Mai cchiù
[2012]
Album: Black tarantella
feat Co'Sang
Album: Black tarantella
feat Co'Sang
È un incrocio ipnotico e originale. Il suono dei Bottari e le storiche paranze della tammurriata si sposano con le nuove paranze dell’hip pop metropolitano. Una posizione netta, l’indignazione verso un falso perbenismo e una pace fittizia che non è altro che una guerra mascherata. I segni di tutto questo si vedono tutti i giorni in ogni angolo della terra. Questo brano è tra le righe una sorta di festa popolare tradizionale come quella dei Gigli di Barra e di Nola in Campania, che all’improvviso si trasforma in una manifestazione in piazza.
Da :La voce dell'isola
Da :La voce dell'isola
['Ntò...]
(continuer)
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envoyé par adriana 14/4/2012 - 12:18
A nnomme ’e Dio
[2012]
Album: Black tarantella
È quasi un monologo, nel quale canto degli uomini che vengono uccisi nel nome di Dio, o in nome della giustizia alla cui base ci sono le peggiori delle ingiustizie. Sinceramente non perché sia un brano scritto da me, ma credo che sia uno dei più belli di tutto il disco. Questa è una riflessione per tutti i martiri della storia delle guerre di religioni. A nome di dio è un invito alla tolleranza tra gli uomini.
Intervista a Blogfoolk
Album: Black tarantella
È una fotografia sui martiri della storia. Nel nome di Dio un Dio uomo muore da sempre. La superbia, le religioni, il denaro, la gente, l’odio, il potere, la fame, la guerra. L’ira di qualcuno nel nome di un Dio, esiste o non esiste.
Da:la voce dell'isola
Da:la voce dell'isola
È quasi un monologo, nel quale canto degli uomini che vengono uccisi nel nome di Dio, o in nome della giustizia alla cui base ci sono le peggiori delle ingiustizie. Sinceramente non perché sia un brano scritto da me, ma credo che sia uno dei più belli di tutto il disco. Questa è una riflessione per tutti i martiri della storia delle guerre di religioni. A nome di dio è un invito alla tolleranza tra gli uomini.
Intervista a Blogfoolk
I’ntà nu postu e l’India
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 14/4/2012 - 11:59
Imagine
KELARTICO / KELARTIC (2)
La versione in kelartico scritto nell'apposito alfabeto cirillico.
Kelartic version in the special Cyrillic script
La versione in kelartico scritto nell'apposito alfabeto cirillico.
Kelartic version in the special Cyrillic script
TĀРАНИ АП
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/4/2012 - 11:11
Osama Gone
[2011]
Lyrics & Music by Roger J. Contardi
"Goodbye and good riddance, but are there more cockroaches in the house?"
Lyrics & Music by Roger J. Contardi
"Goodbye and good riddance, but are there more cockroaches in the house?"
Osama gone another bomb coming
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/4/2012 - 09:56
Afghan Lye
[2012]
Lyrics & Music by Lenny Lee Warmington
Lyrics & Music by Lenny Lee Warmington
When I was young we called it banana stand
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/4/2012 - 09:49
Into the Fire
[2005]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
7th track: dedicated to the Vietnam War.
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
7th track: dedicated to the Vietnam War.
Sent from home overseas
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 14/4/2012 - 09:31
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Generale
Non c'è canzone che descriva meglio la guerra, parla del dopo, del poi, della fine ritornando ogni tanto al passato tramite dei flashback.
"Lo vedi il treno che portava al sole, non fa più fermate neanche per pisciare" trasmette un'assurda felicità, perchè quando la senti ti immedesimi in quei momenti, dove l'unica cosa che vuoi è tornare a casa, il più presto possibile senza perdere nemmeno un minuto, anche per la paura che il treno non dovesse più ripartire.
"Quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare", cazzo è finito tutto, ora di questo ci dobbiamo preoccupare, impariamo ad apprezzare le piccole cose perchè dall'altra parte del mondo c'è gente che muore senza sapere nemmeno il perchè di una stupida guerra.
La strofa finale è di quelle che non si riescono a spiegare a parole, perchè solo quando finisce riesci a capire la sua potenza misurando il brivido che ti è rimasto sulla pelle che si scontra con la realtà
"Lo vedi il treno che portava al sole, non fa più fermate neanche per pisciare" trasmette un'assurda felicità, perchè quando la senti ti immedesimi in quei momenti, dove l'unica cosa che vuoi è tornare a casa, il più presto possibile senza perdere nemmeno un minuto, anche per la paura che il treno non dovesse più ripartire.
"Quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare", cazzo è finito tutto, ora di questo ci dobbiamo preoccupare, impariamo ad apprezzare le piccole cose perchè dall'altra parte del mondo c'è gente che muore senza sapere nemmeno il perchè di una stupida guerra.
La strofa finale è di quelle che non si riescono a spiegare a parole, perchè solo quando finisce riesci a capire la sua potenza misurando il brivido che ti è rimasto sulla pelle che si scontra con la realtà
Giuseppe Cappuccio 14/4/2012 - 01:03
There But For Fortune
"Una versione cantata negli ambienti cattolici negli anni '70." [Furio].
Come non di rado accade per canzoni o versioni di canzoni diffuse negli ambienti cattolici di base degli anni '60 e '70, poco o niente si sa dell'autore (o degli autori) di questa versione che però risulta incisa. In questo come in altri casi, contiamo sulla collaborazione esterna per saperne qualcosa di più. [RV]
Come non di rado accade per canzoni o versioni di canzoni diffuse negli ambienti cattolici di base degli anni '60 e '70, poco o niente si sa dell'autore (o degli autori) di questa versione che però risulta incisa. In questo come in altri casi, contiamo sulla collaborazione esterna per saperne qualcosa di più. [RV]
PERCHÉ NON TU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Furio 14/4/2012 - 00:22
Supper's Ready
E' la seconda volta in vita mia che vengo chiamato "Roberto" Venturi e devo dire che mi fa un po' piacere, perché il primo ad averlo fatto è stato Davide Giromini! Con un saluto a Lello Sarti: effettivamente sono un simpatizzante genoano, da tanto tempo, anche se il tifo vero e proprio è per la Fiorentina. Ma ultimamente sono diventato quasi alieno dal mondo del calcio...
Riccardo Venturi 14/4/2012 - 00:16
Non più andrai farfallone amoroso
concordo con il Sig. Renato Stecca.
Ovviamente si parla di Giacomo Casanova... e Beaumarchais, ammesso che non fossero la stessa persona.
Ovviamente si parla di Giacomo Casanova... e Beaumarchais, ammesso che non fossero la stessa persona.
Riccardo 13/4/2012 - 16:12
Tin Soldier
[2003]
Lyrics & Music by Gleason E. Glover and DJ Ettiene Carter
Album: Un-United
Lyrics & Music by Gleason E. Glover and DJ Ettiene Carter
Album: Un-United
Don't remind us of the things we do
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/4/2012 - 14:30
Panzer Battalion
[2005]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
This song is about Operation Iraqi Freedom
,the follow-up to "Reign of Terror".
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
This song is about Operation Iraqi Freedom
,the follow-up to "Reign of Terror".
Under this sun no shadows will fall
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/4/2012 - 14:00
Was gesagt werden muss
13 aprile 2012
Si vedano anche le note alla traduzione
Mi sono voluto "cimentare" anch'io con una traduzione della "orazione civile" (ora va di moda dire così...) di Günter Grass, spinto effettivamente dalla pochezza di quella pubblicata da "Repubblica". Certo è veramente singolare: la traduzione di una persona ("Io Non Sto Con Oriana") che ammette candidamente di conoscere soltanto i rudimenti della lingua tedesca, riesce ad essere migliore di quella di uno al servizio del superquotidiano-partito. Non vedo poi che cosa ci abbia dovuto avere a che fare la cosiddetta "urgenza"; gli argomenti espressi da Günter Grass sono generali, e non riguardano certamente la cronaca immediata. Avrebbero potuto aspettare qualche giorno e affidare lo scritto di Grass a un traduttore professionale dal tedesco. Non dico a un "poeta", certo, perché quel che ha scritto Grass non è poesia. E' una prosa che... (continuer)
Si vedano anche le note alla traduzione
Mi sono voluto "cimentare" anch'io con una traduzione della "orazione civile" (ora va di moda dire così...) di Günter Grass, spinto effettivamente dalla pochezza di quella pubblicata da "Repubblica". Certo è veramente singolare: la traduzione di una persona ("Io Non Sto Con Oriana") che ammette candidamente di conoscere soltanto i rudimenti della lingua tedesca, riesce ad essere migliore di quella di uno al servizio del superquotidiano-partito. Non vedo poi che cosa ci abbia dovuto avere a che fare la cosiddetta "urgenza"; gli argomenti espressi da Günter Grass sono generali, e non riguardano certamente la cronaca immediata. Avrebbero potuto aspettare qualche giorno e affidare lo scritto di Grass a un traduttore professionale dal tedesco. Non dico a un "poeta", certo, perché quel che ha scritto Grass non è poesia. E' una prosa che... (continuer)
CIO' CHE VA DETTO
(continuer)
(continuer)
13/4/2012 - 13:24
Brava gente
traduzione letterale "mille chiodi in fronte" significa mille preoccupazioni.
13/4/2012 - 12:17
Saluta il Senegal
Non so quale sia il vero titolo di questo brano, preso dallo spettacolo Il lavoro rende liberi
Volevo un'altra vita
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 13/4/2012 - 10:47
Primo Victoria
[2005]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
Primo Victoria, i.e. "Victory to First", is the second album by Swedish power metal band Sabaton and the first album they released for their new label, Black Lodge Records.
This first track, with the same album name, is about D-Day
of Operation Overlord
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
Primo Victoria, i.e. "Victory to First", is the second album by Swedish power metal band Sabaton and the first album they released for their new label, Black Lodge Records.
This first track, with the same album name, is about D-Day
of Operation Overlord
Through the gates of hell
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/4/2012 - 09:10
Bombing Over Baghdad
[2002]
Lyrics & Music by Gleason E. Glover and DJ Ettiene Carter
Album: Un-United
Written 4 months prior to US invasion of Iraq, the song is from the viewpoint of a Iraqi father watching the planes bombing his city again..
Lyrics & Music by Gleason E. Glover and DJ Ettiene Carter
Album: Un-United
Written 4 months prior to US invasion of Iraq, the song is from the viewpoint of a Iraqi father watching the planes bombing his city again..
Went outside
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 13/4/2012 - 08:10
'A Flobert o Sant'Anastasia
mo a distanza e tant ann capisco il capolavoro che scrisse scia scia .....sto testo e diventato l urlo e la lotta per chi perde a vit faticann ...no ti dico questo perche non si menziona mai chi l ha scritta ..cert sciascia stev che e zezi . ..quando scrisse questo testo ...e la musica fatta da a palladino ..penso che sia corretto dirla sta cosa .....perche crearono una delle piu belle canzoni del movimento proletario
13/4/2012 - 02:14
Le déserteur
KELARTICO / KELARTIC / KELARTIEN [2] - Riccardo Venturi
La medesima versione in kelartico scritto nell'apposito alfabeto cirillico modificato. Il kelartico può scriversi anche con una forma adattata dell'alfabeto greco. Presto sarà possibile imparare il kelartico grazie al sito (in costruzione) kelartico.com.
ТО ДЕЗЕРТŌР
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2012 - 01:07
Arco di tenebra
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Violoncelli di Lara Vecoli
Basso elettrico di Gabriele D'Ascoli
Album: Ballate postmoderne
"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.
Non lasciatevi incantare... (continuer)
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Violoncelli di Lara Vecoli
Basso elettrico di Gabriele D'Ascoli
Album: Ballate postmoderne
"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.
Non lasciatevi incantare... (continuer)
La vita ci pone di fronte ad estreme misure
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2012 - 00:01
Le parti d'en rire
Le Parti d'en Rire
Chanson française – Le Parti d'en Rire – Pierre Dac et Francis Blanche – 1959
Le Parti d'en Rire a comme devise : « Contre tout ce qui est pour – Pour tout ce qui est contre ». Son organe officiel a existé quelques années, c'était L'Os à Moëlle, rédacteur en chef : Pierre Dac, journal où on a rencontré pêle-mêle outre Pierre Dac, Francis Blanche, Pierre Doris, Jean Yanne, Robert Nahmias...
Ah, Lucien l'âne mon ami, je ne sais trop ce que tu pourrais penser de la manie de Mélanie et encore moins, ce que tu pourrais penser de toute forme d'élections... En somme, je me demande, si tu as déjà voté... et pour quel parti , le cas échéant, tu le ferais...
Tu sais bien, Marco Valdo M.I., mon ami, que nous les ânes, nous sommes interdits d'élections – rassure-toi, pas d'érections... Bien au con traire, voilà qu'on nous en attribue (viriles) bien plus qu'il ne nous en faut.... (continuer)
Chanson française – Le Parti d'en Rire – Pierre Dac et Francis Blanche – 1959
Le Parti d'en Rire a comme devise : « Contre tout ce qui est pour – Pour tout ce qui est contre ». Son organe officiel a existé quelques années, c'était L'Os à Moëlle, rédacteur en chef : Pierre Dac, journal où on a rencontré pêle-mêle outre Pierre Dac, Francis Blanche, Pierre Doris, Jean Yanne, Robert Nahmias...
Ah, Lucien l'âne mon ami, je ne sais trop ce que tu pourrais penser de la manie de Mélanie et encore moins, ce que tu pourrais penser de toute forme d'élections... En somme, je me demande, si tu as déjà voté... et pour quel parti , le cas échéant, tu le ferais...
Tu sais bien, Marco Valdo M.I., mon ami, que nous les ânes, nous sommes interdits d'élections – rassure-toi, pas d'érections... Bien au con traire, voilà qu'on nous en attribue (viriles) bien plus qu'il ne nous en faut.... (continuer)
Oui
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/4/2012 - 23:29
Riccardo Tesi & Banditaliana: Tre sorelle
Canzone popolare pistoiese
Arrangiamento di Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Bonafé
Album: Riccardo Tesi e Banditaliana (1998)
A folksong from Tuscany (Pistoia)
Arranged by Riccardo Tesi, Maurizio Geri and Claudio Bonafé
Album: Riccardo Tesi e Banditaliana (1998)
Una serata qualsiasi
In una serata qualsasi di solito me ne vado, e in una serata qualsiasi ritorno. Non che la cosa rivesta una qualche importanza, compreso ai fini di questo sito (che va avanti perfettamente anche senza il sottoscritto); è solo perché, specialmente in certe serate qualsiasi, si ha voglia di chiacchierare con le nuvole. E, a dire il vero, di conversazioni con le nuvole, qua dentro, ne ho fatte parecchie.
Quando me ne vado da qualche posto, me ne vado sul serio. Scompaio. Inutile scrivermi o comunque cercarmi. Da alcuni luoghi sono scomparso definitivamente, senza più nessuna intenzione di ritornare;... (continuer)
Arrangiamento di Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Bonafé
Album: Riccardo Tesi e Banditaliana (1998)
A folksong from Tuscany (Pistoia)
Arranged by Riccardo Tesi, Maurizio Geri and Claudio Bonafé
Album: Riccardo Tesi e Banditaliana (1998)
Una serata qualsiasi
In una serata qualsasi di solito me ne vado, e in una serata qualsiasi ritorno. Non che la cosa rivesta una qualche importanza, compreso ai fini di questo sito (che va avanti perfettamente anche senza il sottoscritto); è solo perché, specialmente in certe serate qualsiasi, si ha voglia di chiacchierare con le nuvole. E, a dire il vero, di conversazioni con le nuvole, qua dentro, ne ho fatte parecchie.
Quando me ne vado da qualche posto, me ne vado sul serio. Scompaio. Inutile scrivermi o comunque cercarmi. Da alcuni luoghi sono scomparso definitivamente, senza più nessuna intenzione di ritornare;... (continuer)
Erano tre sorelle, e tutte e tre d'amor
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/4/2012 - 21:50
Reign of Terror
[2005]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
This song is about Operation Desert Storm and Saddam Hussein
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Primo Victoria
This song is about Operation Desert Storm and Saddam Hussein
The sky is on fire
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/4/2012 - 17:14
Siamo Guerriglia
Chanson italienne – Siamo Guerriglia – Banda Bassotti – 2012
Texte : David Cacchione, Musique : Angelo "Sigaro" Conti
Texte : David Cacchione, Musique : Angelo "Sigaro" Conti
GUÉRILLA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/4/2012 - 13:56
Born-Again Cretin
[1982]
Album “Nothing Can Stop Us”
Azzardo un’interpretazione di questa canzone scritta da Wyatt…
La voce parlante è quella di un songwriter che rivendica la propria libertà di essere libero e felice, senza correre il rischio di essere ammazzato per quel che dice… Insomma, un tranquillo esponente di quella “cultura occidentale” protestataria quanto si vuole ma che di fatto contribuiva a che gente come Nelson Mandela, visto come prototipo dei veri combattenti, continuasse a marcire in carcere…
Azzardo anche il nome di colui cui il brano potrebbe essere dedicato: Bob Dylan, che proprio tra la fine dei 70 e l’inizio degli 80 viveva la sua fase mistica da “cristiano rinato”, “born-again cretin”, per l’appunto…
O, secondo voi, ho preso lucciole per lanterne?
Album “Nothing Can Stop Us”
Azzardo un’interpretazione di questa canzone scritta da Wyatt…
La voce parlante è quella di un songwriter che rivendica la propria libertà di essere libero e felice, senza correre il rischio di essere ammazzato per quel che dice… Insomma, un tranquillo esponente di quella “cultura occidentale” protestataria quanto si vuole ma che di fatto contribuiva a che gente come Nelson Mandela, visto come prototipo dei veri combattenti, continuasse a marcire in carcere…
Azzardo anche il nome di colui cui il brano potrebbe essere dedicato: Bob Dylan, che proprio tra la fine dei 70 e l’inizio degli 80 viveva la sua fase mistica da “cristiano rinato”, “born-again cretin”, per l’appunto…
O, secondo voi, ho preso lucciole per lanterne?
At least I won't be shot for singing
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 12/4/2012 - 13:30
Angels Calling
[2006]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Attero Dominatus
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Attero Dominatus
Sent to kill -to watch no man's land
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/4/2012 - 13:15
From Border to Border
[1942]
Trascrizione in inglese (che Robeson faceva sempre seguire dall’originale in russo) di una canzone tratta dall’opera “Тихий Дон” (“Quiet Flows the Don”, da noi “Il placido Don) scritta nel 1935 dal compositore russo Иван Иванович Дзержинский (Ivan Ivanovich Dzerzhinsky) e basata sull’omonimo romanzo epico scritto tra la fine degli anni 20 e l’inizio dei 30 da Михаил Алексaндрович Шолохов (Mikhail Aleksandrovich Sholokhov).
Testo (completo solo della parte cantata in inglese) trovato su WWII In American Music
L’intenzione di Robeson – negro e comunistaccio – era quella di solidarizzare con il popolo sovietico investito dalle forze dell’Asse ed impegnato in quel momento nella terribile battaglia di Stalingrado (dall’estate del 1942 al febbraio del 1943)…
Trascrizione in inglese (che Robeson faceva sempre seguire dall’originale in russo) di una canzone tratta dall’opera “Тихий Дон” (“Quiet Flows the Don”, da noi “Il placido Don) scritta nel 1935 dal compositore russo Иван Иванович Дзержинский (Ivan Ivanovich Dzerzhinsky) e basata sull’omonimo romanzo epico scritto tra la fine degli anni 20 e l’inizio dei 30 da Михаил Алексaндрович Шолохов (Mikhail Aleksandrovich Sholokhov).
Testo (completo solo della parte cantata in inglese) trovato su WWII In American Music
L’intenzione di Robeson – negro e comunistaccio – era quella di solidarizzare con il popolo sovietico investito dalle forze dell’Asse ed impegnato in quel momento nella terribile battaglia di Stalingrado (dall’estate del 1942 al febbraio del 1943)…
From borderland to border
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 12/4/2012 - 11:57
When Mussolini Laid His Pistol Down
[1943]
Scritta da Roy Starkey e Sid Nathan
Testo trovato su WWII In American Music
Il 24 giugno 1943 Mussolini dichiarava che un eventuale sbarco degli alleati sarebbe stato bloccato “su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga”…
Il 10 luglio i soldati di Patton e Montgomery sbarcavano in Sicilia…
Il 22 luglio Palermo veniva liberata…
Il 25 luglio Mussolini veniva sfiduciato ed arrestato…
Fine della ventennale dittatura fascista.
Scritta da Roy Starkey e Sid Nathan
Testo trovato su WWII In American Music
Il 24 giugno 1943 Mussolini dichiarava che un eventuale sbarco degli alleati sarebbe stato bloccato “su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga”…
Il 10 luglio i soldati di Patton e Montgomery sbarcavano in Sicilia…
Il 22 luglio Palermo veniva liberata…
Il 25 luglio Mussolini veniva sfiduciato ed arrestato…
Fine della ventennale dittatura fascista.
Now many songs are written
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 12/4/2012 - 11:10
Last Page Of “Mein Kampf”
Last Page of “Mein Kampf”
[1945]
Scritta da Jack B. Johnstone e Will Livermash
Testo trovato su WWII In American Music
Nella prima strofa Hitler viene chiamato “Schicklgruber”, il cognome originale del padre Alois, doganiere austriaco, che nel 1876 se lo fece cambiare in Hiedler (il cognome del suo presunto padre biologico), nei certificati poi malamente trascritto in Hitler…
[1945]
Scritta da Jack B. Johnstone e Will Livermash
Testo trovato su WWII In American Music
Nella prima strofa Hitler viene chiamato “Schicklgruber”, il cognome originale del padre Alois, doganiere austriaco, che nel 1876 se lo fece cambiare in Hiedler (il cognome del suo presunto padre biologico), nei certificati poi malamente trascritto in Hitler…
Now that we have won the fight
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 12/4/2012 - 10:13
We Burn
[2006]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Attero Dominatus
The track 5 is about Yugoslav Wars..
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Attero Dominatus
The track 5 is about Yugoslav Wars..
I've had a vision it's clear to me now
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 12/4/2012 - 08:20
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Perché una guerra
Version française – LE POURQUOI DE LA GUERRE – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – Perché una guerra – Fausto Amodei (1966)
Chanson italienne – Perché una guerra – Fausto Amodei (1966)
LE POURQUOI DE LA GUERRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/4/2012 - 22:45
Lu polverone
Hai proprio ragione, Giovanni. Ho appena ascoltato il vero "Francisco a lu pajése" (traccia 11 dello stesso album; "Lu polverone".è la 13). Mi hanno indotto in errore sia il pdf che contiene questi testi, sia il file audio Groveshark.. Prego gli admins di correggere il titolo anche nella sezione audio, Grazie.
giorgio 11/4/2012 - 20:35
Light in the Black
[2006]
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Attero Dominatus
Lyrics & Music by Joakim Brodén and Pär Sundström
Album: Attero Dominatus
Sent into battle to aid strangers in need
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 11/4/2012 - 19:15
Gone With the Draft
[1940]
Scritto da Earl Dramin, Wesley Prince e Nat King Cole.
Incisa dal King Cole Trio
Testo trovato su WWII In American Music
Il tipo magrolino veniva preso in giro da tutti, ma ora che arrivano le cartoline per la guerra le cose stanno un po’ diversamente… Quelli col bel fisico sono tutti abili e arruolati mentre “Skinny” è stato riformato ed è lui a ridere ora: il presidente Franklyn D. Roosevelt ha spedito tutti a combattere e a morire in Europa e nel Pacifico mentre Skinny se n’è rimasto a casa a spupazzarsi la sua bella Minnie…
Scritto da Earl Dramin, Wesley Prince e Nat King Cole.
Incisa dal King Cole Trio
Testo trovato su WWII In American Music
Il tipo magrolino veniva preso in giro da tutti, ma ora che arrivano le cartoline per la guerra le cose stanno un po’ diversamente… Quelli col bel fisico sono tutti abili e arruolati mentre “Skinny” è stato riformato ed è lui a ridere ora: il presidente Franklyn D. Roosevelt ha spedito tutti a combattere e a morire in Europa e nel Pacifico mentre Skinny se n’è rimasto a casa a spupazzarsi la sua bella Minnie…
Gone, gone, gone with the draft,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 11/4/2012 - 15:30
I Feel the Draft Coming On
[1941]
Scritta da Bill Nettles e incisa con la Nettles Brothers String Band.
Testo trovato su WWII In American Music
“Posso sentire la cartolina che sta arrivando… Dicono che tutti i isoldati sono felici e che ci divertiremo un sacco… Ma io odio lasciarti, bambina, e preferirei avere 55 anni piuttosto dei 21 che ho…”
Scritta da Bill Nettles e incisa con la Nettles Brothers String Band.
Testo trovato su WWII In American Music
“Posso sentire la cartolina che sta arrivando… Dicono che tutti i isoldati sono felici e che ci divertiremo un sacco… Ma io odio lasciarti, bambina, e preferirei avere 55 anni piuttosto dei 21 che ho…”
Goodbye, goodbye little darling
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 11/4/2012 - 14:58
I Don't Want to Set the World on Fire
[1941]
Parole di Eddie Seiler e Sol Marcus
Musica di Bennie Benjamin e Eddie Durham
Testo trovato su WWII In American Music
Una canzone molto popolare nel 1941, proposta da tante big band bianche (quelle di Horace Heidt, Vincent Lopez e Tommy Tucker, per esempio) così come da questo gruppo vocale nero che negli anni 30 e 40, insieme ai Mills Brothers, contribuì a definire il doo-wop.
Suona davvero piuttosto “pacifista” e “disfattista”, ma di lì a poco l’attacco giapponese a Pearl Harbor e allora parole come queste avrebbero dovuto aspettare qualche anno per essere riproposte…
Parole di Eddie Seiler e Sol Marcus
Musica di Bennie Benjamin e Eddie Durham
Testo trovato su WWII In American Music
Una canzone molto popolare nel 1941, proposta da tante big band bianche (quelle di Horace Heidt, Vincent Lopez e Tommy Tucker, per esempio) così come da questo gruppo vocale nero che negli anni 30 e 40, insieme ai Mills Brothers, contribuì a definire il doo-wop.
Suona davvero piuttosto “pacifista” e “disfattista”, ma di lì a poco l’attacco giapponese a Pearl Harbor e allora parole come queste avrebbero dovuto aspettare qualche anno per essere riproposte…
I don't want to set the world on fire,
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envoyé par Bartleby 11/4/2012 - 14:24
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Montémé, Montémé, cela me rappelle bien des choses, dit Lucien l'âne en tournant la tête pour manger une branche de saule. Mais je n'arrive plus trop bien à savoir quoi. Sans doute, s'agit-il de ce Mont-Aimé de Champagne où je gambadais autrefois, quand d'Ay, je m'en allais retrouver une bergère à Vertus. Elle me disait quand je descendais la colline d'un pas sautillant de ce trop de printemps qui me tenait au ventre, elle me disait « Ô mon aimé ! », ma bergère pleine de vertus.
J'aime beaucoup tes sympathiques remembrances, mon ami Lucien l'âne et j'imagine fort bien ton émoi. Cependant, si ma chanson parle bien de ce Mont-Aîmé-là, de ce Moïmer comme on dit là-bas, elle n'est pas aussi primesautière que tes aventures anciennes. C'est une terrible histoire de guerres et aussi, le souvenir d'un holocauste, la fin du premier Empire français,... (continuer)