auschwitz, cantò una canzone: e parole e la musica furono un tutt'uno che venne giù di getto. La cantò sempre. Un giorno Jovica si lamentò: "Canti sempre cose tristi!". Dušan gli rispose: "Così non dimenticherai". Jovica ritrovò il testo tra le cose di Dušan, dopo la sua morte.
(dal libro "La meravigliosa vita di Jovica Jović" di Moni Ovadia e Marco Rovelli)
O Hitleri ande Nemacka,
(continuer)
18/10/2013 - 22:46
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Viva Palestina

Viva Palestina
[2011]

Album : 20000 elmetti
feat. Bonnot (Assalti Frontali)

Ho deciso di scrivere questa canzone circa due anni fa. Mi trovavo casualmente a Parigi proprio quando in Medioriente l'esercito israeliano scatenava l'operazione “Piombo Fuso”. Ebbi modo allora di partecipare ad una grande manifestazione di solidarietà con il popolo palestinese e di vivere da testimone le scene di riot già conosciute in televisione durante la rivolta delle banlieues. Rimasi colpito dall'immaginario che faceva da sfondo a quelle forme dirompenti di partecipazione; un immaginario denso di contraddizioni e impolitico, almeno dal punto di vista occidentale. Un immaginario che scardinava i dogmatismi dell'ortodossia politica della sinistra e le nostre griglie interpretative. Molte delle persone scese in piazza quel giorno portavano la bandiera o anche solo i colori del proprio paese d’origine: era una manifestazione... (continuer)
Alla mia età sono già uomo
(continuer)
18/10/2013 - 16:38
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Per i morti di Lampedusa

Per i morti di Lampedusa
(2013)

Sulla musica di Brigante se more
Tu li vedevi davanti al porto
(continuer)
envoyé par adriana 18/10/2013 - 14:49
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En halua tietää

En halua tietää
[2004]
Lyrics and music: Antti Tuisku
Testo e musica: Antti Tuisku
Single Release
Vierelläin oot, mut missä sä oot, et läsnä lainkaan
(continuer)
envoyé par Rikki Pentturi (RV:n suomalainen kaksosveli) 18/10/2013 - 12:38

ANONIMO / ANONYMOUS: דאָס געטאָ פֿון עזה

ANONIMO / ANONYMOUS: דאָס געטאָ פֿון עזה
Dos geto fun Oze
Il ghetto di Gaza
The Gaza Ghetto
[2013]



Con questo testo, che non sappiamo se chiamare una canzone, un'orazione o qualcosa che va oltre, “Canzoni Contro la Guerra / Antiwar Songs” raggiunge quota ventimila. Lo fa con una cosa del tutto nuova, che mai si era verificata prima: un testo originale. Lo abbiamo ricevuto da una persona che desidera restare anonima e che lo ha scritto in lingua Yiddish fornendoci anche la trascrizione e la traduzione italiana.

Così ci ha brevemente scritto: “Seguo questo sito fin quasi dai suoi inizi, e vi invio questa cosa che ho scritto in una lingua che non è la mia, ma che è sedimentata durante lunghi anni di studio e di comunanza. So che il sito si avvicina ad un traguardo importante, e ho quindi immaginato di dare la parola a chi ha vissuto ed è stato sterminato nei ghetti europei durante il Nazismo e la guerra, e di dargliela in quella... (continuer)
1.
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 18/10/2013 - 12:37

Ti Auguro

Ti Auguro
Un testo particolarmente ispirato .... della cantautrice per la Pace, la Nonviolenza,contro tutte le guerre e le mafie.
Ti Auguro...
(continuer)
18/10/2013 - 12:20
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Sotahullut

Sotahullut
[1982]
Testo e musica: Marjamäki/Hyvärinen
Lyrics and music: Marjamäki/Hyvärinen
Album: Rajoitettu ydinsota ("Guerra nucleare limitata" / "Limited Nuclear War")


"Rattus" vuol dire proprio quello: "ratto, topaccio". E' una storica band finlandese punk rock formatasi addirittura nel 1978 (!); scioltasi nel 1988, si è ricostituita nel 2001. La band si è formata nella città di Vilppula, costituita originariamente da Jarkko Marjamäki (detto "Jake") e da Veli-Pekka Hyvärinen (detto "Vellu"); il nome "Rattus" deriva dall'album Rattus Norvegicus della punk rock banda britannica The Stranglers. Nel 1980 i Rattus pubblicarono il primo single, dal titolo che è tutto un programma: "Khomeini Rock". Dopo altri single e il primo LP, "Fucking Disco", "Rajoitettu Ydinsota" ("Guerra nucleare limitata") è il loro secondo LP pubblicato nel 1982 sempre per la Poko Records. Nel 2012 i Rattus erano a Bologna in concerto, coi loro pezzi rigorosamente in finlandese. [RV]

Pitäkää vitun sormenne irti minusta
(continuer)
envoyé par Rikki Pentturi (RV:n suomalaisen kaksosveli) 18/10/2013 - 11:52
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U mari unnavi curpi

U mari unnavi curpi
[2013]



7 settembre 2013
Ad un anno dal naufragio di Lampione alcune iniziative sono state fatte in Tunisia e Sicilia per ricordare il triste evento e ricordare che molte famiglie ancora non hanno notizie certe sui loro cari ancora dispersi. Noi abbiamo dato il nostro contributo con una canzone ed un video da Lampedusa.

Giacomo Sferlazzo -associazione Askavusa Lampedusa
U mari unnavi curpi. Unnannu curpi l’ondi, ca supre e scogghi i varchi fisciru fracassari
(continuer)
envoyé par adriana 18/10/2013 - 11:48

La ballata dell'incazzato

Sono incazzato.
(continuer)
envoyé par adriana 18/10/2013 - 09:24

Lo sciopero

Lo sciopero
Mi volete?
(continuer)
envoyé par adriana 18/10/2013 - 09:14
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Non è l'inferno

Non è l'inferno
(2011)
Ho dato la vita e il sangue per il mio paese
(continuer)
envoyé par Luca 18/10/2013 - 00:52
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Pobre del cantor

Pobre del cantor
‎[1967]‎
Parole e musica di Pablo Milanés.‎
Nell’album di Ángel Parra intitolato “Canciones de patria nueva” pubblicato nel 1971.‎
Il brano fa parte del repertorio anche di Elisa Serna, di Daniel Viglietti, di ‎‎Soledad Bravo e di Víctor Manuel.‎
L’ho attribuita ad Ángel Parra perché risulta che sia stato il primo ad inciderla.‎
Pobre del cantor de nuestros días
(continuer)
envoyé par Bernart 17/10/2013 - 11:39
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En la mina “El Tarancón”‎

En la mina “El Tarancón”‎
Canzone popolare asturiana, nell’album dela cantautrice madrilena intitolato “Quejido” del 1972.‎
Sulla melodia e la struttura di En el pozo María Luisa (Santa Barbara bendita)



A partire dal 1970 la Serna si autoesilò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne ‎notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice ‎madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, ‎le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ‎ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…‎

Canzone che racconta di un disastro minerario avvenuto nelle Asturie, nei pressi dei villaggi di ‎Caborana e di Moreda de Aller.‎
En la mina el Tarancón
(continuer)
envoyé par Bernart 17/10/2013 - 11:00
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Quejido

Quejido
‎[1972]‎
Parole e musica di Elisa Serna
La traccia che apre e che dà il titolo al suo album d’esordio del 1972.‎



A partire dal 1970 la Serna si autoesiliò a Parigi e proprio lì, mentre si esibiva in un locale, venne ‎notata da Paco Ibáñez che decise di produrre questo primo disco della cantautrice ‎madrilena. Nel 1973 la Serna fece ritorno in Spagna e fu subito arrestata per sovversione. Rilasciata, ‎le fu impedito di esibirsi e di pubblicare. Il suo “Quejido” (lamento, in italiano) fu vietato e venne ‎ripubblicato solo qualche anno dopo con alcuni brani pesantemente censurati…‎
‎¿Qué es lo que pasa conmigo?
(continuer)
envoyé par Bernart 17/10/2013 - 10:40
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Podzielono świat

Podzielono świat
[1987]
Testo e musica: DAAB
Dall'album "Ludzkie uczucia"

Dal sito www.tekstowo.pl
Podzielono świat na części,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 17/10/2013 - 04:48
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San Francisco

San Francisco
Album: "Mon frère" (1972)

En 1971, Catherine Le Forestier, accompagnée de son frère Maxime à la guitare, remporte le premier prix du festival de Spa. Avec l'argent ainsi gagné, ils décident de partir tous les deux pour San Francisco. Ils se rendent alors à l'adresse que leur a confié Luc Alexandre, un ami belge qui leur assure que la ville est faite pour eux. Ils y restent plusieurs semaines, au milieu d'une communauté hippie baptisée « Hunga Dunga » où se côtoient entre autres des déserteurs du Viêt Nam et des homosexuels.

De retour en France, Maxime reçoit une lettre accompagnée de dessins que lui ont envoyé les habitants de la maison bleue. Ne parlant que très peu l'anglais et pour les remercier de leur accueil, il décide de leur envoyer une chanson plutôt qu'un courrier et c'est ainsi qu'il écrit et compose rapidement San Francisco. Titre joué à la guitare, il évoque cette maison habitée par les hippies.
C'est une maison bleue
(continuer)
16/10/2013 - 23:23
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Nessuno è straniero

Nessuno è straniero
Questa canzone dell'enorme dramma dell'immigrazione, vuole essere un piccolo ricordo di tutte le persone che non ce l'hanno fatta e un a preghiera laica per tutte quelle persone scampate ai naufragi perché possano finalmente vivere con la dignità che meritano.
Sempre con le spalle al muro questa vita di passaggio,
(continuer)
envoyé par Stefano Crialesi 16/10/2013 - 23:10
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Places

Places
Album: Places (2012)

Dal primo album di Lou Doillon, figlia di Jane Birkin e del regista Jacques Doillon. Un album di canzoni intimiste cantate in inglese tra cui spicca questa "Places" per la quale la cantante e modella è stata paragonata (con un pizzico di esagerazione) a Patti Smith.
We've named everything
(continuer)
16/10/2013 - 22:46
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Or che Mussolini

anonyme
‎"Si Mussolini no era un asesino, me pregunto que hacían sus tropas en Etiopía y en mi propio país, España..." (Gustavo Sierra Fernández)

"... certi vecchi che continuano ad occupare posti di potere invece che seggiole al circolo e finiscono a dire sfondoni del tipo 'A parte le leggi razziali Mussolini è stato un buon capo di Stato'." (Fasciano)

Miguel Hernández, dalla raccolta “Viento del pueblo. Poesía en la guerra”, 1937.‎

CENICIENTO MUSSOLINI

Ven a Guadalajara, dictador de cadenas,
carcelaria mandíbula de canto:
verás la retirada miedosa de tu hienas,
verás el apogeo del espanto.‎

Rumorosa provincia de colmenas,
la patria del panal estremecido,
la dulce Alcarria, amarga como el llanto,
amarga te ha sabido.‎

Ven y verás, mortífero bandido,
ruedas de tus cañones,
banderas de tu ejército, carne de tus soldados,
huesos de tus legiones,
trajes y corazones... (continuer)
Bernart 16/10/2013 - 14:27
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Canción del antiavionista

Canción del antiavionista
‎[1937]‎
Poesia tratta dal IV volume di “Poemas sueltos” (1939)‎

La canzone dell’addetto alla batteria contraerea è una poesia importante perché descrive bene il ‎sentimento di civili e combattenti sottoposti ai primi bombardamenti a tappeto su obiettivi civili ‎della Storia, quelli attuati nella primavera del 1937 dalla Legione Condor della Luftwaffe nazista, ‎intervenuta a sostegno del bando franchista, sulle città di Durango e Guernica.‎
Que vienen, vienen, vienen
(continuer)
envoyé par Bernart 16/10/2013 - 14:03
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Las abarcas desiertas

Las abarcas desiertas
‎[1937]‎
Poesia tratta dal IV volume di “Poemas sueltos” (1939)‎
Messa in musica da Francisco Curto nel suo “Miguel Hernández” del 1976 e più recentemente da ‎‎Joan Manuel Serrat nell’album “Hijo de la luz y de la sombra” del 2010.‎


Il grido di Miguel Hernández bambino contro la miseria e l’ingiustizia che soffocavano la sua terra.‎
Ogni 5 di gennaio in Spagna (dove sono un po’ più cattolici di noi, con la nostra Befana…) si ‎festeggia la “Cabalgata de Reyes Magos” ed il giorno seguente i bambini trovano nella calza il ‎carbone dolce portato dai re astronomi… Ma la calza del piccolo Miguel era un calzettone di lana di ‎capra messo sulla finestra fredda di una bergeria, e il bambino sognava che la mattina dopo il ‎mondo si fosse trasformato in un negozio di giocattoli… Ma nessun “re magio” si avvicinò mai alla ‎finestra ed alla calza di Miguel, sempre gelata e vuota così come le sue “abarcas”, i sandali di cuoio ‎crudo tipici delle zone rurali spagnole…‎
Por el cinco de enero,
(continuer)
envoyé par Bernart 16/10/2013 - 13:11
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La senda está trazada

La senda está trazada
‎[anni 60]‎
Parole e musica di Jorge Salerno
Nel disco di Daniel Viglietti intitolato “Canto libre”, o “A una paloma”, del 1970.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone scritta da Jorge Salerno, studente universitario uruguayo e militante del Movimiento de ‎Liberación Nacional-Tupamaros. Jorge Salerno morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno ‎scontro fuoco con la polizia ‎durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i ‎Tupamaros si produssero in ‎un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una ‎cittadina a pochi chilometri da ‎Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di ‎vista dimostrativo perché, oltre ‎alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.‎
A lui è dedicata anche un'latra canzone di Viglietti già presente sul sito, Sin música.‎
España, Inglaterra, también Portugal,
(continuer)
envoyé par Bernart 16/10/2013 - 11:19
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Cantaliso en un bar

Cantaliso en un bar
‎[1937]‎
Versi del poeta, giornalista ed attivista politico cubano ‎‎Nicolás Guillén, dalla raccolta ‎‎“Cantos para soldados y sones para turistas” del 1937.‎
Musica di Daniel Viglietti, dal disco intitolato “Canciones chuecas” del 1971. ‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Los turistas en el bar:
(continuer)
envoyé par Bernart 16/10/2013 - 10:55
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Il miracolo

Il miracolo
2012
Luna Park live

Colonna sonora del film "Ci vorrebbe un miracolO"
Ben arrivato nel paese dei balocchi
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/10/2013 - 10:30

Campos de paz, y sin embargo

Campos de paz, y sin embargo
Poesia di Rafael Alberti, originariamente intitolata ‎‎“Canción XVII”, nella raccolta intitolata “Balada y canciones del Paraná” pubblicata nel 1954.‎
Musica di Niño Gema, dall’LP di Francisco Montaner del 1974 intitolato “El crimen fue en ‎Granada”‎
Campos de paz. Y, sin embargo,
(continuer)
envoyé par Bernart 16/10/2013 - 10:26
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María Coraje

María Coraje
‎[1970]‎
Parole e musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album “Quiero abrazarte tanto” pubblicato nel 1970.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Tiene 106 años y tiene el pelo blanco de nieve.
(continuer)
envoyé par Bernart 15/10/2013 - 15:59
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Cefalonia 8/9/1943

2012
E lo chiamano amore
8 settembre a Cefalonia il sole
(continuer)
envoyé par Dq82 15/10/2013 - 15:47
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Soldati

2012
E lo chiamano amore
Combattevano da ormai quaranta giorni
(continuer)
envoyé par Dq82 15/10/2013 - 15:45
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L'esercito dei morti

2009
Esterno buio
Stride nel vento freddo del mattino
(continuer)
envoyé par dq82 15/10/2013 - 15:43
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Il pazzo

2009
Esterno buio
Condannato a 100 anni di galera
(continuer)
envoyé par DoNQUijote82 15/10/2013 - 15:40
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Ai Martiri: Cumiana

Ai Martiri: Cumiana
2009
Album: Esterno buio

Gli autori della canzone sono Davide Grosso e Roberto Briscese, membri de La Bottega di Musica e Parole.

Cumiana, la strage del 1944

Da Wikipedia

La strage di Cumiana [paese nei pressi di Pinerolo, provincia di Torino, ndr] avvenne il 3 aprile 1944 ad opera di un reparto del 7º battaglione SS italiane (inquadrate qualche mese più tardi in quella che si chiamerà 29. Waffen-Grenadier-Division der SS). Il 7º battaglione, costituito da circa 500 militi, arrivò nella zona di Cumiana, non lontana dalla direttrice Avigliana-Orbassano-Pinerolo, per un ciclo di addestramento in vista di successivi impieghi sul fronte sud. Di fatto, esso fu utilizzato per fronteggiare forti gruppi di "ribelli" (così erano chiamati dalla propaganda nazifascista) appartenenti alla resistenza partigiana.

Antefatti

Il contatto con i partigiani avvenne la notte tra il 31 marzo ed il 1º aprile... (continuer)
Ho visto il sole tramontare nel cielo sui Tre Denti,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 15/10/2013 - 15:38
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Maquis

Maquis
‎[1976]‎
Parole e musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver ‎atrás” del 1976.‎



Ignoro cosa faccia oggi lo spagnolo Bernardo Feuerriegel Fuster – questo il vero nome di Pedro ‎Faura (1947-), autore di questa canzone – ma in gioventù è stato un militante comunista ed un ‎membro della formazione guerrigliera antifranchista Frente Revolucionario Antifascista y Patriota ‎‎(FRAP), attiva tra il 1973 ed il 1978, quella cui appartenevano Xosé Humberto Baena, Ramón ‎García Sanz e José Luis Sánchez Bravo, tre dei cinque “terroristi” fucilati dal regime poche ‎settimane prima della definitiva partenza di Francisco Franco per l’Inferno.‎


Ma la canzone non è dedicata tanto ai giovani rivoluzionari comunisti che tra gli anni 60 e 70 ‎diedero qualche grattacapo alla dittatura, bensì ai loro padri, ai maquis, ai “Guerrilleros Españoles”, ‎repubblicani che... (continuer)
Fueron tiempos de dolor
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envoyé par Bernart 15/10/2013 - 15:10
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Italia libera

Italia libera
Da "Dolce Resistenza" [2006]
Italia libera da mille facce vuote
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envoyé par DoNQuijote82 15/10/2013 - 12:18
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Volver no es volver atrás

Volver no es volver atrás
‎[1957]‎
Versi di José Bergamín (1895-‎‎1983) poeta spagnolo.‎
Musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver atrás” del ‎‎1976.‎


Poesia di esilio e di ritorno (ma mai un ritorno indietro), cosa che toccò più volte nella sua vita allo ‎scrittore José Bergamín. Già oppositore della dittatura del generale Miguel Primo Rivera (dal 1923 ‎al 1930), durante la Seconda repubblica diresse la rivista culturale “Cruz y Raya” e, allo scoppio ‎della Guerra Civile, divenne il presidente dell’Alianza de Intelectuales Antifascistas. Fu lui ad ‎incaricare ufficialmente Picasso affinchè realizzasse il suo ‎‎“Guernica” per l’Esposizione ‎Internazionale di Parigi. Alla vittoria dei fascisti, fuggì dalla Spagna portando con sé il manoscritto ‎di “Poeta en Nueva York” che l’autore, ‎‎Federico García Lorca, gli aveva ‎regalato poco prima di essere assassinato. Fu Bergamín... (continuer)
Volver no es volver atrás.
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envoyé par Bernart 15/10/2013 - 11:23
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Elegía a un poeta que no tuvo su muerte. Federico García Lorca

Elegía a un poeta que no tuvo su muerte. Federico García Lorca
‎[1936]‎
Versi del poeta Rafael Alberti, dalla raccolta ‎intitolata “De un momento a otro (Poesía e historia)” pubblicata nel 1937.‎
Musica di Rosa León e Alberto Estébanez.‎
Nel disco di Rosa León intitolato “Paloma desesperada”‎

Una poesia in cui Rafael Alberti esprime il suo profondo dolore per la morte, la sua profonda rabbia ‎per l’assassinio dell’amico Federico ‎García Lorca, con il quale, nel 1927, aveva organizzato nell’Università di Siviglia il tributo al ‎poeta barocco Luis de Góngora y ‎Argote in occasione del terzo centenario dalla morte. ‎
E’ come se Alberti rivendichi qui a sé la morte toccata all’amico e negli ultimi versi gli promette ‎che cercherà di vivere una vita lunga, intensa e degna anche per lui, per restituirgli quella che i ‎fascisti gli strapparono a soli 38 anni…‎
No tuviste tu muerte, la que a tí te tocaba.‎
(continuer)
envoyé par Bernart 15/10/2013 - 10:18
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A Pair of Brown Eyes

A Pair of Brown Eyes
"My Elusive Dreams" è un grande successo del duo irlandese
Ray Lynam and Philomena Begley -



"While Ray and Philomena sang Of my elusive dream" perchè
probabilmente dopo Johnny (da cosa si capisce che è Cash?)il juke box suona quella celebre canzone.
(per le traduttrici water lilies sono le ninfee, forse è un riferimento a qualche altra canzone? Chi lo sa?).
Grande canzone, da brividi.
Un saluto a Phil Chevron, che ci ha lasciato qualche giorno fa, ora Lorelei è rimasta sola.
Claudio (Trieste)
15/10/2013 - 10:12
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L'estaca

L'estaca
CATALANO (VALENCIANO) [Jordi Forbes]
CATALAN (VALENCIAN) [Jordi Forbes]


Versione valenciana di Jordi Forbes
A translation into Valencia Catalan by Jordi Forbes.

"This version is for all of those in Valencia who also feel identified with this song.

Aquesta és una versió Valenciana més pròpia per a tots aquells que s'identifiquen amb la mateixa a València

Visca València! :) "
L'ESTACA
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envoyé par Jordi Forbes 15/10/2013 - 10:10




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