Ilah shadday
Album: Wop - 2004
Sorprende positivamente anche la preghiera pacifista “Ilah shadday” (in aramaico significa “Signore onnipotente”)
dalla recensione su rockol
Sorprende positivamente anche la preghiera pacifista “Ilah shadday” (in aramaico significa “Signore onnipotente”)
dalla recensione su rockol
Mentre l'alba si accende
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/5/2011 - 15:55
Ai preât la biele stele
Mia mamma me la cantava così
Pregai la bella stella,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/5/2011 - 15:11
Sudameritalia
(1981)
dalla breve "reunion" dei Gufi
dalla breve "reunion" dei Gufi
AIAIAIAIAI AIAIAIAIAI AIAIAIAIAIAIAIA IA IAI
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/5/2011 - 14:53
Canto d'emigrazione (I campi si svuotano si riempiono le officine)
Fo Dario, LP Morte e resurrezione di un pupazzo
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
Canzoni sui momenti di lotta 1945-1971, Circolo La Comune LC 7 1972
Informazioni: Dallo spettacolo "Morte e resurrezione di un pupazzo", del 1971
I campi si svuotano
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/5/2011 - 14:11
Lettera dal fronte (lontano)
E' passato più di un anno
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/5/2011 - 14:01
La Ballata del milite ignoto
Si potrebbe inserire in Canzoni d'amore contro la guerra
DonQuijote82 24/5/2011 - 13:55
E allora?
[1972]
Scritta da Francesco “Ciccio” Giuffrida e Piero Sciotto
Sulla musica di "E allora" di Armando Gill (1927).
Dallo spettacolo "Ci ragiono e canto n.3 " con la regia di Dario Fo, 1973.
Testo trovato su Il Deposito
Non credo che Amintore Fanfani e Giorgio Almirante siano mai stati compagni di scuola (ci sono sei anni di differenza tra l’uno e l’altro) ma “compagni di merende” in epoca fascista senz’altro sì.
Nel 1938 il giovane Almirante, ardente camerata, ed il dotto “zio Fanfan”, già ordinario di storia delle dottrine economiche a Milano, aderirono entrambi entusiasticamente all’orribile “Manifesto della razza” ed entrambi pubblicarono diversi articoli sulla rivista “La difesa della razza” diretta dal mussoliniano Teresio Interlandi. Poi entrambi ebbero una più (Fanfani) o meno (Almirante) fulgida carriera politica nelle istituzioni del paese, non tanto una “Repubblica fondata sul lavoro” – una delle formule proposte da Fanfani ed adottate dall’Assemblea Costituente – piuttosto una “Repubblica fondata da fascisti”…
Scritta da Francesco “Ciccio” Giuffrida e Piero Sciotto
Sulla musica di "E allora" di Armando Gill (1927).
Dallo spettacolo "Ci ragiono e canto n.3 " con la regia di Dario Fo, 1973.
Testo trovato su Il Deposito
Non credo che Amintore Fanfani e Giorgio Almirante siano mai stati compagni di scuola (ci sono sei anni di differenza tra l’uno e l’altro) ma “compagni di merende” in epoca fascista senz’altro sì.
Nel 1938 il giovane Almirante, ardente camerata, ed il dotto “zio Fanfan”, già ordinario di storia delle dottrine economiche a Milano, aderirono entrambi entusiasticamente all’orribile “Manifesto della razza” ed entrambi pubblicarono diversi articoli sulla rivista “La difesa della razza” diretta dal mussoliniano Teresio Interlandi. Poi entrambi ebbero una più (Fanfani) o meno (Almirante) fulgida carriera politica nelle istituzioni del paese, non tanto una “Repubblica fondata sul lavoro” – una delle formule proposte da Fanfani ed adottate dall’Assemblea Costituente – piuttosto una “Repubblica fondata da fascisti”…
In una vecchia scuola
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/5/2011 - 12:09
La cuda, qualchi vota, si fa testa
[2010]
Parole di Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso
Dallo spettacolo musicale “La cuda, qualchi vota, si fa testa - Luglio '60: il Sud tra rivolta, coscienza e unità nazionale.”. Con Simona Di Gregorio, Gianni Famoso e Ciccio Giuffrida.
Testo trovato su Il Deposito
Canzone che si riferisce ai fatti di Catania dell’8 luglio 1960 quando, durante le proteste contro il governo fascista ed assassino di Tambroni (vedi Per i morti di Reggio Emilia), la polizia sparò per l’ennesima volta uccidendo Salvatore Novembre, un muratore ventenne originario di Polizzi, e ferendo molti altri manifestanti. Salvatore, colpito deliberatamente a sangue freddo da un poliziotto mai identificato, venne trascinato via dai “tutori dell’ordine” e abbandonato per un’ora senza soccorso su di un marciapiede. Nelle stesse ore a Palermo i morti sarebbero stati quattro, mentre il 5 luglio la polizia aveva già sparato ed ucciso a Licata, in provincia di Agrigento.
Parole di Ciccio Giuffrida
Musica di Giovanni Famoso
Dallo spettacolo musicale “La cuda, qualchi vota, si fa testa - Luglio '60: il Sud tra rivolta, coscienza e unità nazionale.”. Con Simona Di Gregorio, Gianni Famoso e Ciccio Giuffrida.
Testo trovato su Il Deposito
Canzone che si riferisce ai fatti di Catania dell’8 luglio 1960 quando, durante le proteste contro il governo fascista ed assassino di Tambroni (vedi Per i morti di Reggio Emilia), la polizia sparò per l’ennesima volta uccidendo Salvatore Novembre, un muratore ventenne originario di Polizzi, e ferendo molti altri manifestanti. Salvatore, colpito deliberatamente a sangue freddo da un poliziotto mai identificato, venne trascinato via dai “tutori dell’ordine” e abbandonato per un’ora senza soccorso su di un marciapiede. Nelle stesse ore a Palermo i morti sarebbero stati quattro, mentre il 5 luglio la polizia aveva già sparato ed ucciso a Licata, in provincia di Agrigento.
Vistu ca 'nta la casa do' mischinu
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/5/2011 - 11:29
Ogni giorno all'alba
[1966?]
Credo che la canzone fosse già presente nel primo spettacolo “Ci ragiono e canto” del 1966.
Non è presente però sull’album relativo, quello registrato dal vivo quell’anno al Teatro Carignano di Torino e poi pubblicato dai Dischi del Sole/Ala Bianca, bensì in “Ci ragiono e canto, n.3” pubblicato nel 1973, quando Dario Fo e Franca Rame erano già usciti dal precedente collettivo teatrale Nuova Scena (poi Nuovo Canzoniere Popolare) fondando La Comune. A questa terza edizione collaborarono Ciccio Busacca, Piero Sciotto, Pino Masi ed altri.
Credo che la canzone fosse già presente nel primo spettacolo “Ci ragiono e canto” del 1966.
Non è presente però sull’album relativo, quello registrato dal vivo quell’anno al Teatro Carignano di Torino e poi pubblicato dai Dischi del Sole/Ala Bianca, bensì in “Ci ragiono e canto, n.3” pubblicato nel 1973, quando Dario Fo e Franca Rame erano già usciti dal precedente collettivo teatrale Nuova Scena (poi Nuovo Canzoniere Popolare) fondando La Comune. A questa terza edizione collaborarono Ciccio Busacca, Piero Sciotto, Pino Masi ed altri.
Ogni giorno all'alba
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/5/2011 - 09:07
Carselero, carselero
Morto in carcere a Viterbo Luigi Fallico, 59 anni.
Pare che in passato avesse fatto parte delle Unità Comuniste Combattenti. Mi pare che questo gruppo abbia operato solo brevemente alla fine degli anni 70 e che non sia responsabile di omicidi.
Fallico, arrestato nel 2009, era sotto processo per la sua presunta adesione alle Nuove Brigate Rosse, per un progettato attentato mai eseguito ad una caserma della folgore e per un altro, sempre presunto, che avrebbe dovuto essere realizzato in occasione dell'ultimo G8, prima che dalla Maddalena fosse spostato all'Aquila...
Nelle scorse settimane, pure nel corso di un udienza, Fallico si era sentito male lamentando fortissimi dolori al petto, che non gli erano mai passati... Gli hanno solo misurato la pressione nell'nfermeria del carcere, nessun ricovero per accertamenti medici...
Hanno lasciato morire in carcere l'ennesimo detenuto in attesa... (continuer)
Pare che in passato avesse fatto parte delle Unità Comuniste Combattenti. Mi pare che questo gruppo abbia operato solo brevemente alla fine degli anni 70 e che non sia responsabile di omicidi.
Fallico, arrestato nel 2009, era sotto processo per la sua presunta adesione alle Nuove Brigate Rosse, per un progettato attentato mai eseguito ad una caserma della folgore e per un altro, sempre presunto, che avrebbe dovuto essere realizzato in occasione dell'ultimo G8, prima che dalla Maddalena fosse spostato all'Aquila...
Nelle scorse settimane, pure nel corso di un udienza, Fallico si era sentito male lamentando fortissimi dolori al petto, che non gli erano mai passati... Gli hanno solo misurato la pressione nell'nfermeria del carcere, nessun ricovero per accertamenti medici...
Hanno lasciato morire in carcere l'ennesimo detenuto in attesa... (continuer)
Bartleby 24/5/2011 - 08:30
Bianchi, rossi, gialli, neri
MI PIACE LA CANZONE, MA NON PENSI CHE è UN PO' RIPETITIVA?
RAISA 23/5/2011 - 22:39
Il canto dei krumiri
Version française - LE CHANT DES CROUMIRS – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Il canto dei krumiri – Antonio Vergnanini – fin du XIX – début Xxième.
Probablement sur un air de Verdi.
Ah, Lucien l'âne mon ami, as-tu déjà) entendu cet étrange mot de « croumir » et en connais-tu la signification ? Sinon, la chanson t'aidera à le comprendre et à en découvrir les arcanes.
Eh bien pour tout te dire, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l'âne en levant ses oreilles : la droite en point d'exclamation, c'est-à-dire droite comme un if et la gauche en point d'interrogation, dressée elle aussi jusqu'à la moitié de sa hauteur et ensuite, recroquevillée vers l'extérieur de sa tête, des kroumires ou kroumirs, j'en ai déjà vus aux pieds de certaines personnes. En fait, ce sont des sortes de chaussons ou de pantoufles. Mais je ne pense pas que ce soient là des kroumirs de ta chanson. J'ai comme... (continuer)
Chanson italienne – Il canto dei krumiri – Antonio Vergnanini – fin du XIX – début Xxième.
Probablement sur un air de Verdi.
Ah, Lucien l'âne mon ami, as-tu déjà) entendu cet étrange mot de « croumir » et en connais-tu la signification ? Sinon, la chanson t'aidera à le comprendre et à en découvrir les arcanes.
Eh bien pour tout te dire, Marco Valdo M.I. mon ami, dit Lucien l'âne en levant ses oreilles : la droite en point d'exclamation, c'est-à-dire droite comme un if et la gauche en point d'interrogation, dressée elle aussi jusqu'à la moitié de sa hauteur et ensuite, recroquevillée vers l'extérieur de sa tête, des kroumires ou kroumirs, j'en ai déjà vus aux pieds de certaines personnes. En fait, ce sont des sortes de chaussons ou de pantoufles. Mais je ne pense pas que ce soient là des kroumirs de ta chanson. J'ai comme... (continuer)
LE CHANT DES CROUMIRS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/5/2011 - 15:24
Cassisia agghia vintu
anonyme
L'autrice e l'interprete di questa rielaborazione in lingua sarda di un canto spagnolo settecentesco è Giovanna Marini, quando negli anni 60 faceva parte del collettivo teatrale Nuova Scena diretto da Dario Fo (che in seguito ne uscì).
La canzone era inclusa nello spettacolo "Ci ragiono e canto" del 1966.
La canzone era inclusa nello spettacolo "Ci ragiono e canto" del 1966.
Bartleby 23/5/2011 - 15:00
E quando sarò ricca
Anche se decisamente fuori tempo massimo vorrei aggiungere un paio di parole ai commenti lasciati, circa tre anni or sono, da Ezio, Silva e Alessandro ... personalmente non conosco gli autori citati e ufficialmente riconosciuti di queste canzoni ma credo anche che ormai, a distanza di circa 40 anni, sia alquanto risibile l'atteggiamento apologetico da vecchi reduci con il quale i nostri amici ammantano ragioni e ideali attorno a qualsivoglia foglia si muova ancora per quegli antichi viali ... Forse è vero, probabilmente non tutte le canzonette d'allora portavano la firma di un Della Mea o di un Baldelli e venivano scandite ai cortei operai o nelle aule universitarie occupate negli anni della contestazione ma non dimentichiamoci che il fiume operaio che scorreva allora per le vie delle nostre città e che ogni giorno affollava autobus, treni e appunto ... tradotte, si identificava più con i... (continuer)
leponardo 23/5/2011 - 12:33
No al nucleare
Era un Sabato d'Aprile differente
era il 26 e non uscii per niente
era il mio compleanno ma senza una festa
Parte del brano cantata dal Piotta, nato, appunto il 26 aprile 1973
era il 26 e non uscii per niente
era il mio compleanno ma senza una festa
Parte del brano cantata dal Piotta, nato, appunto il 26 aprile 1973
DonQuijote82 23/5/2011 - 12:24
Io rifiuto il nucleare
"Io rifiuto il nucleare" è una canzone realizzata da giovani artisti che, uniti, hanno espresso attraverso la musica il proprio punto di vista sul discusso tema delle centrali nucleari, da anni al centro dell' attenzione e ancora oggi oggetto di numerosi dibattiti di natura etico-politica.
Il referendum italiano sul nucleare probabilmente salterà, ma questo perchè il "progetto-nucleare", purtroppo, è solo temporaneamente sospeso. Quando riprenderà, tu dovrai essere pronto. Pronto ad anteporre la sicurezza del cittadino alla sete di progresso. Pronto a proporre valide alternative, come l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, inesauribili. Pronto a ricordare le tragedie, le vittime causate dall' energia nucleare, ciò che insegnano. Pronto a rifiutare il nucleare, in Italia e nel mondo.
HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO
- VOCI : Armando Simonini, Rocco, Daniela Dirlea,... (continuer)
Il referendum italiano sul nucleare probabilmente salterà, ma questo perchè il "progetto-nucleare", purtroppo, è solo temporaneamente sospeso. Quando riprenderà, tu dovrai essere pronto. Pronto ad anteporre la sicurezza del cittadino alla sete di progresso. Pronto a proporre valide alternative, come l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, inesauribili. Pronto a ricordare le tragedie, le vittime causate dall' energia nucleare, ciò che insegnano. Pronto a rifiutare il nucleare, in Italia e nel mondo.
HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO
- VOCI : Armando Simonini, Rocco, Daniela Dirlea,... (continuer)
Mi chiamo Pietro
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/5/2011 - 09:28
Parcours:
Contre le Nucléaire
L'Internationale
OCCITANO (NIZZARDO) / OCCITAN (NIÇARD)
La versione occitana nizzarda ripresa da oc:wikipedia
An Occitan version reproduced from oc:wikipedia
La versione appare essere una traduzione letterale di tre strofe dell'originale francese di Pottier. Segue la cosiddetta "ortografia Mistraliana", dal suo creatore, il grande poeta Frédéric Mistral.
This version seems to be a word-for-word translation of three verses from Pottier's original French lyrics. It follows the so-called "Mistralian spelling", from the name of its author, the outstanding poet Frédéric Mistral
Ringraziamo l'impareggiabile Arisztíd per il suo contributo
Thanks to Arisztíd for his invaluable contribution (CCG/AWS Staff)
La versione occitana nizzarda ripresa da oc:wikipedia
An Occitan version reproduced from oc:wikipedia
La versione appare essere una traduzione letterale di tre strofe dell'originale francese di Pottier. Segue la cosiddetta "ortografia Mistraliana", dal suo creatore, il grande poeta Frédéric Mistral.
This version seems to be a word-for-word translation of three verses from Pottier's original French lyrics. It follows the so-called "Mistralian spelling", from the name of its author, the outstanding poet Frédéric Mistral
Ringraziamo l'impareggiabile Arisztíd per il suo contributo
Thanks to Arisztíd for his invaluable contribution (CCG/AWS Staff)
L'INTERNACIOUNALA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Arisztid 22/5/2011 - 21:53
Les Jeux Olympiques de Sachsenhausen près de Berlin
Les Jeux Olympiques de Sachsenhausen près de Berlin
Canzone française – Les Jeux Olympiques de Sachsenhausen près de Berlin– Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 35
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Dis-moi, Lucien l'âne mon ami, aimes-tu les grandes compétitions, les rassemblements de foule, les affrontements dans les stades et toutes ces sortes de choses ? Car si tu aimes l'agonisme, elle te ravira notre chanson qui raconte à sa manière les Jeux Olympiques de Berlin en 1936.
Allons, allons, mon ami Marco Valdo M.I., tu galèjes... Tu sais aussi bien que moi que nous, les ânes, nous sommes des animaux fort peu compétitifs. À vrai dire, on déteste çà. D'abord, l'idée-même de... (continuer)
Canzone française – Les Jeux Olympiques de Sachsenhausen près de Berlin– Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 35
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Dis-moi, Lucien l'âne mon ami, aimes-tu les grandes compétitions, les rassemblements de foule, les affrontements dans les stades et toutes ces sortes de choses ? Car si tu aimes l'agonisme, elle te ravira notre chanson qui raconte à sa manière les Jeux Olympiques de Berlin en 1936.
Allons, allons, mon ami Marco Valdo M.I., tu galèjes... Tu sais aussi bien que moi que nous, les ânes, nous sommes des animaux fort peu compétitifs. À vrai dire, on déteste çà. D'abord, l'idée-même de... (continuer)
C'était l'année des Jeux Olympiques
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/5/2011 - 21:11
Redemption Song
tempo addietro avevo dedicato un bel po' di tempo a inserire le traduzioni di brani di Bob Marley sia in italiano che in francese(trovate sulla rete), ma non sono state accettate. Perché?
(DonQuijote82)
(DonQuijote82)
Perché le traduzioni in francese erano generalmente orrende... [RV]
22/5/2011 - 18:36
Lu sciccareddu mbriacu
[1954]
Testo e Musica di Domenico Modugno (9° singolo di D.M.)
Album: Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta, un pittore, un musicista [1956, 3°album]
L'asinello in questione era evidentemente un antesignano del 'rifiuto del lavoro'...
La spassosissima canzone, risalente al lontano 1954, narra di un asinello che si rifiutava di tirare il carretto... nonostante il padrone arrabbiato lo frustasse, lo picchiasse e gli desse calci.. Finché non incontrava un amico che gli suggeriva di dargli da bere un po' di vino..!.. Sì, perché gli asini, dovete sapere, con giustificatissima e dignitosissima testardaggine, più il padrone si arrabbia e meno lavorano.. Invece.. con l'aiuto della dolce bevanda, dimentica di essere stato maltrattato e.. forse.. cammina....Solo che il padrone esagerava: per il suo tornaconto gliene dava da bere addirittura un secchio intero! E l'asino, dopo aver ragliato per tutto il paese, sdraiatosi a terra, finiva anche lui per optare per la giusta risoluzione del Banco, "Non mi rompete".
Testo e Musica di Domenico Modugno (9° singolo di D.M.)
Album: Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta, un pittore, un musicista [1956, 3°album]
L'asinello in questione era evidentemente un antesignano del 'rifiuto del lavoro'...
La spassosissima canzone, risalente al lontano 1954, narra di un asinello che si rifiutava di tirare il carretto... nonostante il padrone arrabbiato lo frustasse, lo picchiasse e gli desse calci.. Finché non incontrava un amico che gli suggeriva di dargli da bere un po' di vino..!.. Sì, perché gli asini, dovete sapere, con giustificatissima e dignitosissima testardaggine, più il padrone si arrabbia e meno lavorano.. Invece.. con l'aiuto della dolce bevanda, dimentica di essere stato maltrattato e.. forse.. cammina....Solo che il padrone esagerava: per il suo tornaconto gliene dava da bere addirittura un secchio intero! E l'asino, dopo aver ragliato per tutto il paese, sdraiatosi a terra, finiva anche lui per optare per la giusta risoluzione del Banco, "Non mi rompete".
Chista è a storia di 'nu sciccaređđu ca um buleva caminari. Allura lu patruni lu struppiava ci dava cauci sutta 'a panza, jastimava comu un turcu, ma 'u sciccaređđu nenti! .. 'un caminava..
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 22/5/2011 - 09:45
All and Everyone
[2011]
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
Da “Let England shake”, con John Parish e Mike Harvey.
“Let England shake”, fatto di rock schietto e folk essenziale ed inciso nel Dorset in una chiesa del diciannovesimo secolo, nasce dopo tre anni di scrittura accurata dei testi e cinque di studio e parla di temi importanti, su tutti la guerra. Lo scopo? Scuotere (shake) le coscienze, smuovere dal torpore la sua Inghilterra, protagonista fin dal titolo dell’opera, l’Inghilterra coloniale e quella dell’intervento in Iraq e Afghanistan, ma anche quella della battaglia di Gallipoli del 1915 in cui assieme ai francesi fallì la conquista di Costantinopoli.” (da Moby Dick di Radio2)
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Il conflitto globale permanente
articolo di Rachele Cinarelli
Recensione di Stefano Solventi
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Death was everywhere,
(continuer)
(continuer)
22/5/2011 - 00:24
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
Oltre il ponte
Qui c'è un video con la Versione (bellissima) di Grazia DI Michele e Maria Rosaria Omaggio.
Oltre il ponte
Oltre il ponte
Lucio 21/5/2011 - 23:09
Alright For Some
[1993]
Lyrics & Music by Steve Cooke
Radical protest song with a sense of humour.
"Lead vocal, synths and drum programming by Steve Cooke. Backing vocals by Lythan Nevard. Guitars by Andy Power.
Recorded in 1993 on 16-track analogue tape at Durham Street Studio, Hartlepool, UK. Session engineered by John Grayson. Mixed by Steve Cooke and John Grayson.
All of the synth sounds and drums came from a Yamaha QY10 sequencer/tone module.."
Lyrics & Music by Steve Cooke
Radical protest song with a sense of humour.
"Lead vocal, synths and drum programming by Steve Cooke. Backing vocals by Lythan Nevard. Guitars by Andy Power.
Recorded in 1993 on 16-track analogue tape at Durham Street Studio, Hartlepool, UK. Session engineered by John Grayson. Mixed by Steve Cooke and John Grayson.
All of the synth sounds and drums came from a Yamaha QY10 sequencer/tone module.."
A luxury home to maintain
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/5/2011 - 16:09
You Pay
[2009]
Lyrics and Music by Neil O'Brien
This is about the way the state and the capitalist system combine to oppress the working and subaltern classes. ..
Lyrics and Music by Neil O'Brien
This is about the way the state and the capitalist system combine to oppress the working and subaltern classes. ..
A series of debates back in 1648 (1)
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 21/5/2011 - 15:41
I Have No Indian Name
Album :Walela - Unbearable Love
Durante il 1960 e nei primi anni del 1970, una politica di sterilizzazione chirurgica è stata imposta alle donne Native americane negli Stati Uniti. Migliaia di donne sono state rese sterili contro la loro volontà e impedite nel far da loro sbocciare dei Fiori. Genocidio e eugenetica sono alcune delle parole che si vedono nei video.
E sapete chi fu che mise in moto questa macchina? Bush padre, quando era senatore.
I sentieri da battere per arrivare ad occupare il gradino più alto del Paese che è simboleggiato dalla statua della libertà e che esporta democrazia di qua e di là, si sa quali sono, e chi li batte, viene premiato.
Walela è un gruppo composto da 3 donne Cherokee, le due sorelle Rita e Priscilla Coolidge e dalla figlia Priscilla Laura Satterfield. Delle tre, avendo cominciato da solista molto tempo prima della nascita di Walela, è Rita quella più famosa.
Su questa bruttura, hanno cantato una canzone, I have no indian name, Non ho alcun nome indiano.
Fonte:Sentiero rosso
E sapete chi fu che mise in moto questa macchina? Bush padre, quando era senatore.
I sentieri da battere per arrivare ad occupare il gradino più alto del Paese che è simboleggiato dalla statua della libertà e che esporta democrazia di qua e di là, si sa quali sono, e chi li batte, viene premiato.
Walela è un gruppo composto da 3 donne Cherokee, le due sorelle Rita e Priscilla Coolidge e dalla figlia Priscilla Laura Satterfield. Delle tre, avendo cominciato da solista molto tempo prima della nascita di Walela, è Rita quella più famosa.
Su questa bruttura, hanno cantato una canzone, I have no indian name, Non ho alcun nome indiano.
Fonte:Sentiero rosso
Where was my grandmother
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 21/5/2011 - 15:38
Parcours:
Génocide des Amérindiens
La povera Letizia
Rifacimento d'occasione, sull'aria della Povera Rosetta.
Il ventitré di maggio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 21/5/2011 - 10:07
Ciamel amuur
Che canzone ragazzi, ogni volta che la sento ho i brividi. Davide è un artista ai livelli di mostri sacri italiani, ma non ha riscosso il successo che merita per aver cantato nella sua lingua madre. Che rispetto per quest'uomo!
Nicola 20/5/2011 - 20:39
Bianchi e neri
sempre belle e significative le vostre canzoni. siete l'unico complesso che vale nel panorama italiano. bravi! sono una vecchia fan. Non mi avete mai deluso, anzi, sono orgogliosa di voi
enrica cervato 20/5/2011 - 20:21
Lavoro tra le pecore e li cani
anonyme
Stornelli registrati ad Annone (Terni) da Sandro Portelli e Mariella Eboli nel 1973. Informatori Amerigo Matteucci e Dante Bartolini. Le strofette sopra sono quelle eseguite nel Canzoniere del Lazio.
Reperito in questa pagina
Reperito in questa pagina
Se avessi conosciuto lo padrone,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 20/5/2011 - 17:09
Almirante Negro (O mestre-sala dos mares)
[1973]
Nell’album “Elis 4” del 1974 e poi in quello di João Bosco dell’anno successivo, intitolato “Caça à raposa”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Testo trovato su Artilharia Cultural
“Almirante Negro” era il soprannome dato ad un soldato della marina militare brasiliana, tal João Cândido Felisberto (1880-1969), figlio di schiavi, che nel novembre del 1910 capeggiò la cosiddetta “Revolta da Chibata”, un vasto ammutinamento (circa 2.500 i marinai coinvolti) contro la dura disciplina militare e le punizioni corporali sadiche che venivano inflitte dai superiori (bianchi) alle ciurme (composte nella quasi totalità da neri o mulatti) per ogni minima mancanza. I rivoltosi uccisero parecchi marinai e diversi ufficiali, tra i quali João Batista das Neves, comandante dell’incrociatore “Minas Gerais”, si impadronirono di diverse navi da guerra e minacciarono... (continuer)
Nell’album “Elis 4” del 1974 e poi in quello di João Bosco dell’anno successivo, intitolato “Caça à raposa”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Testo trovato su Artilharia Cultural
“Almirante Negro” era il soprannome dato ad un soldato della marina militare brasiliana, tal João Cândido Felisberto (1880-1969), figlio di schiavi, che nel novembre del 1910 capeggiò la cosiddetta “Revolta da Chibata”, un vasto ammutinamento (circa 2.500 i marinai coinvolti) contro la dura disciplina militare e le punizioni corporali sadiche che venivano inflitte dai superiori (bianchi) alle ciurme (composte nella quasi totalità da neri o mulatti) per ogni minima mancanza. I rivoltosi uccisero parecchi marinai e diversi ufficiali, tra i quali João Batista das Neves, comandante dell’incrociatore “Minas Gerais”, si impadronirono di diverse navi da guerra e minacciarono... (continuer)
Há muito tempo nas águas da Guanabara
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 20/5/2011 - 14:13
Prendere e partire
Dedicata ad Enzo Baldoni, inedita dallo spettacolo Passione Reporter con Daniele Biacchessi
Altre canzoni su Enzo Baldoni:
Inferno a Baghdad (Enzo Baldoni) di Andrea Papetti
Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni) di Alessio Lega
Occhiali rotti di Samuele Bersani
(DonQuijote82)
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(DonQuijote82)
MI hai raccontato tutto il tuono e il sole nero
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envoyé par DonQuijote82 20/5/2011 - 13:48
Muri a secco
Un antico cognome francese che era rimasto chissà come impigliato da quelle parti..........
Un'ipotesi sul cognome francese: c'entrerà qualcosa Napoleone che stette all'Elba in soggiorno obbligato? Si sarà portato uno stuolo di gente e qualcuno avrà preso in moglie una bella ragazza elbana.....
Un'ipotesi sul cognome francese: c'entrerà qualcosa Napoleone che stette all'Elba in soggiorno obbligato? Si sarà portato uno stuolo di gente e qualcuno avrà preso in moglie una bella ragazza elbana.....
Silva 20/5/2011 - 11:35
Far Away Boys
da Swagger 2000
Well I worked on the railroad
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envoyé par DonQuijote82 20/5/2011 - 08:30
Love Train
1972
People all over the world
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envoyé par Anonymous 20/5/2011 - 03:07
Parcours:
Trains
Do Or Die
[1998]
Album: Do or Die
Album: Do or Die
The once steel tough fabric of a Union man
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envoyé par DonQuijote82 19/5/2011 - 17:28
Ídolo de los quemados
Qua e là ci sono dei punti interrogativi... Chi è più bravo di me si faccia sotto...
IDOLO DEI BRUCIATI
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envoyé par Bartleby 19/5/2011 - 15:53
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Album “Essa Mulher”
Scritta dal cantautore João Bosco e dal compositore e scrittore Aldir Blanc.
Una canzone di non facile comprensione. Mi hanno grandemente aiutato la traduzione italiana e le accuratissime note trovate sul blog Nel segno di Zarri e la pagina dedicatale sul blog in lingua portoghese Artilharia Cultural
Brasile, gli ultimi anni di una dittatura militare, quella iniziata nel 1964 con un golpe appoggiato dagli USA e la destituzione di João Goulart, il presidente legittimo che aveva imbastito la riforma agraria e progettato la nazionalizzazione delle compagnie petrolifere.
Elis, chiamata dai suoi fan "Furacão" (uragano) e "Pimentinha" (peperoncino), era già da anni ormai l’indiscussa Regina della bossa nova, l’interprete più apprezzata dai maggiori autori brasiliani, come Vinícius de Moraes, Gilberto Gil, Caetano Veloso, Milton Nascimento, Edu Lobo.
Elis Regina... (continuer)