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Avant le 2011-11-26

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The Woe

The Woe
(1973)

STEVE LACY soprano saxophone
STEVE POTTS alto saxophone
IRENE AEBI cello, voice
KENT CARTER double bass
OLIVER JOHNSON drums & cymbals

9.1 - THE WOE - THE WAX - 1:22
9.2 - THE WOE - THE WAGE - 16:52
10 - THE WOE - THE WANE - 9:48
11 - THE WOE - THE WAKE - 2:23

Analogue studio recording
1973 JANUARY 26 - Zurich

THE WOE is another story. Conceived in the horrors of the Vietnam War, it is a melodrama in four parts for quintet, two cassettes of war noises (air & ground) and voice. (The cassettes were played in the studio.)

This piece was the principal music we performed during the last two years of the U,S,A.'s involvement in Vietnam. This was the last time we played it. Thanks to Heinz Wehrle and the Zurich Radio, it was recorded (the night before the peace treaty was signed) in its entirety, and broadcast in Switzerland.

emanem disc
(instrumental)
26/11/2011 - 23:51
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Pozu Funeres

Pozu Funeres
“En los primeros días del mes de Abril de 1.948, las Fuerzas represivas del franquismo iniciaron la captura de trabajadores en sus respectivos domicilios, y lugares de trabajo -o en el trayecto-; principalmente, por la noche, reuniendo a 22. Número que tampoco puede precisarse con exactitud. Ya que las "Desapariciones" eran frecuentes en aquella Época; sin que hubiera otra información que la de boca y oído … No obstante, el número de 22 figura como más posible de las personas asesinadas el 13 de Abril de 1.948 en el POZU FUNERES.

Hechos prisioneros en los lugares de la Ferrería, Barredos y Soto, de Laviana; San Andrés, de San Martín del Rey Aurelio; e Infiesto y Bimenes … Reunidos en una Cabaña, son conducidos al Pozu Funeres; siendo en todo momento torturados … Y una vez ante la sima del Pozo, arrojados al fondo. Quedando algunos con vida; ya que un pastor sintió los lamentos que salían... (continuer)
Pela sima onde los vuestros güesos suañen
(continuer)
26/11/2011 - 20:59
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Doesn't Make It Alright

Doesn't Make It Alright
Album: Specials (1979)
Interpretata anche dagli Stiff Little Fingers
Just because you're nobody
(continuer)
envoyé par Budylele 26/11/2011 - 20:31
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L'eretico

L'eretico
[2009]
Album singolo: L'eretico
Austeri uomini di fede,
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 19:09
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Vuelvo

Vuelvo
[1978]
Patricio Manns - Horacio Salinas
Album: Canción para matar una culebra (Inti Illimani)

Patricio Manns en Chile (Patricio Manns)
América novia mía (Patricio Manns)

Testo e note da Cancioneros


Può essere che, prima o poi, questo sito istituirà un percorso sull'Esilio, visto il numero di canzoni che ne parlano. Del resto, il legame tra la guerra, la tirannia e l'esilio è talmente stretto da rendere le tre cose una il corollario dell'altra, in una sorta di viluppo inestricabile. La lingua castigliana, per "esilio", ha una parola bellissima che sembra quasi coprire l'orrore di ciò che esprime: destierro. Il "disterro", lo sradicamento dalla propria terra e, quindi, da tutta la propria vita. Patricio Manns è stato a lungo esiliato, come tutti coloro che riuscirono a sfuggire alla dittatura di Pinochet; e il destierro, lo sradicamento delle radici, è una costante nelle sue canzoni... (continuer)
Con cenizas, con desgarros,
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:43
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Llegó Volando

Llegó Volando
Testo e note da Cancioneros
Llegó volando el cuervo sobre mi suelo
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:37
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El equipaje del destierro

El equipaje del destierro
[1980]
Testo di Patricio Manns
Musica di Horacio Salinas e Patricio Manns

Letra de Patricio Manns
Música de Horacio Salinas y Patricio Manns

Lyrics by Patricio Manns
Music by Horacio Salinas and Patricio Manns


Testo e note da Cancioneros


Album:

1. Con la razón y la fuerza [1982]



"Con la razón y la fuerza fue un álbum de los músicos chilenos Patricio Manns e Inti-Illimani, grabado en Roma, Italia, y lanzado en 1982 por el sello madrileño Movieplay, actualmente Fonomusic, mientras se encontraban exiliados en Europa producto del Régimen Militar de su país. En 1992, el álbum es reeditado por el sello chileno Alerce, la otra música bajo el nombre La araucana, sin la segunda canción «El pacto roto», y atribuyendo su autoría exclusivamente a Patricio Manns." - es:wikipedia

"Con la razón y la fuerza (1982) è il primo disco -il cui nome è mutuato dal titolo del film del 1971 del... (continuer)
Tú me preguntas cómo fue el acoso aquel que obtuve.
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:24
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Manifiesto Esencial

Manifiesto Esencial
[1980]
Testo trovato su Cancioneros.

Con la razón y la fuerza (1982) è il primo disco-il cui nome è mutuato dal titolo del film del 1971 del regista Rossellini su Salvador Allende, con il titolo Fuerza y Razon-realizzato dal cantautore cileno Patricio Manns insieme al gruppo cileno degli Inti Illimani. Gli Inti-Illimani partecipano alla stesura di alcuni dei brani, contribuiscono agli arrangiamenti del disco ed eseguono gran parte delle parti strumentali e dei cori. Questo disco inizialmente viene pubblicato con il titolo Con la razón y la fuerza e l'attribuzione a "Patricio Manns + Inti-Illimani", nel 1992 verrà ripubblicato con il titolo modificato in La araucana ed attribuito al solo Manns. Questo disco non è mai stato pubblicato o distribuito in Italia.
Fonte Wikipedia

(adriana)
Medio y medio entre dos grietas
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:00
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Fermi con le mani

Fermi con le mani
inedito dall'album Atlantico live, dedicata a Stefano Cucchi
Mi sveglio un mattino, Mi sveglio un mattino,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 16:00
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Schegge vaganti

Schegge vaganti
[2009]

Album: "Nostra Signora Della Dinamite"
Uno due tre quattro gatti in croce
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 15:11
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1.2.3.1000 Vietnam

1.2.3.1000 Vietnam
[1998]

Album :Che Fine Ha Fatto Lazlotòz

1,2,3,1000 Vietnam, in lingua francese, rabbiosa e violenta: da notare come Canali suoni da anni una chitarra su cui è presente la bandiera del Vietnam, a ricordo di una resistenza armata risultata vincitrice - con mezzi non pacifici - sull'imperialismo occidentale. Tale scelta, del resto, fa perfettamente parte del personaggio: lo stesso Canali, in un diverso testo, canta: "Non ho nessuna pregiudiziale se sono io a decidere a chi sparare".
(il) faut pas oublier cet enculé de Hemingway qui prend son coquetail ici
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/11/2011 - 15:07
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Nessun presente

Nessun presente
Che fine ha fatto Lazlotòz (1998)
E quando si predicava “nessun futuro nessun futuro” ti ho visto incrociare le dita dietro la schiena
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 15:04

Capitano uomini a mare

Capitano uomini a mare
[2008]
Capitano, uomini a mare
(continuer)
envoyé par giorgio 26/11/2011 - 14:47
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Padroni e bestie ('O Ciuccio)

Padroni e bestie ('O Ciuccio)
[2011]

Album : Tutto cambia

musica e testo di Teresa De Sio
Coccodrillo Edizioni Musicali

A sorpresa emerge un cotè politico anche dalla canzone più strana: "Padroni e bestie" (O ciuccio) che è stata ispirata da un racconto di Matteo Salvatore che risale alla tournée comune per Craj. La canzone racconta una storia semplice: è morto il ciuccio e il lavoratore che doveva occuparsene rischia di perdere il lavoro. Qual è l'unico modo per evitarlo? "O padrone nun l'ha da sapè". Ma quasi favola esopiana, l'obiettivo si allarga e il singolo caso del ciuccio morto diventa una metafora attuale di chi resta senza lavoro e così facendo perde anche la sua identità. Non è solo un problema di mangiare ("Chi more more/ chi campa campa / nu piatto e maccaruni / maccaruni cu la carne") è cosa fare nella vita quando manca la fonte primaria di reddito. Cinque minuti di ritmo incalzante, chitarra elettrica inviperita, il violino di Her che strapazza le corde e una ritmica ipnotica e potente. Non si può restare fermi.
Da bielle.org
Mamma mamma
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 14:41
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Ferramonti

Ferramonti
[2010]

Album:Scantu

Testo di Maria Ylenia Trozzolo e Raffaele Cardone
Musica di Maria Ylenia Trozzolo


Fonte Comune di Tarsia

La costruzione, del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, ha avuto inizio nel maggio 1940 ed è stata eseguita dalla ditta Parrini di Roma; alla stessa è stata affidata successivamente la manutenzione di tutto il Campo.
Il Campo, a differenza degli altri Campi di Concentramento italiani fu costruito ad hoc, e, nell'aspetto esteriore ricordava chiaramente un lager nazista, fatto com'era da lunghi capannoni e posto nell'immediata vicinanza della linea ferroviaria Sibari-Cosenza.
È stato il più grande ed importante Campo di Concentramento fascista Italiano, con una presenza media di oltre 2000 persone ed una punta massima, raggiunta nell'estate 1943, di 2.700 persone.

Era costituito da 92 baracche su un territorio di circa mq. 160.000 circondato... (continuer)
Ju nun sacciu pecchì si ccà
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 10:34
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Invisibile

Invisibile
[2001]

Album: Invisibile
Ho ascoltato la voce del mare raccontare di terre diverse,
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 10:20
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Brigantessa si mora

Brigantessa si mora
Album:Scantu

Testo e Musica di Maria Trozzolo
Nun sacciu ‘cchiù si ‘e a staggiuna ‘o viernu
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 10:00
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Anti-Orgasm

Anti-Orgasm
Album: "The Eternal" (2009)


To hear you say that makes me think of that song "Anti-Orgasm" and the line, "Anti-war is anti-orgasm." Did you write that lyric?

Yes. I got that line from a German film called Eight Miles High. The German title is The Wild Life, and it's a biopic about this woman Uschi Obermaier. She was a young fashion model in Germany in the '60s, and she sort of ran away to a commune in Berlin that was called Kommune 1, where all these radical hippie commune dwellers walk around nude. It was a big sensation among young people in Germany at that time about this woman coming out of the fashion world and joining forces with this anti-authoritarian, anti-consumerist faction.

And one of the scenes of the movie is her in bed with her hippie lover and one of the other radicals is in bed with another woman—everybody sort of sleeps together—and he's not able to get it up. Her boyfriend... (continuer)
mission control to brain police
(continuer)
25/11/2011 - 22:46

Zarafina

Zarafina
(Testo e musica di G. VICO)

Per saperne di più su "Zarafina": Serafina CIMINELLI su brigantaggio.net

I Cantacunti, in concerto, presentano con queste parole la storia della brigantessa:

"Sulla montagna scura ho seguito l'uomo mio.
Ci chiamavano Briganti, assassini, senza Dio!
In una guerra che non aveva bandiera ho seguito un sogno, un'illusione, una chimera.
Non chiedo perdono e di nulla mi pento.
La mia storia e il mio nome se li porti via il vento!
...ma al vento li ha rubati il cantastorie insieme ai ricordi e alle memorie di una brigante ragazzina chiamata Ciminelli Zarafina"
Prete, a te la raccomando,
(continuer)
envoyé par Cabiria 25/11/2011 - 21:37
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Il bosco di betulle

Il bosco di betulle
(Testo e musica G. Vico)

Riporto il commento dell'autore (Gianni Vico dei Cantacunti) contenuto nel libretto del CD:

Si chiamava Elisa Springer.
Il ricordo più lontano che ho di lei è quello della sua elegante figura che passeggia sulla via principale della mia città, portando al guinzaglio uno splendido cane.
La mia città è Manduria, il luogo dove Elisa ha vissuto cinquant’anni di silenzio…
…IL SILENZIO DEI VIVI
Un giorno quel silenzio fu interrotto; con un gesto piccolo fatto di dolore, di amore e di speranza, Elisa strappò un cerotto dal suo braccio sinistro denudando così la ferita sanguinante della sua anima
A24020
Il suo numero di ingresso ad Auschwitz.

Il rumore di quello strappo si fece voce di vite passate nel camino, si fece mano che da allora scuote e percuote la nostra disattenzione, la nostra indifferenza, i nostri ignobili silenzi di vivi.
Ho voluto comporre una... (continuer)
C’è una signora sola col suo cane,
(continuer)
envoyé par Cabiria 25/11/2011 - 21:17
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'A camorra song’ io

'A camorra song’ io
[2005]
Album "'A Camorra song' io"
La camorra sono io
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 25/11/2011 - 20:45
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Dieu s'il existe

Dieu s'il existe
[1982]
Testo di Georges Brassens
Musica di Georges Brassens e Jean Bertola

Paroles de Georges Brassens
Musique de Georges Brassens et Jean Bertola

Album: Dernières chansons de Georges Brassens


Dieu s'il existe fa parte delle “ultime canzoni” di Georges Brassens: un gruppo di canzoni che Brassens aveva già scritto e, in parte, musicato in grandi linee (notissima era la sua meticolosità). Alla sua morte, avvenuta il 30 ottobre 1981, al suo amico e segretario artistico Jean Bertola (un ottimo pianista e un discreto cantante dotato, tra l'altro, di una voce quasi “clonata” da quella di Brassens) dispiacque che tali canzoni restassero non registrate (o, forse, aveva ricevuto delle istruzioni precise); ne completò la musica, ed ecco le Dernières chansons; che, poi, non furono proprio le ultime (ma questo è un altro discorso). In omaggio a Jean Bertola, a sua volta scomparso nel 1989, ho... (continuer)
Au ciel de qui se moque-t-on ?
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 25/11/2011 - 00:03
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Palimpsesto

Palimpsesto
[1981]
Poesia di Patricio Manns
Musica di Patricio Manns e Horacio Salinas
Interpretata dagli Inti-Illimani in "Palimpsesto"
Testo e note trovati su Cancioneros

Poema de Patricio Manns
Música de Patricio Manns y Horacio Salinas
Interpretación: Inti-Illimani, Palimpsesto

A poem by Patricio Manns
Music by Patricio Manns y Horacio Salinas
Performed by Inti-Illimani in Palimpsesto

Mi ero quasi dimenticata di questa canzone che amavo tanto. Dopo trent'anni ancora mi fa tremare le vene quell'ultimo verso. [mcc]

Παλιμψηστοί
di Riccardo Venturi

Trovandosi a conversare con Patricio Manns, che è sí un “autore di canzoni” ma anche, e soprattutto, uno dei più importanti poeti contemporanei dell'intera America Latina, è ben difficile che non gli sia posta una domanda su Palimpsesto; questo perché questa canzone, che è canzone di Libertà (mantengo qui l'iniziale maiuscola originale del testo),... (continuer)
Huelga deciros que yo os quiero más
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 24/11/2011 - 17:56
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Juanito Laguna remonta un barrilete

Juanito Laguna remonta un barrilete
Hamlet Lima Quintana - René Cosentino
Album: "Inti Illimani" 1969

Testo trovato su Cancioneros.com


Dopo "Luchín" e "Rin del Angelito", un altro bambino paradigma della povertà e dell'emarginazione.

Dal Blog di Vicente Cortes:

"A principios de la década del 50, Antonio Berni [*] recorrió varios pueblos de Santiago del Estero, provincia de la República Argentina. Allí conoció a los chicos de la pobreza. A muchos de ellos los pintó, y les dio nombre en forma individual, pero nunca como hasta ese momento, había bautizado a toda una serie de pinturas con un nombre...
Berni quiso con Juanito crear un arquetipo que representara a todos los chicos que él conoció. Nunca se supo con certeza porqué eligió el nombre "Juanito".Juanito aparece en la pintura de Berni en la década del 60 y en parte de la siguiente. Decía Berni que surgió en él a fines de 1958.Fue presentado en la Galería Witcomb,... (continuer)
Si Juanito Laguna llega a la nube
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 24/11/2011 - 16:44
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Chinder im Chrieg

Chinder im Chrieg
Testo e musica: Sebastian Bürgin (Baschi)
Lyrics and music: Sebastian Bürgin (Baschi)
Album: Neui Wält
Ich chas eifach nit verstoh wie chame uf die jüngschte los
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/11/2011 - 16:33
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Suddd

Suddd
[1998]
Album :Animamigrante
Sud ind’a stu core staje sÌ comm’e ‘o sanghe ind’e vvene meje
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/11/2011 - 15:57
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Canción final

Canción final
‎[1972]
De "Canto para una semilla"
Da "Canto para una semilla" (Canto per un seme)
From "Canto para una semilla" (Song for a Seed)‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Basato su scritti e testi di Violeta Parra
Based upon writings and texts by Violeta Parra

Musica di Luis Advis Vitaglich
Music by Luis Advis Vitaglich

Interpretazione originale: Inti Illimani, Isabel Parra, Carmen Bunster.
Collazione dei testi di Violeta Parra: Patricio Manns
Album italiano del 1977: Voce recitante di Edmonda Aldini nella traduzione di Ignazio Delogu
Performed by: Inti Illimani, Ángel Parra, Isabel Parra. Italian reciting voice by ‎Edmonda Aldini.
Violeta Parra's lyrics assembled by Patricio Manns.


Canzone intrisa di un’allegra speranza, di un’utopìa che nel 1972 a Violeta Parra e a molti altri ‎cileni pareva forse davvero concreta, a portata di mano… ‎
Poi il golpe fascista dell’11 settembre 1973…‎
Me falta la comprensión
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/11/2011 - 13:38
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Puerto Montt está temblando

Puerto Montt está temblando
‎[1960-61]‎
Album “Toda Violeta Parra – El folcklore de Chile Vol. VIII”.‎
Testo trovato su Cancioneros.com



Diaologo tra Violeta e Dio durante il terremoto che nel 1960 distrusse al città portuale di Puerto ‎Montt, nel sud del Cile. Ed il Signore spiega ad una spaventatissima Violeta, sbatacchiata di qua e ‎di là ma saldamente aggrappata alla fede (e ad una “fuerte manilla”), che ha perso la pazienza e che ‎è ora di separare il grano dal loglio e che il castigo divino sarà ancora maggiore per che perseguita il ‎povero e l’innocente…‎
Puerto Montt está temblando
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/11/2011 - 10:49
Parcours: Séismes
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Py'aguasu

Py'aguasu
‎[2005]‎
Album “Tiernamente amigos”‎
Adattamento in lingua tupí-guaraní di Félix de Guaranía.‎
Testo trovato su Cancioneros.com

Canzone dedicata alla lotta per la sopravvivenza del popolo nativo guaraní (in Brasile, Argentina, ‎Paraguay e Bolivia, quello di “The Mission” di Roland Joffé, per intenderci) che dalla “Conquista ‎che non scoprì l’America” in poi, “anno dopo anno è stato costretto ad assistere a come ‎finiscono sempre nel cesso del colonizzatore la libertà ed il sogno di un popolo sognatore…‎"
Mba'eicha rupi apurahéi ko ñembyasy
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/11/2011 - 09:23
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See That My Grave Is Kept Clean

See That My Grave Is Kept Clean
[1928]
Scritta da Blind Lemon Jefferson
Written by Blind Lemon Jefferson

Interpretata da Diamanda Galás nell'album: Defixiones Will and Testament

"See That My Grave Is Kept Clean" is a blues song recorded by Blind Lemon Jefferson in 1927 that became "one of his most famous compositions". Son House used the melody on his 1930 recording of "Mississippi County Farm Blues".

The song was later covered by Bob Dylan on his eponymous debut album Bob Dylan. He would go on to record the song again with The Band on The Genuine Basement Tapes years later.

Other artists to cover the song include B. B. King, Lightnin' Hopkins (as "One Kind Favor"), Canned Heat (as "One Kind Favor" on Living the Blues), the Grateful Dead, Mike Bloomfield, Keiji Haino, Diamanda Galás, Meindert Talma & the Negroes, Laibach, Lou Reed, Furry Lewis, Chrome Cranks, the Dream Syndicate, Dave Van Ronk, Hobart Smith, Mavis... (continuer)
Well, there's one kind of favor I'll ask of you
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/11/2011 - 00:25
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Down In The Park

Down In The Park
‎[1979]‎
Album “Replicas”‎
Scritta da Gary Numan.‎



Influenzato da Orwell, Huxley, Ballard e Dick, Gary Numan propone in stile synthpop la sua ‎personale visione distopica della società futura, dove ogni giorno allo “Zom Zoms”, un locale sul ‎parco, le élite si ritrovano per divertirsi assistendo allo spettacolo “Kill-by-Numbers” nel corso del ‎quale androidi (i “Machmen”) e macchine danno la caccia ad esseri umani come se fossero ‎selvaggina…‎
Down in the park
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/11/2011 - 15:51
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Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)‎

Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)‎
‎[2009]‎
Album “In and Out of Control”‎

Boys who (boys who)
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/11/2011 - 15:16
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The Migrant Worker

The Migrant Worker
Artist: Jim Croce
Album: Miscellaneous
Pickin' wasn't easy
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 13:09
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A Song for the Migrant Workers

A Song for the Migrant Workers
[2005]
Scritta da Brett Anderson e Bernard Butler
Nell'unico album dei The Tears (il nome corretto è con l'articolo), intitolato "Here Come the Tears"
We hide in your shadows,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 13:04

Glorious Days

The bell rings out signals for home
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:34
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The Legend

Daniel Hannon
I went to see a legend
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:25
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Mon amour sauvage

Mon amour sauvage
Mon amour sauvage
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:08
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Turn This World Around

Turn This World Around
Raffi Cavoukian, the famed author and performer of songs such as "Baby Beluga," "Turn This World Around," and "One Light One Sun," continues to inspire a generation of children and their parents. This children's troubadour writes and sings music for children in order to deliver a message of hope, peace, and respect for the planet and its people. His beloved songs encourage children and adults alike to pitch in and make the world a cleaner, healthier place. One of his most recent songs, entitled "Turn this World Around," is a tribute to Nelson Mandela, whom Raffi admires greatly. This song, along with many of his other songs, raises awareness of all the good that can be accomplished if children--and adults--reach for their potential.

Better known simply as Raffi, this singer, songwriter, author, and child and environmental advocate was born in 1948, in Cairo, Egypt. His parents instilled... (continuer)
We heard it from Mandela, turn this world around
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:02
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Black President

Black President
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”

Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…

(Bernart Bartleby)
The year 1963
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 11:45
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Mandela

Mandela
1989
Al di là del muro
Vorrei vedere dalla mia finestra
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 10:46
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Rin del angelito

Rin del angelito
‎[1966]‎
Dall’album “Las últimas composiciones de Violeta Parra”.‎
Poi eseguita anche da Inti-Illimani, Mercedes Sosa, Ángel Parra e ‎‎Isabel Parra.‎
Nel 1968 la formazione musicale ‎‎“Grupo Chagual”, di cui la ‎Parra fu “madrina”, ne diede una sua versione nel disco “Canta a Violeta Parra”.‎



Dopo aver riascoltato la bellissima Luchín contribuita da Riccardo, mi è tornata in mente la ‎melodia di una canzone della Parra che ricordavo avesse anch’essa a che vedere con il racconto di ‎un destino infantile in una “población callampa” cilena, in una baraccopoli.‎

E se il destino di Luchín è mangiare terra e vermi, in questo “Rin del angelito” l’infanzia è ancora ‎più negata perché il bimbo protagonista non è riuscito a sopravvivere…‎
Il tasso di mortalità infantile in Cile è oggi al 7,3, il doppio dell’Italia, ma nel 1966 – quando ‎Violeta Parra scrisse questa canzone – in Cile morivano ancora 105 bambini al di sotto di un anno ‎ogni mille nati vivi. (fonte: Index Mundi)‎
Ya se va para los cielos
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/11/2011 - 10:14
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Luchín

Luchín
[1967]
Testo e musica di Víctor Jara
Letra y música de Víctor Jara
Lyrics and music by Víctor Jara

Altri interpreti
Otra interpretación
Also performed by
Inti Illimani
Chile Resistencia, 1976



Non dirò molto. Questa famosa e incredibile canzone di Víctor Jara è del 1967, e parla della vita e dei giochi di un bambino di una delle enormi baraccopoli di Santiago del Cile, le poblaciones che esistevano prima di Allende, perdurarono sotto Allende e furono ancora più impoverite e represse da Pinochet e dai "Chicago Boys". Ma parla di tutte le baraccopoli, di tutte le smisurate periferie delle metropoli, delle favelas, degli slums di Bombay, di Manila, del Cairo, di Lagos, di Città del Messico di ovunque e di qualsiasi tempo. Si hay niños como Luchín..., e ce ne sono a milioni. Ora come prima. Ora più di prima. Basta uscire fuori e guardarsi attorno. Di bambini come Luchín ce ne possono... (continuer)
Frágil como un volantín
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/11/2011 - 21:33
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Η κυβέρνηση

Η κυβέρνηση
I kyvérnisi
Mουσική του Γιάννη Ζουγανέλη
σε στίχους του Γιώργου Δουλτσίνου.
Πρώτη εκτέλεση του Γιάννη Ζουγανέλη
"Η κυβέρνηση", 2011

I kivérnisi
Musica di Yannnis Zouganelis
su versi di Yorgos Doultsinos.
Prima interpretazione di Yannis Zouganelis
"I kivernisi/Il governo", 2011


L'ultimo - e sembra notevole - successo di Yorgos Zuganelis, con una proposta politica (ironicamente populista) per fronteggiare la crisi senza ricorrere a banchieri-marionette, i cui fili si vede bene dove finiscono attaccati, ma si ignora (?) da quali mani davvero partano.
Del responsabile del testo non so dire nulla. (gpt)

Io ho una ipotesi al riguardo. [RV]
Μια που έρχεται η ώρα για εκλογές,
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/11/2011 - 20:47
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Il Libero

Il Libero
dal disco Contro (1993)

Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Gli hanno tolto la patente con la scusa che
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 22/11/2011 - 20:33
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Io canto perché (Aspettando la giustizia)

Io canto perché (Aspettando la giustizia)
1988
Ancora Nomadi
Perché non tema né sole né neve,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 22/11/2011 - 20:02
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Amore che prendi amore che dai

Amore che prendi amore che dai
(2002)
Se è vero che adesso possiamo parlare
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 22/11/2011 - 19:10
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Θα γεννηθώ ξανά

Θα γεννηθώ ξανά
Tha gennithó xaná
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Αφροδίτη Μάνου
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη", 1977

Tha ghennithò xanà
Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima esecuzione di Afrodìti Manou
LP: "Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Vàrnalis", 1977

Altra canzone di Yannis Zouganelis su testo di Kostas Vàrnalis. (gpt)
Αν από 'δώ σ’ αφήσουν κι αν εκεί
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/11/2011 - 18:30
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The Send-Off

The Send-Off
‎[1918]‎
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.‎
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra ‎Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).‎



Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto ‎all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale ‎suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche ‎mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. ‎Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava ‎maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.‎
Ma l’orrore non era finito.‎



Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continuer)
Down the close, darkening lanes they sang their way
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 14:47
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Memory

Memory
‎[1918]‎
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.‎
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive.‎

“… Ma ora il mio cuore è triste
‎… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”


Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ‎ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in ‎testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir ‎promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che ‎Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di ‎un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima ‎della fine della guerra…‎
When I was young my heart and head were light,
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 12:04
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Ex-Service

Ex-Service
‎[1934]‎
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta ‎intitolata “Vigils” del 1935.‎
Musica del compositore americano ‎‎Leland C. Smith (1925-vivente?) da ‎‎“Three Pacifist Songs” del 1951.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive.‎
Derision from the dead
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 11:07
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Che gran confusione

Che gran confusione
dall'album "Canzoni con il naso lungo" (1992)

Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Chiusi nelle piazze chiusi dentro il tempio
(continuer)
21/11/2011 - 23:55
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Της εξορίας

Της εξορίας
Tis exorías
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Ισιδώρα Σιδέρη
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη" , 1977

Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima interpretazione di Isidora Sidèri
LP:"Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Varnalis", 1977


Kostas Vàrnalis, Κώστας Βάρναλης, (Burgàs /Pyrgos, Bulgaria, 1883 - Atene, 1974) è stato il primo poeta comunista della letteratura neogreca. Fu instancabilmente impegnato nella lotta sociale a favore dell'uguaglianza e della dignità umana, al cui servizio mise una copiosa e robusta vena poetica e l'acribia dell'indagine storico-letteraria. Sul piano poetico non fu particolarmente innovatore, se non nella proposizione degli inediti contenuti sociali e nell'accentuazione del ricorso alla lingua demotica, perché, dal punto di vista propriamente tecnico e formale, si collocò nella consolidata... (continuer)
Μας σιδεροδέσανε τα χέρια
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 21/11/2011 - 22:56
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Confusione totale

Confusione totale
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
feat. Valerio Jovine
Nella mia povera, ma intensa vita ho visto cose che
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/11/2011 - 20:39
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Arms and the Boy

Arms and the Boy
‎[1917]‎
Poesia di Wilfred Owen messa in musica nel 1971 dal compositore John E. Cousins.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive.‎

Nel titolo Owen si ispirò ad “Arms and the Man”, celebre commedia di George Bernard Shaw del ‎‎1894, ma sostituì “uomo” a “ragazzo” perché furono soprattutto le vite di giovani ragazzi ad essere ‎falciate nel corso del mostruoso primo conflitto mondiale…‎

La foto che segue non si riferisce alla Grande Guerra ma alla guerra civile americana. L’ho scelta ‎perché mi pare condensi bene in sé il significato di “Arms and the Boy”…‎

Let the boy try along this bayonet-blade
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/11/2011 - 15:52
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Holiday In Cambodia

Holiday In Cambodia
Ciao a tutti! La traduzione la trovo ottima, ma penso che ci sia un errore nel testo di partenza: nell'ultimo verso del primo ritornello credo dica "Don't forget to pack your whites", ovvero la biancheria pulita, riferendosi agli occidentali che vanno in vacanza (o a fare scottanti e toccanti inchieste) nei posti dilaniati da guerra e condizioni di vita infime facendo bene attenzione a portarsi dietro vaccini, ddt, acqua disinfettata e portatile con internet wi-fi e non scordandosi di alloggiare in capanne con zanzariere, pagando una guida esperta con jeep annessa, in modo da poter ben comprendere le difficoltà che affliggono la popolazione locale. Anche perché pack è un po' invaligiare, e non mi suona molto bene con una moglie :)
The Dude 18/11/2011 - 15:18
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Σαν πεθάνω στο καράβι

Σαν πεθάνω στο καράβι
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
18. November 2011
WENN ICH AM SCHIFF STERBE
(continuer)
18/11/2011 - 15:17
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Supper's Ready

Supper's Ready
Che dire, ci sono parole cioè riferimenti simbolici adeguati per esternare emotivamente quanto un testo simile su una musica simile elicitano in chi li ascolta? Non mi prodigo in un tanto. Posso però dire che dopo decenni che oramai riascolto queste note continuano a non stancarmi ma al contrario, a deliziarmi. Da ragazzo, quando uscivano in negozio questi LP, cercavo di tradurmi i testi di Peter Gabriel, anche se a scuola non avevo mai studiato l'inglese: ero evidentemente moooolto lontano dallo splendido lavoro fatto da Riccardo che ringrazio sentitamente.
Bruno 18/11/2011 - 13:47
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¿Qué dirá el Santo Padre?

¿Qué dirá el Santo Padre?
Sono d’accordirrimo con te, Riccardo, ma io intendevo soffermarmi soltanto sulla foto in sé e sulla ‎reazione stizzita quando non imbufalita di Santa Madre Chiesa e del suo A.D. E l’irritazione ‎scomposta ha le sue ragioni (pure sacrosante, in questo caso): infatti, se da una parte i baci fra i ‎Potenti della Terra vorrebbero promuovere una campagna contro l’odio (UN-HATE) e contro i ‎conflitti, guardandole non si può non pensare ai celebri ed intensi baci dell’epoca ormai lontana del ‎comunismo reale, uno su tutti, quello tra Breznev ed Honecker, effusioni che di certo non ‎evocavano scenari di pace ma piuttosto ricordavano certi codici comportamentali tipici dei nostri ‎padrini mafiosi, comunque di tutti i grandi predatori del regno animale.‎



E poi il bacio tra il Pastore tedesco e l’Imam rivela l’imperiosità del musulmano e l’abbandono del ‎cristiano, cosa che deve aver fatto vieppiù... (continuer)
Bartleby 18/11/2011 - 09:05
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Lequi of the National Guard

Lequi of the National Guard
La guerra ispano-americana del 1898 per il possesso delle Filippine e di Cuba non fu una guerra combattuta. La vecchia e spelacchiata flotta spagnola fu catturata tutta intera, senza colpo ferire, nel golfo di Manila… A Cuba, l’unica azione militare vera e propria fu quella dei “Rough Riders” di Teddy Roosevelt nell’assalto alla collina di San Juan… E su questo episodio Roosevelt fondò le basi per la sua corsa alla Casa Bianca, anche se molti storici si sono chiesti come diavolo abbia potuto lui, miope come una talpa e con gli occhiali rotti - come si vede nelle foto - condurre un assalto… La maggior parte dei decessi fra i soldati yankee non fu dovuta al fuoco nemico ma alla carne guasta che mangiavano…

“The Spanish-American War was not a war noted for great military strategy nor great military conquests. The Spanish fleet of old, wooden, antiquated ships surrendered to Admiral Dewey in... (continuer)
18/11/2011 - 01:00
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Txoria Txori

Txoria Txori
L'oiseau est pris comme symbole de la liberté et les paroles évoquent le dilemme qui existe lorsqu'il y a une personne proche que l'on souhaite posséder : Ou vous l'attachez et la possédez comme un oiseau en cage, ou vous l'aimez telle qu'elle est, et alors, si elle souhaite partir, vous devez la laisser partir.

Le contexte politique en a involontairement fait une sorte de protest song.
Si je lui avais coupé les ailes
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17/11/2011 - 23:59
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La mosca cojonera

La mosca cojonera
LA MOSCA ROMPICOGLIONI
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 17/11/2011 - 21:13




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