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Par la radio

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Canzone française – Par la radio – 1925 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 24

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Cette fois, Lucien l'âne mon ami, la chanson du jour raconte l'année 1925, l'année de la Conférence et des accords de Locarno et du Traité de Londres, vue si l'on peut dire ainsi, par la radio. C'est en même temps, un peu, l'histoire de l'arrivée de la radio comme moyen de diffusion « grand public » et sa découverte par un enfant. On en est encore aux postes à galène, sorte de détecteur d'ondes à la portée variable. On en était aux débuts, tout restait encore à inventer dans le domaine radiophonique. Mais depuis presque un siècle et demi, le progrès est... (continuer)
Papa faisait le guignol, grand-mère contait
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/3/2011 - 22:00
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Giorgio Gaber: L'orgia: ore 22 secondo canale

Giorgio Gaber: L'orgia: ore 22 secondo canale
Gaber/Luporini
recitata da "Il Signor G" (1970)
cantata nel singolo "Barbera e Champagne" (1970)
Ero lì in un’orgia in mezzo a della gente che conoscevo poco e che non era molto attraente.
(continuer)
envoyé par Daniel(e) Bellucci. 5 marzo 2011. salve. 5/3/2011 - 16:03
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Poema de silencio

Poema de silencio
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.


Canzone e tema strumentale finali di questa splendida opera epica.
Molti sono morti, tanti hanno sofferto, tanti continueranno a soffrire.
Mauthausen è liberato, Parigi è liberata, ma liberi non sono i combattenti antifascisti spagnoli.
Non sono liberi di tornare a casa, perché è proprio lì che l’odiato nemico ancora si annida e resiste e resisterà per ancora tre decenni.
Chi di loro, dopo tutto quello che ha visto e passato, sceglierà di tornare in Spagna lo farà clandestinamente e per continuare ancora l’interminabile lotta... (continuer)
Escuchad en silencio,
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 11:20
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Diálogo de Belchite/ Liberación de París

Diálogo de Belchite/ Liberación de París
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.

Anche questa volta non ho dovuto trascrivere direttamente il testo, ma mi sono permesso di copiarlo dalle pagine de La Zamarra de Gustavo, il bel blog di Gustavo Sierra Fernández.
Ed è proprio grazie ad Antonio e a Gustavo se possiamo pubblicare qui i testi della “Cantata del exilio”.



“Ésta es una de las mejores canciones del épico Cantata del exilio, en donde se cuentan las tribulaciones y suertes de los paisanos exiliados a Francia tras la derrota en la guerra civil. La historia les dio la victoria robada cuando fueron... (continuer)
- Vamos corriendo. ¡Corre!
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 10:51
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La escalera de Mauthausen

La escalera de Mauthausen
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.



“La cantera de Mauthausen ha sido una de los lugares más terrorificos de todos los campos nazis que han existido, puesto que en ella se han empleado los métodos de trabajo jamás imaginados. Y se sabía, porque esto ya lo decían de una nacionalidad a otra, todo el mundo lo sabía, y decían eso es los españoles, los republicanos españoles han construido eso, y cada piedra lleva la sangre de un español. Hasta la piedra más pequeña de las escaleras de Mauthausen lleva sangre de algún español.”

“La cava di Mauthausen è stato uno dei... (continuer)
Cada escalón el hambre
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 10:11
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Jugando al futbol

Jugando al futbol
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.



“L’effetto che ci produceva, a noi deportati, quando arrivavamo al campo di Mauthausen, e soprattutto a noi spagnoli, era qualcosa di davvero impressionante, di terribile, perché la prima cosa che si vedeva all’arrivo erano le mura – che tuttavia non erano ancora finite, e infatti le finimmo noi spagnoli – e la famigerata aquila, un’aquila di bronzo che spiegava le sue ali sopra l’ingresso principale. Nei primi mesi del 1941, benchè succedesse che i nostri cadevano come mosche ed eravamo debilitati e tutto questo, tuttavia era... (continuer)
Calza las botas,
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 08:18
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Οι ήρωες είναι πάντα ευγενικοί

Οι ήρωες είναι πάντα ευγενικοί
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Μάνος Χατζιδάκις
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Ρωμανός
25 Σπάνιες Ερμηνείες (1955-1965) - 1984

I ìroes ine panda evghenikì
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Manos Hatzidakis
Prima esecuzione di Yorgos Romanòs
25 Rare interpretazioni (1955 - 1965) - 1984
(informazione da www. stixoi.info probabilmente errata)

L'ultimo commento di Rodolfo a Stranamore di Vecchioni mi ha riportato alla mente questo testo che in stixoi.info viene attribuito a Gatsos- Hatzidakis, del quale però non trovo riscontro nella raccolta completa del poeta, e del quale non trovo neppure la musica. Ma il testo, pur con tali problemi di attribuzione, contiene un'ironia sull'argomento, che non mi sembra per nulla spregevole. (gpt)
Οι ήρωες είναι πάντα ευγενικοί.
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 4/3/2011 - 00:40
Parcours: Héros

Tema de los campos/ El trabajo libera

Tema de los campos/ El trabajo libera
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Tema strumentale con voce narrante di Antonio Gómez.
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.

Questa volta non ho dovuto trascrivere direttamente il testo, ma mi sono permesso di copiarlo dalle pagine de La Zamarra de Gustavo, il bel blog di Gustavo Sierra Fernández.
Ed è proprio grazie ad Antonio e a Gustavo se possiamo pubblicare qui i testi della “Cantata del exilio”.



“[…] En España, uno de los primeros intentos dentro de lo artístico de rescatar la memoria histórica fue el disco La cantata del exilio, compuesto por el hoy injustamente olvidado cantautor Antonio... (continuer)
Sobre la entrada, en un cartel se leía: "El trabajo hace libres".
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/3/2011 - 16:12
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Carta imaginaria a casa

Carta imaginaria a casa
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.



Più di 7.000 degli oltre 13.000 spagnoli che furono internati nei vari campi di prigionia nazisti vennero inviati a Mauthausen-Gusen, in Austria. Si trattava per lo più di repubblicani fuggiti dalla Spagna nel 1939 e che poi avevano continuato a combattere i nazi-fascisti indossando le uniformi francesi o nei maquis. Molti di loro furono catturati nelle prime fasi dell’occupazione della Francia: i primi 470 arrivarono a Mauthausen già nell’estate del 1940… E siccome il “generalissimo” Franco sosteneva che non ci fossero spagnoli... (continuer)
Querida madre:
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/3/2011 - 15:16
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Poema de atención

Poema de atención
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.

La prima delle canzoni presenti nell’album dedicate ai circa 13.000 spagnoli – molti di essi ebrei inclusi in una lista di 6.000 nomi che nel 1941 Franco aveva fornito direttamente ad Himmler, regalo del caudillo al führer - che finirono nei campi di sterminio nazisti, e a Mauthausen-Gusen in particolare: ne sopravvissero soltanto 2.000.

"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere... (continuer)
Pero ahora os pedimos
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/3/2011 - 13:41
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Pensa un po'

Pensa un po'
[1969]
Album: “Mio caro padrone… / Contessa”

I sogni indotti (anche quelli!), più o meno 'spontaneamente', di benessere e ricchezza da un lato.. e la realtà quotidiana (amara) dall'altro..
Pensa un po',
(continuer)
envoyé par giorgio 3/3/2011 - 08:22
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Celestino Alfonso

Celestino Alfonso
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Bisogna anche ricordare che la copertina, il libretto e tutta la grafica del disco fu curata dal formidabile collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.

"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere per intero a disposizione delle CCG/AWS questa sua importante opera], fondatore del collettivo madrileno "Canción del Pueblo".
Parteciparono al progetto molti noti cantanti, come Teresa Cano, Pablo Guerrero, Luis Pastor e Quintín Cabrera.
Il sottotitolo, "¿Cuándo... (continuer)
Ocho polacos, cinco italianos, tres franceses, dos rumanos, dos armenios, dos húngaros y un español componían el “destacamento especial” comandado por el poeta armenio Missak Manouchian. El español se llamaba Celestino Alfonso, y su número era el 10.305.
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/3/2011 - 08:22

La colombe argentée

La colombe argentée
La colombe argentée

Canzone française – La colombe argentée – 1924 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 23

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

La colombe argentée... Voilà un titre bien étrange. Ces Histoires d'Allemagne m'étonnent souvent. Ce titre, on dirait un rébus, on dirait un arcane.

Mais non, Lucien l'âne mon ami, tu sais bien quelle réputation (usurpée, d'ailleurs) a la colombe dans l'imaginaire des hommes. C'est l'oiseau qui symbolise la paix... Cependant, son vrai nom à notre héros du ciel est lui bien étrange, en effet : il s'appelle LZ 126. Il s'agit là d'une dénomination qui convient à un objet industriel et c'en est un, protégé par un de ces secrets codés... Mais... (continuer)
Le 11 octobre départ de Palos, au sud de l'Espagne
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2011 - 22:16
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La pace può

La pace può
Si diceva una volta "una risata vi seppellirà"
La pace può
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 19:11
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Non siete Stato voi

Non siete Stato voi
da il sogno eretico 2011
Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 18:48
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Cose che non capisco

Cose che non capisco
Da Il mio sogno eretico 2011
Benvenuti ad una nuova puntata di "Chi
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:37
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La ghigliottina

La ghigliottina
Da Il sogno eretico (2011)
Caro Danton, mon ami Danton,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:27
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Sono il tuo sogno eretico

Sono il tuo sogno eretico
Da Il Sogno Eretico (2011)
(Giovanna D'Arco)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:25
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Argelès-sur-Mer

Argelès-sur-Mer
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Bisogna anche ricordare che la copertina, il libretto e tutta la grafica del disco fu curata dal formidabile collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.

Argelès-sur-Mer è una cittadina francese della linguadoca, sui Pirenei orientali, al confine con la Spagna, non lontana da Collioure, luogo della Muerte de Antonio Machado, il grande poeta spagnolo antifascista che lì spirò il 22 febbraio del 1939 per la fatica e per lo strazio di vedere la sua terra caduta in mano alle orde di Franco, Mussolini ed Hitler.
Nei pressi di cittadine come Argelès-sur-Mer e Collioure il governo francese fece allestire i campi... (continuer)
Sobre la arena,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/3/2011 - 13:49
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Muerte de Antonio Machado

Muerte de Antonio Machado
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez (la seconda parte del brano - tra virgolette - è di un anonimo autore spagnolo)
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.



Español
Italiano

«El exilio español que siguió a la derrota republicana y democrática de 1939 constituye una aventura humana única en la historia contemporánea mundial. Esos cientos de miles de hombres y mujeres que se vieron obligados a abandonar su patria camino de otros países de los que, en muchos casos, ni siquiera habían oído hablar, protagonizaron un drama del que el paso de la frontera es tan solo el primer acto. Después vendría, como en círculo fatal, el internamiento en los campos de refugiados, la resistencia contra el fascismo, los campo de exterminio nazis, y, todavía, el regreso a una tierra dominada por la... (continuer)
Con el polvo cansado
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/3/2011 - 10:23
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A Man's Home Is His Castle

A Man's Home Is His Castle
Linda works at the diner pourin' coffee slingin' hash
(continuer)
envoyé par Anonymous 2/3/2011 - 05:45
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11 Months and 29 Days

11 Months and 29 Days
Busted in Austin, walkin' around in a daze
(continuer)
envoyé par Anonymous 2/3/2011 - 03:15
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Und der Regen rinnt

Und der Regen rinnt
[tra il 1942 ed il 1944]
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Page


Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944... (continuer)
Und der Regen rinnt, und der Regen rinnt...
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/3/2011 - 14:09
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Theresienstadt

Theresienstadt
[tra il 1942 ed il 1944]
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Page



Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944... (continuer)
Ich wandre durch Theresienstadt,
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/3/2011 - 14:04
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Ade, Kamerad!

Ade, Kamerad!
[1944?]
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Page



Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944 suo marito Willi... (continuer)
Ade, Kamerad,
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/3/2011 - 13:59
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Wiegala

Wiegala
[~ 1942/44 ]
Fonte / Source / Lähde: The Lied, Art Song and Choral Texts Page
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ilse Weber


Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica. A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezín, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi... (continuer)
Wiegala, wiegala, weier, [1]
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/3/2011 - 13:54

Lontan de ti, Milàn

Lontan de ti, Milàn
[novembre 1943]
Parole e musica di Mario Vezzosi e Camillo Mariani
Testo trovato qui

Canzone composta in uno dei tanti Stalag (i campi di concentramento per prigionieri di guerra), allestiti dai nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 per rinchiudervi i militari italiani che non avevano accettato di continuare a combattere nelle fila tedesche.



“Vedi quelle sentinelle dietro i reticolati? Sono loro i prigionieri di Hitler, non noi. Noi a Hitler e Mussolini diciamo no, anche quando ci vogliono prendere per fame.”
(Sergente Cecco Baroni, internato in Germania, in Mario Rigoni Stern: “Soldati italiani dopo il settembre 1943”, FIAP, Roma 1988, pag. VI)

“Canzone composta nel novembre del 1943, nello Stalag 328 del campo di concentramento di Leopoli, in Polonia. Vi era in questo campo un gruppo abbastanza numeroso, e naturalmente unito, di milanesi, fra cui si contavano note... (continuer)
Quand a la sera ven scur
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/3/2011 - 12:19
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Io preferisco l'Ovest

Io preferisco l'Ovest
1994
Dentro il giardino
Io preferisco l'Ovest
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envoyé par DonQuijote82 28/2/2011 - 18:47

My Name Is Sylvio

My Name Is Sylvio
Nella sua nuova veste di contumace, ha dichiarato di non far più uso del telefonino, per non essere intercettato. Ha detto di essere così tornato indietro. Al pizzino.
Gian Piero Testa 28/2/2011 - 15:08
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When The Ship Comes In

When The Ship Comes In
Addio a Suze Rotolo

Si è spenta giovedì scorso (24 febbraio) dopo una lunga malattia, Suze Rotolo, storica fidanzata e musa di Bob Dylan, la ragazza di origine italiana che accompagnò i primi passi della carriera del grande cantautore. Aveva 67 anni.

Suze Rotolo aveva solo 17 anni quando incontrò Dylan nel 1961. Scoppiò presto l'amore tra i due e lei fu l'ispiratrice di famosissime canzoni del giovane menestrello come "Don't Think Twice, It's All Right", "Boots of Spanish Leather" e "Tomorrow Is a Long Time". La foto di Suze e Bob, mano nella mano a Jones Street, New York, campeggia sulla copertina del secondo album del cantautore, "The Freehweelin' Bob Dylan" (1963), una delle immagini simbolo della musica degli anni '60 che fu scattata da Don Hunstein. Nel 1962, la coppia aveva già messo su casa in un appartamentino della West 4th Street.

Suze, che veniva da una famiglia liberal di... (continuer)
28/2/2011 - 12:02
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Wij slopen met muziek

Wij slopen met muziek
WE SCRAP WITH MUSIC
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/2/2011 - 10:59
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In The Army Now

In The Army Now
Status Quo released this song again in 2010 and unfortunatelly now they change their lyrics to pro-war. Check it here in the Independent newspaper article: Status Quo in the army now - for charity single

If you want to check the changings they did to their lyrics, below are the original 1986 lyrics, with the revised 2010 alternatives in brackets.
IN THE ARMY NOW 2010
(continuer)
envoyé par Cláudia 27/2/2011 - 23:09
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Canzone della Basilicata

Canzone della Basilicata
d'une chanson napolitaine - Canzone della Basilicata – Eugenio Bennato – 1980
d'après la version italienne de Lorenzo Masetti.

« La Basilicate était un des thèmes musicaux qui m'avaient été demandés et cela concernait spécialement le paysage, peut-être plus précisément le paysage comme il apparaît à qui vient de Naples.

Naquit une mélodie qui accompagnait les panoramiques sur ces vallées et sur ces collines, une pour ces terres décrites par le peintre écrivain Carlo Levi qui y séjourna en confiné politique et qui les décrit picturalement dans son roman Le Christ s'est arrêté à Eboli.

À la musique j'ajoutai un texte , que j'écrivis immédiatement après pour souligner la civilisation de ces gens qui dans l'Histoire n'avaient jamais fait la guerre à personne, mais qui avaient subi la guerre chez eux avec les invasions et les dominations qui s'étaient succédés dans les siècles.

Et si je cite... (continuer)
CHANSON DE LA BASILICATE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/2/2011 - 20:21

זאַמדן גליׅען אױף דער זון

זאַמדן גליׅען אױף דער זון
Chanson yiddish - Zamdn Glien Oyf Der Zun – David Beyglman – 1939-44
Texte écrit probablement par A.Volman ou Volkman, mort avec sa famille à Auschwitz.
d'après la version anglaise GRAINS OF SAND GLISTEN IN THE SUN

Chanson d'un amour inexplicablement perdu, une triste chanson d'amour comme il y en a tant à chaque époque, si ce n'est qu'elle fut écrite dans le ghetto juif de Lodz peu avant de son anéantissement par les nazis.

Musicien et compositeur polonais très connu même au niveau international, David Beyglman (1887-1944), à partir de 1912, fut le directeur de l'orchestre du Zandberg Theatre de Lódz. Après l'occupation nazie et du transfert de la population juive dans le ghetto local (appelé en allemand Litzmannstadt), Beyglman ne perdit pas courage pour mettre sur pied un petit espace théâtral où durant ces terribles années , il dirigea de très nombreux concerts et présenta de nombreuses... (continuer)
GRAINS DE POUSSIÈRE DANS LE SOLEIL
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/2/2011 - 18:57
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Canzone della Basilicata

Canzone della Basilicata
CANZONE DELLA BASILICATA
(continuer)
27/2/2011 - 12:00
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Canzone della Basilicata

Canzone della Basilicata
Mi sembra significativo che il dipinto di Carlo Levi "Lucania '61" fosse stato scelto per rappresentare la Basilicata alla "mostra delle regioni" organizzata a Torino per il centenario dell'Unità d'Italia. Nonostante tutto cinquant'anni fa si dava spazio ad un pittore e intellettuale "meridionalista", pur essendo torinese (ma un torinese del sud, come amava definirsi), mentre oggi siamo solo sommersi dalla retorica del patriottismo.
Lorenzo 26/2/2011 - 19:37
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
4c. La versione dei Modena City Ramblers in inglese per Italian Combat Folk for the Masses
4c. Modena City Ramblers' English version for Italian Combat Folk for the Masses


Si tratta, come si può vedere, di una versione della "Bella ciao delle mondine".


When I wake up In the morning
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/2/2011 - 16:19
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Il mercenario di Lucera

Il mercenario di Lucera
Mi scuso ovviamente per aver erroneamente attribuito il testo della canzone a Pino Caruso invece che a Pingitore. Si tratta, come è stato giustamente notato, di pura ignoranza, dovuta al fatto che non ho frequentato quel "giro" e che, a suo tempo, non avevo trovato altre notizie cercando su Internet.

Trovo interessante (esclusi alcuni eccessi) la discussione che si è sviluppata. Personalmente, continuo a non trovarla una canzone che faccia venire voglia di emulare il mercenario, ma capisco che ad altri potrà fare un effetto diverso.
Piersante Sestini 26/2/2011 - 11:57
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Ballata per un eroe

Ballata per un eroe
Invio il testo della canzone richiesta tratta dall'album "C'è chi vole e chi non pole: grassie listesso"
di Gipo Farassino dedicato ai cantastorie che giravano fiere e mercati con i loro cartelloni che rappresentavano le scene delle canzoni interpretate. Ricordi.......
giancacondove 26/2/2011 - 11:51
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Ὁ γιός μου εἶναι ἐννιά χρονῶν

Ὁ γιός μου εἶναι ἐννιά χρονῶν
Versione italiana di Gian Piero Testa
MIO FIGLIO HA NOVE ANNI
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 26/2/2011 - 00:11
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Brigante se more

Brigante se more
Il testo e le note originali dal libretto dell'album "Briganti se more"
BRIGANTE SE MORE
(continuer)
25/2/2011 - 23:08

?װאָס זאָל מען טאָן ייׅרן

?װאָס זאָל מען טאָן ייׅרן
"The song contains a cynical description of Rumkowski and dates from the early days of the ghetto when people did not have enough work and food. The refrain presents a series of questions with no answers – helpless, hopeless questions: what shall we do when we are hungry and there is no food?

The second part of each verse represents Rumkowski’s answers to his hungry masses: one day we shall have bread and butter, and meatballs from horse meat. However, the first part of each verse says something different. It mentions various Jewish holidays but imagines them celebrated in topsy-turvy fashion. Sukkot (the Feast of Tabernacles), which takes place in the Autumn and normally lasts eight days ending in Simchat Torah (Rejoicing of the Torah) will instead last for several months. And at Purim (the carnival festival celebrating the rescue of the Jews in Persia) which normally occurs in the... (continuer)
WHAT SHALL WE DO, JEWS?
(continuer)
envoyé par Bartleby 25/2/2011 - 10:56
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Quando stai per cominciare

Quando stai per cominciare
Version française - QUAND TU VEUX COMMENCER – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Quando stai per cominciare - Eugenio Finardi – 1975
QUAND TU VEUX COMMENCER
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/2/2011 - 09:19
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Vinícius de Moraes: Rancho das Flores

Vinícius de Moraes: Rancho das Flores
cantata da Sergio Endrigo (con coro di bambini)

[1969]
Album: La vita, amico, è l'arte dell'incontro
LA MARCIA DEI FIORI
(continuer)
envoyé par giorgio 25/2/2011 - 08:31

Teorema

Teorema
Version française – THÉORÈME – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Teorema – Riccardo Scocciante - 2009

Il semble presque que notre suave Riccardo Scocciante lit en primeur ce site ; nous avons à peine eu le temps d'insérer le Rigurgito antifasciste, celui des 99 Posse, qu'il t'inflige la sienne de « régurgitation ». Naturellement à sa manière : prendre une chanson italienne fameuse et la réélaborer de façon à ce qu'elle contienne un message de paix et de fraternité. Cette fois, il s'en est pris à rien moins que Teorema, une célébrissime chanson de Marco Ferradini (mais écrite, pensez un peu , par Herhert Pagani). Pauvres de nous ! De toute manière, puisque c'est un site de service, nous y mettons aussi la vidéo de la chanson originale, de sorte que celui qui le désire puisse en chanter aussi la réélaboration perpétrée par Scocciante; nous avons à cet égard repérer, dans le style... (continuer)
THÉORÈME
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/2/2011 - 18:41
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301 guerre fa

301 guerre fa
Chanson italienne – 301 guerre fa – Pierangelo Bertoli – 2002
301 GUERRES AVANT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/2/2011 - 16:49

Riccardo Scocciante: Luci a San Remo

Riccardo Scocciante: Luci a San Remo
C'è Benigni? E ci poteva essere Sanremo senza il buffone di corte? Meno male che ha buffoneggiato Mameli invece di Dante..
Roberto 24/2/2011 - 12:54
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Almirante

Almirante
A parere mio, Benigni fa ridere solo se tace: perché di ridicolo ha solo la faccia da gnocco.
Vincent 24/2/2011 - 12:35
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Contro la pace, contro la guerra

Contro la pace, contro la guerra
Mi piacerebbe ascoltare questa canzone ,non so quale sia la piu' completa con testo e spartiti,resto in attesa di un riscontro,mi trovate anche su Facebook,grazie
tonina salis mail salist@live.it 24/2/2011 - 12:21
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Osposidda

Osposidda
in realtà erano presenti 200 volontari di Oliena e 100 tra militari e carabinieri.. non 1000! e il fatto è successo nel gennaio 85 non nell' 84. solo per dovere di cronaca!
giovanni 24/2/2011 - 12:01
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Caramba

Caramba
Chanson italienne – Caramba – Eugenio Finardi – 1975

Cela nous ramène un peu en arrière dans le « climat » de ces années. Mais tellement actuel !!!
CARAMBA
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envoyé par Marco Valdo M.I. 24/2/2011 - 09:22




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