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Avant le 2010-9-9

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Oh, Freedom!

Oh, Freedom!


Nota.. La traduzione è stata sottoposta a revisione il 16.2.2015 dallo Staff del sito. E' stato qui usato l' "artificio dell'asterisco" per annullare la distinzione di genere.
OH LIBERTÀ
(continuer)
envoyé par Claudia xx 9/9/2010 - 23:17
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All These Things That I've Done

All These Things That I've Done
TUTTE QUESTE COSE CHE HO FATTO
(continuer)
envoyé par Claudia xx 9/9/2010 - 22:56
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Dreams of Peace

SOGNI DI PACE
(continuer)
envoyé par Claudia xx 9/9/2010 - 20:46

Don't Ask

Don't Ask
Non Chiedere
(continuer)
envoyé par Maria Michelangeletti 9/9/2010 - 16:19

Guerre à la guerre!

Guerre à la guerre!
[1920]
Parole di Jean Loysel
Musica di Raoul Soler
Testo trovato su Histoire de France en Chansons

Guerra del 1914-1918, bilancio di parte francese: 1,4 milioni tra morti e dispersi, ossia più del 10% della popolazione attiva della Francia di allora…
Aux champs de mort d'une guerre infernale
(continuer)
envoyé par Bartleby 9/9/2010 - 16:14
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Dans les tranchées de Lagny

Dans les tranchées de Lagny
[1915]
Sull’aria di "Sous les ponts de Paris" di Vincent Scotto.
Nel disco collettivo “Soldats, Conscrits et Déserteurs".
Testo trovato su Histoire de France en Chansons


“Se la pace arrivasse presto
come saremmo contenti noialtri,
Niente più massacri, potremmo far ritorno alle nostre case
Che sono lontane da Lagny.”


Lagny è un comune dell’Oise in Piccardia che allo scoppio della prima guerra mondiale si trovò sulla prima linea dei combattimenti. Nel settembre del 1914 fu occupato dai tedeschi che, come primo atto, fucilarono un po’ di abitanti dopo averli costretti a scavare le proprie fosse. Poi il paese fu riconquistato dall’Intesa, e poi… Al termine della guerra di Lagny non restava pietra su pietra.
En face d'une rivière
(continuer)
envoyé par Bartleby 9/9/2010 - 15:46
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La carcel de Cananea

La carcel de Cananea
[1973]
Album “Testimonios rebeldes”

Ci siamo già occupati del grande sciopero che nel 1906 organizzarono i minatori di Cananea, la più importante città mineraria del Messico, nello Stato di Sonora, al confine con gli States… “los mineros que enfrentan al fusil” canta León Gieco nella sua bellissima La memoria.
Riprendo quindi da quella pagina il commento, aggiungendo che quell’episodio, conclusosi con un saldo di 23 manifestanti morti, 22 feriti e centinaia di arresti ad opera dei rangers statunitensi e della polizia rurale porfirista, costituisce di fatto l’inizio della Rivoluzione messicana ed è non a caso chiamato "Cuna de la Revolución".



Le “tiendas de raya” erano gli spacci annessi ad ogni fabbrica o miniera. Erano di proprietà dei padroni, che spesso pagavano i lavoratori non con denaro corrente ma con buoni che potevano essere spesi soltanto nelle “tiendas”… Così quei pochi... (continuer)
Voy a dar un pormenor
(continuer)
envoyé par Bartleby 9/9/2010 - 13:43
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Hey Hey Hurray

Hey Hey Hurray
[2009]
Album “Roadhouse Sun”


Oh no, don't make a stand, you might piss off the government man
He might put a pistol in your hand, put you on a boat to go play in the sand


“Di’ quello che pensi o finirai pazzo, è tua la scelta.
Per quanto tempo ancora potrai essere d’accordo (con loro), che ci sia davvero bisogno di bombardarli?
Annota le tue parole su di un bong, girati una canna e fumati questa canzone”

[credo che l’ultima frase significhi: “Rilassati e fottitene di quel che dicono ‘sti fascisti”, infatti in America conservatori, guerrafondai, destrorsi e gente di qusta specie sono soliti usare l’espressione “Put down that bong!” ogni volta che sentono parlare di diritti, di pace, di non violenza, cose che loro ritengono da hippies capelloni e drogati…]
Hey hey what can you say you might head out to California
(continuer)
envoyé par Bartleby 9/9/2010 - 11:49
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Love Can Build a Bridge

Love Can Build a Bridge
"Love Can Build a Bridge" is the title of a song written by Naomi Judd, Paul Overstreet and John Barlow Jarvis, and recorded by American country music duo The Judds. It was released in December 1990 as the second single and title track from their album album of the same name. It was a Top 5 country hit in mid-1991.

It was later covered by Children For Rwanda as a charity single in aid of Save The Children. Although it was unsuccessful, reaching only number 57 in the UK singles chart in September 1994, it was then chosen as 1995's official Comic Relief single. A new version recorded by American singers Cher, Chrissie Hynde, Swedish singer Neneh Cherry and English singer/guitarist Eric Clapton was released and reached #1 in the UK charts for a week.

Declan Galbraith sang the song on his 2002 self-titled debut album. Irish boy band Westlife covered it on their eighth studio album The Love Album.
I'd gladly walk across the desert
(continuer)
envoyé par Calvin Russel 9/9/2010 - 01:48
Parcours: Ponts
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Comanche (the Brave Horse)

Comanche (the Brave Horse)
The battle was over at Custer's last stand
(continuer)
envoyé par Alan Smithee 9/9/2010 - 00:34
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Per chi volesse sentire la versione originale di Pistol Packin Mama ecco il link di Youtube

Gaetano 8/9/2010 - 23:51
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Tony Blair

Tony Blair
Bartleby 8/9/2010 - 22:43
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The Long Black Veil

The Long Black Veil
IL LUNGO VELO NERO
(continuer)
8/9/2010 - 22:40
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Una juventud perdida

Una juventud perdida
Una ballata vera, romantica, di forte impatto, ineccepibile.
Il brano parla del dolore delle madri dei cosiddetti desaparecidos,
i dissidenti che durante la dittatura militare in Argentina
tra il 1976 e il 1983 venivano rapiti, torturati e uccisi senza nessuna pietà.
un melodico e lento brano che prosegue per diversi minuti sulle sole note del piano,
finchè le chitarre non si fanno strada gridando al mondo l'ingiustizia della guerra.
Bajo el umbral del dolor
(continuer)
envoyé par Andrea thekingodreams@live.it 8/9/2010 - 13:56
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Je ne hurlerai pas avec les loups

Je ne hurlerai pas avec les loups
[1982]
Album “Je ne hurlerai pas avec les loups”
Testo trovato nella Bibliothèque Libertaire.

Una lunga spoken-song, scritta a caldo dopo il golpe militare filo-sovietico in Polonia nel 1981 e l’inizio del lungo braccio di ferro tra il generale Jaruzelski e il leader di “Solidarność” Lech Wałęsa.

Un testo a tutto campo: dalla Polonia alla repressione in Francia, dall’imperialismo statunitense alla guerra d’Algeria, dal totalitarismo sovietico ai regimi sanguinari dell’America Latina, dalla rivoluzione iraniana alla dittatura degli ayatollah, dalla resistenza afghana contro i sovietici al fondamentalismo islamico, fino al conflitto in nord Irlanda, per arrivare a concludere che “Non prenderò mai un kalašnikov per imporre le mie idee, la mia legge o il mio credo… Ho troppa paura di avere torto!”
A quoi bon les vers et les rimes
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 8/9/2010 - 12:16
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Green Shirt

Green Shirt
[1979]
Album “Armed Forces”

La descrizione di una sorta di “1984”: controllo mediatico (l’annunciatrice tv che ogni sera trasforma ogni colore in bianco e nero), omologazione (ciascuno indossa la sua maglietta verde militare), repressione (identificazione, intercettazione, tortura) mentre la vita continua apparentemente normale (“But you tease, and you flirt”).
“Quisling” è sinonimo di traditore, e si riferisce a Vidkun Quisling, primo ministro del governo collaborazionista norvegese durante l’occupazione nazista. Quello che non sapevo (e che lo stesso Costello spiega nelle note al brano) è che negli States, soprattutto in Wisconsin, ci sono parecchie “Quisling Clinic”, una catena di cliniche mediche (la prima fondata nel 1931) che appartengono alla famiglia Quisling. Tuttavia il fondatore, Sverre Quisling, sarà stato anche di origine norvegese, ma è nato e morto (a 102 anni!) negli USA per cui non ha avuto certamente nulla a che fare con il nazismo…
There's a smart young woman on a light blue screen
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 8/9/2010 - 09:33
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Abraham Lincoln

Abraham Lincoln
Oh Abraham Lincoln, carried across the street
(continuer)
envoyé par Alan Smithee 8/9/2010 - 01:29

Sull’aspro monte

anonyme
[186?]
Canzone sui (o dei) briganti segnalatami dalla (per)fida brigantessa Adriana, amministratrice di queste CCG/AWS.
Testo trovato qui e tratto da “Carlo Antonio Gastaldi - Un operaio Biellese brigante dei Borboni” (Jaca Book, 1989), uno studio di Gustavo Buratti, detto Tavo Burat (1932-2009), giornalista, politico e scrittore biellese che già abbiamo incontrato su queste pagine a proposito della canzone Guarda giù dalla pianura degli Stormy Six.

Nel suo volumetto Tavo Burat scrive che la canzone si riferisce al brigantaggio in Puglia e che gli fu trasmessa da tal Sig. Pirro di Bari nel 1969.


Pasquale Domenico Romano, detto “Enrico la Morte”, in mezzo a due suoi uomini.

Adriana la Brigantessa ha voluto darmi la dritta di questa canzone perché lo studio da cui è tratta (che è si trova pubblicato anche nel volume collettivo Banditi e ribelli dimenticati. Storie di irriducibili al futuro... (continuer)
Sull'aspro monte, dentro la foresta
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi & Adriana la Brigantessa 7/9/2010 - 15:21
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Disastro aereo sul canale di Sicilia

Disastro aereo sul canale di Sicilia
Per maggiori info sul disastro aereo di Montagna Longa, potete visitare il seguente blog: montagnalonga.wordpress.com
Luciano 7/9/2010 - 13:26

Les accapareurs

Les accapareurs
[5 novembre 1888]
Sull’aria della canzone “Le Midi bouge” di Paul-Auguste Arène.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)

Sulla “Guerre de Cent Mille Ans que les riches font impitoyablement aux pauvres”, come è solito dire il nostro Marco Valdo M.I.… Dedicata ancora una volta ai fascio-mafiosi capitanati da Berlusconi e a tutti quelli che hanno contribuito in opere ed omissioni a mandarci dal culo.
Ma… “Prenez bien garde à vous !
Le peuple tisse
Sa toile, aveugle et sourd,
Et sa Justice
Vous pendra haut et court.”

(Jules Jouy, “Les acaparés”)
A Edouard Drumont
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 7/9/2010 - 10:47
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La Carmagnole des corbeaux

[8 février 1885]
Sull’aria del celebre canto della Rivoluzione francese.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)

Qui sono i corvi a danzare e a gioire pregustando il lauto pasto di carne umana che le cannonate forniranno loro…
A Philippe Gilles
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 7/9/2010 - 10:19

Haut-le-coeur

[5 février 1888]
Sull’aria di “On les guillotinera”, una canzone della Rivoluzione o della Comune, quella che faceva:
“On les guillotinera
Ces cochons des propriétaires,
On les guillotinera
Et le peuple sourira”
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)

Questa canzone racconta una pagina della storia di Francia della fine del XIX secolo ma che mi pare molto attuale, anche per il presente qui in Italia, dove una manica di affaristi fascio-mafiosi - guidata da Berlusconi ma sostenuta anche dalle colpevoli omissioni di un’opposizione imbelle - ha ormai ridotto Parlamento ed istituzioni, e in definitiva il Paese intero, ad una cloaca a cielo aperto.

Nel 1887 scoppiò a Parigi il cosiddetto “scandalo delle decorazioni”. Venne fuori che il deputato del Partito Radicale (centro-destra)... (continuer)
A Clovis Hugues.
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 7/9/2010 - 09:30

L'Évangile du patron

[20 décembre 1886]
Estratto dai “Cantici del Capitale” del socialista Henri Tolain
Sull’aria del canto religioso “Jamais tu n'en pourras trop faire”.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami Corréard
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 7/9/2010 - 08:29

Les irresponsables

[17 avril 1888]
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A Léopold LACOUR
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 7/9/2010 - 08:15
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How Many People

How Many People
Dedicated To The Memory Of Chico Mendes


“How Many People” is a track from 1989 album “Flowers In The Dirt“. Written in Jamaica while on holiday – hence the reggae feel to it -, first recorded in the studio in January 1988, it was “dedicated to the memory of Chico Mendez, Brazillian Rain Forest Campainer” in the booklet of “Flowers In The Dirt” released in June 1989.

How Many People (song)
How Many People
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/9/2010 - 16:39
Parcours: Chico Mendes
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Per la gloria

Per la gloria
(Lavezzi, Bella, Cocciante, Mango, Raf)

Dedicata a Chico Mendes.
Cantata anche da Mango
Questa storia non mi apparteneva
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 6/9/2010 - 16:30
Parcours: Chico Mendes

Pour la grève! (A tous les travailleurs de France)

Pour la grève! (A tous les travailleurs de France)
[8 mars 1887]
Sulla melodia della canzone “L’air des pins” di Pierre Dupont.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami Vialla
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 15:38

La mélinite

[11 janvier 1887]

Sull’aria della canzone popolare “Ça vous coup' la gueule à quinze pas” (immagino che si trattasse di una chanson paillarde, da osteria).
“Couper la chique (o la gueule) à quinze pas” è un’espressione che nell’argot francese ha il significato di “farsi sentire da lontano”, sia come “deflagrazione” (intestinale) che come puzza che ne deriva.

La melinite, scientificamente “acido picrico”, è l’esplosivo che alla fine dell’800 veniva utilizzato per i proiettili d’artiglieria. Fu presto sostituito dal trinitrotoluene (TNT).
A mon ami Henri d'Arsay
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 15:17

Le reveillon des gueux

[26 décembre 1886]
Sull’aria di “Digue, digue, digue, diguedidou” (Cloches de Corneville) [?]
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami Jean Richepin
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 14:56

La chanson de la grève

[8 août 1888]
Sull’aria di “C'est ta poire!”, canto della Comune di Parigi.
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A Léopold Dauphin
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 14:41

Victime du travail

[7 juin 1887]
Testo trovato sulla pagina “Jules Jouy: oeuvres choisies” (Canzoni tratte dalle opere "Chansons de l'année", 1888, e "Chansons de bataille", 1889.)
A mon ami A. Oskolowicz
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 14:22
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Malaunità

Malaunità

“Questa canzone vuole essere una controcelebrazione dei cosiddetti festeggiamenti per l'unità d'Italia - ha spiegato il cantante -. L'undici maggio di 150 anni fa è iniziata la morte del sud, e non solo metaforicamente; quello che i libri di storia scritti dai vincitori non raccontano è il massacro di almeno un milione di meridionali e lo spietato saccheggio economico, commerciale e culturale perpetrato ai nostri danni. Non c'è proprio nulla da festeggiare, almeno dalle nostre parti: viene negata la pura verità dei fatti.”

”il massacro di almeno un milione di meridionali”, dice Eddy Napoli… “Forse esagerano gli storici che, leggendo il Risorgimento in chiave borbonica, sostengono che il Meridione pagò l'Unità con 700.000 vittime. E probabilmente è un impeto di polemica quello che porta Antonio Ciano a ipotizzare un milione di morti. Ma, certo, la parola MASSACRO non è né gratuita né esagerata.”,... (continuer)
Nuie simmo figlie d’’o sole e d’’a neve,
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 11:16
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Ninco Nanco

Ninco Nanco
[2009]
Dal dvd “Live in Kaulonia Tarantella Festival 2009”



Se personalmente – benchè io sia un piemontuso verace - provo un vero disgusto al solo pensiero delle celebrazioni di questa nostra falsa “unità d’Italia”, nata dalla violenza e dal sangue, che tra non molto ci investiranno con il loro corredo di retorica patria e napolitanesca (mi riferisco al nostro Presidente, capo di tutti i rètori), beh, non sono certo neppure qui a fare il neoborbonico e a celebrare Ninco Nanco come un partigiano ed uno sfortunato eroe rivoluzionario…
Prima di diventare uno dei luogotenenti più fidati di Carmine Crocco e trascorrere quattro anni a fare letteralmente a pezzi i piemontesi che stavano “convincendo” a suon di massacri le genti meridionali ad aderire “spontaneamente” alla “gloriosa” Unità, Ninco Nanco fu un violento e un tagliagole che finì brigante perché non gli era riuscito di arruolarsi... (continuer)
Sarà una spina nel fianco Ninco Nanco quando campa,
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 6/9/2010 - 09:12
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Sans papier

Sans papier
[2004]
Album: Dans la rue
J'ai pas de papier d'après squ'on dit
(continuer)
envoyé par adriana 6/9/2010 - 07:31
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Les p'tits papiers

Les p'tits papiers
4 Settembre 2010: Manifestazioni in tutta la Francia contro la politica xenofoba e razzista del governo Sarkozy. Jane Birkin e Régine hanno cantato questa canzone sotto le finestre del ministero dell'immigrazione.
Laissez parler
(continuer)
4/9/2010 - 20:51
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Parole che fanno bene

Parole che fanno bene
Album "Solo un uomo"
Parlo per me per il mio paese
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 4/9/2010 - 16:12
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A Casalduni e Pontelandolfo

Questa canzone, scritta ed arrangiata da Enzo Morzillo, e' dedicata a Renato Rinaldi. Profondo sostenitore della memoria dei fatti d'arme del 14 Agosto 1861 a Pontelandolfo.
Grazie alla collaborazione dell 'amico Renato, ho avuto modo di approfondire questo argomento , che tratta le gesta eroiche dei Martiri civili, caduti quel maledettissimo giorno, sotto le baionette dell'esercito Piemontese, come ritorsione ad un fatto precedentemente avvenuto, che vedeva coinvolti , Briganti , quindi soldati, contro Esercito Piemontese. Mentre L'eccidio di cui narra la canzone, vuole dare eco a tutti quei civili inermi , che si trovarono a subire la violenza spietata di soldati armati .
Tutto questo , soltanto per non dimenticare.....MAI !!!!

20 GENNAIO 2008 ENZO MORZILLO
Fonte:Pontelandolfo news
Era la festa dellu patrono
(continuer)
envoyé par adriana 4/9/2010 - 13:18
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Luce sul cantiere

Luce sul cantiere
[2008]
Album :TERRA LIBERA
Luce sul cantiere, sulle fabbriche del nord
(continuer)
envoyé par adriana 4/9/2010 - 12:37
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Corrido a Efrain Calderon

Corrido a Efrain Calderon
Album : Historia de un Verdadero Sex-enio II

Efraín Calderón Lara fue un estudiante de Jurisprudencia (Derecho) en la Universidad Autónoma de Yucatán.
Originario de Hopelchén, Campeche, "El Charras", como se le apodaba, asesoró a varios sindicatos independientes, apoyando así su lucha. Amigos y conocidos lo describen como una persona honesta e íntegra.

Calderón Lara fue secuestrado el 13 de febrero de 1974. El 18, su cadáver fue encontrado en la carretera Carrillo Puerto - Chetumal (de Quintana Roo), mostrando señales de tortura y una herida con arma de fuego. El 20 se llevó a cabo su funeral, que registró una asistencia masiva.
Es vox populi que Carlos Loret de Mora - entonces gobernador de Yucatán - ordenó el asesinato, y que "El Charras" fue torturado y ejecutado en su casa. Algunas versiones dicen que Loret pateó su cadáver.

También han sido implicados el presidente Echeverría... (continuer)
A la antigüita Señores,
(continuer)
envoyé par adriana 3/9/2010 - 12:46
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Lorenza Santiago

Lorenza Santiago
[1979]
Album “Salsa... Roja”

A Juchitán, una città dello Stato messicano di Oaxaca, fin dagli anni 70 gli abitanti erano riusciti a coalizzarsi per difendersi dagli abusi e dalle violenze dei mafiosi del PRI (il partito che in Messico ha fatto il bello e il cattivo tempo per settant’anni) e dei loro sgherri (esercito, polizia e paramilitari) e per migliorare le condizioni di vita in una città dove le risorse venivano arraffate dai politici priisti e dalla loro clientela e dove il degrado dei servizi e dell’ambiente era fortissimo. Gli abitanti di Juchitán si organizzarono nella COCEI, la Coalición Obrera, Campesina, Estudiantil del Istmo (con riferimento all’istmo di Tehuantepec, la regione di riferimento) e a metà dei 70, anni in cui il PRI la faceva da padrone grazie ai brogli eletterali, alla violenza e alle intimidazioni, riuscirono a conquistare il governo della città, governo che... (continuer)
“¡Mejor fusílenos señor Presidente!”, con esta dramática frase, los presos políticos recluidos en el penal de Santa Marta Acatitla, se dirigieron al pueblo mexicano por medio de un comunicado de prensa, prefieren ser pasados por las armas antes de seguir soportando las humillaciones y torturas de que son victimas, junto con sus familiares, por su puesto por ordenes superiores, por los esbirros carceleros. Cuanto odio descarga el régimen contra estos valientes patriotas que un día se decidieron a tomar las armas, única alternativa a corto o largo plazo, para lograr la liberación del proletariado mexicano.
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 3/9/2010 - 10:24
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Marchando van

Marchando van
[1980]
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”
Marchando van,
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 15:42
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Coplas del prisionero universal (o Coplas de contrataque)

Coplas del prisionero universal (o Coplas de contrataque)
[1986]
Album “La tierra entera” (2010)

Testo trovato su Cancioneros.com
Si se me priva del sorbo
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 14:22
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Sin razón

Sin razón
[1980]
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”

“[…] Tienen la fuerza, podrán avasallarnos, pero no se detienen los procesos sociales ni con el crimen... ni con la fuerza. La historia es nuestra y la hacen los pueblos. […]”
(Salvador Allende, últimas palabras en Radio Magallanes, Santiago de Chile, 11 de septiembre de 1973, a las horas 9:10 de la mañana)
Los ricos lo tienen todo,
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 14:10
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Tlatelolco III

Tlatelolco III
[1980]
Album “Historia de un Verdadero Sexenio Vol. I”
Ay mi pueblo no lo olvides
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 13:41
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Banderita roja y negra

Banderita roja y negra
[1995]
Album “De Chiapas con amor”
El patrón en sus festines
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 13:11
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Diez de Corpus

Diez de Corpus
[1971]
Album “Canticos y Testimonios”

Altra canzone dedicata all’“Halconazo”, o La masacre del corpus Christi.

La “Masacre del Corpus Christi” è una canzone del 1971 e racconta quello che è passato alla storia come “El Halconazo”.
Alla fine del 1970 Luis Echeverría, ministro degli interni sotto Gustavo Díaz Ordaz e mandante con questi del massacro di Tlatelolco nel 1968, divenne presidente del Messico. I boia si davano il cambio al potere. Echeverría aveva bisogno di rifarsi la verginità e di mostrare all’opinione pubblica internazionale che il Messico non era una dittatura sanguinaria ma uno stato aperto e democratico. Così, all’inizio, consentì la scarcerazione o il rientro dall’esilio di molti attivisti del movimento studentesco e parlò di riforma della scuola e del prossimo riconoscimento di ampie autonomie per le università.
Ma era un inganno.
Passati appena pochi mesi il presidente... (continuer)
Fortalece mi corazón y mis labios, dolor,
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 11:48
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El bracero fracasado

El bracero fracasado
[2001]
Album “La Línea (The Border)”
Scritta da Ernesto Pesqueda

Storia di ordinaria emigrazione sulla “línea” di speranza, di dolore, di sete, di fame, di sangue e di morte tra Messico e Stati Uniti…
Cuando yo salí del rancho, no llevaba ni calzones
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 10:07
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Corrido a Genaro Vázquez

Corrido a Genaro Vázquez
[anni 70]
Corrido molto famoso, incluso nella fondamentale opera "Corrido histórico mexicano" di Antonio Avitia Hernández.

Genaro Vázquez Rojas (1931-1972), fu maestro rurale e sindacalista nel Guerrero come Lucio Cabañas ma iniziò la lotta armata qualche anno prima di lui. Fu arrestato molte volte e altrettante riuscì a scappare o venne liberato dai suoi compagni della Asociación Cívica Guerrerense/Partido de los Pobres. Fu ucciso nel 1972 dopo essere rimasto gravemente ferito in un incidente stradale mentre cercava di sfuggire all'ennesima cattura.
Miércoles dos de febrero
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 09:00
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Para el pueblo lo que es del pueblo

Para el pueblo lo que es del pueblo
[1973]
Album: Para el pueblo lo que es del pueblo
Testo di José Tcherkaski, poeta e giornalista argentino.
Musica di Piero
Libertad era un asunto mal manejado por tres.
(continuer)
envoyé par adriana 2/9/2010 - 08:39
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Canción fúnebre para el Che Guevara

Canción fúnebre para el Che Guevara
[1968]
Nell’album “Por Vietnam” cantata dai Quilapayún
Parole e musica di Juan Capra.

“… il tuo sangue che scorre accende il sole…”
Ya le disparan al temporal
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 2/9/2010 - 08:28
Parcours: Che Guevara
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A Little Good News

A Little Good News
(1983)
I rolled out this morning
(continuer)
envoyé par anonymous 2/9/2010 - 01:44
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Corrido a Aguas Blancas

Corrido a Aguas Blancas
[1996]
Album "Historia de un Verdadero Sexenio Vol. 2"

Corrido dedicato al massacro di Aguas Blancas (Stato del Guerrero, Messico) del 28 giugno 1995.
Un convoglio di contadini aderenti all'Organización Campesina de la Sierra del Sur, che si recavano ad Atoyac de Álvarez per una manifestazione, fu fermato ad un posto di blocco della polizia che, senza alcun motivo, fece fuoco sui camion uccidendo 17 passeggeri e ferendone altre decine. Poliziotti e funzionari del governatore del PRI Rubén Figueroa Alcocer cercarono poi di alterare le prove a loro carico, manipolando i filmati da loro stessi girati e mettendo pistole in mano ai cadaveri dei contadini assassinati, per far credere che ci fosse stata una provocazione armata.
Un'inchiesta giornalistica indipendente smascherò subito i bastardi, il governatore del Guerrero dovette dimettersi ma nessuno fu mai perseguito per quella strage. Basti... (continuer)
La masacre de Chilpancingo, la Matanza de Copreros de 1967 y la de Atoyac, son algunos de los antecedentes mas conocidos, de la furiosa represión que los diferentes gobiernos del Estado de Guerrero, en complicidad con el Gobierno Federal, han llevado a cabo en contra del Pueblo Guerrerense. La emboscada y masacre que el 28 de junio de 1995 en el vado de Aguas Blancas organizaron y ejecutaron en los gobiernos de Figueroa y Zedillo, se inscribe en la historia como uno de los mas cobardes y sanguinarios crímenes en tiempos de paz, 17 campesinos masacrados. ¿Cuántos heridos y mutilados?... nunca lo sabremos.

Hasta el día que estamos grabando esta historia, septiembre de 1996, las viudas y huérfanos que dejara este miserable crimen, no han sido indemnizados, las peticiones que originaron el... (continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 22:35
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Mercy Mercy Me (the Ecology)

Mercy Mercy Me (the Ecology)
[1971]
Album "What's Going On"
Parole e musica di Marvin Gaye.

Oh, mercy mercy me
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 21:08
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Corrido de Lucio Cabañas

Corrido de Lucio Cabañas
[1980]
Album “Historia de un verdadero sexenio, Vol. I”

Questo corrido è dedicato a Lucio Cabañas Barrientos (1939-1974), messicano del Guerrero, militante comunista, maestro rurale, lottatore sociale che fu costretto dalla repressione a diventare guerrigliero.

Infatti, dopo aver constatato di persona le condizioni di sfruttamento e miseria dei contadini nel sud del Messico, Cabañas tentò più volte di aiutarli a mettere in piedi delle organizzazioni che rivendicassero pacificamente i propri diritti, ma ogni volta veniva sollevato dall’insegnamento e inviato in un'altra località dove però lui, testardamente, riprendeva la sua opera di coscientizzazione e organizzazione. Il 18 maggio del 1967 Cabañas riuscì a convocare una manifestazione pacifica ad Atoyac de Álvarez, per protestare contro le scarsissime risorse che il governo dello Stato del Guerrero destinava alle scuole delle comunità... (continuer)
Voy a cantar un corrido,
(continuer)
envoyé par Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 15:59
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Ninna ninos de rua

Versione italiana reperita in questa pagina
Fai la ninna e fai la nanna
(continuer)
envoyé par adriana 1/9/2010 - 15:41

Terra

Terra
Vengo da un paese
(continuer)
envoyé par adriana 1/9/2010 - 14:18

Brigantesse

Versione italiana da questa pagina
Non pensiate che non abbiamo cuore
(continuer)
envoyé par adriana 1/9/2010 - 14:12




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