L’Internazionale di Erri de Luca
Erri de Luca's Internationale
Dal sito Union des Amis Chanteurs
From the website of Union des Amis Chanteurs
Suonata alla fine dei comizi sindacali
era un disco a gracchiare in coda alla parata,
voce di bidelli a chiudere il portone.
Ma cantata di colpo in mezzo ai lacrimogeni
contro lo scioglimento imposto dalla carica
era il barattolo dietro la macchina dell’oggisposi,
violino strimpellato da uno zingaro,
piedi in scarpe bagnate, arrembaggio di grilli,
rumore di storia già accaduta,
scroscio di saracinesche e ruggine in trachea,
scambiarsi di coraggio, chi ne aveva ne dava
fino a restare senza, l’ Internazionale era il nostro
INVECE
nessun urto avveniva solo lì e in quell’ora,
ma faceva catena con il resto del mondo
che si grattava la rogna di potenze coloniali,
di tirannie pasciute, in divisa e stivali.
Suonata dalla Cina al Cile,... (continuer)
D'après la version italienne de Riccardo Venturi
d'une chanson populaire calabraise – Riturnella – anonyme
Interprétations:
- Eugenio Bennato (dans "Musicanova", 1979)
- Kalamu
- Il Parto delle Nuvole Pesanti
- Antonino Cavallaro
En calabrais, la riturnella et e la rìnnina sont la même chose : l'hirondelle. Et c'est une hirondelle qui dut attendre le grand Eugenio Bennato et 1978, quand dans son album historique Musicanova, il donna la très belle, très suggestive interprétation qui dut attendre celle de Kalamu, un groupe calabrais, pour avoir son pair. Riturnella est probablement un des plus anciens chants populaires calabrais, et ce n'est pas un hasard si c'est un chant d'éloignement et d'émigration. Comment parle-t-on de ces choses dans la chanson populaire ? Il se tromperait celui qui croirait entendre, dans la voix de peuple des temps passés, des références à la dureté de cette... (continuer)
RITOURNELLE (continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/12/2012 - 18:04
Leggo solo ora e sono contento di queste tue parole. Non è proprio nella mia indole quel tipo di atteggiamento che temevi di individuare dalla mia 'nota'. Credo che, purtroppo, la presenza grecanica in Calabria sia ormai relegata alla toponomastica e ai ricordi, al contrario di quanto è avvenuto in Salento e diversamente dalla presenza arbereshe, che in Calabria come in altre regioni è sufficientemente numerosa.
Ciao,
Cataldo.
E' indubbio che le "donne in sciopero" di Pottier hanno un'antenata assai antica e illustre: la Lisistrata di Aristofane. Tanto per dire, già il nome stesso di Lisistrata (Λυσιστράτη) significa "Colei che scioglie gli eserciti". La vicenda della commedia aristofanea è il vero, primo esempio di "sciopero del sesso contro la guerra" della storia:
Lisistrata, donna ateniese, convoca numerose donne di Atene ed altre città, tra cui la spartana Lampitò, per discutere un importante problema. A causa della guerra del Peloponneso, infatti, gli uomini delle poleis greche sono perennemente impegnati nell'esercito e non hanno più il tempo di stare con le loro famiglie. Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, esse si rifiuteranno di avere rapporti sessuali con loro. Dopo un momento di sbigottimento e di rifiuto, le donne si... (continuer)
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continuer)
Quanto alla questione della musica, escluderei a priori che possa essere di Pottier. Pottier non conosceva la musica; usualmente, e come avveniva quasi sempre, le sue composizioni dovevano cantarsi "sull'aria di" qualche canzone (d'autore o popolare) conosciuta da tutti. Persino l' Internazionale era cantata, in origine, sull'aria della Marsigliese prima che, nel 1888, Pierre Degeyter scrivesse la musica con la quale è diventata il canto politico più famoso del mondo.
Mi sono accorto che oramai le canzoni sulla figura (diretta o indiretta) di Don Chisciotte sono abbastanza per metterci su un bel percorso. Mi sembra doveroso, visto che un Don Chisciotte ce lo abbiamo addirittura fra gli amministratori del sito; si chiamerà infatti, il percorso, "Don Chisciotte tra l'Eternità e l'82".
Grazie, Riccardo, la tua nota sul tempo futuro nelle varie lingue è per me straordinariamente interessante. Ero convinto, in via del tutto immaginaria e ignorando quelle cose che tu hai scritto, che fosse una peculiarità dei dialetti meridionali, calabresi in particolare, dovuta forse a quella 'rassegnazione' (il termine è poco preciso) che toglie speranza al futuro inteso come tempo ancora da vivere e realizzare.
Complimenti per il 'lavoraccio' che hai fatto: non mi sfugge che lo hai postato alle 02:37... anche questo ha un suo significato.
Ciao.
Aggiungo che oltre ad un inconsulto e inconsultabile sito, gli albadorati italiani hanno anche un loro organo ufficiale di stampa, pure questo con sede a Torino. Si tratta de la Nuova Gazzetta Piemontese di cui è direttore tal Mauro Fadda, già presidente dell'associazione nazionale "Paracadutisti Folgore"...
Chissà se 'sti folgorati albadorati riusciranno davvero a paracadutarsi sul patrio suolo... per ora in città pare che vantino 7 o 8 iscritti.
Erri de Luca's Internationale
Dal sito Union des Amis Chanteurs
From the website of Union des Amis Chanteurs
Suonata alla fine dei comizi sindacali
era un disco a gracchiare in coda alla parata,
voce di bidelli a chiudere il portone.
Ma cantata di colpo in mezzo ai lacrimogeni
contro lo scioglimento imposto dalla carica
era il barattolo dietro la macchina dell’oggisposi,
violino strimpellato da uno zingaro,
piedi in scarpe bagnate, arrembaggio di grilli,
rumore di storia già accaduta,
scroscio di saracinesche e ruggine in trachea,
scambiarsi di coraggio, chi ne aveva ne dava
fino a restare senza, l’ Internazionale era il nostro
INVECE
nessun urto avveniva solo lì e in quell’ora,
ma faceva catena con il resto del mondo
che si grattava la rogna di potenze coloniali,
di tirannie pasciute, in divisa e stivali.
Suonata dalla Cina al Cile,... (continuer)