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Avant le 2012-12-8

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Era um redondo vocábulo

Era um redondo vocábulo
[Abril 1973 / Aprile 1973]
Poema em música de José Afonso
Poesia in musica di José Afonso
Album: Venham mais cinco

Periodicamente, il regime mandava José Afonso in quelle che lui chiamava “ferie involontarie”; vale a dire in carcere. Durante una di queste “ferie”, nell'aprile del 1973, un anno esatto prima del rovesciamento della dittatura con la Rivoluzione dei Garofani, José Afonso scrisse, nel carcere di Caxias dove si trovava, questa poesia poi messa in musica e inserita nell'album “Venham mais cinco”. E' stato scritto da più parti che Era um redondo vocábulo è la poesia in musica più bella di sempre in lingua portoghese; riunisce in sé il meglio di José Afonso e di tutta un'epoca nella sua apparente decostruzione e nelle sonorità che trapassavano il buio presente di un regime fuori dal tempo mescolando Coimbra all'Angola e tornando, passando per Lisbona attraverso i tempi, alla ricomposizione... (continuer)
Era um redondo vocábulo
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/12/2012 - 16:31
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Scighera

Scighera
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce recitante di Davide Giromini
Voce di Davide Giromini
Voce di Alessio Lega
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.


Non... (continuer)
Lampi e contraddittorietà
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/12/2012 - 15:03
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Juan Peron che bella storia

Juan Peron che bella storia
Qualcuno forse lo ricorderà quel giovane emigrato
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 8/12/2012 - 14:35
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Isola ribelle

Isola ribelle
Dedicata ai lavoratori dell'ALCOA

Saluta i sardi, Roberto Vecchioni. Il tour estivo con gli Istentales è finito, stagione chiusa. «Ma tornerò, devo tornare» promette. «Lotterò con voi sardi, con i pastori, con gli operai, non vi dimentico, e se necessario scenderò ancora una volta in piazza come ho già fatto nel 1977 quando in Lombardia rischiava di chiudere lo stabilimento di Arese dell'Alfa Romeo».

Intanto, l'autore di Samarcanda, un regalo ai sardi lo ha già fatto, cantando con gli Istentales l'inno di protesta dell'isola che non si dà per vinta: l'Isola ribelle, appunto... colonna sonora di un'estate davvero calda per l'economia sarda.
Costretti ad occupare
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 8/12/2012 - 14:26
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Pedro o soldado

Pedro o soldado
[1968]‎
Parole di Manuel Alegre
Musica di Manuel Freire
Dall’EP “Manuel Freire canta Manuel Freire”‎
Interpretata anche da Adriano Correia De Oliveira



Já lá vai Pedro Soldado
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/12/2012 - 13:06
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Shame on You

Shame on You
[2010]
Lyrics & Music by Nora Roman, blues written after 6-4-10 Israeli commando attack on freedom for Gaza Flotilla.
Album: I Belong to No Man's State [2011]

It was truly incredible that Israel would send commandos to kill international activists on a Turkish ship in international waters bringing humanitarian aid, but even more incredible that nothing was done about it before, during or after by the rest of the world's governments & institutions.... Who's insane here?

Personnel: Anis Sehiri-keyboard; Antonio Roman-Alcala-Drumset; Ayla Davila: electric bass, Marimbula; Bryan Dyer-vocals; Camilo Landau-Tres, guitres, guitar, keyboard, Bongo, Guiro, Maracas, vocals; David M. Flores- Timbales, Drumset, claves, palitos, chekere; Johnny "El Guajiro" Escobedo-vocals; Karim Amrani -Vocals, Darbukke, Mandol; Markos Major-oboe; Meghann Welsh-oboe; Nasser Addi-Drumset; Nao Nakawaza-violin;... (continuer)
Israeli commandos boarded a boat
(continuer)
envoyé par giorgio 8/12/2012 - 08:38
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Ouvindo Beethoven

Ouvindo Beethoven
Poema de José Saramago (Poemas Possíveis, 1966)
Poesia di José Saramago ("Poesie Possibili", 1966)

Música de Manuel Freire (1977)
Musica de Manuel Freire (1977)
Album: Manuel Freire canta Saramago

José Saramago non è stato solo il più grande poeta e scrittore portoghese della seconda parte del '900 (e anche degli inizi del "terzo millennio"); è stata anche la contrapposizione, nella letteratura portoghese, dell'impegno civile e storico al misticismo solitario del pur grande Fernando Pessoa & Co. Non mi stupisce (e non soltanto perché, nel sito, avevamo già un'altra poesia di Saramago da lui musicata e cantata: la Fala do velho do Restelo ao astronauta inviata a suo tempo da José Colaço Barreiros) che Manuel Freire e Saramago si siano incontrati, e che i "Poemas Possíveis" abbiano trovato forma musicale per mano del primo. José Saramago è stato, e nel senso più alto e solforoso del... (continuer)
Venham leis e homens de balanças,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/12/2012 - 06:52
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Eles

Eles
[1968]‎
Parole e musica di Manuel Freire
Dall’EP “Manuel Freire canta Manuel Freire”‎



Una canzone sulla diaspora portoghese. I portoghesi sono oggi ‎circa 10 milioni nella loro terra natale, ma si stima che almeno 5 milioni siano quelli emigrati ‎all’estero.‎
Ei-los que partem
(continuer)
envoyé par Dead End + CCG/AWS Staff 8/12/2012 - 06:27
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Rambo

Rambo
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce recitante di Davide Giromini
Voce di Davide Giromini
Voce di Alessio Lega
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.


Non... (continuer)
Ballando e ballando ballando, ecco a voi Lorella Cuccarini. Il volto sorridente, gli occhi...biondi...su sfondo rosso, a meritare il titolo di: La più amata dagli italiani. La show-girl che entrava nel tuo salotto il sabato sera...vola...te la ritrovavi in cucina, la domenica mattina. I cartelloni erano giganteschi, e fin qui tutto bene, ma a un certo punto si affacciò minacciosamente la faccia di un uomo nerboruto, con il mitra a tracolla, una cartucciera di proiettili fra i pettorali, una fascia rossa in testa. Il più odiato dagli americani! Lui...John Rambo...yeeeah ! [*]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/12/2012 - 22:59
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Tomba per le lucciole

Tomba per le lucciole
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce di Tiziano Ferri
Voce recitante di Matteo Procuranti
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.


Non ... (continuer)
La canzone di lotta restò ad arrancare in Italia-Brasile,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/12/2012 - 21:57
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Venga il tuo regno

Venga il tuo regno
[2012]
Album «Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile»

Il SS Natale è alle porte, e allora...
I generali hanno tutti un figlio alcolizzato
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 21:22
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La mia generazione

La mia generazione
[2011]
Testo e musica: Davide Giromini
Arrangiamenti: Redelnoir
Voce di Tiziano Ferri
Voce recitante di Matteo Procuranti
Basso di Leonardo Palmierini
Album: Ballate postmoderne




"L'ispirazione di questo lavoro arriva dalla lettura del testo di Jean-François Lyotard del 1979 La condizione postmoderna. Caratteristica della società postmoderna è il venir meno delle grandi narrazioni metafisiche (illuminismo, idealismo, marxismo) che hanno giustificato ideologicamente la coesione sociale e ispirato le utopie rivoluzionarie. Negli anni '80, in Italia, queste cosiddette grandi narrazioni cominciano a diventare un fenomeno di mercato, gettando le basi della società attuale. Gli anni '80 sono il decennio cruciale in cui la mia generazione ha vissuto la sua formazione culturale, ed è proprio su questo che le Ballate postmoderne vogliono riflettere. " - Davide Giromini.


Non ... (continuer)
La mia generazione ha visto gli ultimi rampanti contadini del pensiero
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/12/2012 - 19:46
Parcours: Gênes - G8
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Os homens que vão para a guerra

Os homens que vão para a guerra
Canzone popolare della provincia portoghese del Douro Litoral.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça.‎
Nel disco "Canta Camarada Canta - Gravações Inéditas de Fernando Lopes-Graça" pubblicato nel ‎‎2006.‎

Os homens que vão para a guerra
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 13:54
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Hino ao homem

Hino ao homem
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di Armindo José ‎Rodrigues (Lisbona, 1904-1993), medico, traduttore e poeta. Antifascista, membro di ‎organizzazioni clandestine d’opposizione al regime di Salazar (come il Movimento de Unidade ‎Democrática), fu più volte arrestato e imprigionato.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça.‎
Nel disco "Canta Camarada Canta - Gravações Inéditas de Fernando Lopes-Graça", ma anche nelle ‎versioni più recenti e complete della sua opera fondamentale, “Canções Heróicas/Canções ‎Regionais Portuguesas”, originariamente edita nel 1946 con il titolo di “Marchas, Danças e ‎Canções”.‎

Homem, se homem queres ser
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 13:40
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Canto livre

Canto livre
‎[1856?]‎
Dai versi del poeta lusitano António Augusto ‎Soares de Passos (1826-1860), esponente del movimento letterario portoghese dell’ ‎‎“Ultrarromantismo”.‎
Dalla raccolta “Poesias” pubblicata nel 1856.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça.‎
Nel disco "Canta Camarada Canta - Gravações Inéditas de Fernando Lopes-Graça", ma anche nelle ‎versioni più recenti e complete della sua opera fondamentale, “Canções Heróicas/Canções ‎Regionais Portuguesas”, originariamente edita nel 1946 con il titolo di “Marchas, Danças e ‎Canções”.‎
Gema embora a terra inteira
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 11:57
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Combate

Combate
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di Joaquim Namorado (1914-1986) poeta ‎portoghese, militante comunista.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.‎

Le “Canzoni Eroiche”... (continuer)
Nada poderá deter-nos
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 10:38
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Cantemos o Novo Dia

Cantemos o Novo Dia
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di Luísa Irene, poetessa portoghese.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.‎

Le “Canzoni Eroiche” – la cui prima composizione... (continuer)
Olhai que vamos passar,
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 10:33
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Firmeza

Firmeza
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di João José Cochofel ‎‎(Coimbra, 1919-1982), poeta, saggista e critico letterario e musicale portoghese.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove... (continuer)
Sem frases de desânimo,
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 10:29

Convite

Convite
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di Armando Antunes da Silva (1921-1997), scrittore e poeta originario di Évora.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.‎

Le “Canzoni... (continuer)
Vinde ver a Primavera,
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 10:27
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Mãe Pobre

Mãe Pobre
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di Carlos de Oliveira (1921-1981), scrittore portoghese, autore pure della bellissima ‎‎Livre (Não há machado que corte)‎.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove... (continuer)
Terra Pátria serás nossa,
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 10:24
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Jornada

Jornada
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di José Gomes Ferreira (Porto 1900 – Lisbona 1985), scrittore e poeta portoghese.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.‎

Le... (continuer)
Não fiques para trás, ó companheiro,
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 10:21
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Acordai!‎

Acordai!‎
‎[1946/1960/1974]‎
Versi di José Gomes Ferreira (Porto 1900 – Lisbona 1985), scrittore e poeta portoghese.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.‎

Le... (continuer)
Acordai,
(continuer)
envoyé par Dead End 7/12/2012 - 09:43
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A Dying Message That Will Live Forever (Palestine)

A Dying Message That Will Live Forever (Palestine)
[2012]
Album: Spoken Words *

Inspired by the recent conflict in Gaza/Israel.
Our deepest intentions mean love and peace
(continuer)
envoyé par giorgio 7/12/2012 - 08:27
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L'uscita

L'uscita
Testo e Musica S. Ferraro

Per tutti quelli che si suicidano in carcere
La luce che si avvicina
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/12/2012 - 15:43
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Liberate Tobia

Testo e Musica S. Ferraro
Liberate Tobia!
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/12/2012 - 15:38
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W lo zingaro

Testo e Musica S. Ferraro
C’è che in ‘sta merda de città nun me posso lamenta’
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/12/2012 - 15:34
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Lágrima de preta

Lágrima de preta
‎[1959]‎
Versi di António Gedeão, pseudonimo artistico di Rómulo Vasco da Gama de Carvalho (1906-‎‎1997), scienziato, docente di chimica, storico e poeta portoghese. Dalla raccolta “Máquina de Fogo” ‎pubblicata nel 1961.‎
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.‎
Album “Cantaremos” del 1970.‎
Interpretata anche da Manuel Freire nel disco collettivo “Sons de Todas As Cores” del ‎‎1997.‎
Encontrei uma preta
(continuer)
envoyé par Dead End 6/12/2012 - 15:13
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Μη ματώνεις ουρανέ

Μη ματώνεις ουρανέ
Mi matóneis ourané
Στίχοι: Διονύσης Κωτσάκης
Μουσική: Διονύσης Κωτσάκης
1. Διονύσης Κωτσάκης
2. Απόστολος Ψυχράμης

Testo: Dionysis Kotsakis
Musica: Dionysis Kotsakis
1. Dionysis Kotsakis
2. Apostolos Psychramis

Oggi, 6 dicembre 2012, sono quattro anni esatti che Alexis Grigoropoulos è stato ammazzato da un poliziotto a 15 anni. Da un membro di quella stessa polizia greca che, adesso, è completamente in mano al partito neonazista di Alba Dorata. Non è un caso che l'assassinio a sangue freddo di un ragazzo abbia come segnato l'inizio del calvario di tutto un paese. Noi non dimentichiamo, e assieme a noi non dimenticare. Come Baruda, che ha scritto sul suo blog quanto segue:


Ad Alexis Grigoropoulos, che non dimenticheremo mai!

4 anni fa veniva assassinato a freddo un ragazzo di 15 anni, colpevole probabilmente di stare in una piazzetta “a frequentazione anarchica”.
Ucciso,... (continuer)
Είναι ο χρόνος η χαρά κι η απελπισία
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/12/2012 - 14:45
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Dedicatória

Dedicatória
‎[1968]‎
Versi di Fernando Miguel Bernardes (1929-), poeta portoghese.‎
Musica di Manuel Freire
Dall’EP “Manuel Freire canta Manuel Freire”‎

Se poeta sou
(continuer)
envoyé par Dead End 6/12/2012 - 14:35
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Livre (Não há machado que corte)‎

Livre (Não há machado que corte)‎
‎[1968]‎
Versi di Carlos de Oliveira (1921-1981), scrittore portoghese.‎
Non so se la musica sia dello stesso Freire oppure di Fernando Lopes-Graça (1906-1995), ‎compositore e musicologo portoghese.‎
Dall’EP “Manuel Freire canta Manuel Freire”‎

Una bellissima canzone contro la dittatura di Salazar in Portogallo.‎
Não há machado que corte
(continuer)
envoyé par Dead End 6/12/2012 - 14:00
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Heureux temps

Heureux temps
‎[1895]‎
Versi di Paul Paillette (1844-1920), poeta e chansonnier parigino, anarchico, vegetariano e ‎propugnatore del libero amore, pubblicati sul settimanale Le Libertaire di Sébastien Faure.‎
Sull’aria de Le temps des cerises di Jean Baptiste Clément.‎
Nel disco de Les quatres Barbus intitolato “Chansons Anarchistes”, 1969.‎
Quand nous en serons au temps d'anarchie,
(continuer)
envoyé par Dead End 6/12/2012 - 11:12
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J'accuse

J'accuse
‎[1976]‎
Parole e musica di Michel Sardou
Album “La vieille”‎

Come spiegato nell’introduzione a L'officier des chansons de Sardou di Francesca Solleville, all’uscita di questo suo album ‎Michel Sardou fu letteralmente crocifisso dalla gauche francese che lo bollò come reazionario e ‎fascista, arrivando qualcuno addirittura a piazzare una bomba in un locale di Bruxelles dove l’artista ‎doveva esibirsi… E tutto per via di canzoni come questa, a mio avviso, tutt’altro che reazionaria e ‎pure antimilitarista (“Accuso gli uomini di essere bestie e cattivi, animali che marciano al passo dei ‎reggimenti…”) ma forse non gradita alla sinistra perché non se la prendeva con Padroni & Capitale, ‎il nemico per antonomasia, ma con l’intero genere umano.‎
Nello stesso disco “Le temps des colonies”, una canzone che fu presa per celebrazione nostalgica ‎dell’epoca del colonialismo e che invece mi... (continuer)
J´accuse les hommes, un par un et en groupe.
(continuer)
envoyé par Dead End 6/12/2012 - 09:46
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Résistance

Résistance
[2012]
Paroles et Musique de Michel Sardon
Album: Les champs de la résistance (liberterre)
Tu es né à Beyrouth, dans la peur et dans le doute
(continuer)
envoyé par giorgio 6/12/2012 - 09:07

L'officier des chansons de Sardou

L'officier des chansons de Sardou
‎[1977]‎
Parole di Pierre Grosz ‎
Musica Gilbert Sigrist
Album “Francesca Solleville 77”‎

Nel 1976/77 la gauche francese e tutta la sua stampa e tutti i suoi artisti si scagliarono in una ‎campagna senza precedenti contro Michel Sardou, additato come fascista per aver ‎proposto brani come “Le temps des colonies”, tacciato di filocolonialismo, e “Je suis pour”, in cui ‎Sardou racconta di una madre che si augura il patibolo per chi le ha assassinato il figlio, canzone ‎che fece dell’artista un riferimento per quanti erano favorevoli (all’epoca c’era in Francia un gran ‎dibattito sul tema) al mantenimento della pena di morte, che fu poi eliminata dall’ordinamento nel ‎‎1981 (le ultime sentenze furono eseguite nel 1977).‎
Sardou fu oggetto di una campagna di stampa ferocissima che sfociò persino nella costituzione di ‎un “comité anti-Sardou”, occupato a disturbare i suoi concerti, nella... (continuer)
L'officier ruminant ses campagnes héroïques
(continuer)
envoyé par Dead End 5/12/2012 - 15:48
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Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken (Beverlo-lied)‎

Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken (Beverlo-lied)‎
‎[1914-18]‎
Trovata nella sezione in lingua neerladese del sito The Heritage Of The Great War
Interpretata da Wannes Van de Velde con il gruppo teatrale ‎‎Internationale Nieuwe ‎Scène, famosi soprattutto per aver trasposto in fiammingo il “Mistero Buffo” di Dario Fo.‎



Direttamente dalla Grande Guerra, una canzone antimilitarista e anticapitalista in lingua fiamminga ‎composta nel campo militare di Beverlo, vicino a Leopoldsburg, nelle Fiandre.‎
Si apre subito “a muso duro” con una considerazione su come i soldati siano trattati al pari di bestie ‎e di come la guerra sia il cimitero della gioventù, per poi raccontare la storia di un soldato che ‎subisce l’amputazione dei piedi congelati e, tornato a casa, scopre che non c’è nessuno ad aiutarlo, ‎né lo Stato né tanto meno gli industriali che con la guerra si sono arricchiti a dismisura. Il racconto ‎della squallida prospettiva di una misera vita da invalido è accompagnato da un sarcastico ritornello ‎che invita a festeggiare e ad essere ottimisti.‎
Er zijn soldaten uit Beverlo vertrokken.
(continuer)
envoyé par Dead End 5/12/2012 - 15:02
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L’enfant mort

L’enfant mort
‎‎[1968]‎
Parole di Rose Marie Moulin ‎
Musica di Hélène Martin
Nell’album “La gloire - Récital n° 5”.‎
Interpretata anche nel disco di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”‎

Una canzone contro la guerra in Vietnam, quella americana, che però – è bene ogni tanto ricordarlo ‎‎– fu la “naturale” prosecuzione della guerra d’Indocina combattuta dal 1946 al 1954 dai colonialisti ‎francesi contro Hô Chi Minh e la sua Repubblica democratica.‎

Al proposito vi consiglio la visione del film “The Quiet American” (“Un americano tranquillo”) dal ‎romanzo di Graham Green del 1955, sia nella versione originale di Joseph L. Mankiewicz datata ‎‎1958 sia nel bel remake di Phillip Noyce (2002) con Michael Caine e Brendan Fraser. Il racconto ‎mostra come i servizi segreti americani già nei primi anni 50 preparassero, attraverso vere e proprie ‎attività terroristiche, l’avvicendimento con i francesi in Vietnam.‎
Hier, ils ont tiré encore
(continuer)
envoyé par Dead End 5/12/2012 - 11:23
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Je me bats

Je me bats
‎[2012]‎
Parole e musica di Michel Bühler
Album “La promesse à nonna”‎

Una canzone di Bühler, 67 anni, interpretata dalla Solleville, 80 anni… E continuano a battersi!‎
Même si l'heure est parfois à la désespérance
(continuer)
envoyé par Dead End 5/12/2012 - 10:38
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Complainte pour Angela Davis

Complainte pour Angela Davis
‎[1972]‎
Parole di Eugène Guillevic, detto semplicemente Guillevic (1907-1997), poeta francese‎
Musica di Max Rongier‎
Album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”‎



Su Angela Davis si vedano anche Angela, Angela e Sweet Black Angel.‎
Chez nous, pour qui est Noir
(continuer)
envoyé par Dead End 5/12/2012 - 10:26
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Song for Palestine

Song for Palestine
[2011]
Lyrics & Music by Nora Roman
Album: I Belong to No Man's State

Song for Palestine by Nora Roman 12-28-08 Israel is bombing Gaza again.
Another unconscionable attack by Israel on the already strangling slowly oppressed jail that is Gaza...when will we all just say, enough of this outrage!

Personnel: Anis Sehiri-keyboard; Antonio Roman-Alcala-Drumset; Ayla Davila: electric bass, Marimbula; Bryan Dyer-vocals; Camilo Landau-Tres, guitres, guitar, keyboard, Bongo, Guiro, Maracas, vocals; David M. Flores- Timbales, Drumset, claves, palitos, chekere; Johnny "El Guajiro" Escobedo-vocals; Karim Amrani -Vocals, Darbukke, Mandol; Markos Major-oboe; Meghann Welsh-oboe; Nasser Addi-Drumset; Nao Nakawaza-violin; Nora Roman-guitar, qarqaba, gnawa clapping, lead vocals; RockXena-barks; SUKI (Sue Kaye)-Conga, Ngoma, Mgongui, N'salaka, caxixi, kalimba, flamboyan pod; Susu Pampanin-Dumbek, Riq; Tim Abdellah Fuson- electric bass, oud, qarqaba, gnawa clapping, vocals;TerriAnne Guitierrez-Zill, Younes Makhboul-violin
Oo-oo-ooo – Palestine, Oo-oo-oo-oo Palestine..
(continuer)
envoyé par giorgio 5/12/2012 - 09:38
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Yafa

Yafa
[2012]
apartheidweek.org
itisapartheid.org
These words aren't light, or taken for granted
(continuer)
envoyé par giorgio 5/12/2012 - 08:41
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Le petit train

anonyme
La LGV
(continuer)
envoyé par adriana 5/12/2012 - 08:34

Chanson populaire

Chanson populaire
‎[1963]‎
Parole di Gaston Baissette ‎
Musica di Malchican
Dall’album “Récital n° 2”‎



‎“Chanson populaire” sulla guerra di Spagna…‎
Qu'as-tu, enfant de Grenade
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 15:52

La romani

La romani
‎[1969]‎
Parole di P. Champion
Musica di Jean François Gaël
Dall’album “Récital n° 6”‎

Elle a couru toutes les routes
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 15:39
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Le Sud

Le Sud
‎[1972]‎
Parole di Mireille Gansel (probabilmente dai versi di una qualche poesia di autore vietnamita)‎
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix

Si tu me demandes dans la chaleur des confidences
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 14:33
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Les balles de la civilisation

Les balles de la civilisation
‎[1972]‎
Parole di Mireille Gansel
Musica di Pierre Buffenoir
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix

Ô, balles de cuivre si fraîches et d'un si beau rouge
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 14:19
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Être mère au Vietnam

Être mère au Vietnam
‎[1972]‎
Parole di Mireille Gansel (traduzione dei versi di una qualche poesia di autore vietnamita)‎
Musica di Jean Paul Roseau
Album “Poèmes Vietnamiens chantés par Francesca Solleville”, Editions Combat pour la paix

Être mère au Vietnam n'est pas chose facile
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 14:01

Un accident de la circulation

Un accident de la circulation
‎[1977]‎
Parole di Pierre Grosz ‎
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎

Cette nuit-là, dans ma banlieue d´Athènes
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 11:29
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Soleil de plomb

Soleil de plomb
‎[2007]‎
Parole e musica di Michel Bühler
Dall’album “Donnez-moi la phrase...”‎
Incisa anche dallo stesso Bühler l’anno successivo nel suo disco intitolato “Passant”‎


Soleil de plomb
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 11:09
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Saint Pierre Semard

Saint Pierre Semard
‎[1994]‎
Parole di Allain Leprest (1954-2011), poeta, cantante e paroliere francese.‎
Musica di Gérard Pierron
Album “Al dente - Francesca Solleville chante Allain Leprest”‎



Pierre Semard (1887-1942) è stato un sindacalista, rappresentante degli operai delle ferrovie, e ‎dirigente del partito comunista francese. Vittima delle lotte intestine al sindacato e al partito ‎comunista, specie dopo la firma del patto di non aggressione tra Reich e URSS, Semard ‎malauguratamente fu sorpreso dall’occupazione tedesca che già si trovava detenuto. Il regime ‎collaborazionista lo abbandonò nelle mani dei nazisti che il 6 marzo 1942 lo fucilarono nella ‎prigione di Évreux.‎
Y a des saints "paroles d´Evangile"
(continuer)
envoyé par Dead End 4/12/2012 - 10:52
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La la la

La la la
[2009]
Album: Lycka Till

It's a song dedicated to Huda Ghaliya.

Huda Ghaliya is a girl from the Gaza strip. On June 9, 2006, when she was 11 years old, seven members of her family were killed on the beach of Gaza, by an artillery shell from an Israeli warship.
Den största sorg jag någonsin känt den
(continuer)
envoyé par giorgio 4/12/2012 - 08:44
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Caterina Bueno e Véronique Chalot: Donna Lombarda e L'empoisonneuse

Caterina Bueno e Véronique Chalot: Donna Lombarda <i>e</i> L'empoisonneuse
Canti tradizionali italiano e francese
Chanson traditionnelles (italienne et française)
a. Donna Lombarda:
da Canti di Maremma e d'anarchia
CD allegato alla rivista Avvenimenti, 1997

b. L'empoisonneuse
dall'album J'ai vu le loup, 1979


Avveleniamoli!
di Riccardo Venturi

L'idea di questo strano (e pericoloso) "Extra" mi è venuta, stasera, ascoltando il premier italiano Monti e quello francese Hollande che, per l'ennesima volta, parlavano dell'"ineluttabilità" di costruire il TAV Torino-Lione. Sentendoli, mi è presa voglia di avvelenarli, tutti e due, affinché crepassero opportunamente e tra atroci tormenti. Come forse non molti sanno, sono un appassionato e anche un relativo esperto di piante velenose (nel senso che, volendo, sarei capacissimo di spedirvi al creatore con qualche fogliolina o una bacca di certe piantine che conosco...); l'immagine del banchiere/economista italiano... (continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2012 - 23:47
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Everywhere

Everywhere
La canzone da il titolo al disco Everywhere del 1992
E' stata anche incisa da Billy Bragg.

Due amici americani crescono assieme. Uno è di origine giapponese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale uno viene mandato a combattere, l'altro internato in campo di prigionia. Morranno entrambi, uno nelle Filippine, l'altro dopo essere stato rilasciato, senza potersi riprendere dall'ingiustizia subita.
Dig in, boys, for an extended stay
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 3/12/2012 - 21:06

Le tee-shirt de Johanna

Le tee-shirt de Johanna
‎[1977]‎
Parole di Raymond Jean ‎
Musica di Jean-Paul Roseau
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎
Sur le tee-shirt de Johanna
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 14:30
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Adieu Sacco & Vanzetti

Adieu Sacco & Vanzetti
[2011]
Paroles de J. Romani
Musique de F. Marafioti. Doit se chanter sur l’air de “Pour un tango”
Album: A Benefit for Biblioteca Terra Livre [2012]

La protestation contre l'exécution de Nicola Sacco et Bartolomeo Vanzetti, à Boston en 1927 a pris des dimensions planétaires et a impliqué tous les milieux politiques et populaires. En France, la protestation a aussi pris une forme musicale, aujourd'hui oubliée. Une chanson en vogue, « Pour un tango », interprétée par Nicolas Amato, sur lequel les amateurs de la variété française des années vingt et trente pourront peut-être nous informer, a servi de base mélodique à un hommage posthume à Sacco et Vanzetti, hommage dont nous indiquons ci-dessous le texte. Les paroles ont circulé sur une de ces partitions imprimées que, dans le passé, on vendait dans les rues et les campagnes.Le texte de la chanson nous a été communiqué par Ronald Creagh,... (continuer)
Tout est fini, plus rien à dire
(continuer)
envoyé par giorgio 3/12/2012 - 14:20
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Hiroshima

Hiroshima
‎[1972]‎
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean Pierre Roseau
Dall’album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”‎
C´est vrai, je n´ai rien vu à Hiroshima
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 14:01

Du côté de chez moi

Du côté de chez moi
‎[1977]‎
Parole e musica di Francis Lemarque
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎

Y a un sacré vent qui glace
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 13:51
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Djamila

Djamila
Parole e musica di Bernard Joyet
Album “Grand frère, petit frère” del 2000‎

Canzone dedicata a Djamila Boupacha, militante ‎del Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Entrata giovanissima nella resistenza anticoloniale, fu ‎arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba – che venne disinnescata – in una ‎brasserie di Algeri. In prigione fu torturata, seviziata e violentata per oltre un mese dai militari ‎francesi. Il suo caso trapelò e fu reso pubblico in Francia grazie ad un articolo di Simone de ‎Beauvoir, la quale promosse anche la costituzione di un comitato (vi aderirono personaggi come ‎Jean-Paul Sartre e Louis Aragon) per garantirle la difesa ed un processo equo in Francia. Processata ‎a Caen, Djamila Boupacha venne comunque condannata a morte ma diede un volto e un nome a ‎tutti i suoi aguzzini, cosicchè alla difesa fu possibile denunciare per tortura i vertici politico-militari ‎francesi. In seguito agli accordi d'Évian, che ponevano fine alla guerra, Djamila Boupacha fu ‎amnistiata e liberata.
C´est comme une vision divine, radieuse
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 13:44
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Dans une ville dévastée

Dans une ville dévastée
‎[1972]‎
Parole di Pierre Grosz (1944-), paroliere e scrittore francese.‎
Musica di Michel Précastelli
Album “Je suis ainsi”‎
Dans une ville dévastée
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 11:12
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Comme une blessure

Comme une blessure
‎[1963]‎
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Album “Aujourd'hui les femmes”‎
Femme-barricade au-delà des ans
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 10:55
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Cadarache

Cadarache
‎[1968]‎
Parole di Rose Marie Moulin ‎
Musica di Hélène Martin
Francesca Solleville interpreta la canzone nell’album di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”‎

Cadarache, alla confluenza tra Verdon e Durance, è dove ha sede il Commissariat à l'énergie ‎atomique [et aux énergies alternatives] (ho messo tra parentesi quadre la dicitura più recente, tant’è ‎che l’acronimo è ancora oggi soltanto CEA), forse il più importante centro europeo di ricerche e di ‎sviluppo sull’energia nucleare. Molteplici sono stati gli incidenti accaduti nei suoi impianti nei ‎decenni trascorsi. Inoltre il centro, dove sorgono ben 21 impianti nucleari, si trova sulla cosiddetta ‎‎“Faille de la moyenne Durance”, una faglia sismica molto attiva…‎
À l´abri des fusils
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 10:41

Ballade de Muhammad Ali

Ballade de Muhammad Ali
‎[1977]‎
Parole di Jean-Max Brua
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”‎



‎«I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger» (Muhammad Ali)‎



Dopo l’incontro vittorioso contro Ernie Terrell del 6 febbraio 1967, Muhammad Ali rifiutò ‎l’arruolamento nell’esercito e condannò la guerra in Vietnam: gli fu sospesa la licenza e fu ‎condannato a 5 anni di prigione per diserzione. Potè tornare a combattere solo nell’estate del 1970.‎
Tutta la vicenda è molto ben descritta nel bellissimo film di Michael Mann “Ali” del 2001, dove il ‎pugile è interpretato da un bravissimo Will Smith.‎
Le projecteur c´est l´ soleil blanc
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 10:06

Âge

Âge
‎[1977]‎
Versi del poeta tunisino Moncef Ghachem / ‎المنصف ‏غشام‎ (1946-), dalla raccolta “Car vivre est un pays” pubblicata nel 1978.‎
Musica di Christian Chevallier, dall’album “Francesca Solleville 77”‎

Il y a presque longtemps
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 08:56
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All Burns Down

All Burns Down
[2008]
Album: The Cycle We're Living In
We can only fight the fire with fire so long, baby
(continuer)
envoyé par giorgio 3/12/2012 - 08:15
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Falling for It

Falling for It
(2008)
Look at all the people in their living rooms
(continuer)
2/12/2012 - 23:17
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Indignez-vous!

Indignez-vous!
En hommage à Stéphane HESSEL et à son livre "Indignez-vous"
Je me suis levé un matin,
(continuer)
envoyé par Jacky Fluttaz 2/12/2012 - 22:49
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Southern Man

Southern Man
UOMO DEL SUD
(continuer)
envoyé par Patrizio Cuomo 25/11/2012 - 02:13
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Sognando

Sognando
Mi chiedo se quel Marco Messeri che si è dichiarato d'accordo con Paco sia questo Marco Messeri. Essendo quest'ultimo livornese di nascita, e vista la sua considerazione sui pisani, ci sarebbe quasi da crederlo, sebbene "Messeri" sia un cognome assai comune in Toscana. Ad ogni modo, non credo che questa sia la pagina adatta per eventuali diatribe regionalistiche; con tutto il rispetto (anzi, l'irrispetto), non ha molto in comune col "Vernacoliere". Sarebbe bene cercare di tenerlo presente.
Riccardo Venturi 24/11/2012 - 19:22
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Sono nata il ventuno a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
Da non dimenticarla, L'incubo di Persefone anche per l'interpretazione datane dalla band di Daniele Sepe. Qui, fra poco, ci saranno abbastanza cose per fare un percorso su Persefone/Proserpina...? Ora che ci penso, non credo che un video dell'interpretazione di Daniele Sepe sia mai stato messo nel sito: eccolo qua assieme alla traduzione di Gian Piero Testa presente nella pagina relativa di Τα παράλογα, in un interessante video nel quale è riportata (naturalmente senza manco uno straccetto di credits) la traduzione tratta da questo sito:




Lì dove spuntavano erbette e mentucce
e la terra generava il suo primo ciclamino
adesso i paesani trafficano col cemento
e gli uccelli cadono morti dentro la ciminiera.

Dormi Persefone
nell'abbraccio della terra
alla balaustrata del mondo
non affacciarti mai più.

Lì dove stavano a mani giunte gli iniziati
compunti prima di accedere al telesterio
adesso... (continuer)
Riccardo Venturi 24/11/2012 - 17:05




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