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Avant le 2012-1-2

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La set

La set
testo: Franco Loi - musica: A. Citelli

La drammatica esperienza della guerra con i bombardamenti, le fucilazioni nelle piazze, gli impiccati, ha segnato profondamente Franco Loi e la sua poesia. Nell'agosto del 1944, la vista sul marciapiede di Piazzale Loreto dei corpi di quindici uomini (tra i quali scoprirà poi esserci anche il padre di un amico e un suo maestro) fucilati dai tedeschi e dai fascisti, sarà decisiva per la sua passione politica. La sei, anch'essa scritta nel l965 e pubblicata ne L'aria, racconta il clima di tragedia. attesa e speranza. che si respirava nelle settimane che precedettero la Liberazione nell'aprile del '45.
Se squajava l'invernu
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 28/12/2011 - 23:20
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Itchak El Baz

Itchak El Baz
[2003]
Album: Souk System
Il y a des choses dont on cause, pendant les pauses
(continuer)
envoyé par giorgio 28/12/2011 - 19:21
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Gandhi

Gandhi
(Smith/Kaye/Ray/Shanahan/Daugherty)
Album: "Trampin'" (2004)
I had a dream Mr King If you'll beg my pardon
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 18:25
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Ad alta voce

Ad alta voce
“Ad alta voce” è una canzone tesa che denuncia i soprusi fatti da chi indossa una divisa e lo fa vivendo il proprio ruolo ad alta voce
Il giorno è lungo
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 18:22
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Sentieri di versi (pt. 8): Come gli uccelli nel cielo

Sentieri di versi (pt. 8): Come gli uccelli nel cielo
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Come il bruco è destinato
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:43
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Sentieri di versi (pt. 6): M.o.n.d.o. Bazar

Sentieri di versi (pt. 6): M.o.n.d.o. Bazar
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Macchine, donne, bambini da stuprare, polmoni di bambini…
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:41
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Sentieri di versi (pt. 4): La contestazione

Sentieri di versi (pt. 4): La contestazione
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Il fascista reprime e il borghese amministra,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:39
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Sentieri di versi (pt. 3): Il boom

Sentieri di versi (pt. 3): Il boom
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Ministro dell'interno
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:37
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Sentieri di versi (pt. 2): 10Q

Sentieri di versi (pt. 2): 10Q
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Questurina del mondo
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:36
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CCCP (Cresci Consuma Crepa Porco)

CCCP (Cresci Consuma Crepa Porco)
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Ma chi sei se non hai
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:35
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Il dottor Ernesto

Il dottor Ernesto
feat. Andrea Ra e Marino Severini

Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché... (continuer)
Il dottor Ernesto
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:34
Parcours: Che Guevara
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Geronimo

Geronimo
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Geronimo
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 16:32
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Battalions of Strangers

Battalions of Strangers
[1981]
Lyrics & Music by John Watts
Album: Red Skies Over Paradise

Red Skies over Paradise is a 1981 album by Fischer-Z. This was the last album released under the classic line-up, despite the departure of keyboardist, Steve Skolnik. This album featured many songs about politics and several references to the Cold War, the album title and cover in particular..
The album received positive reviews from fans and encouraged band leader John Watts to pursue a solo career, thus ending Fischer-Z until its revival in 1987..
The map has gone
(continuer)
envoyé par giorgio 28/12/2011 - 15:38
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Teschi e ossa

Teschi e ossa
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Molto tempo fa, un uomo di nome Prescott Bush – che apparteneva alla setta degli Skull and bones, i teschi e le ossa – rubò il teschio di Geronimo, l'ultimo grande capo Apache. Questo era l'atto finale di arroganza dell'uomo bianco nei confronti dei pellerossa. Un atto che sanciva la vittoria dei bianchi e l'umiliazione degli indiani, costretti a vivere nelle riserve per non piegarsi alla loro cultura. La leggenda dice che, fino a quando il teschio di Geronimo non tornerà sulla sua testa e l'umiliazione non sarà vendicata, i popoli indigeni saranno sempre schiavi dell'uomo bianco
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 14:33
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Ma(t)rx

Ma(t)rx
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
A ognuno secondo i suoi bisogni,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 14:31
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Cochabamba

Cochabamba
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
Qui, dove il furioso Serna il sangue suo versò,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 14:30
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Sentieri di versi (pt. 1): La guerra è finita (?)

Sentieri di versi (pt. 1): La guerra è finita (?)
Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra



Poi dice che U.N.O. si butta a sinistra (ovvero il declino del capitalismo reale) è un disco marxista, ma in un duplice senso: risente delle teorie del filosofo tedesco, ma anche dell’ironia dei fratelli Marx; l’ironia è fondamentale quando si vuole trattare certi temi in una sede poco adeguata come la canzone. Non è un disco politico, nel senso che non prende alcuna posizione politica, anche perché la politica ha smesso già da un pezzo di dare risposte agli interrogativi che il mondo attuale pone all’uomo. «Poi dice che uno si butta a sinistra» è una battuta che il grande Antonio De Curtis in “Totò e i re di Roma” ripete molte volte. Una battuta per gente battuta. Buttarsi a sinistra significa qui, per noi, riconoscersi in tutte quelle realtà storiche (uomini, movimenti o partiti) che hanno lottato affinché la “ragione” dei pochi non prevalesse... (continuer)
La guerra è finita, Italiani votate:
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 14:29

Bosnia

Bosnia
Io
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/12/2011 - 14:13
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Ο Μπεζεντάκος (Οι αστοί τρομάξανε)

Ο Μπεζεντάκος (Οι αστοί τρομάξανε)
O Bezendákos (Oi astoí tromáxane)
[1975]
Στίχοι: Πάνος Τζαβέλλας
Μουσική: Βασίλης Τζανακάκης
Πρώτη εκτέλεση: Πάνος Τζαβέλας
'Αλμπουμ: Απ' τ αντάρτικο λημέρι του

Testo: Panos Tzavellas
Musica: Vasilis Tzanakakis
Primo interprete: Panos Tzavellas
Album: Απ' τ αντάρτικο λημέρι του


Ο Μιχάλης Μπεζεντάκος
απó Κόκκινο Φάκελο, Ιστορικó, πολιτικό blog για την ιστορία της διεθνούς και ελληνικής αριστεράς - 26/9/2010

Ο Μιχάλης Μπεζεντάκος γεννήθηκε στην Μάνη και από νωρίς γνώρισε με την προσωπική του συμμετοχή τους αγώνες της εργατιάς που μαστίζονταν από την φτώχεια και την άγρια εκμετάλλευση. Ο Μιχάλης Μπεζεντάκος έγινε μέλος του ΚΚΕ το 1929 αφού αποχώρησε από την ομάδα των "Αρχειομαρξιστών". Την 1/8/1931 σε μια σύγκρουση στην Δραπετσώνα ανάμεσα σε μέλη του ΚΚΕ και χωροφύλακες που επιχειρούσαν να διαλύσουν την συκγέντρωσή τους σκοτώθηκε ο αστυφύλακας Γυφτοδημόπουλος. Οι αρχές κατηγόρησαν... (continuer)
Οι αστοί τρομάξανε
(continuer)
envoyé par Ρικάνρντος Βεντούρης 27/12/2011 - 20:42
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Se veramente Dio esisti

Se veramente Dio esisti
(2010)
Album: Il tempo e l'armonia
Scritta dagli Avion Travel
Signore Mio,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/12/2011 - 18:34
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Non è un film

Non è un film
'album "Sud" (gennaio 2012)

con Natty Fred e Frankie HI-NRG MC

Non sono disponibili le parole originali della parte di Natty Fred. Riportiamo la traduzione italiana.
MANNOIA:
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 27/12/2011 - 18:32
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Crusade

Crusade
[2004]
Lyrics & Music by Aurelio Voltaire Hernández
Album: Then and Again
Long ago I went to war
(continuer)
envoyé par giorgio 27/12/2011 - 18:16
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Les Spermatozoïdes

Les Spermatozoïdes
Les Spermatozoïdes

Chanson française – Les Spermatozoïdes – Ricet Barrier – 1987
Paroles et musique : Ricet Barrier – Bernard Lelou



Ben voyons, Marco Valdo M.I., mon ami, si je m'attendais à ce que tu me proposes une chanson sur les spermatozoïdes... J'aurais compris une chanson sur les rats, les lions, les éléphants, les kangourous, les fourmis, les araignées, les mouches, les poissons, les baleines, les orques, les hiboux, les hirondelles, les aigles, les militaires même... mais les spermatozoïdes... Te serais- tu armé d'un microscope et lancé dans l'exploration microbiologique ? En somme, que viennent faire ces spermatozoïdes dans les Chansons contre la Guerre ?

Pour répondre à ta question, mon ami Lucien l'âne, cette chanson illustre de la façon la plus péremptoire qui soit le fait que la guerre – du moins celle qu'elle décrit entre les spermatozoïdes – durera autant que les espèces... (continuer)
Nous sommes trois cents millions, massés derrière la porte
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/12/2011 - 22:04
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Όχι καινούργιο πόλεμο

Όχι καινούργιο πόλεμο
'Ohi kainoúrgio pólemo
[1972]
Στίχοι: Μίμης Τραϊφόρος
Μουσική: Ζακ Ιακωβίδης
Πρώτη εκτέλεση: Σοφία Βέμπο

Testo di Mimis Traifòros
Musica di Tzak Iakovidis
Prima esecuzione di Sofia Vembo - 1972



Non solo Panos TsavELLAS, cui ovviamente va la mia personale preferenza, ma anche Sofia Vembo meritò l'identificazione con la Grecia. Da famosa cantante leggera dal convenzionale stile anni Trenta si trasformò, nei mesi della guerra italogreca, nella voce della Patria aggredita da Mussolini (vai a: Yorgos Thisvios / Γιώργος Θίσβιος). Occorrerà forse documentare il sito con qualcun'altra delle canzoni dedicate a quella stagione, che segnò per tutti gli anni seguenti lo spirito greco, e magari anche con i tentativi che ella fece, cantando, per scongiurare con buone parole la guerra civile: ma qui propongo una sua canzone più tarda, forse una delle ultime che eseguì prima di ritirarsi improvvisamente... (continuer)
Μα, εγώ που τραγούδησα τον πόλεμο
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 26/12/2011 - 18:21
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20.000 Leghe (in fondo al mare)

20.000 Leghe (in fondo al mare)
[2011]
Album :Vitamia

Testo e musica di Gianmaria Testa
Lyrics and music by Gianmaria Testa

Come ha detto l'autore presentando il brano, qui la parola "Leghe" non va intesa come un'unità di misura...
Il primo fu Capo di Buona Speranza
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- 26/12/2011 - 17:22
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Ákall

Ákall
Lag: Ralph Siegel
Texti: Jónbjörg Eyjólfsdóttir
Söngur: Friðjón Ingi Jóhannsson
Raddir: Aðalheiður Borgþórsdóttir
Gítar: Árni Jóhann Óðinsson
Útsetning og annar hljóðfæraleikur: Einar Bragi Bragason
Album: Austfirskir Staksteinar (1996)

Canzone di Ralph Siegel
Testo islandese: Jónbjörg Eyjólfsdóttir
Canto: Friðjón Ingi Jóhannsson
Voci: Aðalheiður Borgþórsdóttir
Chitarra: Árni Jóhann Óðinsson
Arrangiamento e altri effetti sonori: Einar Bragi Bragason
Album: Austfirskir Staksteinar (1996)


"Þetta gamla Eurovision friðarlag er hér latið fylgja með en það var áður gefið út á 'Fjörðurinn okkar' árið 2000. Þessi texti Jónbjargar Eyjólfsdóttur frá Borgarfirði eystra er orðinn vel þekktur um allt land m.a. verið sunginn af kórum og fleiri aðilum."

"Questa che segue è una vecchia canzone pacifista dell'Eurofestival, pubblicata precedentemente in 'Fjörðurinn okkar' ('Il nostro fiordo')... (continuer)
Vinur minn hvar sem í heiminum er
(continuer)
envoyé par Ríkarður V. Albertsson 26/12/2011 - 15:02
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Ψωμí

Ψωμí
Psomí
Στίχοι: Γιώργος Οικονομίδης
Μουσική: Ramos
Πρώτη εκτέλεση: Πάνος Τζαβέλλας
'Αλμπουμ: Τα τραγούδια της κατοχής - 1980

Testo di Yorgos Ikonomidis
Musica di Ramos
Primo interprete: Panos Tzavellas
Album: Τα τραγούδια της κατοχἠς
("Le canzoni dell'occupazione") - 1980



ΤΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΟΧΗΣ
CANZONI DELL'OCCUPAZIONE



"Cominciamo a conoscere Panos Tzavellas", aveva detto Gian Piero Testa nella sua introduzione a Ο κυρ-Παντελής. Adesso cominciamo invece a addentrarci in un suo album fondamentale, quelle Τραγούδια της κατοχής ("Canzoni dell'occupazione") che provengono da uno che l'occupazione (e la susseguente guerra civile) la visse sulla sua pelle. E non è un modo di dire nel caso di Panos Tzavellas: tre condanne a morte, una gamba persa in combattimento. Panos Tzavellas è, in Grecia, il cantore della Resistenza. Non a caso, dato che il suo cognome contiene la parola Ελλάς... (continuer)
Βρες αν μπορείς
(continuer)
envoyé par Ρικάρντος Βεντούρης 26/12/2011 - 11:29
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Moral Crusade

Moral Crusade
[1987]
Album: Scum
A superiority complex
(continuer)
envoyé par giorgio 26/12/2011 - 10:02
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Réquiem para San Pocho de Ludueña

Réquiem para San Pocho de Ludueña
[2008]

Album "Aliento a Mate Amargo"

"Réquiem para San Pocho de Ludueña" es el mejor homenaje que pudimos hacerle a Claudio Lepratti, que es Testimonio de entrega y trabajo por y con las que más y excluidos del sistema."
Pocho adonde vas
(continuer)
envoyé par adriana 26/12/2011 - 09:52
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For God and Country

For God and Country
[2004]
Lyrics by Graham Henderson
Music by Claudio Barberi
Album: Vocals

Another song coming out of the collaboration between me and Graham Henderson, his are the lyrics while I did music and singing...the bass is a totally live played track and same for the skankin' guitar...enjoy and... think !!!

(This song is born again by the great writing skills of Graham, who wrote those lyrics inspired by my track "In the name of God"...
This is clearly an anti-war song...War has no meanings, no reason, nothing can be settled with it.. War has no winners, there can be only losers, suffering hate and degradation of human beings and nature...war brings out all the worst in human nature, all the Babylon that lays in mankind as single individuals and as a whole... )
(Religion Wars)
(continuer)
envoyé par giorgio 26/12/2011 - 09:50
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Πατάω ένα κουμπί

Πατάω ένα κουμπί
Patáo éna koumbí
Στίχοι: Πάνος Τζαβέλλας
Μουσική: Πάνος Τζαβέλλας
Πρώτη εκτέλεση: Πάνος Τζαβέλλας
'Αλμπουμ: Τα τραγούδια της κατοχής - 1980

Testo e musica di Panos Tzavellas
Primo interprete: Panos Tzavellas
Album: Τα τραγούδια της κατοχἠς
("Le canzoni dell'occupazione") - 1980



ΤΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΟΧΗΣ
CANZONI DELL'OCCUPAZIONE



"Cominciamo a conoscere Panos Tzavellas", aveva detto Gian Piero Testa nella sua introduzione a Ο κυρ-Παντελής. Adesso cominciamo invece a addentrarci in un suo album fondamentale, quelle Τραγούδια της κατοχής ("Canzoni dell'occupazione") che provengono da uno che l'occupazione (e la susseguente guerra civile) la visse sulla sua pelle. E non è un modo di dire nel caso di Panos Tzavellas: tre condanne a morte, una gamba persa in combattimento. Panos Tzavellas è, in Grecia, il cantore della Resistenza. Non a caso, dato che il suo cognome contiene la parola... (continuer)
Πατάω ένα κουμπί
(continuer)
envoyé par Ρικάνρντος Βεντούρης 26/12/2011 - 00:04
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Gimme Shelter

Gimme Shelter
Ogni volta che ascolto questa canzone (e lo faccio spesso) mi commuovo. Si annovera come già è stato detto tra quelle "immortali"
Alberto 25/12/2011 - 17:57
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Le cul de la patronne

Le cul de la patronne
Le Cul de la Patronne

Chanson française – Le Cul de la Patronne - Ricet Barrier – 1987
Paroles et musique : Ricet Barrier et Bernard Lelou.

Ben... En voilà une chanson... On dirait une chanson de corps de garde... Évidemment, ça doit avoir quelque chose à voir avec la guerre...

Tu ne te trompes en rien, mon bon Lucien, mon ami l'âne aux yeux noirs comme la bouche d'un soixante-quinze. Il est mille façons de traiter la guerre... à commencer par le mépris, mais immédiatement après, moi, je place l'humour et l'ironie. Ce qui est précisément le propos de cette chanson... En même temps, elle parle de la réalité militaire et de la misère morale de vie du soldat. Et puis, elle me permet de faire entrer Ricet Barrier dans les CCG – Chansons contre la Guerre.

Bon d'accord, mais à part cette histoire de cul, qu'a-t-elle de si fameux cette chanson...

D'abord, le texte est une petite merveille...... (continuer)
Devant le casernement, il y a un petit café
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/12/2011 - 13:25
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Polluted Minds

Polluted Minds
[1987]
Lyrics & Music by Justin Broadrick
Album: Scum
They not only pollute the air
(continuer)
envoyé par giorgio 25/12/2011 - 11:34
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Peace in Our Time

Peace in Our Time
[2006]
Lyrics & Music by Lee Stewart

Inspired by Neil Young's Living With War Today Web Page
What would it take
(continuer)
envoyé par giorgio 25/12/2011 - 09:52
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Happy Xmas (War is Over)

Happy Xmas (War is Over)
War is over if YOU want it...in Iraq.
Daniel 25/12/2011 - 09:34
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Για την ανάστασή σου λαέ μας

Για την ανάστασή σου λαέ μας
Gia tin anástasí sou laé mas
Στίχοι: Πάνος Τζαβέλλας
Μουσική: Πάνος Τζαβέλλας
Πρώτη εκτέλεση: Νατάσα Παπαδοπούλου
'Αλμπουμ: Τα τραγούδια της κατοχής - 1980

Testo e musica di Panos Tzavellas
Primo interprete: Natascia Papadopoulou
Album: Τα τραγούδια της κατοχἠς
("Le canzoni dell'occupazione") - 1980



ΤΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΟΧΗΣ
CANZONI DELL'OCCUPAZIONE



"Cominciamo a conoscere Panos Tzavellas", aveva detto Gian Piero Testa nella sua introduzione a Ο κυρ-Παντελής. Adesso cominciamo invece a addentrarci in un suo album fondamentale, quelle Τραγούδια της κατοχής ("Canzoni dell'occupazione") che provengono da uno che l'occupazione (e la susseguente guerra civile) la visse sulla sua pelle. E non è un modo di dire nel caso di Panos Tzavellas: tre condanne a morte, una gamba persa in combattimento. Panos Tzavellas è, in Grecia, il cantore della Resistenza. Non a caso, dato che il suo cognome... (continuer)
Για την ανάστασή σου λαέ μας
(continuer)
envoyé par Ρικάνρντος Βεντούρης 25/12/2011 - 01:54
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Onward Righteous Soldier - Da Killah Riddim

Onward Righteous Soldier - Da Killah Riddim
[2004]
Lyrics by Graham Henderson
Music by Claudio Barberi

"Another song with lyrics by Graham Henderson telling us about the sadness, wrongs and contradictions of wars..."

"Again the lyrics fitted with my Da Killah Riddim and I liked the fact that people could listen to a conscious message while dancing..."
Onward righteous soldier
(continuer)
envoyé par giorgio 24/12/2011 - 19:45
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Healing the Nations

Healing the Nations
[2005]
Lyrics & Music by Claudio Barberi
Album: Vocals

Song about global capitalism-imperialism and the need to overthrow it..
"Just the need for Justice inna dis world.."
No time
(continuer)
envoyé par giorgio 24/12/2011 - 18:22
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Instinct of Survival

Instinct of Survival
[1987]
Lyrics & Music by Nicholas Bullen and Justin Broadrick
Album: Scum
Advertise the product you make
(continuer)
envoyé par giorgio 24/12/2011 - 16:53
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Multinational Corporations

Multinational Corporations
[1987]
Lyrics & Music by Nicholas Bullen
Album: Scum

Scum is the first album by the English grindcore band Napalm Death, released in 1987 through Earache Records.
The Side A of the Scum album was originally recorded for £50.00 at Rich Bitch studio (Birmingham, England) in August 1986: it was intended to form part of a split release with the English crossover thrash band Atavistic on Manic Ears (Bristol, England). After an extensive line-up change, the second half of Scum was recorded in May 1987 at Rich Bitch studio. The album was released as a single album through Earache in July 1987. Notably, only drummer Mick Harris played on both sides of the album..
Multinational corporations
(continuer)
envoyé par giorgio 24/12/2011 - 15:42
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Dove l'aria è polvere

Dove l'aria è polvere
ma il testo che l' ha scritto? E' della pausini o lei si limita a cantarla?
Perchè è l' unica canzone della pausini ad avere un senso profondo!
hjj 24/12/2011 - 04:42
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Rote Melodie

Rote Melodie
Chanson allemande – Rote Melodie – Kurt Tucholsky – 1922
Première interprète : Rosa Valetti
Musique de Friedrich Hollander

Rosa Valetti était une actrice de cinéma et de cabaret et une chanteuse. Fondatrice du célèbre « Cabaret Grössenwahn » (Grands délires ?) au café de l'Ouest à Berlin ; elle fut l'interprète de la première mise en scène de L'Opéra de Quatre Sous de Bertolt Brecht et elle tînt un rôle important dans plusieurs films fameux de cette époque, de « L'ANGE BLEU » à « M, LE MAUDIT ». Kurt Tucholsky écrivit spécialement pour elle cette « MÉLODIE ROUGE » que Valetti présentait souvent dans ses performances théâtrales.

Kurt Tucholsky, l'auteur du texte de cette chanson, était un écrivain, poète, journaliste et un des plus importants auteurs satiriques allemands. Né en 1890 dans une famille juive d'origine polonaise, Tucholsky dès sa jeunesse composa des textes satiriques régulièrement... (continuer)
MÉLODIE ROUGHE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/12/2011 - 22:22
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Figli di Chernobyl

Figli di Chernobyl
[2011]
Album :Daparte In Folk

Insieme a Danilo Sacco
Io per te, ci sarò
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/12/2011 - 21:23
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Smiley

Smiley
‎[1969]‎

Questo è uno strano caso di canzone con un’apparente doppia paternità.‎
Stando ad alcuni siti, tra cui en.wikipedia, “Smiley” fu scritta nel 1969 da Ronnie Burns e Johnny ‎Young, altro famoso artista australiano. I due furono ispirati dalla storia di un loro amico, tal ‎Normie Rowe, anch’egli cantante, che era stato spedito a combattere in Vietnam e ne era tornato ‎talmente malconcio da dover interrompere la propria carriera artistica.‎
Invece, sul sito Hard To ‎Find Songs la stessa canzone viene attribuita al cantautore neozelandese Craig Scott che l’avrebbe ‎composta nel 1971 “regalandola” poi a Burns.‎
Siccome la prima tesi mi è sembrata più convincente e confortata da riscontri, ho deciso di attribuire ‎‎“Smiley” a Ronnie Burns, che oltre tutto è un campione di taekwondo e non vorrei che s’incazzasse ‎con me…
Smiley, your out in the world today
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/12/2011 - 14:36
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The Work Is Done

The Work Is Done
‎[1971]‎
Dall’album “Operation” (Attenzione! Copertina raccapricciante!), il secondo per questa - ancora ‎viva e vegeta - “krautrock” band.‎

The work is done, the work is done
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/12/2011 - 13:48
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Little Johnny From Down the Street

Little Johnny From Down the Street
‎[1970]
Canzone che dà il titolo all’album di quell’anno, verso la fine della carriera di questo duo country.‎



E sotto la melodia rassicurante e patriottica del country c’è invece un testo tristissimo che racconta ‎di un ragazzino, tormento e gioia di una piccola comunità, che la guerra in Vietnam ha strappato ‎all’affetto di tutti, anche della piccola Janie – la stessa Janie cui il monello era solito fare terribili ‎dispetti – vedova dell’amore del piccolo Johnny ancor prima di diventarne la sposa…‎
Una canzone sull’inutile sacrificio di quasi 60.000 giovani e giovanissimi americani in una terribile ‎guerra che fu utile solo ad arricchire e rafforzare il Potere politico-militare-industriale statunitense.‎
Who threw a brick through my front glass?‎
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/12/2011 - 13:01
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Well Come Back Home

Well Come Back Home
‎[1970]‎
Da “(Untitled)”, nono album de The Byrds.‎
Scritta da Skip Battin.‎



Una canzone sul ritorno di un soldato dal Vietnam e sull’imbarazzo, suo e di chi lo accoglie, nel ‎riuscire a parlare, a raccontare l’orrore della guerra… “Se vuoi parlarne, fallo con me. Avrò paura ‎ad ascoltare e tu avrai paura a raccontare ma, per favore, non raccontare nulla a mamma e papà…”‎

‎“Sono stato toccato di persona dalla situazione in Vietnam, e ciò che provavo l’ho trasfuso in questa ‎canzone. Avevo un amico, un compagno di liceo che è morto laggiù e credo che all’epoca il mio ‎pensiero andasse proprio a lui” (Skip Battin, in “The Byrds: Timeless Flight Revisited”, di Johnny ‎Rogan, 1998)‎

La lunghissima suite (il brano più lungo nella produzione de The Byrds) si conclude con Skip ‎Battin che recita il mantra buddista di scuola sino-giapponese 南無妙法蓮華経, Nam myōhō renge ‎kyō.‎
Well come back home, ‎
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/12/2011 - 11:59
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Troppi lavori del cazzo

Troppi lavori del cazzo
Version française - TROP DE BOULOTS À LA CON – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Troppi lavori del cazzo – Fucktotum – 2002

Quel titre et quelle chanson et juste avec ça... Ce qu'elle raconte, c'est vraiment le destin des pauvres dans la Guerre de Cent Mille Ans que les riches mènent constamment contre le pauvres pour étendre leurs empires, renforcer leurs pouvoirs, accroître leurs profits et toujours mieux exploiter les gens... Elle rappelle d'ailleurs une de tes chansonchômes wallonnes d'expression française... Y a plein de chômeurs en Wallonie et ce passage :

« Y a pas d'emplois en Wallonie
Que des petits boulots, que de la tonte de gazon
Rien que de l'intérim et des trucs à la con. »

Et malgré tout ce que les riches et leurs supporters racontent, malgré les fables gouvernementales, les élucubrations erratiques des économistes, les cornichonneries libérales... Pour les pauvres,... (continuer)
TROP DE BOULOTS À LA CON
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/12/2011 - 10:27
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Ballad for a Soldier

Ballad for a Soldier
‎[1971]‎
Dall’album “Asylum Choir II”‎
Scritta da Leon Russell ‎
Musica di Leon Russell e Marc Benno ‎



‎Canzone dedicata al tenente William “Rusty” Calley della Compagnia C ‎dell'Undicesima Brigata di fanteria leggera dell’esercito degli Stati Uniti d’America, responsabile ‎diretto (ma anche capro espiatorio, che nessuno dei suoi superiori fu mai neppure inchiestato come ‎mandante ed ispiratore) del massacro di My Lai (Sơn Mỹ), Sud Vietnam, quando il 16 marzo 1968 ‎l’unità in missione “search & destroy” da lui comandata seviziò, torturò, stuprò, mutilò ed uccise tra ‎i 300 e i 500 civili vietnamiti inermi, in maggioranza donne e bambini.‎

William Calley fu in un primo tempo condannato all’ergastolo ma poi di fatto fu perdonato da ‎Nixon nel 1974. E c’è da dire che, purtroppo – anche a giudicare dal numero di canzoni in sua ‎difesa o addirittura apologetiche – la stragrande maggioranza... (continuer)
When I was just a young boy
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/12/2011 - 10:07




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