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Avant le 2011-11-17

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La mosca cojonera

La mosca cojonera
Album "Planeta Eskoria" (2000)
Quien es ese que siempre de blanco va?
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 17/11/2011 - 21:12
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Vande Mataram

Pallavi Mishra
( Lyrics From : Lyricspassion.blogspot.com )


Lettera di Gandhi a Hitler

Caro amico,
se vi chiamo amico, non è per formalismo. Io non ho nemici. Il lavoro della mia vita da più di trentacinque anni è stato quello di assicurarmi l’amicizia di tutta l’umanità, senza distinzione di razza, di colore o di credo. Spero che avrete il tempo e la voglia di sapere come una parte importante dell’umanità che vive sotto l’influenza di questa dottrina di amicizia universale considera le vostre azioni. Non dubitiamo della vostra bravura e dell’amore che nutrite per la vostra patria e non crediamo che siate il mostro descritto dai vostri avversari. Ma i vostri scritti e le vostre dichiarazioni, come quelli dei vostri amici e ammiratori, non permettono di dubitare che molti dei vostri atti siano mostruosi e che attentino alla dignità umana, soprattutto nel giudizio di chi, come me, crede all’amicizia... (continuer)
Ant Tah Hinsa Ke Himayati Rahe Jo Unka Mulk Barbad Hua
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 17/11/2011 - 18:02

Δικτατορία

Δικτατορία
Diktatoría
Στίχοι: Λάκης Λαζόπουλος
Μουσική: Θάνος Μικρούτσικος
Πρώτη εκτέλεση: Δημήτρης Μητροπάνος & Λάκης Λαζόπουλος & Θάνος Μικρούτσικος ( Τερτσέτο )

Testo: Lakis Lazopoulos
Musica: Thanos Mikroutsikos
Primi interpreti: Dimitris Mitropanos / Lakis Lazopoulos / Thanos Mikroutsikos ( Terzetto )

Lyrics: Lakis Lazopoulos
Music: Thanos Mikroutsikos
First performed by: Dimitris Mitropanos / Lakis Lazopoulos / Thanos Mikroutsikos ( Terzetto )

Album: Ψάξε στ'΄όνειρό μας (1997)
("Cerca nel nostro sogno"
"Look into our dream")

Dunque, riassumiamo: questa canzone parla di una dittatura che c'era trent'anni prima e che è stata sostituita dalla dittatura della televisione. Perlomeno, trent'anni prima, la televisione era assieme alla dittatura, la aiutava, durante i colpi di stato una delle prime cose che facevano era occupare la TV; ora non ce n'è bisogno. E' anzi la TV che occupa... (continuer)
Απ' τη δικτατορία του προφανούς
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi / Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ 17/11/2011 - 17:19
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O madre mia (La gerra turko-bulgara)

anonyme
O madre mia (La gerra turko-bulgara)
Ca. 1912/3?
Canzone popolare in giudeo-spagnolo
A folksong in Judaeo-Spanish

La dormita del gatto di ieri sera pare aver prodotto risultati impensabili. Nel medesimo documento Google da dove è stata ripresa la versione completa di Axérico de quinze anios si trova infatti questo componimento in giudeo-spagnolo che riporta dritto alla prima Guerra balcanica del 1912-13 e dove è nominata la battaglia di Lule Burgas che si svolse da 28 ottobre al 3 novembre 1912 e che vide la rovinosa sconfitta degli ottomani. Il componimento popolare in giudeo-spagnolo, tra l'altro, sembra parteggiare decisamente per gli ottomani e la cosa è comprensibile: sotto l'Impero Ottomano gli ebrei scacciati dalla Spagna nel 1492 avevano trovato buona accoglienza e avevano potuto prosperare, mentre negli stati della “Lega Balcanica” (tra i quali la Bulgaria) serpeggiava un diffuso antisemitismo. Nella canzone è presente un'imprecisione storica: le truppe ottomane erano infatti comandate da Abdullah Pascià, e non da Enver Pascià come invece si legge. [RV]
O madre mia
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/11/2011 - 15:40
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Different Trains

Different Trains
‎[1988]‎
Tre movimenti per quartetto d’archi e nastro magnetico.‎



(copertina del disco in cui il brano è interpretato dal The Smith Quartet.‎)

Reich, nato nel 1936 a New York da padre di fede ebraica, quando era bambino, e mentre in Europa ‎divampavano guerre ed Olocausto, fu sballottato per diverso tempo tra New York e California a ‎causa del divorzio dei suoi genitori. Molti anni dopo, quando già era acclamato come uno dei padri ‎della musica minimale, a Reich capitò di riflettere sul fatto che i viaggi in treno coast to coast che ‎gli erano toccati nell’infanzia, per quanto frequenti e faticosi (un vero incubo nella sua memoria), ‎erano nulla al confronto delle tradotte verso i campi di concentramento e sterminio su cui furono ‎stipati tanti bambini come lui, ebrei d’Europa, durante la seconda guerra mondiale: “Different ‎Trains”.‎
Il testo è costituito da interviste che Reich fece... (continuer)
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/11/2011 - 14:59
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Und es sind die finstern Zeiten

Und es sind die finstern Zeiten
‎[193?]‎
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Interpretata anche da Udo Lindenberg

Non son stato buono a trovare in che anno preciso Brecht scrisse questa poesia poi musicata da ‎Eisler, ma la commistione fra paura e speranza me la fanno collocare proprio a ridosso della presa ‎di potere nazista, nel 1933.‎
Und es sind die finstern Zeiten
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/11/2011 - 10:58
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Haben Sie Gehort Das Deutsche Band?‎

Haben Sie Gehort Das Deutsche Band?‎
‎[2001]‎
Testo e musica di Mel Brooks.‎

‎“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi ‎Party!”‎

Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte ‎‎(sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.‎
‎“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia ‎uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 ‎‎– sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The ‎Producers – Una gaia commedia neonazista”.‎



Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa ‎in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande ‎spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (continuer)
Haben sie gehort das Deutsche Band
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/11/2011 - 09:59
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Springtime for Hitler

Springtime for Hitler
‎[2001]‎
Testo e musica di Mel Brooks.‎

‎“Don't be stupid, be a smarty! Come and join the Nazi ‎Party!”‎

Dal mitico musical “The Producers”, diretto da Susan Stroman ma scritto in ogni sua parte ‎‎(sceneggiatura e canzoni, nei testi e nella musiche) dall’inossibabile Mel Brooks.‎
‎“The Producers”, basato sul plot dell’omonimo film del 1968 – altra perla di Brooks - che in Italia ‎uscì con il titolo di “Per favore, non toccate le vecchiette”, fu a sua volta portato al cinema nel 2005 ‎‎– sempre dal duo Stroman/Brooks – e da noi il titolo originario venne al solito modificato in “The ‎Producers – Una gaia commedia neonazista”.‎



Un produttore teatrale sull’orlo del fallimento viene convinto dal suo ragioniere che solo una truffa ‎in grande stile lo potrà mettere al riparo dalla completa rovina. Piuttosto che mettere su un grande ‎spettacolo sarà meglio invece organizzare un “grande fiasco”.... (continuer)
Germany was having trouble
(continuer)
envoyé par Bartleby 17/11/2011 - 08:37
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אשריקו די קואינזי אנייוס (Axérico de quinze anios)

[Ca. XIV secolo]
[Ca. 14th century]
Canzone popolare della tradizione sefardita judezma (giudeo-spagnola)
A folksong from the Sefardite (sefaradi, Judaeo-Spanish) tradition

Nasce tutto guardando il gatto che dorme nella cesta. Mi viene, ovviamente, da guardare El me gatt dove, semidimenticata, giace l'osservazione di tale Giovanna che ha creduto di riconoscere la melodia della “prima canzone animalista militante” di Ivan Della Mea in quella di un'antichissima canzone popolare sefardita (giudeo-spagnola): Axérico de quinze anios. Poiché in questo sito gli interventi sono tutti datati, va detto che era il 15 maggio 2009. A distanza di due anni e mezzo, riascoltando tutto quanto, ho come una vaga impressione che l'antica melodia sefardita non c'entri proprio un bel nulla (a riprova, si provi a cantarci sopra El me gatt: metricamente non torna niente); però non sono un musicologo, e non si... (continuer)
אשריקו די קואינזי אנייוס
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/11/2011 - 00:25

Kurze Haare, große Ohren

anonyme
Kurze Haare, große Ohren
[fine anni 30, inizio 40]
Testo trovato su German Swing Youth‎
Sulla melodia della canzone americana "Organ Grinder's Swin", scritta da Will Hudson su testi di Mitchell Parish e Irving Mills e portata al successo nel 1936 da Ella Fitzgerald con la Count Basie Orchestra.



Ancora una canzoncina con cui i Swing Kinder si facevano beffe della Hitlerjugend, "taglio a spazzola e orecchie a sventola"...
Sul movimento musicale giovanile antinazista della Swingjugend si veda l'introduzione a Nazis on My Radio e pure Der Boy, das Girl, sie lieben Hot e Bergedorf ist kein Zuchthaus.
Kurze Haare, große Ohren,
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/11/2011 - 21:42
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Xileko langileria

Xileko langileria
Poema de Daniel Landart (1975)
Música: Mixel Ducau (1977)

Aquí sostenemos que la solidaridad no tiene fronteras ni lenguajes, como es éste el caso. En 1975, el poeta vasco Daniel Landart escribía este poema en el que explica lo que ocurrió en Chile en 1973: las causas que desencadenaron el golpe de Estado que dio lugar al sangriento régimen del general Augusto Pinochet (que el Diablo lo tenga en su seno). Chile era un país con grandes diferencias sociales, no ciertamente de los más miserables (comparado, por ejemplo, con Bolivia); en 1970, la coalición de partidos de izquierda (tanto revolucionarios como socialdemócratas) Unidad Popular, liderado por Salvador Allende, gana las elecciones y se propone la realización de profundas reformas sociales. Esto molestó no sólo a a las clases altas chilenas, sino que también inquietó al gobierno de Estados Unidos, presidido por Richard Nixon y con... (continuer)
Ximixta baten pare
(continuer)
16/11/2011 - 21:19

Bergedorf ist kein Zuchthaus

anonyme
Bergedorf ist kein Zuchthaus
[1941/42?]‎

Testo trovato su German Swing Youth‎
Sulla melodia di "Panama Rag", un noto standard jazz (Dixieland o New Orleans o Hot Jazz, che dir di voglia) risalente al 1912.



Un' altra "allegra" canzoncina che racconta della brutta avventura capitata a molti giovani tedeschi "degenerati" che non sopportavano le camicie brune, che a Wagner preferivano Duke Ellington e che alla Hitlerjugend avevano sostituito la Swingjugend, la spensierata "gioventù dello Swing" che provò a combattere il regime al grido di "Swing Heil!" e a colpi di jazz e ragtime.
Andò loro molto male: soprattutto tra il 1941 ed il 1942 a centinaia finirono nelle prigioni di Moringen, in Bassa Sassonia, o di Bergedorf-Neuengamme, ad Amburgo, dove furono torturati e abusati e dove alcuni di loro trovarono pure la morte.

A proposito del movimento giovanile antinazista Swingjugend si vedano anche le canzoni Nazis on My Radio e Der Boy, das Girl, sie lieben Hot.
Bergedorf ist kein Zuchthaus, kein Sing-Sing,
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/11/2011 - 18:56

Der Boy, das Girl, sie lieben Hot

anonyme
Der Boy, das Girl, sie lieben Hot
‎[Tra la fine degli anni 30 ed il 1941]‎

Testo trovato su German Swing Youth‎

Quello che segue è il testo di una canzoncina swing contenuto su di un volantino che fu diffuso ‎nelle scuole superiori del Winterhude, un quartiere di Amburgo, dai giovani tedeschi che si ‎riconoscevano nel movimento musicale spontaneo antinazista della Swingjugend.‎
Si veda al proposito l’introduzione alla canzone Nazis on My Radio.‎



Al suo avvento il nazismo bandì tutte le forme d’arte e di espressione considerate non allineate alle ‎tradizioni culturali germaniche e ai valori e all’estetica del regime. All’“entartete Kunst”, l’arte ‎degenerata, fu dedicata persino una grande mostra inaugurata da Goebbles in persona a Monaco nel ‎‎1937, e non certo per celebrarla ma per demonizzarla ed archiviarla una volta per tutte.‎
Pure la musica jazz e swing, che dominava incontrastata le notti spensierate della... (continuer)
Der Boy, das Girl, sie lieben Hot
(continuer)
envoyé par Bartleby 16/11/2011 - 14:26
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Re-Gaining Unconsciousness

Re-Gaining Unconsciousness
Altra canzone ispirata al poema di Martin Niemöller Yellow Triangle
First they put away the dealers,
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/11/2011 - 13:08

Yellow Triangle

Yellow Triangle
testo ispirato a Yellow Triangle
When they came for the Jews and the blacks, I turned away
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/11/2011 - 13:05
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Yellow Triangle

Yellow Triangle
Martin Niemoeller's poem inscribed on a stone in New England Holocaust Memorial
The version inscribed at the New England Holocaust Memorial in Boston, Massachusetts reads:

http://hi.baidu.com/sjpkv/blog/item/62...
(按:试译如下
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 16/11/2011 - 13:04
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Für Mikis Theodorakis

Für Mikis Theodorakis
16 novembre 2011
PER MIKIS THEODORAKIS
(continuer)
16/11/2011 - 11:45
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Angelita di Anzio

Angelita di Anzio
cosa dire di questa canzone che esalta un pezzo di storia del nostro paese in guerra, con questa canzone di poche e semplici parole ,fiumi di lacrime sono scorse nelle nostre guance lasciandoci un nodo in gola...che ancora non si è asciugato al pensiero di altre Angelite che ci sono nel mondo...altre storie altre canzoni altre lacrime
michele
siviero michele 16/11/2011 - 00:59
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
SPAGNOLO / SPANISH [1]

La versione (letterale) spagnola ripresa dal blog Zapaterías rimadas. In un commento di oltre un anno fa, ci era stato chiesto se esistesse una versione spagnola della canzone, ed eccola qua; certo, è sempre un avvenimento degno di nota aggiungere una traduzione a una "CCG Fondamentale". L'autore della traduzione, ovvero il blogger, si fa chiamare Monsieur de Sans-Foy.

The (literal) Spanish translation as reproduced from the Zapaterías rimadas weblog. In a commentary of over 1 year ago, we were asked if there is any Spanish version of the song: here it is. Rather obviously, including a translation of a "Basic AWS" is always noteworthy. The author of the translation, i.e. the blogger, goes under the name of Monsieur de Sans-Foy [CCG/AWS Staff]
LOS VERDES CAMPOS DE FRANCIA
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 16/11/2011 - 00:15
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Έπεσε η κυβέρνηση

Έπεσε η κυβέρνηση
Dal magnatc al tecnocratc... Bell'affare che abbiamo fatc
Alberto 15/11/2011 - 19:27
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Il cavaliere senza morte

Il cavaliere senza morte
Version française – LE CHEVALIER SANS MORT – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne (Comasque) – Il Cavaliere senza Morte - Davide Van De Sfroos – 2008

Extrait de l'entrevue de Davide Van De Sfroos sur musicalnews

Dans « LE CHEVALIER SANS MORT », on énonce la liste des mythologies guerrières, de la violence qui connote le héros à l'idéologie de la Guerre Sainte ; combien existe-t-il encore de Chevaliers sans mort ?

Davide Van De Sfroos : Chacun d'entre nous quand il est victime ou bourreau ou spectateur de la poursuite de la guerre est comme le Chevalier de la chanson qui passe à travers les époques et est contraint de voir les temps changer, mais jamais l'idée de la guerre elle-même. Il semble dire «  Combien voulons-nous que cela continue encore ? »

Regarde donc, Lucien l'âne mon ami, ce Chevalier endormi – pour une fois, ce n'est pas une princesse nubile qui sommeille depuis cent... (continuer)
LE CHEVALIER SANS MORT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/11/2011 - 16:09
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Cantare a memoria

Cantare a memoria
Album: "Musica Moderna" (2008)
Venite qui,
(continuer)
14/11/2011 - 22:26
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Pagherete caro

Pagherete caro
Album: "Corto circuito" (1998)
Il simbolo italiano è la bandiera
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 14/11/2011 - 22:04
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Inno della rivolta, o Inno del Molinari

Inno della rivolta, <i>o</i> Inno del Molinari
Chanson italienne – Inno della rivolta – Luigi Molinari – 1893

Écrit en 1893 par Luigi Molinari (Crema, 1866 - Milano, 1918), avocat, pédagogue libertaire et militant anarchiste.
Ce texte fut publié l'année suivante dans le journal anarchiste « La Favilla » de Mantoue comme poème sous le titre « Dies Irae ».

Luigi Molinari écrivit cet hymne au moment des désordres fomentés par les socialistes et les anarchistes en Lunigiana en solidarité avec les paysans et les ouvriers siciliens qui ces semaines-là subissaient els attaques des soldats envoyés par le gouvernement Crispi pour réprimer les Fasci dei Lavoratori (Faisceaux des Travailleurs), mouvement qui s'était progressivement renforcé au fur et à mesure que renforçait la crise financière du Royaume et les mesures ( l'augmentation des impôts, du prix du sel et de la taxe sur le blé), mises en place par le ministre de l'économie Tremonti –... (continuer)
HYMNE DE LA RÉVOLTE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/11/2011 - 21:24
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Cuore nero

Cuore nero
Con la partecipazione di 99 posse
Fra le onde del mare, posso ancora sentire
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 14/11/2011 - 19:52
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Stavo in bottega che lavoravo...

Stavo in bottega che lavoravo...
forse un reteggio della connotazione politica?? antimilitarista?
al funerale tic e tac
(continuer)
envoyé par cristina 14/11/2011 - 18:26
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La presa del potere

La presa del potere
La presa del potere dei tecnocrati italiani!
14/11/2011 - 16:22
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La fabbrica illuminata

La fabbrica illuminata
‎[1964]‎
Per voce femminile e nastro magnetico
Testo (trovato sull’Archivio ‎Luigi Nono) del poeta e drammaturgo Giuliano ‎Scabia, salvo il finale costituito da frammento estratto da “Due poesie a T” di Cesare Pavese.‎
Composta nel 1964 per il concerto inaugurale del premio Italia non fu in quell’occasione eseguita, ‎perché censurata dalla direzione della RAI a causa dei testi fortemente politicizzati e ritenuti ‎offensivi nei confronti del Governo.
Prima esecuzione pubblica alla Biennale di Venezia del 1964 (Carla Henius, mezzosoprano e Coro ‎della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola, con lo stesso Nono alla regia del suono) e dedicata ‎agli operai della Italsider di Genova, nei cui stabilimenti il maestro si recò di persona per registrarne ‎i rumori sulla base dei quali scrisse la partitura.‎


‎“[…] Allorché la Rai mi chiese una nuova composizione per il concerto ‎inaugurale... (continuer)
Fabbrica dei morti la chiamavano
(continuer)
envoyé par Bartleby 14/11/2011 - 15:15

La Chasse aux Chars

La Chasse aux Chars
La Chasse aux Chars

Canzone française – La Chasse aux Chars – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 52

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 –
l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Mil neuf cent cinquante-trois, encore une fois Berlin... Un Berlin sorti de la guerre, un Berlin qui se reconstruit. Mais comme tu le sais, un Berlin divisé. L'affaire est racontée par le narrateur qui est témoin visuel de l'insurrection ouvrière qui a éclaté le 16 juin 1953... Comme tu le verras dans la chanson du jour, dans cette chanson d'Allemagne, il n'est pas sans intérêt de préciser qui est le narrateur et où il se situe dans cette histoire précisément. Le narrateur tel qu'il apparaît dans la chanson est Günter Grass lui-même et pour s'en... (continuer)
Berlin, mil neuf cent cinquante-trois, dit le narrateur,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/11/2011 - 22:49
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Se otto ore

anonyme
Se otto ore
Se otto ore vi sembran poche è un canto popolare politico italiano, di autore anonimo, originario dei primi anni del XX secolo. Nasce come canto di protesta delle mondine, teso a rivendicare "le otto ore" come massimo orario di lavoro giornaliero ed è riferibile all’iniziativa del deputato socialista Modesto Cugnolio[1], che presentò un progetto di legge in tal senso (1906).

Divenne popolare nel periodo del biennio rosso (1919-'20). È stato riproposto da Giovanna Daffini prima e da Giovanna Marini dopo.

Venne anche cantata nel secondo dopoguerra dagli operai e dai lavoratori in generale legati al Partito Comunista Italiano in una versione leggermente modificata, e indirizzata contro la politica di Mario Scelba. Venne nuovamente cantata durante le contestazioni del 1968 e 1977.

La canzone è conosciuta anche con titoli diversi come Se otto ore son troppo poche, Se otto ore o Le otto ore.

da wikipedia.org
DoNQuijote82 13/11/2011 - 22:42
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Mai più sarò saggio

Mai più sarò saggio
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Ti sparano Tu muori
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 13/11/2011 - 22:38
Parcours: Gênes - G8
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Vilipendio

Vilipendio
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
C’è vento di regime
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 13/11/2011 - 22:36
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Resto umano

Resto umano
Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
con Daniele Sepe

Dedicata a Vittorio Arrigoni
La prima volta che ho sentito di te
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 13/11/2011 - 22:32




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