Llun yn y Papur
Mae nhw'n deud dy fot ti'n un o fil
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 23/2/2012 - 08:06
Monument aux déserteurs
[2012]
Album: Le Déserteur
Album: Le Déserteur
Voilà enfin les lumières de ma ville
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 23/2/2012 - 07:49
Parcours:
Déserteurs
As mãos
[1967]
Versi del poeta portoghese Manuel Alegre dalla raccolta “O Canto e as Armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira dall’album del 1969 dedicato alle poesie di Alegre ed intitolato anch’esso “O Canto e as Armas”
Versi del poeta portoghese Manuel Alegre dalla raccolta “O Canto e as Armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira dall’album del 1969 dedicato alle poesie di Alegre ed intitolato anch’esso “O Canto e as Armas”
Com mãos se faz a paz se faz a guerra.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/2/2012 - 14:55
Palestine
P
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 22/2/2012 - 13:16
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Recuso-me
[1967?]
Versi del giornalista e poeta antifascista portoghese João Apolinário (1924-1988), ma ignoro da quale raccolta siano tratti.
Musica di Luís Cília, dall’album intitolato "La Poésie Portugaise de nos jours et de toujours", edito in Francia nel 1967.
Versi del giornalista e poeta antifascista portoghese João Apolinário (1924-1988), ma ignoro da quale raccolta siano tratti.
Musica di Luís Cília, dall’album intitolato "La Poésie Portugaise de nos jours et de toujours", edito in Francia nel 1967.
Recuso-me a ficar amolecido
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/2/2012 - 11:32
Sangue Latino
[1973]
Composta da João Ricardo e Paulinho Mendonça.
Dall’auto intitolato album d’esordio della band glam-progressive rock brasiliana.
Composta da João Ricardo e Paulinho Mendonça.
Dall’auto intitolato album d’esordio della band glam-progressive rock brasiliana.
Jurei mentiras
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/2/2012 - 10:31
É preciso avisar toda a gente
[1955]
Versi del giornalista e poeta antifascista portoghese João Apolinário (1924-1988), dalla raccolta “Morse de Sangue”.
Musica di Luís Cília, dall’album recitativo intitolato "La Poésie Portugaise de nos jours et de toujours", edito in Francia nel 1967.
Versi del giornalista e poeta antifascista portoghese João Apolinário (1924-1988), dalla raccolta “Morse de Sangue”.
Musica di Luís Cília, dall’album recitativo intitolato "La Poésie Portugaise de nos jours et de toujours", edito in Francia nel 1967.
É preciso avisar toda a gente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/2/2012 - 09:56
Over the Rainbow
(1939)
Music by Harold Arlen
Lyrics by E.Y. Harburg
Affascinante e misterioso, fenomeno durevole ed insieme effimero, l’arcobaleno è stato sempre collegato alle divinità da molte culture del mondo.
Per i cinesi l’arcobaleno era una fessura nel cielo sigillata da una divinità con pietre di sette diversi colori. I Greci credevano fosse il sentiero percorso da un messaggero che gli dei inviavano agli uomini. Per i Vichinghi l’arcobaleno era invece un ponte, che collegava la dimora degli dei e la terra degli uomini. Per gli Indù è l’arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.
C’è anche una curiosa leggenda che lega l’arcobaleno ai folletti.
In particolare in Irlanda si crede che un particolare folletto irlandese (il leprechaun) nasconda il suo prezioso pentolone pieno d'oro proprio alla fine di un arcobaleno.
Questa luce multicolore è anche un simbolo di speranza, dopo l’oscurità... (continuer)
Music by Harold Arlen
Lyrics by E.Y. Harburg
Affascinante e misterioso, fenomeno durevole ed insieme effimero, l’arcobaleno è stato sempre collegato alle divinità da molte culture del mondo.
Per i cinesi l’arcobaleno era una fessura nel cielo sigillata da una divinità con pietre di sette diversi colori. I Greci credevano fosse il sentiero percorso da un messaggero che gli dei inviavano agli uomini. Per i Vichinghi l’arcobaleno era invece un ponte, che collegava la dimora degli dei e la terra degli uomini. Per gli Indù è l’arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.
C’è anche una curiosa leggenda che lega l’arcobaleno ai folletti.
In particolare in Irlanda si crede che un particolare folletto irlandese (il leprechaun) nasconda il suo prezioso pentolone pieno d'oro proprio alla fine di un arcobaleno.
Questa luce multicolore è anche un simbolo di speranza, dopo l’oscurità... (continuer)
"Someplace where there isn't any trouble. Do you suppose there is such a place, Toto? There must be. It's not a place you can get to by a boat, or a train. It's far, far away. Behind the moon, beyond the rain.....
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 21/2/2012 - 16:06
Paper Sun
The Omagh bombing inspired the song "Paper Sun" by British hard rock band Def Leppard, as noted in the commentary of their album Rock of Ages: The Definitive Collection. The band members wrote the song while they were developing their album Euphoria. Guitarist Vivian Campbell stated that "this had happened as Ireland was just getting used to the idea of peace". Vocalist Joe Elliott has said that, "We had the telly on with the sound off and basically wrote our own soundtrack."
Si veda anche Peace On Earth
Si veda anche Peace On Earth
Does it hurt to remember
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQUijote82 21/2/2012 - 15:35
Parcours:
Les conflits irlandais
Perfilados de medo
[1971]
Parole del poeta portoghese Alexandre O'Neill (1924-1986), esponente del movimento surrealista.
Musica di José Mário Branco
Nell’album “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”, disco pubblicato a Parigi dove Branco di trovava in esilio perchè oppositore della dittatura fascista.
Parole del poeta portoghese Alexandre O'Neill (1924-1986), esponente del movimento surrealista.
Musica di José Mário Branco
Nell’album “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”, disco pubblicato a Parigi dove Branco di trovava in esilio perchè oppositore della dittatura fascista.
Perfilados de medo, agradecemos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/2/2012 - 15:22
Parcours:
La peur: arme de contrôle de masse
Queixa das almas jovens censuradas
[1971]
Parole dell’intellettuale, poetessa ed attivista antifascista Natália de Oliveira Correia (1923-1993)
Musica di José Mário Branco
Nell’album “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Natália Correia, personalità vigorosa e polemica, fu una delle icone della poesia portoghese contemporanea, nonché saggista, romanziera e sceneggiatrice teatrale. Oppositrice del regime fascista, fu condannata nel 1966 a tre anni di pena, poi sospesa, per aver pubblicato l’ “Antologia da Poesia Portuguesa Erótica e Satírica”, opera considerata offensiva per il costume e la morale. Dopo la Rivoluzione fu parlamentare, fondò il Fronte nazionale per la Difesa della Cultura, intervenne politicamente su temi culturali e riguardanti il patrimonio artistico, in difesa dei diritti umani e della donna.
In questa poesia, scritta dopo la morte di Salazar ma prima della fine del suo regime, la Correia... (continuer)
Parole dell’intellettuale, poetessa ed attivista antifascista Natália de Oliveira Correia (1923-1993)
Musica di José Mário Branco
Nell’album “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Natália Correia, personalità vigorosa e polemica, fu una delle icone della poesia portoghese contemporanea, nonché saggista, romanziera e sceneggiatrice teatrale. Oppositrice del regime fascista, fu condannata nel 1966 a tre anni di pena, poi sospesa, per aver pubblicato l’ “Antologia da Poesia Portuguesa Erótica e Satírica”, opera considerata offensiva per il costume e la morale. Dopo la Rivoluzione fu parlamentare, fondò il Fronte nazionale per la Difesa della Cultura, intervenne politicamente su temi culturali e riguardanti il patrimonio artistico, in difesa dei diritti umani e della donna.
In questa poesia, scritta dopo la morte di Salazar ma prima della fine del suo regime, la Correia... (continuer)
Dão-nos um lírio e um canivete
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/2/2012 - 14:48
Το τραγούδι του Θοδωρομανώλη
anonyme
I canti detti "rizìtika" appartengono alla tradizione della parte occidentale di Creta. Sono canzoni da tavola che si eseguono senza strumenti e rievocano fatti e personaggi della storia locale, quando in essa comincia a germogliare la leggenda. Nel termine che li denota troviamo la parola "riza", cioè "radice": sono cioé canti "delle radici", che assicurano la continuità identitaria della popolazione.
Questo rizitiko risale al 1820 circa e racconta la tragica fine di un abile suonatore di lira cretese, Manolis Theodorakis, detto Thodoromanolis, di Epanohori di Selinos, che nel 1818, a quarant'anni d'età, uccise un Agà locale, il perfido giannizzero Vergheris, e per questo fu raggiunto sull'altopiano dell'Omalos, giudicato e fatto impiccare dal Pascià della Canea; il suo corpo fu fatto trascinare per tre giorni per le vie della città attaccato alla coda di un asino. Thodoromanolis aveva... (continuer)
Questo rizitiko risale al 1820 circa e racconta la tragica fine di un abile suonatore di lira cretese, Manolis Theodorakis, detto Thodoromanolis, di Epanohori di Selinos, che nel 1818, a quarant'anni d'età, uccise un Agà locale, il perfido giannizzero Vergheris, e per questo fu raggiunto sull'altopiano dell'Omalos, giudicato e fatto impiccare dal Pascià della Canea; il suo corpo fu fatto trascinare per tre giorni per le vie della città attaccato alla coda di un asino. Thodoromanolis aveva... (continuer)
Ζιμπούλι ζιμπουλάκι μου κατάμπλαβο ζιμπούλι
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 21/2/2012 - 14:46
Skopje
(2012)
Album: "Il mondo nuovo"
Album: "Il mondo nuovo"
Un'altra estate e poi
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 21/2/2012 - 14:44
Tourada
[1973]
Parole del poeta Ary dos Santos
Musica di Fernando Tordo
1973, pochi mesi prima della Revolução dos Cravos.
Erano trascorsi quasi 50 anni dal suo avvento e la dittatura era ormai stanca, vecchia, alla frutta, incapace di contrastare la Primavera, il cambiamento o anche solo di esercitare un seppur minimo, residuale controllo sulla società portoghese.
Anche la censura si era allentata a tal punto che questa canzone, interpretata da Fernando Tordo, venne designata a rappresentare il Portogallo al concorso Eurovision al Lussemburgo.
Provate a leggervi il testo: si tratta di una chiarissima metafora del decrepito regime dell’Estado Novo e di una critica durissima all’ipocrisia, all’ingordigia, alle contraddizioni di quella parte di società che ancora seguiva il fantasma di Salazar, trapassato già nel 1970.
Chissà che soddisfazione per il grande Ary dos Santos poter... (continuer)
Parole del poeta Ary dos Santos
Musica di Fernando Tordo
1973, pochi mesi prima della Revolução dos Cravos.
Erano trascorsi quasi 50 anni dal suo avvento e la dittatura era ormai stanca, vecchia, alla frutta, incapace di contrastare la Primavera, il cambiamento o anche solo di esercitare un seppur minimo, residuale controllo sulla società portoghese.
Anche la censura si era allentata a tal punto che questa canzone, interpretata da Fernando Tordo, venne designata a rappresentare il Portogallo al concorso Eurovision al Lussemburgo.
Provate a leggervi il testo: si tratta di una chiarissima metafora del decrepito regime dell’Estado Novo e di una critica durissima all’ipocrisia, all’ingordigia, alle contraddizioni di quella parte di società che ancora seguiva il fantasma di Salazar, trapassato già nel 1970.
Chissà che soddisfazione per il grande Ary dos Santos poter... (continuer)
Não importa sol ou sombra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/2/2012 - 14:06
Un secret que t'havia de dir
Lletra Francesc Ribera 'Titot
Música Xevi Vila
Àlbum Oferta de diàleg (2011)
Una storia vera accaduta in Bosnia negli anni '90. Un serbo avvisa il "nemico" bosniaco del pericolo che corre il suo villaggio per ricambiare un favore fatto al padre durante la seconda guerra mondiale.
Els noms dels protagonistes d'aquesta història han estat modificats, alguns d'ells encara són vius. I allà no estan d'hòsties.
Música Xevi Vila
Àlbum Oferta de diàleg (2011)
Una storia vera accaduta in Bosnia negli anni '90. Un serbo avvisa il "nemico" bosniaco del pericolo che corre il suo villaggio per ricambiare un favore fatto al padre durante la seconda guerra mondiale.
Els noms dels protagonistes d'aquesta història han estat modificats, alguns d'ells encara són vius. I allà no estan d'hòsties.
Samir, hem de parlar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Estel 20/2/2012 - 22:39
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90
Ricordo e speranza
testo composto in occasione della Giornata della Memoria dai ragazzi delle seconde medie su musica di Kokotas Stamatis tratta dalla canzone originale "Oniro Apathlo".
Dirigono e suonano Pier Carlo Bechis e Roberta Rossi. Elaborazioni, trascrizioni e arrangiamenti di Pier Carlo Bechis.
Dirigono e suonano Pier Carlo Bechis e Roberta Rossi. Elaborazioni, trascrizioni e arrangiamenti di Pier Carlo Bechis.
I ricordi di crudeltà
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 20/2/2012 - 18:23
Shalom Auschwitz
… E rivedo quei figli… miei compagni, fratelli…l’uomo di tutti i tempi…
(continuer)
(continuer)
20/2/2012 - 18:19
Parcours:
Camps d'extermination
Traz outro amigo também
[1970]
Album “Traz outro amigo também”
Parole di José "Zeca" Afonso
Musica di José Mário Branco e Carlos Correia (Bóris).
Registrato a Londra, fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.
Album “Traz outro amigo também”
Parole di José "Zeca" Afonso
Musica di José Mário Branco e Carlos Correia (Bóris).
Registrato a Londra, fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.
Amigo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 16:06
Fado anarquista
[Prima del 1926]
Testo trovato su YouTube
Nel XX secolo il fado come espressione ludica di contestazione contro il potere e contro i suoi simboli, assume una rilevanza tutta speciale: il fado di aspetto sociale – a volte conosciuto come fado operaio o libertario – diventa canzone di protesta, soprattutto nei primi anni venti del secolo, anni in cui in un contesto repubblicano è possibile ed è incrementata una cultura popolare, in cui il fado diventa veicolo di propaganda di nuove idee. Il fado quindi tratta in modo lirico temi sociali come la fame, la miseria, la lotta contro i padroni, la fede in una vita migliore ed in un futuro dove la vittoria finale è un dato di fatto.
Un esempio emblematico di questo periodo è il poeta popolare, di professione tipografo, uomo di fine gusto letterario ed eccellente fadista che risponde allo pseudonimo di João Black, assiduo frequentatore... (continuer)
Testo trovato su YouTube
Nel XX secolo il fado come espressione ludica di contestazione contro il potere e contro i suoi simboli, assume una rilevanza tutta speciale: il fado di aspetto sociale – a volte conosciuto come fado operaio o libertario – diventa canzone di protesta, soprattutto nei primi anni venti del secolo, anni in cui in un contesto repubblicano è possibile ed è incrementata una cultura popolare, in cui il fado diventa veicolo di propaganda di nuove idee. Il fado quindi tratta in modo lirico temi sociali come la fame, la miseria, la lotta contro i padroni, la fede in una vita migliore ed in un futuro dove la vittoria finale è un dato di fatto.
Un esempio emblematico di questo periodo è il poeta popolare, di professione tipografo, uomo di fine gusto letterario ed eccellente fadista che risponde allo pseudonimo di João Black, assiduo frequentatore... (continuer)
Ciência humanitária
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 14:17
O Samba do Operário
Scritta da Alfredo Português, Cartola e Nelson Sargento.
Ignoro in che anno preciso sia stato composto, ma compare – per esempio - nel disco postumo di Cartola – il più grande sambista nella storia della musica brasiliana - intitolato “Entre Amigos”.
E’ stata comunque senz’altro incisa anche da Nelson Sargento, ma non so in quale disco.
“Outro samba marcante cantado por Nelson Sargento é o Samba do Operário, escrito por seu pai de criação Alfredo Português, que viera de Portugal para o Brasil, perseguido.
“Esse samba foi feito da seguinte maneira: era 1º de maio e o Cartola estava lá em casa. Conversa vai, conversa vem, ele e o Alfredo começaram papear sobre a situação do operário. Ai o Alfredo falou: 'Vamos fazer um samba?' e o Cartola respondeu: 'Manda a letra'. Ele pegou e fez a primeira parte. Mas não cogitaram de fazer a segunda parte. Depois que o Alfredo fez a segunda parte do samba eu terminei, ao invés do Cartola”, explica Nelson Sargento.”
(fonte: A Nova Democracia)
Scritta da Alfredo Português, Cartola e Nelson Sargento.
Ignoro in che anno preciso sia stato composto, ma compare – per esempio - nel disco postumo di Cartola – il più grande sambista nella storia della musica brasiliana - intitolato “Entre Amigos”.
E’ stata comunque senz’altro incisa anche da Nelson Sargento, ma non so in quale disco.
“Outro samba marcante cantado por Nelson Sargento é o Samba do Operário, escrito por seu pai de criação Alfredo Português, que viera de Portugal para o Brasil, perseguido.
“Esse samba foi feito da seguinte maneira: era 1º de maio e o Cartola estava lá em casa. Conversa vai, conversa vem, ele e o Alfredo começaram papear sobre a situação do operário. Ai o Alfredo falou: 'Vamos fazer um samba?' e o Cartola respondeu: 'Manda a letra'. Ele pegou e fez a primeira parte. Mas não cogitaram de fazer a segunda parte. Depois que o Alfredo fez a segunda parte do samba eu terminei, ao invés do Cartola”, explica Nelson Sargento.”
(fonte: A Nova Democracia)
Se o operário soubesse
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 12:12
Menino do bairro negro
Palavras e música / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel: José Afonso
Album / Albumi: Baladas de Coimbra [1963]
Un capolavoro assoluto, al pari di Luchín di Víctor Jara e di Os putos di Ary dos Santos.
Album / Albumi: Baladas de Coimbra [1963]
Un capolavoro assoluto, al pari di Luchín di Víctor Jara e di Os putos di Ary dos Santos.
Olha o sol que vai nascendo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 10:26
Os putos
[1978]
Scritta dal poeta Ary dos Santos
Una canzone che, per certe assonanze e la descrizione minuziosa del mondo infantile, mi ha ricordato la splendida Luchín di Víctor Jara.
Solo che l’atmosfera è molto diversa: là quel poco di speranza che trapela, quell’invito ad aprire tutte le gabbie sarebbero stati di lì a qualche anno travolti dalla dittatura; qui “os putos”, per quanto poveri, per quanto affamati, possono inseguire la loro “bola de pano” – la “pelota de trapo” di Luchín – in un Portogallo ormai liberato dal giogo di Salazar.
Scritta dal poeta Ary dos Santos
Una canzone che, per certe assonanze e la descrizione minuziosa del mondo infantile, mi ha ricordato la splendida Luchín di Víctor Jara.
Solo che l’atmosfera è molto diversa: là quel poco di speranza che trapela, quell’invito ad aprire tutte le gabbie sarebbero stati di lì a qualche anno travolti dalla dittatura; qui “os putos”, per quanto poveri, per quanto affamati, possono inseguire la loro “bola de pano” – la “pelota de trapo” di Luchín – in un Portogallo ormai liberato dal giogo di Salazar.
Uma bola de pano, num charco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 20/2/2012 - 08:54
Murals
Canzone scritta in seguito al viaggio in Palestina per il progetto Més enllà del mur. Cançons contra l'Apartheid
Vedi anche 1948 di Pau Alabajos
Vedi anche 1948 di Pau Alabajos
Hi ha mirades
(continuer)
(continuer)
19/2/2012 - 23:56
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Amèrica
Album: "L'últim heretge" (2010)
How many banks? How many bombs?
(continuer)
(continuer)
19/2/2012 - 23:41
Tres de Pego
Album: "Saó" (2008)
Dedicata dal gruppo (il cui nome significa, in catalano, "La cagna sorda") ai tre concittadini (di Pego) militanti repubblicani nella guerra civile e morti a Mathausen nel 1941.
Carles Sendra Sendra, Pego 07/02//1904 Gusen 05/10/1941
Vicent Sendra Escrivà Pego 14/03//1910 Gusen 29/10/1941
Andreu Sendra Morell, Pego 15/02/1908 Gusen 19/11/1941*
* Els catalans als camps nazis, Montserrat Roig 1977
Dedicata dal gruppo (il cui nome significa, in catalano, "La cagna sorda") ai tre concittadini (di Pego) militanti repubblicani nella guerra civile e morti a Mathausen nel 1941.
Carles Sendra Sendra, Pego 07/02//1904 Gusen 05/10/1941
Vicent Sendra Escrivà Pego 14/03//1910 Gusen 29/10/1941
Andreu Sendra Morell, Pego 15/02/1908 Gusen 19/11/1941*
* Els catalans als camps nazis, Montserrat Roig 1977
Ei xiquet,
(continuer)
(continuer)
19/2/2012 - 23:28
Parcours:
Camps d'extermination
1948
Dall'ultimo disco del giovane cantautore valenciano, "Una amable, una trista, una petita pàtria" (2011)
P: No és la primera vegada que dóna veu a aquells que no en tenen. Per exemple, al mateix disc, a 1948 parla de la seua experiència a Palestina, un tema molt dolorós a la lletra, però que, musicalment, resulta el més lluminós de l’àlbum…
R: És una cançó molt fresca, i la veritat és que volíem representar l’essència del que allà vam viure. I és que, malgrat que estan molt fotuts, i pateixen diàriament problemes als checkpoints, no poden controlar la terra i estan clausurats dins la seua pròpia terra com una presó, crida molt l’atenció l’esperança que tenen en els ulls i l’alegria amb què viuen el dia a dia. Aleshores, la cançó diu coses molt dures, però deixa una escletxa oberta a l’esperança, a la fe en el canvi.
Entrevista publicada a L’Informatiu
Més enllà del mur. Cançons contra... (continuer)
P: No és la primera vegada que dóna veu a aquells que no en tenen. Per exemple, al mateix disc, a 1948 parla de la seua experiència a Palestina, un tema molt dolorós a la lletra, però que, musicalment, resulta el més lluminós de l’àlbum…
R: És una cançó molt fresca, i la veritat és que volíem representar l’essència del que allà vam viure. I és que, malgrat que estan molt fotuts, i pateixen diàriament problemes als checkpoints, no poden controlar la terra i estan clausurats dins la seua pròpia terra com una presó, crida molt l’atenció l’esperança que tenen en els ulls i l’alegria amb què viuen el dia a dia. Aleshores, la cançó diu coses molt dures, però deixa una escletxa oberta a l’esperança, a la fe en el canvi.
Entrevista publicada a L’Informatiu
Més enllà del mur. Cançons contra... (continuer)
Hem trepitjat la terra promesa,
(continuer)
(continuer)
19/2/2012 - 22:51
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Zàpping
Dall'ultimo disco del giovane cantautore valenciano, "Una amable, una trista, una petita pàtria"(2011)
En els diaris res de nou,
(continuer)
(continuer)
19/2/2012 - 22:48
Fosses del silenci
Dall'ultimo disco del giovane cantautore valenciano, "Una amable, una trista, una petita pàtria"(2011)
In ogni lingua, scomparire sotto una dittatura e morire in carcere e sotto tortura, nelle fosse del silenzio, deve avere il suo participio. Conosciamo, anche fin troppo bene, quello spagnolo: desaparecidos, particolarmente coniugato in Argentina e in tutta l'America Latina. Meno bene si conosce quello catalano, desapareguts; ma gli scomparsi in quarant'anni di dittatura franchista, che lo siano stati in lingua castigliana, in catalano, in basco, in galiziano e chissà quale altro idioma, sono stati migliaia e migliaia. Nell'impunità assoluta, pienamente confermata dalla democrazia instauratasi dopo la morte del caudillo clericofascista. Un grido dal silenzio, da quelle fosse, che non tutti, e ancora oggi, sono disposti a lasciare inascoltato; tra questi Pau Alabajos, giovane cantautore valenciano, con questa sua canzone che parla a tutti e per tutti. Anche a noi. [RV]
In ogni lingua, scomparire sotto una dittatura e morire in carcere e sotto tortura, nelle fosse del silenzio, deve avere il suo participio. Conosciamo, anche fin troppo bene, quello spagnolo: desaparecidos, particolarmente coniugato in Argentina e in tutta l'America Latina. Meno bene si conosce quello catalano, desapareguts; ma gli scomparsi in quarant'anni di dittatura franchista, che lo siano stati in lingua castigliana, in catalano, in basco, in galiziano e chissà quale altro idioma, sono stati migliaia e migliaia. Nell'impunità assoluta, pienamente confermata dalla democrazia instauratasi dopo la morte del caudillo clericofascista. Un grido dal silenzio, da quelle fosse, che non tutti, e ancora oggi, sono disposti a lasciare inascoltato; tra questi Pau Alabajos, giovane cantautore valenciano, con questa sua canzone che parla a tutti e per tutti. Anche a noi. [RV]
Passen per damunt,
(continuer)
(continuer)
19/2/2012 - 22:41
La Terre meurt
[2007]
Album "Colore ma vie"
Album "Colore ma vie"
Les océans sont des poubelles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 14:44
Les émigrants
[1986]
Album "Aznavour - Embrasse-moi"
Album "Aznavour - Embrasse-moi"
Comment crois-tu qu’ils sont venus?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 14:40
Tendre Arménie
[2007]
Album "Colore ma vie"
Per ricordare il genocidio di cui furono vittime gli Armeni ad opera dei Turchi, iniziato alla fine dell'800 dal sultano Abdul-Hamid II e proseguito nel 1915-16 dai "Giovani Turchi" nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, che gli Armeni battezzarono "Hitler turco" per la parte da protagonista che svolse nel genocidio.
Mehmed Talat fu assassinato a Berlino nel 1921 per mano di Soghomon Tehlirian, un armeno sopravvissuto al genocidio e membro dell'Operazione Nemesis, lanciata nel 1919 dai vertici del partito armeno Dashnak, per eliminare di circa 200 tra uomini politici, funzionari turchi e ‘collaborazionisti’ armeni ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del genocidio.
La persecuzione degli Armeni continuò comunque feroce anche dopo, negli anni della scalata al potere di Kemal Atatürk,... (continuer)
Album "Colore ma vie"
Per ricordare il genocidio di cui furono vittime gli Armeni ad opera dei Turchi, iniziato alla fine dell'800 dal sultano Abdul-Hamid II e proseguito nel 1915-16 dai "Giovani Turchi" nel periodo dei "Tre Pascià", il triumvirato retto Ismail Enver, Ahmed Djemal e Mehmed Talat Pasha, che gli Armeni battezzarono "Hitler turco" per la parte da protagonista che svolse nel genocidio.
Mehmed Talat fu assassinato a Berlino nel 1921 per mano di Soghomon Tehlirian, un armeno sopravvissuto al genocidio e membro dell'Operazione Nemesis, lanciata nel 1919 dai vertici del partito armeno Dashnak, per eliminare di circa 200 tra uomini politici, funzionari turchi e ‘collaborazionisti’ armeni ritenuti direttamente o indirettamente responsabili del genocidio.
La persecuzione degli Armeni continuò comunque feroce anche dopo, negli anni della scalata al potere di Kemal Atatürk,... (continuer)
Son sol est sillonné que par ses cicatrices
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envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 14:24
Parcours:
Le génocide arménien
Un mort vivant (Délit d'opinion)
[2003]
Album "Je voyage"
Dal grande vecchio Aznavour, una fortissima canzone dedicata a tutti i prigionieri politici, ai dissidenti ed agli oppositori che marciscono nelle galere dei tanti, troppi, regimi che ancora infestano questo bel mondo...
Vorrei dedicarla in particolare ai siriani ribelli e ai prigionieri politici rinchiusi nelle galere di Bashar al-Assad il Sanguinario.
Album "Je voyage"
Dal grande vecchio Aznavour, una fortissima canzone dedicata a tutti i prigionieri politici, ai dissidenti ed agli oppositori che marciscono nelle galere dei tanti, troppi, regimi che ancora infestano questo bel mondo...
Vorrei dedicarla in particolare ai siriani ribelli e ai prigionieri politici rinchiusi nelle galere di Bashar al-Assad il Sanguinario.
De prisons en prisons, de cellules en cellules,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 19/2/2012 - 13:43
Parcours:
Des prisons du monde
La Justice
[2011]
Album L'ora dell'ombra rossa
Testo e musica: Germano Bonaveri
Album L'ora dell'ombra rossa
Testo e musica: Germano Bonaveri
La domenica del mercato
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/2/2012 - 11:36
La Comuna
[2007]
Album: LA IDEA: CANTO A LA FEDERACIÓN OBRERA DE MAGALLANES
Textos escritos por LLUVIA ACIDA, basados en los libros “La Masacre en la Federación Obrera de Magallanes” de Carlos Vega Delgado y “Los horrorosos sucesos del 27 de julio de 1920” de Marcolín Piado (Editorial “Atelí”, Punta Arenas, Magallanes, Chile).
El Mar y la Pampa - Nuestras manos - Luz y vapor - Ha llegado una Idea - Federación Obrera de Magallanes - El programa - Escuela Nocturna - Vamos a la Huelga - La Guardia Blanca - La Comuna - Ello no se atreverán - El incendio - Ceniza - La ciudad negra - El fondeado - Mártires del Trabajo - La Eterna Historia
En la provincia de Última Esperanza, el malestar de los trabajadores de la industria frigorífica
crecía. A las malas condiciones de alojamiento y trabajo se unían la especulación despiadada de
las casas comerciales y las malas relaciones con Carabineros.
El... (continuer)
Album: LA IDEA: CANTO A LA FEDERACIÓN OBRERA DE MAGALLANES
Textos escritos por LLUVIA ACIDA, basados en los libros “La Masacre en la Federación Obrera de Magallanes” de Carlos Vega Delgado y “Los horrorosos sucesos del 27 de julio de 1920” de Marcolín Piado (Editorial “Atelí”, Punta Arenas, Magallanes, Chile).
El Mar y la Pampa - Nuestras manos - Luz y vapor - Ha llegado una Idea - Federación Obrera de Magallanes - El programa - Escuela Nocturna - Vamos a la Huelga - La Guardia Blanca - La Comuna - Ello no se atreverán - El incendio - Ceniza - La ciudad negra - El fondeado - Mártires del Trabajo - La Eterna Historia
En la provincia de Última Esperanza, el malestar de los trabajadores de la industria frigorífica
crecía. A las malas condiciones de alojamiento y trabajo se unían la especulación despiadada de
las casas comerciales y las malas relaciones con Carabineros.
El... (continuer)
Un gringo le ha disparado a un compañero nuestro
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(continuer)
envoyé par adriana 19/2/2012 - 10:16
Peace Will Come
[1943]
Lyrics & Music by Hank Williams Sr. (and John Lennon's alternative lyrics by Wade Farlowe 4/26/2009)
Album: Incityous Interloper [2009]
A peace song...
In 1943, not yet twenty, Hank Williams sold the song (I’m Praying for the Day That) Peace Will Come to Grand Ole Opry star Pee Wee King after opening a show for him. Hank wrote this song, but never recorded it himself. It was recorded by other artists in the following years (famous performance by Roscoe Haskins in 1951).
"I have not heard the song, so it is a best guess based on the phrasing and the chords, which I believe would be early in his writing career when he was writing gospel songs.
I added part of a John Lennon’s song, which I feel goes along with the flow. So, apologies to the memories of these great artists.... I felt, I had to give it a try".
Lyrics & Music by Hank Williams Sr. (and John Lennon's alternative lyrics by Wade Farlowe 4/26/2009)
Album: Incityous Interloper [2009]
A peace song...
In 1943, not yet twenty, Hank Williams sold the song (I’m Praying for the Day That) Peace Will Come to Grand Ole Opry star Pee Wee King after opening a show for him. Hank wrote this song, but never recorded it himself. It was recorded by other artists in the following years (famous performance by Roscoe Haskins in 1951).
"I have not heard the song, so it is a best guess based on the phrasing and the chords, which I believe would be early in his writing career when he was writing gospel songs.
I added part of a John Lennon’s song, which I feel goes along with the flow. So, apologies to the memories of these great artists.... I felt, I had to give it a try".
Oh I'm praying for the day when the whole wide world can say
(continuer)
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envoyé par giorgio 19/2/2012 - 08:45
Für Mikis Theodorakis
Chanson allemande - Für Mikis Theodorakis - Franz-Josef Degenhardt – 1968
Pendant que Degenhardt écrivait et chantait cette chanson (insérée dans son album de 1968), Mikis Théodorakis – la personne à laquelle cette chanson était consacrée, était traînée d'un camp de concentration à un autre, de Leros à Oropòs. Les prévisions de Degenhardt se sont heureusement avérées exactes, mais … on en peut s'empêcher de penser que l'histoire pourrait bien se répéter. Et depuis peu, il n'y a plus Degenhardt pour le rappeler [RV]
Pendant que Degenhardt écrivait et chantait cette chanson (insérée dans son album de 1968), Mikis Théodorakis – la personne à laquelle cette chanson était consacrée, était traînée d'un camp de concentration à un autre, de Leros à Oropòs. Les prévisions de Degenhardt se sont heureusement avérées exactes, mais … on en peut s'empêcher de penser que l'histoire pourrait bien se répéter. Et depuis peu, il n'y a plus Degenhardt pour le rappeler [RV]
POUR MIKIS THÉODORAKIS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/2/2012 - 20:41
Supper's Ready
Ho letto tutti gli interventi di chi mi ha preceduto e mi sono commosso a vedere quanta gente appassionata come me che pensa le stesse e identiche cose.
Supper's ready non ha niente da invidiare ai capolavori assoluti della musica perfino di Vivaldi o Beethoven.
Ogni volta che sento questi Genesis, mi commuovo.
Grazie a tutti.
tra l'altro ssono di Genva e se non sbaglio anche Roberto venturi lo è.
Ovviamente genoano:-)
Supper's ready non ha niente da invidiare ai capolavori assoluti della musica perfino di Vivaldi o Beethoven.
Ogni volta che sento questi Genesis, mi commuovo.
Grazie a tutti.
tra l'altro ssono di Genva e se non sbaglio anche Roberto venturi lo è.
Ovviamente genoano:-)
Lello Sarti 17/2/2012 - 17:41
Camarade
[1977]
Parole di Jacques Planté.
L’edizione per il mercato di lingua spagnola (“Camarada”) è del 1980.
Neanche a dirlo, fu una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Parole di Jacques Planté.
L’edizione per il mercato di lingua spagnola (“Camarada”) è del 1980.
Neanche a dirlo, fu una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Camarade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:33
Sangre de minero
[1970]
Nell’album “El Potro”
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Nell’album “El Potro”
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Sangre de minero,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:23
Es Sudamérica mi voz
[1972]
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Americana soy,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:14
Alcen la bandera
[1972]
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Cantata Sudamericana”
Scritta da Félix Luna.
Musica di Ariel Ramírez
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
¡Ay! Que tu tiempo se acerca,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 10:10
Diez décimas de saludo al público argentino
[1974]
Album “Zitarrosa 74”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Zitarrosa 74”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Allá en mi pago hay un pueblo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 09:57
Tema de los mosquitos
[1978]
Album “Cuarto LP”
In piena dittatura, León Gieco tentò una provocazione, quella di descrivere il massacro in corso ad opera dei militari e di organizzazioni come la Triple A (Alianza Anticomunista Argentina) senza cadere sotto il maglio della censura, raccontando quel che succedeva come se si trattasse di un epidemia di follia assassina che aveva colpito non gli uomini ma tutte le restanti specie del regno animale… Il regime non se la bevette e censurò comunque la canzone… D’altra parte, quella del caimano che si inghiotte l’uccelletto che fino a poco prima l’ha aiutato a pulirsi i denti era un’immagine piuttosto forte che non lasciava alcun dubbio sulle reali intenzioni di Gieco…
Album “Cuarto LP”
In piena dittatura, León Gieco tentò una provocazione, quella di descrivere il massacro in corso ad opera dei militari e di organizzazioni come la Triple A (Alianza Anticomunista Argentina) senza cadere sotto il maglio della censura, raccontando quel che succedeva come se si trattasse di un epidemia di follia assassina che aveva colpito non gli uomini ma tutte le restanti specie del regno animale… Il regime non se la bevette e censurò comunque la canzone… D’altra parte, quella del caimano che si inghiotte l’uccelletto che fino a poco prima l’ha aiutato a pulirsi i denti era un’immagine piuttosto forte che non lasciava alcun dubbio sulle reali intenzioni di Gieco…
El gorrión le quitó la casa al hornero
(continuer)
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envoyé par Bartleby 17/2/2012 - 09:03
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Geiriau ac Cerddoriaeth gan Gwyneth Glyn
(Lyrics and Music by Gwyneth Glyn)
Album: Wyneb Dros Dro (Temporary Face)