The Night They Drove Old Dixie Down
a Levon Helm (1940-2012)
“The night they drove old Dixie down” es una canción emblemática de la banda The Band. Robbie Robertson estuvo en los Estados del sur, y quedó impresionado por el dicho “nos levantaremos de nuevo” (we’ll raise again), percibiendo una cierta mezcla de orgullo y tristeza que quiso plasmar de alguna manera.
Y así escribió el relato sobre un soldado confederado en los últimos días de la guerra de Secesión estadounidense, que enfrentó a los Estados norteños, la Unión, bajo el gobierno de Abraham Lincoln, contra los Estados sureños, la Confederación, gobernador por Jefferson Davis. Ésta es una historia compleja que nunca se ha explicado demasiado bien, ni siquiera en los Estados Unidos –¿recordáis cuando en Los Simpson Apu se examina para obtener la ciudadanía y al intentar explicar las numerosas causas de la guerra, el examinador le dice “Diga sólo esclavitud”-, y... (continuer)
“The night they drove old Dixie down” es una canción emblemática de la banda The Band. Robbie Robertson estuvo en los Estados del sur, y quedó impresionado por el dicho “nos levantaremos de nuevo” (we’ll raise again), percibiendo una cierta mezcla de orgullo y tristeza que quiso plasmar de alguna manera.
Y así escribió el relato sobre un soldado confederado en los últimos días de la guerra de Secesión estadounidense, que enfrentó a los Estados norteños, la Unión, bajo el gobierno de Abraham Lincoln, contra los Estados sureños, la Confederación, gobernador por Jefferson Davis. Ésta es una historia compleja que nunca se ha explicado demasiado bien, ni siquiera en los Estados Unidos –¿recordáis cuando en Los Simpson Apu se examina para obtener la ciudadanía y al intentar explicar las numerosas causas de la guerra, el examinador le dice “Diga sólo esclavitud”-, y... (continuer)
LA NOCHE EN LA QUE HICIERON CAER LA VIEJA DIXIE *
(continuer)
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20/4/2012 - 19:27
A per pauc de chantar no•m lais
PER POCO NON SMETTO DI CANTARE
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envoyé par Bartleby 20/4/2012 - 13:26
Mei ros che negher
La frase in bresciano a me risulta alla fine e non all'inizio del brano: così come è cantata nei video e come l'ho trovata su ildeposito.org
Braccia d'alberi mi spingono e mi seguono
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envoyé par DoNQuijote82 20/4/2012 - 12:04
Turna mia ‘ndré
Solo per precisazione:
"Bià Hcüra", è secondo me, tradotto in modo errato come “Bia Scura”, in realtà la bià (o biò a seconda) è la strada, quindi la traduzione corretta dovrebbe essere "STRADA SCURA".
"anvér a Harvé" si traduce verso CERVENO e non verso Cervino.
"al hanc la tèra la diènta róha" lo tradurrei "di sangue la terra diventa rossa"
"Bià Hcüra", è secondo me, tradotto in modo errato come “Bia Scura”, in realtà la bià (o biò a seconda) è la strada, quindi la traduzione corretta dovrebbe essere "STRADA SCURA".
"anvér a Harvé" si traduce verso CERVENO e non verso Cervino.
"al hanc la tèra la diènta róha" lo tradurrei "di sangue la terra diventa rossa"
Ivano 19/4/2012 - 16:05
Canto dei sanfedisti
anonyme
caro gabriele, il popolo è sovrano, anche se è ignorante. la spinta anti-clericale dei repubblicani urtò la sensibilità della maggior parte del popolo napoletano, e non solo questo, ma anche le riforme andarono quasi tutte a discapito di quei ceti meno abbienti che poi andarono a ingrossare le fila dei sanfedisti. Non prendiamoci per i fondelli..la repubblica inoltre era uno stato fantoccio francese (infatti fallita l'esperienza i francesi subentrarono in prima persona con Bonaparte e Murat).
Resistere allo straniero era una cosa in ogni caso giusta, e successe ovunque nel periodo napoleonico.
Mi spiace che i giacobini abbiano in qualche modo assecondato le mire espansionistiche francesi, e sono convinto che lo fecero a "cuor leggero"..venendo poi traditi nel momento del bisogno. (i francesi non volevano una repubblica di napoli, ma mettere le mani sul regno, cosa che appunto fecero).
Non commento i giudizi sull'educare il "popolo" ho già espresso la mia opinione.
Resistere allo straniero era una cosa in ogni caso giusta, e successe ovunque nel periodo napoleonico.
Mi spiace che i giacobini abbiano in qualche modo assecondato le mire espansionistiche francesi, e sono convinto che lo fecero a "cuor leggero"..venendo poi traditi nel momento del bisogno. (i francesi non volevano una repubblica di napoli, ma mettere le mani sul regno, cosa che appunto fecero).
Non commento i giudizi sull'educare il "popolo" ho già espresso la mia opinione.
Critico 19/4/2012 - 13:34
The Continuing Story of Bungalow Bill
Dedicata al Bungaló King JuanCa che va a cacciare gli elefanti in Botswana e cade rompendosi l'anca il 14 aprile, anniversario della Repubblica spagnola.
"Cazar un elefante: 37.000€. Operación de caderas 5.500€. Que el rey caiga el día de la República no tiene precio."
"Cazar un elefante: 37.000€. Operación de caderas 5.500€. Que el rey caiga el día de la República no tiene precio."
LA HISTORIA CONTINUA DE BUNGALO BILL
(continuer)
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19/4/2012 - 10:59
Tot farai una demanda
Un piccolissimo appunto: in Italiano l' "Auvergne" ha un suo bel nome tradizionale: "Alvernia" (che poi è quello latino). Anche la Chanson pour l'Auvergnat di Brassens in italiano si chiama "Canzone per l'Alverniate". Saluti!
Riccardo Venturi 19/4/2012 - 08:15
Il giorno di San Patrizio
Una tra le più belle canzoni sulla questione Irlandese. Sicuramente Bobby Sands l'avrebbe apprezzata. Altre canzoni degli Antica trattano l'Irlanda e nei loro testi non trovo espressioni razziste o schieramenti prettamente politici.
Francesco 18/4/2012 - 23:29
Liberare tutti
Dezuccherare tutto: La versione per diabetici
di Riccardo Venturi in crisi di golosità
Ci sono tanti dolci
di cui siamo privati
perché i pasticcieri
li fanno zuccherati
E sono fianco a fianco
sopra sugli scaffali,
torte e sfogliatelle
t'occhieggiano carnali
Ma noi abbiam deciso:
il saccarosio fuori
dalle pasticcerie,
da meringhe e pandori!
Per questo abbiam bisogno
di stevia a profusione,
forza a darci da fare
con la coltivazione
Dezuccherare tutto
vuol dir mangiare ancora
caterve di dolciumi
ad ogni ora!
Sennò si piscia dolce
e poi la nostra urina
si mette nel caffè
che si beve in tazzina
E tutto il saccarosio
lo butteremo via,
sennò vanno a dumila
glicata e glicemia!
Porco glucosio,
c'hai mandati a gallina,
ci tocca farci pere
con l'insulina!
Facciam vedere
che ne facciamo a meno,
con fonti alternative
di torte faremo il pieno!
Ci avrei una voglia cane
di... (continuer)
di Riccardo Venturi in crisi di golosità
Ci sono tanti dolci
di cui siamo privati
perché i pasticcieri
li fanno zuccherati
E sono fianco a fianco
sopra sugli scaffali,
torte e sfogliatelle
t'occhieggiano carnali
Ma noi abbiam deciso:
il saccarosio fuori
dalle pasticcerie,
da meringhe e pandori!
Per questo abbiam bisogno
di stevia a profusione,
forza a darci da fare
con la coltivazione
Dezuccherare tutto
vuol dir mangiare ancora
caterve di dolciumi
ad ogni ora!
Sennò si piscia dolce
e poi la nostra urina
si mette nel caffè
che si beve in tazzina
E tutto il saccarosio
lo butteremo via,
sennò vanno a dumila
glicata e glicemia!
Porco glucosio,
c'hai mandati a gallina,
ci tocca farci pere
con l'insulina!
Facciam vedere
che ne facciamo a meno,
con fonti alternative
di torte faremo il pieno!
Ci avrei una voglia cane
di... (continuer)
Riccardo Venturi 18/4/2012 - 21:36
Mort au travail !
18 aprile 2012
Piccola introduzione: Tra il mio blog dal nome complicatissimo e le CCG esiste una specie di tacito accordo: quello di ignorarsi a vicenda. Sul blog non ho nemmeno il link a "Canzoni contro la guerra", e qui dentro del blog non parlo quasi mai. Ogni tanto, è vero, qualche articolo che scrivo lo uso per un'introduzione, ed è successo anche che un'introduzione o un commento che ho fatto qua diventasse (con qualche modifica) un post; ma sono cose rare. Preferisco lasciare le cose separate. Le CCG sono un sito che ha una diffusione enorme rispetto a un blogghino che, fra l'altro, per mia precisa scelta non ammette commenti esterni. Altrimenti, rischierei di essere autoreferenziale; e questo rischio non lo voglio proprio correre.
Tuttavia, in questo caso faccio un'eccezione. E parecchio volentieri. Visto che Marco Valdo ha tradotto in francese l'articolo originale, lo metto qui... (continuer)
Piccola introduzione: Tra il mio blog dal nome complicatissimo e le CCG esiste una specie di tacito accordo: quello di ignorarsi a vicenda. Sul blog non ho nemmeno il link a "Canzoni contro la guerra", e qui dentro del blog non parlo quasi mai. Ogni tanto, è vero, qualche articolo che scrivo lo uso per un'introduzione, ed è successo anche che un'introduzione o un commento che ho fatto qua diventasse (con qualche modifica) un post; ma sono cose rare. Preferisco lasciare le cose separate. Le CCG sono un sito che ha una diffusione enorme rispetto a un blogghino che, fra l'altro, per mia precisa scelta non ammette commenti esterni. Altrimenti, rischierei di essere autoreferenziale; e questo rischio non lo voglio proprio correre.
Tuttavia, in questo caso faccio un'eccezione. E parecchio volentieri. Visto che Marco Valdo ha tradotto in francese l'articolo originale, lo metto qui... (continuer)
MORTE AL LAVORO!
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envoyé par Riccardo Venturi 18/4/2012 - 21:04
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Una pagina "primitiva" sottoposta a una radicale ristrutturazione. Il punto di partenza è stato il volume del repertorio della "Chorale Karaoke" di Parigi, presente alla "Tre Giorni di Piadena" del 2012; il volume l'ho acquistato direttamente da loro. Nel repertorio figura anche la canzone "Veusa Megi", che mi ricordava qualcosa presente in questo sito; ed era così. Solo che la canzone era registrata a nome di "Frederic" e sotto il titolo di "Veusa Metge" (Metge è un comune cognome occitano; significa "medico", anche nella vicina lingua catalana). Mai nessuna notizia reperita su questo artista, anche per l'impossibilità dovuta al non potere impostare nient'altro che un diffusissimo nome di battesimo.
L'errore (perché ne commettiamo parecchi!) è stato quello di non impostare mai le ricerche sull'autore del testo, che è uno dei più grandi... (continuer)