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God Damn Job

God Damn Job
[1981]
Dall’EP «The Replacements Stink» del 1982
Scritta da Paul Westerberg

Morte al lavoro! Viva il Primo Maggio!
I need a God damn job
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/4/2012 - 22:49
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Takin’ Care of Business

Takin’ Care of Business
[1973]
Album «Bachman–Turner Overdrive II»

Morte al lavoro! Buon Primo Maggio!
You get up every morning
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/4/2012 - 22:26
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Dead End Street

Dead End Street
[1966]
Scritta da Ray Davies

Per il percorso “Mort au travail”.
There's a crack up in the ceiling,
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/4/2012 - 22:01
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Vasilis Papakonstandinou / Βασίλης Παπακωνσταντίνου: Επίλογος

Vasilis Papakonstandinou / Βασίλης Παπακωνσταντίνου: Επίλογος
Epílogos
Στίχοι: Τάσος Λειβαδίτης
Μουσική: Γιώργος Τσαγκάρης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Αφήγηση στην αρχή: Τάσος Λειβαδίτης
Αφήγηση στο υπόλοιπο μέρος: Γιώργος Μιχαλακόπουλος
Δίσκος: Φυσάει

Testo: Tasos Livaditis
Musica: Yorgos Tsangaris
Primo interprete: Vasilis Papakonstandinou
Recitato iniziale: Tasos Livaditis
Recitato nella parte rimanente: Yorgos Mihalakopoulos
Album: Φυσάει ("Soffia")




Noialtri del "settore greco" delle CCG/AWS siamo poco abituati, lo dico chiaramente, alle incursioni esterne. Non certamente perché vogliamo fare il "club esclusivo", ma perché, purtroppo, non esistono molte persone in Italia che si occupano con un minimo di competenza della canzone d'autore greca. Ci siamo quindi piacevolmente stupiti quando la sig.ra Amanda Krucz (che invitiamo a appalesarsi maggiormente, dandole il più caloroso dei benvenuti) ha messo in approvazione... (continuer)
Ήταν ένας νέος ωχρός. Καθόταν στο πεζοδρόμιο.
(continuer)
envoyé par Amanda Krucz + CCG/AWS - Ελληνικό Τμήμα 30/4/2012 - 18:57
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Porta Romana bella

anonyme
Porta Romana bella
Canzone popolare milanese [XIX secolo]
A Folksong from Milan [19th Century]
Chanson populaire milanaise [19ème siècle]



Dicono che la più famosa canzone popolare milanese sia O mia bèla Madunina (che poi, a dire il vero, un autore ce l'ha: Giovanni D'Anzi, che la compose nel 1935); sarà. A mio immodestissimo parere, è invece Porta Romana bella. La quale è, peraltro, una canzone popolare sul serio, ed è una canzone di galera. Chi la conosce superficialmente si ferma alla prima strofa, con le sue famose ragazzine che te la danno (prima la buonasera e poi la mano); bisognerebbe invece conoscerla tutta e perbene, questa canzone. Vicino a Porta Romana c'è piazza Filangieri; in piazza Filangieri c'è il numero 2; e al numero 2 di piazza Filangieri, c'è il carcere di San Vittore; il resto lo dice questa canzone, che è ben lungi dall'essere una canzone allegra e da cabaret. Non credo che esista... (continuer)
Porta Romana bella, porta Romana,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2012 - 17:47
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The Poverty Song

The Poverty Song
[2008]
Lyrics & Music by Jimi Cullen
Album: The Junkyard poet
Well there's people dying all over the world
(continuer)
envoyé par giorgio 30/4/2012 - 17:09
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Take This Job and Shove It

Take This Job and Shove It
[1977]
Scritta da David Allan Coe.

“Prendi ‘sto lavoro e ficcatelo in quel posto...”, così dice al padrone il lavoratore che finalmente ha aperto gli occhi... Una canzone che stette nella top ten country per ben 18 settimane, di cui due al primo posto (vorrà dire qualcosa, no?!?)... Coverizzata - c’era da aspettarselo - dai Dead Kennedys nel loro album «Bedtime for Democracy» del 1986...

Per il percorso “Mort au travail”...

Buon Primo Maggio!
Take this job and shove it
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/4/2012 - 17:08
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Χίτλερ να μην το καυχηθείς

anonyme
Χίτλερ να μην το καυχηθείς
Hitler na min to kafhithís
Στίχοι: Παραδοσιακό
Μουσική: Παραδοσιακό
Εκτελέσεις: Γιώργης Κουτσουρέλης

Rizitiko tradizionale cretese (1943 ca.)
Interpreti: Yorgis Koutsourelis


Isola di Creta, Grecia: Neonazi espulsi dalla città e concentrazione antifascista
da Contrainfo (versione italiana di Nexus Co.)

Il gruppo neo-nazista Golden Dawn [Χρυσἠ Αυγή, Alba Dorata], ha tentato di accedere a varie città dell'isola di Creta, Amira Viannou inclusa. Gli abitanti di queste città, durante l'occupazione nazista dell'isola, hanno visto morire 114 residenti per mano dei nazisti. L'associazione locale di sopravvissuti a questo scempio, insieme con gli anarchici e antifascisti di Heraklion, hanno chiamato un blocco per impedire ai nazisti di entrare. Inoltre, i nazisti sono stati bloccati nella città di Viannos e alla fine sono stati costretti ad annullare il loro tour di propaganda.

Oggi, 29 aprile... (continuer)
Χίτλερ, να μην το καυχηθείς πως πάτησες την Κρήτη,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2012 - 17:03
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Maggie’s Farm

Maggie’s Farm
[1965]
Album «Bringing It All Back Home»

D’accordissimo sull’istituzione di un nuovo percorso intitolato "Mort au travail" (o algo asì) - proposto da Marco Valdo M.I. e inaugurato da Riccardo Venturi con la bellissima Ir lavoro nelle vigne - colgo la palla al balzo e ci vado giù pesante con questa enorme canzone.

Che parli dell’insofferenza maturata da Dylan verso il folk protestario - come sostengono alcuni - ovvero che sia una metafora contro il capitalismo ed i suoi addentellati repressivi (leggasi «Stato»), come invece ritengono i più, mi pare che in ogni caso quello che emerge immediatamente dal testo sia la ribellione contro lo sfruttamento dell’essere umano che, in definitiva, è il lavoro.

Buon Primo Maggio!
I ain't gonna work on Maggie's farm no more.
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/4/2012 - 16:31

Ir lavoro nelle vigne

anonyme
[Epoca imprecisata]
Canzone popolare dell'Isola d'Elba
(zona di Marina di Campo - Seccheto - Pomonte)

Marco Valdo, nella sua introduzione alla traduzione francese della Leggera, si chiedeva se non sarebbe meglio istituire un percorso "Mort au travail" o roba del genere. Fondamentalmente sono d'accordo, staccandolo da quello, più generale e oramai ipertrofico, dell' "Emigrazione e la guerra del lavoro". Nell'attesa e nella preparazione, m'è venuta a mente questa canzoncina che sentivo da bimbetto all'Elba; a volte le cose riaffiorano in testa quando meno te lo aspetti. Il fatto è che penso di essere davvero tra gli ultimi in Italia ad aver passato parti consistenti della mia infanzia a ascoltare le comari e i vecchi nel portico di casa, al Formicaio (che fungeva da "punto di riunione" per tutta la contrada), che raccontavano, narravano, cantavano di tutto; ed è stato il nutrimento della... (continuer)
Ir lavoro nelle vigne, ir lavoro nelle vigne
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/4/2012 - 15:24
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Not in My Name

Not in My Name
[2007]
Album: State of the Ark
You were hiding in the shadows
(continuer)
envoyé par giorgio 30/4/2012 - 12:45
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Je peux pas travailler

Je peux pas travailler
[1958]

Paroles: Boris Vian, musique: Henri Salvador
Interprétation : Henri Salvador



La résistance des travailleurs au travail est incommensurable... Elle reflète exactement le sens de l'humanisation de l'espèce de bipèdes que nous sommes. Et je crois bien, Lucien l'âne mon ami, que les quadrupèdes que vous êtes seront du même avis que nous... Le travail doit être réduit au minimum...

En effet. Par exemple, plutôt que de tourner sempiternellement en rond pour actionner une noria grinçante et épuisante, on préfère, nous les ânes, que ce soit le vent qui fasse le travail...

C'est très précisément, le sens des efforts d'humanisation de la vie que tentent les ingénieurs, quand ils sont ingénieux... Faire faire le travail par les machines ou par des éléments tels que l'eau (turbine, moulin...), le vent (moulin, éoliennes...) ou par le recours à l'énergie fossile... Tout plutôt que que... (continuer)
Tu m'engueules sans arrêter parce qu'on n'a pas d'argent
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/4/2012 - 10:42
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40:1

40:1
[2008]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: The Art of War

This song is devoted to the Battle of Wizna, called the Polish Thermopylae (September 7-10, 1939, the Nazi invasion of Poland).
720 of our soldiers (equipped with six 76mm guns, 42 machine guns) defended the not finished bunker lines against 54,000 Germans (with 350 tanks and Stukas' support) commanded by general Heinz Guderian. Poles abandoned their positions not before Guderian threatened to shoot Polish POWs. The Polish commander, captain Władysław Raginis, who committed suicide after the fallen battle, is one of the symbols of the heroic Polish defense in September 1939.
Baptized in fire.
(continuer)
envoyé par giorgio 30/4/2012 - 08:56




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