"Una visione cinica e allegra del passaggio all'adolescenza della generazione degli anni 80" (Davide Giromini).
Con questa canzone si conclude l'inserimento di tutte le Ballate Postmoderne.
Intendiamoci, Ferretti come chiunque altro ha il diritto di (ri)trovare quel che più gli aggrada. Da Gesù a Ratzinger, dai cavalli agli antiabortismi, dalle vecchie mamme alle leghe nord. Nessuno gli contesta questo suo diritto. Posso anche arrivare, certo, a riconoscergli una certa dose di coraggio, in quanto, con le posizioni e la “scelta di vita” degli ultimi anni, si è praticamente suicidato dal punto di vista professionale. Ma, forse, è un suicidio che si è potuto permettere: dopo aver fatto non pochi soldi rivolgendosi in un certo modo ad un certo pubblico (che, in generale, non era e non è molto ben disposto verso misticismi ratzingeriani, antiabortismi, rendentori e compagnia bella), è possibile anche andare a “ritrovare qualcosa che vale” senza eccessivi patemi d'animo e tornare alle proprie montagne senza troppe preoccupazioni.
Contesto però tutto questo discorso sulla “provocazione”,... (continuer)
Riccardo Venturi 8/12/2012 - 18:23
Riccardo la tua risposta è bella e giusta ma francamente troppo "alta". Qua non si sta parlando di uno che difende le tesi di Ratzinger o del cattolicesimo con argomenti filosofici o filosofeggianti o con una parvenza di argomentazione.
Qua c'è uno che dice "sono contro la legge sulla fecondazione assistita" non perché "la vita ci può essere data solo da Dio bla bla bla..." (tipiche argomentazioni del cattolico che uno può contestare e discutere in vari modi) ma "perché ho visto la mia cavalla trombare con uno stallone mentre mi facevo le canne". Ecco a quel punto uno non può fare altro che allargare le braccia e rassegnarsi... è un po' come Saviano che difende Israele non "perché gli israeliani hanno diritto di difendersi, hamas è un'organizzazione terroristica bla bla bla..." ma "perché a Tel Aviv ci sono delle discoteche che sono la fine del mondo, è una città molto viva di notte. Ah e lasciano anche fare il gay pride..."
Diciamo che il mio intento, in fondo, è quello di spingere la questione un po' oltre lo stesso "GLF". Si tratta, in fondo, di un musicista e di uno scrittore di canzoni che alcuni possono trovare belle, altri no, altri ancora del tutto indifferenti. Il modo in cui egli va preso e considerato, a mio parere, è casomai come esempio tipico di persona che, per tutta una serie di motivazioni del tutto sue (che nessuno, naturalmente, può sindacare più di tanto), ad un certo punto sembra essere stato "folgorato" dalla "filosofia" ratzingeriana. A me interessa provare a confutare quella, non le posizioni di Ferretti ed il modo in cui passa ad essere contro la fecondazione assistita perché vede un paio di cavalli che trombano. Il discorso è naturalmente molto più lungo e, lo ripeto, va ben oltre il Ferretti, le sue canne e tutto il resto; domani potrebbe passargli l'infatuazione e (ri)cominciare magari... (continuer)
Succede, a volte, di inserire dei "doppioni". Pedro o soldado (con il titolo, però, di Pedro soldado) era in realtà già presente nel sito, senza nessuna introduzione e attribuita a Adriano Correia de Oliveira, che invece ne è stato solo un interprete. In quanto più completa e esattamente attribuita, lascio questa pagina ed elimino quella già esistente, salvando però la versione precedente della traduzione. Come si può vedere, i criteri erano pressoché identici. La introducevo così:
"La tentazione di rendere "Pedro" con "Piero" è stata troppo forte, per questa storia di un giovane contadino strappato ai suoi campi e alla sua vita per andare a navigare contro natura su un mare che non gli appartiene, ad una guerra che non apparteneva a nessuno."
Elle était en cours cette traduction et si le traducteur Marco Valdo M.I. est en retard, c'est qu'il a dû prendre soin d'une proche parente à la dérive... que des collègues du Ventu nocturne avaietn emmenée d'urgence aux urgences...
Pour le reste, s'agissant de la note de Riccardo Venturi... L'idée de traduire Saramago est lumineuse... Sachant l’intérêt de Marco Valdo M.I. pour le serrurier lusitanien.
Pour ce qui est de la "wassingue", je renvoie à la "Petite leçon de français de Wallonie à l'usage des locuteurs hexagonaux... Prenons l'expression « Faudrait voir à pas mélanger les torchons avec les serviettes... », que le-dit Marco Valdo M.I. avait insérée comme commentaire à la chanson de Jean Arnulf Point de vue. Riccardo verra qu'il ne soit pas s'en faire pour ce qui est de trouver une traduction à "dare il cencio", grâce à son intervention.... (continuer)
Con questa canzone si conclude l'inserimento di tutte le Ballate Postmoderne.