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Down In The Park

Down In The Park
‎[1979]‎
Album “Replicas”‎
Scritta da Gary Numan.‎



Influenzato da Orwell, Huxley, Ballard e Dick, Gary Numan propone in stile synthpop la sua ‎personale visione distopica della società futura, dove ogni giorno allo “Zom Zoms”, un locale sul ‎parco, le élite si ritrovano per divertirsi assistendo allo spettacolo “Kill-by-Numbers” nel corso del ‎quale androidi (i “Machmen”) e macchine danno la caccia ad esseri umani come se fossero ‎selvaggina…‎
Down in the park
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/11/2011 - 15:51
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Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)‎

Boys Who Rape (Should All Be Destroyed)‎
‎[2009]‎
Album “In and Out of Control”‎

Boys who (boys who)
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/11/2011 - 15:16
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The Migrant Worker

The Migrant Worker
Artist: Jim Croce
Album: Miscellaneous
Pickin' wasn't easy
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 13:09
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A Song for the Migrant Workers

A Song for the Migrant Workers
[2005]
Scritta da Brett Anderson e Bernard Butler
Nell'unico album dei The Tears (il nome corretto è con l'articolo), intitolato "Here Come the Tears"
We hide in your shadows,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 13:04

Glorious Days

The bell rings out signals for home
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:34
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The Legend

Daniel Hannon
I went to see a legend
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:25
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Mon amour sauvage

Mon amour sauvage
Mon amour sauvage
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:08
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Turn This World Around

Turn This World Around
Raffi Cavoukian, the famed author and performer of songs such as "Baby Beluga," "Turn This World Around," and "One Light One Sun," continues to inspire a generation of children and their parents. This children's troubadour writes and sings music for children in order to deliver a message of hope, peace, and respect for the planet and its people. His beloved songs encourage children and adults alike to pitch in and make the world a cleaner, healthier place. One of his most recent songs, entitled "Turn this World Around," is a tribute to Nelson Mandela, whom Raffi admires greatly. This song, along with many of his other songs, raises awareness of all the good that can be accomplished if children--and adults--reach for their potential.

Better known simply as Raffi, this singer, songwriter, author, and child and environmental advocate was born in 1948, in Cairo, Egypt. His parents instilled... (continuer)
We heard it from Mandela, turn this world around
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 12:02
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Black President

Black President
[1990]
Parole di Brenda “MaBrrr” Fassie (1964-2004), nativa di Soweto, Johannesburg, grande interprete dell’Afropop, ritenuta a buon diritto la “Madonna delle Townships”. E’ morta a soli 40 anni in seguito ad una overdose di cocaina.
Musica di Sello "Chicco" Twala (1963-), songwriter e produttore musicale.
Nell’album intitolato “Black President”

Una canzone del periodo di graduale dissoluzione del regime dell’Apartheid.
Il 1990 fu l’anno della liberazione di Nelson Mandela, dopo 27 anni di prigionia.
Fu l’anno in cui il presidente de Klerk legalizzò l’ANC e avviò i negoziati per la pacificazione e la transizione democratica, mentre il suo predecessore Botha rimase per tutta la vita un irriducibile segregazionista…

(Bernart Bartleby)
The year 1963
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 11:45
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Mandela

Mandela
1989
Al di là del muro
Vorrei vedere dalla mia finestra
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 23/11/2011 - 10:46
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Rin del angelito

Rin del angelito
‎[1966]‎
Dall’album “Las últimas composiciones de Violeta Parra”.‎
Poi eseguita anche da Inti-Illimani, Mercedes Sosa, Ángel Parra e ‎‎Isabel Parra.‎
Nel 1968 la formazione musicale ‎‎“Grupo Chagual”, di cui la ‎Parra fu “madrina”, ne diede una sua versione nel disco “Canta a Violeta Parra”.‎



Dopo aver riascoltato la bellissima Luchín contribuita da Riccardo, mi è tornata in mente la ‎melodia di una canzone della Parra che ricordavo avesse anch’essa a che vedere con il racconto di ‎un destino infantile in una “población callampa” cilena, in una baraccopoli.‎

E se il destino di Luchín è mangiare terra e vermi, in questo “Rin del angelito” l’infanzia è ancora ‎più negata perché il bimbo protagonista non è riuscito a sopravvivere…‎
Il tasso di mortalità infantile in Cile è oggi al 7,3, il doppio dell’Italia, ma nel 1966 – quando ‎Violeta Parra scrisse questa canzone – in Cile morivano ancora 105 bambini al di sotto di un anno ‎ogni mille nati vivi. (fonte: Index Mundi)‎
Ya se va para los cielos
(continuer)
envoyé par Bartleby 23/11/2011 - 10:14
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Luchín

Luchín
[1967]
Testo e musica di Víctor Jara
Letra y música de Víctor Jara
Lyrics and music by Víctor Jara

Altri interpreti
Otra interpretación
Also performed by
Inti Illimani
Chile Resistencia, 1976



Non dirò molto. Questa famosa e incredibile canzone di Víctor Jara è del 1967, e parla della vita e dei giochi di un bambino di una delle enormi baraccopoli di Santiago del Cile, le poblaciones che esistevano prima di Allende, perdurarono sotto Allende e furono ancora più impoverite e represse da Pinochet e dai "Chicago Boys". Ma parla di tutte le baraccopoli, di tutte le smisurate periferie delle metropoli, delle favelas, degli slums di Bombay, di Manila, del Cairo, di Lagos, di Città del Messico di ovunque e di qualsiasi tempo. Si hay niños como Luchín..., e ce ne sono a milioni. Ora come prima. Ora più di prima. Basta uscire fuori e guardarsi attorno. Di bambini come Luchín ce ne possono... (continuer)
Frágil como un volantín
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/11/2011 - 21:33
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Η κυβέρνηση

Η κυβέρνηση
I kyvérnisi
Mουσική του Γιάννη Ζουγανέλη
σε στίχους του Γιώργου Δουλτσίνου.
Πρώτη εκτέλεση του Γιάννη Ζουγανέλη
"Η κυβέρνηση", 2011

I kivérnisi
Musica di Yannnis Zouganelis
su versi di Yorgos Doultsinos.
Prima interpretazione di Yannis Zouganelis
"I kivernisi/Il governo", 2011


L'ultimo - e sembra notevole - successo di Yorgos Zuganelis, con una proposta politica (ironicamente populista) per fronteggiare la crisi senza ricorrere a banchieri-marionette, i cui fili si vede bene dove finiscono attaccati, ma si ignora (?) da quali mani davvero partano.
Del responsabile del testo non so dire nulla. (gpt)

Io ho una ipotesi al riguardo. [RV]
Μια που έρχεται η ώρα για εκλογές,
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/11/2011 - 20:47
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Il Libero

Il Libero
dal disco Contro (1993)

Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Gli hanno tolto la patente con la scusa che
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 22/11/2011 - 20:33
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Io canto perché (Aspettando la giustizia)

Io canto perché (Aspettando la giustizia)
1988
Ancora Nomadi
Perché non tema né sole né neve,
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 22/11/2011 - 20:02
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Amore che prendi amore che dai

Amore che prendi amore che dai
(2002)
Se è vero che adesso possiamo parlare
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 22/11/2011 - 19:10
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Θα γεννηθώ ξανά

Θα γεννηθώ ξανά
Tha gennithó xaná
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Αφροδίτη Μάνου
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη", 1977

Tha ghennithò xanà
Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima esecuzione di Afrodìti Manou
LP: "Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Vàrnalis", 1977

Altra canzone di Yannis Zouganelis su testo di Kostas Vàrnalis. (gpt)
Αν από 'δώ σ’ αφήσουν κι αν εκεί
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 22/11/2011 - 18:30
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The Send-Off

The Send-Off
‎[1918]‎
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.‎
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra ‎Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).‎



Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto ‎all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale ‎suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche ‎mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. ‎Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava ‎maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.‎
Ma l’orrore non era finito.‎



Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continuer)
Down the close, darkening lanes they sang their way
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 14:47
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Memory

Memory
‎[1918]‎
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.‎
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive.‎

“… Ma ora il mio cuore è triste
‎… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”


Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ‎ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in ‎testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir ‎promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che ‎Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di ‎un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima ‎della fine della guerra…‎
When I was young my heart and head were light,
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 12:04
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Ex-Service

Ex-Service
‎[1934]‎
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta ‎intitolata “Vigils” del 1935.‎
Musica del compositore americano ‎‎Leland C. Smith (1925-vivente?) da ‎‎“Three Pacifist Songs” del 1951.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive.‎
Derision from the dead
(continuer)
envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 11:07
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Che gran confusione

Che gran confusione
dall'album "Canzoni con il naso lungo" (1992)

Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Chiusi nelle piazze chiusi dentro il tempio
(continuer)
21/11/2011 - 23:55
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Της εξορίας

Της εξορίας
Tis exorías
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Γιάννης Ζουγανέλης
Πρώτη εκτέλεση: Ισιδώρα Σιδέρη
LP: "Λαική ανθολογία Βάρναλη" , 1977

Testo di Kostas Vàrnalis
Musica di Yannis Zouganelis
Prima interpretazione di Isidora Sidèri
LP:"Laikì anthologhìa Vàrnali/Antologia popolare di Varnalis", 1977


Kostas Vàrnalis, Κώστας Βάρναλης, (Burgàs /Pyrgos, Bulgaria, 1883 - Atene, 1974) è stato il primo poeta comunista della letteratura neogreca. Fu instancabilmente impegnato nella lotta sociale a favore dell'uguaglianza e della dignità umana, al cui servizio mise una copiosa e robusta vena poetica e l'acribia dell'indagine storico-letteraria. Sul piano poetico non fu particolarmente innovatore, se non nella proposizione degli inediti contenuti sociali e nell'accentuazione del ricorso alla lingua demotica, perché, dal punto di vista propriamente tecnico e formale, si collocò nella consolidata... (continuer)
Μας σιδεροδέσανε τα χέρια
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 21/11/2011 - 22:56
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Confusione totale

Confusione totale
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
feat. Valerio Jovine
Nella mia povera, ma intensa vita ho visto cose che
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/11/2011 - 20:39
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Arms and the Boy

Arms and the Boy
‎[1917]‎
Poesia di Wilfred Owen messa in musica nel 1971 dal compositore John E. Cousins.‎
Testo trovato su The Lied, Art Song ‎and Choral Texts Archive.‎

Nel titolo Owen si ispirò ad “Arms and the Man”, celebre commedia di George Bernard Shaw del ‎‎1894, ma sostituì “uomo” a “ragazzo” perché furono soprattutto le vite di giovani ragazzi ad essere ‎falciate nel corso del mostruoso primo conflitto mondiale…‎

La foto che segue non si riferisce alla Grande Guerra ma alla guerra civile americana. L’ho scelta ‎perché mi pare condensi bene in sé il significato di “Arms and the Boy”…‎

Let the boy try along this bayonet-blade
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/11/2011 - 15:52
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El desembarco

El desembarco
[2011]
Letra y música: León Gieco
Testo e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Album:El desembarco

Seis años después de Por favor, perdón y gracias, el creador de “Sólo le pido adiós” regresa con flamante material para principios de noviembre. A seis años del lanzamiento de Por favor, perdón y gracias (2005), León Gieco está de regreso con El desembarco, su nuevo y esperado álbum de estudio que verá la luz durante los primeros días de noviembre. Para esta grabación, Gieco contó con el apoyo de una banda de sesionistas internacionales, conformada por Jim Keltner (Crosby, Stills, Nash & Young, Simon & Garfunkel) en batería; Jimmy Johnson (James Taylor, Allan Holdsworth) en bajo; Dean Parks (Steely Dan, Madonna, Stevie Wonder, Michael Jackson) y Mark Goldenberg (Linda Ronstadt, Natalie Imbruglia, Chris Isaak, Willie Nelson, Peter Frampton) en guitarras y la talentosa... (continuer)
Están los que resisten y nunca se lamentan
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 21/11/2011 - 14:49
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La cançó del soldadet

La cançó del soldadet
(2011)
Album: "10 milles per veure una bona armadura"
dal sito ufficiale

Il titolo dell'album è una citazione da "Molto rumore per nulla" (Much Ado About Nothing) di Shakespeare:

"I have known when there was no music with him but the drum and the fife, and now had he rather hear the tabor and the pipe. I have known when he would have walked ten mile afoot to see a good armor, and now will he lie ten nights awake carving the fashion of a new doublet. He was wont to speak plain and to the purpose, like an honest man and a soldier, and now is he turned orthography; his words are a very fantastical banquet, just so many strange dishes"

"L'ho conosciuto che avrebbe fatto dieci miglia a piedi per vedere una bella armatura, ed ora starebbe dieci notti sveglio a tagliarsi una nuova foggia di giustacuore. Parlava chiaro e spiccio, da uomo onesto e da soldato, ed ora si è messo a parlare in punta di forchetta; le sue parole sono un banchetto fantastico, un piatto strano dopo l'altro."
Escolteu la cançó del soldadet
(continuer)
21/11/2011 - 14:24
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Inno della rivolta, o Inno del Molinari

Inno della rivolta, <i>o</i> Inno del Molinari
Chanson italienne – Inno della rivolta – Luigi Molinari – 1893

Écrit en 1893 par Luigi Molinari (Crema, 1866 - Milano, 1918), avocat, pédagogue libertaire et militant anarchiste.
Ce texte fut publié l'année suivante dans le journal anarchiste « La Favilla » de Mantoue comme poème sous le titre « Dies Irae ».

Luigi Molinari écrivit cet hymne au moment des désordres fomentés par les socialistes et les anarchistes en Lunigiana en solidarité avec les paysans et les ouvriers siciliens qui ces semaines-là subissaient els attaques des soldats envoyés par le gouvernement Crispi pour réprimer les Fasci dei Lavoratori (Faisceaux des Travailleurs), mouvement qui s'était progressivement renforcé au fur et à mesure que renforçait la crise financière du Royaume et les mesures ( l'augmentation des impôts, du prix du sel et de la taxe sur le blé), mises en place par le ministre de l'économie Tremonti –... (continuer)
HYMNE DE LA RÉVOLTE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/11/2011 - 21:24
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Stavo in bottega che lavoravo...

Stavo in bottega che lavoravo...
forse un reteggio della connotazione politica?? antimilitarista?
al funerale tic e tac
(continuer)
envoyé par cristina 14/11/2011 - 18:26
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La presa del potere

La presa del potere
La presa del potere dei tecnocrati italiani!
14/11/2011 - 16:22
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Ultimo discorso registrato

Ultimo discorso registrato
Secondo me è una critica ai radical-chic di sinistra. I ricchi contestatori 68ni.... quelli che sobillavano gli anni di piombo chiusi nel loro castello di ricchi figli di papà.
Maurizio Ferrero 13/11/2011 - 20:00
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Wallflower

Wallflower
nella versione aggiornata nel suo ultimo album new blood Peter ha raggiunto la perfezione! E' una esperienza meravigliosa!
(Sandro)
13/11/2011 - 18:20
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San Quentin

San Quentin
che signore.. geniale.
Luca 13/11/2011 - 12:33
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I Pity The Poor Immigrant

I Pity The Poor Immigrant
HO A CUORE LA SORTE DELL'EMIGRANTE
(continuer)
envoyé par Andrea Buriani 12/11/2011 - 14:33
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Je rame

Je rame
Versión castellana de Julia Escobar
da / de questa pagina / esta página
YO REMO
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 12/11/2011 - 11:37
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Hastayım yaşıyorum

Hastayım yaşıyorum
(dalla versione inglese)
11 novembre 2011
SONO MALATO, MA VIVO
(continuer)
12/11/2011 - 00:16
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Ho letto la traduzione di Vitti 'na crozza e tutto mi sta bene tranne che la traduzione di sangu ruttu, che, mi disse un siciliano, poteva anche voler dire inferno. Mario
11/11/2011 - 23:23
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Hastayım yaşıyorum

Hastayım yaşıyorum
I problemi testuali della canzone

Il famoso testo di Hastayım, yaşıyorum, pur così breve, presenta alcune varianti testuali. Il testo da noi riportato è quello in grafia turca completa (con indicazione delle vocali lunghe); una variante comune è la seguente:

Hastayım yaşıyorum , görünmez hayalimle
Belki bir gün , bir gün diye, beklerim ümidiyle
Çürüyor zavallı ruhum , aşkının hasretiyle
Belki bir gün , bir gün diye, beklerim ümidiyle

(si noti qui hayalimle "nella mia memoria" al posto di hayaliyle "nella memoria").

Il testo iscritto sulla tomba di Udi Hrant è invece così riportato:

Hastayım yaşıyorum , görünmez hayal ile
Belki bir gün , bir gün diye, beklerim ümidile
Çürüyor zavallı ruhum , aşkının hasretile
Belki bir gün , bir gün diye, beklerim ümidile

Le varianti, come si vede, derivano dalla grafia del suffisso -(i)le, che è assai fluttuante nel turco moderno.

Una parola... (continuer)
Riccardo Venturi 11/11/2011 - 21:43
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Chamamé a Cuba

Chamamé a Cuba
ciao fratelli. Voglio fare una correzione. Chamame è un ritmo che non è di origine africana, è una miscela di musica
Guarani e la musica che ha portato la migrazione da Germania e Italia (un walzer, schottis). Pertanto, suona la chitarra e la fisarmonica.
Africa non ha alcuna relazione con questo tipo di musica. correggere questo errore. abbracci di Argentina
Soldado chamame 11/11/2011 - 15:08
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Oncle Archibald

Oncle Archibald
ZIO ARCIBALDO
(continuer)
envoyé par Salvo 11/11/2011 - 11:20
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Abril

Abril
ABRIL
(continuer)
envoyé par Gustavo Sierra Fernández 11/11/2011 - 01:13
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Newén Peñi

Newén Peñi
malditos wincas de mierda!!!
10/11/2011 - 16:27
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Canto della Russia Bianca

Canto della Russia Bianca
Signori, anzichè "grande Signore" avrei scritto Grande Atamano.
Franco 10/11/2011 - 15:38
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Важно с девочками простились

Важно с девочками простились
Riccardo,

Je profite de ta remarque pour saluer l'amie Claire... qui, m'a-t-elle dit, a une terrible envie de faire connaître la chanson, la poésie russes contemporaines... en langue française.

Il ne restera plus qu'à transférer vers l'italien...

Cordial

Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. 10/11/2011 - 15:01
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Dal paese guasto. Partitura per un inizio

Dal paese guasto. Partitura per un inizio
Chanson italienne – Dal paese guasto. Partitura per un inizio – Marco Rovelli – 2011

Le jour de l'Unité de l'Italie, fut présenté à Milan le nouveau numéro de l'Ulisse, dédié au pays gâté ( corrompu, pourri). Je publie le poème que j'ai écrit pour l'occasion, comptant publier ensuite quand je l'aurai la version musicale.
De Nazione Indiana

Oh, mon ami Lucien l'âne, toi qui viens de Grèce et qui as connu la Grèce en des temps meilleurs, qui l'as vue sous le soleil affronter les Perses envahisseurs, qui l'as vue souffrir sous la domination ottomane, sous la domination allemande, sous la domination anglo-saxonne, sous celle de Metaxas, sous celle des colonels, et sous mille autres gouvernements, regarde, mon ami, comme à présent elle est torturée par les déments de la finance internationale et leurs sbires. Regarde, Lucien l'âne, brûler Athènes, dont on s'accorde à dire qu'elle fut un moment... (continuer)
DU PAYS CORROMPU. PARTITION POUR UN DÉBUT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/11/2011 - 14:21




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