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גייען זיי אין די שוואַרצע רייען, אָדער נאַכט און רעגן

גייען זיי אין די שוואַרצע רייען, <em>אָדער</em> נאַכט און רעגן
Geyen zey in di shvartse reyen, oder Nakht un regn
[1930]

Parole di Mani Leib Brahinsky (1883–1953), calzolaio e poeta ucraino, ebreo e socialista, rifugiatosi negli USA nel 1905 dopo aver subìto la persecuzione zarista per via della sua militanza rivoluzionaria e per scampare ai pogrom antisemiti che insanguinarono l’impero russo a partire dal 1903.
Musica di Mikhl Gelbart (1889-1962), compositore e cantore originario di Łódź, in Polonia, pure lui di fede ebraica e come Mani Leib emigrato negli States nel 1912.
אײַ לו לו לו, נאַכט און רעגן
(continuer)
envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 9/3/2011 - 15:00
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Nakam (Six Million Germans)

Nakam (Six Million Germans)
[2009]
Album “Partisans & Parasites”

Daniel Kahn, scrittore, poeta ed eclettico musicista ebreo americano, è un maestro dell’yiddish punk cabaret, del folk gotico e del “Verfremdungsklezmer”, letteralmente il klezmer straniato e straniante, su testi macabri, feroci, grotteschi e comici ad un tempo.
Non c’è da stupirsi quindi se in un disco così intitolato Kahn ci proponga una canzone che è tutt’altro che una CCG/AWS, anzi, perché ci racconta la storia vera di un uomo che combattè contro demoni sanguinari che avevano cercato di annientare lui e l’intero suo popolo ma non si accontentò di vincerli perché le sofferenze ed il dolore subiti erano tali da non poter essere placati se non con la più sanguinaria delle vendette. “Occhio per occhio, dente per dente”, era il piano tanto semplice quanto mostruoso da lui architettato per vendicarsi dei carnefici della sua gente: fallì, ma quel sentimento... (continuer)
In nineteen hundred forty five
(continuer)
envoyé par Bartleby 9/3/2011 - 12:14
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One Country

One Country
Who'd like to change the world
(continuer)
envoyé par Andrea 9/3/2011 - 12:06

Sangre y sudor

Sangre y sudor
Tierra enrojecida a mi alrededor
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 9/3/2011 - 10:19
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La povera Rosetta

anonyme
La povera Rosetta

Lunedì 25 Febbraio 1980

CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE MILANESE

IN UN'ISTANTANEA SEGRETA LA LUCCIOLA D’INIZIO SECOLO PROTAGONISTA DI UNA DELLE STORIE PIU' POPOLARI

Ecco la Rosetta di piazza Vetra,

«ammazzata in una notte oscura»

L'immagine forse unica, uscita dalla vecchia scrivania di un defunto negoziante –

Una scritta: "Mi hai dato le più belle ore d'amore»

Questa è la storia di una vecchia fotografia di un leggendario delitto e di un'epoca perduta. Come un viaggio all'indietro nel tempo tra i fatti e le voci e le emozioni che hanno lasciato un segno indelebile nello spirito ambrosiano. La fotografie della «bella, Rosetta» o della «povera Rosetta»: insomma dì quella sventurata che una canzone popolare ricorda ammazzata in piazza Vetra, dagli «agenti di questura». E veniamo come questa foto entra improvvisamente nella cronaca dell'anno 1980.

In casa del signor Armando Forcolini... (continuer)
Il tredici di agosto
(continuer)
envoyé par Bartleby e adriana 8/3/2011 - 19:02
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Cry for Freedom

Cry for Freedom
"Freedom" this cry of all slaves will be heard
(continuer)
envoyé par Andrea 8/3/2011 - 16:06
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Don't Give Up

Don't Give Up
[2006]
Lyrics & Music by Shingai Shoniwa, Dan Smith and Jamie Morrison
Album: What's the Time Mr. Wolf? [2007]

This song was released as a CD single and Vinyl 7" in November 2006 and it has featured in FIFA 08, been part of the five songs played in-game on FIFA Online 2 and on the soundtrack to the film St Trinian's.

Dedicated on March 8 to Women and to the Fight For Women's Rights all around the world..
Sometimes they'll want to cut you down
(continuer)
envoyé par giorgio 8/3/2011 - 12:30
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Paint a New World

Paint a New World
We all know the feeling, it´s frightenin´ sometimes
(continuer)
envoyé par Andrea 8/3/2011 - 12:04
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Take Peace

Take Peace
[2008]
Album: This Is Why
Take Peace, – Take it apart
(continuer)
envoyé par giorgio 8/3/2011 - 08:38
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Zona de Guerra

Zona de Guerra
[2004]
Álbum: Zona de Guerra
"Esto es Zona de Guerra,
(continuer)
envoyé par giorgio 8/3/2011 - 08:18
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אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך

אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך
Unter di poylishe grininke beymelekh
[1945]

Testo di Joseph Papiernikov (1899-1993), poeta nato a Varsavia ma trasferitosi in Palestina già nel 1924.
Musica di Alter Israel (1901-1979), cantore e compositore anche lui di origine polacca trasferitosi poi negli States.
Testo trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. Il testo originale in alfabeto ebraico, particolarmente complesso per la presenza di numerosissimi nomi propri e termini di origine ebraica, è stato ricontrollato su questo documento .pdf. Lo stesso vale per la trascrizione in caratteri latini. (rv)

Questa canzone è una drammatica parodia di “Unter Di Grininke Bymelekh” (“Beneath the Little Green Trees”), una filastrocca yiddish molto popolare scritta all’inizio del 900 dal poeta Haim Nachman Bialik e composta da Platon G. Brounoff (ne riporto qui... (continuer)
אונטער די פּױלךשע גרינינקע בײמעלעך
(continuer)
envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 15:39
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ייׅדיש געסל

ייׅדיש געסל
Yidish gesl
Il testo traslitterato è trovato sul programma 2008 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina. Il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito a partire dalla traslitterazione (esatta e secondo i criteri YIVO).



Mordechai Gebirtig era nato nel 1877 a Kazimierz, quartiere di Cracovia che dal 14° secolo era la casa della comunità ebraica della città polacca. Gebirtig aveva quindi sicuramente respirato, quando non conosciuto, il radicato antisemitismo assai diffuso nell’Impero russo specie dopo l’assassinio dello Zar Alessandro II nel 1881, la cui responsabilità fu fatta ricadere ad arte sugli ebrei, anche se solo uno dei congiurati, la rivoluzionaria Gesya Gelfman (che poi morì di parto in prigionia), era effettivamente di origini ebraiche. E’ così che tra il 1881 ed il 1884 e poi di nuovo tra il il 1903 ed il 1906 i pogrom si accesero... (continuer)
איך װעל קײַן מאָל נישט פֿאַרגעסן
(continuer)
envoyé par Bartleby 7/3/2011 - 13:40
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דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל

דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
Dort baym breg fun veldl
Testo di Petr Mamaichuk
Musica di Leonid Shokhin
La canzone originale in russo – di cui non so trovare il testo - fu probabilmente scritta durante l’assedio di Leningrado, quando Shokhin ed il poeta Mamaichuk si incontrarono in un ospedale militare.
Shmerke Kaczerginski la traspose in yiddish nel 1943, dopo essersi unito ai partigiani sovietici.
Nel cd “Rise up and fight! Songs of Jewish Partisans” (1996)
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.



Una canzone che Kaczerginski imparò da un partigiano sovietico, tal Vanya, la tradusse in yiddish e così divenne uno dei brani più amati e cantati anche dai partigiani ebrei che, dopo la fallita insurrezione del ghetto di Vilnius del 1943, erano fuggiti dalla città per riunirsi chi coi polacchi chi con i sovietici, le cui forze congiunte... (continuer)
דאָרט בײַם ברעג פֿון װעלדל
(continuer)
envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 11:51
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געװען אַמאָל איז אַ שטעטל

געװען אַמאָל איז אַ שטעטל
Geven amol iz a shtetl
Testo e musica di Beyle Schaechter-Gottesman, autrice anche di נײַן חבֿרטע מינציע, canzone molto simile alla presente.
Testo trovato sul programma 2007 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.
Nota. In questo caso, il testo yiddish originale in alfabeto ebraico è stato reperito da questa pagina di tapuz.co.il

“Shtetl”, diminutivo di “shtot”, significa “piccola città” e in yiddish indica le cittadine con popolazione a stragrande maggioranza ebraica molto comuni nell’Europa centrale ed orientale prima dell’Olocausto. Nel 1945 la quasi totalità degli shtetlekh era scomparsa. Nella cultura ebraica “Shtetl” è rimasto come termine metaforico, evocativo, nostalgico, con cui si sintetizza la memoria del modo di vita tradizionale di quelle antiche comunità ebraiche spazzate via in qualche anno dalla furia nazista…
עװען אַמאָל איז אַ שטעטל
(continuer)
envoyé par Bartleby + CCG/AWS Staff 7/3/2011 - 10:27
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צום בעסערן מאָרגן

צום בעסערן מאָרגן
Tsum besern morgn
[1943]
Nel cd “Rise up and fight! Songs of Jewish Partisans” (1996)
Testo trovato sul programma 2006 delle celebrazioni del Yom Hashoah presso la Duke University di Durham, North Carolina.

Kasriel Broydo è stato un personaggio molto noto nel ghetto di Vilnius, una figura centrale nella sua vita culturale. Suoi erano gran parte gli spettacoli teatrali allestiti nel ghetto e sue molte delle canzoni che vi circolavano. Durante la fallita insurrezione e la successiva liquidazione del ghetto, nel settembre del 1943, anche Broydo fu catturato dai nazisti e conobbe diversi campi di concentramento, da ultimo quello di Sztutowo (Stutthof, in tedesco), vicino a Danzica e al Mar Baltico.

Quando all’inizio del 1945 i sovietici si fecero vicini, i tedeschi decisero di evacuare i 50.000 prigionieri di Sztutowo e li costrinsero ad una marcia della morte, senza vestiti, senza cibo,... (continuer)
אין צײַט פֿון װינטן גרױע, שװערע,
(continuer)
envoyé par Bartleby 7/3/2011 - 09:12
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CapaRezza: Legalize The Premier

CapaRezza: Legalize The Premier
[2011]
CapaRezza feat. Alborosie
Album :Il sogno eretico

L'ironica Legalize the Premier prende lo spunto dal classico inno dei rastaman, Legalize It, cioè la marijuana. Qui il protagonista non è più un rastaman, ma un casta-man, cioè un uomo della sta del potere. E non chiede di legalizzare la droga, ma se stesso.
Il sussidiario
Castaman! oh yeah.. Legalize your seed!
(continuer)
envoyé par Adriana e Lorenzo 6/3/2011 - 23:36
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Messa In Moto

Messa In Moto
da il sogno eretico 2011
Per una volta la preghiera ve la faccio io
(continuer)
6/3/2011 - 23:19
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War Without End, Amen Amen

War Without End, Amen Amen
[2003]
Album: Welcome Home
The president looked in the camera today
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 19:30
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Ya no hables más corazón

Ya no hables más corazón
[2004]
Álbum: Zona de Guerra
"...son palabras que fluyen del corazón”,
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 19:02
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Mi pueblo y su paz

Mi pueblo y su paz
[2008]
Letra y Musica de Ramón Salgado
Álbum: No Más Guerra

"Esta canción es acerca de Todos Santos, mi ciudad natal"
Por sus calles empedradas
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 14:49
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No Blood for Oil

No Blood for Oil
[2005]
Album: Backyard Revolution

"War does not determine who is right - only who is left". (Bertrand Russell)

"Anti-War, Anti-Draft.. ..track for this generation. Peace".
Dear Mr Bush I have a complaint
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 14:22
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No Más Guerra

No Más Guerra
[2008]
Letra y Musica de Ramón Salgado
Álbum: No Más Guerra
Despierta la mañana
(continuer)
envoyé par giorgio 6/3/2011 - 09:28

Par la radio

Par la radio
Par la radio

Canzone française – Par la radio – 1925 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 24

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Cette fois, Lucien l'âne mon ami, la chanson du jour raconte l'année 1925, l'année de la Conférence et des accords de Locarno et du Traité de Londres, vue si l'on peut dire ainsi, par la radio. C'est en même temps, un peu, l'histoire de l'arrivée de la radio comme moyen de diffusion « grand public » et sa découverte par un enfant. On en est encore aux postes à galène, sorte de détecteur d'ondes à la portée variable. On en était aux débuts, tout restait encore à inventer dans le domaine radiophonique. Mais depuis presque un siècle et demi, le progrès est... (continuer)
Papa faisait le guignol, grand-mère contait
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/3/2011 - 22:00
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
grz tnt 6 stato molto gentile!!!!
io la volevo mettere ma purtroppo nn ho una buona memoria e nn mi rikordo le parole precise cmq grz mille!!!! <3 :)
valentina..<3 ;:) 5/3/2011 - 19:01
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Giorgio Gaber: L'orgia: ore 22 secondo canale

Giorgio Gaber: L'orgia: ore 22 secondo canale
Gaber/Luporini
recitata da "Il Signor G" (1970)
cantata nel singolo "Barbera e Champagne" (1970)
Ero lì in un’orgia in mezzo a della gente che conoscevo poco e che non era molto attraente.
(continuer)
envoyé par Daniel(e) Bellucci. 5 marzo 2011. salve. 5/3/2011 - 16:03
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Poema de silencio

Poema de silencio
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.


Canzone e tema strumentale finali di questa splendida opera epica.
Molti sono morti, tanti hanno sofferto, tanti continueranno a soffrire.
Mauthausen è liberato, Parigi è liberata, ma liberi non sono i combattenti antifascisti spagnoli.
Non sono liberi di tornare a casa, perché è proprio lì che l’odiato nemico ancora si annida e resiste e resisterà per ancora tre decenni.
Chi di loro, dopo tutto quello che ha visto e passato, sceglierà di tornare in Spagna lo farà clandestinamente e per continuare ancora l’interminabile lotta... (continuer)
Escuchad en silencio,
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 11:20
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La escalera de Mauthausen

La escalera de Mauthausen
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.



“La cantera de Mauthausen ha sido una de los lugares más terrorificos de todos los campos nazis que han existido, puesto que en ella se han empleado los métodos de trabajo jamás imaginados. Y se sabía, porque esto ya lo decían de una nacionalidad a otra, todo el mundo lo sabía, y decían eso es los españoles, los republicanos españoles han construido eso, y cada piedra lleva la sangre de un español. Hasta la piedra más pequeña de las escaleras de Mauthausen lleva sangre de algún español.”

“La cava di Mauthausen è stato uno dei... (continuer)
Cada escalón el hambre
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 10:11
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Jugando al futbol

Jugando al futbol
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.



“L’effetto che ci produceva, a noi deportati, quando arrivavamo al campo di Mauthausen, e soprattutto a noi spagnoli, era qualcosa di davvero impressionante, di terribile, perché la prima cosa che si vedeva all’arrivo erano le mura – che tuttavia non erano ancora finite, e infatti le finimmo noi spagnoli – e la famigerata aquila, un’aquila di bronzo che spiegava le sue ali sopra l’ingresso principale. Nei primi mesi del 1941, benchè succedesse che i nostri cadevano come mosche ed eravamo debilitati e tutto questo, tuttavia era... (continuer)
Calza las botas,
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/3/2011 - 08:18
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Stranamore (pure questo è amore)

Stranamore (pure questo è amore)
L'uomo è grande, l'uomo è vivo, l'uomo non è guerra?
I generali gli rispondono che L'UOMO È VINO,
combatte bene e muore meglio solo quando ne è pieno.

Vi si verseranno grappa nella gola come a tutti gli altri..
Ma voi dovete rimanere lucidi! -Wenn der Krieg beginnt, 639 – 1937 ? – Bertolt Brecht
Rodolfo 3/3/2011 - 22:17
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Poema de atención

Poema de atención
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.
Grafica dell’album realizzata dal collettivo di artisti denominato “El Cubri”, formato dai disegnatori Saturio Alonso e Pedro Arjona e dallo sceneggiatore Felipe Hernández Cava.

La prima delle canzoni presenti nell’album dedicate ai circa 13.000 spagnoli – molti di essi ebrei inclusi in una lista di 6.000 nomi che nel 1941 Franco aveva fornito direttamente ad Himmler, regalo del caudillo al führer - che finirono nei campi di sterminio nazisti, e a Mauthausen-Gusen in particolare: ne sopravvissero soltanto 2.000.

"La Cantata del exilio" fu composta da Antonio Resines, un importante cantautore membro del gruppo folk-rock "Almas Humildes", e scritta da Antonio Gómez [che ringraziamo perché ha voluto mettere... (continuer)
Pero ahora os pedimos
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/3/2011 - 13:41
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Pensa un po'

Pensa un po'
[1969]
Album: “Mio caro padrone… / Contessa”

I sogni indotti (anche quelli!), più o meno 'spontaneamente', di benessere e ricchezza da un lato.. e la realtà quotidiana (amara) dall'altro..
Pensa un po',
(continuer)
envoyé par giorgio 3/3/2011 - 08:22

La colombe argentée

La colombe argentée
La colombe argentée

Canzone française – La colombe argentée – 1924 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 23

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

La colombe argentée... Voilà un titre bien étrange. Ces Histoires d'Allemagne m'étonnent souvent. Ce titre, on dirait un rébus, on dirait un arcane.

Mais non, Lucien l'âne mon ami, tu sais bien quelle réputation (usurpée, d'ailleurs) a la colombe dans l'imaginaire des hommes. C'est l'oiseau qui symbolise la paix... Cependant, son vrai nom à notre héros du ciel est lui bien étrange, en effet : il s'appelle LZ 126. Il s'agit là d'une dénomination qui convient à un objet industriel et c'en est un, protégé par un de ces secrets codés... Mais... (continuer)
Le 11 octobre départ de Palos, au sud de l'Espagne
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2011 - 22:16

Salvatore Adamo: Prague...ou Ailleurs à l'ombre des drapeaux

Per capire se rientri o meno tra le C.C.G. bisognerebbe conoscere l'epoca in cui Salvatore Adamo l'ha scritta.
Questo può saperlo solo il sig. Davide Costa che è un profondo conoscitore ed estimatore (in questo caso come me) del grande Salvatore.
PRAGA ... O ALTROVE ALL'OMBRA DELLE BANDIERE.
(continuer)
envoyé par Piergiorgio Tanzi 2/3/2011 - 22:08
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Non siete Stato voi

Non siete Stato voi
da il sogno eretico 2011
Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari.
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 18:48
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Cose che non capisco

Cose che non capisco
Da Il mio sogno eretico 2011
Benvenuti ad una nuova puntata di "Chi
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:37
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La ghigliottina

La ghigliottina
Da Il sogno eretico (2011)
Caro Danton, mon ami Danton,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:27
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Sono il tuo sogno eretico

Sono il tuo sogno eretico
Da Il Sogno Eretico (2011)
(Giovanna D'Arco)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 2/3/2011 - 17:25
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Theresienstadt

Theresienstadt
Chanson tchèque de langue allemande – Theresienstadt – Ilse Weber – entre 1942 et 1944.

Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport». Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants, Ilse Weber fut infirmière dans le département enfants de l'infirmerie locale. Durant cette période, pour atténuer les peines des petits, elle composa de nombreuses poésies qu'elle improvisait en chansons en les accompagnant à la guitare. En octobre 1944, son mari Willi... (continuer)
THERESIENSTADT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2011 - 17:07
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Muerte de Antonio Machado

Muerte de Antonio Machado
[1975]
Dalla “Cantata del exilio - ¿Cuándo volveremos a Sevilla?"
Parole di Antonio Gómez (la seconda parte del brano - tra virgolette - è di un anonimo autore spagnolo)
Musica di Antonio Resines
Prima edizione a Parigi nel 1976, poi nel 1978 finalmente a Madrid.



Español
Italiano

«El exilio español que siguió a la derrota republicana y democrática de 1939 constituye una aventura humana única en la historia contemporánea mundial. Esos cientos de miles de hombres y mujeres que se vieron obligados a abandonar su patria camino de otros países de los que, en muchos casos, ni siquiera habían oído hablar, protagonizaron un drama del que el paso de la frontera es tan solo el primer acto. Después vendría, como en círculo fatal, el internamiento en los campos de refugiados, la resistencia contra el fascismo, los campo de exterminio nazis, y, todavía, el regreso a una tierra dominada por la... (continuer)
Con el polvo cansado
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/3/2011 - 10:23
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Und der Regen rinnt

Und der Regen rinnt
Chanson tchèque de langue allemande – Und der Regen rinnt - Ilse Weber – entre 1942 et 1944.

Ilse Herlinger Weber était une poétesse et écrivaine d'origine tchèque et de religion juive.
À Prague, où elle vivait, elle écrivit de nombreux récits pour l'enfance et réalisa de nombreux programmes radiophoniques pour les enfants. Après l'occupation nazie, en 1939, elle réussit à sauver son aîné Hanuš en l'envoyant en Suède par un « kindertransport ». Ensuite, elle, son mari et le plus jeune des enfants furent enfermés dans le ghetto de Prague et ensuite, internés au camp de Theresienstadt. Là, où furent déportés de très nombreux enfants, Ilse Weber fut infirmière dans le département enfants de l'infirmerie locale. Durant cette période, pour atténuer les peines des petits, elle composa de nombreuses poésies qu'elle improvisait en chansons en les accompagnant à la guitare. En octobre 1944, son mari... (continuer)
ET LA PLUIE RUISSELLE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2011 - 09:09
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A Man's Home Is His Castle

A Man's Home Is His Castle
Linda works at the diner pourin' coffee slingin' hash
(continuer)
envoyé par Anonymous 2/3/2011 - 05:45
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11 Months and 29 Days

11 Months and 29 Days
Busted in Austin, walkin' around in a daze
(continuer)
envoyé par Anonymous 2/3/2011 - 03:15
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Wij slopen met muziek

Wij slopen met muziek
Version française – NOUS DÉMOLISSONS EN MUSIQUE – Marco valdo M.I. – 2011
Chanson néerlandaise – Wij slopen met muziek ! – Johnny and Jones – 1944

Il y avait deux musiciens qui aimaient le swing et le jazz américain.
Ils étaient juifs.
Ils furent enfermés par les nazis dans le camp de Westerbork.
Ils furent contraints à travailler pour leurs propres gardiens, ils démolissaient des carcasses d'avions, mais – comme dit la chanson – ils les démolissaient en musique, en chantant, sans leur optimisme ni leur espérance.
Ils dédièrent à Westerbork une radieuse chanson d'amour : Die Westerbork Serenade.
Cela ne servit à rien, Johnny & Jones moururent à Bergen- Belsen un peu avant que les Anglais ne libèrent le camp.
Les « seigneurs de la mort » les tuèrent en même temps que 6 millions de Juifs.
Ils tuèrent leurs corps mais pas leur musique et leur volonté de vivre.
NOUS DÉMOLISSONS EN MUSIQUE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/3/2011 - 22:02
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Il mercenario di Lucera

Il mercenario di Lucera
un paio di precisazioni, primo si può esser disertori e pure mercenari, si disertava dalle forze armate perchè fare il militare era un'imposizione una costrizione,imposta dallo stato che ti rubava una fetta di vita, imponendoti come portare i capelli, di indossare una divisa c'erano delle regole da rispettare, una bandiera da salutare una "patria e una bandiera a cui giurare fedeltà" dei superiori che ti rompevano le palle per 18 mesi il tutto in cambio di 30 merdosissime mila lire, si diventava mercenari per il gusto dell'avventura, per il denaro, per giocare con la propria vita disprezzandola e rischiandola, senza aver padroni se non chi ti pagava il contratto, ma i contratti spesso e volentieri si potevano anche rompere ed il padrone di ieri diventava il nemico di domani come scrisse qualcuno uomo senza volto e senza nome, senza patria, senza ideali e senza bandiera fedele solo alla sua... (continuer)
aurelien "loco" le loup 1/3/2011 - 20:35
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Die Westerbork Serenade

Die Westerbork Serenade
[1944]
Chanson néerlandaise – De serenade van Westerbork - Johnny & Jones – 1944

Quand le Mal absolu apparaît dans l'histoire les conséquence sont toujours dramatiques; parfois aussi drôles...

Dans les environs de Westerbork, petite ville de la province de Drenthe, le gouvernement des Pays-Bas avait placé en 1938 un camp d'accueil de réfugiés, en grande partie des juifs allemands et autrichiens, fuyant les nazis. Quand Hitler, en mai 1940, envahit la Belgique et les Pays-bas, Westerbork fut transformé en un camp de transit pour tous les gens qui étaient destinés aux camps d'extermination les plus tristement fameux. Passèrent par Westerbork, par exemple, Anne Frank, Etty Hillesum et aussi de nombreux noms de la scène artistique allemande des années 30, comme Dora Gerson e Max Ehrlich grands acteurs de cinéma et de cabaret ou comme le pianiste berlinois Willy Rosen…

Ce furent justement... (continuer)
LA SÉRÉNADE DE WESTERBORK
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envoyé par Marco Valdo M.I. 1/3/2011 - 19:24
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Viva l'Italia

Viva l'Italia

Benigni e «Fratelli d'Italia», dubbi su una lezione di storia
di Alberto Mario Banti - Il Manifesto

Roberto Benigni a Sanremo: ma certo, quello che voleva bene a Berlinguer! Quello che - con gentile soavità - insieme a Troisi scherzava su Fratelli d'Italia ... Che trasformazione! Sorprendente! Eh sì, giacché giovedì 17 febbraio «sul palco dell'Ariston», come si dice in queste circostanze, non ha fatto solo l'esegesi dell'Inno di Mameli. Ha fatto di più. Ha fatto un'apologia appassionata dei valori politici e morali proposti dall'Inno. E - come ha detto qualcuno - ci ha anche impartito una lezione di storia. Una «memorabile» lezione di storia, se volessimo usare il lessico del comico.

Bene. E che cosa abbiamo imparato da questa lezione di storia? Che noi italiani e italiane del 2011 discendiamo addirittura dai Romani, i quali si sono distinti per aver posseduto un esercito bellissimo,... (continuer)
1/3/2011 - 18:35




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