Non è vero nulla, è uno dei tanti casi di propaganda irredentista, nazionalista e fascista, che è passata a sinistra armi e bagagli, senza alcuna revisione critica.
"Viva Trieste" non era la marcia ufficiale del Reggimento, ma questo ha poca importanza. Non è vero che fosse formato da reclute anziane, non esistevano distinzioni di anzianità. Non è nemmeno vero che spesso mal sopportavano l'Impero Asburgico, ebbero 11 medaglie d'oro e centinaia di altre decorazioni, oltre a diverse centinaia di morti. Non risultano processi per diserzione.
La prima registrazione della canzone fu fatta proprio dall'esercito austro-ungarico, che la diffuse. Demoghèla può significare "diamocela a gambe" ma anche "gliele suoniamo".
Nel 97° reggimento non c'erano fiumani e tantomeno dalmati; il reclutamento si fermava dalle parti di Rovigno e la canzone si diffuse negli ultimi due anni di guerra.
Quello... (continuer)
Sandi 4/2/2011 - 19:16
Beh, può darsi che ci siano state delle forzature, comunque la canzone non mi sembra particolarmente patriottica, o pensi che la versione "ufficiale" fosse in qualche modo diversa? Per quanto riguarda "Cara mamma" in rete ho trovato informazioni solo a proposito di una canzone chiaramente fascista (repubblichina). Esisteva una parodia anche di questa?
Questo articolo da una parte conferma la forzatura della lettura "irredentista" della vicenda del "97mo reggimento".
D'altra parte credo che, da una parte come dall'altra del fronte - a parte pochi esaltati - l'idea del "darsela a gambe" fosse ben radicata!
Credo che Sandi si riferisse a questa "Cara mamma", parodia dell'Engelandlied:
"La vigniva cantada dai triestini che lavorava per la Todt e anche da quei dela guardia civica, quando che i se trasferiva de un posto a un altro, perchè ai gnochi ghe piaseva che la gente catassi quando che i marciava. Solo che no i se acorzeva che i muli li ciolèva pel cùl."
Si, sembra che la canzone repubblichina che non conoscevo, cada perfettamente come metrica su Englandlied. Ma l'aderenza con quest'ultima è totale, l'inno falangista mi sembra del tutto estraneo. Tra l'altro, avevo anche saputo che esistevano versioni parodiate degli inni del nazismo, in tutta Europa ed in tutte le lingue.
Probabilmente anch'io me la sarei data a gambe piuttosto che lasciarci la pelle. Ma le cose vanno sempre chiarite... anche il motto triestino "soldà scampà xe bòn per un'altra volta" ha la doppia interpretazione. La seconda ricade sull'abitudine austro-ungarica di favorire le ritirate piuttosto che perdere inutilmente degli uomini. Non se lo potevano permettere, erano numericamente inferiori rispetto a tutti gli eserciti nemici e ci sono molte testimonianze storiche di clamorose assoluzioni, prima tra tutte quella del Capitano Nebesàr, assolto nonostante avesse alzato... (continuer)
It is true the Proclamation was limited and the official reasoning behind it was cold and pragmatic. Yet as a result of his actions, thousands of slaves were really set free despite it not technically being under his jurisdiction according to the Confederacy. Unlike Washington, Jefferson or any other president before him (except JQA post presidency) he actually took on the issue of slavery. That is why the African Americans of that time often referred to him as Father Abraham. While freeing the slaves also met his political and military objectives, and it's true he gave that as the reason for his actions, and yes he clearly was not as progressive as others in his party, he still genuinely considered ending slavery his greatest achievement. And he knew the war was really about slavery, form the time of his "House Divided" speech, to his very last speech. His final words on the subject are... (continuer)
"Viva Trieste" non era la marcia ufficiale del Reggimento, ma questo ha poca importanza. Non è vero che fosse formato da reclute anziane, non esistevano distinzioni di anzianità. Non è nemmeno vero che spesso mal sopportavano l'Impero Asburgico, ebbero 11 medaglie d'oro e centinaia di altre decorazioni, oltre a diverse centinaia di morti. Non risultano processi per diserzione.
La prima registrazione della canzone fu fatta proprio dall'esercito austro-ungarico, che la diffuse. Demoghèla può significare "diamocela a gambe" ma anche "gliele suoniamo".
Nel 97° reggimento non c'erano fiumani e tantomeno dalmati; il reclutamento si fermava dalle parti di Rovigno e la canzone si diffuse negli ultimi due anni di guerra.
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