L'eccidio di Fucecchio
anonyme
Fonte: Francesca Prato
"Questo canto ricorda l'eccidio nazista del Padule di Fucecchio (FI) , e fu pubblicato nella rivista "Cerreto tra l’Arno e il Padule", a cura dell’amministrazione comunale di Cerreto Guidi, Ottobre 2005. Nella pubblicazione è contenuta questa citazione: "Allora ‘ste canzoncette si cantavano, c’era chi le diceva in poesia come quello che aveva inventato questa qui - era un certo Mazzei, della Colonna di San Rocco, ora è morto... si cantavano a veglia, o quando c’era qualche riunione al partito... (Liduino Tofanelli, 10 giugno 1997)" - Il Deposito
L'eccidio del Padule di Fucecchio
da it:wikipedia
L'eccidio del Padule di Fucecchio fu un crimine di guerra commesso da un reparto della 26ª divisione corazzata tedesca, agli ordini del generale Peter Eduard Crasemann, il 23 agosto 1944. Nella strage persero la vita 175 civili (uomini, donne e bambini. La strage avvenne... (continuer)
"Questo canto ricorda l'eccidio nazista del Padule di Fucecchio (FI) , e fu pubblicato nella rivista "Cerreto tra l’Arno e il Padule", a cura dell’amministrazione comunale di Cerreto Guidi, Ottobre 2005. Nella pubblicazione è contenuta questa citazione: "Allora ‘ste canzoncette si cantavano, c’era chi le diceva in poesia come quello che aveva inventato questa qui - era un certo Mazzei, della Colonna di San Rocco, ora è morto... si cantavano a veglia, o quando c’era qualche riunione al partito... (Liduino Tofanelli, 10 giugno 1997)" - Il Deposito
L'eccidio del Padule di Fucecchio
da it:wikipedia
L'eccidio del Padule di Fucecchio fu un crimine di guerra commesso da un reparto della 26ª divisione corazzata tedesca, agli ordini del generale Peter Eduard Crasemann, il 23 agosto 1944. Nella strage persero la vita 175 civili (uomini, donne e bambini. La strage avvenne... (continuer)
Popolo se m’ascolti
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 6/12/2011 - 15:00
Canción puertorriqueña
[1958]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.
Dall’album della Belén intitolato anch’esso “La paloma de vuelo popular”, del 1976.
Musica di Rosa León.
Testo trovato su Cancioneros.com
Puerto Rico, insieme alle Islas Marianas del Norte che stanno dalle parti delle Filippine, è l’unico territorio che fa parte del Commonwealth USA. “Stato Libero Associato”, lo chiamano loro. Più associato che libero, tant’è che è dalla guerra di Corea che i portoricani vengono mandati a combattere le guerre del padrone…
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.
Dall’album della Belén intitolato anch’esso “La paloma de vuelo popular”, del 1976.
Musica di Rosa León.
Testo trovato su Cancioneros.com
Puerto Rico, insieme alle Islas Marianas del Norte che stanno dalle parti delle Filippine, è l’unico territorio che fa parte del Commonwealth USA. “Stato Libero Associato”, lo chiamano loro. Più associato che libero, tant’è che è dalla guerra di Corea che i portoricani vengono mandati a combattere le guerre del padrone…
¿Cómo estás, Puerto Rico,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 14:34
Marchemos
[1937]
Frammento tratto dai versi di “La voz esperanzada - Una canción en coro” del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica dedicata alla guerra civile spagnola e intitolata “España, poema en cuatro angustias y una esperanza”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Interpretata anche da Víctor Manuel nell’album “Spanien” del 1977.
Testo trovato su Cancioneros.com
Frammento tratto dai versi di “La voz esperanzada - Una canción en coro” del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica dedicata alla guerra civile spagnola e intitolata “España, poema en cuatro angustias y una esperanza”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Interpretata anche da Víctor Manuel nell’album “Spanien” del 1977.
Testo trovato su Cancioneros.com
Todos el camino sabemos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 14:12
Canción de cuna para despertar a un negrito
[1958]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.
Dall’album di Ana Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata anche da Mercedes Sosa su musica di César Isella
Negro, svegliati ed esci di casa che il sole è già alto, e da sveglio dì finalmente quel che sta per succedere: “A morte il padrone, allo spiedo!”… Ed ora nessuno dorme, a casa non c’è più nessuno…”
Una canzone che mi ha ricordato molto le sequenze di “Queimada” di Gillo Pontecorvo…
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “La paloma de vuelo popular”.
Dall’album di Ana Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” del 1976.
Musica di Sergio Aschero.
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata anche da Mercedes Sosa su musica di César Isella
Negro, svegliati ed esci di casa che il sole è già alto, e da sveglio dì finalmente quel che sta per succedere: “A morte il padrone, allo spiedo!”… Ed ora nessuno dorme, a casa non c’è più nessuno…”
Una canzone che mi ha ricordato molto le sequenze di “Queimada” di Gillo Pontecorvo…
Una paloma
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 13:52
Soldado, aprende a tirar
[1937]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Musica di Daniel Viglietti
Dall’album “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Musica di Daniel Viglietti
Dall’album “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.
Testo trovato su Cancioneros.com
Soldado, aprende a tirar:
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 12:58
La torre di Valerio
22 febbraio 2011
31 anni dalla morte di Valerio Verbano, ucciso dai fascisti
2013
Arrovesciata
musica e voce di Giulia Tripoti
parole di Fabrizio Tripoti
versi pieni di rabbia scritti da mio padre quando anni fa i naziskin attaccarono il centro sociale “La Torre“ di Roma che si stava occupando di Valerio Verbano.
Ho scritto questa canzone per la ricorrenza della morte del compagno Valerio, ucciso dai fascisti il 22 febbraio 1980 in casa, davanti ai genitori, legati e costretti a guardare con i loro occhi l’atroce massacro di un figlio. Dedico la canzone a Valerio e a mamma Carla, che ha lottato per tutta la sua vita per avere giustizia, ma che purtroppo ci ha lasciati quest’anno senza sapere la verità sulla morte di suo figlio.
31 anni dalla morte di Valerio Verbano, ucciso dai fascisti
2013
Arrovesciata
musica e voce di Giulia Tripoti
parole di Fabrizio Tripoti
versi pieni di rabbia scritti da mio padre quando anni fa i naziskin attaccarono il centro sociale “La Torre“ di Roma che si stava occupando di Valerio Verbano.
Ho scritto questa canzone per la ricorrenza della morte del compagno Valerio, ucciso dai fascisti il 22 febbraio 1980 in casa, davanti ai genitori, legati e costretti a guardare con i loro occhi l’atroce massacro di un figlio. Dedico la canzone a Valerio e a mamma Carla, che ha lottato per tutta la sua vita per avere giustizia, ma che purtroppo ci ha lasciati quest’anno senza sapere la verità sulla morte di suo figlio.
Ma che pensate? Che i vostri sassi sui cortei frenino la nostra rabbia?
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 6/12/2011 - 12:36
No sé por qué piensas tú
[1937]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén) del 1976.
Musica di Sergio Aschero, ma ne esiste anche una diversa versione classica del compositore messicano Silvestre Revueltas.
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat e da Daniel Viglietti.
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén) del 1976.
Musica di Sergio Aschero, ma ne esiste anche una diversa versione classica del compositore messicano Silvestre Revueltas.
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat e da Daniel Viglietti.
Testo trovato su Cancioneros.com
No sé por qué piensas tú,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 12:05
Me matan si no trabajo
[1934]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.
Interpretata da:
Ángel Parra, vol.2 (1966)
Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén), 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno comunque, di lavoro o di non lavoro?”
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.
Interpretata da:
Ángel Parra, vol.2 (1966)
Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén), 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno comunque, di lavoro o di non lavoro?”
Me matan si no trabajo,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 6/12/2011 - 11:05
Come Home Soon
Album: Sweet Right Here - 2004
I put away the groceries
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 6/12/2011 - 03:53
Una finestra aperta
[1981]
José Seves - Horacio Salinas
Album: Palimpsesto
José Seves - Horacio Salinas
Album: Palimpsesto
Gli Inti Illimani hanno passato diciassette anni in Italia, ma hanno scritto e cantato una sola canzone in italiano, Una finestra aperta. Fa parte dell'album Palimpsesto del 1981. Fin da quando l'ho sentita la prima volta, vale a dire quando il disco era appena uscito, mi rimasero impressi dei versi: Io volevo partire, partire non è permesso; intanto farò del vostro il mio tempo.... Come la certificazione dell'integrazione in un esilio, sottolineata proprio dalla lingua del paese accogliente. [RV]
Da una finestra aperta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/12/2011 - 03:13
Parcours:
Exil et exiliés
Dongo
anonyme
[1945]
Interpretazione di Fausto Amodei
Album: Michele L. Straniero, Sergio Liberovici (Cantacronache)
Canti della resistenza europea, 1933-1963
Raccolto in provincia di Como e pubblicato da Michele Luciano Straniero e Anton Virgilio Savona, Canti della resistenza italiana, Rizzoli, Milano, 1985. Il presente testo è stato desunto dal Deposito, ma corretto in base alla versione cantata. In particolare, le diciture "colora stanzetta" e "terribilim mortal", assolutamente prive di senso, sono state restituite alla lezione originale di "colona stanzetta" (= stanzetta rustica, contadina) e "tremendo mortale".
La vicenda della fucilazione del dittatore che aveva imperato per oltre un ventennio sull'Italia non poteva, in un'epoca assolutamente regredita per quanto riguarda le comunicazioni come l'Italia del 1945, che trasmigrare immediatamente in una composizione popolare; e della composizione... (continuer)
Interpretazione di Fausto Amodei
Album: Michele L. Straniero, Sergio Liberovici (Cantacronache)
Canti della resistenza europea, 1933-1963
Raccolto in provincia di Como e pubblicato da Michele Luciano Straniero e Anton Virgilio Savona, Canti della resistenza italiana, Rizzoli, Milano, 1985. Il presente testo è stato desunto dal Deposito, ma corretto in base alla versione cantata. In particolare, le diciture "colora stanzetta" e "terribilim mortal", assolutamente prive di senso, sono state restituite alla lezione originale di "colona stanzetta" (= stanzetta rustica, contadina) e "tremendo mortale".
La vicenda della fucilazione del dittatore che aveva imperato per oltre un ventennio sull'Italia non poteva, in un'epoca assolutamente regredita per quanto riguarda le comunicazioni come l'Italia del 1945, che trasmigrare immediatamente in una composizione popolare; e della composizione... (continuer)
Del fu Duce i giornali han narrato
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/12/2011 - 01:40
Parcours:
CCG Antifà: Antifascisme militant
El equipaje del destierro
30 novembre-5 dicembre 2011
La particolarità di questa "resa ritmica" è che andata di pari passo con la versione non ritmica; vale a dire, sono state condotte insieme provando e riprovando il ritmo col procedere dell'altra versione, modificando, sacrificando e condensando. Ne è venuta fuori questa cosa che, almeno in linea teorica, potrebbe essere cantata sulla musica originale in una specie di italiano che ricorre persino allo "svacantare" proveniente dall'assidua lettura del commissario Montalbano. [RV]
IL BAGAGLIO D'ESILIO
(continuer)
(continuer)
6/12/2011 - 00:43
Paisajes urbanos, días escolares
Azagra, dibujante de tiras cómicas políticas fue alumno de Labordeta, al mismo tiempo que Ramón Cabezas. En su día, dejó esta apreciación en mi blog:
"... Ramon Cabeza,militante de la JGR,en realidad no se llamaba asi, se llamaba Carlos Mayoral, y era compañero mio en el instituto mixto nº 1 de Zaragoza.Ramon Pignatelli. Ambos teniamos al mismo tutor de COU,J.A. Labordeta, lo detuvieron pòr repartir panfletos contra la carestia de la vida,detenido y torturado en la jefatura de policia que teniamos al lado del instituti, eso impresiono mucho al abuelo,que le dedico esa cancion"
El "abuelo" es como la gente llamaba a Labordeta cariñosamente.
"... Ramon Cabeza,militante de la JGR,en realidad no se llamaba asi, se llamaba Carlos Mayoral, y era compañero mio en el instituto mixto nº 1 de Zaragoza.Ramon Pignatelli. Ambos teniamos al mismo tutor de COU,J.A. Labordeta, lo detuvieron pòr repartir panfletos contra la carestia de la vida,detenido y torturado en la jefatura de policia que teniamos al lado del instituti, eso impresiono mucho al abuelo,que le dedico esa cancion"
El "abuelo" es como la gente llamaba a Labordeta cariñosamente.
Gustavo Sierra Fernández 6/12/2011 - 00:02
Strane famigghie
Testo di Anna Barile
sull'aria de "La strana famiglia" di Giorgio Gaber
sull'aria de "La strana famiglia" di Giorgio Gaber
Qui ci stanno troppi bastardi,
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 23:42
Parcours:
Séismes
Su, all'aquilani vada il capitale...
Testo di Anna Barile
Musica: Su comunisti della Capitale
Musica: Su comunisti della Capitale
La bandiera dell'Aquila è nera e verde, e con una bandiera neroverde Anna Barile si è presentata a Pisa per cantare le sue canzoni amare e allegre. Essendo romana di nascita, ha preso la notissima Su, comunisti della capitale e ci ha cantato sopra, sempre in romanesco, la cronistoria degli accadimenti dell'Aquila fin dal teatrino berlusconiano post-terremoto. Ve lo ricordate di quando Berlusconi teneva i suoi "consigli dei ministri" all'Aquila? Il risultato, o meglio il non-risultato lo si vede oggi più che mai: il niente. Ma un niente accompagnato da deportazione, da repressione, da militarizzazione. E da emigrazione, perché gli aquilani hanno cominciato, e da un pezzo, a andarsene. Come sempre accade in questo paese, ciò che veramente distrugge non è il terremoto, ma quel che accade dopo. [CCG/AWS Staff]
Siamo i terremotati aquilani
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 22:22
Parcours:
Séismes
Stati d'emergenza
Testo di Anna Barile
Musica: Stornelli laziali
Anna Barile (che nel video sopra vediamo impegnata in una sua personale "dedica" a Silvio Berlusconi) la abbiamo conosciuta al 4° raduno del Deposito, che si è svolto al circolo Agorà di Pisa lo scorso 3 dicembre. Una signora gentile e quieta, con la sua chitarra e il suo terremoto. Sí, perché Anna Barile abita all'Aquila, è aquilana di adozione (anche se è nata a Roma) e va per l'appunto in giro con la sua chitarra a raccontare quel che sta accadendo all'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
Parlando della sua città, Anna ci dice che è diventata una sorta di "laboratorio" per la sperimentazione e la messa in atto delle "nuove politiche dell'emergenza" in un paese dove l'emergenza per le "calamità naturali" è un business ultramiliardario. Tali "nuove politiche" hanno avuto all'Aquila un'attuazione quasi perfetta, in varie fasi: una... (continuer)
Musica: Stornelli laziali
Anna Barile (che nel video sopra vediamo impegnata in una sua personale "dedica" a Silvio Berlusconi) la abbiamo conosciuta al 4° raduno del Deposito, che si è svolto al circolo Agorà di Pisa lo scorso 3 dicembre. Una signora gentile e quieta, con la sua chitarra e il suo terremoto. Sí, perché Anna Barile abita all'Aquila, è aquilana di adozione (anche se è nata a Roma) e va per l'appunto in giro con la sua chitarra a raccontare quel che sta accadendo all'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
Parlando della sua città, Anna ci dice che è diventata una sorta di "laboratorio" per la sperimentazione e la messa in atto delle "nuove politiche dell'emergenza" in un paese dove l'emergenza per le "calamità naturali" è un business ultramiliardario. Tali "nuove politiche" hanno avuto all'Aquila un'attuazione quasi perfetta, in varie fasi: una... (continuer)
E zitto zitto pure quest'anno passa
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 21:55
Parcours:
Séismes
Klama (Andramu pai)
...scusa Riccardo, ma per "Libro de' Ceffi" cosa intendi? Facebook?
(Raf)
(Raf)
Esattamente; almeno in toscana "ceffo" significa "faccia" (e "brutto ceffo", alla lettera, vuol dire "brutta faccia"); è anche l'origine di "ceffone", dato che uno schiaffo violento fa venire...una faccia grossa. Saluti! [RV]
5/12/2011 - 21:46
Plin plon
[1990]
Testo e musica di Roberto Ballerini
Testo e musica di Roberto Ballerini
Ε- stata scritta nel 1990 poco prima della guerra del golfo n°1.
Plin plon! Buon giorno!
(continuer)
(continuer)
envoyé par roberto ballerini 5/12/2011 - 19:55
L'Antiatomique
L'Antiatomique
Canzone française – L'Antiatomique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 54
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-cinq, souviens-toi Lucien l'âne mon ami... En cinquante-cinq, on était en pleine guerre froide, en plein milieu d'un affrontement des Titans... De froide, cette guerre risquait bien de passer à des températures solaires et d'irradier toute la planète de son réchauffement. On en était à gonfler les biceps militaires, à pousser les poitrails en avant, à défiler on ne peut plus militairement, à lever les mentons, à lancer des invectives... Le pire était que ceux qui se lançaient dans pareilles rodomontades n'étaient pas des gens de... (continuer)
Canzone française – L'Antiatomique – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 54
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante-cinq, souviens-toi Lucien l'âne mon ami... En cinquante-cinq, on était en pleine guerre froide, en plein milieu d'un affrontement des Titans... De froide, cette guerre risquait bien de passer à des températures solaires et d'irradier toute la planète de son réchauffement. On en était à gonfler les biceps militaires, à pousser les poitrails en avant, à défiler on ne peut plus militairement, à lever les mentons, à lancer des invectives... Le pire était que ceux qui se lançaient dans pareilles rodomontades n'étaient pas des gens de... (continuer)
Mon père un fameux bricoleur
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/12/2011 - 17:55
¿Qué será que todos piden?
[1975]
Album “En directo” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
Chi sarà costei che tutti reclamano a gran voce? AMNISTIA per i prigionieri politici!
Per il solo fatto di aver pronunciato la parola Víctor Manuel passò una notte in gattabuia nel dicembre del 1975…
Album “En directo” del 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
Chi sarà costei che tutti reclamano a gran voce? AMNISTIA per i prigionieri politici!
Per il solo fatto di aver pronunciato la parola Víctor Manuel passò una notte in gattabuia nel dicembre del 1975…
Qué será que todos piden
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 15:13
Aída La Fuente
[1976]
Album “Víctor Manuel 10”
Testo trovato su Cancioneros.com
Come Aida Lafuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe fascista del 1936.
Album “Víctor Manuel 10”
Testo trovato su Cancioneros.com
Come Aida Lafuente, una canzone dedicata alla militante comunista Aída La Fuente, “Rosa Roja de Asturias”, uccisa ad Oviedo durante la fallita rivoluzione del 1934 dai legionari di Francisco Franco. La repressione del movimento rivoluzionario asturiano fu un pò la prova generale del golpe fascista del 1936.
¿Qué sabes tú de Aída?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:55
En la Planta 14
[1967]
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone che, visto il tema e come lo trattava, potè vedere la luce solo nel 1975. E pure allora la censura non mancò (vedi * nel corso del testo) quando impose che i minatori, furenti per la morte dei loro compagni, pregassero Iddio invece di bestemmiarlo…
Un brano che fa il paio con la popolare Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita], anch’essa dedicata agli incidenti nelle miniere d’Asturia.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone che, visto il tema e come lo trattava, potè vedere la luce solo nel 1975. E pure allora la censura non mancò (vedi * nel corso del testo) quando impose che i minatori, furenti per la morte dei loro compagni, pregassero Iddio invece di bestemmiarlo…
Un brano che fa il paio con la popolare Nel pozu María Luisa [En el pozo María Luisa, o Santa Bárbara bendita], anch’essa dedicata agli incidenti nelle miniere d’Asturia.
En la planta 14 en el pozo minero
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:33
Al compañero Orlando Martínez
[1975]
Album “Cómicos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Vabbè che il Generalisimo stava schiattando, ma ci voleva un certo coraggio nella Spagna de 1975 a scrivere e pubblicare una canzone come questa, contenuta in un album che Víctor Manuel dedicò ad un grande sciopero di attori ed artisti contro la censura e per l’amnistia ai prigionieri politici…
Luis Orlando Martínez Howley era un giornalista dominicano, militante del partito comunista. Fu assassinato a Santo Domingo nella primavera del 1975, durante uno dei tanti e lunghi mandati di Joaquín Balaguer. Nel corso della seconda reggenza di Balaguer (dal 1966 al 1978) furono molti gli oppositori a cadere sotto la mano dei sicari dell’esercito e dei gruppi paramilitari. Balaguer, che li conosceva bene e mai li contrastò, non fece mai i nomi dei mandanti e degli esecutori di questo e di altri omicidi, ed affidò ad una... (continuer)
Album “Cómicos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Vabbè che il Generalisimo stava schiattando, ma ci voleva un certo coraggio nella Spagna de 1975 a scrivere e pubblicare una canzone come questa, contenuta in un album che Víctor Manuel dedicò ad un grande sciopero di attori ed artisti contro la censura e per l’amnistia ai prigionieri politici…
Luis Orlando Martínez Howley era un giornalista dominicano, militante del partito comunista. Fu assassinato a Santo Domingo nella primavera del 1975, durante uno dei tanti e lunghi mandati di Joaquín Balaguer. Nel corso della seconda reggenza di Balaguer (dal 1966 al 1978) furono molti gli oppositori a cadere sotto la mano dei sicari dell’esercito e dei gruppi paramilitari. Balaguer, che li conosceva bene e mai li contrastò, non fece mai i nomi dei mandanti e degli esecutori di questo e di altri omicidi, ed affidò ad una... (continuer)
El águila negra visitó Santo Domingo;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/12/2011 - 14:11
No quiero ser militar
Il disco Spanien fu effettivamente registrato da Víctor Manuel nel 1977 nel corso di un viaggio organizzato dal PCE nella Germania Democratica ma, stando a quanto riportato da es.wikipedia, la canzone fu scritta e registrata per la prima volta nel 1972 durante un breve esilio in sudamerica cui Víctor Manuel e la consorte Ana Belén erano stati costretti a causa della censura e degli attacchi provenienti dai mezzi di comunicazione franchisti. Rientrati in Spagna all'inizio del 1973, i due artisti furono scagionati dall'accusa di aver oltraggiato bandiera ed esercito. Ma intanto la dittatura fascista volgeva la termine...
Bartleby 5/12/2011 - 13:09
Il crack delle banche
[1896]
Parole di Ulisse Barbieri (1833-1899), patriota indipendentista, militante socialista, drammaturgo e scrittore.
Sull'aria del valzer "O patria mia", dall'opera comica "Les cloches de Corneville" del compositore francese Robert Planquette.
Pubblicata per la prima volta sulla rivista L'Asino
Recentemente interpretata da Ginevra Di Marco
Banche, crack, re, Europa e repressione
di Riccardo Venturi
La canzone popolare di questa pagina proviene dagli anni successivi al 1893, quando scoppiò il famoso Scandalo della Banca Romana. La Banca Romana, che poi era l'ex Banca dello Stato Pontificio, era allora uno dei sei istituti di credito che erano autorizzati a emettere moneta corrente, prima dell'istituzione della Banca d'Italia.
Lo scandalo prese avvio da una serie di prestiti a lungo termine che le maggiori banche italiane avevano concesso al settore dell'industria edilizia. Nel 1887... (continuer)
Parole di Ulisse Barbieri (1833-1899), patriota indipendentista, militante socialista, drammaturgo e scrittore.
Sull'aria del valzer "O patria mia", dall'opera comica "Les cloches de Corneville" del compositore francese Robert Planquette.
Pubblicata per la prima volta sulla rivista L'Asino
Recentemente interpretata da Ginevra Di Marco
Banche, crack, re, Europa e repressione
di Riccardo Venturi
La canzone popolare di questa pagina proviene dagli anni successivi al 1893, quando scoppiò il famoso Scandalo della Banca Romana. La Banca Romana, che poi era l'ex Banca dello Stato Pontificio, era allora uno dei sei istituti di credito che erano autorizzati a emettere moneta corrente, prima dell'istituzione della Banca d'Italia.
Lo scandalo prese avvio da una serie di prestiti a lungo termine che le maggiori banche italiane avevano concesso al settore dell'industria edilizia. Nel 1887... (continuer)
S’affondano le mani nelle casse - crak!
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envoyé par CCG/AWS Staff 5/12/2011 - 12:27
Palimpsesto
Version française du blog Afunahue
Continuando a sperare in un...intervento autonomo di Marco Valdo M.I., ho nel frattempo reperito questa interessante versione francese inserita in un blog/sito che presenta la traduzione di alcune canzoni latinoamericane. In alcuni punti la traduzione sembra aver seguito strade parallele (o similari) con la mia, in altri se ne discosta parecchio. Di fronte alla Libertad Osuna, il traduttore francese ha optato per una Liberté Chérie che, francamente, mi sfugge; ma, sicuramente, avrà avuto i suoi buoni e ragionati motivi. Purtroppo non li ha espressi; ma non è una buona ragione per contestarli e per non inserire questa traduzione. Negli ultimi giorni, sto cominciando a considerare chiunque si sia cimentato con la traduzione da Patricio Manns con vera e propria fratellanza... [RV]
PALIMPSESTE
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envoyé par Riccardo Venturi 5/12/2011 - 09:34
Il balconcin fiorito
Versão portuguesa
NO BALCÃOZINHO FLORIDO
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envoyé par giorgio 5/12/2011 - 08:26
Leaving On A Jet Plane
I'm not exactly sure that the lyrics to "Leaving on Jet Plane" trigger memories of leaving Vietnam "on a jet plane"...more likely, the lyrics invoke memories of leaving "The World" "on a jet plane" to go TO Vietnam.
Thus the words: "I don't know when I'll be back again"..."When I come back I'll wear your wedding ring"..."Oh, babe, I hate to go" (why would anyone "hate to go" FROM Vietnam)?
Thus the words: "I don't know when I'll be back again"..."When I come back I'll wear your wedding ring"..."Oh, babe, I hate to go" (why would anyone "hate to go" FROM Vietnam)?
A Vet 5/12/2011 - 04:48
Un soldatin
Questa canzone non e' dei Mitili FLK, bensi dei Povolar Ensamble un gruppo fondato da Giorgio Ferigo. La canzone e' piu' vecchia rispetto a quella dei FLK, credo sia di meta' anni 80...
Federica 4/12/2011 - 21:14
A canzuna i l’anarchicu federalista
Testo e musica di Felice Campora
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)
1978, conosciuta anche come U patrunu d’a Terra mia o Simu i l’Anarchia
Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)
1978, conosciuta anche come U patrunu d’a Terra mia o Simu i l’Anarchia
U patrunu da terra mia m’a parratu da democrazia
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4/12/2011 - 11:13
A canzuna d’Ernestu
[2002]
Album : Fatti veri
Album : Fatti veri
Ed Ernestu ere vascitìellu
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envoyé par CCG/AWS Staff 4/12/2011 - 10:53
Disumanità
[2011]
Album :"...a colorare Libertà"
Album :"...a colorare Libertà"
Cuntannu tutti i danni ingabbiati ntra memoria
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envoyé par adriana 4/12/2011 - 07:48
Machine Gun
Album: Checks Thugs and Rock n Roll (2006)
They’re all gonna get it in the end[x4]
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3/12/2011 - 16:04
El equipaje del destierro
GLI ACCORDI DELLA CANZONE
Song chords / Acuerdos de la canción
Transcrito por: Maikel B. ©
Título: El Equipaje del Destierro
Álbum(es): Andadas (1993)
Integrantes del Inti: Horacio Salinas, José Seves, Max Berrú, Horacio Durán, Jorge Coulón, Marcelo Coulón, Renato Freyggang.
Autor(es): Horacio Salinas - Patricio Manns
Instrumentos Usados: Guitarras, tiple, charango, bajo, arreglo orquestal: violines, violas, violoncello.
Voces: Coro Inti + Coro de niños
El Equipaje del Destierro
"La idea de la música en esta canción es que una vez repetida 2 veces.
La secuencia base (Dm-E7-Am), ir bajando un tono los acordes. Si se entiende la idea no parecerán tan raros los cambios."
Dm
Tú me preguntas como fue el
E7 Am
Acoso aquel que obtuve
Dm
Metes la lengua en mi cabeza,
E7 Am
En mi pesar, en mi algo
Cm
Y bien te dejo suponer... (continuer)
Song chords / Acuerdos de la canción
Transcrito por: Maikel B. ©
Título: El Equipaje del Destierro
Álbum(es): Andadas (1993)
Integrantes del Inti: Horacio Salinas, José Seves, Max Berrú, Horacio Durán, Jorge Coulón, Marcelo Coulón, Renato Freyggang.
Autor(es): Horacio Salinas - Patricio Manns
Instrumentos Usados: Guitarras, tiple, charango, bajo, arreglo orquestal: violines, violas, violoncello.
Voces: Coro Inti + Coro de niños
El Equipaje del Destierro
"La idea de la música en esta canción es que una vez repetida 2 veces.
La secuencia base (Dm-E7-Am), ir bajando un tono los acordes. Si se entiende la idea no parecerán tan raros los cambios."
Dm
Tú me preguntas como fue el
E7 Am
Acoso aquel que obtuve
Dm
Metes la lengua en mi cabeza,
E7 Am
En mi pesar, en mi algo
Cm
Y bien te dejo suponer... (continuer)
CCG/AWS Staff 3/12/2011 - 13:27
Τὰ παιδιὰ ποὺ χάθηκαν
Versione italiana di Gian Piero Testa
Ι ΒΑΜΒΙΝΙ PERDUTI
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envoyé par Gian Piero Testa 3/12/2011 - 13:13
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Album:Quannu vene l’anarchia
(Suonatori libertari calabresi)
La rete cinque volte lacerata
d'uno strano incidente a Ferentino...
Una vicenda, quella dei cinque giovani anarchici calabresi "incidentati" presso Ferentino il 26 settembre 1970, alla quale aveva accennato, su questo sito, Riccardo Venturi nella sua Canzone delle reti invisibili (poi ripresa e modificata da Alessio Lega, che per un caso del destino è nato un 26 settembre). La richiesta di Alessandro "Bartleby" se esistesse una canzone specifica dedicata a questa vicenda è stata soddisfatta direttamente da Felice Campora, insegnante e cantautore libertario di Amantea, che ce la ha gentilmente segnalata dalla sua homepage; riproduciamo qui il testo calabrese e la traduzione di Cinqua guagliuni. Nell'introduzione riproduciamo invece l'articolo del giornalista e scrittore anarchico Massimo Ortalli... (continuer)