Doesn't Make It Alright
Album: Specials (1979)
Interpretata anche dagli Stiff Little Fingers
Interpretata anche dagli Stiff Little Fingers
Just because you're nobody
(continuer)
(continuer)
envoyé par Budylele 26/11/2011 - 20:31
L'eretico
[2009]
Album singolo: L'eretico
Album singolo: L'eretico
Austeri uomini di fede,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 19:09
Oltre il mare
Добрый вечер!!! Я слушаю Вашу зачаровывающую музыку и нахожусь в трансе. Огромное спасибо за ваши песни и музыку. Я в большом восторге от них. Они дают мне силы противостоять одиночеству, грусти и унынию. Я очень БЛАГОДАРНА ВАМ.
26/11/2011 - 18:37
Lettera di un soldato
Impressionante! Sta canzone ha proprio la cadenza di un funerale. Un mortorio. Da i brividi.
Cesare 26/11/2011 - 17:57
Vuelvo
[1978]
Patricio Manns - Horacio Salinas
Album: Canción para matar una culebra (Inti Illimani)
Patricio Manns en Chile (Patricio Manns)
América novia mía (Patricio Manns)
Testo e note da Cancioneros
Può essere che, prima o poi, questo sito istituirà un percorso sull'Esilio, visto il numero di canzoni che ne parlano. Del resto, il legame tra la guerra, la tirannia e l'esilio è talmente stretto da rendere le tre cose una il corollario dell'altra, in una sorta di viluppo inestricabile. La lingua castigliana, per "esilio", ha una parola bellissima che sembra quasi coprire l'orrore di ciò che esprime: destierro. Il "disterro", lo sradicamento dalla propria terra e, quindi, da tutta la propria vita. Patricio Manns è stato a lungo esiliato, come tutti coloro che riuscirono a sfuggire alla dittatura di Pinochet; e il destierro, lo sradicamento delle radici, è una costante nelle sue canzoni... (continuer)
Patricio Manns - Horacio Salinas
Album: Canción para matar una culebra (Inti Illimani)
Patricio Manns en Chile (Patricio Manns)
América novia mía (Patricio Manns)
Testo e note da Cancioneros
Può essere che, prima o poi, questo sito istituirà un percorso sull'Esilio, visto il numero di canzoni che ne parlano. Del resto, il legame tra la guerra, la tirannia e l'esilio è talmente stretto da rendere le tre cose una il corollario dell'altra, in una sorta di viluppo inestricabile. La lingua castigliana, per "esilio", ha una parola bellissima che sembra quasi coprire l'orrore di ciò che esprime: destierro. Il "disterro", lo sradicamento dalla propria terra e, quindi, da tutta la propria vita. Patricio Manns è stato a lungo esiliato, come tutti coloro che riuscirono a sfuggire alla dittatura di Pinochet; e il destierro, lo sradicamento delle radici, è una costante nelle sue canzoni... (continuer)
Con cenizas, con desgarros,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:43
Parcours:
Exil et exiliés
Fiume Sand Creek
LOMBARDO DELLA BASSA PADANA / PO LOWLAND LOMBARD - Aurelio Difetti/Diego Ronzio (Barabàn)
Da Canti Randagi 2
Si vedano le note al testo
Da Canti Randagi 2
Si vedano le note al testo
Adattamento testo in dialetto della bassa padana e arrangiamento musicale di Aurelio Difetti e Diego Ronzio - (Barabàn)
BARABAN (Lombardia)
Il gruppo, fondato nel 1982 è fra i più rappresentativi della scena folk italiana. Apprezzato in Europa e America, Barabàn ha rivisitato la tradizione musicale del nord Italia, appassio-nandosi al valore culturale delle lingue locali, soprattutto lombarda. Sanno dare alle loro interpretazioni energia e attualità con testi anche molto attenti al sociale e alla tradizione popolare di impegno civile. Nel brano riadat-tato sono state inserite, accanto al dialetto. anche intarsi in esperanto, albanese ed arabo.
VINCENZO CAGLIOTI Organetto diatonico
AURELIO CITELLI Voce solista, tastiere
GIULIANO GRASSO Violino, cori
DIEGO RONZIO Darabouka, percussioni, ocarina
PAOLO RONZIO Chitarra acustica, ocarina
MADDALENA SOLER Violino, cori
BARABAN (Lombardia)
Il gruppo, fondato nel 1982 è fra i più rappresentativi della scena folk italiana. Apprezzato in Europa e America, Barabàn ha rivisitato la tradizione musicale del nord Italia, appassio-nandosi al valore culturale delle lingue locali, soprattutto lombarda. Sanno dare alle loro interpretazioni energia e attualità con testi anche molto attenti al sociale e alla tradizione popolare di impegno civile. Nel brano riadat-tato sono state inserite, accanto al dialetto. anche intarsi in esperanto, albanese ed arabo.
VINCENZO CAGLIOTI Organetto diatonico
AURELIO CITELLI Voce solista, tastiere
GIULIANO GRASSO Violino, cori
DIEGO RONZIO Darabouka, percussioni, ocarina
PAOLO RONZIO Chitarra acustica, ocarina
MADDALENA SOLER Violino, cori
FIUME SAND CREEK
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 17:38
Llegó Volando
Testo e note da Cancioneros
Llegó volando el cuervo sobre mi suelo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:37
El equipaje del destierro
[1980]
Testo di Patricio Manns
Musica di Horacio Salinas e Patricio Manns
Letra de Patricio Manns
Música de Horacio Salinas y Patricio Manns
Lyrics by Patricio Manns
Music by Horacio Salinas and Patricio Manns
Testo e note da Cancioneros
Album:
1. Con la razón y la fuerza [1982]
"Con la razón y la fuerza fue un álbum de los músicos chilenos Patricio Manns e Inti-Illimani, grabado en Roma, Italia, y lanzado en 1982 por el sello madrileño Movieplay, actualmente Fonomusic, mientras se encontraban exiliados en Europa producto del Régimen Militar de su país. En 1992, el álbum es reeditado por el sello chileno Alerce, la otra música bajo el nombre La araucana, sin la segunda canción «El pacto roto», y atribuyendo su autoría exclusivamente a Patricio Manns." - es:wikipedia
"Con la razón y la fuerza (1982) è il primo disco -il cui nome è mutuato dal titolo del film del 1971 del... (continuer)
Testo di Patricio Manns
Musica di Horacio Salinas e Patricio Manns
Letra de Patricio Manns
Música de Horacio Salinas y Patricio Manns
Lyrics by Patricio Manns
Music by Horacio Salinas and Patricio Manns
Testo e note da Cancioneros
Album:
1. Con la razón y la fuerza [1982]
"Con la razón y la fuerza fue un álbum de los músicos chilenos Patricio Manns e Inti-Illimani, grabado en Roma, Italia, y lanzado en 1982 por el sello madrileño Movieplay, actualmente Fonomusic, mientras se encontraban exiliados en Europa producto del Régimen Militar de su país. En 1992, el álbum es reeditado por el sello chileno Alerce, la otra música bajo el nombre La araucana, sin la segunda canción «El pacto roto», y atribuyendo su autoría exclusivamente a Patricio Manns." - es:wikipedia
"Con la razón y la fuerza (1982) è il primo disco -il cui nome è mutuato dal titolo del film del 1971 del... (continuer)
Tú me preguntas cómo fue el acoso aquel que obtuve.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:24
Sinàn Capudàn Pascià
Arrangiamento musicale di Mimmo Maglionico e Pietrarsa
Da Canti randagi 2
Pietrarsa & Mimmo Maglionico
[Campania]
PIETRARSA è il nome che Mimmo Maglionico.diplornato in flauto al Conservatorio di musica "San Pietro a Majella" di Napoli ha deciso di dare nel 2004 al suo gruppo napoletano di world music ispirandosi ad un entroterra campano ricchissimo di arcaica musica etnica dove tra i ritmi delle tammorre contadine e quelli della moderna civiltà industriale, scaturisce un intenso percorso nel folklore postmoderno con un occhio rivolto alla tradizione e l'altro alla sperimentazione.
Feat.
Marzouk Mejri
Marzouk, musicista tunisino, deve al padre maestro di
percussioni, il percorso che lo ha portato a instradare il suo naturale talento fino a conseguire il diploma al conservatorio di Tunisi.
MIMMO MAGLIONICO Voce, quena, flauto traverso
MARZUK MEJRI Voce, darbuka
CARMINE D'ANIELLO Voce
SARA TRAMMA Voce
GINO EVANGELISTA Chitarra semiacusfica
PIERO DE ASMUNDIS Tastiere
ANTONIO RUBINO Basso
ARCANGELO NOCERINO Batteria
Da Canti randagi 2
Pietrarsa & Mimmo Maglionico
[Campania]
PIETRARSA è il nome che Mimmo Maglionico.diplornato in flauto al Conservatorio di musica "San Pietro a Majella" di Napoli ha deciso di dare nel 2004 al suo gruppo napoletano di world music ispirandosi ad un entroterra campano ricchissimo di arcaica musica etnica dove tra i ritmi delle tammorre contadine e quelli della moderna civiltà industriale, scaturisce un intenso percorso nel folklore postmoderno con un occhio rivolto alla tradizione e l'altro alla sperimentazione.
Feat.
Marzouk Mejri
Marzouk, musicista tunisino, deve al padre maestro di
percussioni, il percorso che lo ha portato a instradare il suo naturale talento fino a conseguire il diploma al conservatorio di Tunisi.
MIMMO MAGLIONICO Voce, quena, flauto traverso
MARZUK MEJRI Voce, darbuka
CARMINE D'ANIELLO Voce
SARA TRAMMA Voce
GINO EVANGELISTA Chitarra semiacusfica
PIERO DE ASMUNDIS Tastiere
ANTONIO RUBINO Basso
ARCANGELO NOCERINO Batteria
SINAN CAPUDAN PASCIA'
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/11/2011 - 17:02
Manifiesto Esencial
[1980]
Testo trovato su Cancioneros.
Con la razón y la fuerza (1982) è il primo disco-il cui nome è mutuato dal titolo del film del 1971 del regista Rossellini su Salvador Allende, con il titolo Fuerza y Razon-realizzato dal cantautore cileno Patricio Manns insieme al gruppo cileno degli Inti Illimani. Gli Inti-Illimani partecipano alla stesura di alcuni dei brani, contribuiscono agli arrangiamenti del disco ed eseguono gran parte delle parti strumentali e dei cori. Questo disco inizialmente viene pubblicato con il titolo Con la razón y la fuerza e l'attribuzione a "Patricio Manns + Inti-Illimani", nel 1992 verrà ripubblicato con il titolo modificato in La araucana ed attribuito al solo Manns. Questo disco non è mai stato pubblicato o distribuito in Italia.
Fonte Wikipedia
(adriana)
Testo trovato su Cancioneros.
Con la razón y la fuerza (1982) è il primo disco-il cui nome è mutuato dal titolo del film del 1971 del regista Rossellini su Salvador Allende, con il titolo Fuerza y Razon-realizzato dal cantautore cileno Patricio Manns insieme al gruppo cileno degli Inti Illimani. Gli Inti-Illimani partecipano alla stesura di alcuni dei brani, contribuiscono agli arrangiamenti del disco ed eseguono gran parte delle parti strumentali e dei cori. Questo disco inizialmente viene pubblicato con il titolo Con la razón y la fuerza e l'attribuzione a "Patricio Manns + Inti-Illimani", nel 1992 verrà ripubblicato con il titolo modificato in La araucana ed attribuito al solo Manns. Questo disco non è mai stato pubblicato o distribuito in Italia.
Fonte Wikipedia
(adriana)
Medio y medio entre dos grietas
(continuer)
(continuer)
envoyé par Maria Cristina Costantini 26/11/2011 - 17:00
La ballata dell'eroe
Dal libretto Canti Randagi 2
Da Canti randagi 2
Fondato nel 1982, questo gruppo è stato uno dei protagonisti del rinnovamento dello spirito della musica tradizionale del Friuli, regione dove le differenti minoranze etniche vivono insieme da molti secoli. rivelandosi una delle esperienze ai massimi livelli di espressività di ispirazione tradizionale non solo in Friuli ma anche all'estero. Hanno saputo raccordare i loro repertori con le sonorità e i riferimenti ad est della nostra cultura europea, qualificandosi anche per l'uso di strumenti originali e per le prestigiose collaborazioni internazionali.
EMMA MONTANARI Voce solista
DARIO MARUSIC Violino
GIULIO VENIER Viola
ANDREA DEL FAVERO Organetto
MICHELE PUCCI Chitarra acustica
LUCIANO MARANGONE Basso elettrico
MARISA SCUNTARO Voce
remix e mastering di Bruno Cimentil
"La Sedon Salvadie" appare per gentile concessione di Folkest Dischi.
Da Canti randagi 2
Fondato nel 1982, questo gruppo è stato uno dei protagonisti del rinnovamento dello spirito della musica tradizionale del Friuli, regione dove le differenti minoranze etniche vivono insieme da molti secoli. rivelandosi una delle esperienze ai massimi livelli di espressività di ispirazione tradizionale non solo in Friuli ma anche all'estero. Hanno saputo raccordare i loro repertori con le sonorità e i riferimenti ad est della nostra cultura europea, qualificandosi anche per l'uso di strumenti originali e per le prestigiose collaborazioni internazionali.
EMMA MONTANARI Voce solista
DARIO MARUSIC Violino
GIULIO VENIER Viola
ANDREA DEL FAVERO Organetto
MICHELE PUCCI Chitarra acustica
LUCIANO MARANGONE Basso elettrico
MARISA SCUNTARO Voce
remix e mastering di Bruno Cimentil
"La Sedon Salvadie" appare per gentile concessione di Folkest Dischi.
LA BALADE DA L'EROI
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/11/2011 - 16:25
Fermi con le mani
inedito dall'album Atlantico live, dedicata a Stefano Cucchi
Mi sveglio un mattino, Mi sveglio un mattino,
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 16:00
Schegge vaganti
[2009]
Album: "Nostra Signora Della Dinamite"
Album: "Nostra Signora Della Dinamite"
Uno due tre quattro gatti in croce
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 15:11
Nessun presente
Che fine ha fatto Lazlotòz (1998)
E quando si predicava “nessun futuro nessun futuro” ti ho visto incrociare le dita dietro la schiena
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 15:04
Capitano uomini a mare
[2008]
Capitano, uomini a mare
(continuer)
(continuer)
envoyé par giorgio 26/11/2011 - 14:47
Padroni e bestie ('O Ciuccio)
[2011]
Album : Tutto cambia
musica e testo di Teresa De Sio
Coccodrillo Edizioni Musicali
A sorpresa emerge un cotè politico anche dalla canzone più strana: "Padroni e bestie" (O ciuccio) che è stata ispirata da un racconto di Matteo Salvatore che risale alla tournée comune per Craj. La canzone racconta una storia semplice: è morto il ciuccio e il lavoratore che doveva occuparsene rischia di perdere il lavoro. Qual è l'unico modo per evitarlo? "O padrone nun l'ha da sapè". Ma quasi favola esopiana, l'obiettivo si allarga e il singolo caso del ciuccio morto diventa una metafora attuale di chi resta senza lavoro e così facendo perde anche la sua identità. Non è solo un problema di mangiare ("Chi more more/ chi campa campa / nu piatto e maccaruni / maccaruni cu la carne") è cosa fare nella vita quando manca la fonte primaria di reddito. Cinque minuti di ritmo incalzante, chitarra elettrica inviperita, il violino di Her che strapazza le corde e una ritmica ipnotica e potente. Non si può restare fermi.
Da bielle.org
Album : Tutto cambia
musica e testo di Teresa De Sio
Coccodrillo Edizioni Musicali
A sorpresa emerge un cotè politico anche dalla canzone più strana: "Padroni e bestie" (O ciuccio) che è stata ispirata da un racconto di Matteo Salvatore che risale alla tournée comune per Craj. La canzone racconta una storia semplice: è morto il ciuccio e il lavoratore che doveva occuparsene rischia di perdere il lavoro. Qual è l'unico modo per evitarlo? "O padrone nun l'ha da sapè". Ma quasi favola esopiana, l'obiettivo si allarga e il singolo caso del ciuccio morto diventa una metafora attuale di chi resta senza lavoro e così facendo perde anche la sua identità. Non è solo un problema di mangiare ("Chi more more/ chi campa campa / nu piatto e maccaruni / maccaruni cu la carne") è cosa fare nella vita quando manca la fonte primaria di reddito. Cinque minuti di ritmo incalzante, chitarra elettrica inviperita, il violino di Her che strapazza le corde e una ritmica ipnotica e potente. Non si può restare fermi.
Da bielle.org
Mamma mamma
(continuer)
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 26/11/2011 - 14:41
L'Internationale
BASCO (EUSKARA) / BASQUE (EUSKARA) 2
Versione alternativa di Gabriel Aresti Segurola
Alternative version by Gabriel Aresti Segurola
1971
Nel medesimo anno 1971, poco dopo l’uscita della prima versione tradotta da Gabriel Aresti Segurola, lo stesso Natxo de Felipe chiese al poeta di fornire una versione alternativa in occasione del centenario della Comune di Parigi, ed anche della stessa Internazionale. Natxo de Felipe agì probabilmente su richiesta dell’EMK (il Movimento Comunista dei Paesi Baschi, Euskadiko Mugimendu Komunista); Gabriel Aresti eseguì il compito, peraltro utilizzando un linguaggio molto più semplice e piano rispetto alla sua prima versione. Va detto però che la “versione alternativa” non è mai stata molto diffusa. Il 12 giugno 1977er fu stampata per la prima volta, su un manifesto per un evento della coalizione elettorale della sinistra basca a Bilbao (che sancì l’unificazione... (continuer)
Versione alternativa di Gabriel Aresti Segurola
Alternative version by Gabriel Aresti Segurola
1971
Nel medesimo anno 1971, poco dopo l’uscita della prima versione tradotta da Gabriel Aresti Segurola, lo stesso Natxo de Felipe chiese al poeta di fornire una versione alternativa in occasione del centenario della Comune di Parigi, ed anche della stessa Internazionale. Natxo de Felipe agì probabilmente su richiesta dell’EMK (il Movimento Comunista dei Paesi Baschi, Euskadiko Mugimendu Komunista); Gabriel Aresti eseguì il compito, peraltro utilizzando un linguaggio molto più semplice e piano rispetto alla sua prima versione. Va detto però che la “versione alternativa” non è mai stata molto diffusa. Il 12 giugno 1977er fu stampata per la prima volta, su un manifesto per un evento della coalizione elettorale della sinistra basca a Bilbao (che sancì l’unificazione... (continuer)
Internazionala
(continuer)
(continuer)
envoyé par Arisztid 26/11/2011 - 12:35
Ferramonti
[2010]
Album:Scantu
Testo di Maria Ylenia Trozzolo e Raffaele Cardone
Musica di Maria Ylenia Trozzolo
Fonte Comune di Tarsia
La costruzione, del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, ha avuto inizio nel maggio 1940 ed è stata eseguita dalla ditta Parrini di Roma; alla stessa è stata affidata successivamente la manutenzione di tutto il Campo.
Il Campo, a differenza degli altri Campi di Concentramento italiani fu costruito ad hoc, e, nell'aspetto esteriore ricordava chiaramente un lager nazista, fatto com'era da lunghi capannoni e posto nell'immediata vicinanza della linea ferroviaria Sibari-Cosenza.
È stato il più grande ed importante Campo di Concentramento fascista Italiano, con una presenza media di oltre 2000 persone ed una punta massima, raggiunta nell'estate 1943, di 2.700 persone.
Era costituito da 92 baracche su un territorio di circa mq. 160.000 circondato... (continuer)
Album:Scantu
Testo di Maria Ylenia Trozzolo e Raffaele Cardone
Musica di Maria Ylenia Trozzolo
Fonte Comune di Tarsia
La costruzione, del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, ha avuto inizio nel maggio 1940 ed è stata eseguita dalla ditta Parrini di Roma; alla stessa è stata affidata successivamente la manutenzione di tutto il Campo.
Il Campo, a differenza degli altri Campi di Concentramento italiani fu costruito ad hoc, e, nell'aspetto esteriore ricordava chiaramente un lager nazista, fatto com'era da lunghi capannoni e posto nell'immediata vicinanza della linea ferroviaria Sibari-Cosenza.
È stato il più grande ed importante Campo di Concentramento fascista Italiano, con una presenza media di oltre 2000 persone ed una punta massima, raggiunta nell'estate 1943, di 2.700 persone.
Era costituito da 92 baracche su un territorio di circa mq. 160.000 circondato... (continuer)
Ju nun sacciu pecchì si ccà
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 10:34
Invisibile
[2001]
Album: Invisibile
Album: Invisibile
Ho ascoltato la voce del mare raccontare di terre diverse,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 10:20
Brigantessa si mora
Album:Scantu
Testo e Musica di Maria Trozzolo
Testo e Musica di Maria Trozzolo
Nun sacciu ‘cchiù si ‘e a staggiuna ‘o viernu
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 26/11/2011 - 10:00
Anti-Orgasm
Album: "The Eternal" (2009)
To hear you say that makes me think of that song "Anti-Orgasm" and the line, "Anti-war is anti-orgasm." Did you write that lyric?
Yes. I got that line from a German film called Eight Miles High. The German title is The Wild Life, and it's a biopic about this woman Uschi Obermaier. She was a young fashion model in Germany in the '60s, and she sort of ran away to a commune in Berlin that was called Kommune 1, where all these radical hippie commune dwellers walk around nude. It was a big sensation among young people in Germany at that time about this woman coming out of the fashion world and joining forces with this anti-authoritarian, anti-consumerist faction.
And one of the scenes of the movie is her in bed with her hippie lover and one of the other radicals is in bed with another woman—everybody sort of sleeps together—and he's not able to get it up. Her boyfriend... (continuer)
To hear you say that makes me think of that song "Anti-Orgasm" and the line, "Anti-war is anti-orgasm." Did you write that lyric?
Yes. I got that line from a German film called Eight Miles High. The German title is The Wild Life, and it's a biopic about this woman Uschi Obermaier. She was a young fashion model in Germany in the '60s, and she sort of ran away to a commune in Berlin that was called Kommune 1, where all these radical hippie commune dwellers walk around nude. It was a big sensation among young people in Germany at that time about this woman coming out of the fashion world and joining forces with this anti-authoritarian, anti-consumerist faction.
And one of the scenes of the movie is her in bed with her hippie lover and one of the other radicals is in bed with another woman—everybody sort of sleeps together—and he's not able to get it up. Her boyfriend... (continuer)
mission control to brain police
(continuer)
(continuer)
25/11/2011 - 22:46
Zarafina
(Testo e musica di G. VICO)
Per saperne di più su "Zarafina": Serafina CIMINELLI su brigantaggio.net
I Cantacunti, in concerto, presentano con queste parole la storia della brigantessa:
"Sulla montagna scura ho seguito l'uomo mio.
Ci chiamavano Briganti, assassini, senza Dio!
In una guerra che non aveva bandiera ho seguito un sogno, un'illusione, una chimera.
Non chiedo perdono e di nulla mi pento.
La mia storia e il mio nome se li porti via il vento!
...ma al vento li ha rubati il cantastorie insieme ai ricordi e alle memorie di una brigante ragazzina chiamata Ciminelli Zarafina"
Per saperne di più su "Zarafina": Serafina CIMINELLI su brigantaggio.net
I Cantacunti, in concerto, presentano con queste parole la storia della brigantessa:
"Sulla montagna scura ho seguito l'uomo mio.
Ci chiamavano Briganti, assassini, senza Dio!
In una guerra che non aveva bandiera ho seguito un sogno, un'illusione, una chimera.
Non chiedo perdono e di nulla mi pento.
La mia storia e il mio nome se li porti via il vento!
...ma al vento li ha rubati il cantastorie insieme ai ricordi e alle memorie di una brigante ragazzina chiamata Ciminelli Zarafina"
Prete, a te la raccomando,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cabiria 25/11/2011 - 21:37
Adivina, adivinanza
Lorenzo me pidió un comentario para el 20N para esta canción y se me pasó, pero lo prometido es deuda.
En realidad poco más hay que añadir, ya que todo está perfecto, y está muy bien visto lo del concepto de "hispanidad" desde el punto de vista fascista. Fue un concepto que empezó a alimentarse a finales de los años 20 por el esteta y pionero del fascismo español Ernesto Giménez Caballero (algo así como "vuestros" D'Annunzio o Marinetti), que reunió toda aquella mitología tergiversada del sobrevalorado "Imperio española" (ss. XVI-XVII), y que continuaron poetas, escritores y ensayistas reaccionarios como el pseudo-místico José María Pemán (al que ya nombráis acertadamente) o Ramiro de Maeztu.
Pocas cosas os faltan, básicamente estas tres:
"Santa Teresa iba dando/ su brazo incorrupto a Don/ Pelayo...": el brazo incorrupto de Santa Teresa de Jesús (poetisa excelente) es una reliquia (actualmente... (continuer)
En realidad poco más hay que añadir, ya que todo está perfecto, y está muy bien visto lo del concepto de "hispanidad" desde el punto de vista fascista. Fue un concepto que empezó a alimentarse a finales de los años 20 por el esteta y pionero del fascismo español Ernesto Giménez Caballero (algo así como "vuestros" D'Annunzio o Marinetti), que reunió toda aquella mitología tergiversada del sobrevalorado "Imperio española" (ss. XVI-XVII), y que continuaron poetas, escritores y ensayistas reaccionarios como el pseudo-místico José María Pemán (al que ya nombráis acertadamente) o Ramiro de Maeztu.
Pocas cosas os faltan, básicamente estas tres:
"Santa Teresa iba dando/ su brazo incorrupto a Don/ Pelayo...": el brazo incorrupto de Santa Teresa de Jesús (poetisa excelente) es una reliquia (actualmente... (continuer)
Gustavo Sierra Fernández 25/11/2011 - 12:06
Companys, no és això
Versione polacca di Zespół Reprezentacyjny
PRZYJACIELE NIE O TO NAM SZŁO,
(continuer)
(continuer)
24/11/2011 - 22:28
L'intimità
Version française – L'INTIMITÉ – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – L'intimità - Marco Rovelli
Texte de Erri De Luca et Marco Rovelli
Musique de Marco Rovelli
L'intimité est le résultat de la réécriture d'un texte qu'Erri De Luca avait écrit pour moi il y a quelques années pour être mis en musique ; la chanson s'intitulait « Il maggio di Belgrado » (Le Mai de Belgrade) et racontait la communauté des Belgradois sous les bombardements de l'OTAN en 1999.
« Quand s'accroît le péril, croît aussi ce qui sauve » chante la ritournelle, qui est un vers d'Hölderlin, traduit par Erri. Je me suis demandé quel avait été mon moment de risque maximum et de fuite.. Et je me suis répondu : Gênes 2001, les jours de juillet.
Comme il était naturel de le faire, pour Erri aussi, il a écrit longuement.
L'intimité, ou les corps dans la rue, exposés au risque et à la fuite.
Chanson italienne – L'intimità - Marco Rovelli
Texte de Erri De Luca et Marco Rovelli
Musique de Marco Rovelli
L'intimité est le résultat de la réécriture d'un texte qu'Erri De Luca avait écrit pour moi il y a quelques années pour être mis en musique ; la chanson s'intitulait « Il maggio di Belgrado » (Le Mai de Belgrade) et racontait la communauté des Belgradois sous les bombardements de l'OTAN en 1999.
« Quand s'accroît le péril, croît aussi ce qui sauve » chante la ritournelle, qui est un vers d'Hölderlin, traduit par Erri. Je me suis demandé quel avait été mon moment de risque maximum et de fuite.. Et je me suis répondu : Gênes 2001, les jours de juillet.
Comme il était naturel de le faire, pour Erri aussi, il a écrit longuement.
L'intimité, ou les corps dans la rue, exposés au risque et à la fuite.
L'INTIMITÉ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/11/2011 - 19:17
Chinder im Chrieg
Testo e musica: Sebastian Bürgin (Baschi)
Lyrics and music: Sebastian Bürgin (Baschi)
Album: Neui Wält
Lyrics and music: Sebastian Bürgin (Baschi)
Album: Neui Wält
Ich chas eifach nit verstoh wie chame uf die jüngschte los
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/11/2011 - 16:33
Suddd
[1998]
Album :Animamigrante
Album :Animamigrante
Sud ind’a stu core staje sÌ comm’e ‘o sanghe ind’e vvene meje
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 24/11/2011 - 15:57
Py'aguasu
A quanto ne so, almeno in Paraguay si è verificato un fenomeno linguistico assai curioso e unico al mondo. I nativi guaraní sono infatti totalmente scomparsi, ma hanno lasciato la loro lingua ai colonizzatori (quella in cui è scritta questa canzone). In Paraguay il guaraní è la vera lingua nazionale, è parlato da tutti sia nelle città che nelle campagne (tra l'altro, il nome della capitale, Asunción in castigliano, in guaraní è "Paragwai", come la nazione stessa) e da qualche anno è finalmente diventato anche lingua ufficiale dello stato accanto al castigliano (che è lingua madre unica solo del 4% della popolazione). Usualmente la lingua dei colonizzati scompare in favore di quella dei colonizzatori; in Paraguay è successo l'esatto contrario e il guaraní è stato assimilato anche dagli immigrati europei (italiani, tedeschi, scozzesi...). Comunque sia mi sembra una cosa davvero notevole. Ulteriore... (continuer)
Riccardo Venturi 24/11/2011 - 11:15
Libertà
Anche per le canzoni in lombardo dei Luf (che però ne hanno in italiano standard un numero assai maggiore che DVDS) si sta provvedendo a uniformare sotto la dicitura "Lombardo camuno". Da dire che non si vede come mai la codifica ISO 639-2 abbia riconosciuto come lingue il napoletano e il siciliano (giustamente, ripeto) e non il lombardo e il genovese; ma così è, e in assenza di un codice ci dobbiamo accontentare di inserire sotto l'italiano con una specificazione. Usualmente io adotto una ripartizione "macro" (ad esempio "lombardo") seguita da una sottoripartizione ("laghèe", "camuno"...).
Riccardo Venturi 24/11/2011 - 11:02
Puerto Montt está temblando
[1960-61]
Album “Toda Violeta Parra – El folcklore de Chile Vol. VIII”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Diaologo tra Violeta e Dio durante il terremoto che nel 1960 distrusse al città portuale di Puerto Montt, nel sud del Cile. Ed il Signore spiega ad una spaventatissima Violeta, sbatacchiata di qua e di là ma saldamente aggrappata alla fede (e ad una “fuerte manilla”), che ha perso la pazienza e che è ora di separare il grano dal loglio e che il castigo divino sarà ancora maggiore per che perseguita il povero e l’innocente…
Album “Toda Violeta Parra – El folcklore de Chile Vol. VIII”.
Testo trovato su Cancioneros.com
Diaologo tra Violeta e Dio durante il terremoto che nel 1960 distrusse al città portuale di Puerto Montt, nel sud del Cile. Ed il Signore spiega ad una spaventatissima Violeta, sbatacchiata di qua e di là ma saldamente aggrappata alla fede (e ad una “fuerte manilla”), che ha perso la pazienza e che è ora di separare il grano dal loglio e che il castigo divino sarà ancora maggiore per che perseguita il povero e l’innocente…
Puerto Montt está temblando
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 24/11/2011 - 10:49
Parcours:
Séismes
×
STEVE LACY soprano saxophone
STEVE POTTS alto saxophone
IRENE AEBI cello, voice
KENT CARTER double bass
OLIVER JOHNSON drums & cymbals
9.1 - THE WOE - THE WAX - 1:22
9.2 - THE WOE - THE WAGE - 16:52
10 - THE WOE - THE WANE - 9:48
11 - THE WOE - THE WAKE - 2:23
Analogue studio recording
1973 JANUARY 26 - Zurich
This piece was the principal music we performed during the last two years of the U,S,A.'s involvement in Vietnam. This was the last time we played it. Thanks to Heinz Wehrle and the Zurich Radio, it was recorded (the night before the peace treaty was signed) in its entirety, and broadcast in Switzerland.
emanem disc