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L'eccidio di Fucecchio

anonyme
L'eccidio di Fucecchio
Fonte: Francesca Prato

"Questo canto ricorda l'eccidio nazista del Padule di Fucecchio (FI) , e fu pubblicato nella rivista "Cerreto tra l’Arno e il Padule", a cura dell’amministrazione comunale di Cerreto Guidi, Ottobre 2005. Nella pubblicazione è contenuta questa citazione: "Allora ‘ste canzoncette si cantavano, c’era chi le diceva in poesia come quello che aveva inventato questa qui - era un certo Mazzei, della Colonna di San Rocco, ora è morto... si cantavano a veglia, o quando c’era qualche riunione al partito... (Liduino Tofanelli, 10 giugno 1997)" - Il Deposito


L'eccidio del Padule di Fucecchio
da it:wikipedia

L'eccidio del Padule di Fucecchio fu un crimine di guerra commesso da un reparto della 26ª divisione corazzata tedesca, agli ordini del generale Peter Eduard Crasemann, il 23 agosto 1944. Nella strage persero la vita 175 civili (uomini, donne e bambini. La strage avvenne... (continuer)
Popolo se m’ascolti
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 6/12/2011 - 15:00
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Canción puertorriqueña

Canción puertorriqueña
‎[1958]‎
Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.‎



Dall’album della Belén intitolato anch’esso “La paloma de vuelo popular”, del 1976.‎
Musica di Rosa León.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Puerto Rico, insieme alle Islas Marianas del Norte che stanno dalle parti delle Filippine, è l’unico ‎territorio che fa parte del Commonwealth USA. “Stato Libero Associato”, lo chiamano loro. Più ‎associato che libero, tant’è che è dalla guerra di Corea che i portoricani vengono mandati a ‎combattere le guerre del padrone…‎

‎¿Cómo estás, Puerto Rico,
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 14:34
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Marchemos

Marchemos
‎[1937]‎
Frammento tratto dai versi di “La voz esperanzada - Una canción en coro” del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta ‎poetica dedicata alla guerra civile spagnola e intitolata “España, poema en cuatro angustias y una ‎esperanza”.‎


Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.‎
Musica di Sergio Aschero.‎
Interpretata anche da Víctor Manuel nell’album “Spanien” del 1977.‎
Testo trovato su Cancioneros.com


Todos el camino sabemos
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 14:12
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Canción de cuna para despertar a un negrito

Canción de cuna para despertar a un negrito
‎[1958]‎
Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.‎



Dall’album di Ana Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.‎
Musica di Sergio Aschero.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Interpretata anche da Mercedes Sosa su musica di César Isella

Negro, svegliati ed esci di casa che il sole è già alto, e da sveglio dì finalmente quel che sta per ‎succedere: “A morte il padrone, allo spiedo!”… Ed ora nessuno dorme, a casa non c’è più ‎nessuno…”‎

Una canzone che mi ha ricordato molto le sequenze di ‎‎“Queimada” di Gillo ‎Pontecorvo…‎

Una paloma
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 13:52
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Soldado, aprende a tirar

Soldado, aprende a tirar
‎[1937]‎
Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.‎



Musica di Daniel Viglietti
Dall’album “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Soldado, aprende a tirar:
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 12:58
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La torre di Valerio

La torre di Valerio
22 febbraio 2011
31 anni dalla morte di Valerio Verbano, ucciso dai fascisti

2013
Arrovesciata

musica e voce di Giulia Tripoti
parole di Fabrizio Tripoti

versi pieni di rabbia scritti da mio padre quando anni fa i naziskin attaccarono il centro sociale “La Torre“ di Roma che si stava occupando di Valerio Verbano.

Ho scritto questa canzone per la ricorrenza della morte del compagno Valerio, ucciso dai fascisti il 22 febbraio 1980 in casa, davanti ai genitori, legati e costretti a guardare con i loro occhi l’atroce massacro di un figlio. Dedico la canzone a Valerio e a mamma Carla, che ha lottato per tutta la sua vita per avere giustizia, ma che purtroppo ci ha lasciati quest’anno senza sapere la verità sulla morte di suo figlio.
Ma che pensate? Che i vostri sassi sui cortei frenino la nostra rabbia?
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 6/12/2011 - 12:36
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No sé por qué piensas tú

No sé por qué piensas tú
‎[1937]‎
Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.‎

Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie ‎dello stesso Guillén) del 1976.‎
Musica di Sergio Aschero, ma ne esiste anche una diversa ‎versione classica del compositore messicano Silvestre Revueltas.‎
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat e da Daniel Viglietti.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

No sé por qué piensas tú,
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 12:05
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Me matan si no trabajo

Me matan si no trabajo
‎[1934]‎
Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.‎
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.‎


Interpretata da:

Ángel Parra, vol.2 (1966)

Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie ‎dello stesso Guillén), 1976.‎

Testo trovato su Cancioneros.com



‎“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto ‎due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano ‎già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno ‎comunque, di lavoro o di non lavoro?”‎
Me matan si no trabajo,
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 11:05
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Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen]

Tra il 5 e il 6 dicembre a Torino [Thyssen]
Testo scritto da Cristina Tioli
del coro "Le Cence Allegre" di Modena
Sull'aria di Mondine contro la cavalleria
Fonte: Corale anarchica "Anonima Coristi" - Pinerolo (TO)
Testo ripreso da Il Deposito

Interpretato anche da Voci di mezzo.

"Abbiamo deciso di mettere in repertorio questo canto dopo averlo sentito cantato da un gruppo di donne di Modena, le Cence allegre. Il testo è scritto da loro, in particolare da Cristina Tioli, su una melodia tradizionale, quella delle Mondine contro la cavalleria.

Il gravissimo incidente sul lavoro alla Thyssen Krupp di Torino, 6 dicembre 2007, ha ucciso sette operai, morti per le ustioni. Alcuni subito, altri dopo un’agonia di giorni. Un caso che ha colpito l’Italia, che ha fatto riflettere un po’ più a lungo rispetto ad altri incidenti, sulla media di tre morti di lavoro al giorno nel nostro paese. Ora c’è un processo in corso. Chissà come andrà... (continuer)
Tra il 5 e il 6 di dicembre a Torino
(continuer)
envoyé par Adriana + CCG/AWS Staff 6/12/2011 - 10:21
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Balada de Simón Caraballo

Balada de Simón Caraballo
‎[1934]‎
Versi del poeta cubano Nicolás ‎Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.‎



Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie ‎dello stesso Guillén) del 1976.‎
Musica di Sergio Aschero.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Il negro Simón Caraballo è stato vinto dalla miseria e dalla sfortuna.‎
Buttato su di una strada, senza cibo, nelle notti fredde, al negro Simón non resta che cantare la sua ‎disperazione. ‎
I vecchi “sones” del Caribe intonati dal povero Simón infastidiscono le guardie che si precipitano ‎ad arrestarlo. ‎
Ma il vecchio Simón è morto, ed è ormai per sempre libero come il suo canto.‎
Canta Simón:
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 09:58
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Come Home Soon

Come Home Soon
Album: Sweet Right Here - 2004
I put away the groceries
(continuer)
envoyé par anonymous 6/12/2011 - 03:53
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Una finestra aperta

Una finestra aperta
[1981]
José Seves - Horacio Salinas
Album: Palimpsesto

Gli Inti Illimani hanno passato diciassette anni in Italia, ma hanno scritto e cantato una sola canzone in italiano, Una finestra aperta. Fa parte dell'album Palimpsesto del 1981. Fin da quando l'ho sentita la prima volta, vale a dire quando il disco era appena uscito, mi rimasero impressi dei versi: Io volevo partire, partire non è permesso; intanto farò del vostro il mio tempo.... Come la certificazione dell'integrazione in un esilio, sottolineata proprio dalla lingua del paese accogliente. [RV]
Da una finestra aperta
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/12/2011 - 03:13
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Dongo

anonyme
Dongo
[1945]
Interpretazione di Fausto Amodei
Album: Michele L. Straniero, Sergio Liberovici (Cantacronache)
Canti della resistenza europea, 1933-1963

Raccolto in provincia di Como e pubblicato da Michele Luciano Straniero e Anton Virgilio Savona, Canti della resistenza italiana, Rizzoli, Milano, 1985. Il presente testo è stato desunto dal Deposito, ma corretto in base alla versione cantata. In particolare, le diciture "colora stanzetta" e "terribilim mortal", assolutamente prive di senso, sono state restituite alla lezione originale di "colona stanzetta" (= stanzetta rustica, contadina) e "tremendo mortale".

La vicenda della fucilazione del dittatore che aveva imperato per oltre un ventennio sull'Italia non poteva, in un'epoca assolutamente regredita per quanto riguarda le comunicazioni come l'Italia del 1945, che trasmigrare immediatamente in una composizione popolare; e della composizione... (continuer)
Del fu Duce i giornali han narrato
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/12/2011 - 01:40

Strane famigghie

Strane famigghie
Testo di Anna Barile
sull'aria de "La strana famiglia" di Giorgio Gaber
Qui ci stanno troppi bastardi,
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 23:42
Parcours: Séismes

Su, all'aquilani vada il capitale...

Su, all'aquilani vada il capitale...
Testo di Anna Barile
Musica: Su comunisti della Capitale

La bandiera dell'Aquila è nera e verde, e con una bandiera neroverde Anna Barile si è presentata a Pisa per cantare le sue canzoni amare e allegre. Essendo romana di nascita, ha preso la notissima Su, comunisti della capitale e ci ha cantato sopra, sempre in romanesco, la cronistoria degli accadimenti dell'Aquila fin dal teatrino berlusconiano post-terremoto. Ve lo ricordate di quando Berlusconi teneva i suoi "consigli dei ministri" all'Aquila? Il risultato, o meglio il non-risultato lo si vede oggi più che mai: il niente. Ma un niente accompagnato da deportazione, da repressione, da militarizzazione. E da emigrazione, perché gli aquilani hanno cominciato, e da un pezzo, a andarsene. Come sempre accade in questo paese, ciò che veramente distrugge non è il terremoto, ma quel che accade dopo. [CCG/AWS Staff]

Siamo i terremotati aquilani
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 22:22
Parcours: Séismes

Stati d'emergenza

Stati d'emergenza
Testo di Anna Barile
Musica: Stornelli laziali



Anna Barile (che nel video sopra vediamo impegnata in una sua personale "dedica" a Silvio Berlusconi) la abbiamo conosciuta al 4° raduno del Deposito, che si è svolto al circolo Agorà di Pisa lo scorso 3 dicembre. Una signora gentile e quieta, con la sua chitarra e il suo terremoto. Sí, perché Anna Barile abita all'Aquila, è aquilana di adozione (anche se è nata a Roma) e va per l'appunto in giro con la sua chitarra a raccontare quel che sta accadendo all'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009.

Parlando della sua città, Anna ci dice che è diventata una sorta di "laboratorio" per la sperimentazione e la messa in atto delle "nuove politiche dell'emergenza" in un paese dove l'emergenza per le "calamità naturali" è un business ultramiliardario. Tali "nuove politiche" hanno avuto all'Aquila un'attuazione quasi perfetta, in varie fasi: una... (continuer)
E zitto zitto pure quest'anno passa
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 21:55
Parcours: Séismes
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Plin plon

Plin plon
[1990]
Testo e musica di Roberto Ballerini

Ε- stata scritta nel 1990 poco prima della guerra del golfo n°1.
Plin plon! Buon giorno!
(continuer)
envoyé par roberto ballerini 5/12/2011 - 19:55

L'Antiatomique

L'Antiatomique
L'Antiatomique

Canzone française – L'Antiatomique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 54

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante-cinq, souviens-toi Lucien l'âne mon ami... En cinquante-cinq, on était en pleine guerre froide, en plein milieu d'un affrontement des Titans... De froide, cette guerre risquait bien de passer à des températures solaires et d'irradier toute la planète de son réchauffement. On en était à gonfler les biceps militaires, à pousser les poitrails en avant, à défiler on ne peut plus militairement, à lever les mentons, à lancer des invectives... Le pire était que ceux qui se lançaient dans pareilles rodomontades n'étaient pas des gens de... (continuer)
Mon père un fameux bricoleur
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/12/2011 - 17:55
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La Tirolese (E semo livornesi)

anonyme
La Tirolese (E semo livornesi)
[ca. 1798] ; [1849]
Musica del 1849:
Rielaborazione dal canto popolare "Marinaresca"
di Giuseppe Rapallo Cianetti

Racconta Pardo Fornaciari, del cui repertorio questa canzone fa oramai parte in pianta stabile, che, nel 1794, le idee rivoluzionarie erano oramai talmente attecchite nel popolo livornese, che "Quattro giovani venivano arrestati, accusati di aver cantato canzoni rivoluzionarie all'Osteria dei Greci. Il fascicolo conservato nell'Archivio di Stato riporta gli interrogatori (condotti in modo singolarmente moderno: niente tortura, ad esempio) domande e risposte degli accusati, i testi delle canzoni. Ecco che cosa cantavano, questi quattro operai analfabeti, che aspettavano dalla Francia, dove tagliavan la testa a nobili e a padroni, la vendetta delle proprie sofferenze:

Madame Verteau avez promis
de faire corgée tout Paris
Madame Toilette avez resolu
et non fait tonner... (continuer)
1. La versione del 1798
(continuer)
envoyé par Bartleby e Riccardo Venturi 5/12/2011 - 17:43
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‎¿Qué será que todos piden?‎

‎¿Qué será que todos piden?‎
‎[1975]‎
Album “En directo” del 1976.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Chi sarà costei che tutti reclamano a gran voce? AMNISTIA per i prigionieri politici!‎
Per il solo fatto di aver pronunciato la parola Víctor Manuel passò una notte in gattabuia nel ‎dicembre del 1975…‎
Qué será que todos piden
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 15:13
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Aída La Fuente

Aída La Fuente
‎[1976]‎
Album “Víctor Manuel 10”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Come Aida Lafuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de ‎Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco ‎Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe ‎fascista del 1936.‎
‎¿Qué sabes tú de Aída?
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:55
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En la Planta 14‎

En la Planta 14‎
‎[1967]‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone che, visto il tema e come lo trattava, potè vedere la luce solo nel 1975. E pure allora la ‎censura non mancò (vedi * nel corso del testo) quando impose che i minatori, furenti per la morte ‎dei loro compagni, pregassero Iddio invece di bestemmiarlo…‎
Un brano che fa il paio con la popolare Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita], anch’essa dedicata agli incidenti nelle miniere ‎d’Asturia.‎
En la planta 14 en el pozo minero
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:33
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Al compañero Orlando Martínez

Al compañero Orlando Martínez
‎[1975]‎
Album “Cómicos”‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎



Vabbè che il Generalisimo stava schiattando, ma ci voleva un certo coraggio nella Spagna de 1975 ‎a scrivere e pubblicare una canzone come questa, contenuta in un album che Víctor Manuel dedicò ‎ad un grande sciopero di attori ed artisti contro la censura e per l’amnistia ai prigionieri politici…‎



Luis Orlando Martínez Howley era un giornalista dominicano, militante del partito comunista. Fu ‎assassinato a Santo Domingo nella primavera del 1975, durante uno dei tanti e lunghi mandati di ‎Joaquín Balaguer. Nel corso della seconda reggenza di Balaguer (dal 1966 al 1978) furono molti gli ‎oppositori a cadere sotto la mano dei sicari dell’esercito e dei gruppi paramilitari. Balaguer, che li ‎conosceva bene e mai li contrastò, non fece mai i nomi dei mandanti e degli esecutori di questo e di ‎altri omicidi, ed affidò ad una... (continuer)
El águila negra visitó Santo Domingo;
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:11
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Il crack delle banche

Il crack delle banche
[1896]
Parole di Ulisse Barbieri (1833-1899), patriota indipendentista, militante socialista, drammaturgo e scrittore.
Sull'aria del valzer "O patria mia", dall'opera comica "Les cloches de Corneville" del compositore francese Robert Planquette.
Pubblicata per la prima volta sulla rivista L'Asino

Recentemente interpretata da Ginevra Di Marco


Banche, crack, re, Europa e repressione
di Riccardo Venturi

La canzone popolare di questa pagina proviene dagli anni successivi al 1893, quando scoppiò il famoso Scandalo della Banca Romana. La Banca Romana, che poi era l'ex Banca dello Stato Pontificio, era allora uno dei sei istituti di credito che erano autorizzati a emettere moneta corrente, prima dell'istituzione della Banca d'Italia.

Lo scandalo prese avvio da una serie di prestiti a lungo termine che le maggiori banche italiane avevano concesso al settore dell'industria edilizia. Nel 1887... (continuer)
S’affondano le mani nelle casse - crak!
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 12:27
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Caminaremos

Caminaremos
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Caminaremos
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 11:36
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Quattro signori a Parigi vanno

anonyme
Quattro signori a Parigi vanno
[1919/20]
interpretata da Maria Monti
Testo di anonimo su musica di Vincenzo Valente (per la canzone "Bambola")

Una canzone, come Fra il '19, fra l'anno '20, proveniente direttamente dal "Biennio rosso" del 1919/1920 che seguì immediatamente la I guerra mondiale prima della reazione fascista. I "quattro signori che vanno a Parigi" sono evidentemente i plenipotenziari delle potenze vincitrici che si recarono a Parigi per il trattato di Versailles. Il testo è ripreso da una delle primissime fonti delle CCG, il sito cantilotta.org. [RV]

*

Testo di autore sconosciuto, che sull’aria della canzone Bambola, con versi di Giulio Di Napoli (Giulio Trevisani) e musica di Vincenzo Valente, del 1919, commenta la Conferenza di pace tenutasi a Parigi nel 1919 dove i Big four (Wilson per gli USA, Clemenceau per la Francia, Lloyd George per l'Inghilterra e Vittorio Emanuele Orlando per l'Italia) avrebbero... (continuer)
Quattro signori a Parigi vanno
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/12/2011 - 10:10
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Los Orientales

Los Orientales
Da "Cielo del 69", 1970
Poesia di Idea Vilariñ;o Idea Vilariño
Musica di José Luis (Pepe) Guerra

La poesia fa esplicito riferimento a una fase della rivolta anticolonialista capeggiata da José Artigas negli anni 1810-1812, che vide la sollevazione della "Banda Oriental" (territorio a est del fiume Uruguay e a nortd del Río de la Plata e che corrisponbde all'odierno Uruguay più lo stato brasiliano del Río Grande del Sur).
Il riferimento indiretto era però ai Tupamaros , che proprio in quegli anni (1968-1972) intensificavano la lotta armata contro il governo fortemente autoritario di Jorge Pacheco Areco.
De todas partes vienen,
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 4/12/2011 - 18:18

A canzuna i l’anarchicu federalista

A canzuna i l’anarchicu federalista
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

1978, conosciuta anche come U patrunu d’a Terra mia o Simu i l’Anarchia
U patrunu da terra mia m’a parratu da democrazia
(continuer)
4/12/2011 - 11:13

A canzuna d’Ernestu

A canzuna d’Ernestu
[2002]
Album : Fatti veri
Ed Ernestu ere vascitìellu
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:53
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L’emigrante

L’emigrante
[2002]
Album : Fatti veri
Simu na rrazza ca va girannu
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:45

Cinqua guagliuni

Cinqua guagliuni
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

La rete cinque volte lacerata
d'uno strano incidente a Ferentino...

Una vicenda, quella dei cinque giovani anarchici calabresi "incidentati" presso Ferentino il 26 settembre 1970, alla quale aveva accennato, su questo sito, Riccardo Venturi nella sua Canzone delle reti invisibili (poi ripresa e modificata da Alessio Lega, che per un caso del destino è nato un 26 settembre). La richiesta di Alessandro "Bartleby" se esistesse una canzone specifica dedicata a questa vicenda è stata soddisfatta direttamente da Felice Campora, insegnante e cantautore libertario di Amantea, che ce la ha gentilmente segnalata dalla sua homepage; riproduciamo qui il testo calabrese e la traduzione di Cinqua guagliuni. Nell'introduzione riproduciamo invece l'articolo del giornalista e scrittore anarchico Massimo Ortalli... (continuer)
I
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 09:55
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Disumanità

Disumanità
[2011]

Album :"...a colorare Libertà"
Cuntannu tutti i danni ingabbiati ntra memoria
(continuer)
envoyé par adriana 4/12/2011 - 07:48
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Machine Gun

Machine Gun
Album: Checks Thugs and Rock n Roll (2006)
They’re all gonna get it in the end[x4]
(continuer)
3/12/2011 - 16:04
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Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν

Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν
Ta paidiá pou háthikan
[1969]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες:
Πάνος Κατσιμίχας & Χάρης Κατσιμίχας
Καλλιόπη Βέτα

Testo, musica e prima interpretazione di Dionysis Savvopoulos
"Τὸ περιβόλι τοῦ τρελλοῦ"/"L'orto del matto" - 1969

Non so esattamente perché cerchi di postare questa canzone. Forse solo perché è bella e fa vibrare molte corde. Quei bambini delle favole che tanto ricordano i bambini veri perduti in questo mondo lestofante; quell'ex bambino che ha paura, ma non rinuncia all'avventura... Savvopoulos, spiritello sulfureo e spesso ruvido, sa avere delle pause commosse, che ci parlano di un'anima grande. (gpt)

Τὰ πιὸ ὡραῖα παραμύθια
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 3/12/2011 - 13:11
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(No More) Heartache

released 29 November 2010
Words and Music By Glen Shaw and Rich Stefanik

This song is about our Country's entanglements in foreign wars and the personal responsibility each one of us carrys as a result.
There’s a buzzing in the wires loud foot falls on the floor
(continuer)
2/12/2011 - 23:49
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Paisajes urbanos, días escolares

Paisajes urbanos, días escolares
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com


Nel 1975 Labordeta insegnava all’istituto superiore “Ramón Pignatelli” di Saragozza.‎
In questa canzone autobiografica il cantautore aragonese evoca la pena, la rabbia e la tristezza ‎nell’aver appreso che uno dei suoi alunni, un giovane militante comunista, era stato arrestato e ‎torturato dalla polizia politica franchista proprio in un edificio vicino alla scuola…‎
Hoy no ha venido a clase
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:48
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Rosa rosae

Rosa rosae
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Canzone del 1976, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo, quando il suo fantasma ancora ‎terrorizzava la Spagna, quando a chi si era beccato la guerra e quasi 40 anni di regime non ‎sembrava ancora vero che fosse finita…‎
Rosa, rosae
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:35
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No te quedes en la puerta

No te quedes en la puerta
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com


‎“Non startene sulla porta tu che hai costruito questa casa, che hai lavorato questa terra… Con che ‎diritto ti costringono sulla porta costoro, in nome di chi ti privano dei frutti della tua fatica costoro ‎che nemmeno esistevano quando tu costruivi questa tua casa e seminavi questa tua terra?”‎
No te quedes en la puerta
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:16
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El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)‎

El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)‎
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione ‎romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si ‎fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come ‎il Cile o il Vietnam…‎
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)‎
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a ‎Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di ‎perseguitare e massacrare i cristiani.‎
El milagro de Lamberto
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 12:09
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Nonato

Nonato
‎[1987]‎
Album “Qué vamos a hacer”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover ‎vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…‎
Dijo que no,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 11:40

Los burgueses

Los burgueses
‎[1958 o 1959]‎
Parole di Gonzalo Rojas.‎
Musica di Violeta Parra.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta ‎‎“Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.‎

Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di ‎‎Les Bourgeois di Brel…‎


Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore ‎universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi ‎in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui ‎benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!‎

Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003. ‎

Lo stesso Rojas sostiene... (continuer)
He comido con los burgueses,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 10:28
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Burgueses

Burgueses
‎[1972]‎
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.‎
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975‎
Testo trovato su Cancioneros.com

No me dan pena los burgueses
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 10:27
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Pánico en Torrejón

Pánico en Torrejón
‎[1983]‎
Album “Géminis”, 1984‎
Scritta da Víctor Manuel.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, ‎quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore ‎qualche “confetto” su una scuola vicina.‎
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i ‎Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e ‎dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di ‎‎“peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…‎
Hay un campo verde bajo un cielo azul,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 09:38
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Peppino (canzone civile per Impastato)

Peppino (canzone civile per Impastato)
[2011]
Album (In)cantocivile

Testo di Carmelo Calabrò
Non passeranno treni stanotte
(continuer)
envoyé par adriana 1/12/2011 - 18:55
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Ahora sí, ahora no

Ahora sí, ahora no
‎[1977]‎
Album “De paso”‎
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album ‎‎“Albanta” (1978)‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎

‎“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che ‎nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della ‎verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”‎

Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere ‎campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi ‎fatte:‎
‎“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti ‎dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il ‎Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (continuer)
Fue toda una vida
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 16:06
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Julián Grimau

Julián Grimau
‎[1975]‎
Dall’album “De paso”.‎
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato ‎negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione ‎spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di ‎recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini ‎finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!‎

Testo trovato su Cancioneros.com‎





Julián Grimau.


Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (continuer)
Sembraste una semilla que fructificó
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 13:41
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Yo nací en el cuarenta

Yo nací en el cuarenta
Una telegrafica poesia di Jesús Munárriz Peralta, poeta spagnolo classe 1940, messa in musica da ‎‎Víctor Manuel. Per Ana Belén.‎
Dall’album “De paso”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di ‎Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.‎
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero ‎sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…‎
Yo nací en el cuarenta y la paz empezó en el 39.
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 12:01
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Tengo

Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.‎
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975‎
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Cuando me veo y toco
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 11:29
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Coplas de Juan Panadero

Coplas de Juan Panadero
‎[1948]‎

Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de ‎Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.‎
Musica di Víctor Manuel.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.‎

Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza ‎antifranchista.‎

Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa ‎sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati ‎‎(assassinati) alla garrota nel 1948.‎
La caja de mi guitarra
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 11:16
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Gipsy (El gitano)

Gipsy (El gitano)
Sing to me the dream (Inti-Illimani + Holly Near) [1984]
Por un camino entre flautas y fuego
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 1/12/2011 - 11:10

Canción

Canción
‎[1974]‎
Parole e musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album “Calle del Oso”‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 10:32
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Oh, general en tu Pentágono

Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca ‎Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta ‎intitolata “Tengo” del 1964.‎
Musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎¡Oh general en tu Pentágono,
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 10:17
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Ŝipo de l’pac’

Ŝipo de l’pac’
Muziko: Sándor Csizmadia
Esperanta teksto: Péter Rados

Testo ripreso da Vikio-Kantaro
Ek per la ŝipo de l’ paco
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2011 - 10:10
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La exiliada del sur

La exiliada del sur
[1966]
Testo di Patricio Manns
basato sulle Décimas di Violeta Parra, Capitolo LVIII
Musica di Violeta Parra

Letra de Patricio Manns
basada sobre las Décimas de Violeta Parra, Capítulo LVIII
Música de Violeta Parra

Lyrics by Patricio Manns
based upon Las Décimas by Violeta Parra, Chapter LVIII
Music by Violeta Parra

Album: La nueva canción chilena (1969, reed. 1973)
Altri interpreti / Otros intérpretes / Also performed by
- Patricio Manns
- Los Bunkers

Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta... (continuer)
Un ojo dejé en Los Lagos
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2011 - 16:05
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Emigrante

Emigrante
‎‎[1975]‎
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”‎

Testo trovato su Cancioneros.com



‎“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, ‎attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di ‎birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la ‎malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per ‎questo, canticchiamo una canzone di Manolo ‎Escobar.””‎
Un día cambió todo:
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 14:58
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Oltre il confine

Oltre il confine
[2011]
Album : Unica
Oltre il confine che cosa c'è
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2011 - 13:41
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Luz negra

Luz negra
‎[1982]‎
Da “La revolución y las estrellas”‎
Scritta da Eduardo Carrasco.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Habría que decir que en lo inmediato
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 13:10
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Sensemayá (Canto para matar una culebra)‎

Sensemayá (Canto para matar una culebra)‎
‎[1934]‎
Una poesia del cubano Nicolás ‎Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore ‎messicano Silvestre Revueltas nel 1938.‎



Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio ‎Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la ‎velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, ‎pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato ‎nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.‎



Secondo Steve ‎Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” ‎Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati ‎attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (continuer)
‎¡Mayombe—bombe--mayombé!
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 11:14
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1984

1984
Testo e musica di Gianluca Lalli

Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:

1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Winston giura che da bambino
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2011 - 11:13
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Cuando me acuerdo de mi país

Cuando me acuerdo de mi país
‎[1974]‎
In “Canción sin límites” del 1977.‎
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a ‎riparare dopo il golpe del 1973.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎




Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro

La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.

Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (continuer)
Cuando me acuerdo de mi país
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 10:25
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Canto para después de la comunión

Canto para después de la comunión
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎

Si de un mismo pan comimos
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:57
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Señor, ten piedad (Kyrie)‎

Señor, ten piedad (Kyrie)‎
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎
Señor, Tú que tienes piedad,
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:56
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Yo, pecador

Yo, pecador
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎

Yo, pecador, voy cantando
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:55
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La pericona

La pericona
‎[1962]‎
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.‎
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di ‎Valparaíso il 29 maggio 1970.‎



La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi ‎dell’800.‎
E la pericona dice sempre la verità…‎

La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de ‎Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que ‎debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al ‎folklore.‎
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale ‎di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo ‎personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del ‎brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
‎(Cancioneros.com)‎
La pericona dice
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:16
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Según el favor del viento

Según el favor del viento
‎[1962]‎
Testo trovato su Cancioneros.com



La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare ‎essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, ‎pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, ‎‎“Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.‎


Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel ‎‎1962, “El folklore de Chile según Violeta ‎Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, ‎l’inclusione di Porque los pobres no tienen.‎
Según el favor del viento
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 08:49
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Πολεμικό

Πολεμικό
Polemikó

Στίχοι: Αθηνά Καραταράκη
Μουσική: Παναγιώτης Μάργαρης
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Παλαμίδας

Testo: Athina Karataraki
Musica: Panayiotis Margaris
Primo interprete: Yannis Palamidas

Nell'Ελληνικό Τμήμα di questo sito sembra oramai essersi consolidata una prassi: "gpt" si occupa delle cose di ampio respiro (con le sue traduzioni mirabili) mentre "rv" da un lato fabbrica le paginone e, dall'altro, affronta impavido il Passaggio di Drake di stixoi.info, con le sue acque procellose assai, alla ricerca di canzoncine interessanti. I criteri di ricerca che usa sono, come dire, folkloristici e empirici: tutta una serie di parole chiave che vanno da quelle "classiche" e ovvie (πόλεμος, στρατιώτης, δικτατορία, μάχη...) a quelle più fantasiose. Ecco un'altra di queste "canzoncine", con un testo mica grullerello per nulla, però. In Grecia niente "peace & love", niente banalità (ora diciamocelo... (continuer)
Στρατιώτες τρέχουνε στη μάχη
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2011 - 01:47
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Τα αγροτικά

Τα αγροτικά
Bello il lavoro che state facendo. Approfitto che è ancora in corso, perché come al solito, mi è sfuggito qualcosa.
Mando tutta la trad. della VII canzone (Andypas), dove non ho rilevato che un verso non era ripetuto, ma è differente.
Gian Piero Testa 29/11/2011 - 19:26

Chanson du départ

Chanson du départ
Chanson française – Chanson du Départ – Marco Valdo M.I. – 2009
CANZONE DELLA PARTENZA
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. & CCG Staff 29/11/2011 - 16:01




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