Versione italiana integrale di Gian Piero Testa [2012]
Complete Italian version by Gian Piero Testa [2012]
Ολόκληρη ιταλική μετάφραση του Tζαν Πιέρο Τέστα [2012]
Fuente Ovejuna è una commedia in versi in tre atti in lingua spagnola di Lope de Vega. Fu pubblicata per la prima volta a Madrid nel 1619 nella Docena parte de las comedias de Lope de Vega, ma venne scritta tra il 1612 e il 1614.
La vicenda è nel XV secolo nella cittadina di Fuente Ovejuna (Fuente Obejuna), commenda dell'ordine di Calatrava nella provincia di Córdova, di cui è titolare Fernán Gómez. Questi appoggia Giovanna la Beltraneja contro i re cattolici Isabella e Ferdinando. Il commendatore pretende lo ius primae noctis dagli abitanti del paese, e di fronte al loro rifiuto fa rapire i giovani Laurencia e Frondoso, il giorno delle loro nozze, per poter approfittare di lei e punire lui dell'affronto. Questa tuttavia scappa... (continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 11/1/2012 - 10:35
Prima di dedicarmi come si deve sia a questa "paginona" sia a quella di Τραγοὐδια της Λευτεριάς, Gian Piero, ti ringrazio per il "latinorum" (che scrivi, devo dire, eccelsamente!). Le canzoni le ho finalmente cancellate: un po' avevo atteso che tu inserissi gli album completi, e un po' avevo avuto problemi con la cancellazione. In pratica, Thanos Mikroutsikos non mi risultava manco presente nel sito. E ti spiego perché.
In questo sito, quando si deve cancellare una pagina, si ricorre a un comando nella "stanza dei bottoni" in base al quale si deve cercare il cognome dell'autore scritto in caratteri latini. Per questo motivo, a suo tempo ti dissi di scrivere sempre prima il nome traslitterato: i caratteri greci non sono riconosciuti dal comando.
Inoltre, il nome degli autori in alfabeti diversi da quello latino devono essere inseriti secondo uno schema fisso, che è il seguente. Ti faccio... (continuer)
Anche senza andare nella stanza dei bottoni si può disapprovare la canzone (abilitata = No) e a quel punto appare nella lista delle canzoni in approvazione e da lì si può eliminare.
Io ti ringrazio, Riccardo,e mi scuso di non avere a suo tempo capito le tue istruzioni. Ora mi sembrano chiarissime; però me le stampo e, infilate in una busta di plastica, ne quid detrimenti capiant, me le tengo davanti al computer da leggersi ogniqualvolta abbia da inserire un autore nuovo.
Il tuo giudizio sul mio latino mi lascia estasiato. Da decenni non "componevo" e neppure ci pensavo più: ma, quando tu hai tradotto la "Guerra di Piero", mi è venuta una voglietta (κέφι) di vedere quanta ruggine si fosse depositata sugli ingranaggi miei. Ho fatto un po' di fatica, lo confesso, perché le parole che cercavo nella mente mi arrivavano tutte in greco. Pensa che sono andato a controllare il numero "tria", perché lo sospettavo di...non essere latino.
Verrei ben volentieri a Firenze, per imparare quanto occorre e per cavarmi un po' fuori dalle tristezze. Ma sono proprio le tristezze che... (continuer)
Ecco, la pagina è terminata. Ho fatto un po' di esperimenti con la disposizione grafica dei testi; spero che questo nuovo layout sia piacevole. Sul tuo latino, Gian Piero, torno a dire che non soltanto è eccellente ma ha una caratteristica per me ancora più importante: è scritto in modo naturale, da lingua viva. Non è forzatamente ieratico; te lo dice uno che, fin da ragazzo, ha sempre cercato di considerarlo una lingua come tutte le altre. Κουράγιο, λοιπόν, Gian Piero; si va avanti prendendo tutto ciò che c'è di bello. E, a proposito, ti saluto con una foto del villaggio di Fuente Obejuna, che mi sembra un gran bel posto:
Sembra che, nell'antichità, il nome della località fosse Fons Mellaria; da qui la primitiva denominazione di Fuente Abejuna ("fonte delle api"), divenuta poi "Obejuna" (= delle pecore). Ma gli abitanti vengono ancora detti mellarienses. Il nome del villaggio ha quattro varianti che si possono ancora usare liberamente: Fuente Obejuna, Fuenteobejuna, Fuente Ovejuna, Fuenteovejuna.
Ho letto la traduzione presente in questa pagina, e ho notato che molto si differenzia dalla mia, nonostante entrambe siano piuttosto attinenti all'originale, così ho deciso di proporre la mia personale traduzione, che spero apprezzerete.
Nel caso doveste notare errori, vi prego di comunicarmeli a: no_comment_lil@hotmail.com , grazie.
GUERRA CIVILE (continuer)
envoyé par Eva Lilith Garavaglia 11/1/2012 - 15:03
L'analisi di Tibaldo Pianta La Vigna, lo stesso dell'analisi de Lo boièr. Traduzione da BalliFolk:
Questa canzone d'amore è originaria di Béarn (Guascogna).
Una leggenda vuole che l'autore sia Gaston III, Conte di Foix e visconte di Béarn dal 1343, detto Gaston Febus (30/04/1331 - 01/08/1391).
Il soprannome di Febo (sole) gli fu dato per i suoi capelli biondi e per il suo desiderio di potere.
Era un uomo di stato potente ed indipendente. Era anche un uomo molto colto, un mecenate circondato da una brillante corte, appassionato di caccia e... di donne.
Si dice che è sicuramente per farsi scusare le sue numerose infedeltà che scrisse questo canto destinato alla sua sposa Agnese di Navarra quando lei si ritirò presso la sua famiglia in Spagna. Dunque dall'altro lato dei Pirenei, delle montagne.
Di sicuro il canto è anteriore al quindicesimo secolo. Difatti un universitario di... (continuer)
Bartleby 10/1/2012 - 10:35
Prima di metter mano a questa pagina come è dovuto, mi sia permesso un po' di essere fiero (di voi): ora veramente sapete camminare con le vostre zampe, peccato solo che non vogliate diventare amministratori! "Tibaldo Pianta la Vigna" poi è stupendo :-PP Un'altra cosa: trovate da qualche parte (credo che ci sia) anche la versione cantata da Véronique Chalot: so di essere fissato con quella ragazza, ma ha una voce troppo bella per non esserlo. Per il resto...complimenti e basta, anche perché non sapevo affatto che pure "Se chanto" era...catara. A questo punto il percorso è d'obbligo.
Per DQ82: Aspetta a mettere le numerose altre versioni, magari sarà necessario farne una scelta come ho fatto io con Lo boièr. Pagine del genere devono essere sí "corpose" ma non troppo pesanti, è un'esigenza generale.
La "versione bilingue" di Véronique Chalot
Véronique Chalot's "bilingual version"
La "version bilingue" de Véronique Chalot
La "versione bilingue" cantata da Véronique Chalot in "Chansons de Provence" (1991, ried. 1995). In essa sono cantati solo i due ritornelli per due volte, in occitano e in francese.
Ora che la pagina è stata un po' "rimessa", vorrei dire due parole su questa canzone.
Se mi è permessa un'ipotesi basata un po' sulla conoscenza di certe cose e dei meccanismi sia della genuina tradizione popolare, sia della cosiddetta "creazione della tradizione", questa canzone li rappresenta entrambi.
Non c'è alcun dubbio che si tratti di una canzone autenticamente popolare e parecchio antica; ma l'unica canzone per la quale esistono testimonianze dirette e coeve della sua diffusione presso i Catari e del suo "uso" come canzone cifrata, è Lo boièr. Non perché lo ha deciso Riccardo Venturi, ma perché c'è una documentazione ben precisa al riguardo.
Tale uso documentato, a mio parere, deve avere "trascinato" nel discorso della cifratura anche "Se chanta". A prescindere dal valore che poi ha assunto per tutta l'Occitania (è senz'altro anch'essa una "canzone identitaria"), in questo caso... (continuer)
Credo che tu abbia ragione, Riccardo, anche il preciso Tibaldo Piantalavigna nella sua analisi non fa nessun riferimento ai catari o a simbolismi particolari e si limita a dire che, se proprio non fu composta da Gaston III de Foix-Béarn (nel secolo successivo allo sterminio degli albigesi), sarebbe anteriore al XV secolo e probabilmente originaria della Svevia e composta in un dialetto tedesco alemanno...
Però, anche se i catari non c'entrano, perchè non mettere come prima la versione più antica a noi nota, quella del 1349 attribuita a Gaston III dit Fébus?
SE CANTO
Al foun de la prado
Ay un auselou
Touto la ney canto,
Canto sa cansou
Se canto que canto,
Canto pas per you,
Canto per ma mio
Qu'ès alen de you.
Aqeros mountagnos
Que tan hautes soun,
M'empéchoun de beyre
Mas amours oun soun.
Se canto que canto,
Canto pas per you,
Canto per ma mio
Qu'ès alen de you.
Lì accanto, il paesino di Montségur è una meta turistica, in mezzo alle montagne; e ovunque si trova la puntuta croce occitana, rossa e gialla: perché l' Occitania, il paese d' Oc, è una nazione culturale che passa dal Piemonte alla Spagna, e Se chanto, l' inno occitano che traversa i tre paesi, è secondo alcuni il vero canto càtaro, pieno di riferimenti esoterici. Articolo di "Repubblica"
Quante volte avevo ascoltato questa canzone (che fra l'altro fa parte anche della colonna sonora de Il Caimano di Moretti)... senza avere idea di cosa dicesse. E avevo sempre pensato che fosse di Khaled. Un grazie a Gabriele Del Grande. Se poi qualcuno fosse capace di trovare il testo in alfabeto arabo e non in trascrizione, sarebbe una bella cosa.
Maria Santiloni Cavatassi est née en novembre 1928 à Comunanaza dans la province d'Ascoli Piceno. Elle était d'une famille de métayers.
Toute la vie de Maria est un témoignage du chemin pour la conquête de la dignité du monde paysan. De l'appui à la Résistance à l'organisation du syndicat dans les campagnes marchigianes et au-delà. L'histoire de Maria est une part importante de l'histoire du grand "Humanisme" d'origine paysanne et de la longue marche qu'on appelle émancipation.
Je voudrais ajouter une dernière chose à propos de la révolution. Quel est le mot qui l'annonce? Quel est le Mot prononcé, écrit et chanté qui la fait advenir? Le mot est MERCI! Quand Nous recommençons, après une nouvelle éducation sentimentale à dire merci – ou mieux MMMEEERRRCCCIII !!! – alors la révolution est commencée. Je ne me rappelle pas le nom du philosophe qui divisait... (continuer)
Complete Italian version by Gian Piero Testa [2012]
Ολόκληρη ιταλική μετάφραση του Tζαν Πιέρο Τέστα [2012]
Fuente Ovejuna è una commedia in versi in tre atti in lingua spagnola di Lope de Vega. Fu pubblicata per la prima volta a Madrid nel 1619 nella Docena parte de las comedias de Lope de Vega, ma venne scritta tra il 1612 e il 1614.
La vicenda è nel XV secolo nella cittadina di Fuente Ovejuna (Fuente Obejuna), commenda dell'ordine di Calatrava nella provincia di Córdova, di cui è titolare Fernán Gómez. Questi appoggia Giovanna la Beltraneja contro i re cattolici Isabella e Ferdinando. Il commendatore pretende lo ius primae noctis dagli abitanti del paese, e di fronte al loro rifiuto fa rapire i giovani Laurencia e Frondoso, il giorno delle loro nozze, per poter approfittare di lei e punire lui dell'affronto. Questa tuttavia scappa... (continuer)