Caterina Bueno e Véronique Chalot: Donna Lombarda e L'empoisonneuse
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/12/2012 - 23:47
Everywhere
La canzone da il titolo al disco Everywhere del 1992
E' stata anche incisa da Billy Bragg.
Due amici americani crescono assieme. Uno è di origine giapponese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale uno viene mandato a combattere, l'altro internato in campo di prigionia. Morranno entrambi, uno nelle Filippine, l'altro dopo essere stato rilasciato, senza potersi riprendere dall'ingiustizia subita.
E' stata anche incisa da Billy Bragg.
Due amici americani crescono assieme. Uno è di origine giapponese. Allo scoppio della seconda guerra mondiale uno viene mandato a combattere, l'altro internato in campo di prigionia. Morranno entrambi, uno nelle Filippine, l'altro dopo essere stato rilasciato, senza potersi riprendere dall'ingiustizia subita.
Dig in, boys, for an extended stay
(continuer)
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 3/12/2012 - 21:06
Le tee-shirt de Johanna
[1977]
Parole di Raymond Jean
Musica di Jean-Paul Roseau
Dall’album “Francesca Solleville 77”
Parole di Raymond Jean
Musica di Jean-Paul Roseau
Dall’album “Francesca Solleville 77”
Sur le tee-shirt de Johanna
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 14:30
Adieu Sacco & Vanzetti
[2011]
Paroles de J. Romani
Musique de F. Marafioti. Doit se chanter sur l’air de “Pour un tango”
Album: A Benefit for Biblioteca Terra Livre [2012]
La protestation contre l'exécution de Nicola Sacco et Bartolomeo Vanzetti, à Boston en 1927 a pris des dimensions planétaires et a impliqué tous les milieux politiques et populaires. En France, la protestation a aussi pris une forme musicale, aujourd'hui oubliée. Une chanson en vogue, « Pour un tango », interprétée par Nicolas Amato, sur lequel les amateurs de la variété française des années vingt et trente pourront peut-être nous informer, a servi de base mélodique à un hommage posthume à Sacco et Vanzetti, hommage dont nous indiquons ci-dessous le texte. Les paroles ont circulé sur une de ces partitions imprimées que, dans le passé, on vendait dans les rues et les campagnes.Le texte de la chanson nous a été communiqué par Ronald Creagh,... (continuer)
Paroles de J. Romani
Musique de F. Marafioti. Doit se chanter sur l’air de “Pour un tango”
Album: A Benefit for Biblioteca Terra Livre [2012]
La protestation contre l'exécution de Nicola Sacco et Bartolomeo Vanzetti, à Boston en 1927 a pris des dimensions planétaires et a impliqué tous les milieux politiques et populaires. En France, la protestation a aussi pris une forme musicale, aujourd'hui oubliée. Une chanson en vogue, « Pour un tango », interprétée par Nicolas Amato, sur lequel les amateurs de la variété française des années vingt et trente pourront peut-être nous informer, a servi de base mélodique à un hommage posthume à Sacco et Vanzetti, hommage dont nous indiquons ci-dessous le texte. Les paroles ont circulé sur une de ces partitions imprimées que, dans le passé, on vendait dans les rues et les campagnes.Le texte de la chanson nous a été communiqué par Ronald Creagh,... (continuer)
Tout est fini, plus rien à dire
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 3/12/2012 - 14:20
Hiroshima
[1972]
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean Pierre Roseau
Dall’album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”
Parole di Maurice Fanon
Musica di Jean Pierre Roseau
Dall’album “Francesca Solleville chante la violence et l'espoir”
C´est vrai, je n´ai rien vu à Hiroshima
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 14:01
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Djamila
Parole e musica di Bernard Joyet
Album “Grand frère, petit frère” del 2000
Canzone dedicata a Djamila Boupacha, militante del Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Entrata giovanissima nella resistenza anticoloniale, fu arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba – che venne disinnescata – in una brasserie di Algeri. In prigione fu torturata, seviziata e violentata per oltre un mese dai militari francesi. Il suo caso trapelò e fu reso pubblico in Francia grazie ad un articolo di Simone de Beauvoir, la quale promosse anche la costituzione di un comitato (vi aderirono personaggi come Jean-Paul Sartre e Louis Aragon) per garantirle la difesa ed un processo equo in Francia. Processata a Caen, Djamila Boupacha venne comunque condannata a morte ma diede un volto e un nome a tutti i suoi aguzzini, cosicchè alla difesa fu possibile denunciare per tortura i vertici politico-militari francesi. In seguito agli accordi d'Évian, che ponevano fine alla guerra, Djamila Boupacha fu amnistiata e liberata.
Album “Grand frère, petit frère” del 2000
Canzone dedicata a Djamila Boupacha, militante del Fronte di Liberazione Nazionale algerino. Entrata giovanissima nella resistenza anticoloniale, fu arrestata nel 1960 con l’accusa di aver piazzato una bomba – che venne disinnescata – in una brasserie di Algeri. In prigione fu torturata, seviziata e violentata per oltre un mese dai militari francesi. Il suo caso trapelò e fu reso pubblico in Francia grazie ad un articolo di Simone de Beauvoir, la quale promosse anche la costituzione di un comitato (vi aderirono personaggi come Jean-Paul Sartre e Louis Aragon) per garantirle la difesa ed un processo equo in Francia. Processata a Caen, Djamila Boupacha venne comunque condannata a morte ma diede un volto e un nome a tutti i suoi aguzzini, cosicchè alla difesa fu possibile denunciare per tortura i vertici politico-militari francesi. In seguito agli accordi d'Évian, che ponevano fine alla guerra, Djamila Boupacha fu amnistiata e liberata.
C´est comme une vision divine, radieuse
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 13:44
Parcours:
La guerre d'Algérie
Dans une ville dévastée
[1972]
Parole di Pierre Grosz (1944-), paroliere e scrittore francese.
Musica di Michel Précastelli
Album “Je suis ainsi”
Parole di Pierre Grosz (1944-), paroliere e scrittore francese.
Musica di Michel Précastelli
Album “Je suis ainsi”
Dans une ville dévastée
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 11:12
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Comme une blessure
Femme-barricade au-delà des ans
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 10:55
Cadarache
[1968]
Parole di Rose Marie Moulin
Musica di Hélène Martin
Francesca Solleville interpreta la canzone nell’album di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”
Cadarache, alla confluenza tra Verdon e Durance, è dove ha sede il Commissariat à l'énergie atomique [et aux énergies alternatives] (ho messo tra parentesi quadre la dicitura più recente, tant’è che l’acronimo è ancora oggi soltanto CEA), forse il più importante centro europeo di ricerche e di sviluppo sull’energia nucleare. Molteplici sono stati gli incidenti accaduti nei suoi impianti nei decenni trascorsi. Inoltre il centro, dove sorgono ben 21 impianti nucleari, si trova sulla cosiddetta “Faille de la moyenne Durance”, una faglia sismica molto attiva…
Parole di Rose Marie Moulin
Musica di Hélène Martin
Francesca Solleville interpreta la canzone nell’album di Hélène Martin intitolato “Terres mutilées”
Cadarache, alla confluenza tra Verdon e Durance, è dove ha sede il Commissariat à l'énergie atomique [et aux énergies alternatives] (ho messo tra parentesi quadre la dicitura più recente, tant’è che l’acronimo è ancora oggi soltanto CEA), forse il più importante centro europeo di ricerche e di sviluppo sull’energia nucleare. Molteplici sono stati gli incidenti accaduti nei suoi impianti nei decenni trascorsi. Inoltre il centro, dove sorgono ben 21 impianti nucleari, si trova sulla cosiddetta “Faille de la moyenne Durance”, una faglia sismica molto attiva…
À l´abri des fusils
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 10:41
Parcours:
Contre le Nucléaire
Ballade de Muhammad Ali
[1977]
Parole di Jean-Max Brua
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”
«I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger» (Muhammad Ali)
Dopo l’incontro vittorioso contro Ernie Terrell del 6 febbraio 1967, Muhammad Ali rifiutò l’arruolamento nell’esercito e condannò la guerra in Vietnam: gli fu sospesa la licenza e fu condannato a 5 anni di prigione per diserzione. Potè tornare a combattere solo nell’estate del 1970.
Tutta la vicenda è molto ben descritta nel bellissimo film di Michael Mann “Ali” del 2001, dove il pugile è interpretato da un bravissimo Will Smith.
Parole di Jean-Max Brua
Musica di Gilbert Sigrist
Dall’album “Francesca Solleville 77”
«I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger» (Muhammad Ali)
Dopo l’incontro vittorioso contro Ernie Terrell del 6 febbraio 1967, Muhammad Ali rifiutò l’arruolamento nell’esercito e condannò la guerra in Vietnam: gli fu sospesa la licenza e fu condannato a 5 anni di prigione per diserzione. Potè tornare a combattere solo nell’estate del 1970.
Tutta la vicenda è molto ben descritta nel bellissimo film di Michael Mann “Ali” del 2001, dove il pugile è interpretato da un bravissimo Will Smith.
Le projecteur c´est l´ soleil blanc
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 10:06
Âge
[1977]
Versi del poeta tunisino Moncef Ghachem / المنصف غشام (1946-), dalla raccolta “Car vivre est un pays” pubblicata nel 1978.
Musica di Christian Chevallier, dall’album “Francesca Solleville 77”
Versi del poeta tunisino Moncef Ghachem / المنصف غشام (1946-), dalla raccolta “Car vivre est un pays” pubblicata nel 1978.
Musica di Christian Chevallier, dall’album “Francesca Solleville 77”
Il y a presque longtemps
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 3/12/2012 - 08:56
All Burns Down
[2008]
Album: The Cycle We're Living In
Album: The Cycle We're Living In
We can only fight the fire with fire so long, baby
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 3/12/2012 - 08:15
Indignez-vous!
En hommage à Stéphane HESSEL et à son livre "Indignez-vous"
Je me suis levé un matin,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Jacky Fluttaz 2/12/2012 - 22:49
Oil Man's War
Album: Asking for Flowers (2008)
"Oil Man's War" is not so much a political song - I know that's hard to believe. It's actually a story of a family I met who'd been living in Canada for years and years and left [the United States] during the Vietnam War and raised their family and stayed in Canada. It's that sort of feeling that someone would feel so strongly against participating in something, like being in a country that participates in war, that they would leave. Leave their families and leave places they loved and grew up in and had a lifetime of memories in, for the sake of their ethical beliefs and it's about what the consequences of that are. That's sort of more what the song's about and the feeling that people would be ostracized for believing or not believing in something. It's so un-democratic and yet it's so common in our democracy these days.
Interview
"Oil Man's War" is not so much a political song - I know that's hard to believe. It's actually a story of a family I met who'd been living in Canada for years and years and left [the United States] during the Vietnam War and raised their family and stayed in Canada. It's that sort of feeling that someone would feel so strongly against participating in something, like being in a country that participates in war, that they would leave. Leave their families and leave places they loved and grew up in and had a lifetime of memories in, for the sake of their ethical beliefs and it's about what the consequences of that are. That's sort of more what the song's about and the feeling that people would be ostracized for believing or not believing in something. It's so un-democratic and yet it's so common in our democracy these days.
Interview
Bobby wished he was from the past
(continuer)
(continuer)
2/12/2012 - 22:41
Fredrick Federley
[2009]
Album: Lycka Till
Fredrick Federley is a young and "up and coming" politician in Sweden. Officially he's with the centrist party, but his values belong in the extreme right. He is a strong opponent of providing health care to refugees, he is violently opposed to trade unions and he is probably the strongest supporter of Israel in Swedish mainstream politics.
During the atrocities committed by the Israeli army against Lebanon in 2006, Federley gave money - not to the victims, the men, women and children killed and maimed by bombs and bullets - but to the aggressor, the Israeli army. He is also a strong advocate of the newly implemented deportation techniques used by the Swedish government. Desperate Iraqi refugees of all ages are drugged, blindfolded and put on chartered planes back to Baghdad. A good thing, according to Fredrick Federley.
Album: Lycka Till
Fredrick Federley is a young and "up and coming" politician in Sweden. Officially he's with the centrist party, but his values belong in the extreme right. He is a strong opponent of providing health care to refugees, he is violently opposed to trade unions and he is probably the strongest supporter of Israel in Swedish mainstream politics.
During the atrocities committed by the Israeli army against Lebanon in 2006, Federley gave money - not to the victims, the men, women and children killed and maimed by bombs and bullets - but to the aggressor, the Israeli army. He is also a strong advocate of the newly implemented deportation techniques used by the Swedish government. Desperate Iraqi refugees of all ages are drugged, blindfolded and put on chartered planes back to Baghdad. A good thing, according to Fredrick Federley.
Du hatar så jävla hårt att du spricker.
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 2/12/2012 - 17:31
Girls Gone Wild
One-man band, Konrad, has a video for his hit song "Girls Gone Wild" on Radical Turf Records. The update features Barack Obama and other celebrities in a claymation get-down with crazy girls who go wilder and wilder.
After witnessing a horrific series of explosions, a young Muslim woman in Iraq escapes the atrocity and chaos of her homeland and heads to the West. She trades her burka for a bikini and a new career is launched at a photo shoot with other supermodels.
After witnessing a horrific series of explosions, a young Muslim woman in Iraq escapes the atrocity and chaos of her homeland and heads to the West. She trades her burka for a bikini and a new career is launched at a photo shoot with other supermodels.
Marching Ants. 1234 step in line.
(continuer)
(continuer)
2/12/2012 - 16:03
The Deserter
[2010]
Lyrics by Sumanth Gopinath
Music by The Gated Community
Album: Power to My Friends
This song was inspired by an 18th-century French pre-revolutionary play about an army deserter, and uses the murder ballad genre to make an antiwar critique.
Lyrics by Sumanth Gopinath
Music by The Gated Community
Album: Power to My Friends
This song was inspired by an 18th-century French pre-revolutionary play about an army deserter, and uses the murder ballad genre to make an antiwar critique.
Last night I left the army,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 2/12/2012 - 09:50
Parcours:
Déserteurs
إل أقرض لنا
[2007]
Lyrics & Music by Ameer
Lyrics & Music by Ameer
صراعنا وجود و ليش حدود لنرجع اراضي الجدود
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 2/12/2012 - 09:38
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Song for the Heroes
Alex Comfort (1920-2000): medico, pacifista, anarchico, antimilitarista, obiettore di coscienza, scrittore e poeta.
Noto al grande pubblico per il bestseller "La Gioia del Sesso", il manuale illustrato simbolo della rivoluzione sessuale, ha in realtà affrontato nei suoi scritti i più svariati argomenti, compreso un trattato su "Potere e delinquenza".
Ha scritto anche le parole di alcune canzoni interpretate da Pete Seeger, ma non credo che questa sua poesia (che comunque sin dal titolo è una canzone) sia mai stata musicata. Ma, dato l'argomento perfettamente attinente al nostro sito, ho pensato di proporla lo stesso. Diciamo che per Comfort, come per Marco Valdo M.I, i musicisti sono in ritardo.
I wonder sometimes if the soldiers lying
(continuer)
(continuer)
2/12/2012 - 01:07
Parcours:
Héros
Gaza
[2009]
Album: Lycka Till
The latest Israeli war on Gaza was so shockingly brutal, so devastatingly cruel, it can never be forgiven or forgotten. And still, the siege continues. Gaza is now officially considered the worlds largest concentration camp. No justice - no peace.
Album: Lycka Till
The latest Israeli war on Gaza was so shockingly brutal, so devastatingly cruel, it can never be forgiven or forgotten. And still, the siege continues. Gaza is now officially considered the worlds largest concentration camp. No justice - no peace.
Jag är inte ledsen jag är frustrerad
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 1/12/2012 - 12:16
Parcours:
L'Holocauste palestinien
War Makes War
Could anyone put here or send me the chords of the song. I think it is really a good song.
Aitor 1/12/2012 - 11:22
Bella Ciao
anonyme
LO STATO DELLA PALESTINA ALL' ONU ... FINALMENTE !!! ... ANCHE COL VOTO POSITIVO DEL GOVERNO ITALIANO ... (gin) ...
gianfranco ginestri del canzoniere delle lame di bologna 1/12/2012 - 00:13
Vojno lice
Da quando è stato scritto il commento a questa canzone, alcune cose sono cambiate. Mladić è stato consegnato al tribunale dell'Aja ed è attualmente sotto processo. Il generale croato Gotovina è stato processato all'Aja e sorprendentemente assolto da ogni accusa.
Tempesta in Serbia: le reazioni alla sentenza del TPI
di Federico Sicurella
da Osservatorio Balcani Caucaso
Ingiusta, scandalosa, politicamente motivata. L’assoluzione di Gotovina e Markač da parte del Tribunale penale internazionale provoca l’indignazione della leadership serba e di gran parte dell’opinione pubblica del paese
“Questa ingiustizia ci colpisce come una seconda tempesta, ancora più grave della prima”, dice Milojko Budimir, rappresentante delle associazioni dei rifugiati serbi di Croazia, a proposito della sentenza di assoluzione di Ante Gotovina e Mladen Markač.
“Tempesta” (Oluja) è il nome dell’operazione militare... (continuer)
Tempesta in Serbia: le reazioni alla sentenza del TPI
di Federico Sicurella
da Osservatorio Balcani Caucaso
Ingiusta, scandalosa, politicamente motivata. L’assoluzione di Gotovina e Markač da parte del Tribunale penale internazionale provoca l’indignazione della leadership serba e di gran parte dell’opinione pubblica del paese
“Questa ingiustizia ci colpisce come una seconda tempesta, ancora più grave della prima”, dice Milojko Budimir, rappresentante delle associazioni dei rifugiati serbi di Croazia, a proposito della sentenza di assoluzione di Ante Gotovina e Mladen Markač.
“Tempesta” (Oluja) è il nome dell’operazione militare... (continuer)
30/11/2012 - 14:54
Elegía para una muchacha roja
[1971]
Nel disco collettivo “Se cumple un año ¡y se cumple!”
Interpretata anche da Inti-Illimani ed Isabel con Ángel Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata alla memoria di tre donne, tre coraggiose leonesse: Зоя Космодемьянская / Zoya Kosmodemyanskaya, partigiana sovietica diciassettenne, impiccata dai nazisti nel 1942; Haydée Tamara Bunke Bíder, nome di battaglia “Tania”, rivoluzionaria e guerrigliera argentina, membro del gruppo organizzato dal Che Guevara per l’ultima avventura in Bolivia, morta in un’imboscata dell’esercito boliviano il 31 agosto 1967; Cecilia Magni Camino, nome di battaglia “comandante Tamara” (in onore proprio di Tamara “Tania” Bunke), rivoluzionaria e guerrigliera cilena, integrante del Frente Patriótico Manuel Rodríguez (FPMR), catturata, torturata e uccisa dai Carabineros (il suo corpo fu ritrovato nel río Tinguiririca) il 28 ottobre 1988.
Nel disco collettivo “Se cumple un año ¡y se cumple!”
Interpretata anche da Inti-Illimani ed Isabel con Ángel Parra.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata alla memoria di tre donne, tre coraggiose leonesse: Зоя Космодемьянская / Zoya Kosmodemyanskaya, partigiana sovietica diciassettenne, impiccata dai nazisti nel 1942; Haydée Tamara Bunke Bíder, nome di battaglia “Tania”, rivoluzionaria e guerrigliera argentina, membro del gruppo organizzato dal Che Guevara per l’ultima avventura in Bolivia, morta in un’imboscata dell’esercito boliviano il 31 agosto 1967; Cecilia Magni Camino, nome di battaglia “comandante Tamara” (in onore proprio di Tamara “Tania” Bunke), rivoluzionaria e guerrigliera cilena, integrante del Frente Patriótico Manuel Rodríguez (FPMR), catturata, torturata e uccisa dai Carabineros (il suo corpo fu ritrovato nel río Tinguiririca) il 28 ottobre 1988.
Nació en un pueblo donde el sol
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 30/11/2012 - 13:33
Тишина (Song about Zoya)
Tišina
Parole di А. Нешко / A. Neško
Musica di М.Раухвергер / M.Raukhverger e М.Румянцев / M.Rumyantsev
Testo e informazioni trovate su Soviet Music.
Ho intitolato il brano dal suo primo verso, Тишина, “Silenzio”
Oggi 30 novembre è la giornata internazionale contro la pena di morte.
Ho cercato una canzone per celebrarla degnamente e forse ne ho trovata una giusta grazie agli input offerti dall’ottimo sito Executed Today.
Non so nulla degli autori e nemmeno degli interpreti (un coro di ragazzi o ragazze) e da quel poco che ho capito si tratta di una molto tradizionale canzone patriottica del periodo sovietico, però l’ho ascoltata e la melodia e l’interpretazione sono belle e quindi non può essere una canzone tanto brutta.
E’dedicata a Зоя Космодемьянская / Zoja Kosmodem'janskaja, una ragazza russa di 17 anni che esattamente 71 anni fa fu catturata dagli invasori nazisti... (continuer)
Parole di А. Нешко / A. Neško
Musica di М.Раухвергер / M.Raukhverger e М.Румянцев / M.Rumyantsev
Testo e informazioni trovate su Soviet Music.
Ho intitolato il brano dal suo primo verso, Тишина, “Silenzio”
Oggi 30 novembre è la giornata internazionale contro la pena di morte.
Ho cercato una canzone per celebrarla degnamente e forse ne ho trovata una giusta grazie agli input offerti dall’ottimo sito Executed Today.
Non so nulla degli autori e nemmeno degli interpreti (un coro di ragazzi o ragazze) e da quel poco che ho capito si tratta di una molto tradizionale canzone patriottica del periodo sovietico, però l’ho ascoltata e la melodia e l’interpretazione sono belle e quindi non può essere una canzone tanto brutta.
E’dedicata a Зоя Космодемьянская / Zoja Kosmodem'janskaja, una ragazza russa di 17 anni che esattamente 71 anni fa fu catturata dagli invasori nazisti... (continuer)
Тишина. Ни огонька, ни звука.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 30/11/2012 - 09:34
Parcours:
Peine de mort : homicide du pouvoir
Non più andrai farfallone amoroso
peccato che non ci siamo anche la versine di quest'opera cantata!!!!
29/11/2012 - 21:53
Pour mes amis morts en Mai
[1942]
Versi di Louis Aragon. La poesia è intitolata “Art poétique” ed è presente nella raccolta intitolata “Le Musée Grévin” pubblicata nel 1943 da Aragon con lo pseudonimo di François la Colère.
Musica di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Chants de résistence” del 1974
Versi di Louis Aragon. La poesia è intitolata “Art poétique” ed è presente nella raccolta intitolata “Le Musée Grévin” pubblicata nel 1943 da Aragon con lo pseudonimo di François la Colère.
Musica di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Chants de résistence” del 1974
Pour mes amis morts en Mai
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 29/11/2012 - 11:04
Un compte à régler
[1948?]
Versi di Paul Éluard, dalla raccolta “Poèmes politiques” (?).
Musica di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Un jour viendra couleur d'orange” del 1973, insieme a Jacques Marchais.
Versi di Paul Éluard, dalla raccolta “Poèmes politiques” (?).
Musica di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Un jour viendra couleur d'orange” del 1973, insieme a Jacques Marchais.
Dix amis sont morts à la guerre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 29/11/2012 - 10:23
Soeurs d'espérance
[1948]
Versi di Paul Éluard, dalla raccolta “Poèmes politiques” con la prefazione di Louis Aragon.
Musica di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Liberté-Femme” del 1972 e anche in “Un jour viendra couleur d'orange” del 1973, insieme a Jacques Marchais.
Versi di Paul Éluard, dalla raccolta “Poèmes politiques” con la prefazione di Louis Aragon.
Musica di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Liberté-Femme” del 1972 e anche in “Un jour viendra couleur d'orange” del 1973, insieme a Jacques Marchais.
Soeurs d'espérance ô femmes courageuses
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 29/11/2012 - 10:09
La liberté
[1968]
Versi di René Char, poeta e comandante partigiano francese.
Musica e interpretazione di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Terres mutilées”
Versi di René Char, poeta e comandante partigiano francese.
Musica e interpretazione di Hélène Martin
Dal disco intitolato “Terres mutilées”
Elle est venue par cette ligne blanche pouvant tout aussi bien signifier l'issue de l'aube que le bougeoir du crépuscule.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 29/11/2012 - 09:49
Tant de sueur humaine
Messa in musica da Hélène Martin nel disco del 1962 intitolato "Récital Nº2"
Dead End 29/11/2012 - 09:04
Ainsi Prague
[1958]
Versi di Louis Aragon
Musica di Hélène Martin
Nel disco intitolato “Auberge toi et moi”
“Contro la poesia, cosa possono i proiettili?
Contro i poeti, cosa possono i fucili?”
Versi in morte del poeta ceco Vítezslav Nezval (1900-1958), surrealista come Aragon, Breton ed Éluard – pure citato in questa poesia, insieme a Lorca, Majakovskij, Apollinaire ed il forse meno conosciuto Robert Desnos, poeta surrealista anch’egli, morto a Theresienstadt un mese dopo la liberazione, ucciso dal tifo e dalle sofferenze patite nei campi nazisti.
Gli orrori della seconda guerra mondiale, e l’Olocausto atomico del Giappone in particolare, fecero di Vítezslav Nezval un fervente militante per la pace, come confermano le sue poesie raccolte, ad esempio, in “Canto per la pace” (1950) e in “Oggi il sole tramonta ancora sull'Atlantide” (1955).
Versi di Louis Aragon
Musica di Hélène Martin
Nel disco intitolato “Auberge toi et moi”
“Contro la poesia, cosa possono i proiettili?
Contro i poeti, cosa possono i fucili?”
Versi in morte del poeta ceco Vítezslav Nezval (1900-1958), surrealista come Aragon, Breton ed Éluard – pure citato in questa poesia, insieme a Lorca, Majakovskij, Apollinaire ed il forse meno conosciuto Robert Desnos, poeta surrealista anch’egli, morto a Theresienstadt un mese dopo la liberazione, ucciso dal tifo e dalle sofferenze patite nei campi nazisti.
Gli orrori della seconda guerra mondiale, e l’Olocausto atomico del Giappone in particolare, fecero di Vítezslav Nezval un fervente militante per la pace, come confermano le sue poesie raccolte, ad esempio, in “Canto per la pace” (1950) e in “Oggi il sole tramonta ancora sull'Atlantide” (1955).
Ainsi Prague a perdu son âme et son poète
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 29/11/2012 - 08:58
La ballata del migrante ignoto
L'appello del sindaco di Lampedusa all'Unione Europea
da Fahrenheit di RAI Radio3
Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa
Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore. Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?
Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano... (continuer)
Dead End 28/11/2012 - 22:11
Chanson des villes
[1968]
Parole di René Char (1907-1988), poeta e partigiano francese.
Musica di Hélène Martin
Dedicata alla memoria di Roger Paul Bernard (1921-1944), partigiano.
Dall’album «Terres mutilées»
René Char, poeta vicino ai surrealisti, amico di Aragon, Breton ed Éluard, entrò nelle Resistenza subito dopo l’occupazione nazista e, con il nome di battaglia di «Capitaine Alexandre», guidò formazioni partigiane nella Provenza, nelle zone della Durance e di Céreste. Proprio nei pressi di questo paese René Char fu costretto ad assistere impotente alla morte di un suo compagno, 23 anni, di Pertuis, poeta anche lui, Roger Paul Bernard - cui sono dedicati questi versi - catturato e fucilato dai nazisti il 22 giugno del 1944. Come spiegò egli stesso nella sua raccolta intitolata «Feuillets d'Hypnos», non potè intervenire a salvare il compagno per non mettere a repentaglio le vite degli abitanti di... (continuer)
Parole di René Char (1907-1988), poeta e partigiano francese.
Musica di Hélène Martin
Dedicata alla memoria di Roger Paul Bernard (1921-1944), partigiano.
Dall’album «Terres mutilées»
René Char, poeta vicino ai surrealisti, amico di Aragon, Breton ed Éluard, entrò nelle Resistenza subito dopo l’occupazione nazista e, con il nome di battaglia di «Capitaine Alexandre», guidò formazioni partigiane nella Provenza, nelle zone della Durance e di Céreste. Proprio nei pressi di questo paese René Char fu costretto ad assistere impotente alla morte di un suo compagno, 23 anni, di Pertuis, poeta anche lui, Roger Paul Bernard - cui sono dedicati questi versi - catturato e fucilato dai nazisti il 22 giugno del 1944. Come spiegò egli stesso nella sua raccolta intitolata «Feuillets d'Hypnos», non potè intervenire a salvare il compagno per non mettere a repentaglio le vite degli abitanti di... (continuer)
Mes villes en rang
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envoyé par Dead End 28/11/2012 - 21:24
La ballade de Bessie Smith
[1967]
Parole di André Benedetto (1934-2009), regista teatrale e fondatore del festival «off», quello non ufficiale e indipendente, di Avignone.
Musica di Hélène Martin
Bessie Smith, «The Empress of the Blues», morì nel 1937, all’età di 43 anni, in seguito alle ferite riportate in un incidente automobilistico. Per molti anni si credette che fosse morta dissanguata perchè rifiutata da tre ospedali per bianchi. Solo nel 1972 il suo biografo, Chris Albertson, smentì questa voce: la cantante fu soccorsa da un medico di passaggio e morì poche ore dopo l’arrivo nell’ospedale per neri di Clarksdale, ma tra l’incidente ed il ricovero passò comunque molto tempo perchè l’ambulanza tardò tantissimo ad arrivare e nel frattempo, mentre il medico si apprestava a trasportare la Smith con la propria auto, questa era stata speronata da un’altra vettura sopraggiunta, rendendo così impossibile un soccorso tempestivo...
Parole di André Benedetto (1934-2009), regista teatrale e fondatore del festival «off», quello non ufficiale e indipendente, di Avignone.
Musica di Hélène Martin
Bessie Smith, «The Empress of the Blues», morì nel 1937, all’età di 43 anni, in seguito alle ferite riportate in un incidente automobilistico. Per molti anni si credette che fosse morta dissanguata perchè rifiutata da tre ospedali per bianchi. Solo nel 1972 il suo biografo, Chris Albertson, smentì questa voce: la cantante fu soccorsa da un medico di passaggio e morì poche ore dopo l’arrivo nell’ospedale per neri di Clarksdale, ma tra l’incidente ed il ricovero passò comunque molto tempo perchè l’ambulanza tardò tantissimo ad arrivare e nel frattempo, mentre il medico si apprestava a trasportare la Smith con la propria auto, questa era stata speronata da un’altra vettura sopraggiunta, rendendo così impossibile un soccorso tempestivo...
La grande Bessie qui chantait des blues
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envoyé par Dead End 28/11/2012 - 19:23
Mastrogiovanni
La storia del maestro elementare anarchico Franco Mastrogiovanni, morto di Trattamento sanitario obbligatorio il 4 agosto 2009.
Da: "Il Male", n.° 39, 5 ottobre 2012, pag. 10, senza indicazione di Autore.
Da: "Il Male", n.° 39, 5 ottobre 2012, pag. 10, senza indicazione di Autore.
TSO
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envoyé par Leo 28/11/2012 - 16:08
Changer tout ça
[1992]
Autori e compositori: Jean-François Porry, Gérard Salesses.
Testo trovato su Bide & Musique
Altra canzone pacifista per bambini (e con bambini) interpretata da un artista piuttosto poliedrico ma che ha sicuramente fatto fortuna con le sigle dei cartoni animati, compresa quella di “Atlas Ufo Robot – Goldrake”, che in Francia si chiama Goldorak…
“BLEAH!” anche per Minet et ses enfants?
Autori e compositori: Jean-François Porry, Gérard Salesses.
Testo trovato su Bide & Musique
Altra canzone pacifista per bambini (e con bambini) interpretata da un artista piuttosto poliedrico ma che ha sicuramente fatto fortuna con le sigle dei cartoni animati, compresa quella di “Atlas Ufo Robot – Goldrake”, che in Francia si chiama Goldorak…
“BLEAH!” anche per Minet et ses enfants?
Dis… c'est quoi la guerre ?
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envoyé par Dead End 28/11/2012 - 15:41
SOS
[1983]
Autori e compositori: R. Chrétien, M. Cenni
Testo trovato su Bide & Musique
Questa almeno non era prodotta dalla Disney, come invece Mon plus beau rêve… Non so però se riesce ad evitarsi comunque il bollino “BLEAH!”
Autori e compositori: R. Chrétien, M. Cenni
Testo trovato su Bide & Musique
Questa almeno non era prodotta dalla Disney, come invece Mon plus beau rêve… Non so però se riesce ad evitarsi comunque il bollino “BLEAH!”
S.O.S, c'est un appel de détresse,
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envoyé par Dead End 28/11/2012 - 15:15
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Chanson traditionnelles (italienne et française)
a. Donna Lombarda:
da Canti di Maremma e d'anarchia
CD allegato alla rivista Avvenimenti, 1997
b. L'empoisonneuse
dall'album J'ai vu le loup, 1979
Avveleniamoli!
di Riccardo Venturi
L'idea di questo strano (e pericoloso) "Extra" mi è venuta, stasera, ascoltando il premier italiano Monti e quello francese Hollande che, per l'ennesima volta, parlavano dell'"ineluttabilità" di costruire il TAV Torino-Lione. Sentendoli, mi è presa voglia di avvelenarli, tutti e due, affinché crepassero opportunamente e tra atroci tormenti. Come forse non molti sanno, sono un appassionato e anche un relativo esperto di piante velenose (nel senso che, volendo, sarei capacissimo di spedirvi al creatore con qualche fogliolina o una bacca di certe piantine che conosco...); l'immagine del banchiere/economista italiano... (continuer)