Vorrei porre l'attenzione su questa canzone di Alessio Lega, una delle maggiori espressioni della canzone d'autore italiana di questo ultimo periodo. E non soltanto questo. Non soltanto questo. Davvero sono lieto che questo sito possa finalmente ospitarla, dopo averla ascoltata più di una volta dall'autore.
Tradurre qualsiasi cosa di César Vallejo in una qualsiasi lingua, persino la propria, ha il sapore della pazzia. Cercando una traduzione italiana in rete dell'Epístola a los transeúntes mi ha risposto una specie di sberleffo elettronico. Allora mi son detto che bisognava farsi coraggio e provarci; spero che il risultato non sia indecente e che serva a fare seppur minimamente apprezzare l'intricatezza abissale della poetica vallejana. Si tratta comunque, probabilmente, della prima traduzione italiana di questa poesia che appaia in assoluto in rete. [RV]
Salve!
Sono un insegnante e vorrei riprodurre questa canzone in una dispensa (da distribuire come fotocopia senza fini di lucro e per scopi educativi). Sapete chi sono gli autori e quindi a chi bisogna chiedere i diritti di riproduzione?
Grazie mille per l´ottimo servizio che fate!
Cordialmente, Maurizio
Maurizio 19/11/2011 - 17:51
Maurizio, cos'è una circolare della Gelmini che vi chiede di insegnare questo genere di canzoni? guarda che ora è arrivato il consigliere di amministrazione di Telecom, puoi soprassedere... Se vuoi affrontare il tema della rivolta antisovietica ungherese perché non proponi invece ai tuoi alunni Egy mondat a zsarnokságról?
essì, ora più che mai aspettiamo nuove traduzioni... toccherà pur se con colpevole ritardo, parlarne su A.
Baci. Alessio
Alessio Lega 19/11/2011 - 16:42
Stai pur sicuro Alessio che una volta ultimate quelle che ancora mancano, ne metterò di nuove! Com'è andata la "nohavicata" tra Sanremo e Milano? Un saluto e un abbraccio dal sottoscritto e da tutto il sito!
Debí de haberlo dicho en la entrada original; este poema celebraba el triunfo de los procesados en "el Proceso de Burgos", de ahí el título en el disco de Imanol.
Questa è invece la versione che canta il Coro Bajolese di Bajo Dora, frazione di Borgofranco d'Ivrea (TO). Il coro è diretto, dalla sua fondazione, da Amerigo Vigliermo, uno dei più grandi ricercatori ed etnomusicologi del Nord Italia, che dagli anni 60 s'impegna a salvare e riproporre l'immenso repertorio popolare delle valli del Canavese (e non solo).
Il testo non è molto diverso dalla versione di Camogli; non so a livello di melodia...
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
18 novembre / 18 Νοέμβρη 2011
ΚΩΠΗΛΑΤΩ (continuer)
19/11/2011 - 00:48
Un tempo, per tradurre un testo del genere non dico in greco ma dalla lingua originale in italiano, mi ci sarebbero voluti parecchi bicchierini di roba forte. Ora non posso più, nelle mie notti. I bicchierini sono diventati la notte stessa, ma deve funzionare lo stesso. Quando mi sono ritrovato davanti a queste parole di Henri Michaux, ho capito immediatamente chi le sta pronunciando davvero; e, allora, l'altra lingua diventa come un segnale di ricezione corretta. Scorre. E ho capito anche alla perfezione come mai Diamanda Galás la abbia voluta inserire tra le “canzoni dell'esilio”; questo è l'esilio supremo, da se stessi e dalla realtà, verso il quale si è spinti sovente. Hanno detto che le poesie di Michaux sono messaggi dallo spazio profondo; lo considero vero. Dall'oscurità più nera dello spazio più sconfinato, che siamo noi. Ho un enorme rispetto per la scienza e in particolare per l'astronomia,... (continuer)
tanta polemica per questa foto... a me sembra un messaggio positivo, l'amore sopra ogni diversità, una sorta di Orazi e Curiazi al contrario le religioni vanno allo scontro di civiltà e 2 loro autorevoli rapresentanti fanno la pace.