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Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου

Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου
da Στίχοι
תרגום עברית - www.iliosradio.com

www.iliosradio.com © 19-10-2011 @ 17:17
הבלדה על חמור בשם מנדיוס
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 22/6/2012 - 23:02

Un Beau Dimanche en Famille

Un Beau Dimanche en Famille
Un Beau Dimanche en Famille

 
Canzone française – Un Beau Dimanche en famille – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 72

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Alors, de quoi pouvait-on bien parler le dimanche en famille en 1973 ? À quoi pouvait bien ressembler un dimanche en famille cette année-là ? En quoi pouvait-il bien se distinguer de tous les dimanches en famille qui ont eu lieu avant lui  ? s'exclame Lucien l'âne qui vient de lire le titre de la chanson-histoire d'Allemagne.

Tu sais, Lucien l'âne mon ami, à bien y regarder, chaque dimanche est une journée particulière – una giornata particolare... Et les dimanches en famille sont redoutables pour les enfants et pas seulement,... (continuer)
Pour nous, c'est simple...
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/6/2012 - 22:09
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Avanti ragazzi di Budapest

Avanti ragazzi di Budapest
Visto il tono che hanno assunto alcuni commenti (non approvati) a questa canzone, i commenti verranno sottoposti a rigorosa approvazione preventiva fino a nuovo ordine. Questo sito non è un luogo per schermaglie verbali e insulti tra "comunisti" e "fascisti", ma un luogo di confronto civile (e ricordiamo che ben pochi siti chiaramente orientati come il nostro avrebbero volutamente istituito una sezione dedicata a canzoni provenienti da un'area diametralmente opposta). Invitiamo coloro cui piace stare a spippolare per scambiarsi insulti banali e puerili (e noiosissimi) a trasferirsi su "Facebook" o altre simili idiozie telematiche "in tempo reale"; qui non sono graditi, di qualsiasi "colore" essi siano. Grazie.
CCG/AWS Staff 22/6/2012 - 16:19
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Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου

Η μπαλάντα του Kυρ-Μέντιου
La ballata del Sor MediosLa poesia completa di Kostas Vàrnalis
traduzione italiana di Riccardo Venturi


Finora il testo completo della poesia "La ballata del Sor Medios" era rimasto senza traduzione; ed è stato davvero un grande errore al quale si rimedia oggi. Dalla traduzione appare finalmente quel che è veramente la "Ballata": una poesia militante di singolare dirompenza, che perdipiù si adatta perfettamente ai tempi d'oggi (segno che nulla è cambiato e, anzi, è peggiorato). Inserendosi nell'antichissima tradizione ellenica del "parlar per animali" (Esopo insegnò...), Vàrnalis parlò del lavoratore sfruttato, dell'asino di ogni tempo (e, perché no, anche degli asini veri e propri). Invitandolo non alla cupa rassegnazione al proprio destino e all'attesa della morte come una liberazione, ma alla lotta e al riscatto per sé e per tutti gli asini come lui. Nell'attacco alle chiese e nella negazione... (continuer)
Non si piegano le zampe
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 22/6/2012 - 14:54
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Reconversion Blues

Reconversion Blues
‎[1946]‎
Scritta da Steve Graham/Fleecie Moore
Eseguita da Jordan con His Tympany Five.

Quando finisce una guerra, dopo la gioia iniziale, come al solito al popolo rimane ben poco da ‎ridere.‎

Negli USA, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, il processo di riconversione da ‎un’economia di guerra ad una di pace fu caratterizzato da un grande disordine, dalla grave penuria ‎dei generi di prima necessità e da una forte ondata di proteste e di scioperi che fu stroncata con ‎l’introduzione del “Taft-Hartley Act”, una legge federale che mirava a ridimensionare i diritti dei ‎lavoratori e l’azione delle organizzazioni sindacali e da queste subito significativamente ribattezzata ‎‎“Slave-labor Bill”. Il presidente Truman solo formalmente si oppose a questa legge liberticida ma ‎poi, nel corso dei suoi mandati (1945-1953), vi ricorse sistematicamente…‎

Prima la patria ti manda a... (continuer)
I got those re-hee-hee, reconversion blues
(continuer)
envoyé par Dead End 22/6/2012 - 12:35
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G. I. Jive

G. I. Jive
‎[1944]‎
Scritta e interpretata da Johnny Mercer, uno dei più grandi songwriter americani tra gli anni 30 e 60, ‎autore di brani famosissimi come "One for My Baby (and One More for the Road)", "Come Rain or ‎Come Shine", "Autumn Leaves" (la versione inglese de "Les feuilles mortes" di Prévert/Kosma), “Satin Doll”, “Moon River” e "Days of Wine and Roses".‎

Parodia – ma neanche troppo – dell’assurda vita militare nel pieno del secondo conflitto mondiale.‎
Interpretata con altrettanto successo anche da Louis Jordan
This is the G. I. Jive
(continuer)
envoyé par Dead End 22/6/2012 - 11:12
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My Guy's Come Back

My Guy's Come Back
‎[1945]‎
Portata al successo dalla fine della guerra e dalle splendide voci di Liza Murrow e Dinah Shore.‎
Hal, Hallelujah!
(continuer)
envoyé par Dead End 22/6/2012 - 09:41
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Ration Blues

Ration Blues
‎[1943]‎
Eseguita da Jordan con His Tympany Five. ‎
In testa alle classifiche discografiche americane nel gennaio del 1944.‎

Un brano che, pur ironicamente, affronta il tema della guerra vissuta sull’ “home front”, dove si ‎viveva – quando andava bene - il razionamento dei generi alimentari ma spesso anche la vera fame.‎
Baby, baby, baby,
(continuer)
envoyé par Dead End 22/6/2012 - 09:13
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¿Qué fue de los cantautores?

¿Qué fue de los cantautores?
con un ringraziamento speciale a Gustavo Sierra Fernández per avermi chiarito alcuni punti oscuri.



Forse anche in Italia ci vorrebbe qualcuno che rispondesse (e così bene) alla fatidica (e stupida) domanda "che fine han fatto i cantautori?" È vero che in Spagna, ben più che in i Italia, i cantautori hanno rappresentato (malgrado le differenze linguistiche e di stile) un vero e proprio movimento che condivideva alcuni principi fondamentali (il "Cantemos como quien respira" di Gabriel Celaya).

Questa poesia/canzone ripercorre la storia della canzone d'autore dai tempi bui del franchismo che però videro fiorire una canzone d'autore per certi versi eccezionale, al riflusso dopo la transizione alla democrazia.
Infatti ritrovata la "libertà" alcuni partiti (in particolare il PSOE) che avevano utilizzato in chiave propagandistica i cantautori (i politici che fanno da comparsa al trovatore)... (continuer)
CHE È STATO DEI CANTAUTORI?
(continuer)
21/6/2012 - 23:55
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Cochise

Cochise
‎‎[2002]‎
Parole di Chris Cornell
Musica degli Audioslave
Dal loro debut album, l’eponimo “Audioslave”‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Chris ‎Cornell, Tom Morello e soci.‎
Per il percorso sul genocidio dei nativi americani.‎

Grazie Cesare!‎

‎ “Cochise was the last great American Indian chief to die free and absolutely unconquered. When ‎several members of his family were captured, tortured, and hanged by the U.S. Cavalry, Cochise ‎declared war on the entire Southwest and went on an unholy rampage, a warpath to end all ‎warpaths. He and his warriors drove out thousands of settlers. Cochise the avenger, fearless and ‎resolute, attacked everything... (continuer)
I've been watching
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 15:58
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War in Peace

War in Peace
‎[1968]‎
Da “Oar” (1969), unico album solista di Skip Spence.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa di Alexander Lee "Skip" ‎Spence, un grande musicista che ha avuto a che fare con nomi come Moby Grape, ‎‎Quicksilver Messenger Service e Jefferson Airplane e che è morto di cancro nel ‎‎1999 a soli 53 anni‎

Riporto il breve commento con cui Cesare ha accompagnato la segnalazione: “Testo abbastanza ‎criptico che dovrebbe però riferirsi ad un amico di Spence che trovò la pace, cioè la morte, in ‎guerra. ‘War in Peace’ gioca sulla locuzione ‘Rest in Peace’, riposa in pace.”‎

Grazie Cesare!‎
It's a joy to know you're resting in peace
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 15:23
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American Boy Soldier

American Boy Soldier
‎[1969]‎
Da “Wasa Wasa”, album d’esordio di questa formazione inglese.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa della band di Rob 'Edgar' e ‎Steve Broughton, importante rappresentante del rock psichedelico.‎
Cesare ha accompagnato la segnalazione con un breve commento che riporto: “Molto simile come ‎tematica ad Eighteen di Alice Cooper ma più esplicita nel testo, dissacrante ed ironico, che ricorda ‎Frank Zappa anche nella parodia dei gruppi vocali anni ‘50”.‎

Grazie Cesare!‎
What d'you wanna do boy? ‎
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 14:56
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Big Brother

Big Brother
GRANDE FRATELLO
(continuer)
envoyé par Margherita 21/6/2012 - 14:36
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Eighteen

Eighteen
‎[1970]‎
Singolo poi inserito nell’album “Love It to Death” del 1971‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dell’immarcescibile Alice ‎Cooper.‎
Nessun riferimento diretto alla guerra del Vietnam ma era il 1970 ed “I'm eighteen”…‎
Non a caso inclusa nella magnifica colonna sonora dello splendido documentario “Dear America: ‎Letters Home from Vietnam” realizzato nel 1987 da Bill Couturié.‎

Grazie Cesare!‎

Il breve commento introduttivo di Cesare, che mi ha segnalato il brano:
"Il testo non fa riferimento esplicito alla guerra del Vietnam (anche se "I gotta get out of this place") ma riguarda i diciottenni americani che all'epoca erano vecchi abbastanza per andare al fronte ma non per votare"
Lines form on my face and hands
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 14:31
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Barbarism Begins at Home

Barbarism Begins at Home
LA BARBARIE COMINCIA TRA LE MURA DI CASA
(continuer)
envoyé par Margherita 21/6/2012 - 14:24
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Monk Time

Monk Time
‎[1965]‎
Da “Black Monk Time” (1966), il primo ed unico album realizzato in studio da questa garage band ‎americana di culto.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei Monks, cinque ‎commilitoni (Gary Burger, Larry Clark, Eddie Shaw, Dave Day e Roger Johnston) cagati in qualche ‎base americana in Germania che cominciarono ad esibirsi ad Amburgo - nello stesso locale che vide ‎l’irresistibile ascesa dei Fab Four – e che dopo il congedo svilupparono un loro particolarissimo ‎stile scenicamente “monastico”, letterariamente folle ed iconoclasta, musicalmente protopunk.‎

Grazie Cesare!‎
Alright, my name's Gary
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 14:08
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Ένας όμηρος

Ένας όμηρος
Una delle più tipiche cose del sottoscritto: quando già il "termine" di qualcosa è stato annunciato in pompa magna (in questo caso: la sezione dedicata a Theodorakis), ci si accorge che una pagina era stata dimenticata. Un vero classico. Rimediamo con questa nuova versione della pagina dedicata all' "Ostaggio", rimessa interamente in sesto e razionalizzata dopo le sue già parecchie stratificazioni.
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 21/6/2012 - 12:18
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War Sucks (You Remember What Happened to Hansel and Gretel)‎

War Sucks (You Remember What Happened to Hansel and Gretel)‎
‎[1967]‎
Scritta da Rick Barthleme, Steve Cunningham e Mayo Thompson
Un cosiddetto “Free Form Freak-Out” da “The Parable of the Arable Land”, album di esordio di ‎questa molto sperimentale band texana.‎

Al giovane amico Cesare, che oltre alla grande cultura musicale ha pure un cervello più analitico di ‎uno scanner, è bastato un attimo per accorgersi che nel pur immenso database delle CCG/AWS ‎mancano ancora alcune canzoni degne di nota, come per esempio questa dei texani Red Krayola (o ‎Red Crayola, gruppo di musica psichedelica, d’avanguardia e protopunk), un’esplicita presa per il ‎culo del patriottismo americano, tanto che vi viene citato e deriso persino un verso dell’arcinota e ‎stucchevolissima “America the Beautiful”…‎
Grazie Cesare!‎
Miracle mother
(continuer)
envoyé par Dead End 21/6/2012 - 11:39
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I'm Not Afraid of Life

I'm Not Afraid of Life
... e c'è pure un percorso sul Muro di Berlino, mentre invece mi pare che molte delle canzoni sugli anni della guerra fredda siano sparse un po' in giro, forse per la difficoltà di limitarle a quel solo ambito...
Dead End 21/6/2012 - 11:00
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Piccola storia ignobile

Piccola storia ignobile
La 194 è salva, per oggi. La Corte costituzionale ha comunicato che la questione di costituzionalità della legge 194 sollevata dal giudice di Spoleto è “manifestamente inammissibile”.
CCG/AWS Staff 20/6/2012 - 22:44
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Balboa Park

Balboa Park
PARCO BALBOA
(continuer)
envoyé par Dead End 20/6/2012 - 10:56
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On n'est pas là pour se faire engueuler

On n'est pas là pour se faire engueuler
Riscrittura in fiorentino moderno assolutamente stretto di Riccardo Venturi
20 giugno 2012

Prima parte seria & linguistica: in questa prima resa di Boris Vian in fiorentino stetto del XXI secolo, ho scelto volutamente un registro "sanfredianino", notandolo graficamente in maniera rigorosa. A differenza di quanto dicono que' poveracci di leghisti, con tutti i loro "celti", è il fiorentino e i dialetti toscani in genere che condividono con le lingue celtiche, quelle vere, una caratteristica fondamentale: le cosiddette "mutazioni iniziali". Si tratta di fenomeni fonomorfosintattici di contatto, che come in gallese, bretone, gaelico eccetera si risolvono in aspirazioni della consonante in determinate posizioni. Con buona pace di Bossi, quindi, il fiorentino è parecchio più "celtico" del lombardo o del piemontese. Per farla breve, nel testo che segue sono notate tutte codeste mutazioni, le... (continuer)
'E 'UN Z'È MMIHA HUI PE' FFACCI THRATTA' DDA PPELLAI
(continuer)
20/6/2012 - 09:36
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Georges Brassens: Le bricoleur

Georges Brassens: Le bricoleur
20 giugno 2012

Non ringrazierò mai abbastanza Marco Valdo di avere inserito questo "extra" brassensiano. Un po' perché, qualche giorno fa, mi è capitato di assistere a una specie di "conferenza-spettacolo" tenuto da un gran capo anarchico italiano, il quale ha prima preannunciato in pompa magna di voler parlare di Brassens per poi, giunto il momento, confessare che di Brassens non sapeva praticamente nulla, nemmeno pronunciarne correttamente il cognome (agli italiani proprio non gli entra che la "s" finale si pronunci). E io che m'ero portato pure il libriccino con le canzoni, tutto entusiasta; ma vatti a fidare degli anarchici italiani, sacrebleu. Un po' (tanto), poi, perché sono combattuto. Da un lato mi piace l'idea di Springsteen di farsi le cose da soli, di essere autosufficienti; dall'altra, lo confesso, so a malapena cambiarmi una lampadina in casa e devo ricorrere a mio fratello,... (continuer)
IL BRICOLATORE
(continuer)
20/6/2012 - 00:11
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Το μεγάλο μας τσίρκο

Το μεγάλο μας τσίρκο
English translation by vagvaf

"Some changes to English edition which solve some issues of meaning"
[OUR BIG CIRCUS]
(continuer)
envoyé par vagvaf 19/6/2012 - 17:48
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Georges Brassens: Le bricoleur

Georges Brassens: Le bricoleur
UNE BELLE SURPRISE... Maman Papa par Moustaki...

Un Grec...à PROPOS DE GRECS :

VOYEZ CE QU'ILS FONT AUX GRECS...
ILS VONT BIENTÔT VOUS LE FAIRE SUBIR....
SI CE N'EST DÉJÀ COMMENCÉ...

Elle a bon dos la pauvre Europe, otage des banques et de la mafia des marchés...

Lucien Lane
Lucien Lane 19/6/2012 - 09:11
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Servi

Servi
"Servi". Intervista a Marco Rovelli.

CCG/AWS Staff 18/6/2012 - 18:30
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Il nitore di Danka

E' bellissima e l'autore è bravissimo
18/6/2012 - 14:39

Le Pied d'Ivan

Le Pied d'Ivan
Grèce- Allemagne, le match au sommet... de l'Euro(pe)
Ce sera la grande finale... Et voici pour tous, mais tout spécialement pour Riccardo Venturi - inlassable supporter de la Grèce, le match en avant-première

Cordial

Lucien Lane
Lucien Lane 18/6/2012 - 11:48
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Paul Reutershan (The Agent Orange Song)

Paul Reutershan (The Agent Orange Song)
La guerra e sui effetti a distanza! (Luigi)
AGENT ORANGE
(continuer)
envoyé par Luigi 17/6/2012 - 20:53
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99 Luftballons

99 Luftballons
Ciao ascolto il successo di NENA da moltissimi anni forse 15 ed ogni volta lo trovo fantastico potente grintoso quanto basta e soprattutto musicale sebbene in lingua tedesca dalla pronuncia non proprio dolce e che adoro.Pensate lo diffondo in macchina ancora con le musicassetta a nastro che ho chiamato "LE REGINE DELLA MUSICA" credo di potervi annoverare con pieno diritto anche NENA ed il suo capolavoro grazie a tutti ed arrivederci
SANGUINETI DARIO 17/6/2012 - 02:52
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La bambina che sapeva volare

La bambina che sapeva volare
Chanson italienne - La bambina che sapeva volare – Paolo Capodacqua – 2001

Vois-tu, Lucien l'âne, dans la chanson de Capodacqua, il est question d'une fillette, d'une petite fille... Enfin, quelque chose comme ça... Et, tout naturellement, m'est venue la traduction « l'enfant »... et je me suis demandé pourquoi... Comme tu le penses sans doute mes « traductions » n'en sont pas vraiment – d’ailleurs, j'indique toujours « version française », pour la raison que je me laisse guider par un guide mystérieux qui a ses exigences particulières, ses lubies en quelque sorte. .. À quoi sont-elles liées ? Je ne sais trop. Parfois, je crois que c'est à la sonorité, parfois à la forme du mot écrit, parfois à une réminiscence, parfois au sens strict tel qu'il apparaît dans le dictionnaire. Comme c'est de la chanson, tout cela me paraît légitime... Car il y a au moins une chose que je sais, c'est comment... (continuer)
L'ENFANT QUI SAVAIT VOLER
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/6/2012 - 18:50
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Προσκύνημα

Προσκύνημα
Sì, certamente: è quello che fa sempre la stampa nei paesi barbarici, come anche da noi: Bartali e Coppi, Tebaldi e Callas ecc. Si vende di più e si coltiva l'ethos del tifo, poi tanto utile in politica...
Gian Piero Testa 16/6/2012 - 11:08




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