Général à vendre
On peut suggérer vivement à ceux qui ont encore un général dans le placard ou dans le garde-manger, à moins que ce ne soit dans la chambre, le lit et les bras de la bonne et qui ne savent trop qu'en faire, de rentabiliser ce général...
Rentabiliser un général est facile et peut rapporter gros...
Dès lors, Rentabilisons
Rentabiliser un général est facile et peut rapporter gros...
Dès lors, Rentabilisons
Marco Valdo M.I. 30/4/2011 - 20:00
They Lie, We Die
[1983]
Album: Strive to Survive Causing the Least Suffering Possible
Very old track but very current issue..
Album: Strive to Survive Causing the Least Suffering Possible
Very old track but very current issue..
Atomic electricity -is just a filthy mess and waste
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 30/4/2011 - 15:00
Parcours:
Contre le Nucléaire
Zamba del emigrante
Album : Sueños De Un Hombre Despierto
Tengo que partir, mi corazón
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/4/2011 - 11:51
Te recuerdo Amanda
Dal disco "L'America" del COLECTIVO PANATTONI con la partecipazione straordinaria di Francesco GUCCINI
il testo ora è completo:
TI RICORDO AMANDA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberto Marchetti 30/4/2011 - 09:55
Capitano Utopia
Canzone per Vittorio Arrigoni
Il sole ha asciugato la pioggia
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 30/4/2011 - 08:28
Parcours:
Vittorio Arrigoni
װאַרשע
Nota
Questa canzone è rimasta fino ad oggi (6.5.2013) attribuita a Wolf Krakowski, che la ha interpretata nell’album “Transmigrations: Gilgul”, , 1996 (Kame'a Media label ripubblicato nel 2001 da Tzadik Records). Lo stesso Wolf Krakowski ci ha onorati di un suo intervento su questa pagina. Nel ringraziarlo, seppure in ritardo, pubblichiamo qui un video dove interpreta due canzoni, tra le quali Varshe:
Wolf Krakowski viene spesso definito l’“ultimo bluesman yiddish”.
Krakowski è nato subito dopo la guerra, nel 1947, ma ha visto la luce in un “Displaced Persons Camp”, un campo profughi allestito dagli alleati a Saalfelden Farmach, in Austria, per accogliere i sopravvissuti dei campi di concentramento e sterminio nazisti. I genitori di Krakowski erano infatti ebrei polacchi che ebbero la fortuna di scampare alla furia nazista.
I do not claim credit for having written the music to "Varshe"... (continuer)
Questa canzone è rimasta fino ad oggi (6.5.2013) attribuita a Wolf Krakowski, che la ha interpretata nell’album “Transmigrations: Gilgul”, , 1996 (Kame'a Media label ripubblicato nel 2001 da Tzadik Records). Lo stesso Wolf Krakowski ci ha onorati di un suo intervento su questa pagina. Nel ringraziarlo, seppure in ritardo, pubblichiamo qui un video dove interpreta due canzoni, tra le quali Varshe:
Wolf Krakowski viene spesso definito l’“ultimo bluesman yiddish”.
Krakowski è nato subito dopo la guerra, nel 1947, ma ha visto la luce in un “Displaced Persons Camp”, un campo profughi allestito dagli alleati a Saalfelden Farmach, in Austria, per accogliere i sopravvissuti dei campi di concentramento e sterminio nazisti. I genitori di Krakowski erano infatti ebrei polacchi che ebbero la fortuna di scampare alla furia nazista.
I do not claim credit for having written the music to "Varshe"... (continuer)
29/4/2011 - 23:11
Todo cambia
L'insieme tra canzone e scena ti scuote dentro. Speriamo che tutto possa cambiare veramente. Viva la vita.
29/4/2011 - 20:52
Weichafe Catrileo
[2009]
Album :Ei
Un homenaje desde Argentina, de la banda de hardcore punk Eterna Inocencia, a la lucha del pueblo mapuche en Chile y a la figura de Matías Catrileo, asesinado por la policía chilena en Enero de 2008.
Album :Ei
Un homenaje desde Argentina, de la banda de hardcore punk Eterna Inocencia, a la lucha del pueblo mapuche en Chile y a la figura de Matías Catrileo, asesinado por la policía chilena en Enero de 2008.
Ayer pude recorrer
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/4/2011 - 18:53
Newen Pei Katrileo
Canzone dedicata a Matías Katrileo mapuche assassinato dalla polizia cilena
Las tierras son tomadas porque fueron robadas
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 29/4/2011 - 18:21
Amutuy, soledad
Scritta non so in che anno dal grande poeta e compositore argentino patagonico Marcelo Berbel, di sangue mapuche per parte di madre
Ignoro pure se gli Hermanos Berbel l'abbiano mai incisa, ma credo proprio di sì.
Sicuramente la canzone è stata interpretata da altri importanti artisti argentini come Rubén Patagonia e Soledad Pastorutti.
"Amutuy" è in lingua mapuche la terza persona singolare del verbo "amutun", che significa "andarsene" o "tornare". Su qualche sito viene tradotto come "andiamo" ma credo che - nel contesto della canzone - stia piuttosto ad esprimere un senso di perdita, il rimpianto di un mondo perduto, distrutto...
Ignoro pure se gli Hermanos Berbel l'abbiano mai incisa, ma credo proprio di sì.
Sicuramente la canzone è stata interpretata da altri importanti artisti argentini come Rubén Patagonia e Soledad Pastorutti.
"Amutuy" è in lingua mapuche la terza persona singolare del verbo "amutun", che significa "andarsene" o "tornare". Su qualche sito viene tradotto come "andiamo" ma credo che - nel contesto della canzone - stia piuttosto ad esprimere un senso di perdita, il rimpianto di un mondo perduto, distrutto...
Ahí están festejando
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/4/2011 - 17:11
Adana
Ho trovato questo sito pieno di canzoni armene in armeno sul genocidio con traduzioni, ma non saprei come inserirle. vedete cosa se ne può fare
DonQuijote82 29/4/2011 - 14:22
We Will Survive
Stephan Takvoryan
To commemorate the 96th anniversary of the latest Armenian Genocide at the hands of the Ottoman Turks in 1915, I offer this song, which I penned this song last year, using the Armenian translation of my name (Stephen Watkins became “Stepan Takvoryan”). It has a cadence very similar to Leonard Cohen’s “Democracy,” albeit slightly slower and with a more mournful chord progression in the verses, although the choruses are strong, determined, hopeful, and upward-looking.
by Stepan Takvoryan
(With a kind of marching cadence, half-whispered/half-spoken with a raspy voice)
da http://swatkinslaw.wordpress.com/2011/...
by Stepan Takvoryan
(With a kind of marching cadence, half-whispered/half-spoken with a raspy voice)
da http://swatkinslaw.wordpress.com/2011/...
Verse I.
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/4/2011 - 14:07
Parcours:
Le génocide arménien
Éste y aquél
[1923]
Da “Los Anarquistas - Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos, 1904-1936”
Autore del brano è il poeta anarchico argentino Fernando Gualtieri
Testo trovato su Pacoweb
Recentemente interpretata da Juan Carlos "Flaco" Biondini nello spettacolo Cançons d'amor i anarquia
La parte introduttiva è recitata da uno dei più importanti attori argentini, Héctor Alterio, protagonista con Norma Aleandro de “La historia oficial” di Luis Puenzo (1985), uno dei primi e dei più potenti film sui desaparecidos nel corso dell’ultima dittatura in Argentina.
Ho attribuito la canzone all’ideatore del progetto di quest’album, Osvaldo Bayer, perché non so chi sia – tra Carlos Solari, Jorge Manzano, José Canet, Virgilio Esposito e Alejandro Marcial - il cantante che la interpreta.
Canzone dedicata Simón Radowitzky, un immigrato in Argentina dall’Impero russo, che appena diciottenne,... (continuer)
Da “Los Anarquistas - Marchas y canciones de lucha de los obreros anarquistas argentinos, 1904-1936”
Autore del brano è il poeta anarchico argentino Fernando Gualtieri
Testo trovato su Pacoweb
Recentemente interpretata da Juan Carlos "Flaco" Biondini nello spettacolo Cançons d'amor i anarquia
La parte introduttiva è recitata da uno dei più importanti attori argentini, Héctor Alterio, protagonista con Norma Aleandro de “La historia oficial” di Luis Puenzo (1985), uno dei primi e dei più potenti film sui desaparecidos nel corso dell’ultima dittatura in Argentina.
Ho attribuito la canzone all’ideatore del progetto di quest’album, Osvaldo Bayer, perché non so chi sia – tra Carlos Solari, Jorge Manzano, José Canet, Virgilio Esposito e Alejandro Marcial - il cantante che la interpreta.
Canzone dedicata Simón Radowitzky, un immigrato in Argentina dall’Impero russo, che appena diciottenne,... (continuer)
[Recitato] Primero de mayo de 1909. Los anarquistas ocupan totalmente la Plaza del Congreso. Frente a ellos, está nada menos que el coronel Ramón Falcón al frente de su caballería, los “cosacos”, como serán llamados por los obreros. La represión es cruel. Caen ocho obreros muertos y ciento cinco heridos. Entre los manifestantes está un adolescente, un ruso llamado Simón Radowitzky y en el once de noviembre de ese año hará volar por el aire con una bomba al coronel Falcón y a su secretario. El país se conmociona, el anarquista es apresado y pasará veintiún años en Ushuaia, la Siberia argentina. Será el mártir, el santo de la anarquía, cantado por todos los payadores libertarios.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/4/2011 - 14:05
Open Wounds
R-Mean
A bit of mystery lies in history's eyes
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/4/2011 - 13:59
Parcours:
Le génocide arménien
Saints' Eyes
Tadevos Tonoyan
Souls learn only to hover and fly,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/4/2011 - 13:51
Peace Go With You, Brother (as-Salaam-Alaikum)
Though I ain't so proud anymore
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/4/2011 - 13:18
¡Viva la Anarquía!
anonyme
[Secondo, terzo decennio del 900]
Inno “sacrilego” degli anarchici argentini, sulle note dell’inno nazionale.
Inno “sacrilego” degli anarchici argentini, sulle note dell’inno nazionale.
Oíd mortales el grito sagrado
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/4/2011 - 10:51
Parcours:
Hymnes et contre-hymnes
Milongas sociales del payador libertario
anonyme
Strofa finale alternativa trovata qui
Somos por fin los soldados
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/4/2011 - 10:39
Peace Be Revenged
Da Imperfect Armonies 2010
Where are we to go?
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/4/2011 - 10:36
Mis harapos
[1918]
Musica di Marino García
Il testo fu scritto da Jorge Luque Lobos (1895-1963), giornalista, scrittore ed autore di teatro e di tango, anche se la paternità viene ancora molto spesso attribuita al più famoso Alberto Ghiraldo , grande figura dell’anarchismo argentino.
“Prototipo inconfondibile dei ‘tartufi’ [da Molière, ad indicare i riccastri baciapile, ipocriti ed impostori] che si nascondono sotto uno smoking o un frac di taglio impeccabile, tu cugino, tu sei l'archetipo che il mio orgoglio rifiuta… Lasciami con i miei stracci, sono più nobili del tuo cappotto….”
Canzone che all’epoca la gente canticchiava e fischiettava in ogni angolo a Buenos Aires, dove al contrario era chiaramente detestata da riccastri, padroni e loro sgherri…
Molti grandi artisti argentini l’hanno interpretata, a partire da Ignacio Corsini, poi Agustín Magaldi (entrambi contemporanei di Carlos Gardel) e successivamente Antonio Tormo, che la portò al successo anche in Uruguay e Cile.
Musica di Marino García
Il testo fu scritto da Jorge Luque Lobos (1895-1963), giornalista, scrittore ed autore di teatro e di tango, anche se la paternità viene ancora molto spesso attribuita al più famoso Alberto Ghiraldo , grande figura dell’anarchismo argentino.
“Prototipo inconfondibile dei ‘tartufi’ [da Molière, ad indicare i riccastri baciapile, ipocriti ed impostori] che si nascondono sotto uno smoking o un frac di taglio impeccabile, tu cugino, tu sei l'archetipo che il mio orgoglio rifiuta… Lasciami con i miei stracci, sono più nobili del tuo cappotto….”
Canzone che all’epoca la gente canticchiava e fischiettava in ogni angolo a Buenos Aires, dove al contrario era chiaramente detestata da riccastri, padroni e loro sgherri…
Molti grandi artisti argentini l’hanno interpretata, a partire da Ignacio Corsini, poi Agustín Magaldi (entrambi contemporanei di Carlos Gardel) e successivamente Antonio Tormo, che la portò al successo anche in Uruguay e Cile.
Caballero del ensueño, tengo pluma por espada
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/4/2011 - 10:26
I treni per Reggio Calabria
Questa canzone l'ho sentita dal vivo cantata dalla Marini anni fa in una conferenza all'università "La Sapienza" di Roma. Una canzone tanto importante quanto difficilissima da cantare. L'esecuzione fu ottima, seduta su una cattedra, con solo una chitarra classica e la sua voce.
Luca 'The River' 29/4/2011 - 02:33
Il palazzo d'inverno
2002
da "L'altra faccia dell'impero"
da "L'altra faccia dell'impero"
Il palazzo d'inverno a piazza del Gesù
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 28/4/2011 - 22:11
Canto della prigione
Chanson italienne – Canto della Prigione – Pietro Gori – 1890
Sur un air traditionnel toscan.
Le chant est repris des œuvres de Pietro Gori, qui en a écrit les vers dans le pénitencier de S. Giorgio (Lucca) le 20 septembre 1890. Gori lui-même fournit ces notes : « Ces strophes me furent suggérées par une séries de ritournelles improvisées, dans le cours d'une soirée, par un reclus, dont les imprécations ardentes me parvinrent sur les cadences traînantes d'une mélodie populaire très vulgaire, que j'avais tant de fois entendue dans les rues et sur les places de Toscane. Le chanteur triste avait été condamné, peu avant, à la prison à vie pour un homicide prémédité. ». Il est fort probable que la mélodie utilisée par le prisonnier cité par Pietro Gori soit celle d'une ritournelle traditionnelle toscane Bolli, bolli pentolino, une berceuse souvent prise comme modèle pour des chansons obscènes.... (continuer)
Sur un air traditionnel toscan.
Le chant est repris des œuvres de Pietro Gori, qui en a écrit les vers dans le pénitencier de S. Giorgio (Lucca) le 20 septembre 1890. Gori lui-même fournit ces notes : « Ces strophes me furent suggérées par une séries de ritournelles improvisées, dans le cours d'une soirée, par un reclus, dont les imprécations ardentes me parvinrent sur les cadences traînantes d'une mélodie populaire très vulgaire, que j'avais tant de fois entendue dans les rues et sur les places de Toscane. Le chanteur triste avait été condamné, peu avant, à la prison à vie pour un homicide prémédité. ». Il est fort probable que la mélodie utilisée par le prisonnier cité par Pietro Gori soit celle d'une ritournelle traditionnelle toscane Bolli, bolli pentolino, une berceuse souvent prise comme modèle pour des chansons obscènes.... (continuer)
LE CHANT DE LA PRISON
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/4/2011 - 21:43
Stornelli d’esilio
Chanson italienne – Stornelli d'esilio – Pietro Gori – 1895-98
Paroles de Pietro Gori sur la mélodie de la ritournelle populaire toscane « Figlia campagnola ».
La première publication remonte à 1898, sur la revue des anarchistes italiens réfugiés en Amérique « la Question Sociale ».
Une chanson que Pietro Gori pourrait avoir écrite soit à l'époque de son premier exil – quand il fut expulsé de Suisse où il était réfugié pour éviter son arrestation, accusé d'être l'inspirateur de l'attentat de Sante Caserio au président français Sadi carnot – soit à celle de son second exil, quand Gori fut contraint à fuir en Amérique du Sud suite à la répression déchaînée après les mouvements milanais de 1898.
« Notre patrie est le monde entier, Notre loi est la liberté »
Il m'est venu à l'esprit d'offrir cette chanson comme contribution des CCG/AWS contre toute la rhétorique patriotarde qui continue à... (continuer)
Paroles de Pietro Gori sur la mélodie de la ritournelle populaire toscane « Figlia campagnola ».
La première publication remonte à 1898, sur la revue des anarchistes italiens réfugiés en Amérique « la Question Sociale ».
Une chanson que Pietro Gori pourrait avoir écrite soit à l'époque de son premier exil – quand il fut expulsé de Suisse où il était réfugié pour éviter son arrestation, accusé d'être l'inspirateur de l'attentat de Sante Caserio au président français Sadi carnot – soit à celle de son second exil, quand Gori fut contraint à fuir en Amérique du Sud suite à la répression déchaînée après les mouvements milanais de 1898.
« Notre patrie est le monde entier, Notre loi est la liberté »
Il m'est venu à l'esprit d'offrir cette chanson comme contribution des CCG/AWS contre toute la rhétorique patriotarde qui continue à... (continuer)
RITOURNELLES D'EXIL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/4/2011 - 21:32
Gente de la tierra
Mapuches somos y junto al cóndor
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 28/4/2011 - 16:51
Fresh-Garbage
[1968]
Da “Spirit”, album di debutto di questa band psichedelica californiana.
Questa è soltanto una installazione di trash-art dell’artista fotografo Moreno Di Trapani…
Tuttavia, non è poi così lontana dalla realtà:
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Da “Spirit”, album di debutto di questa band psichedelica californiana.
Questa è soltanto una installazione di trash-art dell’artista fotografo Moreno Di Trapani…
Tuttavia, non è poi così lontana dalla realtà:
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Fresh garbage…
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/4/2011 - 15:14
Complainte du partisan
Questa canzone faceva anche parte di Materiale Resistente ed era interpretata dai Corman & Tuscadu
DonQuijote82 28/4/2011 - 15:03
Settembre 2007
Testo sintentico che riprende i fatti del settembre 2007: Birmania e il poco interesse manifestato dal Papa e dalla Chiesa, il V-Day e le conseguenti reazioni politiche che ha suscitato.
Domani un altro mondo sanguinerà...
da http://www.leleravera.it/
Domani un altro mondo sanguinerà...
da http://www.leleravera.it/
E’ stato forse troppo chiedere di pensare
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 14:54
Don't Go Near the Water
[1971]
Album “Surf's Up”
Scritta da Mike Love e Al Jardine.
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Album “Surf's Up”
Scritta da Mike Love e Al Jardine.
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Don't go near the water
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/4/2011 - 14:52
Parcours:
Guerre à la Terre
Estasi o delirio
da "L'impazienza" (1999)
Piangono le madonnine il sangue fluorescente,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 14:46
L'inveren di noster non
(called Artico, Gianmaria's grandfather) about their stories and choices at time og the second
world war.several years ago ergio answered some questions his nephew asked him about the
resistance in Italy. his strong and intense tell was recorded on a tape and has inspired this song.glese dal sito ufficiale
world war.several years ago ergio answered some questions his nephew asked him about the
resistance in Italy. his strong and intense tell was recorded on a tape and has inspired this song.glese dal sito ufficiale
OUR GRANDFATHERS' WINTER
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 14:44
To the Last Whale
[1975]
Album “Wind on the Water”
“Critical Mass”, il prologo di “To The Last Whale”, fu inciso nel 1970 per l'album solista di Crosby, che racconta: è stato un esperimento stile Bach in una stanza per l'eco, […] una delle migliori piece di pura musica che abbia mai fatto. Nash sovraincise poi la sua parte e la collegò a “Wind On The Water”, canzone che si rifà dalle vacanze di mare che Crosby, Stills e Nash erano soliti fare sul veliero di Crosby. (da BeatBlog)
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Album “Wind on the Water”
“Critical Mass”, il prologo di “To The Last Whale”, fu inciso nel 1970 per l'album solista di Crosby, che racconta: è stato un esperimento stile Bach in una stanza per l'eco, […] una delle migliori piece di pura musica che abbia mai fatto. Nash sovraincise poi la sua parte e la collegò a “Wind On The Water”, canzone che si rifà dalle vacanze di mare che Crosby, Stills e Nash erano soliti fare sul veliero di Crosby. (da BeatBlog)
Ho incontrato questa canzone grazie alla mia trasmissione musicale radiofonica preferita, Moby Dick di Radio2…
Over the years you have been hunted
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/4/2011 - 14:36
Parcours:
Guerre aux animaux
Una sera qualunque in Italia
da "L'impazienza" (1999)
Qui non c'è spazio si sta tanto stretti
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 14:31
Non maledire questo nostro tempo (25 Aprile 1945)
Chanson italienne – 25 Aprile 1945 / Non maledire questo nostro tempo – Luigi Lunari
Texte de Luigi Lunari – Musique Gino Negri / Lino Patruno.
Texte de Luigi Lunari – Musique Gino Negri / Lino Patruno.
NE MAUDISSEZ PAS NOTRE TEMPS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/4/2011 - 13:53
Tu meriti il posto che occupi
[1989]
Brano solo successivamente inserito nella raccolta “A raccolta!” del 1995.
“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra
Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Brano solo successivamente inserito nella raccolta “A raccolta!” del 1995.
“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra
Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Alle spalle di una barricata tanti bambini cantano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/4/2011 - 13:43
Nazioni
[1991]
EP “Crisi di valori”
“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra
Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
EP “Crisi di valori”
“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra
Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Fate presto voi a parlare, Europa unita indipendente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/4/2011 - 13:37
Crisi di valori
[1991]
EP “Crisi di valori”
“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra
Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
EP “Crisi di valori”
“I Disciplinatha sono l'unico gruppo italiano che vale la pena ascoltare” Jello Biafra
Chi e' Disciplinatha? Chi Come Perché.
Chi fa della carità non ha bisogno di farlo sapere.
Sappiano i lettori che i Disciplinatha hanno lunghe chiome incolte, fumano la droga, fanno risse nei clubs, suonano ubriachi, hanno guai con la giustizia, qualcuno di loro morirà presto, possibilmente di overdose, si divertono, se ne fregano di tutto, sono contro il potere, la famiglia, la chiesa, la guerra, fanno le ore piccole, corrono su potenti e smaglianti motociclette, snobbano la stampa, scopano le fighe (e più maschi alla volta) "di quelle e di quelli a cui voi non avete accesso".
E bestemmiano pure…
(di Dario Parisini, 1992. Se interessati, continua su DISCIPLINATHA)
Sarà una forza gravitazionale
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/4/2011 - 13:25
Mi illumino di meno
L'energia l'energia l'energia che cos'è?
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 13:14
La bicicletta
2008
Il Paese Di Pulcinella
In questi giorni vi sto rompendo particolarmente le scatole. Mi è venuta in mente una proposta. Siamo contro la guerra, tutti d'accordo... ma come si può convertire ciò in gesti concreti? Ovvero quali possono essere i gesti di pace? per dirla con i MCR "pensare globale, agire locale" e allora mi vengono in mente alcune canzoni che esprimono bene questa "cultura di pace" La bicicletta e mi illumino di meno dei Radici nel cemento... Lo so il pensiero è un po' contorto, ma il succo sarebbe: se le guerre si fanno per il petrolio, per l'acqua... tutte quelle azioni che limitano l'uso di quelle risorse vanno direttamente a negare la ragione stessa di quella guerra...
E potrebbe nascere anche il percorso: Gesti concreti di pace
Il Paese Di Pulcinella
In questi giorni vi sto rompendo particolarmente le scatole. Mi è venuta in mente una proposta. Siamo contro la guerra, tutti d'accordo... ma come si può convertire ciò in gesti concreti? Ovvero quali possono essere i gesti di pace? per dirla con i MCR "pensare globale, agire locale" e allora mi vengono in mente alcune canzoni che esprimono bene questa "cultura di pace" La bicicletta e mi illumino di meno dei Radici nel cemento... Lo so il pensiero è un po' contorto, ma il succo sarebbe: se le guerre si fanno per il petrolio, per l'acqua... tutte quelle azioni che limitano l'uso di quelle risorse vanno direttamente a negare la ragione stessa di quella guerra...
E potrebbe nascere anche il percorso: Gesti concreti di pace
Bella e seducente, è solo mia
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envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 13:05
Din Don buon Natale
Canzone dedicata ad Emergency, Natale 2008
Molti mi conoscon solo come Frankie
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envoyé par DonQuijote82 28/4/2011 - 12:50
Piazza Otto Croci (Spiegami perché)
Una canzone ispirata a Piazza della Loggia (8 Croci come 8 le vittime)un misero omaggio a chi dal 1974 chiede giustizia
Se ti trovi a vagare in piazza otto croci,
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envoyé par Lele Ravera 28/4/2011 - 10:08
Sole a Kabul
Ho lasciato la mia terra per portar la pace con la guerra,
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envoyé par Lele Ravera 28/4/2011 - 09:56
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Pochi giorni fa, in Toscana, è accaduto un episodio che ha provocato una specie di sollevazione tra "istituzioni", mass media, politicanti e quant'altro. Durante un normale controllo etilometrico in provincia di Grosseto, nei pressi del luogo dove si stava svolgendo un rave party, una pattuglia di carabinieri ha fermato un'automobile guidata da un ragazzo diciannovenne, con a bordo altri tre ragazzi e una ragazza (minorenni). Essendo stato trovato il conducente non in regola con il tasso alcoolico, la pattuglia stava procendendo al sequestro dell'autovettura e al ritiro della patente; senonché, i due carabinieri sono stati invece presi a randellate dai cinque ragazzi, e che randellate. I cinque hanno divelto i pesantissimi paletti di una recinzione, e hanno colpito i tutori dell'ordine. Uno è finito in coma, e l'altro rischia di perdere un occhio.
Questo episodio,... (continuer)