My White Bicycle
Ehi, lo volete vedere un carrarmato usato per una buona causa?
E' quello guidato dal sindaco ecologista di Vilnius, la capitale della Lituania, città "patrimonio dell'umanità", nella sua battaglia contro gli automobilisti dal parcheggio "facile"... Ed il buon Artūras Zuokas s'incazza di brutto quando il solito riccastro in odore di mafia lascia la sua Mercedes cagata su di una pista ciclabile!
E' quello guidato dal sindaco ecologista di Vilnius, la capitale della Lituania, città "patrimonio dell'umanità", nella sua battaglia contro gli automobilisti dal parcheggio "facile"... Ed il buon Artūras Zuokas s'incazza di brutto quando il solito riccastro in odore di mafia lascia la sua Mercedes cagata su di una pista ciclabile!
Bartleby 3/8/2011 - 17:26
Cantendi sa storia nosta
[1978]
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Dall’album che raccoglie le canzoni tratte dall’omonimo spettacolo musicale.
Apu inghitzau a sou,
(continuer)
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envoyé par Bartleby 3/8/2011 - 15:13
L'apprendista
[1977]
Dall’album “L’apprendista”
E’ di questi giorni l’accordo sulla nuova disciplina dell’apprendistato che tutti, CGIL compresa, salutano come cosa buona… Mah, non finirà magari che gli “imprenditori” sfuggirano alle nuove garanzie ricorrendo di meno all’apprendistato e di più agli stages e ai tirocini formativi con cui possono continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle di chi cerca lavoro?
Dall’album “L’apprendista”
E’ di questi giorni l’accordo sulla nuova disciplina dell’apprendistato che tutti, CGIL compresa, salutano come cosa buona… Mah, non finirà magari che gli “imprenditori” sfuggirano alle nuove garanzie ricorrendo di meno all’apprendistato e di più agli stages e ai tirocini formativi con cui possono continuare a fare il bello ed il cattivo tempo sulla pelle di chi cerca lavoro?
Nell'anno della truffa
(continuer)
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envoyé par Bartleby 3/8/2011 - 14:47
Buon lavoro
[1977]
Dall’album “L’apprendista”
Dall’album “L’apprendista”
Ogni mattina l'orchestra radiofonica
(continuer)
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envoyé par Bartleby 3/8/2011 - 14:27
Bel paese l'Italia
[1901]
Pubblicato il 21 febbraio del 1904 sul n. 5, anno I di “Azione Socialista”, settimanale della sezione socialista di Brindisi (“Uomini siate, e non pecore matte!”, uno degli esergo in prima pagina).
Canzone superanticlericale pubblicata sul giornale dei socialisti pugliesi, quelli vicini alle idee del filosofo marxista Antonio Labriola, per lamentare come dopo il 1901 in Italia – allora governata da Giolitti ma attraversata da forti venti nazional-cattolici - si fossero riversate frotte di religiosi di ogni ordine, specie Gesuiti, cacciati dalla Francia dove il governo di difesa repubblicana di Pierre Waldeck-Rousseau (quello che qualche anno prima aveva legalizzato i sindacati dei lavoratori) aveva promosso una legge sull’associazionismo che sottoponeva giustamente le congregazioni religiose, specie quelle che si occupavano dell’educazione dei fanciulli, al riconoscimento ed alla... (continuer)
Pubblicato il 21 febbraio del 1904 sul n. 5, anno I di “Azione Socialista”, settimanale della sezione socialista di Brindisi (“Uomini siate, e non pecore matte!”, uno degli esergo in prima pagina).
Canzone superanticlericale pubblicata sul giornale dei socialisti pugliesi, quelli vicini alle idee del filosofo marxista Antonio Labriola, per lamentare come dopo il 1901 in Italia – allora governata da Giolitti ma attraversata da forti venti nazional-cattolici - si fossero riversate frotte di religiosi di ogni ordine, specie Gesuiti, cacciati dalla Francia dove il governo di difesa repubblicana di Pierre Waldeck-Rousseau (quello che qualche anno prima aveva legalizzato i sindacati dei lavoratori) aveva promosso una legge sull’associazionismo che sottoponeva giustamente le congregazioni religiose, specie quelle che si occupavano dell’educazione dei fanciulli, al riconoscimento ed alla... (continuer)
Il pederasta esercito di frati
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/8/2011 - 13:20
Parcours:
Antiwar Anticléricale, Violence sur l'enfance
La Val Susa paura non ne ha
anonyme
Sul ponte del Seghino non passa il celerino
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 3/8/2011 - 10:32
Bandiere arcobaleno
[2006]
Nella raccolta di poesie musicate intitolata “Arrius de acua bia” (Fiumi d'acqua viva), volume primo.
Nella raccolta di poesie musicate intitolata “Arrius de acua bia” (Fiumi d'acqua viva), volume primo.
Bandiere arcobaleno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/8/2011 - 09:20
Bandera arrùbia
[2008]
Pietro Cruccas, sardo e comunista con la passione del Vangelo e dei Salmi.
Anche questa sua canzone è – a suo modo – un Salmo…
Pietro Cruccas, sardo e comunista con la passione del Vangelo e dei Salmi.
Anche questa sua canzone è – a suo modo – un Salmo…
Aiò! Cumpàngius. Aiò! Cumpàngias,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/8/2011 - 09:06
Ballata per gli antifascisti di Tatti
[2003?]
Testo trovato su Il Deposito
Pardo Fornaciari mette in canzone uno degli episodi raccontati da Alberto Prunetti in “Potassa. Storie di sovversivi, migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi” (Edizione Nuovi Equilibri, 2004), dove “potassa” sta per il carbonato di potassio utilizzato nella fabbricazione di fiammiferi, fuochi artificiali ed esplosivi e dove le storie sono quelle ambientate nella Maremma grossetana nei primi anni 20, gli anni in cui Stato e padroni aprirono le braccia, spalancarono le porte al fascismo pur di allontanare dal suolo patrio quello “spettro che si aggirava per l’Europa”.
Di seguito il passo, ripreso da Carmilla on line, che racconta del primo “contatto” tra fascisti e comunisti a Tatti, comune di Massa Marittima, il 21 maggio del 1922. Fu “mediato” dai carabinieri del luogo, che finirono con l’ammazzare un sessantenne, il comunista Patrizio... (continuer)
Testo trovato su Il Deposito
Pardo Fornaciari mette in canzone uno degli episodi raccontati da Alberto Prunetti in “Potassa. Storie di sovversivi, migranti, erranti, sottratti alla polvere degli archivi” (Edizione Nuovi Equilibri, 2004), dove “potassa” sta per il carbonato di potassio utilizzato nella fabbricazione di fiammiferi, fuochi artificiali ed esplosivi e dove le storie sono quelle ambientate nella Maremma grossetana nei primi anni 20, gli anni in cui Stato e padroni aprirono le braccia, spalancarono le porte al fascismo pur di allontanare dal suolo patrio quello “spettro che si aggirava per l’Europa”.
Di seguito il passo, ripreso da Carmilla on line, che racconta del primo “contatto” tra fascisti e comunisti a Tatti, comune di Massa Marittima, il 21 maggio del 1922. Fu “mediato” dai carabinieri del luogo, che finirono con l’ammazzare un sessantenne, il comunista Patrizio... (continuer)
Al mattino il Ventuno di maggio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/8/2011 - 13:54
Canto della Russia Bianca
I testi che circolano negli ambienti della destra più estrema risentono spesso della prodigiosa litigiosità dell'ambiente, che si manifesta sottoforma di adattamenti, cambiamenti di titolo, variazioni di ogni genere. L'originale testo di Pino Tosca sarebbe stato scritto nel 1968 ed il titolo era "Cosacchi bianchi". Oltre che come "Canto della Russia Bianca" la canzone è nota anche col titolo di "Armata bianca".
Alle variazioni del titolo si accompagnano anche variazioni del testo: il "Grande Signore" della terza strofa diventa spesso "Grande Atamano" rendendo più chiaro il riferimento all'ambiente cosacco.
Un altro uso piuttosto comune nelle produzioni musicali che fanno capo all'estrema destra è il riutilizzo di linee melodiche note o tradizionali; in questo caso l'aria di "Polyuschko Polje".
Alle variazioni del titolo si accompagnano anche variazioni del testo: il "Grande Signore" della terza strofa diventa spesso "Grande Atamano" rendendo più chiaro il riferimento all'ambiente cosacco.
Un altro uso piuttosto comune nelle produzioni musicali che fanno capo all'estrema destra è il riutilizzo di linee melodiche note o tradizionali; in questo caso l'aria di "Polyuschko Polje".
Per la pianura splende il sole dell'estate,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 1/8/2011 - 09:58
Or che Mussolini
anonyme
Non permetti che si chiami tuo nonno assassino, Alessandra?
Lo vogliamo ancora chiamare salvatore dell'Italia? Gli vogliamo dedicare una strada, una piazza?
Così per pacificare, e superare vecchi rancori ormai "privi di senso"?
Lo vogliamo ancora chiamare salvatore dell'Italia? Gli vogliamo dedicare una strada, una piazza?
Così per pacificare, e superare vecchi rancori ormai "privi di senso"?
Alberto 1/8/2011 - 07:31
Moi, dit Pietro
Moi, dit Pietro
Canzone française – Moi, dit Pietro – Marco Valdo M.I. – 2011
Ah, dit Lucien l'âne, qu'est-ce encore que cette histoire de saucisson, de salami et de jambon ?
Mais, dit Marco Valdo M.I., Lucien l'âne mon ami, tu sais très bien de quoi il s'agit. Arrête donc de faire l'âne pour un instant puisque c'est à toi que Luc a écrit pour raconter cette histoire... Dis-nous plutôt ce qu'il t'a confié et d'abord, qui est ce Pietro dont il est question dans la chanson ?
Ce Pietro n'est autre que Pietro Montaresi, dont Luc dit : « Pietro Montaresi, dont certains à Bruxelles se rappellent encore. Parcours classique : juillet 1936 en Espagne ; interné au Vernet en 1939 ; ensuite, livré aux nazifascistes par le régime de Pétain... », comme le fut Giuseppe Porcu, dont tu nous racontas l'histoire. Quant au fait qu'on se souvienne de lui à Bruxelles, comme le dit Luc... Cela tient à son... (continuer)
Canzone française – Moi, dit Pietro – Marco Valdo M.I. – 2011
Ah, dit Lucien l'âne, qu'est-ce encore que cette histoire de saucisson, de salami et de jambon ?
Mais, dit Marco Valdo M.I., Lucien l'âne mon ami, tu sais très bien de quoi il s'agit. Arrête donc de faire l'âne pour un instant puisque c'est à toi que Luc a écrit pour raconter cette histoire... Dis-nous plutôt ce qu'il t'a confié et d'abord, qui est ce Pietro dont il est question dans la chanson ?
Ce Pietro n'est autre que Pietro Montaresi, dont Luc dit : « Pietro Montaresi, dont certains à Bruxelles se rappellent encore. Parcours classique : juillet 1936 en Espagne ; interné au Vernet en 1939 ; ensuite, livré aux nazifascistes par le régime de Pétain... », comme le fut Giuseppe Porcu, dont tu nous racontas l'histoire. Quant au fait qu'on se souvienne de lui à Bruxelles, comme le dit Luc... Cela tient à son... (continuer)
Au temps de Mussolini, au temps du Ventennio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/7/2011 - 23:36
Non è finita a Piazzale Loreto
[1971]
Testo e Musica di Fausto Amodei
Quelli che il fascismo è morto con Mussolini oh yes,
Quelli che Berluscone.. non è fascista, oh yeah
Testo e Musica di Fausto Amodei
Quelli che il fascismo è morto con Mussolini oh yes,
Quelli che Berluscone.. non è fascista, oh yeah
Ma no che non è finita a piazzal Loreto,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 31/7/2011 - 18:20
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
Le soldat de Marsala
Ciao,
mi chiamo Guerrino, vivo in Italia ma sono cresciuto in Francia e vorrei proppore una traduzione della canzone "Le soldat de Marsala" un pò rivista e secondo me più giusta. La versione "ufficiale" mi sembra troppo tradotta alla lettera ma non bene nel senso del testo Francese.
mi chiamo Guerrino, vivo in Italia ma sono cresciuto in Francia e vorrei proppore una traduzione della canzone "Le soldat de Marsala" un pò rivista e secondo me più giusta. La versione "ufficiale" mi sembra troppo tradotta alla lettera ma non bene nel senso del testo Francese.
Il Soldato Di Marsala
(continuer)
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envoyé par Di Vietri Guerrino 30/7/2011 - 22:48
Ignoranti senza scuole
“Canzone scritta dal sindacalista vercellese Pietro Besate, nel 1951 in occasione di un congresso di “Noi donne”, settimanale femminile del Pci, basata su di una melodia dello stesso Besate, che sapeva un po’ di musica e suonava il clarinetto e il sassofono contralto in bande di paese e poi in orchestrine da ballo”.
vocidimezzo.it
*
Canzone facente parte del repertorio del coro di mondine della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli, che la eseguì nel settembre del 1965 al 1° Folk Festival di Torino, organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero. La registrazione di quell’evento fu poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
vocidimezzo.it
*
Canzone facente parte del repertorio del coro di mondine della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli, che la eseguì nel settembre del 1965 al 1° Folk Festival di Torino, organizzato da Franco Coggiola e Michele Straniero. La registrazione di quell’evento fu poi pubblicata da I Dischi del Sole nel 1966.
Ignoranti, senza scuole,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/7/2011 - 19:27
E’ finidi i bozzi boni
brano tradizionale del lavoro in filanda, presente anche ne "Il tempo e oltre Cantando" con i Gang
Oggi è l’ultimo giorno,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/7/2011 - 19:19
La filanda è 'na galera
La filanda è 'na galera
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/7/2011 - 19:17
World War 4
2007
After the bombs are dropped to kill
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 30/7/2011 - 19:14
Compagno Franceschi
Alessio ti chiedo scusa ma se io avessi un disco, anche solo una copia stonata e sbiadita, non esiterei a donarla a Lydia, da lei pretenderei una dedica ed un abbraccio.
30/7/2011 - 17:31
Libera Val di Susa
A AGOSTINO GHIGLIA E STEFANO ESPOSITO
Vorrei presentarmi alle persone sopra citate. Scusate se non vi chiamo signori ma qui in Valle di Susa siamo un po’ francesi e il nostro “signore” equivale al francese “monsieur”, termine con il quale i nostri “cugini d’oltralpe” chiamano le persone perbene.
Mi chiamo Walter Neirotti e vivo in Valle di Susa da quasi cinquantanove anni. Da quando sono stati presentati i molti progetti della linea ferroviaria Torino – Lyon mi sono sempre opposto, prima di tutto come uomo che crede in un mondo diverso (dal vostro), ma anche dal punto di vista tecnico, grazie a qualche conoscenza maturata in tanti anni di lavoro ferroviario ( ma adesso sono “ritirato dal lavoro” quindi un parassita a carico dell’INPS).
Non essendo un tipo da “prima linea” la mia opposizione non è mai apparsa, anche se ho partecipato a molte delle iniziative proposte dai comitati NO TAV... (continuer)
Vorrei presentarmi alle persone sopra citate. Scusate se non vi chiamo signori ma qui in Valle di Susa siamo un po’ francesi e il nostro “signore” equivale al francese “monsieur”, termine con il quale i nostri “cugini d’oltralpe” chiamano le persone perbene.
Mi chiamo Walter Neirotti e vivo in Valle di Susa da quasi cinquantanove anni. Da quando sono stati presentati i molti progetti della linea ferroviaria Torino – Lyon mi sono sempre opposto, prima di tutto come uomo che crede in un mondo diverso (dal vostro), ma anche dal punto di vista tecnico, grazie a qualche conoscenza maturata in tanti anni di lavoro ferroviario ( ma adesso sono “ritirato dal lavoro” quindi un parassita a carico dell’INPS).
Non essendo un tipo da “prima linea” la mia opposizione non è mai apparsa, anche se ho partecipato a molte delle iniziative proposte dai comitati NO TAV... (continuer)
CCG/AWS Staff 29/7/2011 - 17:51
Bella Ciao
anonyme
6d. Bella ciao (Versione Spagnola di Adolfo Celdrán -1968-)
6d. Bella ciao (Spanish version by Adolfo Celdrán -1968-)
6d. Bella ciao (Spanish version by Adolfo Celdrán -1968-)
Versión en castellano del cantautor alicantino, miembro de Canción del Pueblo, Adolfo Celdrán. Incluida en su primer sencillo en 1969, el cual fue censurado con el sello de "no radiable". En 2004 el sencillo fue incluido en la reedición de su primer álbum "Silencio". - Cajitas
Versione castigliana del cantautore alicantino Adolfo Celdrán, membro di Canción del Pueblo. Inserita nel suo primo singolo del 1969, che fu censurato con la dicitura "non trasmettibile in radio". Nel 2004 il singolo fu inserito nella riedizione del suo primo album "Silencio". - Cajitas
Versione castigliana del cantautore alicantino Adolfo Celdrán, membro di Canción del Pueblo. Inserita nel suo primo singolo del 1969, che fu censurato con la dicitura "non trasmettibile in radio". Nel 2004 il singolo fu inserito nella riedizione del suo primo album "Silencio". - Cajitas
Esta mañana
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gustavo Sierra Fernández 29/7/2011 - 14:16
Cecilia
anonyme
La Lionetta in “Il gioco del Diavolo” 1981
pregevole e innovativo gruppo di area torinese del folk-revival italiano
CECILIA (Trad. NIGRA 3)
IL SOGNO DI CECILIA (mus. R. AVERSA)
Una delle più diffuse ballate popolari italiane (dal Piemonte alla Sicilia). La nostra versione è musicalmente divisa in due parti: la prima, eseguita dalla voce di Laura, è tratta da una versione artigiana . La seconda conserva il testo tradizionale su musica di composizione.
pregevole e innovativo gruppo di area torinese del folk-revival italiano
CECILIA (Trad. NIGRA 3)
IL SOGNO DI CECILIA (mus. R. AVERSA)
Una delle più diffuse ballate popolari italiane (dal Piemonte alla Sicilia). La nostra versione è musicalmente divisa in due parti: la prima, eseguita dalla voce di Laura, è tratta da una versione artigiana . La seconda conserva il testo tradizionale su musica di composizione.
SISILIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro + Cattia Salto 29/7/2011 - 12:09
Bürgerliche Wohltätigkeit
... e mentre Marchionne continua a fare il bello e il cattivo tempo e a mettere da parte milioni di euro sui suoi conti svizzeri...
Termini Imerese. Ex operaio uccide la moglie e si suicida
Era stato licenziato un anno e mezzo fa per motivi disciplinari.
di Salvo Palazzolo, da La Repubblica del 29 luglio 2011
Padre, madre e figlia hanno finito di pranzare poco dopo le 14,30. Insieme hanno risistemato la cucina. Hanno anche steso in balcone tre asciugamani e una tovaglia. Poi, è scoppiato l´inferno fra le mura di un piccolo appartamento alla periferia di Termini Imerese. Agostino Bova, 56 anni, ex operaio della Fiat, ha sparato alla figlia trentenne, Ornella, che intanto si era spostata in salone. La giovane è scappata lungo il corridoio, e poi per le scale del condominio, con una ferita sanguinante alla testa. Bova è tornato in cucina e ha ucciso la moglie, Margherita Carollo, 51 anni.... (continuer)
Termini Imerese. Ex operaio uccide la moglie e si suicida
Era stato licenziato un anno e mezzo fa per motivi disciplinari.
di Salvo Palazzolo, da La Repubblica del 29 luglio 2011
Padre, madre e figlia hanno finito di pranzare poco dopo le 14,30. Insieme hanno risistemato la cucina. Hanno anche steso in balcone tre asciugamani e una tovaglia. Poi, è scoppiato l´inferno fra le mura di un piccolo appartamento alla periferia di Termini Imerese. Agostino Bova, 56 anni, ex operaio della Fiat, ha sparato alla figlia trentenne, Ornella, che intanto si era spostata in salone. La giovane è scappata lungo il corridoio, e poi per le scale del condominio, con una ferita sanguinante alla testa. Bova è tornato in cucina e ha ucciso la moglie, Margherita Carollo, 51 anni.... (continuer)
Bartleby 29/7/2011 - 11:21
Elämää juoksuhaudoissa
from YouTube
塹壕での人生
(continuer)
(continuer)
envoyé par emanuele ricciardi 28/7/2011 - 19:35
Ballata della bomba nucleare
Questa ballata la scrissi nel 1961. Faceva parte del testo (e dello spettacolo) "Resta così, o sistema solare" scritto a quattro mani con Sandro Bajini, andato in scena nel 1962 e pubblicato quell'anno dalla rivista "Filmcritica". Credo sia utile conoscere le date per inquadrare il testo nell'epoca - e nelle problematiche - di quel tempo.
Cordiali saluti
Vittorio Franceschi.
Cordiali saluti
Vittorio Franceschi.
vittoriofranceschi@libero.it 28/7/2011 - 18:01
A Ballad for Sophie Scholl
Sophie Scholl was your name;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 28/7/2011 - 14:19
Franco dans son berceau
Franco repose dans son berceau,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 28/7/2011 - 14:16
Seven Curses
Nell'intro alla canzone c'è un errore.
L'album della Collins non si intitola "Hootenanny" ma " Judy Collins 3".
Hootenanny è il titolo di una serie televisiva della ABC sulla folk music che venne trasmessa tra il 1963 e il 1964 e alla quale partecipò anche Judy Collins.
L'album della Collins non si intitola "Hootenanny" ma " Judy Collins 3".
Hootenanny è il titolo di una serie televisiva della ABC sulla folk music che venne trasmessa tra il 1963 e il 1964 e alla quale partecipò anche Judy Collins.
Bartleby 28/7/2011 - 11:17
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Στίχοι: Γιώργος Σκούρτης
Μουσική: Γιάννης Μαρκόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Λάκης Χαλκιάς
Μετανάστες - 1974
I balada tou metanasti
Testo di Yorgos Skourtis
Musica di Yannis Markopoulos
Prima esecuzione di Lakis Halkiàs
"Metanastes/Emigranti" - 1974
Un'altra canzone di Yannis Markopoulos dal LP che dedicò nel 1974 agli emigranti. Qui, in AWS, già abbiamo la canzone "La fabbrica" (Η φάμπρικα) e anche "Rocco e gli altri" (Ο Ρόκκο και οι άλλοι). Meglio sarebbe stato prenderle tutte insieme, le canzoni di questo vecchio disco, e presentarle in un'unica pagina, come sullo stesso tema avevo fatto per le "Lettere dalla Germania"di Theodorakis (Γράμματα απ' τη Γερμανία). Non è andata così e me ne dispiace. Ma oggi voglio dedicare qualcosa agli emigranti, in questi giorni in cui un lutto straziante e una grande rabbia pesano sulla nuova immigrazione. Di fronte alla quale,... (continuer)