L'estaca
BASCO (EUSKARA) [ Gorka Knörr / Xabier Lete, 1976] / [ Betagarri, 2001 ]
BASQUE (EUSKARA) [ Gorka Knörr / Xabier Lete, 1976] / [ Betagarri, 2001 ]
Nel 1976 Gorka Knörr, cantante basco ma nato a Tarragona da madre catalana, incide una versione de L'Estaca tradotta in basco da Xabier Lete, che ebbe poi modo di interpretare, accompagnato al piano dallo stesso Lluis Llach, in un concerto a San Juan de Luz. Il brano, che fa parte dell'album Txalaparta, è cronologicamente la seconda versione in assoluto de l'Estaca in una lingua diversa dal catalano.
Si intitola Agure zaharra, che in lingua basca è una curiosa tautologia in quanto agure significa già di per sé "uomo anziano" e zahar significa "vecchio". La versione, notevolmente fedele all'originale catalano, diviene immediatamente quella classica in euskara e viene ripresa da diversi altri artisti; nel 2000 viene incisa da Mardu Xarra (nell'album... (continuer)
BASQUE (EUSKARA) [ Gorka Knörr / Xabier Lete, 1976] / [ Betagarri, 2001 ]
Nel 1976 Gorka Knörr, cantante basco ma nato a Tarragona da madre catalana, incide una versione de L'Estaca tradotta in basco da Xabier Lete, che ebbe poi modo di interpretare, accompagnato al piano dallo stesso Lluis Llach, in un concerto a San Juan de Luz. Il brano, che fa parte dell'album Txalaparta, è cronologicamente la seconda versione in assoluto de l'Estaca in una lingua diversa dal catalano.
Si intitola Agure zaharra, che in lingua basca è una curiosa tautologia in quanto agure significa già di per sé "uomo anziano" e zahar significa "vecchio". La versione, notevolmente fedele all'originale catalano, diviene immediatamente quella classica in euskara e viene ripresa da diversi altri artisti; nel 2000 viene incisa da Mardu Xarra (nell'album... (continuer)
AGURE ZAHARRA
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22/11/2011 - 22:51
Il Libero
dal disco Contro (1993)
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Normalità, pazzia, devianza sono solo parole vuote, prive di senso. esiste l'ipocrisia di chi non accetta un diverso modo di essere...
Gli hanno tolto la patente con la scusa che
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envoyé par DoNQuijote82 22/11/2011 - 20:33
Io canto perché (Aspettando la giustizia)
1988
Ancora Nomadi
Ancora Nomadi
Perché non tema né sole né neve,
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envoyé par DonQuijote82 22/11/2011 - 20:02
Amore che prendi amore che dai
(2002)
Se è vero che adesso possiamo parlare
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envoyé par DoNQuijote82 22/11/2011 - 19:10
Väterchen Franz
Chanson allemande – VÄTERCHEN FRANZ – Franz Josef Degenhardt – 1967
« Dans cette chanson extraordinaire et très longue, il y a toute l'histoire de l'Allemagne d'après-guerre, jusqu'à l'explosion qui précède 1968. pour certains vers, « PETIT PÈRE FRANZ » est une des choses qui a le plus contribué à la révolte étudiante en Allemagne, qui fut même et surtout la révolte contre l'oubli que les Allemands avaient développé du nazisme et de sa folle guerre contre le monde. « PETIT PÈRE FRANZ », c'est-à-dire Franz Josef Degenhardt lui-même, chroniqueur aussi précis que considéré comme « intempérant »par ceux qui ne voulaient pas l'entendre, nous parle d'une Allemagne de marginaux et de la tentative de les réprimer, en refoulant définitivement une histoire et une culpabilité. 1968 a fait que cela n'a pu aboutir.
Wolf Biermann
« Dans cette chanson extraordinaire et très longue, il y a toute l'histoire de l'Allemagne d'après-guerre, jusqu'à l'explosion qui précède 1968. pour certains vers, « PETIT PÈRE FRANZ » est une des choses qui a le plus contribué à la révolte étudiante en Allemagne, qui fut même et surtout la révolte contre l'oubli que les Allemands avaient développé du nazisme et de sa folle guerre contre le monde. « PETIT PÈRE FRANZ », c'est-à-dire Franz Josef Degenhardt lui-même, chroniqueur aussi précis que considéré comme « intempérant »par ceux qui ne voulaient pas l'entendre, nous parle d'une Allemagne de marginaux et de la tentative de les réprimer, en refoulant définitivement une histoire et une culpabilité. 1968 a fait que cela n'a pu aboutir.
Wolf Biermann
PETIT PÈRE FRANZ
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envoyé par Marco Valdo M.I. 22/11/2011 - 18:19
La Matança del Porc
Sin embargo, tal vez hablando de otra cosa (tal vez del Portugal salazarista), o quizás expresando un deseo muy esperado, un hombre se anticipó un año a los acontecimientos: en su disco de 1974, Triat i garbellat, el genial Quico Pi de la Serra cantaba una canción metafórica que era bastante reconocida y que era de las más esperadas en sus conciertos: la matanza del cerdo…
LA MATANZA DEL CERDO
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22/11/2011 - 18:19
Artémis
da Tellus Folio, 25 novembre 2008
ARTEMIDE
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envoyé par Riccardo Venturi 22/11/2011 - 17:55
The Send-Off
[1918]
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).
Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.
Ma l’orrore non era finito.
Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continuer)
In "Wilfred Owen. The complete poems and fragments”, a cura di Jon Stallworthy, 1983.
Musica di Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino, dalla sua “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte (2004).
Dopo aver conosciuto gli orrori della Grande Guerra, Wilfred Owen – che era sopravvissuto all’esplosione di una granata di mortaio, che si era risvegliato tra i resti smembrati di un ufficiale suo amico, che poi era rimasto intrappolato per giorni in una trincea nemica… – trascorse qualche mese nell’ospedale Craiglockhart di Edimburgo per riprendersi dai traumi fisici e psicologici subìti. Lì Owen potè ritemprarsi, scrisse molto e fu felice di ricevere la visita di colui che egli considerava maestro ed ispiratore, il poeta Siegfried Sassoon.
Ma l’orrore non era finito.
Nel luglio del 1918 Owen tornò in servizio in... (continuer)
Down the close, darkening lanes they sang their way
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envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 14:47
Memory
[1918]
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima della fine della guerra…
Nella raccolta “Picture-Show” pubblicata nel 1919.
Musica di un tal DeGolier, misconosciuto musicista, risalente al 1940.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
“… Ma ora il mio cuore è triste
… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”
… e sono ricco di tutto ciò che ho perduto…”
Sul finire della guerra il tenente Siegfried Sassoon, combattendo sul fronte francese, fu gravemente ferito dal solito “fuoco amico”: uno dei tanti soldatini di cui lui aveva cantato gli sparò un colpo in testa scambiandolo per un tedesco. Tuttavia non ebbe serie conseguenze, se non quella di venir promosso a capitano. Peggio andò al suo amico ed ammiratore Wilfred Owen, che Sassoon aveva conosciuto di persona a Craiglockhart mentre Owen era lì ricoverato per i postumi di un trauma da esplosione: fu ucciso nei pressi di Joncourt, in Piccardia, solo una settimana prima della fine della guerra…
When I was young my heart and head were light,
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envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 12:04
Ex-Service
[1934]
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta intitolata “Vigils” del 1935.
Musica del compositore americano Leland C. Smith (1925-vivente?) da “Three Pacifist Songs” del 1951.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Poesia pubblicata sul settimanale The Spectator nel novembre del 1934 e poi inclusa nella raccolta intitolata “Vigils” del 1935.
Musica del compositore americano Leland C. Smith (1925-vivente?) da “Three Pacifist Songs” del 1951.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.
Derision from the dead
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envoyé par Bartleby 22/11/2011 - 11:07
Éste y aquél
Ho cercato di rispettare la rima.
"Questi e quegli"
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envoyé par Anonimo 22/11/2011 - 00:35
Che gran confusione
dall'album "Canzoni con il naso lungo" (1992)
Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Testo di Massimo Bubola
Musica di Cristiano De André e Massimo Bubola
Chiusi nelle piazze chiusi dentro il tempio
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(continuer)
21/11/2011 - 23:55
Inno del primo maggio
... il popolo l'autore non ricopia
sfronda la melodia e se n'appropria
Canzoniere Internazionale - Gli anarchici 1864-1969
1973 Cetra Folk
Scusatemi nun vo' sembrare stucco
ma di quest'inno in rete han fatto scempio
con qui' ricalco esatto d'i' Nabucco
che nun pol'esser preso per esempio.
I' popol canta liscio e senza trucco
e a riparare a i' torto adesso adempio
perché, pe' icché ne so, quest'incisione
fedele l'è alla popolar versione.
A mi' giudizio, su Youtube, oltre a questa, ci sono due versioni, che meritano di essere ascoltate, degne dell'appellativo "popolare":
a) quella eseguita dal coro di Sant'Ilario:
b) e quella di A Band:
sfronda la melodia e se n'appropria
Canzoniere Internazionale - Gli anarchici 1864-1969
1973 Cetra Folk
Scusatemi nun vo' sembrare stucco
ma di quest'inno in rete han fatto scempio
con qui' ricalco esatto d'i' Nabucco
che nun pol'esser preso per esempio.
I' popol canta liscio e senza trucco
e a riparare a i' torto adesso adempio
perché, pe' icché ne so, quest'incisione
fedele l'è alla popolar versione.
A mi' giudizio, su Youtube, oltre a questa, ci sono due versioni, che meritano di essere ascoltate, degne dell'appellativo "popolare":
a) quella eseguita dal coro di Sant'Ilario:
b) e quella di A Band:
Giovanni Bartolomei da Prato 21/11/2011 - 23:32
Confusione totale
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
feat. Valerio Jovine
feat. Valerio Jovine
Nella mia povera, ma intensa vita ho visto cose che
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/11/2011 - 20:39
The Ghost Of Tom Joad
IL FANTASMA DI TOM JOAD
(continuer)
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 21/11/2011 - 17:32
Holocaust Cantata: Songs From the Camps
[1999]
Cantata per coro misto (S.A.T.B), pianoforte e violoncello
Testi di canti e letture tratti in gran parte dall’archivio musicale “Aleksander Kulisiewicz” dell’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington, tradotti in inglese a cura di Marcin Zmudzki e Denny Clark. [Riporto solo le parti cantate perché non ho trovato le parti recitate complete, ndr]
Cantata per coro misto (S.A.T.B), pianoforte e violoncello
Testi di canti e letture tratti in gran parte dall’archivio musicale “Aleksander Kulisiewicz” dell’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington, tradotti in inglese a cura di Marcin Zmudzki e Denny Clark. [Riporto solo le parti cantate perché non ho trovato le parti recitate complete, ndr]
1. The Prisoner Rises
(continuer)
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envoyé par Bartleby 21/11/2011 - 13:36
Parcours:
Camps d'extermination
Il fiore nero
Canzone bellissima!! Solo i cannoni e tutte le armi sono nere, mai i fiori.
C'era pure quell'altra di Gigliola cinquetti che diceva: Una rosa di sera non diventa mai nera..
C'era pure quell'altra di Gigliola cinquetti che diceva: Una rosa di sera non diventa mai nera..
Cinzia 21/11/2011 - 13:32
Intolleranza 1960
[1960-61]
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino
Musiche di Luigi Nono.
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia
Intolleranza 60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.
Testi tratti dalle seguenti opere:
- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, Grafica 1960;
- Paul Éluard, Liberté, in Choix de Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, Einaudi 1955, pp.290-295)];
- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (continuer)
Azione scenica in due parti per coro ed orchestra.
Libretto a cura di Angelo Maria Ripellino
Musiche di Luigi Nono.
Prima esecuzione assoluta: Venezia, Teatro La Fenice 13.04.1961 (XXIV Festival Internazionale di Musica Contemporanea, La Biennale di Venezia).
Testo trovato sul sito del Teatro La Fenice di Venezia
Intolleranza 60, nell’esecuzione di Bernhard Kontarsky con l’orchestra dello Staatstheater di Stoccarda.
Testi tratti dalle seguenti opere:
- Angelo Maria Ripellino, Non un giorno ma adesso, Roma, Grafica 1960;
- Paul Éluard, Liberté, in Choix de Poemes, Paris, Gallimard 1951 [La selezione del testo è avvenuta sull’edizione francese e in seguito sulla traduzione italiana a cura di Franco Fortini (La libertà, Torino, Einaudi 1955, pp.290-295)];
- Vladimir Majakovskij, Opere, a cura di Ignazio Ambrogio (traduzioni di I. Ambrogio, B. Carnevali,... (continuer)
(continuer)
Tempo Primo
(continuer)
envoyé par Bartleby 21/11/2011 - 10:25
Tα στρατιωτάκια
Bella pescata, Riccardo. L'autore del testo, Fo(n)das Ladis è lo stesso delle "Lettere dalla Germania" musicate da Theodorakis, che già stanno qui.
Questo significa che tutto è tranne che una "canzoncina". E' un autentico atto di corruzione dell'infanzia greca, che si vuole snervare e smidollare fin dalla culla perché porga il collo all'idra comunista...A proposito, ho appena ricevuto l'approvazione, in commovente stile terzinternazionale, del padre di Babis, Thanassis, già maestro elementare e antico andartis con pena di morte commutata in extremis, per un mia fola in greco sulla situazione attuale del suo paese. Non posso fare a meno di trascriverla, a onore di questa pagina (...e mio):
Χαιρετώ το φίλο και θερμό φιλέλληνα ΠΙΕΡΟ.
Γνωρίζεις την Ελληνική γλώσσα καλύτερα από πολλούς διαβασμένους 'Ελληνες.
Το σκωπτικό σου (πειρακτικό) ποίημα αποδίδει πλήρως τη σημερινή κατάσταση της Ελλάδος... (continuer)
Questo significa che tutto è tranne che una "canzoncina". E' un autentico atto di corruzione dell'infanzia greca, che si vuole snervare e smidollare fin dalla culla perché porga il collo all'idra comunista...A proposito, ho appena ricevuto l'approvazione, in commovente stile terzinternazionale, del padre di Babis, Thanassis, già maestro elementare e antico andartis con pena di morte commutata in extremis, per un mia fola in greco sulla situazione attuale del suo paese. Non posso fare a meno di trascriverla, a onore di questa pagina (...e mio):
Χαιρετώ το φίλο και θερμό φιλέλληνα ΠΙΕΡΟ.
Γνωρίζεις την Ελληνική γλώσσα καλύτερα από πολλούς διαβασμένους 'Ελληνες.
Το σκωπτικό σου (πειρακτικό) ποίημα αποδίδει πλήρως τη σημερινή κατάσταση της Ελλάδος... (continuer)
Gian Piero Testa 21/11/2011 - 00:46
Tri Yann: Madeleine Bernard
La Pavana III di Luis de Milán eseguita dal m. Boris Björn Bagger:
Riccardo Venturi 21/11/2011 - 00:30
Promontory [Theme From the Motion Picture The Last Of The Mohicans]
"A medieval true love story"...la storia d'amore tra John of Gaunt e Katherine Swynford con immagini tratte dal "Signore degli Anelli" e il tema "Promentory" (o Promontory, boh). Insomma, un clamoroso pateracchio di quelli a regola d'arte! :-) A un certo punto c'è anche Saruman: l'incontro tra lui e l'ultimo dei Mohicani sarebbe da non perdere...
(video sparito)
(video sparito)
Riccardo Venturi 20/11/2011 - 23:39
Danse Allemande
à partir de la version italienne de Riccardo Venturi
Chanson allemande – Danse allemande – Franz-Josef Degenhardt – 1973
Quelques éléments relatifs à cette chanson, si tu permets, mon ami Lucien l'âne, car je vois que tu te poses des questions quant au sens à donner à cette remarquable poésie à chanter...
Je permets, je permets, car, en effet, dit Lucien l'âne en mettant ses oreilles à la verticale – l'une, la droite, courbée vers la droite ; l'autre, la gauche, courbée vers la gauche, de sorte à exprimer ainsi les deux points d'interrogation qui ponctuent sa double demande - il y a au moins deux questions que je me pose, sans compter la troisième qui serait bien la première... Qui chante ?, qui est le « narrateur » ? Pourquoi la Porte du Holstein et pourquoi Lübeck ?
Le narrateur est tout simplement l'auteur de la chanson et le chanteur : Franz-Josef Degenhardt. Et cette simple indication... (continuer)
Chanson allemande – Danse allemande – Franz-Josef Degenhardt – 1973
Quelques éléments relatifs à cette chanson, si tu permets, mon ami Lucien l'âne, car je vois que tu te poses des questions quant au sens à donner à cette remarquable poésie à chanter...
Je permets, je permets, car, en effet, dit Lucien l'âne en mettant ses oreilles à la verticale – l'une, la droite, courbée vers la droite ; l'autre, la gauche, courbée vers la gauche, de sorte à exprimer ainsi les deux points d'interrogation qui ponctuent sa double demande - il y a au moins deux questions que je me pose, sans compter la troisième qui serait bien la première... Qui chante ?, qui est le « narrateur » ? Pourquoi la Porte du Holstein et pourquoi Lübeck ?
Le narrateur est tout simplement l'auteur de la chanson et le chanteur : Franz-Josef Degenhardt. Et cette simple indication... (continuer)
DANSE ALLEMANDE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/11/2011 - 20:15
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Testo e musica di Víctor Jara
Letra y música de Víctor Jara
Lyrics and music by Víctor Jara
Altri interpreti
Otra interpretación
Also performed by
Inti Illimani
Chile Resistencia, 1976
Non dirò molto. Questa famosa e incredibile canzone di Víctor Jara è del 1967, e parla della vita e dei giochi di un bambino di una delle enormi baraccopoli di Santiago del Cile, le poblaciones che esistevano prima di Allende, perdurarono sotto Allende e furono ancora più impoverite e represse da Pinochet e dai "Chicago Boys". Ma parla di tutte le baraccopoli, di tutte le smisurate periferie delle metropoli, delle favelas, degli slums di Bombay, di Manila, del Cairo, di Lagos, di Città del Messico di ovunque e di qualsiasi tempo. Si hay niños como Luchín..., e ce ne sono a milioni. Ora come prima. Ora più di prima. Basta uscire fuori e guardarsi attorno. Di bambini come Luchín ce ne possono... (continuer)