This Hard Land
(1982, pubblicata nel 1996)
Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Ancora una canzone sull'emigrazione. La canzone è aperta da una frase a mio avviso decisamente emblematica: hey there, mister, can you tell me what happened to the seeds I've sown? (Hey, signore, puoi dirmi cos'è successo ai semi che ho seminato?). Operai che sgobbano per permettere al proprio padrone di ottenere degli ottimi frutti, quei frutti che poi loro non assaggeranno mai. È una metafora molto forte, che prende le parti di chi rende ricco qualcuno che, una volta raggiunta la condizione sociale agognata, neanche ricorderà il nome di chi glielo ha permesso.
Hey there mister can you tell me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 6/11/2011 - 17:00
Yes Weekend
[2011]
Album:Cattivi Guagliuni
Album:Cattivi Guagliuni
'A repressione dei movimenti
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/11/2011 - 15:39
Cantu di carcirati
[1976]
Album: Fammi ristari
Album: Fammi ristari
Ccà sutta nta 'stu nfernu puvirèđ
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 6/11/2011 - 09:10
Parcours:
Des prisons du monde
Un lacrimogeno sul viso
Da una lacrimogeno sul viso
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 6/11/2011 - 09:04
Ama chi ti ama
[1970]
Testo di Giovanna Marini.
Musica: sull'aria de "La smortina", canto di risaia.
Sotto questo titolo riportiamo una serie di strofette raccolte o scritte o elaborate da Giovanna Marini nel corso dei suoi viaggi nel Meridione (1970); facevano parte dello spettacolo L'aria concessa è poca di Giovanna e Francesco Marini, organizzato dall'ARCI di Terni. La musica e il ritornello sono tratti dal canto di risaia dallo stesso titolo, inciso da Giovanna Daffini per i Dischi del Sole (45 giri, LR 45/4) conosciuto anche come La smortina.
Prima dell'esecuzione la Marini ne raccontava la storia, soffermandosi su come il testo si sia trasformato nel passaggio dall'ambiente contadino a quello operaio..
Testo di Giovanna Marini.
Musica: sull'aria de "La smortina", canto di risaia.
Sotto questo titolo riportiamo una serie di strofette raccolte o scritte o elaborate da Giovanna Marini nel corso dei suoi viaggi nel Meridione (1970); facevano parte dello spettacolo L'aria concessa è poca di Giovanna e Francesco Marini, organizzato dall'ARCI di Terni. La musica e il ritornello sono tratti dal canto di risaia dallo stesso titolo, inciso da Giovanna Daffini per i Dischi del Sole (45 giri, LR 45/4) conosciuto anche come La smortina.
Prima dell'esecuzione la Marini ne raccontava la storia, soffermandosi su come il testo si sia trasformato nel passaggio dall'ambiente contadino a quello operaio..
Ama chi ti ama,
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 5/11/2011 - 10:47
Systematic Execution
[1992]
Album: Retribution
Album: Retribution
Rounded up, headed in, innocence served
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 4/11/2011 - 21:06
Ein jüdisches Kind
[1942]
Parole di Carlo ed Erika Taube
Musica di Carlo Taube
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Una ninna nanna per soprano e pianoforte, unica composizione a noi pervenuta del musicista polacco Carlo Tauber. Venne scritta per essere interpretata da sua moglie Erika quando entrambi si trovavano rinchiusi nel ghetto di Theresienstadt. A Terezín Carlo fu l’appassionato direttore dell’orchestra del campo, oltre ad esibirsi in innumerevoli concerti per pianoforte solo. Poi, nell’ottobre del 1944, Carlo, Erika e i loro bambini vennero trasferiti ad Auschwitz e lì immediatamente uccisi.
Canzone interpretata da molti artisti, come il basso baritono tedesco Christian Gerhaher insieme alla mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nel disco intitolato semplicemente “Terezin/Theresienstadt”, pubblicato nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.
In Italia,... (continuer)
Parole di Carlo ed Erika Taube
Musica di Carlo Taube
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
Una ninna nanna per soprano e pianoforte, unica composizione a noi pervenuta del musicista polacco Carlo Tauber. Venne scritta per essere interpretata da sua moglie Erika quando entrambi si trovavano rinchiusi nel ghetto di Theresienstadt. A Terezín Carlo fu l’appassionato direttore dell’orchestra del campo, oltre ad esibirsi in innumerevoli concerti per pianoforte solo. Poi, nell’ottobre del 1944, Carlo, Erika e i loro bambini vennero trasferiti ad Auschwitz e lì immediatamente uccisi.
Canzone interpretata da molti artisti, come il basso baritono tedesco Christian Gerhaher insieme alla mezzo-soprano svedese Anne Sofie von Otter nel disco intitolato semplicemente “Terezin/Theresienstadt”, pubblicato nel 2008 dalla Deutsche Grammophon.
In Italia,... (continuer)
Du bist ein Kind wie all die vielen,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/11/2011 - 13:12
Parcours:
Camps d'extermination
Buna-Lied
[1942]
Parole di Friedrich Löwy, il vero nome di Fritz Löhner-Beda.
Musica di Anton Geppert.
Fritz Böda-Löhner, austriaco di origine ceca, di religione israelita, librettista e scrittore di operette e canzonette per il cabaret viennese, venne arrestato dalla Gestapo nel 1938 e tradotto prima a Dachau e poi a Buchenwald dove – lui che amava la canzone leggera – scrisse il suo famoso Buchenwald-Lied con la musica di Hermann Leopoldi.
Nell’agosto del 1942 la moglie Helene e le figlie Liselotte ed Evamaria, di 13 e 14 anni, furono prese e uccise in una delle camere a gas mobili allestite su camion che i nazisti usarono prima della piena operatività di quelle ben più efficienti realizzate nei campi di sterminio.
Nell’ottobre dello stesso anno Fritz Böda-Löhner fu trasferito a Buna-Monowitz (Auschwitz III) per lavorare nell’impianto chimico della IG Farben, la stessa destinazione... (continuer)
Parole di Friedrich Löwy, il vero nome di Fritz Löhner-Beda.
Musica di Anton Geppert.
Fritz Böda-Löhner, austriaco di origine ceca, di religione israelita, librettista e scrittore di operette e canzonette per il cabaret viennese, venne arrestato dalla Gestapo nel 1938 e tradotto prima a Dachau e poi a Buchenwald dove – lui che amava la canzone leggera – scrisse il suo famoso Buchenwald-Lied con la musica di Hermann Leopoldi.
Nell’agosto del 1942 la moglie Helene e le figlie Liselotte ed Evamaria, di 13 e 14 anni, furono prese e uccise in una delle camere a gas mobili allestite su camion che i nazisti usarono prima della piena operatività di quelle ben più efficienti realizzate nei campi di sterminio.
Nell’ottobre dello stesso anno Fritz Böda-Löhner fu trasferito a Buna-Monowitz (Auschwitz III) per lavorare nell’impianto chimico della IG Farben, la stessa destinazione... (continuer)
Steht am Himmel noch freundlich Frau Luna,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/11/2011 - 09:27
Parcours:
Camps d'extermination
Struggle of Heroine
il testo è tratto dal 5th grade speech di rachel corrie
I'm here for other children
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 3/11/2011 - 17:41
Parcours:
Rachel Corrie
Das Auschwitzlied
anonyme
[1940?]
Sulla melodia della canzone “Wo die Nordseewellen trecken an den Strand” scritta da Friedrich Fischer-Friesenhausen nel 1922.
Testo trovato sul portale di musica ebraica curato da Claude Torres
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perché la sua maternità è incerta.
Ho scritto “maternità” perché fu composta da una donna, forse da tal Camilla Mohaupt oppure, secondo altre fonti, da una certa Camille Spielbichler o ancora da Margot Bachner, comunque da una delle tante donne di cui non si sa nulla se non che scomparvero nel gorgo dell’universo concentrazionario nazista, finendo le loro vite probabilmente ad Auschwitz o a Bergen Belsen.
Ho datato questo “Canto di Auschwitz” al 1940 perché vi si parla della costruzione del campo che cominciò per l’appunto quell’anno ad opera di alcune centinaia di prigionieri polacchi ed ebrei.
Il 14 giugno del 1940 il... (continuer)
Sulla melodia della canzone “Wo die Nordseewellen trecken an den Strand” scritta da Friedrich Fischer-Friesenhausen nel 1922.
Testo trovato sul portale di musica ebraica curato da Claude Torres
Ho preferito attribuire questa canzone ad anonimo perché la sua maternità è incerta.
Ho scritto “maternità” perché fu composta da una donna, forse da tal Camilla Mohaupt oppure, secondo altre fonti, da una certa Camille Spielbichler o ancora da Margot Bachner, comunque da una delle tante donne di cui non si sa nulla se non che scomparvero nel gorgo dell’universo concentrazionario nazista, finendo le loro vite probabilmente ad Auschwitz o a Bergen Belsen.
Ho datato questo “Canto di Auschwitz” al 1940 perché vi si parla della costruzione del campo che cominciò per l’appunto quell’anno ad opera di alcune centinaia di prigionieri polacchi ed ebrei.
Il 14 giugno del 1940 il... (continuer)
Zwischen Weichsel und der Sola schön verstaut
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/11/2011 - 14:20
Parcours:
Camps d'extermination
Wiegenlied
Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, è stata una militante comunista, attivista del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino. Fu arrestata dalla Gestapo nel 1935 e da allora fu detenuta nel carcere di Plötzensee, fino alla fine della guerra. Sopravvisse, diversamente dalla maggioranza degli oppositori interni al regime, i quali – al contrario di quanto comunemente si ritiene – non furono pochi.
Nun schlafe, mein Kindchen, und träume süß.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/11/2011 - 13:37
Denn alles wird gut (Emigrantenlied)
[1942/44]
Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944 suo marito Willi fu scelto per il trasferimento ad Auschwitz... (continuer)
Ilse Herlinger Weber è stata una poetessa e scrittrice di origine ceca e di religione ebraica.
A Praga, dove viveva, scrisse molti racconti per l’infanzia e condusse anche programmi radiofonici per i bambini. Dopo l’occupazione nazista, nel 1939, riuscì a mettere in salvo il suo primogenito Hanuš mandandolo da amici in Svezia attraverso un “kindertransport”. Poi lei, il marito ed il figlio più piccolo furono rinchiusi nel ghetto di Praga e quindi internati nel campo/ghetto di Theresienstadt. A Terezìn, dove erano stati deportati moltissimi bambini, Ilse Weber svolse l’attività di infermiera nel reparto infantile della locale infermeria. E’ in questo periodo che, per alleviare le pene dei piccoli ospiti, compose molte poesie che improvvisava in canzoni accompagnandosi con la chitarra. Nell’ottobre del 1944 suo marito Willi fu scelto per il trasferimento ad Auschwitz... (continuer)
Schluck’runter die Tränen, verbeiß’deinen Schmerz,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 3/11/2011 - 08:39
Parcours:
Camps d'extermination
The Other Side of Summer
The sun struggles up another beautiful day
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 3/11/2011 - 04:22
Η κρίσις
I krísis
3 Νοέμβρη 2011
3 novembre 2011
Testo greco di RV
e musica di chi ce la vorrà mettere
Proprio una bizzarra serata, stasera. Avevo sentito come il bisogno di immergermi nel greco, dopo le notizie di oggi, dopo la lettera di Theodorakis, dopo una marea di cose che non sto a dire. Più vado avanti con la mia vita, e dopo che avrebbe potuto interrompersi all'improvviso, e più mi sento una specie di spugna; come tale, ad un certo punto devo strizzarmi. Non so mai che cosa ne viene fuori, però. Stasera ne è venuta fuori una canzone, in greco, sulla crisi. S'intitola proprio così, infatti: "La crisi". Termine che ho volutamente messo nella forma classica, perché si abbia memoria di un passato che ronza e ronza come una zanzara fuori stagione. Stiamo vivendo in una specie di pornografia sistematica che ci sta uccidendo minuto per minuto, e cerchiamo di sopravvivere tirando fuori tutti... (continuer)
3 Νοέμβρη 2011
3 novembre 2011
Testo greco di RV
e musica di chi ce la vorrà mettere
Proprio una bizzarra serata, stasera. Avevo sentito come il bisogno di immergermi nel greco, dopo le notizie di oggi, dopo la lettera di Theodorakis, dopo una marea di cose che non sto a dire. Più vado avanti con la mia vita, e dopo che avrebbe potuto interrompersi all'improvviso, e più mi sento una specie di spugna; come tale, ad un certo punto devo strizzarmi. Non so mai che cosa ne viene fuori, però. Stasera ne è venuta fuori una canzone, in greco, sulla crisi. S'intitola proprio così, infatti: "La crisi". Termine che ho volutamente messo nella forma classica, perché si abbia memoria di un passato che ronza e ronza come una zanzara fuori stagione. Stiamo vivendo in una specie di pornografia sistematica che ci sta uccidendo minuto per minuto, e cerchiamo di sopravvivere tirando fuori tutti... (continuer)
Η κρίσις είναι μικρό νησί
(continuer)
(continuer)
3/11/2011 - 02:00
Rachel
2007
Out seeing the fields
dedicata a Rachel Corrie
Out seeing the fields
dedicata a Rachel Corrie
First time I saw Rachel, I looked deep into her eyes.
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 2/11/2011 - 23:35
Parcours:
Rachel Corrie
Captured
[2004]
Lyrics by Kyle Symons
Music by Philip Fasciana
Album: Warkult
Lyrics by Kyle Symons
Music by Philip Fasciana
Album: Warkult
Seized by the opposition
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 2/11/2011 - 03:11
Aurtxo-aurtxoa
(1962)
Tra le canzoni di Michel Labéguerie ce n'è una in particolare che è stata anche cantata e incisa nel 1999 da Olatz Zugasti - arpista e corista nel gruppo di Benito Lertxundi - mi riferisco alla canzone Aurtxo-aurtxoa. Si tratta di una ninna nanna nella quale si esprime il lamento di una donna, che culla il figlio, evocando l'assenza del padre, che si trova in prigione in seguito ad un conflitto politico.
tradotto da Fernando Lucini Y la palabra se hizo música - La canción de autor en España, Madrid, 2006.
Tra le canzoni di Michel Labéguerie ce n'è una in particolare che è stata anche cantata e incisa nel 1999 da Olatz Zugasti - arpista e corista nel gruppo di Benito Lertxundi - mi riferisco alla canzone Aurtxo-aurtxoa. Si tratta di una ninna nanna nella quale si esprime il lamento di una donna, che culla il figlio, evocando l'assenza del padre, che si trova in prigione in seguito ad un conflitto politico.
tradotto da Fernando Lucini Y la palabra se hizo música - La canción de autor en España, Madrid, 2006.
Aurtxo-aurtxoa, izu egin lo,
(continuer)
(continuer)
1/11/2011 - 23:11
Parcours:
Des prisons du monde
The Ize of the World
Album: First Impressions of Earth (2006)
I think I know what you mean but watch what you say
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQUijote82 1/11/2011 - 20:17
Restiamo umani
Parole e musica di Monica Pecorari e Stefano Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Voce e chitarra di Stefano Filo Fiorucci
Oggi non si muore lalalailailalà
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 + Filo Monilo 1/11/2011 - 17:35
Parcours:
Vittorio Arrigoni
Corri corri
Un ragazzo ed una ragazza si innamorano, concepiscono un figlio
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
e vogliono vivere una vita insieme serena, come tutti.
Le due famiglie sono però di differenti religioni e costringono i ragazzi a fuggire
lontano dal luogo che li ha visti crescere
Corri corri corri ancora
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 1/11/2011 - 11:15
Calma calma!
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]
Da Ci ragiono e canto [1966]
Calma, calma! Avete ragione,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:10
Poca terra
Parole di Dario Fo, musica di Sergio Lodi.
Da Ci ragiono e canto [1966]
Da Ci ragiono e canto [1966]
Poca terra, tante pietre
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 1/11/2011 - 00:05
(Se questo) è un uomo
Sulla poesia di Primo Levi, si veda Se questo è un uomo dei Karadell
Voi che nel vostro terrore
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 31/10/2011 - 22:49
Parcours:
Camps d'extermination
Lettre de Marienborn
Lettre de Marienborn
Canzone française – Lettre de Marienborn – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 50
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante et un, cette fois, la narratrice, car c'est une narratrice, une femme d'ouvrier comme l'était Bertha, écrit une lettre de Marienborn.
C'est très étrange comme titre, il me rappelle le titre d'un roman de Robbe-Grillet, à moins que ce ne soit un film de Resnais... je ne sais plus.
En fait, ce sont les deux à la fois et ce qui t'en a fait ressouvenir, ce doit être l'allitération, la cadence, il y a en effet comme une vague ressemblance avec L'Année Dernière à Marienbad. Cela dit, ça n'a rien à voir. Comme je te le... (continuer)
Canzone française – Lettre de Marienborn – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 50
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante et un, cette fois, la narratrice, car c'est une narratrice, une femme d'ouvrier comme l'était Bertha, écrit une lettre de Marienborn.
C'est très étrange comme titre, il me rappelle le titre d'un roman de Robbe-Grillet, à moins que ce ne soit un film de Resnais... je ne sais plus.
En fait, ce sont les deux à la fois et ce qui t'en a fait ressouvenir, ce doit être l'allitération, la cadence, il y a en effet comme une vague ressemblance avec L'Année Dernière à Marienbad. Cela dit, ça n'a rien à voir. Comme je te le... (continuer)
Madame VW, pourquoi ne réponds-tu pas ?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/10/2011 - 19:26
Almirante
Grande Vauro!
O vediamo se donn'Assunta farà sequestrare anche questo...
O vediamo se donn'Assunta farà sequestrare anche questo...
Riccardo Venturi 31/10/2011 - 18:28
25 febbraio 1944
[9 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Il 25 febbraio 1944 è la data dell’ingresso di Levi nel campo di prigionia di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Il 25 febbraio 1944 è la data dell’ingresso di Levi nel campo di prigionia di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Vorrei credere oltre,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:57
Parcours:
Camps d'extermination
Il tramonto di Fossoli
[7 febbraio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
A Fossoli, in Emilia, c’era un campo nazifascista di prigionia e transito per gli ebrei e gli oppositori politici. Levi vi fu internato dopo la sua cattura in Val D’Aosta, dove si era appena unito ad un gruppo di partigiani. Da Fossoli fu poi destinato al campo di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Le “parole del vecchio poeta” citate sono quelle di Catullo dal suo celebre quinto Carme:
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
A Fossoli, in Emilia, c’era un campo nazifascista di prigionia e transito per gli ebrei e gli oppositori politici. Levi vi fu internato dopo la sua cattura in Val D’Aosta, dove si era appena unito ad un gruppo di partigiani. Da Fossoli fu poi destinato al campo di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Le “parole del vecchio poeta” citate sono quelle di Catullo dal suo celebre quinto Carme:
“Soles occidere et redire possunt
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda”
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda”
Io so cosa vuol dire non tornare.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:55
Parcours:
Camps d'extermination
Il canto del corvo
[9 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nel bestiario poetico di Primo Levi il corvo, l’uccello del malaugurio per antonomasia, è colui che porta la “mala novella”, l’annuncio della Shoah come antitesi dell’Annunciazione evangelica.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nel bestiario poetico di Primo Levi il corvo, l’uccello del malaugurio per antonomasia, è colui che porta la “mala novella”, l’annuncio della Shoah come antitesi dell’Annunciazione evangelica.
"Sono venuto di molto lontano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:54
Parcours:
Camps d'extermination
Lunedì
[17 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Che cosa è più triste di un treno?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:52
Parcours:
Camps d'extermination
Attesa
[2 gennaio 1949]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Questo è tempo di lampi senza tuono,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:51
Parcours:
Camps d'extermination
Buna
[28 dicembre 1945]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Piedi piegati e terra maledetta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:50
Parcours:
Camps d'extermination
Visca la llibertat
Album: VISCA LA LLIBERTAT (2000)
amb Pascal Comelade
amb Pascal Comelade
Visca la llibertat.
(continuer)
(continuer)
29/10/2011 - 15:34
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Album / Albumi: Cuando la pobreza entra por la puerta, el amor salta por la ventana