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Avant le 2013-10-13

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Di porpora e neve

(autrice e compositrice Michela Di Ciocco)
Voci per la libertà 2013
Secoli,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 18:41

Shapes of Sound

Voci per la libertà 2013
Ho Avuto molto tempo e so
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:57

Caino

Caino
Voci per la libertà 2013
Scendi giù, scendi giù dal letto
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:55
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Res Publica

(autore e compositore David Boriani)

Voci per la libertà 2013
In condizioni migliori
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:52
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Saint Michel

Saint Michel
2013
Canzoni al buio
(A.Cavallaro)

Sorta di preghiera al santo protettore della Polizia, al quale si rivolge l'artista per capire cosa è realmente successo a Stefano Cucchi e a Aldrovandi e per chiedere giustizia.

Voci per la libertà 2013
Per chi non spezza, mai le catene,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:49

The Call of the Lords

The Call of the Lords
Music and Lyrics by “SYNCAGE 2013”
DEDICATO AI MILIONI DI RAGAZZI TRASFORMATI IN SOLDATI DAI SIGNORI DELLA GUERRA

Premio della Critica Voci per la libertà 2013
Now, handsome young man
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 4/10/2013 - 15:34
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Rose di Romania

Rose di Romania
1992
Rock in Italia

Priviero/Bubola
Amore ciao, domani vado via
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/10/2013 - 15:27
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In Sud Africa

In Sud Africa
1988
San Valentino
Così siedi ed ascolta figlio mio
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/10/2013 - 14:20
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El burro i l’àguila reial

El burro i l’àguila reial
‎[1974]‎
Parole e musica di Francesc “Quico” Pi de la Serra
Dall’album intitolato “No és posible el que visc” (lo tradurrei con “Non credo ai miei occhi”)‎
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎
interpretata anche da Cesk Freixas

Chi sono l’asino e l’aquila reale? Eccoli qua!‎
Qui fa i desfà quan vol sense manies,
(continuer)
envoyé par Bernart 4/10/2013 - 10:54
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Aire libre

Aire libre
‎[1958]‎
Versi del poeta Blas de Otero, ‎dalla raccolta intitolata “En castellano” pubblicata nel 1960.‎

Musica di Víctor Manuel, dall’album intitolato “Víctor Manuel 10” pubblicato nel 1976.‎

Un inno all’amore e alla libertà di rara bellezza e potenza. Ed è pure una CCG DOCG perché negli ‎ultimi versi il poeta, per aggirare la censura, trasforma “los curas”, i preti, in “los tundras” (con ‎l’articolo non concordante, che tundra è femminile anche in spagnolo… e poi l’uso di quel ‎sostantivo non avrebbe alcun senso nel contesto…) e “los militares” in “los similares”. La censura, ‎meschina, non si accorse di essere stata buggerata, ma colpì comunque i versi più esplicitamente ‎erotici contenuti nella seconda strofa…‎

Era quindi sul clero e su militari, sui cardini del franchismo che Blas de Otero sputava… all’aria ‎libera. (fonte: Blas de otero y la ‎censura española desde 1949 hasta la transición política”, di Lucía Montejo Gurruchaga, UNED – ‎Madrid)‎
Si algo me gusta, es vivir.
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 15:49
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El monte y el río

El monte y el río
‎[1952]‎
Versi di Pablo Neruda, dalla ‎raccolta intitolata “Los versos del capitán”, edito per la prima volta a Napoli nel 1952.‎
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
En mi patria hay un monte.
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:55

Porque no estamos conformes

Porque no estamos conformes
‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Musica di Rosa León ‎
Nell’album intitolato “Oído por ahí”.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Porque no estamos conformes
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:54
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Cómo canta la paloma

Cómo canta la paloma
‎[1976]‎
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
‎¡Cómo canta la paloma!.
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:53
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‎¡Ay Carmela!‎

‎¡Ay Carmela!‎
‎‎[1976]‎
Scritta dal poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz insieme a ‎‎Luis Eduardo Aute
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎

‎¿Quén se acordaba de tí
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:52
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Campo de amor

Campo de amor
‎[1964]‎
Versi del poeta Blas De Otero, dalla ‎raccolta “Que trata de España” edita nel 1964 e stracensurata dal regime..‎
Musica di Rosa León
Nell’album intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎



Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Si me muero, que sepan que he vivido
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 12:48
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A por el mar

A por el mar
‎[1976]‎
Scritta da Luis Eduardo Aute, che la incise personalmente nel 1978 nel suo album intitolato ‎‎“Albanta”.‎
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
El mar, que fue una palabra
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 10:58
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Los clandestinos

Los clandestinos
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il poeta e liricista basco ‎‎Jesús Munárriz
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Pocos saben sus nombres, sus apellidos;
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 10:56
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Las canciones que ahora nacen

Las canciones que ahora nacen
‎[1976]‎
Scritta da Rosa León con il marito José Luis García Sánchez, regista cinematografico
Nell’album “Oído por ahí”‎

Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex ‎falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le ‎organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…‎
Las canciones que ahora nacen
(continuer)
envoyé par Bernart 3/10/2013 - 10:55
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Die Sonate vom Guten Menschen

Die Sonate vom Guten Menschen
‎[2006]‎
Scritta da Gabriel Yared e Stéphane Moucha.‎
Dalla colonna sonora del film “Das Leben der Anderen” (“Le vite degli altri”), diretto nel 2006 dal ‎regista tedesco Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore del Premio Oscar per il miglior film ‎straniero.‎
Nel film viene eseguita direttamente dall’attore Sebastian Koch, interprete del personaggio dello ‎scrittore teatrale ed intellettuale Georg Dreyman.‎



Non credo di dovervi raccontare la trama de “Le vite degli altri”.‎
Per motivare questa mia proposta, devo solo qui ricordare che nel film Albert Jerska (interpretato da ‎Volkmar Kleinert), un attore perseguitato dalle autorità della Germania Est e costretto all’inattività, ‎poco prima di suicidarsi regala all’amico Georg Dreyman (Sebastian Koch) lo spartito di questa ‎‎“Sonate vom Guten Menschen”. Nei dialoghi viene associata a l’“Appassionata”, la sonata per ‎pianoforte... (continuer)
[strumentale]
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 14:24
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Neno orfo con cabalos ao fondo

Neno orfo con cabalos ao fondo
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da César del ‎Caño e da Antón Seoane (Pilocha).‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo, qui descritto come cavalli al ‎galoppo di notte, portatori di un vento scuro e mortale, cavalli che al loro passaggio hanno lasciato ‎il poeta – che nel 1936-39 era un giovane uomo – orfano di tutto, persino della propria dignità, ‎giacchè allo scoppio della guerra civile Celso Emilio Ferreiro fu costretto ad arruolarsi tra i ‎falangisti “come unico modo di aver salva la vita e di garantire tranquillità alla famiglia”. Ma già ‎nel 1937, di ritorno dal fronte delle Asturie, fu arrestato e detenuto per alcuni giorni per aver ‎pronunciato discorsi antifascisti. Fu salvato dalla fucilazione,... (continuer)
Pasaron os cabalos da noite e veu a ialba. ‎
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 12:12
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Espranza

Espranza
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Alfonso ‎Deus Santos (Cumbre), da Jei Noguerol e da Suso Vaamonde.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Erguerémo-la espranza
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 11:51
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Deitado frente ao mar

Deitado frente ao mar
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Bibiano e ‎da Xerardo Moscoso.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… La lingua gallega, lingua ‎popolare e proletaria, è per il poeta il solo mezzo per cantare degli uomini giusti e buoni, di tutti coloro che ‎soffrono, in Galizia come nel mondo intero, perché costretti a subire, meglio, a combattere ‎quotidianamente contro le menzogne e le ingiustizie dei potenti…… ‎

Lingoa proletaria do meu pobo, ‎
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 11:39

Aire puro

Aire puro
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Poesia musicata, per esempio, da Jei ‎Noguerol.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo… L’aria pura che reclamava il ‎suo diritto ad entrare in ogni casa era quella stessa libertà che - se accolta da tutti come auspicava il ‎poeta - avrebbe finalmente soffiato via il tanfo del fascismo che appestava la Spagna… ‎

O aire puro da mañá procrama
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 11:24
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Cantata NO MUOS

Cantata NO MUOS
Nella tradizione dei cantastorie, la cantata racconta la nascita del movimento NO MUOS, che si oppone alla installazione della 4° stazione M.U.O.S. (Mobil User Objective Sistem) nella base militare US Navy N.R.T.F. a Niscemi (CT). La storia arriva fino al 30 marzo 2013, giornata della grande manifestazione nazionale a Niscemi, dove è stata presentata per la prima volta.
www.nomuos.info
www.nomuosfilm.it
www.matildepoliti.com
1. Sicilia, nostra terra amata matri
(continuer)
envoyé par matilde politi 2/10/2013 - 10:51
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Nota necrolóxica

Nota necrolóxica
‎[1972]
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cementerio privado” pubblicata nel 1972.‎
Poesia poi musicata da Luís Emilio ‎Batallán.‎

Si tratta di un epitaffio scritto per sé stesso (il poeta morirà qualche anno più tardi) e per ogni poeta ‎che ha avuto il coraggio di mettere la sua arte al servizio della verità, della libertà, della speranza, ‎della vita, dell’uomo. Questo tipo di poeta non muore ma si trasfonde nella storia. Il poeta può ‎morire ammazzato come un cane ( il “can de palleiro”, razza canina autoctona della Galizia) perché ‎canta una terra ferita e oltraggiata da gente stupida e meschina, ma ogni necrologio risulterà falso, ‎che il poeta – così come tutti i morti ammazzati perché cercavano libertà e verità – non muore, anzi, ‎godrà sempre di ottima salute. Il corpo può essere vinto, la giustizia può essere piegata ma il fuoco ‎che incendia le idee, la ribellione, non sarà mai vinto…‎
Deron os abecedarios
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 09:27

Cantares

Cantares
‎[1935]‎
Versi del grande poeta galiziano, dalla raccolta intitolata “Cartafol de poesía” pubblicata nel 1935.‎
Poesia poi musicata da diversi autori, tra cui Miguel Varela e María Manoela, Muxicas e Suso Vaamonde.‎

Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il ‎sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Bellissima poesia dedicata ala Galizia e alla sua gente, ma che può essere letta come un inno alla ‎libertà universale, di ogni popolo…‎
Que ninguén queira ensinarme
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:51
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Irmaus

Irmaus
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎

Messa in musica dal gruppo Fuxan os ‎Ventos, nell’album “Fuxan os Ventos” del 1976.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Camiñan ao meu rente moitos homes.
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:34
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Inverno

Inverno
‎[1962]‎
Poesia di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xerardo Moscoso, Xoán Silva e Luís Emilio Batallán, la cui versione è intitolata ‎‎“Chove, chove”.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

Chove, chove na casa do pobre
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:32
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María Soliña

María Soliña
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Una delle poesie più intense e famose del grande poeta gallego, messa in musica da diversi autori, ‎tra cui Falsterbo 3, Xavier, Amancio Prada, ‎Astarot, Benedicto, Los Tamara, Luar Na Lubre e Carlos Núñez con Teresa Salgueiro, l’ex ‎splendida voce dei Madredeus.

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎



Una poesia in cui Celso Emilio Ferreiro associa l’oscurità dei suoi tempi a quelli dell’Inquisizione, ‎raccontando l’orribile vicenda della persecuzione di María Soliña (o Soliño), una donna vissuta tra ‎‎16° e 17° secolo a Cangas de Morrazo, in Galizia.‎

Nata intorno al 1550, María aveva sposato un pescatore povero ma intraprendente, Pedro Barba, che ‎divenne ben presto un importante imprenditore ittico.... (continuer)
Polos camiños de Cangas
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:27
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Consellos

Consellos
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Amancio Prada ‎‎(1949-), compositore e cantautore spagnolo.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

(Libro dos Proverbios, 23,1-9)
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:25
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O Reino

O Reino
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro, dalla raccolta intitolata “Longa noite de pedra” pubblicata nel 1962 ‎e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica, per esempio, da Federico Trillo del gruppo rock ‎‎Alimarias de Teixido.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

No tempo aquil
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:23
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Longa noite de pedra

Longa noite de pedra
‎[1962]‎
Versi di Celso Emilio Ferreiro. E’ la poesia che dà il nome alla sua più celebre raccolta, pubblicata ‎nel 1962 e stracensurata dal regime franchista.‎
Messa in musica da diversi autori, tra cui Xavier, Once máis 15, Luís Emilio Batallán e Astarot.‎

La lunga notte di pietra è la lunga notte della libertà sotto il fascismo…‎

(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:21
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Fidelidad

Fidelidad
‎[1955]‎
Versi del poeta spagnolo Blas de Otero (1916-1979), ‎dalla raccolta intitolata “Pido la paz y la palabra”.‎



Musica di Luis Pastor. Singolo del 1975 recentemente ripubblicato nella raccolta “Piedra del sol”.‎



Dichiarazione di fedeltà, di fiducia del poeta nell’uomo, nella pace e nella propria terra natale, la ‎Spagna, nonostante l’orrore della Guerra Civile (le due Spagne a cavallo del dolore e della fame) e ‎l’ombra nera del fascismo imperante… “Ho visto e ho creduto, anche se oggi c’è solo buio…”‎
Creo en el hombre. He visto
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:20
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Nanas

Nanas
Versi di Víctor Manuel Arbeloa ‎‎(1936-), scrittore, sacerdote e socialista spagnolo.‎

Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Despierta, mi niño,‎
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:19
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Vamos juntos

Vamos juntos
‎[1963?]‎
Versi di Mario Benedetti, dalla raccolta intitolata “Inventario uno” pubblicata nel 1963.‎

Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor

Con tu puedo y con mi quiero
(continuer)
envoyé par Bernart 2/10/2013 - 08:18
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Cancioneta

Cancioneta
‎[1939]‎
Versi di León Felipe (1884-1968), poeta ‎spagnolo, repubblicano, morto esule in Messico. Poesia originariamente inclusa nella raccolta ‎intitolata “Español del éxodo y del llanto”, la prima pubblicata da León Felipe in esilio.‎



Musica di Luis Pastor, nel disco intitolato “Vallecas” del 1976.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor

El burgués tiene la mesa,‎
(continuer)
envoyé par Bernart 1/10/2013 - 10:04
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La huelga

La huelga
Versi di Pablo Neruda (ignoro da quale raccolta, che non è la poesia dallo stesso titolo inclusa in ‎‎“Canto General”)‎
Musica di Luís Pastor - che intitolò il brano “La huelga del ocio” - lato A di un singolo del 1973 ‎pubblicato dall’etichetta catalana “Als 4 Vents” nella collana “Barlovento” dedicata ai cantautori.‎
Più recentemente il brano è stato incluso in “Piedra del sol”, raccolta delle prime canzoni di Luis ‎Pastor.‎
Testo trovato sul sito di Luis Pastor
Extraña era la fábrica inactiva
(continuer)
envoyé par Bernart 1/10/2013 - 09:30
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Los magos del petróleo

Los magos del petróleo
‎[1973]‎
Parole di Víctor M. Arbelda‎
Musica di Luis Pastor
Nel disco collettivo intitolato “Todo está muy negro”‎

Testo trovato sul sito La ‎Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Tres Reyes Magos desde el oriente
(continuer)
envoyé par Bernart 1/10/2013 - 08:54
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Η Κυρά των Αμπελιών

Η Κυρά των Αμπελιών
I Kyrà ton Ambeliòn
Στίχοι του Γιάννη Ρίτσου (1945 -1947, α´ έκδοση μαζί με «Αγρύπνια», Κέδρος Αθήνα, 1954, ειδική έκδοση Κεδρος, 1975)
Μουσική του Γεώργου Κοτσώνη, 1975
Α´ εκτέλεση: Κώστας Καμένος, Σάνια Κρυστάλη, Ελένη Βιτάλη
Δίσκο: « Η Κυρά των Αμπελιών», 1975 Λύρα. CD 1994.

La Signora delle Vigne
Testo di Yannis Ritsos (1945 - 1947; prima edizione insieme ad «Agrypnia», Kedros, Atene 1975 - edizione dedicata, Kedros, 1975)
Musica di Yorgos Kotsonis, 1975
Prima esecuzione: Kostas Kamenos, Sania Kristali, Eleni Vitali
Disco: «I Kyrà ton Ambeliòn/La Signora delle Vigne», 1975, Lyra. Riedizione in CD: 1994.

Di certo non pretendo che sia apprezzata come un raffinato e filologico scolio critico la mia impressione che qui mi arrischio ad annotare: ma il poemetto di Ritsos, "La Signora delle Vigne" - da cui nel 1975 fu tratto questo notevole disco - a me sembra percorso da un soffio... (continuer)
1) Κυρά των αμπελιών
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 30/9/2013 - 17:40
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Al cantante social, con cariño

Al cantante social, con cariño
‎[1969]‎
Scritta da Moncho Alpuente (Madrid, 1949-), ‎giornalista e scrittore anarchico nonché fondatore e voce di questo gruppo e della sua prosecuzione, ‎‎Desde a Santurce a Bilbao blues band. ‎
Musica di Antonio Piera.‎
Testo trovato sul sito La ‎Zamarra de Gustavo, il sempre ottimo sito di Gustavo Sierra Fernández.‎

Amigo, tú que quieres practicar
(continuer)
envoyé par Bernart 30/9/2013 - 14:15
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Las Madres del Cordero: Los fantasmas

Las Madres del Cordero: Los fantasmas
‎[1969]‎
Scritta da Moncho ‎Alpuente (Madrid, 1949-), giornalista e scrittore anarchico nonché fondatore e voce del gruppo Las Madres del Cordero e della sua prosecuzione, Desde a Santurce a Bilbao blues band. ‎

Ya están aquí los fantasmas
(continuer)
envoyé par Bernart 30/9/2013 - 13:08

Canción bailable

Canción bailable
‎[1970]‎
Versi dell’importante poeta spagnolo, dalla raccolta intitolata “Delitos contra la esperanza”‎
Musica di Adolfo Celdrán, che incluse la poesia nel suo album “Silencio” del 1970.‎

Jesús López Pacheco


Una poesia dedicata non tanto al Che Guevara ucciso in Bolivia, quanto ai rivoluzionari da salotto ‎che lo piangevano a Madrid come altrove… All’epoca Pacheco aveva già abbandonato la Spagna ‎per il Canada dove insegnò per anni letteratura spagnola e dove morì nel 1997.‎
Lo más cómodo es
(continuer)
envoyé par Bernart 30/9/2013 - 11:30
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La muerte del niño herido

La muerte del niño herido
‎[1938]‎
Versi del grande poeta spagnolo pubblicati nel giugno del 1938 sulla rivista culturale repubblicana ‎‎“Hora de España”.‎



Musica di Elisa Serna, dal suo album “Cuatro poemas de Miguel Hernández, ‎Antonio Machado, Jesús L. ‎Pacheco según Elisa Serna” pubblicato nel 1969 nella collezione chiamata “Barlovento” che ‎l’etichetta discografica “Als 4 Vents” di Barcellona dedicava ai cantautori.‎

Tutto l’orrore della Guerra Civile condensato nella descrizione dell’agonia e della morte di un ‎bambino, ferito sotto un bombardamento, del dolore lancinante della madre che lo assiste nel suo ‎delirio febbrile… Mentre nella notte illuminata dalla luna ronza lontano un aereo invisibile, ‎portatore di altra morte, di altra distruzione…‎

E come il bimbo ferito, anche il poeta stava vivendo allora la sua agonia: di lì a pochi mesi, nel ‎febbraio del 1939, sarebbe morto di crepacuore in quel di Collioure, in Francia, durante la fuga ‎dalla sua terra ormai caduta sotto il giogo fascista…‎
Otra vez en la noche... Es el martillo
(continuer)
envoyé par Bernart 30/9/2013 - 10:48

Pugni Chiusi

Pugni Chiusi
Altre canzoni sono cadute nel frullatore:
Pugni chiusi dei Ribelli, Destra-Sinistra di Giorgio Gaber, Figli della stessa rabbia e Beat Ska Oi della BandaBassotti, Pugni chiusi degli Statuto, Pugni in tasca di Frankie HI-NRG MC, Tommie Smith degli Airesis.
Forte il pugno che colpirà
(continuer)
envoyé par TjDJ 30/9/2013 - 10:34
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Pugni in tasca

Pugni in tasca
dePrimoMaggio (2008)
Pugni in tasca dagli ostaggi dello stage,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 30/9/2013 - 10:16
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Lekcja historii klasycznej

Lekcja historii klasycznej
[1979]
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Dall'album "Krzyk" [1981-1989]
Il testo dal sito: kaczmarski.art.pl
"Galia est omnis divisa in partes tres
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 30/9/2013 - 01:16
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War is Over

War is Over
[2013]
Lyrics & Music by Daniel and Lauren Goans
Album: Native Air
I know you will not stop
(continuer)
envoyé par giorgio 29/9/2013 - 16:10
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Hoobaale

Hoobaale
[2008]
Lyrics by Keinan Abdi Warsame
Music: Traditional
Album: The Dusty Foot Philosopher (Re-Issue: Deluxe Edition)

With traditional sounds of Somalian strings and drums "Hoobaale" begins with one of the best lines from K'naan to sum up the whole album as he says: "How come they fix the bridge only after somebody has fallen?"
(Repeat:)
(continuer)
envoyé par giorgio 29/9/2013 - 14:51
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Jules César

Jules César
Jules César

Chanson française – Grand Jojo – 1982

Mon cher Lucien l'âne, mon ami, toi qui as connu la Rome Antique, toi qui as circulé tout au travers de l'Empire, toi qui as accompagné les légions au travers des territoires, franchi les Alpes, surmonté les Pyrénées, tu as certainement dû rencontrer Jules César, l'envahisseur de la Gaule, celui qui plus tard écrivit – tant il avait pris de raclées dans nos paysages vallonnés et boisés : « Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt, minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea quae ad effeminandos animos pertinent inportant, proximique sunt Germanis, qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt. ». J'imagine que cette péripétie de l'histoire gauloise tu as dû l'entendre des milliers de fois lors des campagnes des Gaules par les légions romaines, dont... (continuer)
Je vais vous raconter l'histoire banale
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/9/2013 - 23:22
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Της Γερακίνας υιός

Της Γερακίνας υιός
Tis Ghierakinas iòs
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Βασίλης Τσιτσάνης
Πρώτη εκτέλεση: Λιζέτα Νικολάου
1975

Figlio di Gherakina
Testo di Kostas Virvos
Musica di Vassilis Tsitsanis
Prima esecuzione di Lizeta Nikolaou
1975

Solo per caso, nell'aggirarmi nel web in cerca di informazioni a corredo di un lavoretto più impegnativo, che tra poco dovrebbe essere pronto per queste pagine, mi sono accorto della mancanza - nella sezione greca - di questa canzone. Mancanza grave, cui voglio subito rimediare, perché la canzone che, non senza allusione alle imprese della Giunta da poco caduta, risale al 1975, rievoca un'autentica esperienza passata durante l'Occupazione dall'autore del testo, Kostas Virvos. Anche per merito del compositore della musica, il sommo Tsitsanis, e dei numerosi grandi interpreti che la vollero nel loro repertorio, diventò popolarissima.
Kostas Virvos, nato a Trikala... (continuer)
Ούτε στρώμα να πλαγιάσω,
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 28/9/2013 - 15:03
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J'ai osé

J'ai osé
(2012)
Album “Tout tourne autour du soleil“‎
J'ai toujours tout fait à ma sauce, j'ai pas écouté les médisants
(continuer)
envoyé par adriana 28/9/2013 - 12:17

La Barillaise

La Barillaise
[27.9.2013]
Testo, ahinoi, di Riccardo Scocciante
Musica: La Marsigliese (sob)

Naturalmente, e sottolineiamo naturalmente, ogniqualvolta ne succede una ecco che spunta, e come dubitarne, il "nostro" Riccardo Scocciante. E' inutile fare: se ne sta buono nella sua lurida fogn linda casetta per mesi, e poi zàc! In questi giorni, certo, non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione per esercitare la sua sindrome paranoide bipolare nobile arte; occasione fornita da un cavalier dell'italica industria, il pastaio Barilla, a proposito della sua pasta fatta rigorosamente per la famiglia tradizionale, felice, eterosessuale e mulinosbiancata. Di fronte a tali affermazioni, che hanno praticamente provocato un'insurrezione planetaria, boicottaggi telematici e quant'altro, il nostro Riccardino cosa ha fatto? E' ricorso nientepopodimeno che alla Marsigliese, "ristrutturandola" leggermente in una specie di... (continuer)
Allonsanfàn de' maccheroni,
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 27/9/2013 - 13:50
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Hell No (I'm Not Alright)

Hell No (I'm Not Alright)
2012
Intersection
Hell no, I'm not alright
(continuer)
26/9/2013 - 18:31
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Le Sergent Flagada

Le Sergent Flagada
Le Sergent Flagada (clap clap sound)

Chanson française – Grand Jojo – 1983
Auteurs compositeurs : Jean-Marie Troisfontaine - Burt Blanca - Vannick - Armath

Lucien l'âne mon ami, tu as sans doute comme moi et bien d'autres déjà pu constater que le rire est une arme terrible...

Bien sûr que je connais ça... C'est le résultat de l'acide comique quand on l'applique à une situation, une institution, un personnage... Le résultat est encore plus flagrant si on y ajoute une bonne dose d'acide ironique et bien évidemment, dans le cas de la chanson, il faut aussi y mettre une certaine quantité d'acide musique. Bref, les mots et les choses trempés dans ces acides ont un fort effet de dérision, assez indélébile au demeurant.

Lucien l'âne mon ami, tu me retires les mots de la bouche, en quelque sorte ; en clair, tu dis ce que je voulais te dire. Dès lors, nous sommes du même avis. Mais il me paraît... (continuer)
Le sergent Flagada
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/9/2013 - 14:07
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一块红布 (A piece of red cloth)

一块红布 (A piece of red cloth)
1989 - 新长征路上的摇滚 (Rock 'N' Roll On The New Long March)

Cui Jian reached the apex of his popularity during the Tiananmen Square protests of 1989, when "Nothing to My Name" became an anthem to student protestors. Before the protests were violently broken up on 4–5 June, Cui frequently appeared with the students and was affirmed by Wu'er Kaixi, one of the prominent leaders of the movement, as highly influential among young Chinese of the time. The following government crackdown forced many rock musicians, Cui Jian included, into hiding in the other provinces. Sanctions proved relatively temporary and Cui was able to return to Beijing shortly afterward. In early 1990, he began his first rock tour entitled the "New Long March", with ten concerts scheduled in Zhengzhou, Wuhan, Xi'an, Chengdu and others. Midway through the tour, Cui Jian gained notoriety for appearing on stage wearing a red blindfold... (continuer)
那天是你用一块红布
(continuer)
envoyé par DonQUijote82 25/9/2013 - 21:42
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無所有 (Nothing To My Name)

無所有 (Nothing To My Name)
Yì wú suǒ yǒu (English "Nothing to My Name" or "I Have Nothing") is a 1986 Mandarin-language rock song by Cui Jian. It is widely considered Cui's most famous and most important work, and one of the most influential songs in the history of the People's Republic of China, both as a seminal point in the development of Chinese rock and roll and as a political sensation. The song was an unofficial anthem for Chinese youth and activists during the Tiananmen Square protests of 1989.

Both in its lyrics and instruments, the song mixes traditional Chinese styles with modern rock elements. In the lyrics, the speaker addresses a girl who is scorning him because he has nothing. However, the song has also been interpreted as being about the dispossessed youth of the time, because it evokes a sense of disillusionment and lack of individual freedom that was common among the young generation during the 1980s.

By... (continuer)
我曾经问个不休
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/9/2013 - 12:02

La Canzonisation d'Angelina

La Canzonisation d'Angelina
La Canzonisation d'Angelina

Canzone française – La Canzonisation d'Angelina – Marco Valdo M.I. – 2013
Histoires d'Allemagne 95
An de Grass 96

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Musique de Louis Prima
Petite illustration : version flamande

Comme toutes les précédentes, cette Histoire d'Allemagne raconte une séquence au travers du soliloque d'un narrateur ; ici, il s'agit d'un journaliste ou d'un chroniqueur – en l'occurrence, Günter Grass lui-même. Au départ, il devait tirer d'un certain professeur Vonderbrügge, une sommité internationale dans la génétique appliquée, les plus scientifiques révélations concernant le clonage des brebis Megan et Morag. Sans doute, cette année-là, le Professeur... (continuer)
Cette année-là, le professeur
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/9/2013 - 22:48

Jacques Roumain: Madrid

Jacques Roumain: Madrid
Carissimi, credo che questa bella poesia di Jacques Roumain sulla guerra civile spagnola potrebbe degnamente trovare posto almeno tra gli extra delle CCG.
Pubblicata originariamente sulla Commune, Parigi, aprile 1937. Trascrivo dalle Œuvres complètes, a cura di Léon-François Hoffmann, Nanterre, ALLCA XX, 2003.

Jacques Roumain (1907-1944) è stato uno tra i più importanti scrittori e poeti di Haiti. Poeta "indigenista" e studioso di etnologia, fu tra i fondatori del partito comunista nel suo Paese.
Cette ride sinistre de la sierra et l’horizon cerné d’un orage de fer:
(continuer)
envoyé par Leonardo Licheri 24/9/2013 - 17:18
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Classified 1A

Classified 1A
(Sonny Bono)

Album: Gypsys, Tramps & Thieves (1971)

According to US Code of Federal Regulations Title 32, Chapter XVI, Sec. 1630.2, 1-A means "Available for unrestricted military service"
I know now how much I love you
(continuer)
24/9/2013 - 13:17
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Paolo Conte: Bartali

Paolo Conte: Bartali
1979
Un gelato al limon

Testo e musica di Paolo Conte
interpretata anche da Enzo Jannacci e Bruno Lauzi.


Gino Bartali "Giusto tra le nazioni".
Salvò quasi mille ebrei dai nazisti

Il ciclista toscano rischiò la vita per salvare quella dei perseguitati dai campi di concentramento. Usando la sua bicicletta per nascondere documenti falsi, il campione salvò ottocento persone. Israele ha riconosciuto il suo impegno e ha in programma una cerimonia in Italia in suo onore anche in Italia

TEL AVIV - Gino Bartali, il grande campione di ciclismo, è stato dichiarato 'Giusto tra le nazioni' dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell'olocausto fondato nel 1953. La nomina di 'Giusto tra le nazioni' è un riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste.

Bartali, oltre ad essere un campione... (continuer)
Za za za zaz!
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 23/9/2013 - 20:47
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Word Game

Word Game
da "Stephen Stills 2" (1971)

Recentemente riproposta in chiave elettrica dal supergruppo The Rides (formato da Stephen Stills con il tastierista Barry Goldberg e il chitarrista Kenny Wayne Shepherd) insieme a varie cover tra cui Search and Destroy degli Stooges e Rockin' In The Free World.

Un'invettiva bellissima (come ho fatto a non pensarci prima?) del periodo di "Almost Cut My Hair" di Crosby, ossia quando la propaganda americana per arruolare i giovani nell'esercito era particolarmente pervasiva e difficile da ignorare. E quando si è offerta una buona possibilità di cambiare le cose.
Would you knock a man down if you don't like the cut of his clothes
(continuer)
envoyé par Enrico & Lorenzo 22/9/2013 - 21:41
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Why Do We Have to War

Why Do We Have to War
[1999]
Lyrics & Music by Everton Blender
Album: Rootsman Credential
Why we have to war
(continuer)
envoyé par giorgio 22/9/2013 - 20:29
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Si scrive schiavitù si legge libertà

Si scrive schiavitù si legge libertà
2013
Sig. Brainwash - L'Arte Di Accontentare‎
Discorsi sull'umanità ne sento di tutti i tipi
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 22/9/2013 - 16:51
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Michael Conway

Michael Conway
2013
Shamrock City

In 1910, Solas band leader Seamus Egan's great-great uncle Michael Conway left his home in Co. Mayo, Ireland and boarded a ship for America. He was headed to the copper mines and boxing rings of Butte, Montana, aka Shamrock City (named so for the influx of Irish immigrants). Six years later, at the age of 25 and in a cloud of mystery, Michael was dead at the hands of local police.

Shamrock City as seen through the eyes of Michael, tells the story of the thousands of young men and women who left behind their homes and families for "the Richest Hill on Earth". It reveals their spirit, tenacity and humor, but also the hardships they faced: discrimination, corruption within the mining companies, an unknown and unforgiving land, a system that valued the few over the many. One hundred years later, it's their story, but the struggles of the working class and immigrants are... (continuer)
Oh my name is Michael Conway, in old Ireland I was born
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/9/2013 - 17:39
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Far Amerikay

Far Amerikay
2013
Shamrock City

In 1910, Solas band leader Seamus Egan's great-great uncle Michael Conway left his home in Co. Mayo, Ireland and boarded a ship for America. He was headed to the copper mines and boxing rings of Butte, Montana, aka Shamrock City (named so for the influx of Irish immigrants). Six years later, at the age of 25 and in a cloud of mystery, Michael was dead at the hands of local police.

Shamrock City as seen through the eyes of Michael, tells the story of the thousands of young men and women who left behind their homes and families for "the Richest Hill on Earth". It reveals their spirit, tenacity and humor, but also the hardships they faced: discrimination, corruption within the mining companies, an unknown and unforgiving land, a system that valued the few over the many. One hundred years later, it's their story, but the struggles of the working class and immigrants are... (continuer)
I asked what he was thinking but he hadn’t much to say
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/9/2013 - 17:33
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Nuku pommiin

Nuku pommiin
[1982]
European Song Festival 1982
Musica di Jim Pembroke
Testo di Juice Leskinen

Performed by: Kojo
Music by: Jim Pembroke
Lyrics by: Juice Leskinen
Conductor: Ossi Runne
Language: Finnish
Placing: 18th (0 points)

Il “Festival Europeo della Canzone”, più noto come “Eurofestival”, si svolge in Eurovisione da una barcata d'anni e in alcuni paesi, specialmente del Nordeuropa, è molto sentito. In questo sito ce ne siamo occupati non di rado, anche con notevoli fondamenti storici (ad esempio, all'Eurofestival del 1974 fu presentata la famosa E depois do adeus, la canzone portoghese di Paulo de Carvalho che fu scelta come “primo segnale” per la Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974). Soltanto una volta è stato vinto da una cantante italiana: Gigliola Cinquetti, che nel 1964 se lo aggiudicò con Non ho l'età (la primissima canzone che io abbia imparato da piccolissimo, ebbene... (continuer)
Jos joku nakkaa ydinkakkaa kohta tänne Eurooppaamme
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/9/2013 - 11:24
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Dym

Dym
[2012}
Testo: Hubert "Spięty" Dobaczewski
Musica: Lao Che
Album: „Soundtrack”

Le opere del collettivo Lao Che vengono create un po' a mo' delle creazioni dei rappers, sono i "beat incollati", come si suoleva a dire una volta da noi. In questo pezzo viene addoperato un riff celeberrimo (che in questo momento non mi ricordo di preciso da dove provenga), e anche il testo riporta le parafrasi di proverbi molto conosciuti in Polonia.
- Rzuciłem palenie i kościół też
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 21/9/2013 - 02:25
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Kažu

Kažu
Kažu da je Bosna samo država za rođaka
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 21/9/2013 - 01:44
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Είσαι εδώ (Οι Κυριακές άλλαξαν χρώμα)

Είσαι εδώ (Οι Κυριακές άλλαξαν χρώμα)
Eísai edó (Oi Kyriakés állaxan hróma)
[2005]
Στίχοι και μουσική: Παύλος Φύσσας (Killah P)
'Αλμπουμ: Υπόγειος Σύνδεσμος
Ερμηνεία Killah P. feat VERSA, Σταμος, 69.

Testo e musica di Pavlos Fyssas (Killah P)
Album: Υπόγειος Σύνδεσμος (Collegamento sotterraneo)
Interprete: Killah P. feat VERSA, Stamos, 69.

"Με ένα δικό του τραγούδι οι φίλοι λένε το τελευταίο αντίο στον αδικοχαμένο Παύλο Φύσσα ή Killah P. Η μουσική είναι του Killah P., όπως και οι στίχοι, οι οποίοι αναφέρονται σε ένα φίλο του που είχε χάσει τη ζωή του σε τροχαίο δυστύχημα."

“Con una sua canzone gli amici danno l'ultimo saluto a Pavlos Fyssas, Killah P, morto ingiustamente. La musica è di Killah P e così anche il testo, che si riferisce a un suo amico che aveva perso la vita in un incidente stradale.”

Il brano di Killah P, del 2005, era stato inviato al sito da Giuseppina Dilillo il 20 settembre 2013, tre giorni dopo... (continuer)
Ένα ποτό θολωμένο μυαλό κι η κακιά η στιγμή
(continuer)
envoyé par Giuseppina Dilillo - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 20/9/2013 - 23:39

Il cane randagio

Il cane randagio
(canto friulano contro la guerra)

Versi, musica ed elaborazione corale di
Camillo BERARDI
Insieme è bello cantar
(continuer)
envoyé par Camillo Berardi 20/9/2013 - 21:46




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