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Avant le 2011-12-6

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Plin plon

Plin plon
[1990]
Testo e musica di Roberto Ballerini

Ε- stata scritta nel 1990 poco prima della guerra del golfo n°1.
Plin plon! Buon giorno!
(continuer)
envoyé par roberto ballerini 5/12/2011 - 19:55

L'Antiatomique

L'Antiatomique
L'Antiatomique

Canzone française – L'Antiatomique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 54

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante-cinq, souviens-toi Lucien l'âne mon ami... En cinquante-cinq, on était en pleine guerre froide, en plein milieu d'un affrontement des Titans... De froide, cette guerre risquait bien de passer à des températures solaires et d'irradier toute la planète de son réchauffement. On en était à gonfler les biceps militaires, à pousser les poitrails en avant, à défiler on ne peut plus militairement, à lever les mentons, à lancer des invectives... Le pire était que ceux qui se lançaient dans pareilles rodomontades n'étaient pas des gens de... (continuer)
Mon père un fameux bricoleur
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/12/2011 - 17:55
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La Tirolese (E semo livornesi)

anonyme
La Tirolese (E semo livornesi)
[ca. 1798] ; [1849]
Musica del 1849:
Rielaborazione dal canto popolare "Marinaresca"
di Giuseppe Rapallo Cianetti

Racconta Pardo Fornaciari, del cui repertorio questa canzone fa oramai parte in pianta stabile, che, nel 1794, le idee rivoluzionarie erano oramai talmente attecchite nel popolo livornese, che "Quattro giovani venivano arrestati, accusati di aver cantato canzoni rivoluzionarie all'Osteria dei Greci. Il fascicolo conservato nell'Archivio di Stato riporta gli interrogatori (condotti in modo singolarmente moderno: niente tortura, ad esempio) domande e risposte degli accusati, i testi delle canzoni. Ecco che cosa cantavano, questi quattro operai analfabeti, che aspettavano dalla Francia, dove tagliavan la testa a nobili e a padroni, la vendetta delle proprie sofferenze:

Madame Verteau avez promis
de faire corgée tout Paris
Madame Toilette avez resolu
et non fait tonner... (continuer)
1. La versione del 1798
(continuer)
envoyé par Bartleby e Riccardo Venturi 5/12/2011 - 17:43
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‎¿Qué será que todos piden?‎

‎¿Qué será que todos piden?‎
‎[1975]‎
Album “En directo” del 1976.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Chi sarà costei che tutti reclamano a gran voce? AMNISTIA per i prigionieri politici!‎
Per il solo fatto di aver pronunciato la parola Víctor Manuel passò una notte in gattabuia nel ‎dicembre del 1975…‎
Qué será que todos piden
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 15:13
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Aída La Fuente

Aída La Fuente
‎[1976]‎
Album “Víctor Manuel 10”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Come Aida Lafuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de ‎Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco ‎Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe ‎fascista del 1936.‎
‎¿Qué sabes tú de Aída?
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:55
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En la Planta 14‎

En la Planta 14‎
‎[1967]‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone che, visto il tema e come lo trattava, potè vedere la luce solo nel 1975. E pure allora la ‎censura non mancò (vedi * nel corso del testo) quando impose che i minatori, furenti per la morte ‎dei loro compagni, pregassero Iddio invece di bestemmiarlo…‎
Un brano che fa il paio con la popolare Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita], anch’essa dedicata agli incidenti nelle miniere ‎d’Asturia.‎
En la planta 14 en el pozo minero
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:33
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Al compañero Orlando Martínez

Al compañero Orlando Martínez
‎[1975]‎
Album “Cómicos”‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎



Vabbè che il Generalisimo stava schiattando, ma ci voleva un certo coraggio nella Spagna de 1975 ‎a scrivere e pubblicare una canzone come questa, contenuta in un album che Víctor Manuel dedicò ‎ad un grande sciopero di attori ed artisti contro la censura e per l’amnistia ai prigionieri politici…‎



Luis Orlando Martínez Howley era un giornalista dominicano, militante del partito comunista. Fu ‎assassinato a Santo Domingo nella primavera del 1975, durante uno dei tanti e lunghi mandati di ‎Joaquín Balaguer. Nel corso della seconda reggenza di Balaguer (dal 1966 al 1978) furono molti gli ‎oppositori a cadere sotto la mano dei sicari dell’esercito e dei gruppi paramilitari. Balaguer, che li ‎conosceva bene e mai li contrastò, non fece mai i nomi dei mandanti e degli esecutori di questo e di ‎altri omicidi, ed affidò ad una... (continuer)
El águila negra visitó Santo Domingo;
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:11
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Il crack delle banche

Il crack delle banche
[1896]
Parole di Ulisse Barbieri (1833-1899), patriota indipendentista, militante socialista, drammaturgo e scrittore.
Sull'aria del valzer "O patria mia", dall'opera comica "Les cloches de Corneville" del compositore francese Robert Planquette.
Pubblicata per la prima volta sulla rivista L'Asino

Recentemente interpretata da Ginevra Di Marco


Banche, crack, re, Europa e repressione
di Riccardo Venturi

La canzone popolare di questa pagina proviene dagli anni successivi al 1893, quando scoppiò il famoso Scandalo della Banca Romana. La Banca Romana, che poi era l'ex Banca dello Stato Pontificio, era allora uno dei sei istituti di credito che erano autorizzati a emettere moneta corrente, prima dell'istituzione della Banca d'Italia.

Lo scandalo prese avvio da una serie di prestiti a lungo termine che le maggiori banche italiane avevano concesso al settore dell'industria edilizia. Nel 1887... (continuer)
S’affondano le mani nelle casse - crak!
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 12:27
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Caminaremos

Caminaremos
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Caminaremos
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 11:36
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Quattro signori a Parigi vanno

anonyme
Quattro signori a Parigi vanno
[1919/20]
interpretata da Maria Monti
Testo di anonimo su musica di Vincenzo Valente (per la canzone "Bambola")

Una canzone, come Fra il '19, fra l'anno '20, proveniente direttamente dal "Biennio rosso" del 1919/1920 che seguì immediatamente la I guerra mondiale prima della reazione fascista. I "quattro signori che vanno a Parigi" sono evidentemente i plenipotenziari delle potenze vincitrici che si recarono a Parigi per il trattato di Versailles. Il testo è ripreso da una delle primissime fonti delle CCG, il sito cantilotta.org. [RV]

*

Testo di autore sconosciuto, che sull’aria della canzone Bambola, con versi di Giulio Di Napoli (Giulio Trevisani) e musica di Vincenzo Valente, del 1919, commenta la Conferenza di pace tenutasi a Parigi nel 1919 dove i Big four (Wilson per gli USA, Clemenceau per la Francia, Lloyd George per l'Inghilterra e Vittorio Emanuele Orlando per l'Italia) avrebbero... (continuer)
Quattro signori a Parigi vanno
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 5/12/2011 - 10:10
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Los Orientales

Los Orientales
Da "Cielo del 69", 1970
Poesia di Idea Vilariñ;o Idea Vilariño
Musica di José Luis (Pepe) Guerra

La poesia fa esplicito riferimento a una fase della rivolta anticolonialista capeggiata da José Artigas negli anni 1810-1812, che vide la sollevazione della "Banda Oriental" (territorio a est del fiume Uruguay e a nortd del Río de la Plata e che corrisponbde all'odierno Uruguay più lo stato brasiliano del Río Grande del Sur).
Il riferimento indiretto era però ai Tupamaros , che proprio in quegli anni (1968-1972) intensificavano la lotta armata contro il governo fortemente autoritario di Jorge Pacheco Areco.
De todas partes vienen,
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 4/12/2011 - 18:18

A canzuna i l’anarchicu federalista

A canzuna i l’anarchicu federalista
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

1978, conosciuta anche come U patrunu d’a Terra mia o Simu i l’Anarchia
U patrunu da terra mia m’a parratu da democrazia
(continuer)
4/12/2011 - 11:13

A canzuna d’Ernestu

A canzuna d’Ernestu
[2002]
Album : Fatti veri
Ed Ernestu ere vascitìellu
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:53
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L’emigrante

L’emigrante
[2002]
Album : Fatti veri
Simu na rrazza ca va girannu
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:45

Cinqua guagliuni

Cinqua guagliuni
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)

La rete cinque volte lacerata
d'uno strano incidente a Ferentino...

Una vicenda, quella dei cinque giovani anarchici calabresi "incidentati" presso Ferentino il 26 settembre 1970, alla quale aveva accennato, su questo sito, Riccardo Venturi nella sua Canzone delle reti invisibili (poi ripresa e modificata da Alessio Lega, che per un caso del destino è nato un 26 settembre). La richiesta di Alessandro "Bartleby" se esistesse una canzone specifica dedicata a questa vicenda è stata soddisfatta direttamente da Felice Campora, insegnante e cantautore libertario di Amantea, che ce la ha gentilmente segnalata dalla sua homepage; riproduciamo qui il testo calabrese e la traduzione di Cinqua guagliuni. Nell'introduzione riproduciamo invece l'articolo del giornalista e scrittore anarchico Massimo Ortalli... (continuer)
I
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 09:55
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Disumanità

Disumanità
[2011]

Album :"...a colorare Libertà"
Cuntannu tutti i danni ingabbiati ntra memoria
(continuer)
envoyé par adriana 4/12/2011 - 07:48
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Machine Gun

Machine Gun
Album: Checks Thugs and Rock n Roll (2006)
They’re all gonna get it in the end[x4]
(continuer)
3/12/2011 - 16:04
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Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν

Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν
Ta paidiá pou háthikan
[1969]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Πρώτη εκτέλεση: Διονύσης Σαββόπουλος
Άλλες ερμηνείες:
Πάνος Κατσιμίχας & Χάρης Κατσιμίχας
Καλλιόπη Βέτα

Testo, musica e prima interpretazione di Dionysis Savvopoulos
"Τὸ περιβόλι τοῦ τρελλοῦ"/"L'orto del matto" - 1969

Non so esattamente perché cerchi di postare questa canzone. Forse solo perché è bella e fa vibrare molte corde. Quei bambini delle favole che tanto ricordano i bambini veri perduti in questo mondo lestofante; quell'ex bambino che ha paura, ma non rinuncia all'avventura... Savvopoulos, spiritello sulfureo e spesso ruvido, sa avere delle pause commosse, che ci parlano di un'anima grande. (gpt)

Τὰ πιὸ ὡραῖα παραμύθια
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 3/12/2011 - 13:11
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(No More) Heartache

released 29 November 2010
Words and Music By Glen Shaw and Rich Stefanik

This song is about our Country's entanglements in foreign wars and the personal responsibility each one of us carrys as a result.
There’s a buzzing in the wires loud foot falls on the floor
(continuer)
2/12/2011 - 23:49
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Paisajes urbanos, días escolares

Paisajes urbanos, días escolares
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com


Nel 1975 Labordeta insegnava all’istituto superiore “Ramón Pignatelli” di Saragozza.‎
In questa canzone autobiografica il cantautore aragonese evoca la pena, la rabbia e la tristezza ‎nell’aver appreso che uno dei suoi alunni, un giovane militante comunista, era stato arrestato e ‎torturato dalla polizia politica franchista proprio in un edificio vicino alla scuola…‎
Hoy no ha venido a clase
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:48
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Rosa rosae

Rosa rosae
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Canzone del 1976, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo, quando il suo fantasma ancora ‎terrorizzava la Spagna, quando a chi si era beccato la guerra e quasi 40 anni di regime non ‎sembrava ancora vero che fosse finita…‎
Rosa, rosae
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:35
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No te quedes en la puerta

No te quedes en la puerta
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com


‎“Non startene sulla porta tu che hai costruito questa casa, che hai lavorato questa terra… Con che ‎diritto ti costringono sulla porta costoro, in nome di chi ti privano dei frutti della tua fatica costoro ‎che nemmeno esistevano quando tu costruivi questa tua casa e seminavi questa tua terra?”‎
No te quedes en la puerta
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 13:16
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El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)‎

El milagro de Lamberto (Parábola al modo brechtiano)‎
‎[1976]‎
Album “Cantes de la tierra adentro”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Storia di Lamberto il contadino che, mentre si reca al campo, viene fermato da un centurione ‎romano (= un soldato americano) che lo informa della requisizione della sua terra. Lamberto non si ‎fa intimidire e gli risponde a tono, che sono solo degli imperialisti e che la sua terra non finirà come ‎il Cile o il Vietnam…‎
Il soldato lo passa a fil di spada (= lo crivella di colpi)‎
Lamberto va a tener compagnia a Santa Engrazia, la nobildonna che fu martirizzata nel 303 a ‎Saragozza per aver avuto l’ardire di chiedere a Daciano, sgherro di Diocleziano, di smetterla di ‎perseguitare e massacrare i cristiani.‎
El milagro de Lamberto
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 12:09
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Nonato

Nonato
‎[1987]‎
Album “Qué vamos a hacer”‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Storia di un bimbo che non volle chiamarsi Federico e che non uscì dal “buco” per non dover ‎vedere e/o subire gli orrori del mondo degli uomini…‎
Dijo que no,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 11:40

Los burgueses

Los burgueses
‎[1958 o 1959]‎
Parole di Gonzalo Rojas.‎
Musica di Violeta Parra.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎
Canzone inedita basata sui versi di “Sátira a la rima”, componimento compreso nella raccolta ‎‎“Contra la muerte” del poeta cileno Gonzalo Rojas Pizarro (1917-2011), pubblicata nel 1964.‎

Una poesia che mi ricorda le immagini de “Il fascino discreto della borghesia” di Buñuel e i versi di ‎‎Les Bourgeois di Brel…‎


Rojas era figlio di un minatore e lui stesso lavorò per anni in miniera. Poi divenne professore ‎universitario e diplomatico, ma il golpe del 1973 lo costrinse a fuggire prima in Germania Est e poi ‎in Venezuela. Rientrò in Cile solo nel 1980. Chiaro che doveva avercela coi borghesi per il cui ‎benessere suo padre si ruppe la schiena e che più tardi consegnarono il paese ai fascisti!‎

Rojas ha vinto il prestigioso premio “Cervantes” nel 2003. ‎

Lo stesso Rojas sostiene... (continuer)
He comido con los burgueses,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 10:28
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Burgueses

Burgueses
‎[1972]‎
Poesia del cubano Nicolás Guillén dalla raccolta “La rueda dentada” del 1972.‎
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975‎
Testo trovato su Cancioneros.com

No me dan pena los burgueses
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 10:27
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Pánico en Torrejón

Pánico en Torrejón
‎[1983]‎
Album “Géminis”, 1984‎
Scritta da Víctor Manuel.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Posso sbagliarmi, ma credo che questa canzoni racconti di un incidente avvenuto vicino a Madrid, ‎quando un aereo militare diretto a o partito dalla base militare di Torrejón lasciò cadere per errore ‎qualche “confetto” su una scuola vicina.‎
La base aerea militare di Torrejón de Ardoz è attiva dal 1947, ha ospitato ed ospita gli F104, i ‎Phantom, gli F18 ed altri velivoli da guerra dell’Ejército del Aire spagnolo, della NATO e ‎dell’USAF. E’ anche la base dove rientrano le spoglie dei militari spagnoli caduti nelle missioni di ‎‎“peacekeeping” o, meglio, di “warmaking” in giro per il mondo…‎
Hay un campo verde bajo un cielo azul,
(continuer)
envoyé par Bartleby 2/12/2011 - 09:38
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Peppino (canzone civile per Impastato)

Peppino (canzone civile per Impastato)
[2011]
Album (In)cantocivile

Testo di Carmelo Calabrò
Non passeranno treni stanotte
(continuer)
envoyé par adriana 1/12/2011 - 18:55
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Ahora sí, ahora no

Ahora sí, ahora no
‎[1977]‎
Album “De paso”‎
Scritta da Luis Eduardo Aute per Ana Belèn e in seguito da lui stesso incisa nell’album ‎‎“Albanta” (1978)‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎

‎“Le frasi fatte e i grandi discorsi che promettono libertà sono da temere come lo specchio che ‎nasconde sempre l’altra metà. Sono chissà quanti anni che si prendono sapientemente gioco della ‎verità coloro che han fatto in modo che la fiducia nelle parole perdesse identità…”‎

Una canzone che mi ha ricordato le parole pronunciate solo l’altro giorno da un filibustiere ‎campione di roboanti discorsi a vuoto e di mistificazione e ribaltamento della verità a suon di frasi ‎fatte:‎
‎“Abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà. È il primo dei diritti ‎dentro il quale esistono tutti gli altri. Siamo scesi in campo nel 1994 perché non volevamo che il ‎Paese cadesse nelle mani di quei signori che erano... (continuer)
Fue toda una vida
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 16:06
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Julián Grimau

Julián Grimau
‎[1975]‎
Dall’album “De paso”.‎
Scritta da Teddy Bautista, forse proprio lo stesso Eduardo Bautista García che, dopo essere stato ‎negli anni 60 e 70 il leader del gruppo Los Canarios ed aver interpretato Giuda nell’edizione ‎spagnola del musical “Jesucristo Superstar”, è finito a fare il presidente della SIAE iberica e poi, di ‎recente, diritto in galera per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita ed altri crimini ‎finanziari di un certo rilievo… Complimenti, una bella carriera! Grimau si rivolterà nella tomba!‎

Testo trovato su Cancioneros.com‎





Julián Grimau.


Julián Grimau García, nato a Madrid nel 1911, fu militante della Gioventù socialista unificata e poi del Partito comunista spagnolo. Partecipò alla guerra civile come soldato e come funzionario del governo e delle organizzazioni popolari e fu agente del SIM, il Servizio di Informazione Militare repubblicano incaricato... (continuer)
Sembraste una semilla que fructificó
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 13:41
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Yo nací en el cuarenta

Yo nací en el cuarenta
Una telegrafica poesia di Jesús Munárriz Peralta, poeta spagnolo classe 1940, messa in musica da ‎‎Víctor Manuel. Per Ana Belén.‎
Dall’album “De paso”‎
Testo trovato su Cancioneros.com

La “pace” di cui parla Munárriz è quella che alla Spagna fu imposta con le armi dai fascisti di ‎Franco, che prevalsero definitivamente il 1 aprile del 1939.‎
E quelli come il poeta basco che nacquero subito dopo la guerra civile, quella “pace” dovettero ‎sucarsela tutta fino al 1975 e anche oltre…‎
Yo nací en el cuarenta y la paz empezó en el 39.
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 12:01
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Tengo

Tengo
Poesia del cubano Nicolás Guillén che dà il titolo alla raccolta del 1964.‎
Musica di Pablo Milanés
Dall’album “Pablo Milanés canta a Nicolás Guillén” del 1975‎
Interpretata anche da Ana Belén nell’album “De paso” del 1977‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Cuando me veo y toco
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 11:29
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Coplas de Juan Panadero

Coplas de Juan Panadero
‎[1948]‎

Poesia di Rafael Alberti dalla raccolta “Coplas de ‎Juan Panadero. (Libro I)”, Montevideo, Pueblos Unidos, 1949.‎
Musica di Víctor Manuel.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Nell’album di Ana Belén “De paso”, 1977.‎

Canzone tratta dai versi che il grande poeta andaluso dedicò, ancora una volta, alla resistenza ‎antifranchista.‎

Purtroppo non so chi siano tutte le persone citate nel brano, ma Gómez Gayoso e Agustín Zoroa ‎sono sicuramente stati due militanti comunisti e partigiani antifranchisti catturati e giustiziati ‎‎(assassinati) alla garrota nel 1948.‎
La caja de mi guitarra
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 11:16
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Gipsy (El gitano)

Gipsy (El gitano)
Sing to me the dream (Inti-Illimani + Holly Near) [1984]
Por un camino entre flautas y fuego
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 1/12/2011 - 11:10

Canción

Canción
‎[1974]‎
Parole e musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album “Calle del Oso”‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Alguien preguntó para qué sirve la canción;
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 10:32
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Oh, general en tu Pentágono

Oh, general en tu Pentágono
Poesia del cubano Nicolás Guillén che ritrovo in “Las grandes elegías y otros poemas”, Biblioteca ‎Ayacucho, Caracas, Venezuela, 1984, ma probabilmente la prima pubblicazione risale alla raccolta ‎intitolata “Tengo” del 1964.‎
Musica di Víctor Manuel.‎
Dall’album di Ana Belén “La paloma de vuelo popular” del 1976.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

‎¡Oh general en tu Pentágono,
(continuer)
envoyé par Bartleby 1/12/2011 - 10:17
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Ŝipo de l’pac’

Ŝipo de l’pac’
Muziko: Sándor Csizmadia
Esperanta teksto: Péter Rados

Testo ripreso da Vikio-Kantaro
Ek per la ŝipo de l’ paco
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2011 - 10:10
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La exiliada del sur

La exiliada del sur
[1966]
Testo di Patricio Manns
basato sulle Décimas di Violeta Parra, Capitolo LVIII
Musica di Violeta Parra

Letra de Patricio Manns
basada sobre las Décimas de Violeta Parra, Capítulo LVIII
Música de Violeta Parra

Lyrics by Patricio Manns
based upon Las Décimas by Violeta Parra, Chapter LVIII
Music by Violeta Parra

Album: La nueva canción chilena (1969, reed. 1973)
Altri interpreti / Otros intérpretes / Also performed by
- Patricio Manns
- Los Bunkers

Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta... (continuer)
Un ojo dejé en Los Lagos
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2011 - 16:05
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Emigrante

Emigrante
‎‎[1975]‎
Da “Pablo Guerrero en el Olympia”‎

Testo trovato su Cancioneros.com



‎“[…] Se il fiume Reno fosse il Río Guadiana [che scorre tra Spagna e Portogallo, ‎attraversando anche l’Extremadura, ndr] io e te non staremmo qui, ubriachi di nostalgia e di ‎birra, ubriachi di vino non bevuto, di quel vino forte che dà alla testa […] Ma lasciamo da parte la ‎malinconia, e se non c’è vino brindiamo pure con la birra e visto che me lo hai chiesto, ma solo per ‎questo, canticchiamo una canzone di Manolo ‎Escobar.””‎
Un día cambió todo:
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 14:58
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Oltre il confine

Oltre il confine
[2011]
Album : Unica
Oltre il confine che cosa c'è
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2011 - 13:41
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Luz negra

Luz negra
‎[1982]‎
Da “La revolución y las estrellas”‎
Scritta da Eduardo Carrasco.‎
Testo trovato su Cancioneros.com
Habría que decir que en lo inmediato
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 13:10
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Sensemayá (Canto para matar una culebra)‎

Sensemayá (Canto para matar una culebra)‎
‎[1934]‎
Una poesia del cubano Nicolás ‎Guillén, pubblicata nella raccolta intitolata “West Indies Ltd”, e messa in musica dal compositore ‎messicano Silvestre Revueltas nel 1938.‎



Un poema sinfonico metafora della lotta contro il neo-colonialismo che gli Inti Illimani ed Horacio ‎Salinas non poterono non fare proprio negli anni immediatamente successivi il golpe di Pinochet, la ‎velenosa e mortale “culebra” fascista del Cile. Il disco “Canción para matar una culebra”, ‎pubblicato il Italia, è infatti del 1979 e nacque dalla collaborazione tra esuli cileni, il gruppo nato ‎nel 1967 a Santiago, appunto, e Patricio Manns.‎



Secondo Steve ‎Peraza, ricercatore dell’Università americana St. Lawrence di Canton, NY, in “Sensemayá” ‎Guillén presenta temi e simboli africani senza però voler rimandare ai tradizionali significati ‎attribuiti dalla stessa cultura africana. La culebra, il serpente,... (continuer)
‎¡Mayombe—bombe--mayombé!
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 11:14
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1984

1984
Testo e musica di Gianluca Lalli

Altra canzone degli ucroniutopia dedicata a Orwell:

1984 - romanzo
Orwell 1984 (film)
Winston giura che da bambino
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 30/11/2011 - 11:13
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Cuando me acuerdo de mi país

Cuando me acuerdo de mi país
‎[1974]‎
In “Canción sin límites” del 1977.‎
Disco inciso con l’Orquesta Sinfónica de Cuba, paese dove Manns era riuscito fortunosamente a ‎riparare dopo il golpe del 1973.‎
Testo trovato su Cancioneros.com‎




Cuando me acuerdo de mi país: La “prova generale” de El equipaje del destierro

La canzone è del 1974; da pochi mesi Patricio Manns era riparato a Cuba, prima tappa del suo esilio ventennale dal Cile dopo il golpe di Pinochet dell'11 settembre 1973. A Cuba, Patricio Manns incise il disco Canción sin limites assieme all'Orchestra Sinfónica de Cuba.

Viene naturale dire che Cuando me acuerdo de mi país è il primo abbozzo, anche dal punto di vista linguistico e lessicale, del materiale grezzo che verrà poi plasmato definitivamente (e indimenticabilmente), nel 1980, con El equipaje del destierro. L'esilio è appena iniziato, e già il ricordo del proprio paese abbandonato modella la... (continuer)
Cuando me acuerdo de mi país
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 10:25
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Canto para después de la comunión

Canto para después de la comunión
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎

Si de un mismo pan comimos
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:57
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Señor, ten piedad (Kyrie)‎

Señor, ten piedad (Kyrie)‎
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎
Señor, Tú que tienes piedad,
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:56
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Yo, pecador

Yo, pecador
‎[1965]‎
Da “Oratorio para el pueblo”, poi riproposto nel 1979 (con differenze minime nel testo) insieme al ‎gruppo Ayacucho.‎

Yo, pecador, voy cantando
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:55
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La pericona

La pericona
‎[1962]‎
Da “El folklore de Chile según Violeta Parra – Violeta Parra, canto y guitarra”.‎
Proposta anche da Víctor Jara durante il suo concerto nell’Aula Magna della Università di ‎Valparaíso il 29 maggio 1970.‎



La “pericona” è la variante cilena del “pericón”, un ballo popolare nato in Argentina ai primi ‎dell’800.‎
E la pericona dice sempre la verità…‎

La música y los esquemas generales del texto son, indudablemente, de una pericona tradicional de ‎Chiloé. Sin embargo, pensamos que el texto lleva tantas características del estilo de Violeta que ‎debe ser considerada coautora, a pesar de que en los créditos del disco se atribuya totalmente al ‎folklore.‎
La musica e lo schema generale del testo sono, indubbiamente, di una “pericona” tradizionale ‎di Chiloé [gruppo di isole nel sud del Cile]. Ma il testo ha così tante caratteristiche tipiche del suo ‎personalissimo stile che Violeta Parra ne dove essere considerata co-autrice, anche se i crediti del ‎brano sono da attribuirsi totalmente al folklore.
‎(Cancioneros.com)‎
La pericona dice
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 09:16
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Según el favor del viento

Según el favor del viento
‎[1962]‎
Testo trovato su Cancioneros.com



La prima incisione di questa canzone (realizzata in casa con un piccolo registratore portatile) pare ‎essere quella documentata nell’EP “Violeta Parra. “Temas inéditos – Homenaje documental”, ‎pubblicato in Argentina nel 1987, dove “Según el favor del viento” si accompagnava a Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol, ‎‎“Hace falta un guerrillero” e Miren cómo sonríen.‎


Ma la canzone compare anche in una pubblicazione ufficiale realizzata dalla Parra in Argentina nel ‎‎1962, “El folklore de Chile según Violeta ‎Parra”, disco che però cadde sotto la mannaia della censura locale che impedì, per esempio, ‎l’inclusione di Porque los pobres no tienen.‎
Según el favor del viento
(continuer)
envoyé par Bartleby 30/11/2011 - 08:49
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Πολεμικό

Πολεμικό
Polemikó

Στίχοι: Αθηνά Καραταράκη
Μουσική: Παναγιώτης Μάργαρης
Πρώτη εκτέλεση: Γιάννης Παλαμίδας

Testo: Athina Karataraki
Musica: Panayiotis Margaris
Primo interprete: Yannis Palamidas

Nell'Ελληνικό Τμήμα di questo sito sembra oramai essersi consolidata una prassi: "gpt" si occupa delle cose di ampio respiro (con le sue traduzioni mirabili) mentre "rv" da un lato fabbrica le paginone e, dall'altro, affronta impavido il Passaggio di Drake di stixoi.info, con le sue acque procellose assai, alla ricerca di canzoncine interessanti. I criteri di ricerca che usa sono, come dire, folkloristici e empirici: tutta una serie di parole chiave che vanno da quelle "classiche" e ovvie (πόλεμος, στρατιώτης, δικτατορία, μάχη...) a quelle più fantasiose. Ecco un'altra di queste "canzoncine", con un testo mica grullerello per nulla, però. In Grecia niente "peace & love", niente banalità (ora diciamocelo... (continuer)
Στρατιώτες τρέχουνε στη μάχη
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/11/2011 - 01:47
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Hírósima

Hírósima
[1981]
Lag og texti: Bubbi Morthens
Testo e musica: Bubbi Morthens
Lyrics and music: Bubbi Morthens
Album: Utangarðsmenn

Sono particolarmente contento di aver rispolverato l'islandese per questo tipo qua, il sig. Ásbjörn Kristinsson Morthens detto “Bubbi”, il quale presenta peraltro un'inquietante somiglianza con Alessio Lega. È nato il 6 giugno 1956 a Reykjavík, e fino a quando aveva 23 anni ha fatto il pescatore d'altura come molti suoi connazionali; nel 1980 se ne è venuto fuori con il suo primo album di canzoni, intitolato Ísbjarnablús, ovvero “Il blues degli orsi polari”; una simpatica metafora per una specie di blues cantato rigorosamente in islandese. L'avete mai sentito parlare l'islandese? Probabilmente, la prima impressione che ne ricavereste sarebbe quella di una lingua adatta giustappunto ai pescatori d'altura; invece, se maneggiato con cura, ha una sua grande musicalità... (continuer)
Heill þér faðir alheimsins
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 29/11/2011 - 20:38
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Svegliati

Svegliati
Hanno inventato i viaggi sulla luna
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/11/2011 - 19:32
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Hangman

Hangman
‎[1985]‎
Album “Whatever Happened to Jugula?”, con Jimmy Page.‎

Last night I wasn't sleeping
(continuer)
envoyé par Bartleby 29/11/2011 - 15:52
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Τα αγροτικά

Τα αγροτικά
Ta agrotikà
Στίχοι: Διονύσης Τζεφρώνης
Μουσική: Θωμάς Μπακαλάκος
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου
Τα αγροτικά - 1975

Le canzoni dei campi
Testi di Dionysis Tzefronis
Musica di Thomas Bakalakos
Prima interpretazione di Vassilis Papakonstandinou
"Ta agrotikà" - 1975


Nella canzone politico-sociale greca i contadini sembrano essere giunti abbastanza tardi, in coda agli operai, ai pescatori e ai naviganti, per quanto la questione delle proprietà terriere e degli iniqui patti agrari sia stata centrale in Grecia sin dalla sua nascita come Stato e abbia continuato ad esserlo mentre andava allargando nei decenni successivi il suo territorio. La questione, che fu acutissima in Tessaglia, dipendeva dall'accaparramento che i ricchi possidenti greci fecero dei latifondi abbandonati dagli Ottomani (i çiflik) e delle loro manomorte religiose (i vakıf), la cui ripartizione era attesa... (continuer)
1. Όχι δεν πουλάμε

(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 29/11/2011 - 15:35
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Lupo

Lupo
Allergico al recinto
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 29/11/2011 - 14:21
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Mio fratello

Mio fratello
Testo e musica di Gaspare Palmieri ("Gappa")
Lyrics and music by Gaspare Palmieri ("Gappa")

"Ho scritto Mio fratello quest’estate pensando alla vita dei miei pazienti e al mio primo amico d’infanzia Riccardo, che a ventidue anni si è ammalato di una grave forma di depressione. Riccardo si è suicidato lo scorso 23 Ottobre, a trentacinque anni. Riccardo scriveva poesie e racconti. Ho finito di registrare la canzone una settimana prima e non ho avuto tempo di fargliela ascoltare. Nell’ultimo periodo stava molto male e non mi sono sentito di spedirgli il provino. Questa canzone è per tutti i Riccardi e per i loro famigliari."

Gaspare Palmieri Gappa
Mio fratello è cresciuto in un nido
(continuer)
envoyé par Ahmed il Lavavetri 29/11/2011 - 01:04

Und was bekam des Prekarius Weib?

Und was bekam des Prekarius Weib?
Ogni ritorno del perfido Scocciante su questo sito è segnato da maledizioni infernali, mòccoli e pedateneicogl scampanìi festosi e invocazioni di giùbilo, sebbene stavolta Egli si sia cimentato nientepopodimeno che con un celeberrimo testo di Bertolt Brecht (anche se stavolta, effettivamente, il pastore Niemöller non c'entra per niente). Dalla donna del soldato siamo passati, dice lo Scocciante, alla donna del precario; però la guerra sembra esattamente la stessa, e con gli stessi risultati (visti i bollettini delle morti sul lavoro). Poco male; il Grande Fratello 397 o-a-che-numero-è-arrivato pensa ad allietare gli spiriti, i ristoranti sono pieni e il vecchio detto "piove, governo ladro!" è stato aggiornato in "piove, governo tecnico!". Di che gioire. Intanto vediamo che cosa ci ha ammannito lo Scocciante, e non stiamo troppo a sottilizzare. [CCG/AWS Staff]
E che venne alla donna del precario
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 28/11/2011 - 23:36

Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern

Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern
Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern

Canzone française – Le Miracle de Berne – Das Wunder von Bern – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 53

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.



Mil neuf cent cinquante-quatre, nous voici en mil neuf cent cinquante-quatre, comme le temps passe, mon ami Lucien l'âne...

Dis-donc, Marco Valdo M.I. mon ami, il y avait bien longtemps que tu nous avais présenté une de tes Histoires d'Allemagne, je me demandais ce qui se passait... Si tu n'avais pas abandonné ton projet de faire les cent chansons, comme tu l'avais dit, sur les cent textes de Günter Grass, racontant cent ans de l'Histoire de l'Allemagne. Et voilà soudain que tu te mets à vouloir... (continuer)
Le Walter Elf, le Onze de Walter
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/11/2011 - 22:59
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Salina

Salina
‎[2010]‎
Dall’album “Anime migranti”‎

Testo e musica: Mario Incudine
Arrangiamenti: Mario Incudine e Antonio Vasta



Il brano “Salina” di Mario Incudine esprime il grido affannato di un uomo che vaga in mezzo al ‎mare alla ricerca di un approdo sicuro, una meta incontaminata dove poter esaudire i suoi desideri, ‎una terra fertile dove far germogliare i propri sogni. È la preghiera di un immigrato stipato sopra un ‎natante di fortuna tormentato dalle onde, ma anche il canto di un uomo che non riesce ad afferrare ‎l’amore perché ha il cuore assediato dalla paura. Entrambi stanno per cedere al peso delle ‎sofferenze, hanno smesso di lottare e si stanno arrendendo alla morte: “S’un pozzu iri avanti / un mi ‎mannati arreri / lassatimi muriri ammenz’o mari”. All’orizzonte però brilla la spiaggia di un’isola ‎del Mediterraneo, Salina, una “strata nova” che ha il gusto inebriante della malvasia e quello ‎pungente del sale: un’altra occasione per tornare a sperare. (Antonio ‎Vasta)‎
Partu sempri di ccà, a lu scurari
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/11/2011 - 13:20
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Risoluzione strategica #6

Risoluzione strategica #6
[2011]

Album: Rojo
Aria di tempesta e di piccoli golpe
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/11/2011 - 18:33
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El olvidau

El olvidau
Chacarera doble
Album: "Un balazo al olvido"
Testo e musica: Duende Garnica
Dal sito ufficiale

Una cacharera composta in gioventù dal musicista e cantautore argentino Hugo Garnica, detto El Duende.
Lui la incise solo nel 2002, nel suo disco intitolato “Un balazo al olvido”, ma la canzone era già famosa nell’interpretazione di Mercedes Sosa. Con il titolo “Chacarera del olvidao” si trova nel suo ultimo album postumo, “Lucerito”, pubblicato nel 2015 ma registrato nel 2000.

(Bernart Bartleby)
De tu palo soy, hijo de tu cuero
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 27/11/2011 - 16:12
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La fattoria degli animali

La fattoria degli animali
Il vecchio maggiore è un maiale assai saggio
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 27/11/2011 - 11:50
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Carlo Marx

Carlo Marx
[1976]
Album “Marilyn”

(Alloisio-Biggi)
Fu quando arrestarono Carlo
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 27/11/2011 - 11:38
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The Kill

The Kill
Album: Scum
There's nothing to gain
(continuer)
envoyé par giorgio 27/11/2011 - 09:14
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Carmagnola #3

Carmagnola #3
[2011]

Album: Rojo

Ultimo album, uscito a fine agosto 2011, è stato anticipato dall'anteprima "Carmagnola # 3". Canali aspetta la rivoluzione, finora rimandata per mancanza di coraggio e troppa pazienza, nel frattempo pensa alla Rivoluzione Francese ed alla Resistenza; avremmo bisogno di gridare: "evviva il suono del cannone!".

Proprio questa tematica abbraccia l'intero album, ancora una volta connotato da un'atmosfera diversa. Finora la rabbia di Canali era sempre indirizzata contro le derive autoritarie imboccate dalla politica e contro il disgregarsi del tessuto sociale, lacerato dall'ossessione per la sicurezza, dal razzismo o dalla semplice idiozia, prima diffusa ad arte e poi fatta propria da vasta parte della popolazione. Già ai tempi di "Che fine ha fatto Lazlotoz" Canali cantava: "senza stare a pensare alla ferocia naziskin a Berlino o al ghigno di Jean-Marie Le Pen guarda il... (continuer)
Ti piace sentire la voce
(continuer)
envoyé par adriana 27/11/2011 - 09:11
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The Woe

The Woe
(1973)

STEVE LACY soprano saxophone
STEVE POTTS alto saxophone
IRENE AEBI cello, voice
KENT CARTER double bass
OLIVER JOHNSON drums & cymbals

9.1 - THE WOE - THE WAX - 1:22
9.2 - THE WOE - THE WAGE - 16:52
10 - THE WOE - THE WANE - 9:48
11 - THE WOE - THE WAKE - 2:23

Analogue studio recording
1973 JANUARY 26 - Zurich

THE WOE is another story. Conceived in the horrors of the Vietnam War, it is a melodrama in four parts for quintet, two cassettes of war noises (air & ground) and voice. (The cassettes were played in the studio.)

This piece was the principal music we performed during the last two years of the U,S,A.'s involvement in Vietnam. This was the last time we played it. Thanks to Heinz Wehrle and the Zurich Radio, it was recorded (the night before the peace treaty was signed) in its entirety, and broadcast in Switzerland.

emanem disc
(instrumental)
26/11/2011 - 23:51
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Pozu Funeres

Pozu Funeres
“En los primeros días del mes de Abril de 1.948, las Fuerzas represivas del franquismo iniciaron la captura de trabajadores en sus respectivos domicilios, y lugares de trabajo -o en el trayecto-; principalmente, por la noche, reuniendo a 22. Número que tampoco puede precisarse con exactitud. Ya que las "Desapariciones" eran frecuentes en aquella Época; sin que hubiera otra información que la de boca y oído … No obstante, el número de 22 figura como más posible de las personas asesinadas el 13 de Abril de 1.948 en el POZU FUNERES.

Hechos prisioneros en los lugares de la Ferrería, Barredos y Soto, de Laviana; San Andrés, de San Martín del Rey Aurelio; e Infiesto y Bimenes … Reunidos en una Cabaña, son conducidos al Pozu Funeres; siendo en todo momento torturados … Y una vez ante la sima del Pozo, arrojados al fondo. Quedando algunos con vida; ya que un pastor sintió los lamentos que salían... (continuer)
Pela sima onde los vuestros güesos suañen
(continuer)
26/11/2011 - 20:59
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Doesn't Make It Alright

Doesn't Make It Alright
Album: Specials (1979)
Interpretata anche dagli Stiff Little Fingers
Just because you're nobody
(continuer)
envoyé par Budylele 26/11/2011 - 20:31
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L'eretico

L'eretico
[2009]
Album singolo: L'eretico
Austeri uomini di fede,
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 19:09
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Vuelvo

Vuelvo
[1978]
Patricio Manns - Horacio Salinas
Album: Canción para matar una culebra (Inti Illimani)

Patricio Manns en Chile (Patricio Manns)
América novia mía (Patricio Manns)

Testo e note da Cancioneros


Può essere che, prima o poi, questo sito istituirà un percorso sull'Esilio, visto il numero di canzoni che ne parlano. Del resto, il legame tra la guerra, la tirannia e l'esilio è talmente stretto da rendere le tre cose una il corollario dell'altra, in una sorta di viluppo inestricabile. La lingua castigliana, per "esilio", ha una parola bellissima che sembra quasi coprire l'orrore di ciò che esprime: destierro. Il "disterro", lo sradicamento dalla propria terra e, quindi, da tutta la propria vita. Patricio Manns è stato a lungo esiliato, come tutti coloro che riuscirono a sfuggire alla dittatura di Pinochet; e il destierro, lo sradicamento delle radici, è una costante nelle sue canzoni... (continuer)
Con cenizas, con desgarros,
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:43




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