Yeabsera figlio del mare
Non ho trovato il testo quindi l'ho trascritto io, spero di non aver fatto errori. Riporto anche le parole del video che spiegano bene gli antefatti, mettendo in chiaro il carattere "contro la guerra" della canzone che parla di migranti in cerca di lavoro, di aborti e di speranza, nuove vite "dono di Dio", battesimi improbabili di bambini non cristiani con acqua non dolce, ma piena di sale, non buona a bersi e neanche per far nascere bambini.
Da questa parte del mare "documenti non ce ne sono e quasi più niente da documentare, solo che un giorno di luna d'inverno tutta la piazza ha voluto il suo fiore" (Gianmaria Testa, Al mercato di Porta Palazzo)
Fortissime le parole: "senza nemmeno dovere rubare per terminare la notte in galera", ancora più forti perché "ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame"
Da questa parte del mare "documenti non ce ne sono e quasi più niente da documentare, solo che un giorno di luna d'inverno tutta la piazza ha voluto il suo fiore" (Gianmaria Testa, Al mercato di Porta Palazzo)
Fortissime le parole: "senza nemmeno dovere rubare per terminare la notte in galera", ancora più forti perché "ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame"
Eccolo Yeabsera, il dono di Dio: l’hanno chiamato così la sua mamma e il suo papà. È il figlio del mare. Il figlio del mare. Il figlio del mare.
(continuer)
(continuer)
envoyé par mcb 28/1/2012 - 22:55
Quando l'angelo vola
Scritta da Alessandro Pitoni
dall'album "Sud" (2011)
Brano dedicato a Thomas Sankara presidente del Burkina Faso che sfidò le grandi potenze rifiutandosi di pagare un debito che non gli apparteneva.
dall'album "Sud" (2011)
Brano dedicato a Thomas Sankara presidente del Burkina Faso che sfidò le grandi potenze rifiutandosi di pagare un debito che non gli apparteneva.
Quando l'angelo vola sembra avere vent'anni
(continuer)
(continuer)
28/1/2012 - 20:15
Parcours:
Thomas Sankara
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
GRECO / GREEK / GREC / KREIKKA [2]
Versione greca di Gian Piero Testa
Μετέφρασε στα ελληνικά ο Τζαν Πιέρο Τέστα
Greek version by Gian Piero Testa
Version grecque de Gian Piero Testa
Gian Piero Testan kreikankielinen versio
[2012]
Voice and piano: tenor Roberto Deiana
Versione greca di Gian Piero Testa
Μετέφρασε στα ελληνικά ο Τζαν Πιέρο Τέστα
Greek version by Gian Piero Testa
Version grecque de Gian Piero Testa
Gian Piero Testan kreikankielinen versio
[2012]
Voice and piano: tenor Roberto Deiana
ΑΟΥΣΒΙΤΣ
(continuer)
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envoyé par Gian Piero Testa 28/1/2012 - 17:19
Dalla parte del toro
2006
Habemus Capa
Habemus Capa
Io sono il toro dalla grande mole, ma mi mancano le parole, tipo yeti tu mi credi abominevole perchè mi vedi precipitevole, ma è solamente l'indole con cui mi dipingono le favole, io di natura sono ragionevole anche se di cultura debole. Il torero che lo sa fa l'autorevole, si comporta con me come un onorevole, vuole impormi le sue regole, per la fama ammazzerebbe pure la prole. Della corrida si crede l'Ercole, beh, molli la spada e mi prenda a sventole. Matador il fato è mutevole, ma stavolta sono io che batto te... olè.
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/1/2012 - 16:48
Parcours:
Guerre aux animaux
Fiume Sand Creek
INGLESE / ENGLISH [2] - Shel Shapiro
La versione di Shel Shapiro in inglese, da Acoustic Circus (2007), Il testo non è disponibile.
The English version by Shel Shapiro, from Acoustic Circus (2007). Lyrics not available.
Questa versione è stata interpretata dal vivo da Patti Smith nel 2007.
Il testo proviene da questa richiesta di trascrizione con alcune correzioni e ancora molti dubbi
La versione di Shel Shapiro in inglese, da Acoustic Circus (2007), Il testo non è disponibile.
The English version by Shel Shapiro, from Acoustic Circus (2007). Lyrics not available.
Questa versione è stata interpretata dal vivo da Patti Smith nel 2007.
Il testo proviene da questa richiesta di trascrizione con alcune correzioni e ancora molti dubbi
RIVER SAND CREEK
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/1/2012 - 13:33
Lauf der Geschichte
[2005]
Album: Veränderung
Album: Veränderung
Kennst du den Lauf der Geschichte
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 28/1/2012 - 08:15
We Are All Prostitutes
Chanson anglaise – We Are All Prostitutes – The Pop Group – 1980
TOUS PROSTITUÉS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/1/2012 - 18:08
A Wartime President Song
Il mio vecchio, aveva il petrolio...
(continuer)
(continuer)
envoyé par Eleonora 26/1/2012 - 15:33
Rachele
Luciano Bonfrate
Quelli di noi che hanno passato notti
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/1/2012 - 13:57
Parcours:
Rachel Corrie
Un air de liberté
En janvier 2011, lors de la Révolution tunisienne, sa chanson "Un air de liberté" passe en boucle sur les ondes de Radio 6 dès l'instant où les révolutionnaires en prennent le contrôle (en alternance avec "Ma Liberté" chantée par Georges Moustaki et une sélection de chansons engagées francophones et arabophones)... (fonte: fr.wikipedia)
Bartleby 26/1/2012 - 13:41
Au printemps de quoi rêvais-tu?
[1969]
Dall’album omonimo, conosciuto anche con il titolo alternativo “Au printemps de quoi rêvais-tu ?”
Parole di Jean Ferrat
Musica di Jean Ferrat e Alain Goraguer.
Dallo stesso album di Ma France, un’altra canzone su cui all’epoca si abbattè la scure della censura del regime Pompidou, la “restaurazione” dopo il Maggio francese, dopo la “primavera interrotta”…
Dall’album omonimo, conosciuto anche con il titolo alternativo “Au printemps de quoi rêvais-tu ?”
Parole di Jean Ferrat
Musica di Jean Ferrat e Alain Goraguer.
Dallo stesso album di Ma France, un’altra canzone su cui all’epoca si abbattè la scure della censura del regime Pompidou, la “restaurazione” dopo il Maggio francese, dopo la “primavera interrotta”…
Au printemps de quoi rêvais-tu?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 13:35
Parcours:
1968 et environs
Ma France
[1969]
Dall’album omonimo, conosciuto anche con il titolo alternativo “Au printemps de quoi rêvais-tu ?”
Parole di Jean Ferrat
Musica di Jean Ferrat e Alain Goraguer.
Canzone d’amore per la Francia che all’epoca fu stracensurata perché chiaramente diretta contro la classe dirigente francese di allora (siamo all’inizio della “restaurazione” operata da Georges Pompidou) e di sempre (il riferimento alla sanguinosa repressione della Comune di Parigi del 1871 diretta da Adolphe Thiers), contro la “grandeur militaire et atomique” contrapposta alle colombe di Picasso, di Éluard e del movimento pacifista contro la centrale nucleare di Marcoule e la base militare nel Larzac, guidato dalla carismatica figura di Lanza Del Vasto, ed in genere – per dirla con il nostro Marco Valdo M.I. - contro la “la Guerre de Cent mille ans que les riches mènent contre les pauvres”, in Francia come in ogni altro angolo della Terra…
Dall’album omonimo, conosciuto anche con il titolo alternativo “Au printemps de quoi rêvais-tu ?”
Parole di Jean Ferrat
Musica di Jean Ferrat e Alain Goraguer.
Canzone d’amore per la Francia che all’epoca fu stracensurata perché chiaramente diretta contro la classe dirigente francese di allora (siamo all’inizio della “restaurazione” operata da Georges Pompidou) e di sempre (il riferimento alla sanguinosa repressione della Comune di Parigi del 1871 diretta da Adolphe Thiers), contro la “grandeur militaire et atomique” contrapposta alle colombe di Picasso, di Éluard e del movimento pacifista contro la centrale nucleare di Marcoule e la base militare nel Larzac, guidato dalla carismatica figura di Lanza Del Vasto, ed in genere – per dirla con il nostro Marco Valdo M.I. - contro la “la Guerre de Cent mille ans que les riches mènent contre les pauvres”, in Francia come in ogni altro angolo della Terra…
De plaines en forêts, de vallons en collines
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 13:28
Octobre 61
[1999]
Album “Brigada Flores Magon”
Parigi 17 ottobre 1961. Ultimi atti della terribile guerra d’Algeria.
Il Fronte di Liberazione Nazionale algerino indisse una manifestazione a Parigi per l’indipendenza dell’Algeria, contro il coprifuoco imposto dal prefetto Papon e per denunciare ancora una volta la sanguinosa campagna di repressione poliziesca ai danni della comunità maghrebina di Francia.
Più di 20.000 manifestanti si ritrovarono con l’intenzione di sfilare in corteo verso gli Champs-Élysées, l’Opéra ed il quartiere latino. Ma la polizia aveva avuto carta bianca da Papon e caricò quasi subito, con estrema violenza… Non si conosce ancora oggi il numero esatto delle vittime, ma furono tra le 50 e le 200… Nei giorni successivi la Senna restituì ancora molti cadaveri… Più di 11.000 persone, oltre la metà dei manifestanti, furono arrestate e rinchiuse per giorni in... (continuer)
Album “Brigada Flores Magon”
Parigi 17 ottobre 1961. Ultimi atti della terribile guerra d’Algeria.
Il Fronte di Liberazione Nazionale algerino indisse una manifestazione a Parigi per l’indipendenza dell’Algeria, contro il coprifuoco imposto dal prefetto Papon e per denunciare ancora una volta la sanguinosa campagna di repressione poliziesca ai danni della comunità maghrebina di Francia.
Più di 20.000 manifestanti si ritrovarono con l’intenzione di sfilare in corteo verso gli Champs-Élysées, l’Opéra ed il quartiere latino. Ma la polizia aveva avuto carta bianca da Papon e caricò quasi subito, con estrema violenza… Non si conosce ancora oggi il numero esatto delle vittime, ma furono tra le 50 e le 200… Nei giorni successivi la Senna restituì ancora molti cadaveri… Più di 11.000 persone, oltre la metà dei manifestanti, furono arrestate e rinchiuse per giorni in... (continuer)
Je me souviens des drapeaux algériens
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 11:34
Parcours:
La guerre d'Algérie
L’Algérie
[1977]
Paroles et musique: Serge Lama
Testo e musica: Serge Lama
Album “L’enfant au piano”
“Al porto d’imbarco eravamo migliaia di ragazzi e non avevamo cuore di cantare delle canzoni… Algeria, un’avventura che non volevo… La sera ci giravamo le sigarette per aver meno paura… Algeria, anche con il fucile era un bel paese… Algeria, è là che sono andato a giocare ai soldatini… Un bel giorno racconterò questa storia ai miei nipoti, la storia di un viaggio dove la nostra sola gloria era di avere vent’anni…”
Paroles et musique: Serge Lama
Testo e musica: Serge Lama
Album “L’enfant au piano”
“Al porto d’imbarco eravamo migliaia di ragazzi e non avevamo cuore di cantare delle canzoni… Algeria, un’avventura che non volevo… La sera ci giravamo le sigarette per aver meno paura… Algeria, anche con il fucile era un bel paese… Algeria, è là che sono andato a giocare ai soldatini… Un bel giorno racconterò questa storia ai miei nipoti, la storia di un viaggio dove la nostra sola gloria era di avere vent’anni…”
Dans ce port nous étions des milliers de garçons
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 11:05
Parcours:
La guerre d'Algérie
Pollution solution
[2007]
Album “Tri Men”
Paroles et musique: Gérard Delahaye
Dedicata a Marchionne e a tutti i criminali venditori di morte come lui…
Album “Tri Men”
Paroles et musique: Gérard Delahaye
Dedicata a Marchionne e a tutti i criminali venditori di morte come lui…
Partout dans les villes il y a la pollution
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 10:34
À la guerre, à la guerre
Depuis que le monde est monde
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 10:14
Cheney's in the Bunker
Cheney knew about an incoming flight? What were the orders? If it was for a shoot down, why weren't the Pentagon, Capitol building and White House evacuated... What if the orders were to let the incoming aircraft hit?
26/1/2012 - 09:20
Le soldat d'Algérie
[2003]
Album “Kan Tri”
Paroles : G. Guillou - Delahaye
Musique : Traditionnelle - arr : Melaine Favennec
(fonte: Gérard Delahaye )
Album “Kan Tri”
Paroles : G. Guillou - Delahaye
Musique : Traditionnelle - arr : Melaine Favennec
(fonte: Gérard Delahaye )
Au mois d'avril j'ai reçu une lettre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/1/2012 - 09:16
Parcours:
La guerre d'Algérie
Macondo Express
MACONDO EXPRESS - Modena City Ramblers
(continuer)
(continuer)
envoyé par Patrick 26/1/2012 - 00:12
Lugano Addio
Lugano Addio, 1977
dall'album "I lupi"
Ve la racconto tutta, com'è andata. Per uno di quei mille, insondabili motivi, per i quali il ricordo di una canzone ci irrompe nella mente, qualche giorno fa aveva incominciato a girarmi per la testa "Lugano Addio" di Ivan Graziani. L'avevo tanto amata, quella canzone, proprio in quegli anni nei quali facevo il sindacalista della scuola, e, ricordo, andavo su e giù per la mia provincia di Como, e un giorno ero alle prese con i professori e i bidelli venuti dai vari sud, e un altro, magari, ero su in montagna, con le maestre "laghere".
Ne ho conosciute tante, di maestre laghere, naturalmente non parlo di quelle democristiane. Magari con il marito alla Falck, e il padre che aveva combattuto nella brigata Garibaldi sulla Berlinghera, e magari con il cugino che sapeva tutti i sentieri della Svizzera, percorsi con la bricolla in spalla. Erano tanto diversi,... (continuer)
dall'album "I lupi"
Ve la racconto tutta, com'è andata. Per uno di quei mille, insondabili motivi, per i quali il ricordo di una canzone ci irrompe nella mente, qualche giorno fa aveva incominciato a girarmi per la testa "Lugano Addio" di Ivan Graziani. L'avevo tanto amata, quella canzone, proprio in quegli anni nei quali facevo il sindacalista della scuola, e, ricordo, andavo su e giù per la mia provincia di Como, e un giorno ero alle prese con i professori e i bidelli venuti dai vari sud, e un altro, magari, ero su in montagna, con le maestre "laghere".
Ne ho conosciute tante, di maestre laghere, naturalmente non parlo di quelle democristiane. Magari con il marito alla Falck, e il padre che aveva combattuto nella brigata Garibaldi sulla Berlinghera, e magari con il cugino che sapeva tutti i sentieri della Svizzera, percorsi con la bricolla in spalla. Erano tanto diversi,... (continuer)
Le scarpe da tennis bianche e blu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 25/1/2012 - 21:17
Mi illumino di meno
Chanson italienne – Mi illumino di meno – Radici nel Cemento
JE M'ÉCLAIRE MOINS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/1/2012 - 21:06
Stop the War
Please stop the war... (How much more are we fighting for?)
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/1/2012 - 18:35
Eyes of the Insane
GLI OCCHI DEL PAZZO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 25/1/2012 - 18:30
Bundeswehr
[1982]
Album “Yankees raus”
Album “Yankees raus”
Du hast 'ne hübsche grüne Uniform
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 25/1/2012 - 17:16
Iran
[1980]
Dall’EP “Wir wollen keine Bullenschweine”
Il pensiero, sintetico e schietto, degli Slime sulla rivoluzione khomeinista in Iran…
Dall’EP “Wir wollen keine Bullenschweine”
Il pensiero, sintetico e schietto, degli Slime sulla rivoluzione khomeinista in Iran…
Iran Iran
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 25/1/2012 - 17:07
Der Tod ist ein Meister aus Deutschland
[1994]
Da “Schweineherbst” (si tradurrà con “Caduta porci”?), ultimo album di questa punk band tedesca.
Canzone ispirata alla poesia Todesfuge di Paul Celan.
Da “Schweineherbst” (si tradurrà con “Caduta porci”?), ultimo album di questa punk band tedesca.
Canzone ispirata alla poesia Todesfuge di Paul Celan.
Was schlug man den zum Krüppel?
(continuer)
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envoyé par Bartleby 25/1/2012 - 16:55
Canzone per Marianella Garcia
anonyme
Testo reperito in questa pagina
Marianella García Villas (San Salvador, 7 agosto 1948 – Suchitoto, 13 marzo 1983) è stata una politica e avvocato salvadoregna.
Membro dell'Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna (ACUS - Asociación Católica Universitaria Salvadoreña), fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador, partecipò attivamente alla Democrazia cristiana salvadoregna e fu collaboratrice di monsignor Óscar Romero. Fu catturata il 13 marzo 1983 in un'area di conflitto dove si era recata per documentare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito, e fu assassinata dopo essere stata torturata.
Fonte Wikipedia
Membro dell'Associazione Cattolica Universitaria Salvadoregna (ACUS - Asociación Católica Universitaria Salvadoreña), fondò la Commissione per i diritti umani del Salvador, partecipò attivamente alla Democrazia cristiana salvadoregna e fu collaboratrice di monsignor Óscar Romero. Fu catturata il 13 marzo 1983 in un'area di conflitto dove si era recata per documentare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito, e fu assassinata dopo essere stata torturata.
Fonte Wikipedia
Ay Marianella, Marianella Garcia
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 25/1/2012 - 14:41
Hiroshima
1972
Made in Japan
Made in Japan
Once upon a summer day
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/1/2012 - 14:19
Parcours:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Flesh Storm
TEMPESTA DI CARNE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea - andrea_aslan86@hotmail.it 25/1/2012 - 14:02
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