La città nera
2007
Il vento che soffia dalla luna
Canzone scritta da Alberto Morselli (il cantante che affianca Cisco nel primo disco dei Modena City Ramblers).
Ognuno di noi subisce un condizionamento negativo che tende a spegnere ogni buon proposito e ci trascina inesorabilmente verso il conflitto. Ma se proviamo ad aprire le ali, ad accendere le candele e a fermare il buio che avanza possiamo fare qualsiasi cosa. Dedicata a Nelly e agli amici di Jambo Fidenza operativi da anni in Chiapas e in Kurdistan. Dal disco "il vento che soffia dalla luna" dei Me Pek e Barba
Il vento che soffia dalla luna
Canzone scritta da Alberto Morselli (il cantante che affianca Cisco nel primo disco dei Modena City Ramblers).
Ognuno di noi subisce un condizionamento negativo che tende a spegnere ogni buon proposito e ci trascina inesorabilmente verso il conflitto. Ma se proviamo ad aprire le ali, ad accendere le candele e a fermare il buio che avanza possiamo fare qualsiasi cosa. Dedicata a Nelly e agli amici di Jambo Fidenza operativi da anni in Chiapas e in Kurdistan. Dal disco "il vento che soffia dalla luna" dei Me Pek e Barba
Sotto le facce delle nostre città
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 19:02
Red e durm
Dal Cd L'Arco di San Lorenzo del 2004
Durm brgand quann ié nott e u cil
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 14/2/2012 - 18:27
Scappat scappat
Dal Cd L'Arco di San Lorenzo del 2004
Lassat com stat,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 18:19
Cérebro eletrônico
[1969]
Nell’album “Gilberto Gil (Cérebro Eletrônico)”
Canzone scritta da Gilberto Gil mentre si trovava in prigione dopo che nel febbraio del 1969 era stato arrestato insieme all’amico Caetano Veloso, senza alcuna accusa, da membri della polizia della giunta militare. In cella, un sergente che sapeva chi fosse e che si mostrò più umano di altri, procurò a Gil una chitarra e con quella egli compose tre canzoni, una delle quali è questa “Cérebro eletrônico” che parla di controllo e di libertà in un momento in cui il cantautore tropicalista se la doveva vedere davvero brutta, “violentato proprio nelle fondamenta della mia essenza – il mio corpo – privato della libertà di azione e di movimento, privato della piena disponibilità dello spazio e del tempo, privato dei desideri e dell’autodeterminazione…”
“Eu estava preso havia umas três semanas, quando o sargento Juarez me perguntou... (continuer)
Nell’album “Gilberto Gil (Cérebro Eletrônico)”
Canzone scritta da Gilberto Gil mentre si trovava in prigione dopo che nel febbraio del 1969 era stato arrestato insieme all’amico Caetano Veloso, senza alcuna accusa, da membri della polizia della giunta militare. In cella, un sergente che sapeva chi fosse e che si mostrò più umano di altri, procurò a Gil una chitarra e con quella egli compose tre canzoni, una delle quali è questa “Cérebro eletrônico” che parla di controllo e di libertà in un momento in cui il cantautore tropicalista se la doveva vedere davvero brutta, “violentato proprio nelle fondamenta della mia essenza – il mio corpo – privato della libertà di azione e di movimento, privato della piena disponibilità dello spazio e del tempo, privato dei desideri e dell’autodeterminazione…”
“Eu estava preso havia umas três semanas, quando o sargento Juarez me perguntou... (continuer)
O cérebro eletrônico faz tudo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/2/2012 - 17:12
Parcours:
Des prisons du monde
Cantiga brava
[1968]
Dall’album “Canto Geral”
“Il terreno di casa mia non è spazzato con la scopa, ma con la punta di una lancia ed il colpo di un fucile”…
Come nella sua canzone manifesto Pra não dizer que não falei das flores, anche qui Geraldo Vandré usa una metafora - nemmeno troppo velata – per esprimere il proprio scetticismo verso quella parte di opposizione che riteneva di poter parlare con i fiori a chi attaccava con le armi. Per Vandré, infatti, la battaglia contro un regime violento ed oppressivo non poteva essere condotta con mezzi pacifici. Questa sua convinzione gli valse la persecuzione da parte della dittatura, dovette nascondersi e poi scappare all’estero e, soprattutto, una volta rientrato in Brasile dopo cinque anni di esilio, accettare di ritirarsi completamente dalla vita pubblica e rinnegare, almeno in apparenza, il proprio impegno artistico e politico.
Dall’album “Canto Geral”
“Il terreno di casa mia non è spazzato con la scopa, ma con la punta di una lancia ed il colpo di un fucile”…
Come nella sua canzone manifesto Pra não dizer que não falei das flores, anche qui Geraldo Vandré usa una metafora - nemmeno troppo velata – per esprimere il proprio scetticismo verso quella parte di opposizione che riteneva di poter parlare con i fiori a chi attaccava con le armi. Per Vandré, infatti, la battaglia contro un regime violento ed oppressivo non poteva essere condotta con mezzi pacifici. Questa sua convinzione gli valse la persecuzione da parte della dittatura, dovette nascondersi e poi scappare all’estero e, soprattutto, una volta rientrato in Brasile dopo cinque anni di esilio, accettare di ritirarsi completamente dalla vita pubblica e rinnegare, almeno in apparenza, il proprio impegno artistico e politico.
O terreiro lá de casa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/2/2012 - 13:16
Opinião
[1964]
Parole e musica di Zé Keti, nome d’arte di José Flores de Jesus, (1921-1999), cantante e compositore di samba.
Nell’album della “Musa della Bossa Nova” intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
Interpretata anche da Nara Leão
31 marzo 1964. Golpe militare in Brasile.
Zé Keti, navigato compositore di samba, non si scompone e scrive: “Potete sbattermi in prigione, potete bastonarmi, potete anche lasciarmi senza mangiare, ma io non cambio idea”…
Parole e musica di Zé Keti, nome d’arte di José Flores de Jesus, (1921-1999), cantante e compositore di samba.
Nell’album della “Musa della Bossa Nova” intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
Interpretata anche da Nara Leão
31 marzo 1964. Golpe militare in Brasile.
Zé Keti, navigato compositore di samba, non si scompone e scrive: “Potete sbattermi in prigione, potete bastonarmi, potete anche lasciarmi senza mangiare, ma io non cambio idea”…
Podem me prender
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/2/2012 - 12:05
Canção da despedida
[1968]
Parole di Geraldo Vandré
Musica di Geraldo Azevedo
“Un re illegittimo, un usurpatore, non desidera il bene, l’amore per il proprio regno, perché sa di non essere amato”. Un altro più o meno esplicito riferimento alla dittatura militare dall’autore di Disparada e soprattutto di Pra não dizer que não falei das flores, la “Marsigliese” brasiliana. Fu dopo essersi prodotto in questa esplicita invettiva contro il regime che Vandré cominciò a nascondersi, a vivere in clandestinità, per paura di venire arrestato. E fu allora che con l’amico Geraldo Azevedo scrisse questa “Canção da despedida” poco prima di fuggire dal Brasile, dove fece ritorno nel 1973 ma completamente cambiato, non più interessato ed anzi insofferente verso quel mondo artistico di cui era stato protagonista e verso le istanze politiche che aveva espresso attraverso le sue canzoni.
Non è un caso che Vandré non incise mai questa sua “Canção da despedida”, proposta invece dal coautore Azevedo e da altri artisti come Elba Ramalho.
Parole di Geraldo Vandré
Musica di Geraldo Azevedo
“Un re illegittimo, un usurpatore, non desidera il bene, l’amore per il proprio regno, perché sa di non essere amato”. Un altro più o meno esplicito riferimento alla dittatura militare dall’autore di Disparada e soprattutto di Pra não dizer que não falei das flores, la “Marsigliese” brasiliana. Fu dopo essersi prodotto in questa esplicita invettiva contro il regime che Vandré cominciò a nascondersi, a vivere in clandestinità, per paura di venire arrestato. E fu allora che con l’amico Geraldo Azevedo scrisse questa “Canção da despedida” poco prima di fuggire dal Brasile, dove fece ritorno nel 1973 ma completamente cambiato, non più interessato ed anzi insofferente verso quel mondo artistico di cui era stato protagonista e verso le istanze politiche che aveva espresso attraverso le sue canzoni.
Non è un caso che Vandré non incise mai questa sua “Canção da despedida”, proposta invece dal coautore Azevedo e da altri artisti come Elba Ramalho.
Já vou embora, mas sei que vou voltar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/2/2012 - 11:50
Campanades a morts
En Manuel Fraga Iribarne va ser un feixista responsable, amb la seva signatura solidària amb els ministres d'en Franco, d'uns quants assassinats polítics pels quals mai no va demanar perdó, ni mai se li han demanat responsabilitats ni polítiques ni penals.
En temps de la transició va ser culpable directe de fets luctuosos com els de Vitòria (5 morts i desenes de ferits en un metrallament d'obrers indefensos a la sortida d'una església), pels quals tampoc no va demanar mai perdó ni tampoc se li va demanar responsabilitat política o penal. Sembla que va tenir el mèrit de transformar la dreta casernària espanyola en una dreta cavernícola espanyola.
No seré pas jo qui li ho agraeixi. Gràcies a això, i al fet que no hi va haver ruptura amb l'antic règim --i ell n'és prova documental--, se li va permetre de participar en la redacció de la constitució espanyola, i n'hi ha que pensem que encara... (continuer)
En temps de la transició va ser culpable directe de fets luctuosos com els de Vitòria (5 morts i desenes de ferits en un metrallament d'obrers indefensos a la sortida d'una església), pels quals tampoc no va demanar mai perdó ni tampoc se li va demanar responsabilitat política o penal. Sembla que va tenir el mèrit de transformar la dreta casernària espanyola en una dreta cavernícola espanyola.
No seré pas jo qui li ho agraeixi. Gràcies a això, i al fet que no hi va haver ruptura amb l'antic règim --i ell n'és prova documental--, se li va permetre de participar en la redacció de la constitució espanyola, i n'hi ha que pensem que encara... (continuer)
14/2/2012 - 10:16
Tolleranza zero
Dall'album "Pelle" (2000)
Non frequenti il parco perché è pieno di drogati
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 09:41
Chiapas
1997
Elettrodomestico
Elettrodomestico
Sole caldo abbraccia bianche spiagge delle coste messicane,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 09:39
Psichiatria
1997
Elettrodomestico
Elettrodomestico
Ti dicon che è una scienza ma è un sistema organizzato
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 09:38
Antisocialism
1990
Isterico
Isterico
Mani sulla testa e gambe bene aperte
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 09:26
Acà toro
1995
Paranoia e potere
Paranoia e potere
Macabra festa in quel dell'arena di Spagna
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 09:22
Parcours:
Guerre aux animaux
Intifada
1992
United Rumors of Punkreas
United Rumors of Punkreas
Stop!...
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/2/2012 - 09:20
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Disparada
[1966]
Parole di Geraldo Vandré
Musica di Theo de Barros
Due anni prima di Pra não dizer que não falei das flores, la canzone che gli valse la censura da parte della dittatura e lo costrinse quindi all’esilio, Geraldo Vandré vinse il Festival de Música Popular Brasileira con questa canzone, interpretata da Jair Rodrigues, nella quale il sistema repressivo della dittatura militare e della classe dominante era descritto metaforicamente come il duro trattamento riservato dai mandriani al bestiame. “Mas com gente é diferente” che col bestiame, secondo Vandré, perché la gente stava maturando giorno dopo giorno una nuova consapevolezza politica ed il risveglio della “mandria” sarebbe stato inevitabile, fino al giorno in cui il Brasile sarebbe giunto alla liberazione, a “num reino que não tem rei”…
In realtà “Disparada” si sarebbe classificata al secondo posto ma Chico Buarque de Hollanda, che aveva vinto con il brano “A banda”, chiese ed ottenne che le due canzoni fossero proclamate vincitrici a pari merito.
Parole di Geraldo Vandré
Musica di Theo de Barros
Due anni prima di Pra não dizer que não falei das flores, la canzone che gli valse la censura da parte della dittatura e lo costrinse quindi all’esilio, Geraldo Vandré vinse il Festival de Música Popular Brasileira con questa canzone, interpretata da Jair Rodrigues, nella quale il sistema repressivo della dittatura militare e della classe dominante era descritto metaforicamente come il duro trattamento riservato dai mandriani al bestiame. “Mas com gente é diferente” che col bestiame, secondo Vandré, perché la gente stava maturando giorno dopo giorno una nuova consapevolezza politica ed il risveglio della “mandria” sarebbe stato inevitabile, fino al giorno in cui il Brasile sarebbe giunto alla liberazione, a “num reino que não tem rei”…
In realtà “Disparada” si sarebbe classificata al secondo posto ma Chico Buarque de Hollanda, che aveva vinto con il brano “A banda”, chiese ed ottenne che le due canzoni fossero proclamate vincitrici a pari merito.
Prepare o seu coração
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/2/2012 - 09:06
A Soldier From Missouri
anonyme
Un soldato del Missouri,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Eleonora 14/2/2012 - 01:13
Kalinaw
Manny Lapingcao
I am a Bisaya (from central to south Philippines) and i used to sing this song while young. I know this by heart and I must have been awaken early through this song and of its kind. i'll try to translate it.
NB: this is not a professional translation, just an aid for understanding. Tnx!
NB: this is not a professional translation, just an aid for understanding. Tnx!
PEACE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Louland 13/2/2012 - 22:52
El tercero de la foto
[2008]
Album: Lágrimas Y Gozos
Album: Lágrimas Y Gozos
Ese de la foto, dime tú quién coño es
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQUijote82 13/2/2012 - 21:17
Poder p'al pueblo
1998
Album: Eurosis
La canción no tiene letra así como el pueblo no tiene poder. Sólo tiene un coro que repite los compases de la música, así como el pueblo obedece las leyes de sus gobernantes que no representan a nadie más que a sí mismos; pero el pueblo es iluso y repite las consignas que le han sido enseñadas para creerse que por medio de la palabra democracia, tiene ahora el poder. La música tiene reminiscencias griegas, quienes fueron los inventores de la democracia sólo para algunos, los con poder.
A todos los libertarios que
lucharon en la Guerra Civil
Album: Eurosis
La canción no tiene letra así como el pueblo no tiene poder. Sólo tiene un coro que repite los compases de la música, así como el pueblo obedece las leyes de sus gobernantes que no representan a nadie más que a sí mismos; pero el pueblo es iluso y repite las consignas que le han sido enseñadas para creerse que por medio de la palabra democracia, tiene ahora el poder. La música tiene reminiscencias griegas, quienes fueron los inventores de la democracia sólo para algunos, los con poder.
A todos los libertarios que
lucharon en la Guerra Civil
envoyé par DoNQuijote82 13/2/2012 - 21:11
Compagno
Chanson italienne – compagno – Low-Fi
D'une poésie de Salvo Vitale – 1980. De son album Amore Non Ne avremo - 26 canzoni per Peppino Impastato
D'une poésie de Salvo Vitale – 1980. De son album Amore Non Ne avremo - 26 canzoni per Peppino Impastato
CAMARADE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/2/2012 - 21:09
Aboliciòn
1994
Album: Ska-P ["Canciones"]
Album: Ska-P ["Canciones"]
Tarde de Abril, en Las Ventas estoy,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 13/2/2012 - 21:06
Parcours:
Guerre aux animaux
Alì, el magrebì
1994
Album: Ska-P ["Canciones"]
Album: Ska-P ["Canciones"]
No se si te acuerdas de mi, yo soy Alí
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 13/2/2012 - 21:04
Cálice
I versi finali "Quero cheirar fumaça de óleo diesel / Me embriagar até que alguém me esqueça" ("Voglio annusare fumo di gasolio / E ubriacarmi fino a esser dimenticato!") si riferiscono all'orribile fine di Stuart Angel, giovane universitario integrante del "Movimento Revolucionário 8 de Outubro - MR-8" che, arrestato nel 1971 dalla polizia della dittatura, fu torturato ed ucciso in un modo davvero atroce: legato dietro ad una jeep, con un tubo infilato in bocca e collegato allo scappamento, fu trascinato nel cortile della Centro de Informações da Aeronáutica di Rio de Janeiro finchè morì per asfissia...
Bartleby 13/2/2012 - 16:45
Talking Centralia
[1947]
In “Long Ways to Travel: The Unreleased Folkways Masters, 1944-1949”, Smithsonian Folkways, 1994.
Parole e musica Woody Guthrie
Una delle tre canzoni (le altre due sono The Dying Miner e Waiting At The Gate) che Woody Guthrie scrisse all’indomani del disastro minerario di Centralia, Illinois, dove 111 minatori rimasero uccisi in seguito ad una serie di esplosioni di gas. Poco tempo prima gli ispettori minerari avevano avvertito i proprietari e le autorità locali che le gallerie non erano sicure ma il loro monito era stato deliberatamente ignorato.
In “Long Ways to Travel: The Unreleased Folkways Masters, 1944-1949”, Smithsonian Folkways, 1994.
Parole e musica Woody Guthrie
Una delle tre canzoni (le altre due sono The Dying Miner e Waiting At The Gate) che Woody Guthrie scrisse all’indomani del disastro minerario di Centralia, Illinois, dove 111 minatori rimasero uccisi in seguito ad una serie di esplosioni di gas. Poco tempo prima gli ispettori minerari avevano avvertito i proprietari e le autorità locali che le gallerie non erano sicure ma il loro monito era stato deliberatamente ignorato.
I'm just a miner in a mining town
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/2/2012 - 15:11
Post-War Breakout
Il testo originale di Woody Guthrie. Ignoro l'anno in cui lo scrisse.
POST WAR BREAKOUT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/2/2012 - 14:06
When the Curfew Blows
[1947]
Parole e musica di Woody Guthrie.
In “The Asch Recordings, Vol. 4”, Smithsonian Folkways, 1999.
Come riportato nelle note di cui alla fondamentale raccolta edita dalla Smithsonian Folkways, Woody Guthrie scrisse questa canzone contro l’imposizione del coprifuoco che in quegli anni era pratica assai comune di gestione dell’ordine in pubblico in molte città del sud contro la popolazione nera, ma anche in California contro le masse dei lavoratori migranti.
Parole e musica di Woody Guthrie.
In “The Asch Recordings, Vol. 4”, Smithsonian Folkways, 1999.
Come riportato nelle note di cui alla fondamentale raccolta edita dalla Smithsonian Folkways, Woody Guthrie scrisse questa canzone contro l’imposizione del coprifuoco che in quegli anni era pratica assai comune di gestione dell’ordine in pubblico in molte città del sud contro la popolazione nera, ma anche in California contro le masse dei lavoratori migranti.
The lonesomest sound, boys,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/2/2012 - 13:29
The Green Fields Of France (No Man's Land)
GRECO / GREEK
Versione greca di Gian Piero Testa
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Τζαν Πιέρο Τέστα
Greek version by Gian Piero Testa
Versione greca di Gian Piero Testa
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Τζαν Πιέρο Τέστα
Greek version by Gian Piero Testa
ΟΙ ΠΡΑΣΙΝΟΙ ΚΑΜΠΟΙ ΤΗΣ ΓΑΛΛΙΑΣ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 13/2/2012 - 12:57
Hangknot, Slipknot
In "Pastures of Plenty: a Self Portrait" Woody Guthrie scrive: "Dedicata a tutte le madri, i padri e i figli neri che sono stati linciati ed impiccati sotto il ponte del Canadian River, sette miglia a sud di Okemah, Oklahoma, la mia città natale. Perchè questo non accada mai più".
Guthrie si riferiva in particolare all'orribile assassinio di Lawrence e Laura Nelson avvenuto nel 1911, linciaggio cui probabilmente prese parte anche suo padre, e a cui Woody dedicò anche la canzone Don’t Kill My Baby and My Son.
Guthrie si riferiva in particolare all'orribile assassinio di Lawrence e Laura Nelson avvenuto nel 1911, linciaggio cui probabilmente prese parte anche suo padre, e a cui Woody dedicò anche la canzone Don’t Kill My Baby and My Son.
Bartleby 13/2/2012 - 12:13
So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)
[1942]
Parole e musica di Woody Guthrie.
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.
Ancora una canzone con cui Guthrie esprimeva il proprio favore per la guerra contro i nazisti.
E’ giusto che canzoni come questa compaiano sulle CCG/AWS? Secondo me, sì. Si tratta di canzoni dell’epoca che celebrano la lotta contro il fascismo che aveva messo a ferro e fuoco l’Europa intera e mi pare che abbiano diritto di stare su queste pagine al pari delle canzoni sulla Resistenza o sulla Guerra di Spagna.
Parole e musica di Woody Guthrie.
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.
Ancora una canzone con cui Guthrie esprimeva il proprio favore per la guerra contro i nazisti.
E’ giusto che canzoni come questa compaiano sulle CCG/AWS? Secondo me, sì. Si tratta di canzoni dell’epoca che celebrano la lotta contro il fascismo che aveva messo a ferro e fuoco l’Europa intera e mi pare che abbiano diritto di stare su queste pagine al pari delle canzoni sulla Resistenza o sulla Guerra di Spagna.
I got the news that the war had begun
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/2/2012 - 10:18
Tagliato fuori
dal primo album "ad un passo dal cielo" del 2002
Canzone di lavoro o meglio di disoccupazione e disperazione. Sia musicalmente che nelle liriche deve molto ai Gang
Canzone di lavoro o meglio di disoccupazione e disperazione. Sia musicalmente che nelle liriche deve molto ai Gang
Vita stessa vita tutti i giorni
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 13/2/2012 - 09:40
Better World a-Coming
[194?]
Parole e musica di Woody Guthrie.
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.
Scritta durante la seconda guerra mondiale, una canzone in cui il menestrello di Okemah auspicava un mondo migliore, lontano dai massacri, dai bombardamenti, dal terrore, dalla miseria e dal pianto.
Parole e musica di Woody Guthrie.
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.
Scritta durante la seconda guerra mondiale, una canzone in cui il menestrello di Okemah auspicava un mondo migliore, lontano dai massacri, dai bombardamenti, dal terrore, dalla miseria e dal pianto.
There's a better world that's a-coming
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/2/2012 - 09:38
What Are We Waiting On?
[1942]
Parole e musica di Woody Guthrie
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.
“Che cosa stiamo aspettando ad abbattere i fascisti?”
Tutt’altro che una canzone contro la guerra, anzi. Ma non si riferisce tanto all’intervento militare americano nel secondo conflitto mondiale (quando Guthrie la scrisse gli USA erano già in guerra da alcuni mesi) quanto alla mobilitazione delle masse lavoratrici del mondo contro la minaccia fascista. Per questo ritengo che possa essere inserita a buon diritto fra le CCG/AWS.
Parole e musica di Woody Guthrie
In “The Asch Recordings, Vol. 3”, Smithsonian Folkways, 1999.
“Che cosa stiamo aspettando ad abbattere i fascisti?”
Tutt’altro che una canzone contro la guerra, anzi. Ma non si riferisce tanto all’intervento militare americano nel secondo conflitto mondiale (quando Guthrie la scrisse gli USA erano già in guerra da alcuni mesi) quanto alla mobilitazione delle masse lavoratrici del mondo contro la minaccia fascista. Per questo ritengo che possa essere inserita a buon diritto fra le CCG/AWS.
There's a great and a bloody fight 'round this whole world tonight
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 13/2/2012 - 08:47
Tina
Frida Kahlo (Salma Hayek) e Tina Modotti (Ashley Judd) ballano il tango in una celebre scena del film di Julie Taymor del 2002. La cantante è una strepitosa Lila Downs.
12/2/2012 - 22:22
Uomini uomini
Version française - HOMMES HOMMES – Marco Valdo M.I. – 2012
Chanson italienne – Uomini uomini - Roby Crispiano – 1966
Texte et musique : Roberto Castiglione
Un notable passage beat dans le style de P.F. Sloan, l'auteur d'Eve Of Destruction, le grand succès de Barry McGuire, écrit et interprété par un des auteurs de chansons beat les plus significatifs, Roby Crispiano (Roberto Castiglione). Programmé par les radios à l'époque, à Bandiera gialla (Drapeau jaune), où il gagna en devenant la "chanson reine" et à « Per voi giovani » (« Pour vous jeunes »), il eut du succès aussi, aidé par la voix enrouée de Roby et son interprétation convaincante. Crispiano – Castiglione, qui eut d'autres beaux succès comme par exemple Brennero' 66, présentée au Festival des Roses en tandem avec la première formation des Pooh, et avec des ennuis annexes de la part de la censure RAI, abandonna bientôt la carrière... (continuer)
Chanson italienne – Uomini uomini - Roby Crispiano – 1966
Texte et musique : Roberto Castiglione
Un notable passage beat dans le style de P.F. Sloan, l'auteur d'Eve Of Destruction, le grand succès de Barry McGuire, écrit et interprété par un des auteurs de chansons beat les plus significatifs, Roby Crispiano (Roberto Castiglione). Programmé par les radios à l'époque, à Bandiera gialla (Drapeau jaune), où il gagna en devenant la "chanson reine" et à « Per voi giovani » (« Pour vous jeunes »), il eut du succès aussi, aidé par la voix enrouée de Roby et son interprétation convaincante. Crispiano – Castiglione, qui eut d'autres beaux succès comme par exemple Brennero' 66, présentée au Festival des Roses en tandem avec la première formation des Pooh, et avec des ennuis annexes de la part de la censure RAI, abandonna bientôt la carrière... (continuer)
HOMMES HOMMES
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 12/2/2012 - 19:33
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Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, depuis le temps que nous disons : « Regardez ce qu'ils font aux Grecs... Ils vont vous le faire à vous » ... C'est encore plus vrai aujourd'hui qu'hier... Le temps est plus proche qu'on ne croit où d'autres pays d'Europe vont devoir subir le même sort... J'en ai fait une petite chanson... La parodie d'une chanson – une parodie de chanson qui a déjà été utilisée bien des fois, d'une chanson dont on attribue parfois la paternité au bon Bertolt Brecht ou à l'excellent pasteur Niemöller... et cette idée m'est venue à la lecture d'un texte de notre ami Ventu... dont je te lis la traduction :
CE N'EST PAS ATHÈNES QUI DOIT BRÛLER, C'EST VOUS !
Hier soir, il m'est advenu de vous voir en direct à la télévision.
Elles transmettaient toutes votre horreur livide . Avec vos sombres... (continuer)