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Avant le 2011-1-6

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Killerton

Killerton
[2010]
Lyrics & Music by Alan Gardiner and Roger Peatman
Album: TBA

As 2011 begins this song celebrates the fact that life still exists on earth, October 1962 a crisis almost reached the point of no return, a stand off between Kennedy and Khrushchev introduced a new phrase "Three minutes to worlds end"
At the end of World War 2 "Little Boy", the first atomic bomb had been unleashed on Japan, and so began the start of the Cold War, by the sixties people started to build underground shelters in the futile hope that after a couple of weeks the radiation that would settle on the land and kill all life forms would somehow become tolerable, thank God that no one pushed the button that October in 1962 !
Build a shelter - gonna build a tomb
(continuer)
envoyé par giorgio 6/1/2011 - 20:31
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This Letter

This Letter
[2008]
Album: Tell It Like It Is

Another song about the war suffered by those who are at home..
In the headlines and the TV news
(continuer)
envoyé par giorgio 6/1/2011 - 12:55
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The Earnest Soldier

[2003]
Lyrics & Music by Jackson and John Kirk

Written days before the war in Iraq began, the song is a reflection of a struggle.
"If I supports this war I must fight in it and expect my son would also. What would I think if I fought and was mortally wounded? We chose to protest because we did not trust our country's leadership. We did not believe in the war. This song was our first attempt to honor the soldiers who die in our name by opposing the people who sent them to fight".
[lights-out]
(continuer)
envoyé par giorgio 6/1/2011 - 09:12
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لبيروت

لبيروت
Beirut
[1983-84]
Versi di Joseph Harb (1940-2014), poeta libanese
جوزيف حرب

Musica originale di Joaquín Rodrigo Vidre (1901-1999), compositore spagnolo (dal Concierto de Aranjuez)
Adattamento musicale di Ziad Rahbani (1956-), compositore libanese
زياد الرحباني

Nel disco di Fairuz intitolato “Maarifti Feek / معرفتي فيك”, pubblicato nel 1987
Testo trovato sul sito Fairuz and The Rahbani Brothers
لبيروت من قلبي سلامٌ لبيروت و قُبلٌ للبحر و البيوت لصخرةٍ كأنها وجه بحارٍ قديمِ
(continuer)
envoyé par giorgio / Bernart Bartleby 6/1/2011 - 09:03

Canotiers et casques à pointe

Canotiers et casques à pointe
Canotiers et casques à pointe

Canzone française – Canotiers et casques à pointe – 1902 – Marco Valdo M.I. – 2010
Histoires d'Allemagne 4
Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Gottingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également)et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Il y a deux ans, c'était durant l'été à Pékin qu'eut lieu la Guerre des Boxeurs qui engendra de grands massacres. L'armée, réduite en cela à un corps expéditionnaire se distingua par son implacabilité et en profita pour essayer les effets – grandeur nature – du canon à tir rapide de 55 mm de Krupp (Essen). Le siècle démarrait dans un bain de sang chinois. Mais comme tu vas le voir, mon ami Lucien l'âne et comme tu le sais peut-être déjà, ou comme tu le subodores ou le supposes ou l'imagines, l'Empereur d'Allemagne, qui... (continuer)
Le Zeppelin nous laissait la tête penchée
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/1/2011 - 22:54
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Où c'est qu' j'ai mis mon flingue?

Où c'est qu' j'ai mis mon flingue?
[1980]
Da “Marche à l'ombre”, album interamente dedicato a Jean Mesrine, il nemico pubblico n.1 nella Francia degli anni 70, assassinato a tradimento dalla polizia nel 1979.
Abbiamo già conosciuto Mesrine in due canzoni dei Trust, Instinct de mort e Le mitard
J' veux qu' mes chansons soient des caresses,
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/1/2011 - 15:09

La goberge

La goberge
[1969]
Si j'suis venu chanter ce soir,
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/1/2011 - 13:38
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Ravachol

Ravachol
[1968]
Testo e relativa traduzione inglese trovati sulla tesi di laurea di James Matthew Cannon, Università di Melbourne, intitolata “Le Zonard déchaîné - The delinquent figure in the early songs of Renaud,
1968-1980”

Scritta da Renaud dopo la sua espulsione dal liceo Montaigne, quando finì in una scuola della “Parigi bene”, zeppa di apolitici e fascisti. Lui, come reazione, fondò proprio nel liceo “Claude Bernard” una band che chiamò “Groupe Ravachol”, in onore del famoso militante anarchico, ladro, musicista, contrabbandiere, assassino e dinamitardo François Claudius Koënigstein, detto Ravachol.
L’Émile Henry citato nella canzone è un altro anarchico e bombarolo ghigliottinato nel 1894 per una serie di attentati dinamitardi, quello che prima della lettura della sentenza di morte fece una lunga dichiarazione in cui disse, fra l’altro:

“(...) Dans cette guerre sans pitié que nous avons... (continuer)
Il s’app’lait Ravachol, c’était un anarchiste
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/1/2011 - 11:07

C.A.L en bourse

C.A.L en bourse
[1968]
Testo e relativa traduzione inglese trovati sulla tesi di laurea di James Matthew Cannon, Università di Melbourne, intitolata “Le Zonard déchaîné - The delinquent figure in the early songs of Renaud,
1968-1980”

Come Crève salope!, un’altra canzone dal Maggio di Renaud, un sonetto situazionista, un “calembour” (“C.A.L en bourse”, letteralmente “Il Comités d’Action Lycéens quotato in borsa”, divertente ed improbabile fusione di entità antitetiche, il non plus ultra dell’anti-sistema ed il simbolo del capitalismo) contro la violenza poliziesca.
I CRS (compagnie républicaine de sécurité) erano i celerini francesi di allora come anche di oggi... e pure i metodi non sono cambiati, anzi...
La piazza Edmond-Rostand è intitolata al famoso drammaturgo francese, ma qui Renaud vuol fare riferimento a suo figlio Jean Rostand, biologo, agnostico e libertario che fino alla sua morte, avvenuta... (continuer)
La grenade qu’un CRS m’a envoyée
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/1/2011 - 10:26
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Crève salope!

Crève salope!
[1968]

Forse la prima canzone scritta da Renaud ma mai incisa.
Aveva sedici anni quando la compose e la propose in un coro a cappella di fronte agli studenti della Sorbona occupata: divenne subito uno degli inni del maggio francese.
“Troia” è la società paternalista ed autoritaria che Renaud distrugge in quattro o cinque versi, ben consapevole tuttavia che alla fine non ci sarà scampo.
Ma per quanto abbandonato, perduto, disperato, massacrato e financo ucciso, nulla impedisce all’uomo libero di urlare in faccia ai propri carcerieri e carnefici: “Crepa stronzo! Crepa carogna! Crepa spazzatura! Crepa, sacco di merda!”
Je v'nais de manifester au Quartier
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/1/2011 - 09:29
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Etudiant - poil aux dents

Etudiant - poil aux dents
[1981]

Album:“Le Retour de Gérard Lambert” del 1981.

Feroce critica alla deriva del movimento studentesco precipitato, come quasi tutto il resto, nella stagione del riflusso, il “decennio perduto” dei fantastici 80. “Studente col pelo in bocca”, falso militante, figlio di papà, “Signorini intellettuali, travestiti da animali con criniere e moicani non sporcatevi le mani, a parlar di autogestione, e di servi del padrone per tornare a casa vostra, fiorellini delicati, cavalieri senza macchia deficienti diplomati, signorini intellettuali, voi credete agli ideali, ai circuiti alternativi, dite no ai preservativi, ma parlate alle ragazze, che di questo vanno pazze, di quel mondo del domani, che sarà goduria ed ozio, ma poi diventate infami ed aprite un bel negozio” – direbbero i Truzzi Broders dalle nostre parti…
( Bartleby)
Boutonneux et militants
(continuer)
envoyé par adriana 5/1/2011 - 09:26
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Oscar

Oscar
[1981]
Dall’album “Le Retour de Gérard Lambert”.

In questa canzone Renaud ricorda la figura del nonno materno, un uomo grande e grosso, che aveva abbandonato la scuola a 13 anni per il lavoro in miniera, che aveva studiato per conto suo, che era un comunista tesserato ma poi, dopo un viaggio nell’Unione Sovietica di Stalin, aveva mandato a merda il partito e si era messo a fare l’anarco-sindacalista…
Y v'nait du pays où habite la pluie
(continuer)
envoyé par Bartleby 5/1/2011 - 09:10
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Song for Bradley Manning

Song for Bradley Manning
2011
The Big Red Session

I wrote a song for Bradley Manning, the brave soldier who allegedly made off with all those files that Wikileaks has done such a brilliant job of publicizing.
Private Manning was an analyst if what they say is true
(continuer)
4/1/2011 - 20:08
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26 Avril

26 Avril
[2006]
Dal disco collettivo "Tchernobyl 20 ans"
Un sarcophage de béton,
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/1/2011 - 15:23
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Erika, Erika

Erika, Erika
[1999]
Nell’album “Comme je voudrai !” del 2000.

Un’altra canzone che posto grazie alla dritta dell’admin Adriana, la più (per)fida degli admins dopo l’inarrivabile Venturi.

No, non è questa una canzone d’amore dedicata ad una qualche bella Erika…

MV Erika era una petroliera di costruzione giapponese (classe 1975). Era una nave molto ambita perché molto economica, visto che i giapponesi erano riusciti a costruirla con il 10% di acciaio in meno delle altre petroliere della sua categoria. La proprietà era italiana, la Tevere Shipping di tal Savarese ed il management faceva capo alla ravennate Panaship di proprietà delle famiglie Pollara e Vitiello ma la Erika batteva una bandiera di comodo, quella maltese.
Nel dicembre del 1999 era salpata da Dunkerque alla volta di Livorno con un carico di 20.000 tonnellate di petrolio vendute al nostro paese dalla multinazionale petrolifera francese... (continuer)
Un pavillon de complaisance
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/1/2011 - 14:38
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Torrey Canyon

Torrey Canyon
[1968]
Album “Initials B.B.”

Grazie ad una dritta della (per)fida Adriana, brigantessa e streguzza che mi dà sempre un sacco di lavoro, sono in grado di postare questa canzone del grande Serge dedicata ad uno dei più grandi disastri ecologici di sempre. Al proposito è già anche presente una canzone che la (per)fida Admin postò proprio lei anni or sono: Ils se meurent nos oiseaux.

La Torrey Canyon era un superpetroliera costruita negli States con una capienza massima di 60.000 tonnellate di greggio, capacità che poi venne non si sa come raddoppiata dopo modifiche effettuate in un cantiere navale giapponese. La nave era registrata in Liberia ma era di proprietà della Barracuda Tanker Co., una società afferente alla petrolifera californiana Union Oil, e nella primavera del 1967 trasportava petrolio dal Kuwait al Galles per conto della British Petroleum.
Il 18 marzo, per colpa di un errore... (continuer)
Je suis né
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/1/2011 - 13:48
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The Skies Are Weeping

The Skies Are Weeping
[2003]
Cantata in sette movimenti per soprano, coro da camera e percussioni.
Prima esecuzione il 27 aprile 2004 all’Università di Anchorage, in Alaska, dove insegna il suo autore. In prima mondiale a Londra il 1 novembre 2005.

In memoria di Rachel Corrie, attivista americana dell’International Solidarity Movement, assassinata a Gaza il 16 marzo del 2003 dal conducente di un bulldozer dell’esercito israeliano mentre cercava di impedire la demolizione di abitazioni palestinesi
Il secondo movimento è dedicato alla memoria di Tom Hurndall, fotografo britannico ed attivista della stessa organizzazione della Corrie, ferito a morte a Gaza l’11 aprile del 2003 da Taysir Hayb, un sergente arabo-israeliano dell’esercito di Tel Aviv. Hurndall morì nel gennaio del 2004, senza aver mai ripreso conoscenza. Il suo assassino fu condannato ad 11 anni di reclusione per omicidio, ma è già libero dall’agosto... (continuer)
1. Choral Prelude: Psalm 137 (King James Version)
(continuer)
envoyé par Bartleby 4/1/2011 - 10:45
Parcours: Rachel Corrie
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Hallie Does Hebron

Hallie Does Hebron
You speak of Rastafari, but how can you justify
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envoyé par Luca 'The River' 3/1/2011 - 23:52
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Histoire de l'ouvrier

Histoire de l'ouvrier
[2010]
P. Romano - D. Sepe
Album : Fessbuk (Buonanotte al manicomio)

La canzone è del 2010, e quindi vi trovano spazio vicende del periodo (e in particolare la lotta degli operai dell'ALCOA di Porto Vesme, in Sardegna). Nel frattempo l'opera di smantellamento non solo dello smantellabile, ma anche dell'oltre-smantellabile, è proseguita con fervore fino ad arrivare al “governo Renzi”. Il resto, naturalmente, vale tuttora; il dialogo tra padre e figlio proposto nel brano iniziale di Fessbuk è assolutamente e eternamente attuale. Ci sarebbero naturalmente anche da dire parecchie cose su quel che non pochi ouvriers hanno portato avanti, anzi portato indietro; occorrerebbe raccontare degli accordi con Marchionne, per esempio. Ma valga comunque questa pagina come occasione di promemoria generazionale. La pagina è stata oggi totalmente rifatta rispetto a quella originaria, con l'inserimento delle parti originarie in napoletano e della [[|traduzione italiana proveniente dal libretto dell'album]]. [RV, 6/4/2014]
Il padre
(continuer)
envoyé par adriana 3/1/2011 - 19:07




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