Dieu est nègre
Y'avait dans la gorge à Jimmy
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/9/2011 - 23:16
Contessa
Ieri sera i Modena hanno cantato Contessa. Versione vecchia e lo fanno da tempo. Avranno cambiato idea o semplicemente constatato che l'originale ha un impatto molto più forte e risce a coinvolgere specialmente visti gli accadimenti degli ultimi tempi.
2/9/2011 - 21:08
[Ain't Gonna Let Nobody] Turn Me Around
Ho letto la Biografia di Joan Baez e volevo far presente che c'è una sua bellissima autobiografia uscita in italia nel 1969:
Baez Joan – Saresti imbarazzato se ti dicessi che t’amo? (Daybreak. An intimate journal)
La lessi allora, con la passione di quegli anni...
Gina Menegazzi
Baez Joan – Saresti imbarazzato se ti dicessi che t’amo? (Daybreak. An intimate journal)
La lessi allora, con la passione di quegli anni...
Gina Menegazzi
Gina Menegazzi 2/9/2011 - 19:23
Gimme Shelter
semplicemente fantastica..come del resto questo gruppo di simpatici ormai "vecchietti" chiamati rolling stones..
samuel 2/9/2011 - 17:12
До свидания, мальчики!
AU REVOIR LES GARÇONS!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Claire NIKITINA 2/9/2011 - 14:14
A Love Supreme (for John Coltrane)
A love supreme
(continuer)
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 2/9/2011 - 13:29
(Just Another) Soldiers Song
A song inspired by the waste of human life that is war.
1916
(continuer)
(continuer)
envoyé par Jon Wisbey 2/9/2011 - 13:14
Il Proibizionista
Version française – LE PROHIBITIONNISTE – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Il Proibizionista – Skiantos – 2005
La consommation mondiale d'opiacées, de cocaïne et de drogues synthétiques est en constante et vertigineuse augmentation malgré la politique prohibitionniste de l'écrasante majorité des gouvernements....
Et les mafias continuent à faire des affaires en or et des dizaines de milliers de morts dans leurs guerres pour le contrôle des marchés.
Et des budgets toujours plus énormes sont consacrés par les États à la « guerre à la drogue » aux frais des (seuls) contribuables.
Et nos prisons (« une réalité inhumaine », Napolitano l'a dit) craquent et sur les 67000 détenus, 16000 sont des toxicodépendants.
Et me revient encore devant les yeux le cadavre martyrisé de Stefano Cucchi, arrêté en possession de drogue et ensuite, massacré par les « gardiens de l'ordre » et laissé crever par les « responsables de la santé »...
Chanson italienne – Il Proibizionista – Skiantos – 2005
La consommation mondiale d'opiacées, de cocaïne et de drogues synthétiques est en constante et vertigineuse augmentation malgré la politique prohibitionniste de l'écrasante majorité des gouvernements....
Et les mafias continuent à faire des affaires en or et des dizaines de milliers de morts dans leurs guerres pour le contrôle des marchés.
Et des budgets toujours plus énormes sont consacrés par les États à la « guerre à la drogue » aux frais des (seuls) contribuables.
Et nos prisons (« une réalité inhumaine », Napolitano l'a dit) craquent et sur les 67000 détenus, 16000 sont des toxicodépendants.
Et me revient encore devant les yeux le cadavre martyrisé de Stefano Cucchi, arrêté en possession de drogue et ensuite, massacré par les « gardiens de l'ordre » et laissé crever par les « responsables de la santé »...
LE PROHIBITIONNISTE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/9/2011 - 13:11
Medley: This Land Is Your Land / Pastures of Plenty / Land
da The Border / La Linea (2001)
Medley:
This Land is Your Land (Woody Guthrie, 1940)
Pastures of Plenty (Woody Guthrie, 1944)
Land (Lila Downs, Paul Cohen, 2001)
Italiano
English
Il mondo di oggi è un mondo di migranti. Lasciamo la nostra terra e veniamo nel "primo mondo". Arriviamo a Los Angeles e New York, Londra e Parigi, attraversiamo il confine in cerca di una vita migliore.
I politici e gli "esperti" spesso ci danno la colpa dei problemi sociali ed economici del momento. Com'è che un paese come gli Stati Uniti, che orgogliosamente si dichiara un "paese di immigrati" tratta gli immigrati come alieni da un altro pianeta? Questi cosiddetti "alieni" si prendono cura dei loro figli, raccogliono la loro frutta e la verdura, puliscono le loro case e accettano ogni lavoro immaginabile in cambio degli stipendi più bassi. È troppo chiedere che agli immigrati vengano garantiti i più... (continuer)
Medley:
This Land is Your Land (Woody Guthrie, 1940)
Pastures of Plenty (Woody Guthrie, 1944)
Land (Lila Downs, Paul Cohen, 2001)
Italiano
English
Il mondo di oggi è un mondo di migranti. Lasciamo la nostra terra e veniamo nel "primo mondo". Arriviamo a Los Angeles e New York, Londra e Parigi, attraversiamo il confine in cerca di una vita migliore.
I politici e gli "esperti" spesso ci danno la colpa dei problemi sociali ed economici del momento. Com'è che un paese come gli Stati Uniti, che orgogliosamente si dichiara un "paese di immigrati" tratta gli immigrati come alieni da un altro pianeta? Questi cosiddetti "alieni" si prendono cura dei loro figli, raccogliono la loro frutta e la verdura, puliscono le loro case e accettano ogni lavoro immaginabile in cambio degli stipendi più bassi. È troppo chiedere che agli immigrati vengano garantiti i più... (continuer)
It's a mighty long row that my poor hands have hoed
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 1/9/2011 - 22:08
Pastures of Plenty
The Asch Recordings Vol. 1 (1944)
Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.
Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship
Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.
Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship
Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
It's a mighty hard row that my poor hands have hoed
(continuer)
(continuer)
1/9/2011 - 21:45
Ο Ναπολιτάνος
grazie di questa pagina e del suo commento. non conoscevo la canzone. bellissima.
Tizianp 1/9/2011 - 18:17
Jump You Fuckers (a Song for Wall Street)
[2008]
Album “Maybe Nothing's Wrong” del 2009
Con la premessa che sono solo un innocuo scrivano, che non ho mai torto una zampetta una nemmeno ad un ragno né intendo farlo in futuro, e che da un sito come questo non si può e non si deve incitare alla guerra (ma mandare a fare in culo chi la guerra la fà, questo sì, e che la faccia con le armi che uccidono o con quelle che affamano), beh, mi pare che avessero visto giusto – dal punto di vista dell’obiettivo da colpire, certamente non del metodo barbaro usato per colpirlo – gli anarchici italiani seguaci di Luigi Galleani che il 16 settembre 1920 fecero saltare un carro pieno di dinamite davanti al cuore finanziario dell’America e del mondo.
Certamente quell’attentato, di cui fu ritenuto responsabile un amico di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – tal Mario Buda, romagnolo, che però negò fino alla morte l’addebito - fu una ritorsione particolarmente... (continuer)
Album “Maybe Nothing's Wrong” del 2009
Con la premessa che sono solo un innocuo scrivano, che non ho mai torto una zampetta una nemmeno ad un ragno né intendo farlo in futuro, e che da un sito come questo non si può e non si deve incitare alla guerra (ma mandare a fare in culo chi la guerra la fà, questo sì, e che la faccia con le armi che uccidono o con quelle che affamano), beh, mi pare che avessero visto giusto – dal punto di vista dell’obiettivo da colpire, certamente non del metodo barbaro usato per colpirlo – gli anarchici italiani seguaci di Luigi Galleani che il 16 settembre 1920 fecero saltare un carro pieno di dinamite davanti al cuore finanziario dell’America e del mondo.
Certamente quell’attentato, di cui fu ritenuto responsabile un amico di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti – tal Mario Buda, romagnolo, che però negò fino alla morte l’addebito - fu una ritorsione particolarmente... (continuer)
Hey Mr Wall Street on the Fiftieth floor,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/9/2011 - 10:24
Listen
[2011]
Dall’album “Liberty”
Dall’album “Liberty”
Listen to the sound that you hear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/9/2011 - 08:50
Ora lo so (Mostar)
(Testo e musica di Emanuele Dabbono)
Scappare o tendere una mano
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 20:03
Parcours:
Guerre des Balkans dans les années 90, Ponts
L'Internationale
ITALIANO / ITALIAN 4
Noi siamo i Proletari in Lotta!
Noi siamo i Proletari in Lotta! (We are the Struggling Proletarians!)
Franco Fortini - Luigi Manconi - Pino Masi, 1970
Noi siamo i Proletari in Lotta!
Noi siamo i Proletari in Lotta! (We are the Struggling Proletarians!)
Franco Fortini - Luigi Manconi - Pino Masi, 1970
Una delle tante – e molto simili fra loro - versioni della cosiddetta “Internazionale di Fortini” (forse una sua "protoversione"). Questa fu scritta da Franco Fortini, Luigi Manconi e Pino Masi mentre aspettavano un qualche treno alla stazione Cadorna di Milano nel 1970.Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble [Bartleby]
Noi siamo i Proletari in lotta!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 15:32
Viva l’America!
[1986]
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Viva l’America! è dell’86. Non l’ho scitta, voglio dire, ventenne, sull’onda del Vietnam, nè nel ’91, quarantacinquenne, per la ‘guerra del golfo’, nè adesso, sessantenne, per il nuovo disastro irakeno. Mi è ‘fiorita’ per strada nell’86, ben prima della guerra: tornai di corsa a casa, a Trapani, per segnare le parole e poi, scritta su carta, la provai, pian piano tra me, tutta la notte.
E’ ancora oggi di buon ausilio didattico: per esempio, ora sessantenne, la canto in Sapienza a Pisa, gratis, tutte le volte che passando per aule affollate di studenti, li trovo pronti, in attesa di un ‘prof’ in accademico ritardo. E’ ballata ironica, ‘falso-filoamericana’… Pino Masi
E’ ancora oggi di buon ausilio didattico: per esempio, ora sessantenne, la canto in Sapienza a Pisa, gratis, tutte le volte che passando per aule affollate di studenti, li trovo pronti, in attesa di un ‘prof’ in accademico ritardo. E’ ballata ironica, ‘falso-filoamericana’… Pino Masi
Viva l’America!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 15:06
La bomba atomica
[1966/67?]
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzoniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
No!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 14:33
È proprio inutile
[1966?]
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzioniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
Testo trovato su Pino Masi. Quarant’anni di canzoni. Dal Canzioniere Pisano al Tribal Karma Ensemble
“Fu allora che, dai cortili delle Accademie delle Belle Arti (fin lì ben poco utilizzate), dalle soffitte dove dipingevi isolato in quarantena, dalle aule delle sedi universitarie, dalle misere stanze in affitto dove, separato, studiavi, dalle entusiasmanti - ma solo estive - escursioni in autostop (nelle culture di un’Europa vissuta solo ‘on the road’) e dalla assidua lettura dei coevi poeti e scrittori californiani, [fu allora che] la nostra deliziosa pratica, sostanzialmente innocua e socialmente indispensabile, dell'appena scoperto e universalmente diffuso 'love&peace' - gioiosa affermazione del diritto di tutti alla vita - dovette trovare - e fu così anche nell'Arte - altre forme (nella naturale nostra opposizione mondiale alla guerra, nel dissenso alla politica dei blocchi... (continuer)
É proprio inutile
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 14:22
Effetti collaterali
(2008)
Filippo Margheri - voce
Ghigo Renzulli - chitarra
Roberto Terzani - Basso
Gianmarco Colzi - batteria
Filippo Margheri - voce
Ghigo Renzulli - chitarra
Roberto Terzani - Basso
Gianmarco Colzi - batteria
Effetti collaterali
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 14:03
Lettera mai scritta
Когда-нибудь написанное письмо
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 13:57
Il peggio è passato
2009
Barabba
Una storia d'amore della mia generazione, con la precarietà e la disoccupazione, che poi diventano anche precarietà personale...
Barabba
Una storia d'amore della mia generazione, con la precarietà e la disoccupazione, che poi diventano anche precarietà personale...
La Maleducazione, la disocuppazione,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/8/2011 - 13:44
Canto dei minatori
[1882]
Dalla raccolta poetica intitolata “Giustizia”, pubblicata per la prima volta a Catania nel 1883 e poi ripubblicata con integrazioni nel 1915 a Milano con il titolo “Giustizia ed altre poesie politiche e sociali”. Di questa stessa raccolta fa pure parte il Canto dei mietitori.
Testo trovato sul blog di Salvatore Lo Leggio
Una poesia-canzone che anticipa di una decina di anni i sentimenti che tra il 1891 ed il 1893 saranno alla base del movimento democratico e socialista dei Fasci siciliani, schiacciato nel sangue dai carabinieri di Francesco Crispi.
In realtà Rapisardi, allo scoppiare dei moti siciliani, consigliò la calma, ritenendo che la rivolta fosse “intempestiva” e mancasse di chiari obiettivi e di leader efficienti. Fu attaccato per questo da molti socialisti del settentrione, ai quali a tono rispose: “Io ho finalmente consigliato la moderazione e la calma, perchè non ho... (continuer)
Dalla raccolta poetica intitolata “Giustizia”, pubblicata per la prima volta a Catania nel 1883 e poi ripubblicata con integrazioni nel 1915 a Milano con il titolo “Giustizia ed altre poesie politiche e sociali”. Di questa stessa raccolta fa pure parte il Canto dei mietitori.
Testo trovato sul blog di Salvatore Lo Leggio
Una poesia-canzone che anticipa di una decina di anni i sentimenti che tra il 1891 ed il 1893 saranno alla base del movimento democratico e socialista dei Fasci siciliani, schiacciato nel sangue dai carabinieri di Francesco Crispi.
In realtà Rapisardi, allo scoppiare dei moti siciliani, consigliò la calma, ritenendo che la rivolta fosse “intempestiva” e mancasse di chiari obiettivi e di leader efficienti. Fu attaccato per questo da molti socialisti del settentrione, ai quali a tono rispose: “Io ho finalmente consigliato la moderazione e la calma, perchè non ho... (continuer)
Tra cieche forre, tra rocce pendenti
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/8/2011 - 09:16
El pover Luisin
anonyme
Il Castelin sara' il combattente Bartolomeo Bessi Castellini, forlivese. Cercalo sull'internet,
Antonio 31/8/2011 - 01:57
Sole silenzioso
La biografia del gruppo non so da dove sia stata ripresa, ma non credo che l'abbiamo scritta noi. Ora semmai la integro con l'articolo di Wikipedia. Ciao
CCG/AWS Staff 30/8/2011 - 23:12
A paghjella di l'impiccati
Quatrième couplet [Quarta strofa] :
Sè vo ghjunghjite in Niolu
(continuer)
(continuer)
envoyé par mauriziu 30/8/2011 - 15:09
Cumiziu
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.
Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dallo spettacolo musicale “Cantende s’istoria nostra”.
Il duro lavoro in miniera, l’incidente, la morte, la protesta dei minatori che lavorano nelle profondità della terra per quattro soldi, rischiando la vita, per ingrassare i proprietari, quei ricchi che poi depredano e violentano la Sardegna costruendo nei posti più belli alberghi di stralusso per altri ricchi sfruttatori come loro, mentre i minatori non hanno quasi di che campare…
Totu sa di' marrendi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/8/2011 - 14:02
Cantendi sa storia nosta
CANTANDO LA NOSTRA STORIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/8/2011 - 13:52
I pistacchi di Adele
[2010]
Testo e Musica di Cono Cinquemani
Testo e Musica di Cono Cinquemani
Ghiacciavo dentro e fuori ridevo
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/8/2011 - 13:15
Quieren dinero
Quieren dinero, vogliono i soldi, i miei pochi spiccioli, quelli con cui non arrivo nemmeno a fine mese, e non si accontentano di questo, vogliono anche il mio sangue... Mi hanno costretto ad andare a "servire la Patria" buttando nel cesso un anno della mia giovane vita, mi hanno costretto a pagare un sacco di soldi e a mangiare merda per formarmi nelle loro Università, e adesso non posso nemmeno computare quell'anno inutilmente sprecato, quegli anni di sofferenze ed umiliazioni (grazie ai quali oggi sono solo un precario) per andarmene in pensione...
Vabbè, morirò al mio posto, seduto alla scrivania o in piedi al tornio ma - ve lo giuro su Clint Eastwood - qualcuno di 'sti porci lo trascinerò all'inferno com me prima di schiattare!
Vabbè, morirò al mio posto, seduto alla scrivania o in piedi al tornio ma - ve lo giuro su Clint Eastwood - qualcuno di 'sti porci lo trascinerò all'inferno com me prima di schiattare!
Bartleby 30/8/2011 - 13:10
Cuncimi
Mah,..non credo proprio, Davide.. Comunque grazie di cuore.
Ciao, Cono.. e complimentissimi: vai forte, continua così. Sei tutti noi!!
Ciao, Cono.. e complimentissimi: vai forte, continua così. Sei tutti noi!!
giorgio 30/8/2011 - 13:07
Lo estamos pasando muy mal
"Yo sé que a la gente de derecha le gustan Los Prisioneros, porque cuando Chile estaba lleno de prisioneros, estaban felices."
Jorge González de Los Prisioneros durante un'apparizione televisiva nel 2003.
Jorge González de Los Prisioneros durante un'apparizione televisiva nel 2003.
Bartleby 30/8/2011 - 11:44
×
Chanson française – Dieu est nègre - Léo Ferré – 1958
Cette fois, Lucien l'âne mon ami, voici une chanson de notre ami Léo que les CCG avaient perdue de vue. Et quelle chanson ! Tu vas voir, une vraie belle chanson comme on n'en fait plus. Une chanson qui a certainement bien plu à Boris Vian et à son double étazunien Vernon Sullivan. Une chanson qui fait comme un écho à « I shall spit on your graves » de Sullivan, que Boris traduisit sous le titre hautement anti-guerrier de « J'irai cracher sur vos tombes ». Mais ceux qui auront été jusqu'à le lire (j'allais dire oser lire), comme toi mon ami Lucien l'âne, savent pertinemment que ce roman si bien traduit du français en français raconte vraiment une histoire du Sud des Zétazunis, une histoire de Louisiane ou d'Alabama. Une histoire torride à bien des égards ouverts. Au passage, rendons à Vian ce qui est à Vian et à Sullivan... (continuer)