La Nave
Anche questa canzone, che ci è stata (ri)segnalata da Luciano, era ingiustamente fra gli Extra, forse perché al momento dell'inserimento non era ancora presente il percorso sull'emigrazione. La togliamo quindi dagli extra e ringraziamo Luciano.
CCG/AWS Staff 20/8/2011 - 21:53
L'Homme de la Mancha
L'Homme de la Mancha
Chanson française - L'Homme de la Mancha – Jacques Brel – 1968.
Il y a ici, je veux dire dans les CCG, une belle bande de personnages qui se réclament du monde insensé des conteurs d'histoire. Une belle bande de trouvères et de troubadours de nos temps perturbés. Tous peu ou prou, redevables de la vie à Cervantès, Chrétien de Troyes, Laurence Sterne, Homère, Léon Tolstoï, Alexandre Vialatte, Italo Calvino, sans oublier Apulée et Carlo Levi. Il y en a certainement bien d'autres... Il suffit de lire la liste interminable des auteurs des chansons... Et Brel lui-même, n'y coupe pas... lui qui s'en alla jusqu'à vouloir l'opéra intitulé : L'Homme de la Manche. Et comme je te l'ai dit, la chanson ci-dessous est en un extrait, qui disait par la voix du grand Jacques, devenu pour plus de cent-cinquante soirs Don Quichotte lui aussi : « Pauvre monde, insupportable monde /... (continuer)
Chanson française - L'Homme de la Mancha – Jacques Brel – 1968.
Il y a ici, je veux dire dans les CCG, une belle bande de personnages qui se réclament du monde insensé des conteurs d'histoire. Une belle bande de trouvères et de troubadours de nos temps perturbés. Tous peu ou prou, redevables de la vie à Cervantès, Chrétien de Troyes, Laurence Sterne, Homère, Léon Tolstoï, Alexandre Vialatte, Italo Calvino, sans oublier Apulée et Carlo Levi. Il y en a certainement bien d'autres... Il suffit de lire la liste interminable des auteurs des chansons... Et Brel lui-même, n'y coupe pas... lui qui s'en alla jusqu'à vouloir l'opéra intitulé : L'Homme de la Manche. Et comme je te l'ai dit, la chanson ci-dessous est en un extrait, qui disait par la voix du grand Jacques, devenu pour plus de cent-cinquante soirs Don Quichotte lui aussi : « Pauvre monde, insupportable monde /... (continuer)
Écoute-moi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/8/2011 - 12:25
Parcours:
Don Quichotte entre l'éternité et 82
Sarcofagìa
[2001]
Album “Ferro battuto”
Parole di Manlio Sgalambro, filosofo e scrittore, collaboratore di Battiato fin dagli anni '90.
Il testo di Sarcofagia è ispirato al dialogo “Sull'intelligenza degli animali” contenuto nell’opera del filosofo greco Plutarco “Della sarcofagìa” o "Contro il mangiar carne":
“Tu ti chiedi per quale motivo Pitagora si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni,... (continuer)
Album “Ferro battuto”
Parole di Manlio Sgalambro, filosofo e scrittore, collaboratore di Battiato fin dagli anni '90.
Il testo di Sarcofagia è ispirato al dialogo “Sull'intelligenza degli animali” contenuto nell’opera del filosofo greco Plutarco “Della sarcofagìa” o "Contro il mangiar carne":
“Tu ti chiedi per quale motivo Pitagora si astenesse dal mangiar carne? Io per parte mia mi domando stupito quale evenienza, quale stato d'animo o disposizione mentale abbia spinto il primo uomo a compiere un delitto con la bocca, ad accostare le labbra alla carne di un animale morto e a definire cibo e nutrimento, davanti a tavole imbandite con corpi morti e corrotti, membra che poco prima digrignavano i denti e gridavano, che potevano muoversi e vedere. Come poteva il suo sguardo tollerare l'uccisione delle vittime sgozzate, scuoiate, smembrate, il suo olfatto resistere alle esalazioni,... (continuer)
Fu nefasta e temibile l’età del tempo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/8/2011 - 12:36
Parcours:
Guerre aux animaux
Up Patriots to Arms
[1980]
Album “Patriots”
Parole di Franco Battiato
Musica di Giusto Pio e Franco Battiato.
per una possibile interpretazione
Interpretata anche dai Disciplinatha e insieme ai Subsonica.
Album “Patriots”
Parole di Franco Battiato
Musica di Giusto Pio e Franco Battiato.
per una possibile interpretazione
Interpretata anche dai Disciplinatha e insieme ai Subsonica.
La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/8/2011 - 11:51
Nun je da’ retta Roma
[1973]
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.
Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini - i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti - Monica Vitti - La Tosca - e Vittorio Gassman, che interpreta il barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina.
Questa canzone è interpretata da Mario Cavaradossi (Proietti) mentre è rinchiuso a Castel Sant’Angelo in attesa di essere giustiziato per aver dato rifugio al giacobino Angelotti il quale, pur essendosi suicidato per non cadere nelle grinfie della polizia pontificia, è stato impiccato da morto per far credere al popolo che la “giustizia” abbia fatto il suo corso.
Gigi Proietti chiude tutti i suoi spettacoli con questa canzone che, in passato, gli fu pure in parte censurata dalla... (continuer)
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.
Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini - i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti - Monica Vitti - La Tosca - e Vittorio Gassman, che interpreta il barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina.
Questa canzone è interpretata da Mario Cavaradossi (Proietti) mentre è rinchiuso a Castel Sant’Angelo in attesa di essere giustiziato per aver dato rifugio al giacobino Angelotti il quale, pur essendosi suicidato per non cadere nelle grinfie della polizia pontificia, è stato impiccato da morto per far credere al popolo che la “giustizia” abbia fatto il suo corso.
Gigi Proietti chiude tutti i suoi spettacoli con questa canzone che, in passato, gli fu pure in parte censurata dalla... (continuer)
Nun je da’ retta Roma che t’hanno cojonato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/8/2011 - 10:40
Chi po’ sape’...
[1973]
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.
Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, Monica Vitti, La Tosca, e Vittorio Gassman, che interpreta questa canzone nelle vesti del barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina.
14 giugno 1800. E’ il giorno della battaglia di Marengo che oppone le truppe napoleoniche a quelle austriache e a Roma il papa-re Pio VII (interpretato da Aldo Fabrizi), l’algida regina Maria Carolina d'Austria (Marisa Fabbri), sorella della decollata Maria Antonietta, e le rispettive corti sono con il fiato sospeso. Solo poco tempo prima le orde dei francesi, giacobini senza Iddio, hanno umiliato lo Stato Pontificio, hanno sostenuto la breve stagione della... (continuer)
Scritta da Luigi Magni.
Musica di Armando Trovajoli.
Dalla colonna sonora del film di Luigi Magni “La Tosca”, tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, e interpretato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, i giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, Monica Vitti, La Tosca, e Vittorio Gassman, che interpreta questa canzone nelle vesti del barone Scarpìa, il perfido persecutore capo della polizia papalina.
14 giugno 1800. E’ il giorno della battaglia di Marengo che oppone le truppe napoleoniche a quelle austriache e a Roma il papa-re Pio VII (interpretato da Aldo Fabrizi), l’algida regina Maria Carolina d'Austria (Marisa Fabbri), sorella della decollata Maria Antonietta, e le rispettive corti sono con il fiato sospeso. Solo poco tempo prima le orde dei francesi, giacobini senza Iddio, hanno umiliato lo Stato Pontificio, hanno sostenuto la breve stagione della... (continuer)
Non basta esse’ bigotto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/8/2011 - 09:56
Viva la libbertà! (o Der libbero pensiero)
[fine 700]
Scritta da Luigi Magni e musicata da Armando Trovajoli per il loro "La Tosca"
Ne “La Tosca”, film di Luigi Magni del 1973 tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, il brano è cantato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, che interpretano gli amici giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, di fronte ad un’attonita Monica Vitti, nella parte di Floria Tosca.
Scritta da Luigi Magni e musicata da Armando Trovajoli per il loro "La Tosca"
Ne “La Tosca”, film di Luigi Magni del 1973 tratto dall’opera di Puccini e dal dramma di Victorien Sardou, il brano è cantato da Gigi Proietti e Umberto Orsini, che interpretano gli amici giacobini Mario Cavaradossi e Cesare Angelotti, di fronte ad un’attonita Monica Vitti, nella parte di Floria Tosca.
Noi semo l'assertori der libbero pensiero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 18/8/2011 - 15:38
Fue terrible aquel año
QUELL'ANNO FU TERRIBILE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marchioni Piera 18/8/2011 - 15:12
مولود في فلسطين [Nací en Palestina]
Non ho un luogo
(continuer)
(continuer)
envoyé par piera marchioni 18/8/2011 - 14:56
La cuda, qualchi vota, si fa testa
LA CODA, QUALCHE VOLTA, SI FA TESTA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 18/8/2011 - 14:38
Viva la guerra!
[2002]
Una poesia del livornese Luciano Tarabella messa in musica da Pardo Fornaciari.
Tratta da Il Deposito, accompagnata dalla seguente introduzione: “L’abbiam cantata in tanti davanti a Camp Darby (base americana), provocando serie crisi di identità a polizia e carabinieri a cavallo. Del resto è noto che i cavalli sono animali poco avvezzi ai sarcasmi…”
Una poesia del livornese Luciano Tarabella messa in musica da Pardo Fornaciari.
Tratta da Il Deposito, accompagnata dalla seguente introduzione: “L’abbiam cantata in tanti davanti a Camp Darby (base americana), provocando serie crisi di identità a polizia e carabinieri a cavallo. Del resto è noto che i cavalli sono animali poco avvezzi ai sarcasmi…”
Viva la guerra, li sbudellamenti,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 18/8/2011 - 14:31
Lu cacciaturi
anonyme
Dall’introduzione alla canzone in “Risorgimento e società nei canti popolari siciliani” di Antonino Uccello:
“Il movimento garibaldino aveva un contenuto sociale, indeterminato e vago finchè si vuole, ma certamente democratico, tanto che la borghesia liberale e moderata si preoccupò di svuotarlo di questo significato e di eliminare lo stesso Garibaldi; il governo italiano, insomma, come scriveva il Nievo, fece da “carabiniere all’alleato di ieri”.
Il nuovo Stato, con un’azione lenta e inflessibile, liquidava le poche conquiste democratiche del movimentoe stroncava le grandi illusioni e le prospettive delle masse rurali che avevano fermamante creduto in Garibaldi e nella sua rivoluzione. Tramontavano le meravigliose speranze delle giornate del maggio 1860, quando i contadini erano insorti nel nome della libertà e vedevano nel governo di Garibaldi il proprio governo, quello che avrebbe infine risolto il problema della terra.”
“Il movimento garibaldino aveva un contenuto sociale, indeterminato e vago finchè si vuole, ma certamente democratico, tanto che la borghesia liberale e moderata si preoccupò di svuotarlo di questo significato e di eliminare lo stesso Garibaldi; il governo italiano, insomma, come scriveva il Nievo, fece da “carabiniere all’alleato di ieri”.
Il nuovo Stato, con un’azione lenta e inflessibile, liquidava le poche conquiste democratiche del movimentoe stroncava le grandi illusioni e le prospettive delle masse rurali che avevano fermamante creduto in Garibaldi e nella sua rivoluzione. Tramontavano le meravigliose speranze delle giornate del maggio 1860, quando i contadini erano insorti nel nome della libertà e vedevano nel governo di Garibaldi il proprio governo, quello che avrebbe infine risolto il problema della terra.”
Bartleby 18/8/2011 - 14:07
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
Anche questa è una canzone inclusa in "Risorgimento e società nei canti popolari siciliani" di Antonino Uccello.
Penso che vada inserita nell'apposito percorso...
Penso che vada inserita nell'apposito percorso...
Bartleby 18/8/2011 - 13:42
Four Green Fields
Se non avessi letto "Il pescatore della neve", non avrei mai conosciuto questa canzone. Grazie a Carla Lastoria per averla citata.
Antonietta 17/8/2011 - 17:16
The Guns of Brixton
Versione italiana trascritta dal disco della Banda Bassotti Check Point Kreuzberg, Live At The SO36, Berlin (2010) con la collaborazione di Rude
Yaeh, yeah Berlin City...
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 14:05
La ballata del Bellente
Interpretata anche da La Macina e dai Gang
Cenni Storici
Con l’annessione al Regno d’Italia avvenuta il 2 Aprile 1808, veniva introdotta anche nel territorio marchigiano la legge sulla coscrizione obbligatoria. Entrata in vigore nella Repubblica Italiana il 13 agosto 1802, fortemente voluta dal vicepresidente Melzi e ispirata alla normativa in vigore in Francia, la legge perseguiva l’obiettivo di potenziare un esercito basato fino ad allora sull’arruolamento volontario e, indirettamente, di conferire prestigio e autonomia alla Repubblica. In realtà l’applicazione della legge creò molti problemi al regime napoleonico e fu continuamente riformata nel tentativo di arginare i fenomeni di renitenza e i conseguenti problemi di ordine pubblico causati da disertori e coscritti refrattari. Anche nel Dipartimento del Musone, di cui capoluogo fu Macerata, i giovani coscritti spesso non si presentavano... (continuer)
Cenni Storici
Con l’annessione al Regno d’Italia avvenuta il 2 Aprile 1808, veniva introdotta anche nel territorio marchigiano la legge sulla coscrizione obbligatoria. Entrata in vigore nella Repubblica Italiana il 13 agosto 1802, fortemente voluta dal vicepresidente Melzi e ispirata alla normativa in vigore in Francia, la legge perseguiva l’obiettivo di potenziare un esercito basato fino ad allora sull’arruolamento volontario e, indirettamente, di conferire prestigio e autonomia alla Repubblica. In realtà l’applicazione della legge creò molti problemi al regime napoleonico e fu continuamente riformata nel tentativo di arginare i fenomeni di renitenza e i conseguenti problemi di ordine pubblico causati da disertori e coscritti refrattari. Anche nel Dipartimento del Musone, di cui capoluogo fu Macerata, i giovani coscritti spesso non si presentavano... (continuer)
Questa è la storia di Pietro Masi
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 12:22
Ninna a Gaza
(2009) 2013
Arrovesciata
musica di Giulia Tripoti, testo di Giuseppe Spadola detto Claudio
dedicato a tutti i bambini palestinesi morti sotto le bombe sioniste dell’operazione Piombo Fuso israeliana (dicembre 2008 - gennaio 2009) in quella prigione a cielo aperto chiamata Gaza... e a Vik (Vittorio Arrigoni) che aveva ascoltato questa canzone quando era a Gaza per lottare accanto al suo amato popolo “gazawi”
Arrovesciata
musica di Giulia Tripoti, testo di Giuseppe Spadola detto Claudio
dedicato a tutti i bambini palestinesi morti sotto le bombe sioniste dell’operazione Piombo Fuso israeliana (dicembre 2008 - gennaio 2009) in quella prigione a cielo aperto chiamata Gaza... e a Vik (Vittorio Arrigoni) che aveva ascoltato questa canzone quando era a Gaza per lottare accanto al suo amato popolo “gazawi”
Guance rosa e un cielo d’oro
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 11:57
Per tuots in praschun
[1985]
Testo e musica: Linard Bardill
Lyrics and music: Linard Bardill
Album: Tamangur (1985/87)
Testo e musica: Linard Bardill
Lyrics and music: Linard Bardill
Album: Tamangur (1985/87)
Quista chanzun jau chant per tuots in praschun
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 11:52
Parcours:
Des prisons du monde
Le cose da salvare
dall'omonimo disco del 1994
Questa una CCG? forse no, ma ci sono tante cose interessanti tra quelle salvate da Barbarossa, c'è il 25 aprile, che con la scusa di fare cassa vogliono cancellare, ci sono Dylan e "I have a dream" di MLK. Mi è venuta in mente di postarle dopo aver riletto Anni settanta di Pippo Pollina, successiva a questa canzone e che presenta alcune "assonanze". Se non credete che questa canzone abbia dignità propria tra le CCG, almeno mettetela in appendice a quella. DQ82
Questa una CCG? forse no, ma ci sono tante cose interessanti tra quelle salvate da Barbarossa, c'è il 25 aprile, che con la scusa di fare cassa vogliono cancellare, ci sono Dylan e "I have a dream" di MLK. Mi è venuta in mente di postarle dopo aver riletto Anni settanta di Pippo Pollina, successiva a questa canzone e che presenta alcune "assonanze". Se non credete che questa canzone abbia dignità propria tra le CCG, almeno mettetela in appendice a quella. DQ82
Ho messo tra le cose da salvare
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 11:47
Caffè Caflisch
Wir sind von weit her gekommen, mit Brot und Geduld gewappnet,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 11:35
Contro
Album: Credere ai ricordi
Contro il luogo comune
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 10:59
Alla mia nazione
[1961]
Versi di Pier Paolo Pasolini, dalla raccolta intitolata «La religione del mio tempo»
Pubblicata dai Klaxon nell'album 100celle City Rockers del 1996
Messa in musica anche dai Traum, formazione italo irlandese influenzata da post-metal, post-rock e shoegaz.
Interpretata anche dai Jerrinez
recitata da Vittorio Gassman
Versi di Pier Paolo Pasolini, dalla raccolta intitolata «La religione del mio tempo»
Pubblicata dai Klaxon nell'album 100celle City Rockers del 1996
Messa in musica anche dai Traum, formazione italo irlandese influenzata da post-metal, post-rock e shoegaz.
Interpretata anche dai Jerrinez
recitata da Vittorio Gassman
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/8/2011 - 10:50
Parcours:
Ah ! Italie esclave, auberge de douleur
×