Dans nos histoires
Tu peux me croire, y’a pas d’espoir.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/5/2012 - 12:05
Où est la justice?
[2005?]
Nel disco collettivo “Décolonisons!”, realizzato da Survie, un’associazione che da anni si batte contro le politiche neocolonialiste dei governi francesi.
Poi anche nell’album di Komandant Simi Ol intitolato “Libération”
Una canzone molto esplicita scritta da un musicista ivoriano, un testimone diretto della “Françafrique”, espressione che designa le politiche neocoloniali dei governi francesi di qualunque colore.
La storia della Côte d'Ivoire, dal 1700 ad oggi, è una storia di predazione, di genocidio e di ingerenze nella quale la Francia ha avuto e continua ad avere un ruolo di primissimo piano, da quando i francesi (insieme a portoghesi ed olandesi) già nel XVII secolo avevano sterminato tutti gli elefanti della regione, passando poi – ai primi del 900 – a sterminare tutti gli esseri umani (un genocidio di proporzioni inenarrabili, che in pochi anni ridusse gli... (continuer)
Nel disco collettivo “Décolonisons!”, realizzato da Survie, un’associazione che da anni si batte contro le politiche neocolonialiste dei governi francesi.
Poi anche nell’album di Komandant Simi Ol intitolato “Libération”
Una canzone molto esplicita scritta da un musicista ivoriano, un testimone diretto della “Françafrique”, espressione che designa le politiche neocoloniali dei governi francesi di qualunque colore.
La storia della Côte d'Ivoire, dal 1700 ad oggi, è una storia di predazione, di genocidio e di ingerenze nella quale la Francia ha avuto e continua ad avere un ruolo di primissimo piano, da quando i francesi (insieme a portoghesi ed olandesi) già nel XVII secolo avevano sterminato tutti gli elefanti della regione, passando poi – ai primi del 900 – a sterminare tutti gli esseri umani (un genocidio di proporzioni inenarrabili, che in pochi anni ridusse gli... (continuer)
Où est la justice
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/5/2012 - 11:41
Question de peau
[2004]
Parole a musica di Bernard Lavilliers
Nell’album di Lavilliers intitolato “Carnets de bord”
Poi anche nel disco collettivo “Décolonisons!”, realizzato da Survie, un’associazione che da anni si batte contro le politiche neocolonialiste dei governi francesi.
Parole a musica di Bernard Lavilliers
Nell’album di Lavilliers intitolato “Carnets de bord”
Poi anche nel disco collettivo “Décolonisons!”, realizzato da Survie, un’associazione che da anni si batte contro le politiche neocolonialiste dei governi francesi.
Annou Sêguêla
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/5/2012 - 10:59
Stefano "Cisco" Bellotti: Il mulo
Servono gambe salde in questi tempi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/5/2012 - 09:42
Dieci e venticinque (Bologna)
[2008?]
Testo e musica di Paolo Fiorucci
Lyrics and music by Paolo Fiorucci
Paroles et musique de Paolo Fiorucci
Quell'orologio là, una volta, se lo ricordavano tutti. No, anzi, non se lo ricordavano: ce lo avevano negli occhi. Quell'orologio e quell'ora, le dieci e venticinque del mattino del 2 agosto 1980. Ora sta scivolando via dai ricordi e dagli occhi, e magari anche dal nome di Maria Fresu disintegrata, ridotta atomi. Non c'è, credo, più da dire altro. Il testo di questa canzone l'ho trovato per caso, cercando altre cose; proviene, si pensi un po', da una vecchissima pagina del forum dedicato a Roberto Vecchioni. Del suo autore non so niente, ma lo saluto. [RV]
Testo e musica di Paolo Fiorucci
Lyrics and music by Paolo Fiorucci
Paroles et musique de Paolo Fiorucci
Quell'orologio là, una volta, se lo ricordavano tutti. No, anzi, non se lo ricordavano: ce lo avevano negli occhi. Quell'orologio e quell'ora, le dieci e venticinque del mattino del 2 agosto 1980. Ora sta scivolando via dai ricordi e dagli occhi, e magari anche dal nome di Maria Fresu disintegrata, ridotta atomi. Non c'è, credo, più da dire altro. Il testo di questa canzone l'ho trovato per caso, cercando altre cose; proviene, si pensi un po', da una vecchissima pagina del forum dedicato a Roberto Vecchioni. Del suo autore non so niente, ma lo saluto. [RV]
Volti, voci, bagagli
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/5/2012 - 02:38
Parcours:
Piazza Fontana et autres massacres d'État, Trains
Χτυπώ νεκροί κι' ανοίχτε μου (Μινόρε μανές)
[1936]
Htypó nekrói kai anóihte mou (Minóre mánes)
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Στράτος Παγιουμτζής (Τεμπέλης)
Testo, musica e prima interpretazione di Stratos Payoumtzìs, Tembelis.
Come è noto l'eccidio di Salonicco del maggio 1936, quando la polizia di Metaxas, il dittatore appena insediatosi con l'approvazione di un re straniero e fellone e di un tremebondo parlamento nazionale, represse ferocemente la sollevazione del popolo che di dittature non voleva più saperne, offrì il primo materiale a quell'incontro tra poesia e musica popolare che ancora riesce a caratterizzare il meglio di quanto si produca in Grecia.
Nella pagina dedicata a Epitafios (e nelle note biografiche su Ritsos e anche in quelle ad Axion Estì) abbiamo raccontato di come l'uccisione del giovane Tasos Tousis (Τάσος Τούσης) avesse colpito, attraverso la fotografia pubblicata dal giornale comunista in ciclostile... (continuer)
Htypó nekrói kai anóihte mou (Minóre mánes)
Στίχοι, μουσική και πρώτη εκτέλεση: Στράτος Παγιουμτζής (Τεμπέλης)
Testo, musica e prima interpretazione di Stratos Payoumtzìs, Tembelis.
Come è noto l'eccidio di Salonicco del maggio 1936, quando la polizia di Metaxas, il dittatore appena insediatosi con l'approvazione di un re straniero e fellone e di un tremebondo parlamento nazionale, represse ferocemente la sollevazione del popolo che di dittature non voleva più saperne, offrì il primo materiale a quell'incontro tra poesia e musica popolare che ancora riesce a caratterizzare il meglio di quanto si produca in Grecia.
Nella pagina dedicata a Epitafios (e nelle note biografiche su Ritsos e anche in quelle ad Axion Estì) abbiamo raccontato di come l'uccisione del giovane Tasos Tousis (Τάσος Τούσης) avesse colpito, attraverso la fotografia pubblicata dal giornale comunista in ciclostile... (continuer)
Ααααχ!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 16/5/2012 - 16:59
Mal aux genoux
Mal aux genoux
Canzone française – Mal aux genoux – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 69
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mal aux genoux, mal aux genoux... Justement... Elle tombe à pic ta chanson... J'ai horriblement mal aux genoux. Pas étonnant avec ce temps... On souffre terriblement de ça, nous autres, les ânes et en plus, on en a quatre des genoux... C'est d'autant plus douloureux..., dit Lucien l'âne en se relevant d'un coup de reins majestueux sur ses jolis sabots noirs comme le brai. D'ailleurs, tu le vois, je m'étais mis ainsi à genoux dans la boue, car c'est un excellent remède à l'arthrose, l'arthrite et compagnie. Enfin, je suppose que ce n'est pas de mes... (continuer)
Canzone française – Mal aux genoux – Marco Valdo M.I. – 2012
Histoires d'Allemagne 69
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mal aux genoux, mal aux genoux... Justement... Elle tombe à pic ta chanson... J'ai horriblement mal aux genoux. Pas étonnant avec ce temps... On souffre terriblement de ça, nous autres, les ânes et en plus, on en a quatre des genoux... C'est d'autant plus douloureux..., dit Lucien l'âne en se relevant d'un coup de reins majestueux sur ses jolis sabots noirs comme le brai. D'ailleurs, tu le vois, je m'étais mis ainsi à genoux dans la boue, car c'est un excellent remède à l'arthrose, l'arthrite et compagnie. Enfin, je suppose que ce n'est pas de mes... (continuer)
Willy, appelons-le ainsi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/5/2012 - 16:55
Survie
[2005]
Album “Dans Le Décor”
“Françafrique”, espressione che designa la politica neocoloniale della Francia in Africa, ieri…
… come oggi:
Continui abbracci e strette di mano tra i vecchi dominatori ed i vari fantocci che, dopo il lungo e sanguinoso processo d’indipendenza, la Francia ha via via sostenuto, foraggiato ed armato, anche se si trattava di dittatori spietati o depravati malati di mente…
Inserisco il brano come se fosse solo in lingua francese, ma in una strofa il francese è mescolato ad un’altra lingua, forse quella berbera (tamazight)…
Album “Dans Le Décor”
“Françafrique”, espressione che designa la politica neocoloniale della Francia in Africa, ieri…
… come oggi:
Continui abbracci e strette di mano tra i vecchi dominatori ed i vari fantocci che, dopo il lungo e sanguinoso processo d’indipendenza, la Francia ha via via sostenuto, foraggiato ed armato, anche se si trattava di dittatori spietati o depravati malati di mente…
Inserisco il brano come se fosse solo in lingua francese, ma in una strofa il francese è mescolato ad un’altra lingua, forse quella berbera (tamazight)…
Mais les mots suffisent-ils à faire prendre conscience
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/5/2012 - 13:23
The Ballad of Mairead Farrel
És d'aquelles històries fetes cançons que et fiquen el pèl de punta....perquè no només els homes lluiten i donen la cara (i la vida) pels seus ideals...
http://www.fotolog.com/memoriadanoite/...
http://www.fotolog.com/memoriadanoite/...
Do not stand at my grave and weep
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 16/5/2012 - 12:45
Parcours:
Les conflits irlandais
City of Chicago
1984
Ride On
Canzone sull'emigrazione irlandese, scritta da Barry Moore, fratello di Christy Moore, nel centocinquantesimo anniversario dal 1847, l'anno peggiore della Grande Carestia.
Ride On
Canzone sull'emigrazione irlandese, scritta da Barry Moore, fratello di Christy Moore, nel centocinquantesimo anniversario dal 1847, l'anno peggiore della Grande Carestia.
In the City of Chicago,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/5/2012 - 12:40
The Chains of Pain
1990
The Vegetarians of Love
The Vegetarians of Love
Jungle Joe say to Uncle Sam
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/5/2012 - 12:35
Roads of Germany
1992
The Happy Club
The Happy Club
I'm driving on the road that Hitler built
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/5/2012 - 12:34
The Song of the Emergent Nationalist
1993
The Happy Club
The Happy Club
Over there across the river,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/5/2012 - 12:32
Hey Hey Sam
Microdisney – Crooked Mile (1987)
Houses strewn on a hill
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/5/2012 - 12:15
La faute a Nanterre
[1968]
Testo trovato sul sempre ottimo l'histgeobox, programma di storia e geografia svolto attraverso la musica, a cura di docenti di licei e collegi francesi.
E’ all’università “Paris X”, o “Paris Ouest Nanterre La Défense”, che nel 1967 iniziò la contestazione studentesca in Francia. Di lì a poco il Maggio.
E’ alla facoltà di sociologia di Paris Nanterre che studiava quella testa calda di Daniel Cohn-Bendit, detto “Dany le Rouge”, uno dei leader del Mai 68 insieme a personaggi come Alain Geismar e Jacques Sauvageot, anch’essi citati in questo brano di Évariste, lo scienziato-giullare…
Le parole sono ovviamente ispirate a La faute à Voltaire (La chanson de Gavroche) di Victor Hugo.
Testo trovato sul sempre ottimo l'histgeobox, programma di storia e geografia svolto attraverso la musica, a cura di docenti di licei e collegi francesi.
E’ all’università “Paris X”, o “Paris Ouest Nanterre La Défense”, che nel 1967 iniziò la contestazione studentesca in Francia. Di lì a poco il Maggio.
E’ alla facoltà di sociologia di Paris Nanterre che studiava quella testa calda di Daniel Cohn-Bendit, detto “Dany le Rouge”, uno dei leader del Mai 68 insieme a personaggi come Alain Geismar e Jacques Sauvageot, anch’essi citati in questo brano di Évariste, lo scienziato-giullare…
Le parole sono ovviamente ispirate a La faute à Voltaire (La chanson de Gavroche) di Victor Hugo.
Je suis tombé par terre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/5/2012 - 09:30
Parcours:
1968 et environs
La révolution
[1969]
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continuer)
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continuer)
Le père Legrand dit à son p'tit gars
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/5/2012 - 07:50
Parcours:
1968 et environs
Suisse attitude
Suisse attitude
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Quand nous arrivera une bonne guerre, fasse (90) qu’elle vienne le soir! Parce qu’avec les cours de répète, on a appris à tirer bourré.
Quando ci capiterà una buona guerra, fa'(ss 90) che arrivi la sera! Perché ai corsi di ripetizione, abbiamo imparato a sparare da sbronzi.
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Quand nous arrivera une bonne guerre, fasse (90) qu’elle vienne le soir! Parce qu’avec les cours de répète, on a appris à tirer bourré.
Quando ci capiterà una buona guerra, fa'(ss 90) che arrivi la sera! Perché ai corsi di ripetizione, abbiamo imparato a sparare da sbronzi.
Maman récure la cuisine
(continuer)
(continuer)
15/5/2012 - 23:27
Ratatata
(2009)
Ratatata
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, paroles, chant et guitare : Sébastien G. Couture
La Suisse fabrique des armes, il faut la soutenir. Il en va de notre dignité de mâle sexué. Les armes sont l’apanage des hommes bien portants et il ne faut pas que la Suisse devienne un repaire de pacifistes impuissants et invertis.
(La Svizzera fabbrica armi, bisogna sostenerla. Ne va della nostra dignità di maschi sessuati. Le armi sono l'appannaggio degli uomini sani e bisogna evitare che la Svizzera diventi un rifugio di pacifisti impotenti e invertiti.)
Ratatata
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, paroles, chant et guitare : Sébastien G. Couture
La Suisse fabrique des armes, il faut la soutenir. Il en va de notre dignité de mâle sexué. Les armes sont l’apanage des hommes bien portants et il ne faut pas que la Suisse devienne un repaire de pacifistes impuissants et invertis.
(La Svizzera fabbrica armi, bisogna sostenerla. Ne va della nostra dignità di maschi sessuati. Le armi sono l'appannaggio degli uomini sani e bisogna evitare che la Svizzera diventi un rifugio di pacifisti impotenti e invertiti.)
Qu’on fume dans les bistrots voisins
(continuer)
(continuer)
15/5/2012 - 22:46
Gripen one more time
Gripen one more time
D’après une musique de Max Martin
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Un divertente duo comico ginevrino che scrive canzoni satiriche su argomenti prettamente svizzeri. Questa è una canzone dedicata alle spese militari e agli imprescindibili aerei da combattimento Gripen, che costeranno ai contribuenti della confederazione qualcosa come tre miliardi di franchi.
"Vous rêvez de vous réveiller aux aurores et d’entendre voler les Gripen dans le ciel helvète immaculé en mangeant vos céréales? Chantez avec nous et soyez exaucés!
Achetons de bons avions pour que notre Suisse vole plus haut."
("Il vostro sogno è svegliarsi all'alba e sentire volare i Gripen nel cielo elvetico immacolato mentre mangiate i vostri cereali? Cantate con noi e siate felici!
Compriamo dei buoni aerei affinché la nostra Svizzera voli più in alto.")
D’après une musique de Max Martin
Paroles, musique et chant : Michaël Perruchoud
Musique, chant et guitare : Sébastien G. Couture
Un divertente duo comico ginevrino che scrive canzoni satiriche su argomenti prettamente svizzeri. Questa è una canzone dedicata alle spese militari e agli imprescindibili aerei da combattimento Gripen, che costeranno ai contribuenti della confederazione qualcosa come tre miliardi di franchi.
"Vous rêvez de vous réveiller aux aurores et d’entendre voler les Gripen dans le ciel helvète immaculé en mangeant vos céréales? Chantez avec nous et soyez exaucés!
Achetons de bons avions pour que notre Suisse vole plus haut."
("Il vostro sogno è svegliarsi all'alba e sentire volare i Gripen nel cielo elvetico immacolato mentre mangiate i vostri cereali? Cantate con noi e siate felici!
Compriamo dei buoni aerei affinché la nostra Svizzera voli più in alto.")
On a besoin de beaux avions
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 15/5/2012 - 22:41
We Will Do as We Will Do (the Whole World Is Watching)
[2011]
Written and recorded on Monday, October 17th, after reading more about the Occupy Wall Street protests increasing in numbers despite the arrests over the weekend.
Second in my "Occupy Wall Street Song Cycle"
Written and recorded on Monday, October 17th, after reading more about the Occupy Wall Street protests increasing in numbers despite the arrests over the weekend.
Second in my "Occupy Wall Street Song Cycle"
We will do as we will do
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 15/5/2012 - 17:00
Évariste: La chasse au boson intermédiaire
[1967]
di Évariste
Non c’entra una cippa con le CCG ma non posso trattenermi dal contribuire questa canzone per dedicarla la nostro Lorenzo, che non avrà il Fisico ma è sempre In forma(tico) e di bosoni s’intende sicuramente (visto che la battuta me la sono rivenduta prima io di te?!?)
di Évariste
Non c’entra una cippa con le CCG ma non posso trattenermi dal contribuire questa canzone per dedicarla la nostro Lorenzo, che non avrà il Fisico ma è sempre In forma(tico) e di bosoni s’intende sicuramente (visto che la battuta me la sono rivenduta prima io di te?!?)
Dans une usine
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 16:00
Dans la lune
[1966]
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continuer)
Évariste è il nome d’arte di Joël Sternheimer, cantautore di professione fisico e ricercatore.
Lui nel 1966, a soli 23 anni, era già assistente di fisica teorica all’Università di Princeton ma le spese della guerra, quella in Vietnam, tagliarono i fondi per la ricerca che non fosse militare e così il nostro Joël se ne tornò in Francia. In patria era Antoine che allora andava per la maggiore ed al nostro venne in mente di fare un’audizione come cantante. Siccome eccelleva in tutto, la passò, si scelse lo pseudonimo di Évariste ed esordì nel 1967 con un brano strettamente intrecciato con la sua professione: “Connais-tu l'animal qui inventa le calcul intégral?”, dialogo assurdo sui numeri tra un uccello notturno ed un dinosauro ruggente…
L’incredibile Évariste, nonostante il discreto successo, si scocciò presto di proporre le sue stralunate canzoni e tornò al suo amore di... (continuer)
Dans la lune, dans la lune
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 15:40
Adieu cher camarade
anonyme
Chanson bretonne traditionnelle de gaillard d'avant
Canzone marinaresca tradizionale bretone
Interpreti moderni: Marc Ogeret, Les Caphorniers
Canzone marinaresca tradizionale bretone
Interpreti moderni: Marc Ogeret, Les Caphorniers
Nelle CCG, le canzoni che parlano del lavoro in mare e della sua durezza non sono molte; le poche che ci sono, provengono quasi tutte dalla Bretagna. Sono canzoni dei pescatori d'altura bretoni, che sono andati a centinaia a far da cibo ai pesci negli oceani; dobbiamo immaginarci che la pesca d'altura, in Bretagna, significava star fuori mesi e spingersi fino ai Banchi di Terranova (i terre-neuvas) o addirittura attorno a Capo Horn, nel temibile Canale di Drake (i Caphorniers: così si chiama anche uno dei gruppi musicali bretoni che hanno interpretato questa canzone). In Bretagna non si sfuggiva: chi non lavorava la terra, doveva andare per mare. E il lavoro per mare era visto, ovviamente, nei termini espressi in questa canzone. (RV)
Adieu, cher camarade, adieu, faut nous quitter
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/5/2012 - 15:23
Michel Delpech: La mort de l’âne
[1975]
Parole di Michel Delpech e Jean-Michel Rivat
Musica di Michel Pelay
Dall’album “Quand j'étais chanteur”
Ci sono già almeno tre Extra nel piccolo percorso “Asini contro la guerra (e contro il lavoro)”, perciò non ho paura di proporne un quarto.
In più devo dire che questa canzone mi ha commosso perché io stesso, da bambino, dovetti assistere alla sepoltura di un vecchio asino cui ero affezionato… E fu proprio come racconta Delpech: noi bambini eravamo tutti straniti e tristi, gli adulti fecero una fatica boia e poi alcuni di loro (non tutti, per fortuna!) si permisero di richiamarci all’ordine: “Basta con le lacrime, è morto solo un vecchio asino!”
Con l’occasione, mi permetto di segnalare un’associazione che si occupa dei nostri amici asini… Si chiama Il Rifugio degli Asinelli e si trova a Sala Biellese, sulla Serra tra Biella ed Ivrea. Loro si occupano soprattutto... (continuer)
Parole di Michel Delpech e Jean-Michel Rivat
Musica di Michel Pelay
Dall’album “Quand j'étais chanteur”
Ci sono già almeno tre Extra nel piccolo percorso “Asini contro la guerra (e contro il lavoro)”, perciò non ho paura di proporne un quarto.
In più devo dire che questa canzone mi ha commosso perché io stesso, da bambino, dovetti assistere alla sepoltura di un vecchio asino cui ero affezionato… E fu proprio come racconta Delpech: noi bambini eravamo tutti straniti e tristi, gli adulti fecero una fatica boia e poi alcuni di loro (non tutti, per fortuna!) si permisero di richiamarci all’ordine: “Basta con le lacrime, è morto solo un vecchio asino!”
Con l’occasione, mi permetto di segnalare un’associazione che si occupa dei nostri amici asini… Si chiama Il Rifugio degli Asinelli e si trova a Sala Biellese, sulla Serra tra Biella ed Ivrea. Loro si occupano soprattutto... (continuer)
On a pris l’âne avec nous
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 14:35
Le chasseur (Les oies sauvages)
[1974]
Parole di Michel Delpech e Jean-Michel Rivat
Musica di Michel Pelay
Album “Le chasseur”
Contribuisco questa canzone per raccontare una vicenda davvero indegna…
Nel lontano 1987 – prima ancora dei referendum nazionali degli anni 90, quelli che andarono deserti perché allora si abusava di questo strumento di democrazia diretta – in Piemonte furono raccolte 60.000 firme perché fosse indetto un referendun regionale non per l’abolizione della caccia ma per il ridimensionamento delle specie cacciabili, per il divieto di caccia domenicale e su terreno innevato e per il ridimensionamento dei privilegi concessi allae aziende faunistico-venatorie. La lobby dei “dispensatori di morte per gioco” riuscì per 25 anni (un quarto di secolo!) a far sì che quella consultazione popolare non si tenesse. Poi, dopo una decina di ricorsi e altrettanti giudizi, finalmente la Regione Piemonte... (continuer)
Parole di Michel Delpech e Jean-Michel Rivat
Musica di Michel Pelay
Album “Le chasseur”
Contribuisco questa canzone per raccontare una vicenda davvero indegna…
Nel lontano 1987 – prima ancora dei referendum nazionali degli anni 90, quelli che andarono deserti perché allora si abusava di questo strumento di democrazia diretta – in Piemonte furono raccolte 60.000 firme perché fosse indetto un referendun regionale non per l’abolizione della caccia ma per il ridimensionamento delle specie cacciabili, per il divieto di caccia domenicale e su terreno innevato e per il ridimensionamento dei privilegi concessi allae aziende faunistico-venatorie. La lobby dei “dispensatori di morte per gioco” riuscì per 25 anni (un quarto di secolo!) a far sì che quella consultazione popolare non si tenesse. Poi, dopo una decina di ricorsi e altrettanti giudizi, finalmente la Regione Piemonte... (continuer)
Il était cinq heures du matin
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 13:53
Parcours:
Guerre aux animaux
Verranno a chiederti del nostro amore
[1973]
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato
Altri interpreti: Premiata Forneria Marconi, Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Lyrics by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Story of a White Collar")
Also performed by: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Paroles de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Musique de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Histoire d'un fonctionnaire")
Autres interprètes: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Questa canzone, famosissima, di Fabrizio De André (da un album che parla di un giovane impiegato che si ribella,... (continuer)
Testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Musica di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato
Altri interpreti: Premiata Forneria Marconi, Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Lyrics by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Music by Fabrizio De André and Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Story of a White Collar")
Also performed by: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Paroles de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Musique de Fabrizio De André et Giuseppe Bentivoglio
Album: Storia di un impiegato ("Histoire d'un fonctionnaire")
Autres interprètes: Premiata Forneria Marconi,Eugenio Finardi, Lino Straulino, Cristiano De André, Motta
Questa canzone, famosissima, di Fabrizio De André (da un album che parla di un giovane impiegato che si ribella,... (continuer)
Quando in anticipo sul tuo stupore
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/5/2012 - 12:30
Même pendant la guerre on chante
[1972]
Parole di Yves Dessca
Musica di Jean-Pierre Bourtayre
Parole di Yves Dessca
Musica di Jean-Pierre Bourtayre
Le musicien de rue malgré l’hiver
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 12:00
Quand un soldat revient
[1972]
Parole di Michel Delpech
Musica di Roland Vincent
Parole di Michel Delpech
Musica di Roland Vincent
Quand un canon s’est tu,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 11:51
Que Marianne était jolie
[1972]
Parole di Michel Delpech
Musica di Pierre Papadiamandis, compositore francese di evidente origine greca.
La Marianne è figura allegorica della Repubblica francese nata nel 1792 ad opera del poeta linguadociano Guillaume Lavabre.
In questa canzone Marianna/La Libertà nasce con la Rivoluzione francese come una rosa in un giardino pieno di gigli (il simbolo della monarchia) e alleva cinque figlie – le cinque Repubbliche – rimanendo poi sola per la morte delle prime quattro e per il disconoscimento della più giovane, la quinta, che - quando Delpech componeva il brano - era rappresentata dall’autoritarismo paternalista del gaullista Pompidou…
Parole di Michel Delpech
Musica di Pierre Papadiamandis, compositore francese di evidente origine greca.
La Marianne è figura allegorica della Repubblica francese nata nel 1792 ad opera del poeta linguadociano Guillaume Lavabre.
In questa canzone Marianna/La Libertà nasce con la Rivoluzione francese come una rosa in un giardino pieno di gigli (il simbolo della monarchia) e alleva cinque figlie – le cinque Repubbliche – rimanendo poi sola per la morte delle prime quattro e per il disconoscimento della più giovane, la quinta, che - quando Delpech componeva il brano - era rappresentata dall’autoritarismo paternalista del gaullista Pompidou…
Elle est née dans le Paris 1786
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/5/2012 - 11:38
Le lundi au soleil
[1972]
F. Thomas - J.M. Rivat - P.Juvet
Claude François, nato a Ismailia in Egitto nel 1939, è stato la "star delle star" in Francia. Durante la sua breve vita ha collezionato perfidie a profusione: da quella di essere "il cantante preferito dai minori di 10 anni" a quella di essere mondialement connu en France ("noto mondialmente in Francia", locuzione spesso usata anche per Johnny Hallyday). Sabato 11 marzo 1978, mentre era in bagno a casa sua, a Parigi, gli venne chissà perché la voglia di cambiare una lampadina dell'applique della specchiera, e, tutto bagnato com'era, ci rimase attaccato. Il giorno dopo, il 12 marzo, si dovevano svolgere delle elezioni in Francia; e "Libération" colse l'occasione per uno dei suoi titoli più stronzi in assoluto nel dare la notizia della sua tragica morte: Claude François a volté (gioco di parole tra "a voté" e "a volté", "è rimasto fulminato"). Insomma,... (continuer)
F. Thomas - J.M. Rivat - P.Juvet
Claude François, nato a Ismailia in Egitto nel 1939, è stato la "star delle star" in Francia. Durante la sua breve vita ha collezionato perfidie a profusione: da quella di essere "il cantante preferito dai minori di 10 anni" a quella di essere mondialement connu en France ("noto mondialmente in Francia", locuzione spesso usata anche per Johnny Hallyday). Sabato 11 marzo 1978, mentre era in bagno a casa sua, a Parigi, gli venne chissà perché la voglia di cambiare una lampadina dell'applique della specchiera, e, tutto bagnato com'era, ci rimase attaccato. Il giorno dopo, il 12 marzo, si dovevano svolgere delle elezioni in Francia; e "Libération" colse l'occasione per uno dei suoi titoli più stronzi in assoluto nel dare la notizia della sua tragica morte: Claude François a volté (gioco di parole tra "a voté" e "a volté", "è rimasto fulminato"). Insomma,... (continuer)
Regarde ta montre, il est déjà 8 heures,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/5/2012 - 11:15
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre, Mort au Travail
War No More
[2010]
Lyrics & Music by Sherwood Ross and Johnny Punish
Album: A Daring Escape from the Empire
Lyrics & Music by Sherwood Ross and Johnny Punish
Album: A Daring Escape from the Empire
War – what was it good for?
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 15/5/2012 - 09:28
Το παλληκάρι έχει καημό
To pallikári éhei kaimó
Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
LP: Τα λαïκά 1971
Tetso di Manos Elefheriou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis
LP: Ta laikà/Le canzoni del popolo, 1971
Chiedo venia se un po' straparlo. Questi sbalzi di temperatura non mi ammazzano ma mi regalano febbriciattole. Cerco, nelle mie riserve indiane, gl'indizi di qualche celebrata Mort au Travail, ma mi imbatto solo in gente che si arrangia come può, mettendo a carico di altri (il più sovente la donna "di proprietà") le ineliminabili pretese del campare. Come mangiare, bere, vestirsi, avere in tasca quattro soldi da giocare, dar da mangiare ai figli, se il lavoro l'ho ammazzato, o se me l'ha ammazzato qualcun altro? E' chiaro che mi sto aggirando nei quartieri del rebetico, pieni di donne che strillano di essere stufe di mantenere... (continuer)
Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Γρηγόρης Μπιθικώτσης
LP: Τα λαïκά 1971
Tetso di Manos Elefheriou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Grigoris Bithikotsis
LP: Ta laikà/Le canzoni del popolo, 1971
Chiedo venia se un po' straparlo. Questi sbalzi di temperatura non mi ammazzano ma mi regalano febbriciattole. Cerco, nelle mie riserve indiane, gl'indizi di qualche celebrata Mort au Travail, ma mi imbatto solo in gente che si arrangia come può, mettendo a carico di altri (il più sovente la donna "di proprietà") le ineliminabili pretese del campare. Come mangiare, bere, vestirsi, avere in tasca quattro soldi da giocare, dar da mangiare ai figli, se il lavoro l'ho ammazzato, o se me l'ha ammazzato qualcun altro? E' chiaro che mi sto aggirando nei quartieri del rebetico, pieni di donne che strillano di essere stufe di mantenere... (continuer)
Το παλληκάρι έχει καημό
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 14/5/2012 - 23:21
Il lavoro rende liberi
[2011]
Testo e Musica di Meltea Keller.
"Forse ero esagerata, ma continuamente mi girava in testa la famigeratissima frase in tedesco: Arbeit Macht Frei, il Lavoro Rende Liberi. Per coloro di voi che non lo sanno, era la scritta all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz (e non solo di quello).
Mi trovo attualmente in una posizione strana di eterna viaggiatrice, 5 mesi nella mia città in cerca di un lavoro- e rifuggendo allegramente il tempo indeterminato, direi che me la posso cavare, dopotutto sono proprietaria di una casa che da settembre, si spera, mi varrà un doppio affitto. Mi trovo però al crocevia di racconti, di storie di ordinario sfruttamento di giovani talenti della mia generazione, gente che magari ha puntato su professioni (come la mia, o come qualsiasi cosa di artigianale/creativo) per cui arriva il periodo della gavetta in cui va accettato un po’ tutto quello che va,... (continuer)
Testo e Musica di Meltea Keller.
"Forse ero esagerata, ma continuamente mi girava in testa la famigeratissima frase in tedesco: Arbeit Macht Frei, il Lavoro Rende Liberi. Per coloro di voi che non lo sanno, era la scritta all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz (e non solo di quello).
Mi trovo attualmente in una posizione strana di eterna viaggiatrice, 5 mesi nella mia città in cerca di un lavoro- e rifuggendo allegramente il tempo indeterminato, direi che me la posso cavare, dopotutto sono proprietaria di una casa che da settembre, si spera, mi varrà un doppio affitto. Mi trovo però al crocevia di racconti, di storie di ordinario sfruttamento di giovani talenti della mia generazione, gente che magari ha puntato su professioni (come la mia, o come qualsiasi cosa di artigianale/creativo) per cui arriva il periodo della gavetta in cui va accettato un po’ tutto quello che va,... (continuer)
Porto una lancetta nella tasca della giacca
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/5/2012 - 17:29
Parcours:
Mort au Travail
La 3ème guerre
[2008]
Album “Suis-je le gardien de mon frère?”
Un bel morceau di storia della Francia, impregnata del sangue degli africani, prima colonizzati, poi usati come carne da cannone, poi come braccia a basso costo per la ricostruzione dopo l’ultimo conflitto mondiale e infine strumentalizzati dalla politica e scagliati gli uni contro gli altri nella Guerre de Cent mille ans che i ricchi fanno ai poveri…
Protagonisti di questa canzone sono Moussa, senegalese, figlio di uno di quei tiratori dell’Armée coloniale che combatterono nella prima e nella seconda guerra, e che in questa furono protagonisti – per esempio – della liberazione dell’Isola d’Elba e di Tolone, soldati che verso la fine del conflitto furono ripagati della loro fedeltà finendo massacrati dai francesi nel campo di Thiaroye, vicenda molto ben raccontata da Ousmane Sembène nel suo film del 1984…
… e Houssen, algerino,... (continuer)
Album “Suis-je le gardien de mon frère?”
Un bel morceau di storia della Francia, impregnata del sangue degli africani, prima colonizzati, poi usati come carne da cannone, poi come braccia a basso costo per la ricostruzione dopo l’ultimo conflitto mondiale e infine strumentalizzati dalla politica e scagliati gli uni contro gli altri nella Guerre de Cent mille ans che i ricchi fanno ai poveri…
Protagonisti di questa canzone sono Moussa, senegalese, figlio di uno di quei tiratori dell’Armée coloniale che combatterono nella prima e nella seconda guerra, e che in questa furono protagonisti – per esempio – della liberazione dell’Isola d’Elba e di Tolone, soldati che verso la fine del conflitto furono ripagati della loro fedeltà finendo massacrati dai francesi nel campo di Thiaroye, vicenda molto ben raccontata da Ousmane Sembène nel suo film del 1984…
… e Houssen, algerino,... (continuer)
[recité] En Italie, à Montécassino en France, en Allemagne, toujours au 1er rang. Par dizaine de milliers, arabes, algériens, tunisiens, marocains et pieds noirs se battent au coude à coude contre le nazisme. Ils viennent délivrer une métropole que la plupart ne connaissent pas.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/5/2012 - 15:43
Sorsi di sabbia
1988
L'australiano
L'australiano
Ombre davanti a noi
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 14/5/2012 - 15:20
Sciur padrun da li beli braghi bianchi
Canto di lavoro delle mondine
Interpretata da Giovanna Daffini, Gigliola Cinquetti e molti altri
Il riso è quasi certamente il primo cereale che sia stato coltivato dall'uomo. La risioltura sarebbe cominciata circa sette-ottomila anni fa nell' Asia sud-orientale, dove a quanto pare sono esistiti centri agricoli che sono i più antichi che finora si conoscano, sorti forse intorno al 13.000 a.C., e cioè alcune migliaia d'anni prima di quelli del Medio Oriente, della cosiddetta Mezzaluna Fertile.
L'Italia ha due importanti province risicole: Vercelli e Novara. Fino a pochi anni fa, il trapianto, la monda (estirpazione delle erbacce) e il raccolto venivano svolti dalle « mondine », che giungevano dalle zone più povere del Piemonte e anche da altre regioni.
Oggi l'impiego di questa manodopera stagionale è stato in gran parte sostituito dall'uso di apposite macchine. Ecco le parole di una vecchia... (continuer)
Interpretata da Giovanna Daffini, Gigliola Cinquetti e molti altri
Il riso è quasi certamente il primo cereale che sia stato coltivato dall'uomo. La risioltura sarebbe cominciata circa sette-ottomila anni fa nell' Asia sud-orientale, dove a quanto pare sono esistiti centri agricoli che sono i più antichi che finora si conoscano, sorti forse intorno al 13.000 a.C., e cioè alcune migliaia d'anni prima di quelli del Medio Oriente, della cosiddetta Mezzaluna Fertile.
L'Italia ha due importanti province risicole: Vercelli e Novara. Fino a pochi anni fa, il trapianto, la monda (estirpazione delle erbacce) e il raccolto venivano svolti dalle « mondine », che giungevano dalle zone più povere del Piemonte e anche da altre regioni.
Oggi l'impiego di questa manodopera stagionale è stato in gran parte sostituito dall'uso di apposite macchine. Ecco le parole di una vecchia... (continuer)
Sciur padrun da li béli braghi bianchi,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 14/5/2012 - 14:52
Lettera del brigante Tiburzi dal Paradiso
Fonte: Moscati Dodi, LP La miseria l'è un gran malanno, Cetra Folk LPP 265, 1974
Canto ispirato dalla figura di Domenico Tiburzi, il più celebre brigante della Tuscia e della Maremma, che nacque a Cellere (VT) il 28 maggio 1836 e morì, ucciso in un conflitto a fuoco con i Carabinieri, il 23 ottobre 1896. Rimase latitante per ben 26 anni.(Francesca Prato)
ildeposito.org
Il testo della canzone è stato tratto da "Briganti Toscani", ristampa, Libreria editrice fiorentina.
Tiburzi nacque a Cellere, ai confini Tosco-Laziali, nel 1834 e morì verso la fine dell´800. Operava principalmente in Maremma, protetto dalla gente del luogo che gli portava cibo e tabacco e lo avvertiva quando la polizia era sulle sue tracce. Fu latitante infatti per 26 anni. Difficilmente le donne rimanevano indifferenti al fascino di Tiburzi, brigante, e più d´una lo seguì alla macchia. La "lettera" testimonia del tipo... (continuer)
Canto ispirato dalla figura di Domenico Tiburzi, il più celebre brigante della Tuscia e della Maremma, che nacque a Cellere (VT) il 28 maggio 1836 e morì, ucciso in un conflitto a fuoco con i Carabinieri, il 23 ottobre 1896. Rimase latitante per ben 26 anni.(Francesca Prato)
ildeposito.org
Il testo della canzone è stato tratto da "Briganti Toscani", ristampa, Libreria editrice fiorentina.
Tiburzi nacque a Cellere, ai confini Tosco-Laziali, nel 1834 e morì verso la fine dell´800. Operava principalmente in Maremma, protetto dalla gente del luogo che gli portava cibo e tabacco e lo avvertiva quando la polizia era sulle sue tracce. Fu latitante infatti per 26 anni. Difficilmente le donne rimanevano indifferenti al fascino di Tiburzi, brigante, e più d´una lo seguì alla macchia. La "lettera" testimonia del tipo... (continuer)
Anno vi scrissi, amici,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 14/5/2012 - 14:50
Senator McCarthy Blues
[1954]
Hal Block con la Tony Borrello Orchestra
Tersto trovato su Atomic Platters
Esilarante canzoncina con cui Hal Block – pioniere nell’ideazione di programmi e giochi televisivi, presto silurato per il suo anticonformismo – si prendeva gioco del circo mediatico messo su da Joseph McCarthy quando, all’inizio degli anni 50, il senatore repubblicano – ossessionato dai “rossi” quasi come oggi il nostro Silvio Berlusconi - si era lanciato in una personale, delirante crociata anticomunista e vomitava le sue accuse fraudolente e farneticanti nelle case di milioni di americani incollati alla TV che trasmetteva senza sosta le pruriginose e velenose audizioni del “Tydings Committee”. Ma proprio nel 1954 McCarthy fu sconfessato dallo stesso Senato, la sua carriera di “cacciatore di streghe” terminò e pochi anni più tardi morì alcolizzato..
In questo brano l’ironico autore immagina... (continuer)
Hal Block con la Tony Borrello Orchestra
Tersto trovato su Atomic Platters
Esilarante canzoncina con cui Hal Block – pioniere nell’ideazione di programmi e giochi televisivi, presto silurato per il suo anticonformismo – si prendeva gioco del circo mediatico messo su da Joseph McCarthy quando, all’inizio degli anni 50, il senatore repubblicano – ossessionato dai “rossi” quasi come oggi il nostro Silvio Berlusconi - si era lanciato in una personale, delirante crociata anticomunista e vomitava le sue accuse fraudolente e farneticanti nelle case di milioni di americani incollati alla TV che trasmetteva senza sosta le pruriginose e velenose audizioni del “Tydings Committee”. Ma proprio nel 1954 McCarthy fu sconfessato dallo stesso Senato, la sua carriera di “cacciatore di streghe” terminò e pochi anni più tardi morì alcolizzato..
In questo brano l’ironico autore immagina... (continuer)
Spoken:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/5/2012 - 12:06
J´ai vu Dieu
[1996]
Album Europe et haines
Album Europe et haines
Je leur ai donné la foi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/5/2012 - 08:51
Europe et haines
[1996]
Album Europe et haines
Album Europe et haines
Europe et haines
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/5/2012 - 08:41
La corsa
[1965]
Testo e Musica di Giorgio Gaber scic
Album: L'asse in equilibrio
Già questo testo, come altri, anticipava altre canzoni come L'ingranaggio che nasceranno dalla collaborazione con Sandro Luporini..
Testo e Musica di Giorgio Gaber scic
Album: L'asse in equilibrio
Già questo testo, come altri, anticipava altre canzoni come L'ingranaggio che nasceranno dalla collaborazione con Sandro Luporini..
Io sono un robot
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/5/2012 - 08:25
Parcours:
Mort au Travail
A Mother's Pledge
[2010]
Lyrics & Music by Dogwood Daughter
"I saw a woman at a demonstration, she was holding a sign that said: I will not teach my sons to kill other mothers' sons. I wanted to write a song to share that pledge. Some three weeks later, I decided to record it and I didn't know I was going to like it so much. But as soon as I started singing it, it became one of my favorites. Every once in a while, I write a song that I hope will have a real impact for good in the world. I hope that this song will be one of those.. "
Lyrics & Music by Dogwood Daughter
"I saw a woman at a demonstration, she was holding a sign that said: I will not teach my sons to kill other mothers' sons. I wanted to write a song to share that pledge. Some three weeks later, I decided to record it and I didn't know I was going to like it so much. But as soon as I started singing it, it became one of my favorites. Every once in a while, I write a song that I hope will have a real impact for good in the world. I hope that this song will be one of those.. "
I will not teach my sons
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/5/2012 - 17:55
Long Live Palestine - part 2
[Intro:]
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/5/2012 - 12:15
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Uprising
[2010]
Lyrics & Music by Joakim Brodén
Album: Coat of Arms
The Warsaw Uprising (Polish: powstanie warszawskie) was a major World War II operation by the Polish resistance Home Army (Polish: Armia Krajowa), to liberate Warsaw from Nazi Germany. The rebellion was timed to coincide with the Soviet Union's Red Army approaching the eastern suburbs of the city and the retreat of German forces..
Lyrics & Music by Joakim Brodén
Album: Coat of Arms
The Warsaw Uprising (Polish: powstanie warszawskie) was a major World War II operation by the Polish resistance Home Army (Polish: Armia Krajowa), to liberate Warsaw from Nazi Germany. The rebellion was timed to coincide with the Soviet Union's Red Army approaching the eastern suburbs of the city and the retreat of German forces..
Warsaw Rise !
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/5/2012 - 09:40
Fantasia
[1971]
Testo e Musica di Aldo Caponi (Don Backy)
L’Imperatrice fu chiamata Fantasia. Non a caso nel ’68 la volevamo al potere.. Bacchetta magica contro grandi poteri. Facoltà senza confini che arriva “all’interiorità” della pioggia e del tempo. Sacerdotessa che celebra il matrimonio tra il fuoco e l’acqua. Energia che trasforma il corporeo in piuma-viaggiatrice nel cosmo, ed anche oltre, senza limiti. Spinta trasformatrice delle gambe e delle braccia “disabituate” all’arrampicata. Fata che convince il pettirosso affinché non fugga quando l’uomo si approssima. Intermediaria col dio degli alberi che sta per conto suo, affinché offra amicizia e mostri la nascita di un lilla. Corona di una tristezza non più “popolana” e simbolo delle tristezze in viaggio. Compagna che diventa malattia: preziosa linfa che sembra “stato patologico” da quando è entrata nella pietra di carne che fu scolpita per... (continuer)
Testo e Musica di Aldo Caponi (Don Backy)
L’Imperatrice fu chiamata Fantasia. Non a caso nel ’68 la volevamo al potere.. Bacchetta magica contro grandi poteri. Facoltà senza confini che arriva “all’interiorità” della pioggia e del tempo. Sacerdotessa che celebra il matrimonio tra il fuoco e l’acqua. Energia che trasforma il corporeo in piuma-viaggiatrice nel cosmo, ed anche oltre, senza limiti. Spinta trasformatrice delle gambe e delle braccia “disabituate” all’arrampicata. Fata che convince il pettirosso affinché non fugga quando l’uomo si approssima. Intermediaria col dio degli alberi che sta per conto suo, affinché offra amicizia e mostri la nascita di un lilla. Corona di una tristezza non più “popolana” e simbolo delle tristezze in viaggio. Compagna che diventa malattia: preziosa linfa che sembra “stato patologico” da quando è entrata nella pietra di carne che fu scolpita per... (continuer)
Che farei – senza la mia azzurra malattia ?
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/5/2012 - 08:42
Alcina de Jésus
[1975]
Album «Suite en oeuf»
Album «Suite en oeuf»
Son pays c'est tellement loin
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 12/5/2012 - 21:56
Fallen Soldiers
[1989]
Lyrics & Music by Clair Marlo
Album: Let It Go (bonus tracks edition)
If you're a fan of Clair Marlo there are three bonus tracks on the album and you'll never find this disc in better sound. The rest of us will probably pass, but hope springs eternal that maybe Cisco will release some of those other, classic, more timeless Sheffield albums.
Lyrics & Music by Clair Marlo
Album: Let It Go (bonus tracks edition)
If you're a fan of Clair Marlo there are three bonus tracks on the album and you'll never find this disc in better sound. The rest of us will probably pass, but hope springs eternal that maybe Cisco will release some of those other, classic, more timeless Sheffield albums.
For all the fallen soldiers
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/5/2012 - 13:38
Gaza City
[2008]
Lyrics by Johnny Punish
Album: A Daring Escape from the Empire [2010]
Dedicated to the People, Gaza City was written the 2nd day of the Gaza War in late December 2008.. The melodic basis for the song was taken from Trash City by Joe Strummer.
Lyrics by Johnny Punish
Album: A Daring Escape from the Empire [2010]
Dedicated to the People, Gaza City was written the 2nd day of the Gaza War in late December 2008.. The melodic basis for the song was taken from Trash City by Joe Strummer.
In Gaza City on Party Avenue
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/5/2012 - 10:01
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Ο τεχνοκράτης
O tehnokrátis
Στίχοι: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Μουσική: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Από "Έχε το Νου σου", 1994
Versi, musica e prima interpretazione di Dimitris Zervoudakis
Da "Έχε το Νου σου"/"Sta' ben attento", 1994
Volevo (voglio) collaborare al nuovo tema della scarsa attitudine all'operosità del popolaccio, ma non con il materiale che mi viene facile facile alla mano, magari nei vernacoli del nord Italia, tipo "La mia mama veul che file", oppure "Mangium, bevum, poca voeuja de laurà/ femm su na sigarèta/ de fa pasà la fam/ Angiola facia de tola/ mi hai rovinato", con quel che segue, sapendo che finirei subito subissato da quelle dei meridionali, i quali, come sfaticati, da queste parti si vocifera siano dei veri professionisti e chissà quante canzoni avranno prodotto e potrebbero mandare. No, volevo arare, nel mio campo di elezione, quello della canzone... (continuer)
Στίχοι: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Μουσική: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Ζερβουδάκης
Από "Έχε το Νου σου", 1994
Versi, musica e prima interpretazione di Dimitris Zervoudakis
Da "Έχε το Νου σου"/"Sta' ben attento", 1994
Volevo (voglio) collaborare al nuovo tema della scarsa attitudine all'operosità del popolaccio, ma non con il materiale che mi viene facile facile alla mano, magari nei vernacoli del nord Italia, tipo "La mia mama veul che file", oppure "Mangium, bevum, poca voeuja de laurà/ femm su na sigarèta/ de fa pasà la fam/ Angiola facia de tola/ mi hai rovinato", con quel che segue, sapendo che finirei subito subissato da quelle dei meridionali, i quali, come sfaticati, da queste parti si vocifera siano dei veri professionisti e chissà quante canzoni avranno prodotto e potrebbero mandare. No, volevo arare, nel mio campo di elezione, quello della canzone... (continuer)
Μάνα γιατί με σπούδασες
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 12/5/2012 - 00:01
Parcours:
Mort au Travail
La mia mama veul chi fila
anonyme
Tradizionale piemontese
A Folksong from Piedmont (Italy)
Ο Ιωάννης Πέτρος Κεφαλάκης μας, più noto come Gian Piero Testa, ha smesso per un attimo i panni del grecista e si è ricordato, pur abitando dalle parti di Como, di essere piemontese di nascita. E così, pur essendo incerto se "nelle CCG ci fosse o meno", ci ha suggerito un caposaldo della canzone popolare piemontese, una tipica canzone a aumentare basata sui giorni della settimana. Ed ecco quindi La mia mama veul chi fila, la cui traduzione integrale lascio allo stesso [gpt] o a uno degli altri valenti piemontardi (Adriana o Bartleby) del sito. No, non c'era nel sito; e ci sta proprio bene, giuda faus. Come nella Leggera, ogni scusa è buona per non lavorare (qui: filare); e il ripetersi di questi motivi nelle tradizioni popolari la dice parecchio lunga. Sono state etichettate spesso, queste, come canzoncine comiche o divertenti; e... (continuer)
A Folksong from Piedmont (Italy)
Ο Ιωάννης Πέτρος Κεφαλάκης μας, più noto come Gian Piero Testa, ha smesso per un attimo i panni del grecista e si è ricordato, pur abitando dalle parti di Como, di essere piemontese di nascita. E così, pur essendo incerto se "nelle CCG ci fosse o meno", ci ha suggerito un caposaldo della canzone popolare piemontese, una tipica canzone a aumentare basata sui giorni della settimana. Ed ecco quindi La mia mama veul chi fila, la cui traduzione integrale lascio allo stesso [gpt] o a uno degli altri valenti piemontardi (Adriana o Bartleby) del sito. No, non c'era nel sito; e ci sta proprio bene, giuda faus. Come nella Leggera, ogni scusa è buona per non lavorare (qui: filare); e il ripetersi di questi motivi nelle tradizioni popolari la dice parecchio lunga. Sono state etichettate spesso, queste, come canzoncine comiche o divertenti; e... (continuer)
La mia mama veeul chi filaa al luunees
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 11/5/2012 - 13:16
Parcours:
Mort au Travail
Cryin' In The Streets
[1970]
Scritta da Ted Harris, Sam Matter e Kerry Porter
4 aprile 1968. Assassinio di Martin Luther King a Memphis.
Scritta da Ted Harris, Sam Matter e Kerry Porter
4 aprile 1968. Assassinio di Martin Luther King a Memphis.
I see somebody marchin'
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 11/5/2012 - 12:05
La pelle nera
Ricordo che facevo le elementari quando questa canzone uscì. E' stata per anni la mia preferita e mi è rimasta sempre nel cuore. Grande Nino Ferrer! Indimenticabile.
Enrico 11/5/2012 - 11:53
Postmodernismo
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce di Tiziano Ferri
Voce recitante di Matteo Procuranti
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne
"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.
Non ... (continuer)
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce di Tiziano Ferri
Voce recitante di Matteo Procuranti
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne
"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.
Non ... (continuer)
Quante canzoni e pubblicità e discorsi e volti nuovi già vecchi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/5/2012 - 11:47
In the Mississippi River
[1964]
Scritta da Marshall Jones, fratello di Matthew Jones, fondatore dello Student Non-Violent Coordinating Committee e dei Freedom Singers.
In "Voices of the Civil Rights Movement: Black American Freedom Songs 1960-1966”, Folkways Records 1997.
Poi anche nell’album “We'll Never Turn Back” (2007) di Mavis Staples
Come Goodman and Schwerner and Chaney di Tom Paxton, una canzone dedicata a tre attivisti del movimento per i diritti civili assassinati dal KKK nel 1964.
James Chaney aveva 21 anni, era un afroamericano e veniva da Meridian, Mississippi.
Andrew Goodman, aveva 20 anni, era un bianco, ebreo, studiava antropologia a New York.
Anche Michael Schwerner veniva da New York. Pure lui era bianco ed ebreo. Aveva 24 anni.
I tre giovani facevano parte del Movimento per i diritti civili ed in particolare dell'organizzazione CORE (Congress of Racial Equality).
Nel giugno... (continuer)
Scritta da Marshall Jones, fratello di Matthew Jones, fondatore dello Student Non-Violent Coordinating Committee e dei Freedom Singers.
In "Voices of the Civil Rights Movement: Black American Freedom Songs 1960-1966”, Folkways Records 1997.
Poi anche nell’album “We'll Never Turn Back” (2007) di Mavis Staples
Come Goodman and Schwerner and Chaney di Tom Paxton, una canzone dedicata a tre attivisti del movimento per i diritti civili assassinati dal KKK nel 1964.
James Chaney aveva 21 anni, era un afroamericano e veniva da Meridian, Mississippi.
Andrew Goodman, aveva 20 anni, era un bianco, ebreo, studiava antropologia a New York.
Anche Michael Schwerner veniva da New York. Pure lui era bianco ed ebreo. Aveva 24 anni.
I tre giovani facevano parte del Movimento per i diritti civili ed in particolare dell'organizzazione CORE (Congress of Racial Equality).
Nel giugno... (continuer)
In the Mississippi River
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 11/5/2012 - 11:20
The Magnificent Afghanistan
[2010]
Lyrics by Bruce Arnold and Johnny Punish based on the song “Vietnam Rag” by Country Joe MacDonald
Album: A Daring Escape from the Empire
Lyrics by Bruce Arnold and Johnny Punish based on the song “Vietnam Rag” by Country Joe MacDonald
Album: A Daring Escape from the Empire
Die ! Da Da Da Da
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 11/5/2012 - 08:15
Mind Gardens
Mi sono accorto di aver dimenticato un verso sia nella versione in inglese, sia in quella in italiano.
Si tratta di
"The killing cold could not get in"
che viene appena dopo "Kept it from the slings and arrows of outrageous fortune".
Significa "il freddo assassino non poteva entrare".
Con l'occasione, a proposito dell'argomento della sezione ("Woodstock 1969") segnalo un bellissimo documentario della BBC di qualche anno fa, che ho visto su internet (diviso in 7 parti) dal titolo "From the Byrds to the Eagles". E' un vero peccato che in Italia non ne sia stata distribuita una copia non dico doppiata, ma almeno sottotitolata, per consentirne la diffusione. Consiglio vivamente a chi capisce l'inglese di guardarlo, secondo me aiuta a capire meglio cosa accadde veramente.
Si tratta di
"The killing cold could not get in"
che viene appena dopo "Kept it from the slings and arrows of outrageous fortune".
Significa "il freddo assassino non poteva entrare".
Con l'occasione, a proposito dell'argomento della sezione ("Woodstock 1969") segnalo un bellissimo documentario della BBC di qualche anno fa, che ho visto su internet (diviso in 7 parti) dal titolo "From the Byrds to the Eagles". E' un vero peccato che in Italia non ne sia stata distribuita una copia non dico doppiata, ma almeno sottotitolata, per consentirne la diffusione. Consiglio vivamente a chi capisce l'inglese di guardarlo, secondo me aiuta a capire meglio cosa accadde veramente.
Enrico 10/5/2012 - 23:55
L'estaca
ESPERANTO [Marcella "Marĉela" Fasani, 1979 / Maragan' ]
La prima versione de L'estaca mai registrata e pubblicata in Italia non è in italiano: è in esperanto. E' opera della siciliana Marcella Fasani (nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, il 3 ottobre 1956), di professione medico reumatologo e specialista in fisiologia riabilitativa e nel trattamento dell'osteoporosi, nonché esperantista e cantautrice. Marcella Fasani (in esperanto Marĉela), che ha studiato e vive a Roma fin dagli anni '80 del secolo scorso, fa parte della vivacissima scena musicale esperantista romana assieme al cantautore e chitarrista Gianfranco Molle.
La versione de L'estaca, intitolata La paliso, è contenuta nel primo del due album di Marĉela in Esperanto: la musicassetta Venos liber' pubblicata dalla Edistudio di Pisa (“Pizo”) nel 1979 (ISBN 88-7036-002-4). L'album è interamente dedicato “alle canzoni più... (continuer)
La prima versione de L'estaca mai registrata e pubblicata in Italia non è in italiano: è in esperanto. E' opera della siciliana Marcella Fasani (nata a Vittoria, in provincia di Ragusa, il 3 ottobre 1956), di professione medico reumatologo e specialista in fisiologia riabilitativa e nel trattamento dell'osteoporosi, nonché esperantista e cantautrice. Marcella Fasani (in esperanto Marĉela), che ha studiato e vive a Roma fin dagli anni '80 del secolo scorso, fa parte della vivacissima scena musicale esperantista romana assieme al cantautore e chitarrista Gianfranco Molle.
La versione de L'estaca, intitolata La paliso, è contenuta nel primo del due album di Marĉela in Esperanto: la musicassetta Venos liber' pubblicata dalla Edistudio di Pisa (“Pizo”) nel 1979 (ISBN 88-7036-002-4). L'album è interamente dedicato “alle canzoni più... (continuer)
LA PALISO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Xavi Alcalde 10/5/2012 - 17:07
La maison près de la fontaine
Traduzione italiana di Alessio Lega + Bartleby.
LA CASA ACCANTO ALLA FONTANA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 10/5/2012 - 15:08
Hiroshima, My Love
[2011]
Lyrics & Music by Martha Maria
Lyrics & Music by Martha Maria
6th of August, 1945
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/5/2012 - 14:50
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
9/11 Truth Rock
[2011]
Lyrics & Music by Johnny Punish, Matthew Naus, Dan & David Cordero
Album: PunishMania [2012]
The song was inspired by a poem written by Matthew Naus found on the net by Johnny Punish. Thereafter Johnny Punish and David Cordero sat in the back of a manger behind a 500 year old catholic church deep in the heart of freedom and wrote the first drafts of the song late July 2011. Dan Cordero showed up later that evening and finished it off and 9/11 Truth Rock was born as another voice in the chorus of voices looking for answers.
The song will be featured on the upcoming record by Johnny Punish called "PunishMania", expected out by the end of 2011 and will be available on ITunes and all major online retailers
Website Info:
http://www.JohnnyPunish.com
http://www.Psychostasia.com
http://www.911Truth.org
Lyrics & Music by Johnny Punish, Matthew Naus, Dan & David Cordero
Album: PunishMania [2012]
The song was inspired by a poem written by Matthew Naus found on the net by Johnny Punish. Thereafter Johnny Punish and David Cordero sat in the back of a manger behind a 500 year old catholic church deep in the heart of freedom and wrote the first drafts of the song late July 2011. Dan Cordero showed up later that evening and finished it off and 9/11 Truth Rock was born as another voice in the chorus of voices looking for answers.
The song will be featured on the upcoming record by Johnny Punish called "PunishMania", expected out by the end of 2011 and will be available on ITunes and all major online retailers
Website Info:
http://www.JohnnyPunish.com
http://www.Psychostasia.com
http://www.911Truth.org
On that September day
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 10/5/2012 - 13:23
Parcours:
11 septembre: terrorisme à New York
×
Nel disco collettivo “Décolonisons!”, realizzato da Survie, un’associazione che da anni si batte contro le politiche neocolonialiste dei governi francesi.
Poi anche nell’EP della rappeuse di origine martinicana intitolato “Ennemi de l'Ordre” (2006).