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Nina ti te ricordi
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d'après la version italienne d'une Chanson vénitienne – Nina ti te ricordi – Gualtiero Bertelli – 1966
Comme tous le savent, les CCG/AWS ont parmi leurs caractéristiques les « oublis retentissants » : des chansons fondamentales que, pour une raison ou une autre,n'avaient encore jamais été insérées. La « Nina » de Bertelli est une de celles-ci; dire qu'elle est historique est un euphémisme (et en témoigne bien sa reprise, en 2002, par De Gregori et Marini pour le tout autant historique Fischio del Vapore). Mais, au-delà de son historicité, une chanson splendide, touchante, intemporelle ; j'ai eu, chanceusement, plusieurs fois la possibilité de l'écouter directement par Gualtiero Bertelli (qui est, entre autres choses, un vieil ami et un utilisateur de ce site), et j'assure qu'elle vous marque encore, à presque cinquante ans de sa composition. Tout celui pour expliquer qu'elle n'avait jamais... (continuer)
Comme tous le savent, les CCG/AWS ont parmi leurs caractéristiques les « oublis retentissants » : des chansons fondamentales que, pour une raison ou une autre,n'avaient encore jamais été insérées. La « Nina » de Bertelli est une de celles-ci; dire qu'elle est historique est un euphémisme (et en témoigne bien sa reprise, en 2002, par De Gregori et Marini pour le tout autant historique Fischio del Vapore). Mais, au-delà de son historicité, une chanson splendide, touchante, intemporelle ; j'ai eu, chanceusement, plusieurs fois la possibilité de l'écouter directement par Gualtiero Bertelli (qui est, entre autres choses, un vieil ami et un utilisateur de ce site), et j'assure qu'elle vous marque encore, à presque cinquante ans de sa composition. Tout celui pour expliquer qu'elle n'avait jamais... (continuer)
NINA TE SOUVIENT-IL
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 19/12/2012 - 21:24
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Harry Farr
![Harry Farr](img/upl/Shot_at_dawn_memorial_2.jpg)
Shot at Dawn Memorial, National Memorial Arboretum near Alrewas, Staffordshire.
Dead End 19/12/2012 - 15:45
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Nina ti te ricordi
![Nina ti te ricordi](img/upl/ninatiteric.png)
Il testo messo in italiano corrente
Da: Canzoniere della Protesta, Volume 4
Edizioni del Gallo, Milano 1973, p. 51
Nina ti te ricordi è, prima di tutto, una canzone che viene dal Veneto più profondo, che il veneto Gualtiero Bertelli deve conoscere alla perfezione. Il Veneto è, storicamente, una regione cattolica (e, come accade in tutte le regioni profondamente cattoliche, è anche una fucina instancabile e impareggiabile di bestemmiatori, di atei viscerali, di bruciapreti); nelle figure di questi due innamorati e timorati di Dio che obbediscono ai dettami della religione e non si toccano fino al matrimonio, c'è comunque una tenerezza ingenua e commovente che, da sola, “fabbrica” l'autenticità assoluta di questa canzone. Un'autenticità nella quale si avverte, però, tutta l'amarezza del rimpianto: aver rinunciato anche all'amore, all'amarsi “che non è, no, un peccato”, per poi ritrovarsi... (continuer)
Da: Canzoniere della Protesta, Volume 4
Edizioni del Gallo, Milano 1973, p. 51
Nina ti te ricordi è, prima di tutto, una canzone che viene dal Veneto più profondo, che il veneto Gualtiero Bertelli deve conoscere alla perfezione. Il Veneto è, storicamente, una regione cattolica (e, come accade in tutte le regioni profondamente cattoliche, è anche una fucina instancabile e impareggiabile di bestemmiatori, di atei viscerali, di bruciapreti); nelle figure di questi due innamorati e timorati di Dio che obbediscono ai dettami della religione e non si toccano fino al matrimonio, c'è comunque una tenerezza ingenua e commovente che, da sola, “fabbrica” l'autenticità assoluta di questa canzone. Un'autenticità nella quale si avverte, però, tutta l'amarezza del rimpianto: aver rinunciato anche all'amore, all'amarsi “che non è, no, un peccato”, per poi ritrovarsi... (continuer)
NINA, TI RICORDI
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envoyé par Riccardo Venturi 19/12/2012 - 13:07
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Almirante
![Almirante](img/upl/benignimil.jpg)
BENIGNI TI VOLEVAMO BENE
da Militant Blog
Ieri sera è definitivamente scomparso Roberto Benigni per come lo conoscevamo. Il guitto toscano, un tempo materiale, osceno, rabbioso, era da tempo affetto da una malattia cronica che ne ha progressivamente minato il corpo e lo spirito trasformandolo in un sessantenne melenso e retorico: il conformismo piddino. Negli anni abbiamo assitito perplessi alla sua elegia dell’inno di Mameli, all’apologia del tricolore e di tutto quel armamentario patriottardo con cui sono stati giustificati gli interventi militari italiani. Eppure, nonostante tutto, speravamo esistesse ancora una cura che ce lo restituisse. Poi, dopo averlo sentito equipare il nazismo e il comunismo, dopo averlo visto elevare i democristiani a padri nobili della patria, ci siamo dovuti arrendere all’evidenza. Continuare a insistere sarebbe stato accanimento terapeutico e non ce la siamo... (continuer)
da Militant Blog
Ieri sera è definitivamente scomparso Roberto Benigni per come lo conoscevamo. Il guitto toscano, un tempo materiale, osceno, rabbioso, era da tempo affetto da una malattia cronica che ne ha progressivamente minato il corpo e lo spirito trasformandolo in un sessantenne melenso e retorico: il conformismo piddino. Negli anni abbiamo assitito perplessi alla sua elegia dell’inno di Mameli, all’apologia del tricolore e di tutto quel armamentario patriottardo con cui sono stati giustificati gli interventi militari italiani. Eppure, nonostante tutto, speravamo esistesse ancora una cura che ce lo restituisse. Poi, dopo averlo sentito equipare il nazismo e il comunismo, dopo averlo visto elevare i democristiani a padri nobili della patria, ci siamo dovuti arrendere all’evidenza. Continuare a insistere sarebbe stato accanimento terapeutico e non ce la siamo... (continuer)
Ahmed il Lavavetri 18/12/2012 - 20:03
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S.U.S.
![S.U.S.](img/thumb/c43093_130x140.jpeg?1355823699)
Un altro brano già presente sulle CCG/AWS ispirato alle "Sus laws" è Sonny's Lettah (Anti-Sus Poem) di Linton Kwesi-Johnson.
Dead End 18/12/2012 - 14:41
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E contra a dita a gente grita!
![E contra a dita a gente grita!](img/thumb/c43098_130x140.jpeg?1355844763)
La poesia di José Carlos De Vasconcelos
A DITA DURA
A dita mói
A dita rói
A dita dói
E contra a dita
Um povo grita
Mas a dita dita
Sempre a sua razão
Sua palavra é escrita
e a do povo não
E contra a dita
Homens encontram a morte
Não dizem sim à dita
Por a dita ser mais forte
Mas a dita é que data
o ovo a casa e a hora
precisa implacável exacta
não lhe importa quem chora
E contra a dita
um povo grita
Mas a dita é quem dita
o que é e os que são
por si a lei é escrita
e pelo povo não
E com mais tintura
Ou mais brandura
Ou mais censura
A dita dura
E a dita mói
a dita rói
a dita dói
E contra a dita
um povo grita
A DITA DURA
A dita mói
A dita rói
A dita dói
E contra a dita
Um povo grita
Mas a dita dita
Sempre a sua razão
Sua palavra é escrita
e a do povo não
E contra a dita
Homens encontram a morte
Não dizem sim à dita
Por a dita ser mais forte
Mas a dita é que data
o ovo a casa e a hora
precisa implacável exacta
não lhe importa quem chora
E contra a dita
um povo grita
Mas a dita é quem dita
o que é e os que são
por si a lei é escrita
e pelo povo não
E com mais tintura
Ou mais brandura
Ou mais censura
A dita dura
E a dita mói
a dita rói
a dita dói
E contra a dita
um povo grita
Dead End 18/12/2012 - 14:33
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Inglan is a Bitch
Traduzione inglese di Thomas Christiansen, professore di lingue all’Università del Salento.
![Inglan is a Bitch](img/thumb/c43095_130x140.jpeg?1355838043)
ENGLAND IS A BITCH
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envoyé par Dead End 18/12/2012 - 11:54
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Babylon's Burning
![Babylon's Burning](img/upl/153_3.jpeg)
[1979]
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts)
Album “The Crack”
Insieme a Jah War, un’altra canzone ispirata ai gravi scontri razziali che imperversarono nell’Inghilterra degli anni 70 (proseguendo poi negli 80) da Southall a Brixton a Toxteth, alimentati dalla crisi economica, dalle politiche thatcheriane e dal montante consenso verso gruppi e gruppuscoli razzisti, neofascisti e neonazisti.
Nella filosofia rastafariana Babilonia è la città simbolo della società demoniaca dominata dai bianchi oppressori…
Inutile ricordare che il brano non può non essere stato ispirato dalla London’s Burning composta due anni prima dai Clash di Joe Strummer…
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts)
Album “The Crack”
Insieme a Jah War, un’altra canzone ispirata ai gravi scontri razziali che imperversarono nell’Inghilterra degli anni 70 (proseguendo poi negli 80) da Southall a Brixton a Toxteth, alimentati dalla crisi economica, dalle politiche thatcheriane e dal montante consenso verso gruppi e gruppuscoli razzisti, neofascisti e neonazisti.
Nella filosofia rastafariana Babilonia è la città simbolo della società demoniaca dominata dai bianchi oppressori…
Inutile ricordare che il brano non può non essere stato ispirato dalla London’s Burning composta due anni prima dai Clash di Joe Strummer…
Babylon's burning
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/12/2012 - 09:40
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Jah War
![Jah War](img/upl/3304731_10.jpg)
[1979]
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts)
Album “The Crack”
Nell’aprile del 1979 i fascisti inglesi del National Front avevano annunciato un raduno elettorale a Southall, un sobborgo di Londra con una grande concentrazione di immigrati sudasiatici. Si trattava di una vergognosa provocazione perché solo tre anni prima proprio a Southall un gruppo di neonazisti aveva ucciso a bastonate un diciottenne indiano, Gurdip Singh Chaggar. Gli attivisti della neonata Anti-Nazi League si diedero appuntamento il 23 per protestare contro l’assembramento fascista e contro le autorità pubbliche che l’avevano autorizzato.
Durante gli scontri che inevitabilmente seguirono la polizia, anziché limitarsi a tenere a distanza i due gruppi di dimostranti, si accanì con brutale violenza contro gli antifascisti.
Blair Peach, un insegnante di origine... (continuer)
Parole e musica di Paul Fox, Malcolm Owen, Dave Ruffy e John Jennings (The Ruts)
Album “The Crack”
Nell’aprile del 1979 i fascisti inglesi del National Front avevano annunciato un raduno elettorale a Southall, un sobborgo di Londra con una grande concentrazione di immigrati sudasiatici. Si trattava di una vergognosa provocazione perché solo tre anni prima proprio a Southall un gruppo di neonazisti aveva ucciso a bastonate un diciottenne indiano, Gurdip Singh Chaggar. Gli attivisti della neonata Anti-Nazi League si diedero appuntamento il 23 per protestare contro l’assembramento fascista e contro le autorità pubbliche che l’avevano autorizzato.
Durante gli scontri che inevitabilmente seguirono la polizia, anziché limitarsi a tenere a distanza i due gruppi di dimostranti, si accanì con brutale violenza contro gli antifascisti.
Blair Peach, un insegnante di origine... (continuer)
The air was thick with a smell of oppression
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/12/2012 - 09:10
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Eh! Companheiro
![Eh! Companheiro](img/upl/11819.jpg)
[1973?]
Parole di Sérgio Godinho
Musica di José Mário Branco
Nell’album "Margem de certa maneira", 1973.
Parole di Sérgio Godinho
Musica di José Mário Branco
Nell’album "Margem de certa maneira", 1973.
Eh! Companheiro aqui estou
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 14:43
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Cantiga para quem sonha
![Cantiga para quem sonha](img/upl/LuizGoes01.jpg)
[1971?]
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di João Figueiredo Gomes (?)
Interpretata da Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”, nel suo album intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di João Figueiredo Gomes (?)
Interpretata da Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”, nel suo album intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
Tu que tens dez reis de esperança e de amor
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 14:18
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É preciso acreditar
![É preciso acreditar](img/upl/LuizGoes01.jpg)
[1971]
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di Luís Fernando de Sousa Pires de Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”
Nell’album di Luiz Goes intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di Luís Fernando de Sousa Pires de Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”
Nell’album di Luiz Goes intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
É preciso acreditar,
(continuer)
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envoyé par Dead End 17/12/2012 - 13:54
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Cantiga dum marginal do século XIX
![Cantiga dum marginal do século XIX](img/upl/Semear_salsa_ao_reguinho.jpg)
[1975]
Parole e musica di Vitorino Salomé Vieira
Album “Semear salsa ao reguinho”
Parole e musica di Vitorino Salomé Vieira
Album “Semear salsa ao reguinho”
Não me pergunto onde vou
(continuer)
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envoyé par Dead End 17/12/2012 - 13:34
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Me matan si no trabajo
![Me matan si no trabajo](img/thumb/c39738_130x140.jpeg?1328486357)
Chanson cubaine (espagnol) - Me matan si no trabajo – Ana Belén – 1976
Paroles du poète cubain Nicolás Guillén, du recueil “West Indies, Ltd” – 1934.
Musique de Sergio Aschero.
Paroles du poète cubain Nicolás Guillén, du recueil “West Indies, Ltd” – 1934.
Musique de Sergio Aschero.
ILS ME TUENT SI JE NE TRAVAILLE PAS
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/12/2012 - 12:56
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Monangambé
![Monangambé](img/upl/Ruy_Mingas_original_pressing27s_cover29.jpg)
[1961]
Versi di António Jacinto do Amaral Martins (1924-1991), scrittore e poeta angolano, militante dell’Movimento di liberazione (MPLA), dalla poesia intitolata “Monangamba” nella raccolta “Poemas” pubblicata nel 1961.
Musica di Rui Alberto Vieira Dias Rodrigues Mingas, atleta, cantante e politico angolano, dall’LP “Africa negra” del 1969.
“Monangambé” significa (in una non so quale delle 40 lingue bantu e khoisan che si parlano in Angola) “contrattato”, ad indicare i neri che in epoca coloniale venivano reclutati per lavorare (= buttare il sangue) nelle piantagioni di caffè dei bianchi, molto spesso assai lontane dai villaggi d’origine….
Versi di António Jacinto do Amaral Martins (1924-1991), scrittore e poeta angolano, militante dell’Movimento di liberazione (MPLA), dalla poesia intitolata “Monangamba” nella raccolta “Poemas” pubblicata nel 1961.
Musica di Rui Alberto Vieira Dias Rodrigues Mingas, atleta, cantante e politico angolano, dall’LP “Africa negra” del 1969.
“Monangambé” significa (in una non so quale delle 40 lingue bantu e khoisan che si parlano in Angola) “contrattato”, ad indicare i neri che in epoca coloniale venivano reclutati per lavorare (= buttare il sangue) nelle piantagioni di caffè dei bianchi, molto spesso assai lontane dai villaggi d’origine….
Naquela roça grande não tem chuva
(continuer)
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envoyé par Dead End 17/12/2012 - 11:30
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Os senhores da guerra
![Os senhores da guerra](img/thumb/c40505_130x140.jpeg?1339341343)
Chanson portugaise – Os senhores da guerra – Grupo Outubro – 1977
Paroles et musique du compositeur portugais Pedro Osório (1939-2012), un des fondateurs du Grupo Outubro.
Mais enfin, Marco Valdo M.I. mon ami, es-tu devenu amnésique ou atteint de je ne sais quelle maladie du cerveau ? Tu viens de m'en présenter une de chanson portugaise dont le titre est très exactement le même...
Exact. Je viens d'en traduire une autre, également portugaise et au titre tout-à-fait semblable : « Os senhores da guerra » et fort logiquement le même en français : « LES SEIGNEURS DE LA GUERRE ». Semblables et pourtant, ce sont des chansons différentes et qui ont été créées à des moments différents et par des artistes différents. La première que j'ai traduite, et comme tu le verras la plus récente – elle date de 1994, est celle des Madredeus ; la seconde est celle-ci, elle date de 1977 et est l'oeuvre du... (continuer)
Paroles et musique du compositeur portugais Pedro Osório (1939-2012), un des fondateurs du Grupo Outubro.
Mais enfin, Marco Valdo M.I. mon ami, es-tu devenu amnésique ou atteint de je ne sais quelle maladie du cerveau ? Tu viens de m'en présenter une de chanson portugaise dont le titre est très exactement le même...
Exact. Je viens d'en traduire une autre, également portugaise et au titre tout-à-fait semblable : « Os senhores da guerra » et fort logiquement le même en français : « LES SEIGNEURS DE LA GUERRE ». Semblables et pourtant, ce sont des chansons différentes et qui ont été créées à des moments différents et par des artistes différents. La première que j'ai traduite, et comme tu le verras la plus récente – elle date de 1994, est celle des Madredeus ; la seconde est celle-ci, elle date de 1977 et est l'oeuvre du... (continuer)
LES SEIGNEURS DE LA GUERRE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/12/2012 - 22:12
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Dead Man, Dead Man
![Dead Man, Dead Man](img/thumb/c19423_130x140.jpeg?1405092200)
non sono originale.....confidiamo che l´uomo, moribondo, si stacchi dalle credenze che uccidono la ´religiosità´, grazie
luigi rodini 16/12/2012 - 17:25
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Os Senhores da Guerra
![Os Senhores da Guerra](img/thumb/c4753_130x140.jpeg?1328224151)
d'une chanson portugaise – Os Senhores da Guerra - Madredeus - 1994
Musique : Francisco Ribeiro
Paroles: Pedro Ayres Magalhães, Francisco Ribeiro
Musique : Francisco Ribeiro
Paroles: Pedro Ayres Magalhães, Francisco Ribeiro
LES SEIGNEURS DE LA GUERRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/12/2012 - 13:58
Fratelli
testo preso da qui
14 maggio, nord della città di Tripoli
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envoyé par Donquijote82 15/12/2012 - 12:41
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Perfetti
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Perfetti (2009)
Benedetto XVI: "Leggi su eutanasia e aborto e matrimoni gay sono le reali minacce per pace"
Matrimoni gay. I "tentativi" di rendere il matrimonio "fra un uomo e una donna" "giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione" sono "un'offesa contro la verità della persona umana" e "una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace", sostiene il Papa. "La struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale", afferma Benedetto XVI. "Questi principi - spiega il Pontefice - non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa.... (continuer)
Benedetto XVI: "Leggi su eutanasia e aborto e matrimoni gay sono le reali minacce per pace"
Matrimoni gay. I "tentativi" di rendere il matrimonio "fra un uomo e una donna" "giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione" sono "un'offesa contro la verità della persona umana" e "una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace", sostiene il Papa. "La struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale", afferma Benedetto XVI. "Questi principi - spiega il Pontefice - non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa.... (continuer)
Siamo stati perfetti mio amore
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envoyé par DonQuijote82 15/12/2012 - 11:26
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Happiness is a Warm Gun
![Happiness is a Warm Gun](img/thumb/c2726_130x140.jpeg?1328394895)
Toh, pensa , scoprire per caso un sito così interessante !
Beh, la traduzione è un pò morigerata, ma il significato ambivalente , sesso e morte , è molto evocativo di episodi recenti in cui si usano le armi per fare macelli di innocenti, magari di bambini, come oggi . Meglio stare sul primo significato.
Mi sa che mi sentirete ancora.
Beh, la traduzione è un pò morigerata, ma il significato ambivalente , sesso e morte , è molto evocativo di episodi recenti in cui si usano le armi per fare macelli di innocenti, magari di bambini, come oggi . Meglio stare sul primo significato.
Mi sa che mi sentirete ancora.
alice 15/12/2012 - 00:51
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Canto da nossa tristeza
![Canto da nossa tristeza](img/thumb/c43064_130x140.jpeg?1355410950)
D'après la version italienne de Riccardo Venturi – CANTO DELLA NOSTRA TRISTEZZA – 2012
D'une chanson portugaise – Canto da nossa tristeza – Adriano Correia de Oliveira – 1965
D'une chanson portugaise – Canto da nossa tristeza – Adriano Correia de Oliveira – 1965
CHANT DE NOTRE TRISTESSE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 14/12/2012 - 20:44
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Trova do vento que passa
![Trova do vento que passa](img/thumb/c6122_130x140.jpeg?1328224131)
La foto all’inizio ci mostra insieme i due amici, Adriano e Manuel.
Adriano Correia de Oliveira morì improvvisamente per una emorragia esofagica il 16 ottobre 1982 mentre si trovava nella casa dei genitori ad Avintes. Aveva solo 40 anni.
Manuel Alegre gli dedicò questa poesia che descrive benissimo e con grande affetto “quell’uomo grande con l’anima di bambino”:
Adriano Correia de Oliveira morì improvvisamente per una emorragia esofagica il 16 ottobre 1982 mentre si trovava nella casa dei genitori ad Avintes. Aveva solo 40 anni.
Manuel Alegre gli dedicò questa poesia che descrive benissimo e con grande affetto “quell’uomo grande con l’anima di bambino”:
ADRIANO
Não era só a voz o som a oitava
que ele queria sempre mais acima
nem sequer a palavra que nos dava
restituída ao tom de cada rima.
Era a tristeza dentro da alegria
era um fundo de festa na amargura
e a quase insuportável nostalgia
que trazia por dentro da ternura.
O corpo grande e a alma de menino
trazia no olhar aquele assombro
de quem quer caber e não cabia.
Os pés fora do berço e do destino
alguém o viu partir de viola ao ombro
Era Outubro em Avintes. E chovia.
Não era só a voz o som a oitava
que ele queria sempre mais acima
nem sequer a palavra que nos dava
restituída ao tom de cada rima.
Era a tristeza dentro da alegria
era um fundo de festa na amargura
e a quase insuportável nostalgia
que trazia por dentro da ternura.
O corpo grande e a alma de menino
trazia no olhar aquele assombro
de quem quer caber e não cabia.
Os pés fora do berço e do destino
alguém o viu partir de viola ao ombro
Era Outubro em Avintes. E chovia.
Dead End 14/12/2012 - 14:14
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Abril '74
![Abril '74](img/upl/volukao.jpg)
Μετἐφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
14.12.12
14.12.12
In Portogallo fu l'aprile, in Grecia l'agosto; ma quell'anno 1974 vide la fine di due dittature fasciste in Europa. Non è forse un caso che dall'ultima rimasta, quella spagnola, sia provenuta questa che, a lungo andare, continuo a ritenere la più bella canzone mai scritta sulla rivoluzione portoghese. Questo stupefacente miscuglio di gioia e dolore, di felicità per dei fratelli che si sono liberati e di tristezza per il proprio paese che ancora rimane sotto il giogo senza per questo cessare la dura lotta e sperare nella prossima libertà. Ancora per più di un anno ebbero ad attendere gli spagnoli, e Abril 74, canzone originariamente scritta in lingua catalana, è il monumento a quest'attesa di lotta. E non è un caso che dalla Catalogna siano provenute anche bellissime canzoni dedicate alla Grecia. Però una traduzione in greco di Abril 74 mancava, e allora mi sono messo a farla non coi soliti intenti di “servizio”, ma cercando di renderla, se possibile, cantabile. [RV]
ΑΠΡΙΛΙΟΣ 74
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14/12/2012 - 14:12
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Sou barco
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Il 3 gennaio del 1960 la prigione di Peniche fu teatro di una delle più clamorose evasioni nella storia del Portogallo e, forse, d’Europa. A scappare dalla fortezza-prigione considerata carcere di massima sicurezza fu un nutrito gruppo di dirigenti e militanti comunisti, tra i quali Álvaro Cunhal, Joaquim Gomes, Jaime Serra, Carlos Costa, Francisco Miguel, Pedro Soares, Rogério de Carvalho, Guilherme Carvalho, José Carlos, Francisco Martins Rodrigues.
Qui il resoconto di quello storico evento raccontato da uno dei protagonisti, Francisco Martins Rodrigues (1927-2008).
Il 3 gennaio del 1960 la prigione di Peniche fu teatro di una delle più clamorose evasioni nella storia del Portogallo e, forse, d’Europa. A scappare dalla fortezza-prigione considerata carcere di massima sicurezza fu un nutrito gruppo di dirigenti e militanti comunisti, tra i quali Álvaro Cunhal, Joaquim Gomes, Jaime Serra, Carlos Costa, Francisco Miguel, Pedro Soares, Rogério de Carvalho, Guilherme Carvalho, José Carlos, Francisco Martins Rodrigues.
Qui il resoconto di quello storico evento raccontato da uno dei protagonisti, Francisco Martins Rodrigues (1927-2008).
Dead End 14/12/2012 - 13:58
Eyeless in Gaza
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[2012]
Album: The Crown Jewel
The renewed violence comes two weeks after Egypt mediation eased tensions..
Occupied Palestine
Album: The Crown Jewel
The renewed violence comes two weeks after Egypt mediation eased tensions..
Occupied Palestine
People in this World can be so mean,
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envoyé par giorgio 14/12/2012 - 13:46
Parcours:
L'Holocauste palestinien
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Cantilena
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[1947]
Versi di Sebastião Artur Cardoso da Gama (1924-1952), poeta e docente portoghese, dalla raccolta
“Cabo da Boa Esperança” pubblicta nel 1947.
Musica di Francisco Fanhais
Nell’EP “Padre Fanhais” pubblicato nel 1969
All’epoca Francisco Fanhais era sacerdote (non so se in seguito sia tornato allo stato laicale). Dopo questo EP e, soprattutto, dopo il disco “Canções da Cidade Nova” dell’anno seguente, la dittatura gli impedì di cantare, di insegnare e di esercitare il sacerdozio. Nel 1971 fu costretto all’esilio, trasferendosi in Francia dove partecipò attivamente alla Liga de Unidade e Acção Revolucionária (LUAR), movimento politico antifascista fondato da esuli portoghesi.
Versi di Sebastião Artur Cardoso da Gama (1924-1952), poeta e docente portoghese, dalla raccolta
“Cabo da Boa Esperança” pubblicta nel 1947.
Musica di Francisco Fanhais
Nell’EP “Padre Fanhais” pubblicato nel 1969
All’epoca Francisco Fanhais era sacerdote (non so se in seguito sia tornato allo stato laicale). Dopo questo EP e, soprattutto, dopo il disco “Canções da Cidade Nova” dell’anno seguente, la dittatura gli impedì di cantare, di insegnare e di esercitare il sacerdozio. Nel 1971 fu costretto all’esilio, trasferendosi in Francia dove partecipò attivamente alla Liga de Unidade e Acção Revolucionária (LUAR), movimento politico antifascista fondato da esuli portoghesi.
Cortaram as asas
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envoyé par Dead End 14/12/2012 - 13:23
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Palestine
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[2004]
Lyrics & Music by Sacha Sacket
Album: Shadowed
Lyrics & Music by Sacha Sacket
Album: Shadowed
Fell on my face
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envoyé par giorgio 14/12/2012 - 12:15
Parcours:
L'Holocauste palestinien
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Como hei-de amar serenamente
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[1970]
Versi di Fernando Santiago Mendes de Assis Pacheco (1937-1995), giornalista, critico letterario, traduttore e scrittore portoghese.
Musica di Adriano Correia de Oliveira, con arrangiamento di Rui Pato e Carlos Alberto Miniz.
Dall’album “Cantaremos”
Versi di Fernando Santiago Mendes de Assis Pacheco (1937-1995), giornalista, critico letterario, traduttore e scrittore portoghese.
Musica di Adriano Correia de Oliveira, con arrangiamento di Rui Pato e Carlos Alberto Miniz.
Dall’album “Cantaremos”
Como hei-de amar serenamente
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envoyé par Dead End 14/12/2012 - 11:29
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E Alegre se fez triste
![E Alegre se fez triste](img/upl/lrm.jpg)
[1964?]
Versi di Manuel Alegre
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Dal disco intitolato “Gente de aqui e de agora” del 1971
Ho datato (con riserva) questa poesia al 1964 perché ho la netta sensazione che Manuel Alegre la scrisse quando quell’anno fu costretto ad andare in esilio rifugiandosi ad Algeri, dove attraverso la radio A Voz da Liberdade continuò la sua lotta contro il regime fascista.
E credo che “E Alegre se fez triste” fosse diretta proprio all’amico Adriano Correia de Oliveira che invece rimase coraggiosamente in Portogallo continuando a cantare contro la dittatura.
Versi di Manuel Alegre
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Dal disco intitolato “Gente de aqui e de agora” del 1971
Ho datato (con riserva) questa poesia al 1964 perché ho la netta sensazione che Manuel Alegre la scrisse quando quell’anno fu costretto ad andare in esilio rifugiandosi ad Algeri, dove attraverso la radio A Voz da Liberdade continuò la sua lotta contro il regime fascista.
E credo che “E Alegre se fez triste” fosse diretta proprio all’amico Adriano Correia de Oliveira che invece rimase coraggiosamente in Portogallo continuando a cantare contro la dittatura.
Aquela clara madrugada
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envoyé par Dead End 14/12/2012 - 11:13
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Canto da nossa tristeza
![Canto da nossa tristeza](img/upl/tristeza.jpg)
Ελληνική μετάφραση απὀ το άλμπουμ 25 de Abril - Τα τραγούδια της Επανάστασης των Γαρυφάλλων του Γιὠργου Νταλάρα
In tutta sincerità, fino a un quarto d'ora fa ignoravo che Yorgos Dalaras avesse cantato un intero album di canzoni portoghesi dedicato alla Rivoluzione dei Garofani (ma ci sono anche l' "Internazionale" e la versione portoghese del "Pueblo unido"); complimenti e ringraziamenti grossi come una casa a Dead End per avere scovato questa cosa. La quale, però, è ben lungi da stupirmi; io sono uno che procede parecchio "di pancia", anche in questo sito, e la pancia mi diceva da sempre che tra la Grecia e il Portogallo, ai due estremi d'Europa, esiste una comunanza di destini (e, almeno in parte, anche di sensibilità) assolutamente enorme. Basta scorrere l'elenco delle canzoni portoghesi cantate da Dalaras e vi si vedono canzoni di emigrazione (Eles), vi si vede Pedro o soldado... insomma,... (continuer)
In tutta sincerità, fino a un quarto d'ora fa ignoravo che Yorgos Dalaras avesse cantato un intero album di canzoni portoghesi dedicato alla Rivoluzione dei Garofani (ma ci sono anche l' "Internazionale" e la versione portoghese del "Pueblo unido"); complimenti e ringraziamenti grossi come una casa a Dead End per avere scovato questa cosa. La quale, però, è ben lungi da stupirmi; io sono uno che procede parecchio "di pancia", anche in questo sito, e la pancia mi diceva da sempre che tra la Grecia e il Portogallo, ai due estremi d'Europa, esiste una comunanza di destini (e, almeno in parte, anche di sensibilità) assolutamente enorme. Basta scorrere l'elenco delle canzoni portoghesi cantate da Dalaras e vi si vedono canzoni di emigrazione (Eles), vi si vede Pedro o soldado... insomma,... (continuer)
ΤΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΛΥΠΗΣ ΜΑΣ
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envoyé par Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 14/12/2012 - 10:50
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[1958]
Nel settimo album di Brassens, quello identificato con il titolo della canzone che lo apre, “Les Funérailles d’antan”, pubblicato nel 1960.
Quella che propongo alla pubblicazione è una per nulla allegra canzone che solo in apparenza ha a che vedere con la festività imminente. Qui Babbo Natale non è che il rappresentante per eccellenza di quella parte di mondo maschile che da sempre fonda la sua essenza e costruisce le proprie società sul dominio, sul possesso, sul commercio dei corpi e delle menti, sulla violenza esercitata sui più deboli e vulnerabili. Motivi e pretesti sono di volta in volta diversi, sessuali, culturali, religiosi, bellici, ma unico è sempre l’obiettivo: controllare, soggiogare, annientare. Poca differenza tra chi abusa di un bambino, chi si fotte la ragazzina buttata sulla strada, chi massacra di botte o uccide la compagna, chi sfigura con l’acido... (continuer)