La povera Rosetta
anonyme
Il tredici di agosto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby e adriana 8/3/2011 - 19:02
Cry for Freedom
"Freedom" this cry of all slaves will be heard
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea 8/3/2011 - 16:06
Don't Give Up
[2006]
Lyrics & Music by Shingai Shoniwa, Dan Smith and Jamie Morrison
Album: What's the Time Mr. Wolf? [2007]
This song was released as a CD single and Vinyl 7" in November 2006 and it has featured in FIFA 08, been part of the five songs played in-game on FIFA Online 2 and on the soundtrack to the film St Trinian's.
Dedicated on March 8 to Women and to the Fight For Women's Rights all around the world..
Lyrics & Music by Shingai Shoniwa, Dan Smith and Jamie Morrison
Album: What's the Time Mr. Wolf? [2007]
This song was released as a CD single and Vinyl 7" in November 2006 and it has featured in FIFA 08, been part of the five songs played in-game on FIFA Online 2 and on the soundtrack to the film St Trinian's.
Dedicated on March 8 to Women and to the Fight For Women's Rights all around the world..
Sometimes they'll want to cut you down
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 8/3/2011 - 12:30
Paint a New World
We all know the feeling, it´s frightenin´ sometimes
(continuer)
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envoyé par Andrea 8/3/2011 - 12:04
Take Peace
[2008]
Album: This Is Why
Album: This Is Why
Take Peace, – Take it apart
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 8/3/2011 - 08:38
Zona de Guerra
[2004]
Álbum: Zona de Guerra
Álbum: Zona de Guerra
"Esto es Zona de Guerra,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 8/3/2011 - 08:18
אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך
Unter di poylishe grininke beymelekh
[1945]
Testo di Joseph Papiernikov (1899-1993), poeta nato a Varsavia ma trasferitosi in Palestina già nel 1924.
Musica di Alter Israel (1901-1979), cantore e compositore anche lui di origine polacca trasferitosi poi negli States.
Testo trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. Il testo originale in alfabeto ebraico, particolarmente complesso per la presenza di numerosissimi nomi propri e termini di origine ebraica, è stato ricontrollato su questo documento .pdf. Lo stesso vale per la trascrizione in caratteri latini. (rv)
Questa canzone è una drammatica parodia di “Unter Di Grininke Bymelekh” (“Beneath the Little Green Trees”), una filastrocca yiddish molto popolare scritta all’inizio del 900 dal poeta Haim Nachman Bialik e composta da Platon G. Brounoff (ne riporto qui... (continuer)
[1945]
Testo di Joseph Papiernikov (1899-1993), poeta nato a Varsavia ma trasferitosi in Palestina già nel 1924.
Musica di Alter Israel (1901-1979), cantore e compositore anche lui di origine polacca trasferitosi poi negli States.
Testo trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. Il testo originale in alfabeto ebraico, particolarmente complesso per la presenza di numerosissimi nomi propri e termini di origine ebraica, è stato ricontrollato su questo documento .pdf. Lo stesso vale per la trascrizione in caratteri latini. (rv)
Questa canzone è una drammatica parodia di “Unter Di Grininke Bymelekh” (“Beneath the Little Green Trees”), una filastrocca yiddish molto popolare scritta all’inizio del 900 dal poeta Haim Nachman Bialik e composta da Platon G. Brounoff (ne riporto qui... (continuer)
אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 15:39
ייׅדיש געסל
Yidish gesl
Il testo traslitterato è trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. Il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito a partire dalla traslitterazione (esatta e secondo i criteri YIVO).
Mordechai Gebirtig era nato nel 1877 a Kazimierz, quartiere di Cracovia che dal 14° secolo era la casa della comunità ebraica della città polacca. Gebirtig aveva quindi sicuramente respirato, quando non conosciuto, il radicato antisemitismo assai diffuso nell’Impero russo specie dopo l’assassinio dello Zar Alessandro II nel 1881, la cui responsabilità fu fatta ricadere ad arte sugli ebrei, anche se solo uno dei congiurati, la rivoluzionaria Gesya Gelfman (che poi morì di parto in prigionia), era effettivamente di origini ebraiche. E’ così che tra il 1881 ed il 1884 e poi di nuovo tra il il 1903 ed il 1906 i pogrom si accesero... (continuer)
Il testo traslitterato è trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. Il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito a partire dalla traslitterazione (esatta e secondo i criteri YIVO).
Mordechai Gebirtig era nato nel 1877 a Kazimierz, quartiere di Cracovia che dal 14° secolo era la casa della comunità ebraica della città polacca. Gebirtig aveva quindi sicuramente respirato, quando non conosciuto, il radicato antisemitismo assai diffuso nell’Impero russo specie dopo l’assassinio dello Zar Alessandro II nel 1881, la cui responsabilità fu fatta ricadere ad arte sugli ebrei, anche se solo uno dei congiurati, la rivoluzionaria Gesya Gelfman (che poi morì di parto in prigionia), era effettivamente di origini ebraiche. E’ così che tra il 1881 ed il 1884 e poi di nuovo tra il il 1903 ed il 1906 i pogrom si accesero... (continuer)
איך װעל קײַן מאָל נישט פֿאַרגעסן
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 7/3/2011 - 13:40
דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
Dort baym breg fun veldl
Testo di Petr Mamaichuk
Musica di Leonid Shokhin
La canzone originale in russo – di cui non so trovare il testo - fu probabilmente scritta durante l’assedio di Leningrado, quando Shokhin ed il poeta Mamaichuk si incontrarono in un ospedale militare.
Shmerke Kaczerginski la traspose in yiddish nel 1943, dopo essersi unito ai partigiani sovietici.
Nel cd “Rise up and fight! Songs of Jewish Partisans” (1996)
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Una canzone che Kaczerginski imparò da un partigiano sovietico, tal Vanya, la tradusse in yiddish e così divenne uno dei brani più amati e cantati anche dai partigiani ebrei che, dopo la fallita insurrezione del ghetto di Vilnius del 1943, erano fuggiti dalla città per riunirsi chi coi polacchi chi con i sovietici, le cui forze congiunte... (continuer)
Testo di Petr Mamaichuk
Musica di Leonid Shokhin
La canzone originale in russo – di cui non so trovare il testo - fu probabilmente scritta durante l’assedio di Leningrado, quando Shokhin ed il poeta Mamaichuk si incontrarono in un ospedale militare.
Shmerke Kaczerginski la traspose in yiddish nel 1943, dopo essersi unito ai partigiani sovietici.
Nel cd “Rise up and fight! Songs of Jewish Partisans” (1996)
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Una canzone che Kaczerginski imparò da un partigiano sovietico, tal Vanya, la tradusse in yiddish e così divenne uno dei brani più amati e cantati anche dai partigiani ebrei che, dopo la fallita insurrezione del ghetto di Vilnius del 1943, erano fuggiti dalla città per riunirsi chi coi polacchi chi con i sovietici, le cui forze congiunte... (continuer)
דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
(continuer)
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envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 11:51
געװען אַמאָל איז אַ שטעטל
Geven amol iz a shtetl
Testo e musica di Beyle Schaechter-Gottesman, autrice anche di נײַן חבֿרטע מינציע, canzone molto simile alla presente.
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. In questo caso, il testo yiddish originale in alfabeto ebraico è stato reperito da questa pagina di tapuz.co.il
“Shtetl”, diminutivo di “shtot”, significa “piccola città” e in yiddish indica le cittadine con popolazione a stragrande maggioranza ebraica molto comuni nell’Europa centrale ed orientale prima dell’Olocausto. Nel 1945 la quasi totalità degli shtetlekh era scomparsa. Nella cultura ebraica “Shtetl” è rimasto come termine metaforico, evocativo, nostalgico, con cui si sintetizza la memoria del modo di vita tradizionale di quelle antiche comunità ebraiche spazzate via in qualche anno dalla furia nazista…
Testo e musica di Beyle Schaechter-Gottesman, autrice anche di נײַן חבֿרטע מינציע, canzone molto simile alla presente.
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. In questo caso, il testo yiddish originale in alfabeto ebraico è stato reperito da questa pagina di tapuz.co.il
“Shtetl”, diminutivo di “shtot”, significa “piccola città” e in yiddish indica le cittadine con popolazione a stragrande maggioranza ebraica molto comuni nell’Europa centrale ed orientale prima dell’Olocausto. Nel 1945 la quasi totalità degli shtetlekh era scomparsa. Nella cultura ebraica “Shtetl” è rimasto come termine metaforico, evocativo, nostalgico, con cui si sintetizza la memoria del modo di vita tradizionale di quelle antiche comunità ebraiche spazzate via in qualche anno dalla furia nazista…
עװען אַמאָל איז אַ שטעטל
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envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 10:27
CapaRezza: Legalize The Premier
[2011]
CapaRezza feat. Alborosie
Album :Il sogno eretico
L'ironica Legalize the Premier prende lo spunto dal classico inno dei rastaman, Legalize It, cioè la marijuana. Qui il protagonista non è più un rastaman, ma un casta-man, cioè un uomo della sta del potere. E non chiede di legalizzare la droga, ma se stesso.
Il sussidiario
CapaRezza feat. Alborosie
Album :Il sogno eretico
L'ironica Legalize the Premier prende lo spunto dal classico inno dei rastaman, Legalize It, cioè la marijuana. Qui il protagonista non è più un rastaman, ma un casta-man, cioè un uomo della sta del potere. E non chiede di legalizzare la droga, ma se stesso.
Il sussidiario
Castaman! oh yeah.. Legalize your seed!
(continuer)
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envoyé par Adriana e Lorenzo 6/3/2011 - 23:36
Messa In Moto
da il sogno eretico 2011
Per una volta la preghiera ve la faccio io
(continuer)
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6/3/2011 - 23:19
En Coulliure
Chanson espagnole - En Cotlliure – Joan Manuel Serrat – 1969
Le grand poète espagnol Antonio Machado se rangea ouvertement du côté des Républicains depuis 1931. En 1936, de Madrid, il se transféra à Valence et puis, en 1938, à Barcelone, la dernière place forte républicaine. À la fin janvier 1938, Machado, sa mère, son frère et la femme de celui-ci fuirent vers la frontière française. Ils se mirent à l'abri dans la petite ville de Collioure où le poète très fatigué et prostré mourut le 22 février.
Voir aussi dans « La Cantate de l'Exil », « Mort d'Antonio Machado ».
Le grand poète espagnol Antonio Machado se rangea ouvertement du côté des Républicains depuis 1931. En 1936, de Madrid, il se transféra à Valence et puis, en 1938, à Barcelone, la dernière place forte républicaine. À la fin janvier 1938, Machado, sa mère, son frère et la femme de celui-ci fuirent vers la frontière française. Ils se mirent à l'abri dans la petite ville de Collioure où le poète très fatigué et prostré mourut le 22 février.
Voir aussi dans « La Cantate de l'Exil », « Mort d'Antonio Machado ».
À COLLIOURE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2011 - 22:28
War Without End, Amen Amen
[2003]
Album: Welcome Home
Album: Welcome Home
The president looked in the camera today
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 19:30
Parcours:
George Walker Bush II
Ya no hables más corazón
[2004]
Álbum: Zona de Guerra
Álbum: Zona de Guerra
"...son palabras que fluyen del corazón”,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 19:02
Muerte de Antonio Machado
Chanson espagnole – Muerte de Antonio Machado – Teresa Cano – Paroles d'Antonio Gómez et musique d'Antonio Resines – 1975
d'après la version italienne MORTE DI ANTONIO MACHADO de Lorenzo Masetti.
« La Cantate de l'Exil » fut composée par Antonio Resines, un important chantauteur, membre du groupe folk-rock "Almas Humildes", et écrite par Antonio Gómez , fondateur du collectif madrilène.
Participèrent au projet beaucoup de chanteurs connus comme Teresa Cano, Pablo Guerrero, Luis Pastor et Quintín Cabrera.
Le sous-titre « ¿Cuándo llegaremos a Sevilla? » (Quand arriverons-nous à Séville ?) renvoie à la phrase que la vieille mère du poète républicain Antonio Machado continuait à répéter à son fils pendant qu'ils fuyaient en janvier 1939, en réalité, vers la France... ils mourront tous les deux quelques semaines plus tard, anéantis par la fatigue et par la douleur.
Cette cantate débute avec... (continuer)
d'après la version italienne MORTE DI ANTONIO MACHADO de Lorenzo Masetti.
« La Cantate de l'Exil » fut composée par Antonio Resines, un important chantauteur, membre du groupe folk-rock "Almas Humildes", et écrite par Antonio Gómez , fondateur du collectif madrilène.
Participèrent au projet beaucoup de chanteurs connus comme Teresa Cano, Pablo Guerrero, Luis Pastor et Quintín Cabrera.
Le sous-titre « ¿Cuándo llegaremos a Sevilla? » (Quand arriverons-nous à Séville ?) renvoie à la phrase que la vieille mère du poète républicain Antonio Machado continuait à répéter à son fils pendant qu'ils fuyaient en janvier 1939, en réalité, vers la France... ils mourront tous les deux quelques semaines plus tard, anéantis par la fatigue et par la douleur.
Cette cantate débute avec... (continuer)
MORT D'ANTONIO MACHADO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2011 - 18:38
Mi pueblo y su paz
[2008]
Letra y Musica de Ramón Salgado
Álbum: No Más Guerra
"Esta canción es acerca de Todos Santos, mi ciudad natal"
Letra y Musica de Ramón Salgado
Álbum: No Más Guerra
"Esta canción es acerca de Todos Santos, mi ciudad natal"
Por sus calles empedradas
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 14:49
No Blood for Oil
[2005]
Album: Backyard Revolution
"War does not determine who is right - only who is left". (Bertrand Russell)
"Anti-War, Anti-Draft.. ..track for this generation. Peace".
Album: Backyard Revolution
"War does not determine who is right - only who is left". (Bertrand Russell)
"Anti-War, Anti-Draft.. ..track for this generation. Peace".
Dear Mr Bush I have a complaint
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 14:22
Parcours:
George Walker Bush II
Petrolio tu
Berluscone (sei un cazzone) come farai ora senza il petrolio del tuo amico Gheddafi?
Manu' 6/3/2011 - 12:07
Par la radio
Par la radio
Canzone française – Par la radio – 1925 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 24
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Cette fois, Lucien l'âne mon ami, la chanson du jour raconte l'année 1925, l'année de la Conférence et des accords de Locarno et du Traité de Londres, vue si l'on peut dire ainsi, par la radio. C'est en même temps, un peu, l'histoire de l'arrivée de la radio comme moyen de diffusion « grand public » et sa découverte par un enfant. On en est encore aux postes à galène, sorte de détecteur d'ondes à la portée variable. On en était aux débuts, tout restait encore à inventer dans le domaine radiophonique. Mais depuis presque un siècle et demi, le progrès est... (continuer)
Canzone française – Par la radio – 1925 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 24
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Cette fois, Lucien l'âne mon ami, la chanson du jour raconte l'année 1925, l'année de la Conférence et des accords de Locarno et du Traité de Londres, vue si l'on peut dire ainsi, par la radio. C'est en même temps, un peu, l'histoire de l'arrivée de la radio comme moyen de diffusion « grand public » et sa découverte par un enfant. On en est encore aux postes à galène, sorte de détecteur d'ondes à la portée variable. On en était aux débuts, tout restait encore à inventer dans le domaine radiophonique. Mais depuis presque un siècle et demi, le progrès est... (continuer)
Papa faisait le guignol, grand-mère contait
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/3/2011 - 22:00
Jugando al futbol
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
“L’effetto che ci produceva, a noi deportati, quando arrivavamo al campo di Mauthausen, e soprattutto a noi spagnoli, era qualcosa di davvero impressionante, di terribile, perché la prima cosa che si vedeva all’arrivo erano le mura – che tuttavia non erano ancora finite, e infatti le finimmo noi spagnoli – e la famigerata aquila, un’aquila di bronzo che spiegava le sue ali sopra l’ingresso principale. Nei primi mesi del 1941, benchè succedesse che i nostri cadevano come mosche ed eravamo debilitati e tutto questo, tuttavia era... (continuer)
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.
“L’effetto che ci produceva, a noi deportati, quando arrivavamo al campo di Mauthausen, e soprattutto a noi spagnoli, era qualcosa di davvero impressionante, di terribile, perché la prima cosa che si vedeva all’arrivo erano le mura – che tuttavia non erano ancora finite, e infatti le finimmo noi spagnoli – e la famigerata aquila, un’aquila di bronzo che spiegava le sue ali sopra l’ingresso principale. Nei primi mesi del 1941, benchè succedesse che i nostri cadevano come mosche ed eravamo debilitati e tutto questo, tuttavia era... (continuer)
Calza las botas,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 08:18
Stranamore (pure questo è amore)
L'uomo è grande, l'uomo è vivo, l'uomo non è guerra?
I generali gli rispondono che L'UOMO È VINO,
combatte bene e muore meglio solo quando ne è pieno.
Vi si verseranno grappa nella gola come a tutti gli altri..
Ma voi dovete rimanere lucidi! -Wenn der Krieg beginnt, 639 – 1937 ? – Bertolt Brecht
I generali gli rispondono che L'UOMO È VINO,
combatte bene e muore meglio solo quando ne è pieno.
Vi si verseranno grappa nella gola come a tutti gli altri..
Ma voi dovete rimanere lucidi! -Wenn der Krieg beginnt, 639 – 1937 ? – Bertolt Brecht
Rodolfo 3/3/2011 - 22:17
Pensa un po'
[1969]
Album: “Mio caro padrone… / Contessa”
I sogni indotti (anche quelli!), più o meno 'spontaneamente', di benessere e ricchezza da un lato.. e la realtà quotidiana (amara) dall'altro..
Album: “Mio caro padrone… / Contessa”
I sogni indotti (anche quelli!), più o meno 'spontaneamente', di benessere e ricchezza da un lato.. e la realtà quotidiana (amara) dall'altro..
Pensa un po',
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 3/3/2011 - 08:22
La colombe argentée
La colombe argentée
Canzone française – La colombe argentée – 1924 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 23
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
La colombe argentée... Voilà un titre bien étrange. Ces Histoires d'Allemagne m'étonnent souvent. Ce titre, on dirait un rébus, on dirait un arcane.
Mais non, Lucien l'âne mon ami, tu sais bien quelle réputation (usurpée, d'ailleurs) a la colombe dans l'imaginaire des hommes. C'est l'oiseau qui symbolise la paix... Cependant, son vrai nom à notre héros du ciel est lui bien étrange, en effet : il s'appelle LZ 126. Il s'agit là d'une dénomination qui convient à un objet industriel et c'en est un, protégé par un de ces secrets codés... Mais... (continuer)
Canzone française – La colombe argentée – 1924 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 23
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
La colombe argentée... Voilà un titre bien étrange. Ces Histoires d'Allemagne m'étonnent souvent. Ce titre, on dirait un rébus, on dirait un arcane.
Mais non, Lucien l'âne mon ami, tu sais bien quelle réputation (usurpée, d'ailleurs) a la colombe dans l'imaginaire des hommes. C'est l'oiseau qui symbolise la paix... Cependant, son vrai nom à notre héros du ciel est lui bien étrange, en effet : il s'appelle LZ 126. Il s'agit là d'une dénomination qui convient à un objet industriel et c'en est un, protégé par un de ces secrets codés... Mais... (continuer)
Le 11 octobre départ de Palos, au sud de l'Espagne
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2011 - 22:16
Salvatore Adamo: Prague...ou Ailleurs à l'ombre des drapeaux
Per capire se rientri o meno tra le C.C.G. bisognerebbe conoscere l'epoca in cui Salvatore Adamo l'ha scritta.
Questo può saperlo solo il sig. Davide Costa che è un profondo conoscitore ed estimatore (in questo caso come me) del grande Salvatore.
Questo può saperlo solo il sig. Davide Costa che è un profondo conoscitore ed estimatore (in questo caso come me) del grande Salvatore.
PRAGA ... O ALTROVE ALL'OMBRA DELLE BANDIERE.
(continuer)
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envoyé par Piergiorgio Tanzi 2/3/2011 - 22:08
Non siete Stato voi
da il sogno eretico 2011
Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 18:48
Cose che non capisco
Da Il mio sogno eretico 2011
Benvenuti ad una nuova puntata di "Chi
(continuer)
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envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:37
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Lunedì 25 Febbraio 1980
CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE MILANESE
IN UN'ISTANTANEA SEGRETA LA LUCCIOLA D’INIZIO SECOLO PROTAGONISTA DI UNA DELLE STORIE PIU' POPOLARI
Ecco la Rosetta di piazza Vetra,
«ammazzata in una notte oscura»
L'immagine forse unica, uscita dalla vecchia scrivania di un defunto negoziante –
Una scritta: "Mi hai dato le più belle ore d'amore»
Questa è la storia di una vecchia fotografia di un leggendario delitto e di un'epoca perduta. Come un viaggio all'indietro nel tempo tra i fatti e le voci e le emozioni che hanno lasciato un segno indelebile nello spirito ambrosiano. La fotografie della «bella, Rosetta» o della «povera Rosetta»: insomma dì quella sventurata che una canzone popolare ricorda ammazzata in piazza Vetra, dagli «agenti di questura». E veniamo come questa foto entra improvvisamente nella cronaca dell'anno 1980.
In casa del signor Armando Forcolini... (continuer)