Beh Riccardo queste lingue neolatine più o meno son semplici, ma in realtà in catalano non so dire due parole e ad ascoltarlo parlato un po' veloce non capisco niente :) In questo caso poi c'era anche la versione spagnola ad aiutarmi...
... il popolo l'autore non ricopia
sfronda la melodia e se n'appropria
Canzoniere Internazionale - Gli anarchici 1864-1969
1973 Cetra Folk
Scusatemi nun vo' sembrare stucco
ma di quest'inno in rete han fatto scempio
con qui' ricalco esatto d'i' Nabucco
che nun pol'esser preso per esempio.
I' popol canta liscio e senza trucco
e a riparare a i' torto adesso adempio
perché, pe' icché ne so, quest'incisione
fedele l'è alla popolar versione.
A mi' giudizio, su Youtube, oltre a questa, ci sono due versioni, che meritano di essere ascoltate, degne dell'appellativo "popolare":
Sì, Gian Piero, stiamo parlando proprio della stessa opera; ero io che, ieri sera, mi ero sbagliato "spostando" arbitrariamente l'Ινστιτούτο da Salonicco a Atene. Comunque sia non vorrei dirti, ma se un giorno ti deciderai a venire a Firenze te le faccio vedere io le opere allettanti per mattacchioni: a casa mia. L'hai mai vista ad esempio la Grammaire du grec moderne di Hubert Pernot, edizione originale del 1921? Io cellò, trovata su una bancarella vicino alla stazione di Lille-Flandres. O The Modern Greek Language di Peter Mackridge, edito da Oxford nel 1982: un'opera che, letteralmente, oltre a descriverlo nelle sue minuzie veramente racconta il greco moderno come se fosse un romanzo (e la sua storia lo è, un romanzo, a mio avviso). Questo è un libro che devi avere, assolutamente; 'un c'è cristi!
Riccardo Venturi 21/11/2011 - 12:03
Verrò prima o poi a vedere la tua Wunderkammer (si scrive così?). Però io ho un ΛΕΞΙΚΟΝ ΕΛΛΗΝΟ-ΓΑΛΛΙΚΟΝ ΤΗΣ ΤΣΕΠΗΣ DI Κ.Α. ΧΑΡΑΚΤΙΔΗΣ, ΕΚΔΟΤΙΚΟΣ ΟΙΚΟΣ "ΑΣΤΗΡ" ΑΛ. Ε. ΠΑΠΑΔΗΜΙΤΡΙΟΥ, ΛΙΚΟΘΡΓΟΥ, 10 - ΑΘΗΝΑΙ, 1957: un tascabile utilissimo, che quando viaggio metto in valigia con il rasoio da barba. Ha una lingua semi katharévousa, che mi consente un certo bon ton in determinate circostanze, come ad esempio quella di scrivere tra poco all' Ινστιτούτο per vedere di farmi mandare il lessicone definitivo. Fu molto più facile procurarmi il tascabile, trovato a far niente a casa della mia amica Maria, che lavorava a Grenoble: lo vidi, me lo misi in tasca (non per niente è un tascabile) e il giorno dopo le confessai il furto.
Scusate se mi inserisco, sicuramente vi è già noto, ma volevo segnalare, a beneficio di tutti i "mattacchioni" del neogreco, anche questo sito che consente la consultazione in linea (on line) : greek-language.gr
Inoltre vorrei segnalare, finalmente, la traduzione di Zorba il greco direttamente dal testo originale in greco di Kazantzakis, ultima fatica di Mr. Nicola Crocetti, dell'omonima casa editrice.
Canzone bellissima!! Solo i cannoni e tutte le armi sono nere, mai i fiori.
C'era pure quell'altra di Gigliola cinquetti che diceva: Una rosa di sera non diventa mai nera..