Lettre de Marienborn
Lettre de Marienborn
Canzone française – Lettre de Marienborn – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 50
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante et un, cette fois, la narratrice, car c'est une narratrice, une femme d'ouvrier comme l'était Bertha, écrit une lettre de Marienborn.
C'est très étrange comme titre, il me rappelle le titre d'un roman de Robbe-Grillet, à moins que ce ne soit un film de Resnais... je ne sais plus.
En fait, ce sont les deux à la fois et ce qui t'en a fait ressouvenir, ce doit être l'allitération, la cadence, il y a en effet comme une vague ressemblance avec L'Année Dernière à Marienbad. Cela dit, ça n'a rien à voir. Comme je te le... (continuer)
Canzone française – Lettre de Marienborn – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 50
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.
Mil neuf cent cinquante et un, cette fois, la narratrice, car c'est une narratrice, une femme d'ouvrier comme l'était Bertha, écrit une lettre de Marienborn.
C'est très étrange comme titre, il me rappelle le titre d'un roman de Robbe-Grillet, à moins que ce ne soit un film de Resnais... je ne sais plus.
En fait, ce sont les deux à la fois et ce qui t'en a fait ressouvenir, ce doit être l'allitération, la cadence, il y a en effet comme une vague ressemblance avec L'Année Dernière à Marienbad. Cela dit, ça n'a rien à voir. Comme je te le... (continuer)
Madame VW, pourquoi ne réponds-tu pas ?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 31/10/2011 - 19:26
Almirante
Grande Vauro!
O vediamo se donn'Assunta farà sequestrare anche questo...
O vediamo se donn'Assunta farà sequestrare anche questo...
Riccardo Venturi 31/10/2011 - 18:28
25 febbraio 1944
[9 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Il 25 febbraio 1944 è la data dell’ingresso di Levi nel campo di prigionia di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Il 25 febbraio 1944 è la data dell’ingresso di Levi nel campo di prigionia di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Vorrei credere oltre,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:57
Parcours:
Camps d'extermination
Il tramonto di Fossoli
[7 febbraio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
A Fossoli, in Emilia, c’era un campo nazifascista di prigionia e transito per gli ebrei e gli oppositori politici. Levi vi fu internato dopo la sua cattura in Val D’Aosta, dove si era appena unito ad un gruppo di partigiani. Da Fossoli fu poi destinato al campo di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Le “parole del vecchio poeta” citate sono quelle di Catullo dal suo celebre quinto Carme:
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
A Fossoli, in Emilia, c’era un campo nazifascista di prigionia e transito per gli ebrei e gli oppositori politici. Levi vi fu internato dopo la sua cattura in Val D’Aosta, dove si era appena unito ad un gruppo di partigiani. Da Fossoli fu poi destinato al campo di Buna-Monowitz (Auschwitz III).
Le “parole del vecchio poeta” citate sono quelle di Catullo dal suo celebre quinto Carme:
“Soles occidere et redire possunt
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda”
nobis cum semel occidit breuis lux
nox est perpetua una dormienda”
Io so cosa vuol dire non tornare.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:55
Parcours:
Camps d'extermination
Il canto del corvo
[9 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nel bestiario poetico di Primo Levi il corvo, l’uccello del malaugurio per antonomasia, è colui che porta la “mala novella”, l’annuncio della Shoah come antitesi dell’Annunciazione evangelica.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Nel bestiario poetico di Primo Levi il corvo, l’uccello del malaugurio per antonomasia, è colui che porta la “mala novella”, l’annuncio della Shoah come antitesi dell’Annunciazione evangelica.
"Sono venuto di molto lontano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:54
Parcours:
Camps d'extermination
Lunedì
[17 gennaio 1946]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Poesia con cui Levi rievoca il viaggio in tradotta cominciato il 22 febbraio 1944, quando dal campo di transito di Fossoli fu trasferito a quello di Buna-Monowitz.
Che cosa è più triste di un treno?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:52
Parcours:
Camps d'extermination
Attesa
[2 gennaio 1949]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
L’esperienza dello Sterminio non fu per Levi, così come per altri sopravvissuti, inenarrabile, ma incancellabile sì. E tutta la vita inaspettatamente ritrovata sarà segnata dall’attesa che quell’orrore si ripresenti…
Questo è tempo di lampi senza tuono,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:51
Parcours:
Camps d'extermination
Buna
[28 dicembre 1945]
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Parole di Primo Levi, dalla raccolta poetica “Ad Ora Incerta” pubblicata nel 1984.
Musica di Simon Bainbridge, compositore inglese. (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Piedi piegati e terra maledetta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 31/10/2011 - 13:50
Parcours:
Camps d'extermination
Visca la llibertat
Album: VISCA LA LLIBERTAT (2000)
amb Pascal Comelade
amb Pascal Comelade
Visca la llibertat.
(continuer)
(continuer)
29/10/2011 - 15:34
Skarabiniere!
A parte la questione antiproibizionista, che forse non c'azzecca molto con questo sito, è pur sempre una canzone sulla galera, anzi di come sia facile finire in galera per i poveri cani... e poi si sa che fine si può fare.
Forse è più famosa nella versione dei Radici nel Cemento
2004
Ancora non è finita
Forse è più famosa nella versione dei Radici nel Cemento
2004
Ancora non è finita
Sparpagliati sul selciato
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 29/10/2011 - 10:26
Parcours:
Des prisons du monde
L'arcusgi di Pasquale
[2005]
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: L'Arcusgi di Pasquale
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
La canzone, pubblicata nel 2005, ha come tema i duemila Archibugieri di Pasquale che l'otto maggio del 1769 cercarono di sbarrare il passo ai cinquemila francesi inviati in Corsica per stroncare la resistenza di Paoli, Generale della Nazione e Babbu di a Patria, ed occuparla in via definitiva. La campagna risultò decisiva per permettere ai francesi di concretizzare ambizioni politiche e strategiche che a Parigi erano sul tavolo da più di settant'anni. [INSCO]
“La Corsica era dominata dalla Repubblica di Genova fin dal... (continuer)
Testo e musica: L'Arcusgi
Lyrics and Music: L'Arcusgi
Paroles et Musique: L'Arcusgi
Album: L'Arcusgi di Pasquale
L'Arcusgi
Jean-Pierre Bonci
Jean-Christophe Bastiani
Louis Franceschi
Pierre Bracci
Anthony Battesti
Nicolas Giustiniani
Guillaume Savelli
Jean-Marc Camurati
Laurent Ducatillon
Mathieu Camurati
Jean-Paul Peretti
"Pilou" Barque
La canzone, pubblicata nel 2005, ha come tema i duemila Archibugieri di Pasquale che l'otto maggio del 1769 cercarono di sbarrare il passo ai cinquemila francesi inviati in Corsica per stroncare la resistenza di Paoli, Generale della Nazione e Babbu di a Patria, ed occuparla in via definitiva. La campagna risultò decisiva per permettere ai francesi di concretizzare ambizioni politiche e strategiche che a Parigi erano sul tavolo da più di settant'anni. [INSCO]
“La Corsica era dominata dalla Repubblica di Genova fin dal... (continuer)
Hè u principiu di maghju
(continuer)
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 29/10/2011 - 09:39
Parcours:
Corse : colonialisme, répression et lutte, Ponts
Via Tibaldi
[1971]
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Franco Trincale e la sua fuoriuscita dal PCI in seguito ai fatti di via Tibaldi.
F.T.: "Sinceramente io diffido di una situazione che nasce dal trascinamento populistico dell'artista. Io non mi reputo un artista.. perché sono solo un uomo che canta e che ha maturato certe idee.. E spesso il mio percorso si può identificare con certe idee di partito. Sono conscio di questo e accetto anche di diventarne strumento, ma con il rischio poi di dovere accettare certi compromessi. Che se non accetti vieni tagliato fuori, ed è per questo che mi ha fatto uscire dal PCI. C'erano certi compagni che telefonavano alla federazione e mi sconsigliavano: dicevano che ero brigatista, o addirittura fascista..
D: Ti eri reso conto che il partito andava al di là degli interessi degli operai, e del suo potenziale elettorato…
F.T.:... (continuer)
Scritta e cantata da Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
Franco Trincale e la sua fuoriuscita dal PCI in seguito ai fatti di via Tibaldi.
F.T.: "Sinceramente io diffido di una situazione che nasce dal trascinamento populistico dell'artista. Io non mi reputo un artista.. perché sono solo un uomo che canta e che ha maturato certe idee.. E spesso il mio percorso si può identificare con certe idee di partito. Sono conscio di questo e accetto anche di diventarne strumento, ma con il rischio poi di dovere accettare certi compromessi. Che se non accetti vieni tagliato fuori, ed è per questo che mi ha fatto uscire dal PCI. C'erano certi compagni che telefonavano alla federazione e mi sconsigliavano: dicevano che ero brigatista, o addirittura fascista..
D: Ti eri reso conto che il partito andava al di là degli interessi degli operai, e del suo potenziale elettorato…
F.T.:... (continuer)
O compagno lo sai che oggi
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 29/10/2011 - 08:31
Father's Field
[1995]
Lyrics and music (?) by Traci Lords
Testo e musica (?) di Traci Lords
Album: 1000 Fires
Lyrics and music (?) by Traci Lords
Testo e musica (?) di Traci Lords
Album: 1000 Fires
I remember that day
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/10/2011 - 18:18
L'America di Nixon
[1969]
Testo e Musica di Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
« Non sarò il primo Presidente degli Stati Uniti che perde una guerra ».
(Dichiarazione di Richard Nixon, nuovo Presidente degli Stati Uniti)
« Non posso credere che una potenza di quarto ordine come il Vietnam del Nord non abbia un punto debole ».
(Henry Kissinger rivolto al suo staff di collaboratori nel settembre 1969).
Il nuovo presidente Richard Nixon, personalità complessa e contraddittoria, fin dall'inizio del suo mandato elaborò una nuova strategia globale statunitense (la cosiddetta dottrina Nixon) per la guerra in Indocina basata su una realistica valutazione della situazione locale e internazionale e su una spregiudicata applicazione di nuovi programmi diretti ad evitare in ogni caso la sconfitta finale degli Stati Uniti.
Coadiuvato da abili collaboratori, come Henry Kissinger, consigliere... (continuer)
Testo e Musica di Franco Trincale
Album: Trincale 4 - Canzone Nostra
« Non sarò il primo Presidente degli Stati Uniti che perde una guerra ».
(Dichiarazione di Richard Nixon, nuovo Presidente degli Stati Uniti)
« Non posso credere che una potenza di quarto ordine come il Vietnam del Nord non abbia un punto debole ».
(Henry Kissinger rivolto al suo staff di collaboratori nel settembre 1969).
Il nuovo presidente Richard Nixon, personalità complessa e contraddittoria, fin dall'inizio del suo mandato elaborò una nuova strategia globale statunitense (la cosiddetta dottrina Nixon) per la guerra in Indocina basata su una realistica valutazione della situazione locale e internazionale e su una spregiudicata applicazione di nuovi programmi diretti ad evitare in ogni caso la sconfitta finale degli Stati Uniti.
Coadiuvato da abili collaboratori, come Henry Kissinger, consigliere... (continuer)
E l'America di Nixon pace più non ha
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 28/10/2011 - 09:34
Roman Wall Blues
[1937]
Nella raccolta “Another Time” pubblicata nel 1940.
Poesia messa in musica da diversi compositori, come Peter Dickinson, Alex Harvey e John Reginald Lang-Hyde (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Negli anni 30 il grande poeta inglese si interessò ad Orazio e alle sue “Odi” e questa “Roman Wall Blues” è in qualche modo una risposta al “Carmen saeculare” in esse contenuto, quello in cui il poeta romano celebrava Augusto e la potenza di Roma sul mondo. In Auden il soldato imperiale di guardia a qualche forte o vallo è tutt’altro che l’espressione di tale potenza, ma solo un ragazzo come tanti, tutto sommato stupido, infreddolito, tormentato dai pidocchi, che nemmeno ha capito perché è finito lì e la cui unica preoccupazione è la fidanzata che ha lasciato da qualche parte nelle Ardenne, insidiata da altri pretendenti. Prima che partisse in guerra lei gli regalò... (continuer)
Nella raccolta “Another Time” pubblicata nel 1940.
Poesia messa in musica da diversi compositori, come Peter Dickinson, Alex Harvey e John Reginald Lang-Hyde (The Lied, Art Song and Choral Texts Archive)
Negli anni 30 il grande poeta inglese si interessò ad Orazio e alle sue “Odi” e questa “Roman Wall Blues” è in qualche modo una risposta al “Carmen saeculare” in esse contenuto, quello in cui il poeta romano celebrava Augusto e la potenza di Roma sul mondo. In Auden il soldato imperiale di guardia a qualche forte o vallo è tutt’altro che l’espressione di tale potenza, ma solo un ragazzo come tanti, tutto sommato stupido, infreddolito, tormentato dai pidocchi, che nemmeno ha capito perché è finito lì e la cui unica preoccupazione è la fidanzata che ha lasciato da qualche parte nelle Ardenne, insidiata da altri pretendenti. Prima che partisse in guerra lei gli regalò... (continuer)
Over the heather the wet wind blows,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/10/2011 - 08:39
The Deserter
[1895/1910]
Nella raccolta “Last Poems” pubblicata nel 1922
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Elisabeth Lutyens e Daniel Gregory Mason (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dialogo tra una donna ed il suo amato che sta per partire in guerra.
Il disertore, il vigliacco, il traditore è qui il coraggioso combattente che diserta, inganna, tradisce l’amore per andare a farsi ammazzare: “Vai, vai pure, cuore traditore, vai oltre oceano con i tuoi coraggiosi compagni, là non avrete un letto pieno d’amore dove giacere ma solo una tomba, là potrete finalmente abbracciare la vostra amata di piombo!”
Housman era un poeta inglese di epoca vittoriana, di formazione classica (un filologo che curò diverse traduzione di lirici latini) e non nascondeva certo la propria ammirazione per il coraggio e per l’Impero e le sue conquiste militari. Ma aveva una... (continuer)
Nella raccolta “Last Poems” pubblicata nel 1922
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Elisabeth Lutyens e Daniel Gregory Mason (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dialogo tra una donna ed il suo amato che sta per partire in guerra.
Il disertore, il vigliacco, il traditore è qui il coraggioso combattente che diserta, inganna, tradisce l’amore per andare a farsi ammazzare: “Vai, vai pure, cuore traditore, vai oltre oceano con i tuoi coraggiosi compagni, là non avrete un letto pieno d’amore dove giacere ma solo una tomba, là potrete finalmente abbracciare la vostra amata di piombo!”
Housman era un poeta inglese di epoca vittoriana, di formazione classica (un filologo che curò diverse traduzione di lirici latini) e non nascondeva certo la propria ammirazione per il coraggio e per l’Impero e le sue conquiste militari. Ma aveva una... (continuer)
"What sound awakened me, I wonder,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2011 - 12:03
Parcours:
Déserteurs
La ballata del migrante ignoto
L'idea di questo furto deriva da questo servizio visto l'altro giorno
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/m...
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/m...
Tj Dj 27/10/2011 - 10:29
Inneres Auge
[2009]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato - Manlio Sgalambro
Musica / Music / Musique/ Sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Povera patria vent’anni dopo…
Ma basta una sonata di Arcangelo Corelli a ridarci repiro, potenza salvifica della Musica (e io che non sono raffinato come il Maestro mi accontento anche di una bella CCG/AWS!).
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Franco Battiato - Manlio Sgalambro
Musica / Music / Musique/ Sävel: Franco Battiato
Album / Albumi: Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.” (Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
Povera patria vent’anni dopo…
Ma basta una sonata di Arcangelo Corelli a ridarci repiro, potenza salvifica della Musica (e io che non sono raffinato come il Maestro mi accontento anche di una bella CCG/AWS!).
Come un branco di lupi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2011 - 08:13
Tibet
[2009]
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.”
(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
Dall’album “Inneres Auge - Il tutto è più della somma delle sue parti”
Parole di Franco Battiato e Manlio Sgalambro
Musica Franco Battiato
“Inneres Auge, Occhio Interiore. Ma lo preferisco in tedesco. In italiano si dice ‘terzo occhio’, ma non mi piace, fa pensare a una specie di Polifemo. I tibetani hanno scritto cose magnifiche sull’occhio interiore, che ti consente di vedere l’aura degli uomini: qualcuno ce l’ha nera, come certi politici senza scrupoli, mossi da bassa cupidigia; altri ce l’hanno rossa, come la loro rabbia.”
(Franco Battiato, da un’intervista pubblicata su Il Fatto Quotidiano del 30 ottobre 2009)
We cannot excuse you
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2011 - 08:12
Parcours:
Le drame thibétain
Highwayman
Scritta da Jimmy Webb nel 1977, la versione più famosa è quella incisa dal super gruppo country nel 1984
I was a highwayman. Along the coach roads I did ride
(continuer)
(continuer)
envoyé par anonymous 27/10/2011 - 03:48
La decadenza
Chanson italienne – La décadenza – Ivano Fossati – 2011
LA DÉCADENCE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/10/2011 - 22:06
Ninna nanna della fine della guerra
[2011]
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole
Un temporale e una pioggia fitta aprono Ninna nanna alla fine della guerra, un bellissimo canto d’amore, rivolto da una madre al proprio piccolo. C’è una dolcezza infinita, un senso di commozione che prende alla gola, ma anche una dolente atmosfera sognante “Ti racconterò dei nostri giochi / delle corse al mare forse chi lo sa … / anche di quel che avrei voluto fare / se questo sonno fosse realtà”.
www.bielle.org
Testo e Musica di Giacomo Lariccia
Album: Colpo di sole
Un temporale e una pioggia fitta aprono Ninna nanna alla fine della guerra, un bellissimo canto d’amore, rivolto da una madre al proprio piccolo. C’è una dolcezza infinita, un senso di commozione che prende alla gola, ma anche una dolente atmosfera sognante “Ti racconterò dei nostri giochi / delle corse al mare forse chi lo sa … / anche di quel che avrei voluto fare / se questo sonno fosse realtà”.
www.bielle.org
Dormi, bambino mio
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/10/2011 - 19:47
Oh Stay at Home, My Lad, and Plough
[1922]
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Leslie Russell e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come Leslie Russell e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Oh stay at home, my lad, and plough
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2011 - 15:53
Grenadier
[1922]
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come John Addison, John Jeffreys, Oskar Morawetz e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dal libro dell’Ecclesiaste (Qoelet), capitolo 9, versetto 10: “Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare”, né tanto meno quei miserabili 13 penny di paga giornaliera che la regina ti promise, povero soldatino, per andare a combattere, in cambio della tua vita.
Nella raccolta “Last Poems”
Una poesia messa in musica da diversi compositori, come John Addison, John Jeffreys, Oskar Morawetz e John Ramsden Williamson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Dal libro dell’Ecclesiaste (Qoelet), capitolo 9, versetto 10: “Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare”, né tanto meno quei miserabili 13 penny di paga giornaliera che la regina ti promise, povero soldatino, per andare a combattere, in cambio della tua vita.
The Queen she sent to look for me,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2011 - 15:46
Epitaph on a Tyrant
[1940]
Nella raccolta “Another Time”.
Un’altra poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Russell Smith e Daron Aric Hagen (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
La perfezione della tirannia sta nella sua semplicità, nella brutalità della sua poetica-politica, nello sfruttare abilmente le miserie e la stupidità dell’uomo, nel circondarsi di eserciti e flotte e di corti sempre ben disposte a ridere e a celebrare a comando, quando il tiranno è di buon umore… Ma quando invece il tiranno e di umore cattivo sono sempre i bambini a morire nelle strade.
Nella raccolta “Another Time”.
Un’altra poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Russell Smith e Daron Aric Hagen (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
La perfezione della tirannia sta nella sua semplicità, nella brutalità della sua poetica-politica, nello sfruttare abilmente le miserie e la stupidità dell’uomo, nel circondarsi di eserciti e flotte e di corti sempre ben disposte a ridere e a celebrare a comando, quando il tiranno è di buon umore… Ma quando invece il tiranno e di umore cattivo sono sempre i bambini a morire nelle strade.
Perfection, of a kind, was what he was after,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2011 - 14:29
Ballad (O What Is That Sound)
[1934?]
Nella raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1936 con il titolo “Look, Stranger!” e negli USA l’anno seguente come “On This Island”.
Una poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Randall B. Kreuger, Daron Aric Hagen, William Douglas Bennett e Jack Hamilton Beeson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Una poesia che racconta in una progressione agghiacciante, con lo stile di una ballata settecentesca, le fasi di un rastrellamento ad opera di un gruppo di soldati. Si tratta probabilmente della descrizione della persecuzione di ribelli giacobiti nel 18mo secolo ma l’assenza totale di dettagli che la possano situare storicamente con precisione (a parte l’espressione “scarlet sodier”, ad indicare il colore dominante della divisa indossata dai soldati britannici – i Redcoats – tra il 17mo ed il 20mo secolo, dato di per sé troppo vago) fanno di questa composizione un grido contro la repressione ed il totalitarismo di ogni epoca.
Nella raccolta pubblicata in Gran Bretagna nel 1936 con il titolo “Look, Stranger!” e negli USA l’anno seguente come “On This Island”.
Una poesia del grande autore britannico, naturalizzato statunitense, messa in musica da diversi compositori, come Randall B. Kreuger, Daron Aric Hagen, William Douglas Bennett e Jack Hamilton Beeson (The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive)
Una poesia che racconta in una progressione agghiacciante, con lo stile di una ballata settecentesca, le fasi di un rastrellamento ad opera di un gruppo di soldati. Si tratta probabilmente della descrizione della persecuzione di ribelli giacobiti nel 18mo secolo ma l’assenza totale di dettagli che la possano situare storicamente con precisione (a parte l’espressione “scarlet sodier”, ad indicare il colore dominante della divisa indossata dai soldati britannici – i Redcoats – tra il 17mo ed il 20mo secolo, dato di per sé troppo vago) fanno di questa composizione un grido contro la repressione ed il totalitarismo di ogni epoca.
O what is that sound which so thrills the ear
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2011 - 13:59
Il mercenario di Lucera
Sono capitato per purissimo caso in questo sito cercando il testo integrale di questa canzone.... effettivamente non riesco bene a capire cosa ci sia di "contro la guerra" in questa canzone... posto che tra l' altro non riesco nemmeno a capire come qualcuno possa ricondurla a bandiera o vessillo di una frangia politica io semplicemente la trovo....divertente :-) Non fraintendetemi è lontano da me il pensiero pacifista (non nel senso che non mi piacerebbe un mondo in pace e dove tutti siamo uguali ma che trovo questa idea una semplice utopia) non sono nemmeno di quelli che dichiarano che la guerra è una cosa bella e giusta. Un pensiero però mi ha colpito, in tutto questo miasma di proclami pseudo politici ideologici partiti da questa canzone e di cui onestamente poco mi importa, e cito
Il mercenario di Lucera può essere senz'altro una canzone "realistica", dato che rispecchia senz'altro... (continuer)
Il mercenario di Lucera può essere senz'altro una canzone "realistica", dato che rispecchia senz'altro... (continuer)
Federico Berton 26/10/2011 - 09:51
La ballata di Ken Saro Wiwa
“Ho scritto in vita mia solo due ballate e sono entrambe 'africane' (se dovessi fare un libro le chiamerei infatti 'due ballate africane'). Una è dedicata ad uno sconosciuto che ho incontrato davvero in Tanzania e che, forse, è ancora vivo. L'altra è questa 'Ballata di Ken Saro-Wiwa'. Ho scritto solo due ballate perché, ve lo posso assicurare, sono difficilissime da scrivere senza scadere nel banale o levare forza alla tensione. Infatti lo schema metrico è ferreo, preciso, millimetrico, non si scappa. Gli endecasillabi sono tutti regolari e sono 'costretti' in una gabbia metrica che davvero li soffoca. Riuscire a farli uscire fuori 'vivi' è una cosa davvero difficile. L'altro enorme problema è, invece, quello di 'dar voce' a personaggi conosciuti, storici. Occorre documentarsi bene, non si può inventare. In questa Ballata di Ken Saro-Wiwa mi sono infatti attenuto alla 'storia'... (continuer)
“Ho scritto in vita mia solo due ballate e sono entrambe 'africane' (se dovessi fare un libro le chiamerei infatti 'due ballate africane'). Una è dedicata ad uno sconosciuto che ho incontrato davvero in Tanzania e che, forse, è ancora vivo. L'altra è questa 'Ballata di Ken Saro-Wiwa'. Ho scritto solo due ballate perché, ve lo posso assicurare, sono difficilissime da scrivere senza scadere nel banale o levare forza alla tensione. Infatti lo schema metrico è ferreo, preciso, millimetrico, non si scappa. Gli endecasillabi sono tutti regolari e sono 'costretti' in una gabbia metrica che davvero li soffoca. Riuscire a farli uscire fuori 'vivi' è una cosa davvero difficile. L'altro enorme problema è, invece, quello di 'dar voce' a personaggi conosciuti, storici. Occorre documentarsi bene, non si può inventare. In questa Ballata di Ken Saro-Wiwa mi sono infatti attenuto alla 'storia'... (continuer)
Sporchi bastardi, Dio vi maledica!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2011 - 08:48
Cecilia
anonyme
Non è "strano" trovare una stessa canzone in tanti dialetti diversi, con alcune modificazioni per quanto riguardano le circostanze, ma assolutamente sovrapponibili per quanto riguarda la storia principale? Non mi risulta ci siano altre canzoni che abbiano così attraversato l'Italia da Nord a Sud.
DonQuijote82 25/10/2011 - 20:32
La chanson des fusillés de Fourmies (La Marseillaise fourmisienne)
anonyme
[1891]
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.
1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde per commemorare il massacro di Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:
Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (continuer)
Sull’aria de “La Marseillaise" di Rouget de l'Isle nel 1792.
1 maggio 1891, cittadina di Fourmies, Nord-Pas-de-Calais, Francia.
Una grande e pacifica manifestazione dei lavoratori – indetta dai socialisti seguaci di Jules Guesde per commemorare il massacro di Haymarket Square avvenuto a Chicago cinque anni prima - viene affrontata da 300 soldati armati di nuovi e potenti fucili a ripetizione, in punta di baionetta. I manifestanti sono scesi in sciopero per la giornata di 8 ore e per l’aumento dei salari. Il comandante della piazza, un certo Chapus, ordina di sparare ad altezza uomo. In poco più di 40 secondi di sparatoria vengono uccise 9 persone, anche donne e ragazzini, alcune addirittura estranee alla manifestazione:
Maria Blondeau, 18 anni
Louise Hublet, 20 anni
Ernestine Diot, 17 anni
Félicie Tonnelier, 16 anni
Kléber Giloteaux, 19 anni
Charles Leroy, 20... (continuer)
Dans la commune, c'était fête
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 25/10/2011 - 14:13
Ballatella contro i Borboni
BALLATELLA CONTRO I BORBONI
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 25/10/2011 - 08:58
×
Versione ebraica / Hebrew version / Version hébraïque / Hepreankielinen versio: Shimon Zandevnik
פאול צלאן
מגרמנית: שמעון זנדבנק
Versione di Shimon Zandevnik / Version by Shimon Zandevnik. Da/From newlibrary.co.il