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Shalom Auschwitz
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… E rivedo quei figli… miei compagni, fratelli…l’uomo di tutti i tempi…
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20/2/2012 - 18:19
Parcours:
Camps d'extermination
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Traz outro amigo também
![Traz outro amigo também](img/upl/viva_a_liberdade.jpg)
[1970]
Album “Traz outro amigo também”
Parole di José "Zeca" Afonso
Musica di José Mário Branco e Carlos Correia (Bóris).
Registrato a Londra, fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.
Album “Traz outro amigo também”
Parole di José "Zeca" Afonso
Musica di José Mário Branco e Carlos Correia (Bóris).
Registrato a Londra, fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.
Amigo
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envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 16:06
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Fado anarquista
![Fado anarquista](img/upl/Desfile_de_tropas_28_de_Maio_1926.jpg)
[Prima del 1926]
Testo trovato su YouTube
Nel XX secolo il fado come espressione ludica di contestazione contro il potere e contro i suoi simboli, assume una rilevanza tutta speciale: il fado di aspetto sociale – a volte conosciuto come fado operaio o libertario – diventa canzone di protesta, soprattutto nei primi anni venti del secolo, anni in cui in un contesto repubblicano è possibile ed è incrementata una cultura popolare, in cui il fado diventa veicolo di propaganda di nuove idee. Il fado quindi tratta in modo lirico temi sociali come la fame, la miseria, la lotta contro i padroni, la fede in una vita migliore ed in un futuro dove la vittoria finale è un dato di fatto.
Un esempio emblematico di questo periodo è il poeta popolare, di professione tipografo, uomo di fine gusto letterario ed eccellente fadista che risponde allo pseudonimo di João Black, assiduo frequentatore... (continuer)
Testo trovato su YouTube
Nel XX secolo il fado come espressione ludica di contestazione contro il potere e contro i suoi simboli, assume una rilevanza tutta speciale: il fado di aspetto sociale – a volte conosciuto come fado operaio o libertario – diventa canzone di protesta, soprattutto nei primi anni venti del secolo, anni in cui in un contesto repubblicano è possibile ed è incrementata una cultura popolare, in cui il fado diventa veicolo di propaganda di nuove idee. Il fado quindi tratta in modo lirico temi sociali come la fame, la miseria, la lotta contro i padroni, la fede in una vita migliore ed in un futuro dove la vittoria finale è un dato di fatto.
Un esempio emblematico di questo periodo è il poeta popolare, di professione tipografo, uomo di fine gusto letterario ed eccellente fadista che risponde allo pseudonimo di João Black, assiduo frequentatore... (continuer)
Ciência humanitária
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envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 14:17
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O Samba do Operário
![O Samba do Operário](img/upl/4948196274_e15ae61f33_z.jpg)
Scritta da Alfredo Português, Cartola e Nelson Sargento.
Ignoro in che anno preciso sia stato composto, ma compare – per esempio - nel disco postumo di Cartola – il più grande sambista nella storia della musica brasiliana - intitolato “Entre Amigos”.
E’ stata comunque senz’altro incisa anche da Nelson Sargento, ma non so in quale disco.
“Outro samba marcante cantado por Nelson Sargento é o Samba do Operário, escrito por seu pai de criação Alfredo Português, que viera de Portugal para o Brasil, perseguido.
“Esse samba foi feito da seguinte maneira: era 1º de maio e o Cartola estava lá em casa. Conversa vai, conversa vem, ele e o Alfredo começaram papear sobre a situação do operário. Ai o Alfredo falou: 'Vamos fazer um samba?' e o Cartola respondeu: 'Manda a letra'. Ele pegou e fez a primeira parte. Mas não cogitaram de fazer a segunda parte. Depois que o Alfredo fez a segunda parte do samba eu terminei, ao invés do Cartola”, explica Nelson Sargento.”
(fonte: A Nova Democracia)
Scritta da Alfredo Português, Cartola e Nelson Sargento.
Ignoro in che anno preciso sia stato composto, ma compare – per esempio - nel disco postumo di Cartola – il più grande sambista nella storia della musica brasiliana - intitolato “Entre Amigos”.
E’ stata comunque senz’altro incisa anche da Nelson Sargento, ma non so in quale disco.
“Outro samba marcante cantado por Nelson Sargento é o Samba do Operário, escrito por seu pai de criação Alfredo Português, que viera de Portugal para o Brasil, perseguido.
“Esse samba foi feito da seguinte maneira: era 1º de maio e o Cartola estava lá em casa. Conversa vai, conversa vem, ele e o Alfredo começaram papear sobre a situação do operário. Ai o Alfredo falou: 'Vamos fazer um samba?' e o Cartola respondeu: 'Manda a letra'. Ele pegou e fez a primeira parte. Mas não cogitaram de fazer a segunda parte. Depois que o Alfredo fez a segunda parte do samba eu terminei, ao invés do Cartola”, explica Nelson Sargento.”
(fonte: A Nova Democracia)
Se o operário soubesse
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envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 12:12
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Menino do bairro negro
![Menino do bairro negro](img/upl/josafonsobaladasdecoimb.jpg)
Palavras e música / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: José Afonso
Album / Albumi: Baladas de Coimbra [1963]
Un capolavoro assoluto, al pari di Luchín di Víctor Jara e di Os putos di Ary dos Santos.
Album / Albumi: Baladas de Coimbra [1963]
Un capolavoro assoluto, al pari di Luchín di Víctor Jara e di Os putos di Ary dos Santos.
Olha o sol que vai nascendo
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envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 10:26
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Os putos
![Os putos](img/upl/3421868801_56480eafa3_o.jpg)
[1978]
Scritta dal poeta Ary dos Santos
Una canzone che, per certe assonanze e la descrizione minuziosa del mondo infantile, mi ha ricordato la splendida Luchín di Víctor Jara.
Solo che l’atmosfera è molto diversa: là quel poco di speranza che trapela, quell’invito ad aprire tutte le gabbie sarebbero stati di lì a qualche anno travolti dalla dittatura; qui “os putos”, per quanto poveri, per quanto affamati, possono inseguire la loro “bola de pano” – la “pelota de trapo” di Luchín – in un Portogallo ormai liberato dal giogo di Salazar.
Scritta dal poeta Ary dos Santos
Una canzone che, per certe assonanze e la descrizione minuziosa del mondo infantile, mi ha ricordato la splendida Luchín di Víctor Jara.
Solo che l’atmosfera è molto diversa: là quel poco di speranza che trapela, quell’invito ad aprire tutte le gabbie sarebbero stati di lì a qualche anno travolti dalla dittatura; qui “os putos”, per quanto poveri, per quanto affamati, possono inseguire la loro “bola de pano” – la “pelota de trapo” di Luchín – in un Portogallo ormai liberato dal giogo di Salazar.
Uma bola de pano, num charco
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envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 08:54
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Murals
![Murals](img/upl/390_1306767376interior.jpg)
Canzone scritta in seguito al viaggio in Palestina per il progetto Més enllà del mur. Cançons contra l'Apartheid
Vedi anche 1948 di Pau Alabajos
Vedi anche 1948 di Pau Alabajos
Hi ha mirades
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19/2/2012 - 23:56
Parcours:
L'Holocauste palestinien
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Amèrica
![Amèrica](img/upl/La_Gossa_Sorda-L_ultim_Heretge-Frontal.jpg)
Album: "L'últim heretge" (2010)
How many banks? How many bombs?
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19/2/2012 - 23:41
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Tres de Pego
![Tres de Pego](img/upl/la-gossa-sorda-sao.jpg)
Album: "Saó" (2008)
Dedicata dal gruppo (il cui nome significa, in catalano, "La cagna sorda") ai tre concittadini (di Pego) militanti repubblicani nella guerra civile e morti a Mathausen nel 1941.
Carles Sendra Sendra, Pego 07/02//1904 Gusen 05/10/1941
Vicent Sendra Escrivà Pego 14/03//1910 Gusen 29/10/1941
Andreu Sendra Morell, Pego 15/02/1908 Gusen 19/11/1941*
* Els catalans als camps nazis, Montserrat Roig 1977
Dedicata dal gruppo (il cui nome significa, in catalano, "La cagna sorda") ai tre concittadini (di Pego) militanti repubblicani nella guerra civile e morti a Mathausen nel 1941.
Carles Sendra Sendra, Pego 07/02//1904 Gusen 05/10/1941
Vicent Sendra Escrivà Pego 14/03//1910 Gusen 29/10/1941
Andreu Sendra Morell, Pego 15/02/1908 Gusen 19/11/1941*
* Els catalans als camps nazis, Montserrat Roig 1977
Ei xiquet,
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19/2/2012 - 23:28
Parcours:
Camps d'extermination
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1948
![1948](img/upl/portada-una-amable-una-trista-una-petita-patria.jpg)
Dall'ultimo disco del giovane cantautore valenciano, "Una amable, una trista, una petita pàtria" (2011)
P: No és la primera vegada que dóna veu a aquells que no en tenen. Per exemple, al mateix disc, a 1948 parla de la seua experiència a Palestina, un tema molt dolorós a la lletra, però que, musicalment, resulta el més lluminós de l’àlbum…
R: És una cançó molt fresca, i la veritat és que volíem representar l’essència del que allà vam viure. I és que, malgrat que estan molt fotuts, i pateixen diàriament problemes als checkpoints, no poden controlar la terra i estan clausurats dins la seua pròpia terra com una presó, crida molt l’atenció l’esperança que tenen en els ulls i l’alegria amb què viuen el dia a dia. Aleshores, la cançó diu coses molt dures, però deixa una escletxa oberta a l’esperança, a la fe en el canvi.
Entrevista publicada a L’Informatiu
Més enllà del mur. Cançons contra... (continuer)
P: No és la primera vegada que dóna veu a aquells que no en tenen. Per exemple, al mateix disc, a 1948 parla de la seua experiència a Palestina, un tema molt dolorós a la lletra, però que, musicalment, resulta el més lluminós de l’àlbum…
R: És una cançó molt fresca, i la veritat és que volíem representar l’essència del que allà vam viure. I és que, malgrat que estan molt fotuts, i pateixen diàriament problemes als checkpoints, no poden controlar la terra i estan clausurats dins la seua pròpia terra com una presó, crida molt l’atenció l’esperança que tenen en els ulls i l’alegria amb què viuen el dia a dia. Aleshores, la cançó diu coses molt dures, però deixa una escletxa oberta a l’esperança, a la fe en el canvi.
Entrevista publicada a L’Informatiu
Més enllà del mur. Cançons contra... (continuer)
Hem trepitjat la terra promesa,
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19/2/2012 - 22:51
Parcours:
L'Holocauste palestinien
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Zàpping
![Zàpping](img/upl/portada-una-amable-una-trista-una-petita-patria.jpg)
Dall'ultimo disco del giovane cantautore valenciano, "Una amable, una trista, una petita pàtria"(2011)
En els diaris res de nou,
(continuer)
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19/2/2012 - 22:48
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Fosses del silenci
![Fosses del silenci](img/upl/portada-una-amable-una-trista-una-petita-patria.jpg)
Dall'ultimo disco del giovane cantautore valenciano, "Una amable, una trista, una petita pàtria"(2011)
In ogni lingua, scomparire sotto una dittatura e morire in carcere e sotto tortura, nelle fosse del silenzio, deve avere il suo participio. Conosciamo, anche fin troppo bene, quello spagnolo: desaparecidos, particolarmente coniugato in Argentina e in tutta l'America Latina. Meno bene si conosce quello catalano, desapareguts; ma gli scomparsi in quarant'anni di dittatura franchista, che lo siano stati in lingua castigliana, in catalano, in basco, in galiziano e chissà quale altro idioma, sono stati migliaia e migliaia. Nell'impunità assoluta, pienamente confermata dalla democrazia instauratasi dopo la morte del caudillo clericofascista. Un grido dal silenzio, da quelle fosse, che non tutti, e ancora oggi, sono disposti a lasciare inascoltato; tra questi Pau Alabajos, giovane cantautore valenciano, con questa sua canzone che parla a tutti e per tutti. Anche a noi. [RV]
In ogni lingua, scomparire sotto una dittatura e morire in carcere e sotto tortura, nelle fosse del silenzio, deve avere il suo participio. Conosciamo, anche fin troppo bene, quello spagnolo: desaparecidos, particolarmente coniugato in Argentina e in tutta l'America Latina. Meno bene si conosce quello catalano, desapareguts; ma gli scomparsi in quarant'anni di dittatura franchista, che lo siano stati in lingua castigliana, in catalano, in basco, in galiziano e chissà quale altro idioma, sono stati migliaia e migliaia. Nell'impunità assoluta, pienamente confermata dalla democrazia instauratasi dopo la morte del caudillo clericofascista. Un grido dal silenzio, da quelle fosse, che non tutti, e ancora oggi, sono disposti a lasciare inascoltato; tra questi Pau Alabajos, giovane cantautore valenciano, con questa sua canzone che parla a tutti e per tutti. Anche a noi. [RV]
Passen per damunt,
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19/2/2012 - 22:41
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La Terre meurt
![La Terre meurt](img/upl/51gfyEEojAL._SL500_AA280_.jpg)
[2007]
Album "Colore ma vie"
Album "Colore ma vie"
Les océans sont des poubelles
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envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 14:44
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Les émigrants
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[1986]
Album "Aznavour - Embrasse-moi"
Album "Aznavour - Embrasse-moi"
Comment crois-tu qu’ils sont venus?
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envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 14:40
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Tendre Arménie
![Tendre Arménie](img/upl/genocidio_armeno.jpg)
[2007]
Album "Colore ma vie"
Per ricordare il genocidio di cui furono vittime gli Armeni ad opera dei Turchi, iniziato alla fine dell'800 dal sultano Abdul-Hamid II e proseguito nel 1915-16 dai "Giovani Turchi" nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, che gli Armeni battezzarono "Hitler turco" per la parte da protagonista che svolse nel genocidio.
Mehmed Talat fu assassinato a Berlino nel 1921 per mano di Soghomon Tehlirian, un armeno sopravvissuto al genocidio e membro dell'Operazione Nemesis, lanciata nel 1919 dai vertici del partito armeno Dashnak, per eliminare di circa 200 tra uomini politici, funzionari turchi e ‘collaborazionisti’ armeni ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del genocidio.
La persecuzione degli Armeni continuò comunque feroce anche dopo, negli anni della scalata al potere di Kemal Atatürk,... (continuer)
Album "Colore ma vie"
Per ricordare il genocidio di cui furono vittime gli Armeni ad opera dei Turchi, iniziato alla fine dell'800 dal sultano Abdul-Hamid II e proseguito nel 1915-16 dai "Giovani Turchi" nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, che gli Armeni battezzarono "Hitler turco" per la parte da protagonista che svolse nel genocidio.
Mehmed Talat fu assassinato a Berlino nel 1921 per mano di Soghomon Tehlirian, un armeno sopravvissuto al genocidio e membro dell'Operazione Nemesis, lanciata nel 1919 dai vertici del partito armeno Dashnak, per eliminare di circa 200 tra uomini politici, funzionari turchi e ‘collaborazionisti’ armeni ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del genocidio.
La persecuzione degli Armeni continuò comunque feroce anche dopo, negli anni della scalata al potere di Kemal Atatürk,... (continuer)
Son sol est sillonné que par ses cicatrices
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envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 14:24
Parcours:
Le génocide arménien
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Un mort vivant (Délit d'opinion)
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[2003]
Album "Je voyage"
Dal grande vecchio Aznavour, una fortissima canzone dedicata a tutti i prigionieri politici, ai dissidenti ed agli oppositori che marciscono nelle galere dei tanti, troppi, regimi che ancora infestano questo bel mondo...
Vorrei dedicarla in particolare ai siriani ribelli e ai prigionieri politici rinchiusi nelle galere di Bashar al-Assad il Sanguinario.
Album "Je voyage"
Dal grande vecchio Aznavour, una fortissima canzone dedicata a tutti i prigionieri politici, ai dissidenti ed agli oppositori che marciscono nelle galere dei tanti, troppi, regimi che ancora infestano questo bel mondo...
Vorrei dedicarla in particolare ai siriani ribelli e ai prigionieri politici rinchiusi nelle galere di Bashar al-Assad il Sanguinario.
De prisons en prisons, de cellules en cellules,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 13:43
Parcours:
Des prisons du monde
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La Justice
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[2011]
Album L'ora dell'ombra rossa
Testo e musica: Germano Bonaveri
Album L'ora dell'ombra rossa
Testo e musica: Germano Bonaveri
La domenica del mercato
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/2/2012 - 11:36
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La Comuna
![La Comuna](img/upl/LaIdea.jpg)
[2007]
Album: LA IDEA: CANTO A LA FEDERACIÓN OBRERA DE MAGALLANES
Textos escritos por LLUVIA ACIDA, basados en los libros “La Masacre en la Federación Obrera de Magallanes” de Carlos Vega Delgado y “Los horrorosos sucesos del 27 de julio de 1920” de Marcolín Piado (Editorial “Atelí”, Punta Arenas, Magallanes, Chile).
El Mar y la Pampa - Nuestras manos - Luz y vapor - Ha llegado una Idea - Federación Obrera de Magallanes - El programa - Escuela Nocturna - Vamos a la Huelga - La Guardia Blanca - La Comuna - Ello no se atreverán - El incendio - Ceniza - La ciudad negra - El fondeado - Mártires del Trabajo - La Eterna Historia
En la provincia de Última Esperanza, el malestar de los trabajadores de la industria frigorífica
crecía. A las malas condiciones de alojamiento y trabajo se unían la especulación despiadada de
las casas comerciales y las malas relaciones con Carabineros.
El... (continuer)
Album: LA IDEA: CANTO A LA FEDERACIÓN OBRERA DE MAGALLANES
Textos escritos por LLUVIA ACIDA, basados en los libros “La Masacre en la Federación Obrera de Magallanes” de Carlos Vega Delgado y “Los horrorosos sucesos del 27 de julio de 1920” de Marcolín Piado (Editorial “Atelí”, Punta Arenas, Magallanes, Chile).
El Mar y la Pampa - Nuestras manos - Luz y vapor - Ha llegado una Idea - Federación Obrera de Magallanes - El programa - Escuela Nocturna - Vamos a la Huelga - La Guardia Blanca - La Comuna - Ello no se atreverán - El incendio - Ceniza - La ciudad negra - El fondeado - Mártires del Trabajo - La Eterna Historia
En la provincia de Última Esperanza, el malestar de los trabajadores de la industria frigorífica
crecía. A las malas condiciones de alojamiento y trabajo se unían la especulación despiadada de
las casas comerciales y las malas relaciones con Carabineros.
El... (continuer)
Un gringo le ha disparado a un compañero nuestro
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envoyé par adriana 19/2/2012 - 10:16
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Peace Will Come
![Peace Will Come](img/upl/Wade_Farlowe_Incityous_Interloper.jpg)
[1943]
Lyrics & Music by Hank Williams Sr. (and John Lennon's alternative lyrics by Wade Farlowe 4/26/2009)
Album: Incityous Interloper [2009]
A peace song...
In 1943, not yet twenty, Hank Williams sold the song (I’m Praying for the Day That) Peace Will Come to Grand Ole Opry star Pee Wee King after opening a show for him. Hank wrote this song, but never recorded it himself. It was recorded by other artists in the following years (famous performance by Roscoe Haskins in 1951).
"I have not heard the song, so it is a best guess based on the phrasing and the chords, which I believe would be early in his writing career when he was writing gospel songs.
I added part of a John Lennon’s song, which I feel goes along with the flow. So, apologies to the memories of these great artists.... I felt, I had to give it a try".
Lyrics & Music by Hank Williams Sr. (and John Lennon's alternative lyrics by Wade Farlowe 4/26/2009)
Album: Incityous Interloper [2009]
A peace song...
In 1943, not yet twenty, Hank Williams sold the song (I’m Praying for the Day That) Peace Will Come to Grand Ole Opry star Pee Wee King after opening a show for him. Hank wrote this song, but never recorded it himself. It was recorded by other artists in the following years (famous performance by Roscoe Haskins in 1951).
"I have not heard the song, so it is a best guess based on the phrasing and the chords, which I believe would be early in his writing career when he was writing gospel songs.
I added part of a John Lennon’s song, which I feel goes along with the flow. So, apologies to the memories of these great artists.... I felt, I had to give it a try".
Oh I'm praying for the day when the whole wide world can say
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envoyé par giorgio 19/2/2012 - 08:45
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يلا ارحل يا بشار
![يلا ارحل يا بشار](img/upl/carlos-latuff-639.jpg)
[2011]
"Bashar, è ora che te ne vai" è una canzone scritta da Ibrahim Qashoush, un pompiere siriano, originario di Hama, con la passione per la poesia. Con l'inizio della rivolta popolare in Siria, Ibrahim Qashoush cominciò a scrivere e a proporre durante le manifestazioni canzoni come questa, che si facevano allegramente beffe di Bashar al-Assad e del suo regime.
Il 4 luglio 2011, il corpo di Ibrahim Qashoush fu ripescato nel fiume Asi (l'Oronte): aveva la gola tagliata e le corde vocali gli erano state strappate via.
Nel frattempo, il Comitato di Liberazione riferisce che ad oggi sono 8.311 persone uccise in Siria dai soldati e poliziotti di Bashar al-Assad, di cui 6.529 civili e 1.765 militari tra disertori e governativi. I bambini e gli adolescenti uccisi dal 15 marzo 2011 sono 559. Le donne 257.
"Bashar, è ora che te ne vai" è una canzone scritta da Ibrahim Qashoush, un pompiere siriano, originario di Hama, con la passione per la poesia. Con l'inizio della rivolta popolare in Siria, Ibrahim Qashoush cominciò a scrivere e a proporre durante le manifestazioni canzoni come questa, che si facevano allegramente beffe di Bashar al-Assad e del suo regime.
Il 4 luglio 2011, il corpo di Ibrahim Qashoush fu ripescato nel fiume Asi (l'Oronte): aveva la gola tagliata e le corde vocali gli erano state strappate via.
Nel frattempo, il Comitato di Liberazione riferisce che ad oggi sono 8.311 persone uccise in Siria dai soldati e poliziotti di Bashar al-Assad, di cui 6.529 civili e 1.765 militari tra disertori e governativi. I bambini e gli adolescenti uccisi dal 15 marzo 2011 sono 559. Le donne 257.
يا بشار يا جرثومة أقوالك مانا مفهمومة ,أخبارك أخبار البومة
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envoyé par Bartleby 18/2/2012 - 20:58
Moody's Blues
![Moody's Blues](img/upl/borsa.jpg)
Moody's Blues
Chanson française – Moody's Blues – Marco Valdo M.I. – 2012
Mon ami Ventu, qui a de l'imagination à revendre... Qu'attend-t-il pour le faire ? Qu'attend-t-il pour vendre les fruits de son imagination aux plus offrants... mais le diable sans doute a déjà pris option. Pas touche, crie le diable, Venturi est mon ami. Dès lors, cher ami le diable, voici l'affaire, voici le drame... notre ami Ventu s'est vu dégradé par Moody's, lui et son chat et même, le pâté pour le félin.
Oh, dit Lucien l'âne, voilà qui est grave. Dégradé, par Moody's... En voilà une histoire...
Ça a l'air terrible comme ça et tout le monde, maintenant, le regarde de travers. Mon ami Ventu... Ils veulent lui faire manger la boîte de pâté pour le chat, une mousse de poulet et de saumon. Mais j'espère quand même que la mousse est saine.
Et oui, Lucien l'âne mon ami, bien sûr... Mais quand t'es dégradé comme... (continuer)
Chanson française – Moody's Blues – Marco Valdo M.I. – 2012
Mon ami Ventu, qui a de l'imagination à revendre... Qu'attend-t-il pour le faire ? Qu'attend-t-il pour vendre les fruits de son imagination aux plus offrants... mais le diable sans doute a déjà pris option. Pas touche, crie le diable, Venturi est mon ami. Dès lors, cher ami le diable, voici l'affaire, voici le drame... notre ami Ventu s'est vu dégradé par Moody's, lui et son chat et même, le pâté pour le félin.
Oh, dit Lucien l'âne, voilà qui est grave. Dégradé, par Moody's... En voilà une histoire...
Ça a l'air terrible comme ça et tout le monde, maintenant, le regarde de travers. Mon ami Ventu... Ils veulent lui faire manger la boîte de pâté pour le chat, une mousse de poulet et de saumon. Mais j'espère quand même que la mousse est saine.
Et oui, Lucien l'âne mon ami, bien sûr... Mais quand t'es dégradé comme... (continuer)
Moody's blues !
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/2/2012 - 14:27
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L'ovvio diritto al nucleare di una vergine iraniana
![L'ovvio diritto al nucleare di una vergine iraniana](img/thumb/c9197_130x140.jpeg?1465729002)
Lasciando perdere la canzone in questione, mi trovo in totale disaccordo col commento al brano.
Non discuto certo i gusti o i pareri personali (ogni cosa può piacere o non piacere) ma la musica e soprattutto i testi dei CCCP non si possono cassare con un semplice "tante canne poca sostanza".
Poca sostanza? I testi di quel mattoide di Ferretti, prima della fulminazione sulla via di Cerreto Alpi e relativa conversione al catto-misticismo, erano pure perle, poche parole pregne di poesia e significati. Ma soprattutto erano terribilmente intelligienti.
Ammettendo ora che canzoni come Live in Pankow, Emilia Paranoica o Militanz contengono slogan anni 70/80 oggi irrimediabilmente datati, tante altre come Tu menti (sul conformismo), Trafitto (la massificazione imposta), Io sto bene (e qui potrebbero essere i giovani fannulloni e "annoiati" di Mario Monti!) criticano una società che per molti aspetti non è ancora cambiata, dagli anni 80 a oggi.
Mi scuso per il "pippone", ma ci tenevo proprio a dire la mia. Saluti
Non discuto certo i gusti o i pareri personali (ogni cosa può piacere o non piacere) ma la musica e soprattutto i testi dei CCCP non si possono cassare con un semplice "tante canne poca sostanza".
Poca sostanza? I testi di quel mattoide di Ferretti, prima della fulminazione sulla via di Cerreto Alpi e relativa conversione al catto-misticismo, erano pure perle, poche parole pregne di poesia e significati. Ma soprattutto erano terribilmente intelligienti.
Ammettendo ora che canzoni come Live in Pankow, Emilia Paranoica o Militanz contengono slogan anni 70/80 oggi irrimediabilmente datati, tante altre come Tu menti (sul conformismo), Trafitto (la massificazione imposta), Io sto bene (e qui potrebbero essere i giovani fannulloni e "annoiati" di Mario Monti!) criticano una società che per molti aspetti non è ancora cambiata, dagli anni 80 a oggi.
Mi scuso per il "pippone", ma ci tenevo proprio a dire la mia. Saluti
Paul 17/2/2012 - 23:47
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White Stripes: Seven Nation Army
![White Stripes: Seven Nation Army](img/thumb/c6784_130x140.jpeg?1329514623)
Uno degli ultimi capolavori del rock moderno. Solo da noi poteva diventare un becero tormentone calcistico...
Paul 17/2/2012 - 22:17
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Supper's Ready
![Supper's Ready](img/thumb/c4270_130x140.jpeg?1328538414)
Ho letto tutti gli interventi di chi mi ha preceduto e mi sono commosso a vedere quanta gente appassionata come me che pensa le stesse e identiche cose.
Supper's ready non ha niente da invidiare ai capolavori assoluti della musica perfino di Vivaldi o Beethoven.
Ogni volta che sento questi Genesis, mi commuovo.
Grazie a tutti.
tra l'altro ssono di Genva e se non sbaglio anche Roberto venturi lo è.
Ovviamente genoano:-)
Supper's ready non ha niente da invidiare ai capolavori assoluti della musica perfino di Vivaldi o Beethoven.
Ogni volta che sento questi Genesis, mi commuovo.
Grazie a tutti.
tra l'altro ssono di Genva e se non sbaglio anche Roberto venturi lo è.
Ovviamente genoano:-)
Lello Sarti 17/2/2012 - 17:41
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Camarade
![Camarade](img/upl/charles-aznavour-camarade-barclay.jpg)
[1977]
Parole di Jacques Planté.
L’edizione per il mercato di lingua spagnola (“Camarada”) è del 1980.
Neanche a dirlo, fu una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Parole di Jacques Planté.
L’edizione per il mercato di lingua spagnola (“Camarada”) è del 1980.
Neanche a dirlo, fu una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Camarade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:33
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Sangre de minero
![Sangre de minero](img/upl/s_MLA_v_F_f_125680393_7855.jpg)
[1970]
Nell’album “El Potro”
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Nell’album “El Potro”
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Sangre de minero,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:23
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Es Sudamérica mi voz
![Es Sudamérica mi voz](img/upl/0756.jpg)
[1972]
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Americana soy,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:14
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Alcen la bandera
![Alcen la bandera](img/upl/0756.jpg)
[1972]
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
¡Ay! Que tu tiempo se acerca,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:10
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Diez décimas de saludo al público argentino
![Diez décimas de saludo al público argentino](img/upl/s_MLU_v_F_f_27868773_2957.jpg)
[1974]
Album “Zitarrosa 74”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Zitarrosa 74”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Allá en mi pago hay un pueblo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 09:57
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Tema de los mosquitos
![Tema de los mosquitos](img/upl/LEon_Gieco_Cuarto_LP.jpg)
[1978]
Album “Cuarto LP”
In piena dittatura, León Gieco tentò una provocazione, quella di descrivere il massacro in corso ad opera dei militari e di organizzazioni come la Triple A (Alianza Anticomunista Argentina) senza cadere sotto il maglio della censura, raccontando quel che succedeva come se si trattasse di un epidemia di follia assassina che aveva colpito non gli uomini ma tutte le restanti specie del regno animale… Il regime non se la bevette e censurò comunque la canzone… D’altra parte, quella del caimano che si inghiotte l’uccelletto che fino a poco prima l’ha aiutato a pulirsi i denti era un’immagine piuttosto forte che non lasciava alcun dubbio sulle reali intenzioni di Gieco…
Album “Cuarto LP”
In piena dittatura, León Gieco tentò una provocazione, quella di descrivere il massacro in corso ad opera dei militari e di organizzazioni come la Triple A (Alianza Anticomunista Argentina) senza cadere sotto il maglio della censura, raccontando quel che succedeva come se si trattasse di un epidemia di follia assassina che aveva colpito non gli uomini ma tutte le restanti specie del regno animale… Il regime non se la bevette e censurò comunque la canzone… D’altra parte, quella del caimano che si inghiotte l’uccelletto che fino a poco prima l’ha aiutato a pulirsi i denti era un’immagine piuttosto forte che non lasciava alcun dubbio sulle reali intenzioni di Gieco…
El gorrión le quitó la casa al hornero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 09:03
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Canto a Sudamérica
![Canto a Sudamérica](img/upl/Falu_Al_Pueblo.jpg)
[1973]
Album “Al pueblo lo que es del pueblo”
Parole di Jaime Dávalos
Musica di Eduardo Falú.
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Al pueblo lo que es del pueblo”
Parole di Jaime Dávalos
Musica di Eduardo Falú.
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Nadie la para ya, no pueden detenerla
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 08:19
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Nuclear Attack
![Nuclear Attack](img/art/t580793.jpg)
Dropped from Enola, a city erased, threat of the future displayed
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/2/2012 - 00:10
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
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In The Name Of God
2006
Album: Attero Dominatus
Album: Attero Dominatus
Hide from the public eye, choose to appear when it suits you
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/2/2012 - 00:09
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The Final Solution
Country in depression
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/2/2012 - 00:04
Parcours:
Camps d'extermination
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Auschwitz
![Auschwitz](img/upl/a2620229677_16.jpg)
2012
Single
2017
Dehumanized
Single
2017
Dehumanized
The drums of war have been sounded, how much can we take?
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/2/2012 - 23:35
Parcours:
Camps d'extermination
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The Children of Auschwitz
The Gray Fantastic
words&music:Steven Damian
'oh dear Mum, why is it so dark?
(continuer)
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envoyé par DoNQuijote82 16/2/2012 - 23:33
Parcours:
Camps d'extermination
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Mississippi Goddam
![Mississippi Goddam](img/thumb/c3947_130x140.jpeg?1338290431)
questa canzone è meravigliosa avevo i brividi quando la sentivo...non ero riuscita a tradurla tutta e adesso che leggo la traduzione e iltesto...continuo ad avere i brividi una delle più belle canzoni mai scritte.
sabrina di stefano 16/2/2012 - 16:02
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Cimarrones
![Cimarrones](img/art/t3261534.jpg)
[1973]
Album “Cimarrones”
Con Cielo de los Tupamaros, un’altra canzone del grande poeta, scrittore, compositore, cantante e liutaio uruguayano Osiris Rodríguez Castillos dedicata sì alla lotta d’indipendenza (si veda la dedica ad Artigas, padre della patria), ma in realtà piena di un tal contenuto libertario da risultare anch’essa invisa al regime dittatoriale che proprio nel 1973 si era insediato in Uruguay: “… Li onora la bizzarria / di combattere per un vinto / che accusano di essere un bandito / perché vuole, coraggioso / che il criollo più derelitto / si affranchi dalla povertà…”
Rodríguez Castillos fu quasi ridotto al silenzio, resistette per qualche anno e poi si auto-esiliò in Spagna.
Cimarrones erano gli schiavi ribelli e fuggiaschi in Colombia, Cuba, Panamá e Perù, ma qui credo s’intendano per paragone i criollos della Banda Oriental, i combattenti per l’indipendenza e, comunque, chi lotta per la propria e l’altrui libertà.
Album “Cimarrones”
Con Cielo de los Tupamaros, un’altra canzone del grande poeta, scrittore, compositore, cantante e liutaio uruguayano Osiris Rodríguez Castillos dedicata sì alla lotta d’indipendenza (si veda la dedica ad Artigas, padre della patria), ma in realtà piena di un tal contenuto libertario da risultare anch’essa invisa al regime dittatoriale che proprio nel 1973 si era insediato in Uruguay: “… Li onora la bizzarria / di combattere per un vinto / che accusano di essere un bandito / perché vuole, coraggioso / che il criollo più derelitto / si affranchi dalla povertà…”
Rodríguez Castillos fu quasi ridotto al silenzio, resistette per qualche anno e poi si auto-esiliò in Spagna.
Cimarrones erano gli schiavi ribelli e fuggiaschi in Colombia, Cuba, Panamá e Perù, ma qui credo s’intendano per paragone i criollos della Banda Oriental, i combattenti per l’indipendenza e, comunque, chi lotta per la propria e l’altrui libertà.
(A José Gervasio Artigas)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/2/2012 - 14:25
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Cancion por Benito
![Cancion por Benito](img/upl/557f1996dc17b.jpg)
Esta canción Horario Guarany la compuso en homenaje a este Luchador por los derechos de los mas postergados :
Benito Marianetti,nació el 15 de enero de 1903 en Luján de Cuyo provincia de Mendoza República Argentina ,escritor, abogado y militante comunista, enfocó en diversas publicaciones a Mendoza como problemática. Su perspectiva de la política, historia y cultura mendocina no son lo suficientemente conocidas por el público en general y sus escritos no han sido reeditados, por ello merece ser incluido en el patrimonio de la historia de las ideas latinoamericanas a fin de ser difundidas. Las ideas de conflicto y diversidad, están presentes en su obra:
Si sientes que el sol te quema
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 16/2/2012 - 14:13
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Cielo de los Tupamaros
![Cielo de los Tupamaros](img/upl/5418_8-1_osiris.jpg)
[1959]
Album “Poemas y canciones orientales” del 1962.
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Nel 1973 in Uruguay il presidente Bordaberry, dopo una breve parentesi di governo costituzionale, si trasformò in dittatore, dissolvendo le Camere, accentrando il potere, dichiarando fuori legge le organizzazioni sindacali. Ci furono anche alcuni morti durante gli scontri di piazza, i primi dei tanti a morire nel corso di un regime che durò fino al 1985.
Anche gli artisti furono travolti dalla persecuzione e dalla censura.
Osiris Rodríguez Castillos aveva composto questa “Cielo de los Tupamaros” nel 1959 e, benchè la canzone si riferisse alla lotta indipendentista (alla rivoluzione del 1811 e al cosiddetto “Grito de Asencio”, la sollevazione dei criollos contro le autorità spagnole di Montevideo), fu vietata prima in Uruguay... (continuer)
Album “Poemas y canciones orientales” del 1962.
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Nel 1973 in Uruguay il presidente Bordaberry, dopo una breve parentesi di governo costituzionale, si trasformò in dittatore, dissolvendo le Camere, accentrando il potere, dichiarando fuori legge le organizzazioni sindacali. Ci furono anche alcuni morti durante gli scontri di piazza, i primi dei tanti a morire nel corso di un regime che durò fino al 1985.
Anche gli artisti furono travolti dalla persecuzione e dalla censura.
Osiris Rodríguez Castillos aveva composto questa “Cielo de los Tupamaros” nel 1959 e, benchè la canzone si riferisse alla lotta indipendentista (alla rivoluzione del 1811 e al cosiddetto “Grito de Asencio”, la sollevazione dei criollos contro le autorità spagnole di Montevideo), fu vietata prima in Uruguay... (continuer)
Cielo, mi cielito lindo,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 16/2/2012 - 13:55
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Einheitsfrontlied
![Einheitsfrontlied](img/thumb/c9297_130x140.jpeg?1613863362)
1a. Canción del Frente Popular: La versione spagnola di Félix Vicente Ramos [1935]
1a. Canción del Frente Popular: Spanish version by Félix Vicente Ramos [1935]
Interpretata da: / Performed by:
Coro Mixto de Cámara. Salvador Moroder, director.
"Canciones de Lucha 1936-1939
Con traduzione inglese / With English translation
Interpretata da: / Performed by: Ernst Busch
Ancora prima dello scoppio della guerra civile, lo Einheitsfrontlied aveva avuto una traduzione libera spagnola, intitolata Canción del Frente Popular. L'autore accreditato, tale Félix Vicente Ramos, è rimasto pressoché sconosciuto; di lui si sa solo che, su musica di Carlos Palacio (1911-1997), aveva scritto anche un inno alla “Gloriosa”, l'aviazione repubblicana (più conosciuto l'analogo inno scritto da Rafael Alberti). Si tratta comunque della versione completa più nota in lingua spagnola, che naturalmente fu cantata... (continuer)
1a. Canción del Frente Popular: Spanish version by Félix Vicente Ramos [1935]
Interpretata da: / Performed by:
Coro Mixto de Cámara. Salvador Moroder, director.
"Canciones de Lucha 1936-1939
Con traduzione inglese / With English translation
Interpretata da: / Performed by: Ernst Busch
Ancora prima dello scoppio della guerra civile, lo Einheitsfrontlied aveva avuto una traduzione libera spagnola, intitolata Canción del Frente Popular. L'autore accreditato, tale Félix Vicente Ramos, è rimasto pressoché sconosciuto; di lui si sa solo che, su musica di Carlos Palacio (1911-1997), aveva scritto anche un inno alla “Gloriosa”, l'aviazione repubblicana (più conosciuto l'analogo inno scritto da Rafael Alberti). Si tratta comunque della versione completa più nota in lingua spagnola, che naturalmente fu cantata... (continuer)
Canción del Frente Popular
(continuer)
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envoyé par Gustavo Sierra Fernández 16/2/2012 - 13:39
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Coplera del prisionero
![Coplera del prisionero](img/upl/coplera-del-prisionero-horacio-guarany.jpg)
[1977]
Album “Luche luche”, registrato in Spagna durante l’auto-esilio.
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
E a Guarany non cercarono solo di censurare le canzoni, ma di farlo proprio fuori: nel 1976 ricevette minacce di morte e poi la “Triple A”, l’Alianza Anticomunista Argentina, cercò di ammazzarlo a suon di bombe. Guarany fu costretto a scappare in Venezuela, in Messico e poi in Spagna. Rientrato in Argentina nel 1978, il 20 gennaio dell’anno seguente fu oggetto di un nuovo attentato al quale scampò miracolosamente. Decise comunque di restare in Argentina, anche se gli fu interdetto di esibirsi a Buenos Aires e nei grossi centri.
Album “Luche luche”, registrato in Spagna durante l’auto-esilio.
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
E a Guarany non cercarono solo di censurare le canzoni, ma di farlo proprio fuori: nel 1976 ricevette minacce di morte e poi la “Triple A”, l’Alianza Anticomunista Argentina, cercò di ammazzarlo a suon di bombe. Guarany fu costretto a scappare in Venezuela, in Messico e poi in Spagna. Rientrato in Argentina nel 1978, il 20 gennaio dell’anno seguente fu oggetto di un nuovo attentato al quale scampò miracolosamente. Decise comunque di restare in Argentina, anche se gli fu interdetto di esibirsi a Buenos Aires e nei grossi centri.
Estamos prisioneros carcelero,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 16/2/2012 - 13:00
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O Progresso
![O Progresso](img/art/t286945.jpg)
La versione spagnola è dello stesso Roberto Carlos del 1977.
"El progreso" è una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
"El progreso" è una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Bartleby 16/2/2012 - 11:15
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El cóndor vuelve
![El cóndor vuelve](img/upl/516XjcZVtcL._SL500_AA300_.jpg)
[1976]
Scritta da Armando Tejada Gómez ed Eduardo Aragón.
Interpretata da La Negra Sosa nel suo disco “Mercedes Sosa '83”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Scritta da Armando Tejada Gómez ed Eduardo Aragón.
Interpretata da La Negra Sosa nel suo disco “Mercedes Sosa '83”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
El cielo del cóndor abre de par en par
(continuer)
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envoyé par Bartleby 16/2/2012 - 10:20
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La memoria
![La memoria](img/thumb/c2132_130x140.jpeg?1398317383)
Un elenco di canzoni ritenute, non trasmittibili via radio, censurate dalla "junta" argentina. Mica solo Victor Jara e Patricio Manns, anche Baglioni e Donna Summer!
Bartleby 16/2/2012 - 10:03
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Roda viva
![Roda viva](img/upl/rodaviva.jpg)
[1967]
“La gente vuole avere voce e decidere del proprio destino”
“Roda viva” è il tema principale di uno spettacolo musicale scritto da Chico Buarque nel 1967, diretto da José Celso Martinez Corrêa e interpretato dal gruppo vocale e strumentale MPB4. Presentato nel 1968, lo spettacolo si attirò subito la “simpatia” dei colonnelli: una sera, una torma di individui armati facenti parte del cosiddetto “Comando de Caça aos Comunistas” (CCC) irruppe nel teatro di São Paulo dove “Roda viva” era rappresentato e aggredì gli attori, devastando completamente la scena e gli impianti. Il giorno seguente Chico Buarque era presente in sala ad esprimere il proprio appoggio alla compagnia e si creò un movimento di sostegno a “Roda viva” e contro la censura agli spettacoli esercitata dal regime militare al potere…
E’ proprio con “Roda viva” che Chico Buarque aprì le ostilità contro la dittatura, cosa che di lì ad un paio d’anni gli valse il forzato auto-esilio in Italia…
“La gente vuole avere voce e decidere del proprio destino”
“Roda viva” è il tema principale di uno spettacolo musicale scritto da Chico Buarque nel 1967, diretto da José Celso Martinez Corrêa e interpretato dal gruppo vocale e strumentale MPB4. Presentato nel 1968, lo spettacolo si attirò subito la “simpatia” dei colonnelli: una sera, una torma di individui armati facenti parte del cosiddetto “Comando de Caça aos Comunistas” (CCC) irruppe nel teatro di São Paulo dove “Roda viva” era rappresentato e aggredì gli attori, devastando completamente la scena e gli impianti. Il giorno seguente Chico Buarque era presente in sala ad esprimere il proprio appoggio alla compagnia e si creò un movimento di sostegno a “Roda viva” e contro la censura agli spettacoli esercitata dal regime militare al potere…
E’ proprio con “Roda viva” che Chico Buarque aprì le ostilità contro la dittatura, cosa che di lì ad un paio d’anni gli valse il forzato auto-esilio in Italia…
Tem dias que a gente se sente
(continuer)
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envoyé par Bartleby 16/2/2012 - 09:43
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Benvenuti in Italia
![Benvenuti in Italia](img/art/t4289577.jpg)
Benvenuti in Italia è la prima fra le canzoni scritte da Massimiliano Cadamuro ad entrare nel progetto TantiCantiMilitanti.
Benvenuti in Italia, benvenuti fratelli
(continuer)
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envoyé par fabio 15/2/2012 - 23:09
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Dirigono e suonano Pier Carlo Bechis e Roberta Rossi. Elaborazioni, trascrizioni e arrangiamenti di Pier Carlo Bechis.