Chanson italienne - Canzone della marcia della pace - Cantacronache - 1961
Texte de Franco Fortini
Improvisée en septembre 1961 de Franco Fortini et Fausto Amodei pendant la marche de la paix Pérouse-Assise, une « manifestation populaire contre l'impérialisme, le racisme, le colonialisme, l'exploitation. » Gravée par Maria Monti dans "Le canzoni del no" (1966) (« Les Chansons du non »), cette chanson provoqua la saisie du disque entier et Fortini subit un procès dont il fut cependant acquitté bientôt.
(de "Chansons italiennes de protestation - 1794/1974 - De la Révolution Française à la répression chilienne", par Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Éditeurs, 1974)
Quand même, je trouve que le premier couplet est terriblement d'actualité quand il dit :
« Si Berlin appelle
Dis-lui qu'il aille se faire pendre
Crever pour les riches
Non merci ! On ne marche plus ! »
La ragazza potrebbe essere una qualunque. Anche una figura ideale che salti il muro di neve per andare a trovarli a casa loro. La canzone è molto bella. Non avrei tradotto "baldi alpini" con "valorosi alpini". Piuttosto, con "allegri alpini".
In due punti ho tradotto ad sensum, non aiutandomi nessuno dei miei dizionari né le ricerche nella rete: ho messo un (?) accanto alla traduzione della parola ignota. Si vedano anche le Note. (gpt)
...sbagliando perché non c'è proprio nessun accento su "Che"!
Lorenzo 6/10/2012 - 14:42
Già, ma Pingitore, la Ferri, er Bagaglino e "Quanto sei bella Roma", cosicchè ci avevano messo l'accento, e mica solo nel titolo! Forse sarebbe meglio ripristinarlo...
Ciao Lorenzo, e grazie per aver accolto la modifica proposta che restituisce al testo il suo humus romanesco...
Ieri, per compensare l'evidente bruttezza di questa "Addio Ché", ho postato una bella canzone di Sampayo interpretata dalla Negra Sosa... S'intitola "Hasta la victoria" e nel titolo un po' già suonava come una restituzione solo che non la ricollegavo al Che perchè il protagonista del brano è un tal Ramón... Stamane scopro che Ramón Benítez Fernández era uno dei falsi nomi usati dal Che per muoversi al di fuori di Cuba, per esempio in Uruguay o in Africa, e che sempre Ramón era il nome di battaglia da lui scelto per la campagna di Bolivia in cui trovò la morte...
Quindi, ritengo con quel contributo (che ancora non è stato approvato) di aver fatto giustizia dell'orrido Ché con l'accento di Pingitore e Ferri...
La poesia, scritta da Nicanor Parra, compare nel disco di Violeta Parra intitolato “Una chilena en París – Recordando a Chile” registrato tra il 1964 ed il 1965. La “Defensa de Violeta Parra” è recitata dallo stesso Nicanor mentre la sorella in sottofondo suona e canta mormorando il “Tema libre Nº 2”, brano strumentale da lei composto nel 1957. (fonte: www.cancioneros.com)
Il verso d’avvio è una citazione da “Oda al céfiro” del poeta spagnolo seicentesco Esteban Manuel de Villegas.
Il brano è stato anche interpretato da Mercedes Sosa nel suo “Homenaje a Violeta Parra” del 1971 e, in frammento, da Osvaldo Gitano Rodríguez (“Tiempo de vivir”, 1972). Più recentemente la poesia è stata ripresa dal vivo da Los Bunkers proprio nella versione breve di Rodríguez.
Sul sito Violeta Parra si può ascoltare Nicanor che recita la poesia.
Qui la versione di Osvaldo Rodríguez
Qui... (continuer)
Violeta Parra
grazie di essere vissuta
poche come te
penso al " llanto " di Lorca per la morte di un torero.
chi potrebbe scrivere un " llanto " per la morte di Violeta ?
che invece di essere un valiente matador era una valiente cantora della vita.
"The apples of the valley hold the SEEDS of happiness" non the SEAS. Il riferimento è al veleno contenuto nei semi della mela appunto (può sembrare "strana" questa frase ma l'intera canzone non è una canzone contro la guerra ma bensì delinea semplicemente in modo simbolico i punti chiave della religione di Thelema ed è strettamente legata in questo senso al brano successivo dell'album... Stairway to Heaven). ^_^